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giovedì 31 dicembre 2009

LA FINANZIARIA 2010 - SECONDA PARTE

In questo secondo post prenderò in esame l'articolo 1 del testo di legge che ha ad oggetto i "risultati differenziali", in pratica la sintesi degli obbiettivi di finanza pubblica per il triennio 2010/2012.
L'articolo recita che il livello massimo del saldo netto da finanziare è fissato in 63 miliardi per il 2010, 54,3 miliardi per il 2011 e 41,4 miliardi per il 2012( commi 1-2-3 dell'articolo). Gli stessi commi recitano che il ricorso al mercato finanziario non potrà superare i 286 mld nel 2010, 253 mld nel 2011 e 250 mld nel 2012. (Queste ultime cifre si riferiscono a quanto Tremonti potrà chiedere al mercato finanziario per il rifinanziamento del debito in scadenza nei singoli anni e per il finanziamento del nuovo debito)
Il comma 4 recita che "le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si dovessero realizzare nel 2010 rispetto alle previsioni saranno destinate a ridurre la pressione fiscale sulle famiglie con figli e su chi ha redditi medio-bassi con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati"
E' ovvio che tutta la finanziaria é stata "costruita" sulla base delle cifre programmatiche sopra enunciate. Vedremo come; di una cosa sono però fin d'ora certo: che non c'é alcuna possibilità che quanto previsto dal comma 4 si realizzi, per cui famiglie numerose e lavoratori dipendenti e pensionati a basso reddito rassegnatevi: il comma in questione lo hanno inserito come "specchietto per le allodole" secondo la filosofia "noi eravamo pronti............ma la situazione generale ce lo ha impedito". A meno che "esigenze politiche superiori" non rendano necessaria una attuazione pur limitata e parziale di quanto previsto dal comma. In tal caso assisteremo ad un altro di quei giochi di prestigio per i quali Tremonti é famoso considerate le sue ben note creatività e fantasia.
FINE DELLA SECONDA PARTE

mercoledì 30 dicembre 2009

LO SCUDO FISCALE

Inserisco tra i post dedicati alla Finanziaria 2010 un breve intervento relativo allo SCUDO FISCALE. Il Ministro Tremonti ha infatti annunciato con tono trionfante che lo SCUDO 2009 ha fatto emergere 95 mld di euro il che ha comportato un introito di 4,75 mld, un miliardo in più di quanto già impegnato in finanziaria. Il 98% - ha detto Tremonti - è costituito da rimpatri effettivi in Italia sottolineando lo straordinario successo dell'operazione. Il ministro Calderoli, noto intellettuale e raffinato economista ha dichiarato che " lo scudo rappresenta la più grande manovra economica di tutti i tempi perché quasi 100 mld verranno investiti in Italiaridando ossigeno, vero e tanto, alla nostra economia."
Due osservazioni: che il 98% sia costituito da rimpatri effettivi è tutto da verificare anche perché sono solito ritenere il Ministro e il suo Presidente del consiglio due noti PINOCCHI le cui affermazioni vanno sempre e comunque prese con beneficio di inventario. Quanto al fatto che i fondi rientrati saranno tutti utilizzati per il rilancio dell'economia, trovo l'affermazione esilarante. Chi li aveva imboscati prima, caro Calderoli, continuerà ad imboscarli dopo tranne casi di titolari di aziende in forte difficoltà che possono decidere di dare respiro alle loro aziende con operazioni di aumento di capitale o finanziamento soci.
Lo scudo ha avuto talmente successo che con il nuovo anno verranno riaperti i termini: aumenterà leggermente l'aliquota, 6% fino a fine febbraio, 7% dal 1 marzo al 30 aprile, termine ultimo (per ora). Tremonti ha infatti affermato che è finito per sempre il tempo dei paradisi fiscali perché dal 1 maggio 2010, facciamo dal 2, la lotta agli evasori sarà senza quartiere. Dallo scudo 2010 il governo conta di far emergere altri 30 mld con un introito di circa 2.
Che lo scudo avrebbe avuto un pieno successo era mia piena convinzione fin dal varo del provvedimento. Nel mio post dell'8 Novembre di pari oggetto affermavo infatti che il successo sarebbe stato pieno perché "solo un cretino non avrebbe approfittato di una misura che è una sorta di indulgenza plenaria.........."(ho riportato tra virgolette il mio giudizio di allora)
Confermo altresì che lo SCUDO è una misura indegna che favorisce furbi, furbetti, furboni, evasori seriali e costituisce un insulto ai contribuenti onesti, soprattutto a quelli che "onesti" debbono esserlo per forza, cioé coloro che subiscono ritenuta alla fonte (dipendenti a reddito fisso e pensionati)
Lo scudo è stato varato perché l'attuale governo é ideologicamente orientato a favorire i ceti di lavoro autonomo e il mondo delle imprese e, soprattutto perché Tremonti ha un disperato bisogno di far cassa visto lo stato dei conti pubblici. Al riguardo rimando al post precedente al presente. Nei primi 10 mesi del 2009 il debito pubblico è aumentato di 138 miliardi (13,8 al mese) I 4,75 rivenienti dallo scudo coprono 10/11 giorni di maggior fabbisogno.Questa è la realtà dei fatti; per cui, signor ministro, il suo "fumo" lo venda a qualche tabaccaio di Voghera ( la categoria delle casalinghe di Voghera è diventata nel tempo una categoria dello spirito) ma, la prego, smetta di prendere.......... in giro gli Italiani

martedì 29 dicembre 2009

LA FINANZIARIA 2010 - PRIMA PARTE

Come avevo anticipato, dedicherò i prossimi post alla finanziaria 2010, licenziata in forma definitiva dal senato il 22 Dicembre.
Faccio una premessa: il presidente del senato Schifani ha sottolineato con compiacimento che il governo non ha posto la fiducia in aula evidenziando la circostanza come esempio di rispetto delle minoranze e del ruolo del parlamento. Da parte mia comincio con l'osservare che questa dovrebbe essere la prassi normale in una democrazia parlamentare come la nostra; compiacersene evidenzia che "di norma" questo rispetto non c'è.
Mi sono posto il problema "metodologico" di come trattare l'argomento. Sono giunto alla conclusione che la cosa migliore sia trattare analiticamente il testo della finanziaria con brevi eventuali commenti sui singoli punti. Alla fine tenterò una sintesi ed esprimerò il mio giudizio complessivo sulla manovra e sulla politica finanziaria del governo.
Cominciamo con il dire che la finanziaria si compone di due soli articoli; l'articolo 1 che tratta dei "risultati differenziali del bilancio dello stato"(poi spiegherò cosa vuol dire) e l'articolo 2 intitolato "disposizioni diverse" e composto di 253 commi nel quale ci sono i dettagli della manovra.
Per una corretta comprensione del tutto ritengo comunque utile ricordare e riepilogare quale è la situazione delle finanze pubbliche alla fine del 2009 che sta terminando. I dati che riporterò sono tratti da documenti ufficiali (Bankitalia e Istat).
a) DEBITO PUBBLICO: il debito pubblico a fine ottobre era di 18o1 miliardi di euro con un incremento di 138 mld rispetto ai 1.663 del dicembre 2008. A fine anno la cifra non dovrebbe far registrare sostanziali variazioni in quanto nei due mesi finali lo stato può contare sull'autotassazione. Al riguardo, a titolo esemplificativo, nel 2008 i 1.669 mld di fine ottobre si sono posizionati a 1.663 a fine anno. Nel 2007 il debito scese dai 1.628 mld di novembre ai 1.599 di fine anno. E' utile illustrare come è composto il debito e chi sono i detentori dello stesso. Una attenta riflessione sulle cifre che sto per dare è a mio avviso necessaria per capire in quale contesto il governo e per lui il ministro Tremonti si muove:
1) composizione del debito: i 1.801 mld sono così ripartiti: 152 mld di monete (sono le banconote che ciascuno di noi ha in tasca) e depositi di cui 30 mld di raccolta postale, 165 mld di titoli a breve termine (BOT), 1.348 mld di titoli a medio e lungo termine (BTP eCCT) di cui 160 mld di CCT), 131 mld di prestiti di Istituzioni Finanziarie Monetarie residenti, Cassa depositi e prestiti, Banca europea per gli investimenti, 5 mld di altre passvità . Si evince che la maggior parte del debito è a medio e a lungo termine(1.484 mld che sono la somma di 1.348 + 131 + 5 ) e che solo 2,7 mld sono espressi in valuta diversa dall'euro. Entrambi questi due ultimi elementi (debito in gran parte a medio/lungo e limitatissima esposizione in valuta) sono da valutare positivamente. Ricordo al riguardo che il costo medio dell' indebitamento a medio/lungo
è per il nostro paese del 4,10 % contro un 3,20 della Germania
2) distribuzione del debito: i dati completi sono aggiornati al 30 Giugno in quanto Bankitalia recepisce con un paio di mesi di ritardo i dati sul debito "in mano" a non residenti. A fine giugno l'indebitamento era di 1.752 mld così ripartiti: 6O mld in mano alla Banca d'Italia, 465 mld in mano a Istituzioni Finanziarie Monetarie(in pratica banche) 208 mld in mano ad altre Istituzioni Finanziarie residenti, 262 mld ad "altri residenti"( in pratica persone fisiche e giuridiche possessori di titoli di stato), e ben 757 mld in mano a non residenti ( fondi pensione esteri, stati esteri, soggetti vari non residenti)
E' elemento di forte pericolosità il fatto che ben 757 mld siano in possesso di soggetti non residenti perchè se si creasse un clima di sfiducia nei confronti del nostro Paese, da questo fronte verrebbero i pericoli maggiori per la stabiltà del nostro sistema.
B) PRODOTTO INTERNO LORDO : NEL 2009 IL PIL ha fatto segnare una contrazione di circa 5 punti che si sommano al punto di calo del 2008. E' il dato più preoccupante perchè la produzione industriale (indice 2005 = 100) è scesa a 84 a fine ottobre. Fortunatamente la tendenza degli ordini è in soddisfacente risalita, ma è certo che impiegheremo "anni" per tornare ai livelli di produzione anticrisi
C) INFLAZIONE: in questo momento l'inflazione è bassissima ma si notano i primi sintomi di tensione
D) TASSI : dopo l'impennata del settembre/ottore 2008 conseguente allo "scoppio" della crisi internazionale, i tassi sono ai minimi storici (l'EURIBOR A TRE MESI E' ATTUALMENTE ALLO 0,71) Questo favorisce un alleggerimento dellla pressione degli oneri del "servizio del debito". Ma questo elemento in vista di una ripresa del livello dei tassi conseguente alla ripresa delle economie a livello internazionale può rapidamente trasformarsi in un forte elemento di debolezza per i conti dello stato. Rammento al riguardo che nel 2008 la spesa per interessi ha inciso per noi per il 5,1% del PIL contro il 2,8 della Germania e il 2,8 della Francia
E) DEFICIT ANNUALE SUL PIL: quest'anno (2009) il deficit si posizionerà intorno al 5%. Anche altri paesi come Germania e Francia hanno le stesse problematiche ma partono da una situazione molto più favorevole, in particolare hanno uno stock di debito pubblico nettamente inferiore al nostro. A fine 2008 noi il 105,7 del PIL, la Germania il 65,9, la Francia il 68
F) DEFICIT COMPLESSIVO SUL PIL: a fine 2009 il deficit sarà di poco inferiore al 120% con un aumento di 13/15 punti rispetto al 2008 per effetto del combinato tra la forte diminuzione del PIL ed il notevole aumento dell'indebitamento.
E', a mio avviso , l'elemento di maggior preoccupazione: siamo più o meno nella situazione del 1992 quando ci trovammo sull'orlo del baratro; è, più o meno, fatte le dovute proporzioni, la situazione della Grecia che é sotto stretta osservazione da parte della BCE.

Ho ritenuto opportuno fare le premesse di cui sopra perchè solo avendo chiari i punti di partenza si può capire l'impianto della finanziaria e la filosofia che la anima.

FINE DELLA PRIMA PARTE


venerdì 25 dicembre 2009

RICORDO DI GIULIO BOSETTI

Oggi è Natale e vorrei evitare di cadere nel luogo comune degli auguri di circostanza, del "vogliamoci bene", anche perchè il partito dell'amore è già largamente presente nel nostro Paese ed è autorevolissimamente rappresentato.
Vorrei invece ricordare GIULIO BOSETTI mancato a 79 anni nei giorni scorsi. Bosetti era un eccellente attore, un uomo che amava profondamente il teatro (negli ultimi anni si è occupato a tempo pieno del teatro CARCANO di Milano salvandolo dalla chiusura e rilanciandone le attività), una persona di profonda cultura, una persona seria. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, diciamo che non sprizzava allegria, anzi era tendenzialmente un melanconico, che aveva forse ritmi recitativi un po' troppo lenti, ma che attore, che uomo.
La scomparsa di Bosetti mi ha fatto andare indietro con la memoria alla televisione degli anni 60 ed ai tanti "romanzi sceneggiati" che in quel periodo furono mandati in onda. In genere erano "pizze" mostruose, lentissimi nel ritmo narrativo e, diciamolo, spesso parecchio noiosi, ma hanno avuto il grande merito di avvicinare tutti i ceti e tutta l'Italia ai grandi capolavori della letteratura mondiale
Ricordo, tra gli altri, "Una tragedia americana" con la Lojodice e Warner Bentivegna, "VITA COL PADRE" con la coppia Morelli/Stoppa, "L'IDIOTA" di Dostoevskij con un giovanissimo Albertazzi, "CANNE AL VENTO" della Deledda che seguivamo in famiglia con grande attenzione perchè il servo/pastore era interpretato da Carlo Alighiero che era stato compagno di classe di mia madre alle elementari, "IL MULINO DEL PO" di Bacchelli e, l'elenco sarebbe lungo ma per finire, "LA PISANA" con Lidia Alfonsi e, appunto, Giulio Bosetti. Era un mattone come "La corazzata Potemkin" ma che nostalgia e, comunque, a mio avviso, sempre meglio, molto ma molto meglio, del Grande Fratello, di "Uomini e donne" ed altre idiozie del genere che la TV pubblica e le TV commerciali ci propinano e che hanno contribuito in maniera decisiva allo spappolamento dei cervelli in corso ormai da anni
Mi è sembrato giusto ricordare oggi Bosetti perché esprime e rappresenta al meglio, a mio avviso, l'idea di un paese serio, responsabile, che guarda alle cose, che pensa e si preoccupa del futuro delle nuove generazioni, forse un po' triste perché consapevole; insomma un Paese completamente diverso da quello in cui viviamo.
ADIEU mio caro Giulio Bosetti, che il viaggio ti sia lieve: un abbraccio

martedì 22 dicembre 2009

LS CRISI DEL TURISMO, LA CRISI DELL'ECONOMIA, MARIAVITTORIA BRAMBILLA

La signora Brambilla è conosciuta per:
a) i capelli rosso tiziano
b) le calze autoreggenti
c) l'aver costituito "i circoli della libertà" e dato vita ad una rete televisiva di appoggio al premier, iniziative che sono state un flop ma che evidentemente sono state apprezzate se è vero come è vero che la signora è diventata ministro di un settore vitale per il nostro Paese com il turismo
d) la sicumera con la quale parla di cose di cui non ha né esperienza né conoscenza
Assunto l'incarico ministeriale, si è subito adoperata per rilanciare il settore. La stagione 2009 è andata male, lo si sa, per cui, arrivato l'inverno, la signora ha cominciato a riflettere sulle misure da prendere per la stagione 2010. Si è tolta le autoreggenti ed ha cominciato a pensare, due operazioni che, concomitanti, presentavano forti elementi di rischio.
A che conclusioni è giunta dopo attenta riflessione:
1) che il settore è in crisi soprattutto perché è stagionalizzato e la stagione è troppo corta
2) che c'è tanta gente a basso reddito e con molto tempo a disposizione(disoccupati,cassaintegrati, licenziati) che possono costituire un risorsa per il Paese
Ha messo tutto nel frullatore e cosa ti ha partorito: i buoni vacanza che ricordano tanto la social card che danno a chi li ottiene la patente di indigente e la possibilità di andare in vacanza con lo sconto( mica coprono l'intero costo della vacanza) ma solo fino al 30 giugno perché bisogna destagionalizzare. Una misura di portata storica che risolve in un colpo solo i problemi delle persone in difficoltà economica, che possono giustamente non rinunciare alle vacanze( ma forse preferirebbero non aver perso il lavoro o avere prospettive un po' meno cupe), degli operatori del settore turistico che aspettavano con ansia il provvedimento, e quellli personali della signora Brambilla che può dimostrare di esistere.
Certo una misura di tale portata avrebbe meritato ben di più dei 5 milioni di euro (sic) destinatole. Ma si sa che i tempi sono quelli che sono
A questo punto una domanda: ma la Brambilla ci é o ci fa? Risposta: ci é e ci fa.

mercoledì 16 dicembre 2009

ERRATA CORRIGE

Il post precedente era il 99. Reiterando gli auguri, diventa il numero 100. Di cuore, di nuovo, a tutti.

POST NUMERO 100

Questo è il mio centesimo post. Voglio utilizzarlo per augurare a tutti coloro cui voglio bene, in primis e sopra ogni altra cosa a mia moglie Milena, e a tutti coloro che mi vogliono bene, dei quali so apprezzare gesti, non gesti, parole, silenzi, un futuro pieno di amore calore, salute, serenità, soddisfazioni sul piano privato e su quello professionale. Un augurio non di circostanza perchè i Natali e i Capodanno passano, la vita di ognuno, invece, è un flusso continuo, un viaggio più o meno lungo ma comunque sempre troppo breve, durante il quale è importante la qualità dei propri compagni di viaggio. Alla mia età un privilegio lo si ha: i compagni di viaggio li scegli e nessuno ti costringe a subirli; non è poco. Ho usato per tre volte le parole viaggio e compagni di viaggio per asseverare come concepisco la vita e i rapporti tra individui; con la mia cagnetta CLIO non c'è nemmeno bisogno di mediazioni. Il nostro amore reciproco è assoluto e senza bisogno di dircelo.

martedì 15 dicembre 2009

PROVERBI

Fin dagli albori della civiltà i popoli hanno affidato tra l'altro ai proverbi il compito di tramandare alle future generazioni il sapere maturato nel corso del tempo. Nella BIBBIA un intero libro è dedicato all'argomento. Il libro dei Proverbi si colloca tra i libri sapienzali dopo il libro dei Salmi e prima del libro di Qoelet altrimenti conosciuto come l'Ecclesiaste. In epoche più vicine a noi nei proverbi si sono sintetizzate, per essere tramandate, conoscenze in materia di agricoltura, coltivazione dei campi, rimedi empirici per la cura di malattie ecc.
Il mondo dei proverbi mi ha sempre affascinato per gli elementi di saggezza che in essi sono contenuti e per gli insegnamenti che da essi possiamo trarre.
Ne citerò alcuni che più di altri amo:
Rosso di sera, bel tempo si spera
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
Chi la fa, la aspetti
Una rondine non fa primavera(la saggezza popolare ha sempre convenuto che una sola non basta)
Tanto tuonò che piovve
Tutto scorre
L'oro non compra tutto
Chi semina vento raccoglie tempesta
Questo mondo è un peso; quello che è fatto è reso
Se è notte farà giorno
e, per finire,
Fai come Baglioni che prese e si levò dai coglioni (quest'ultimo è un proverbio toscano, anzi delle province di montagna della Toscana, che meglio di ogni altro esprime il sapido e caustico spirito degli abitanti di quella Regione alla quale dobbiamo Dante, Boccaccio, Leonardo, Michelangelo, Macchiavelli, Galileo ecc.ecc.ecc.ecc.ecc. e che, non fosse altro che per questo, gode della mia incodizionata stima e simpatia)

lunedì 14 dicembre 2009

IL DEBITO PUBBLICO

Mentre in tutte le trasmissioni televisive, su tutti gli organi di stampa, nei bar, nei luoghi di lavoro, nelle case, tra amici, tra colleghi, si discute e si disputa sul caso del giorno, il debito pubblico ha felicemente raggiunto i 1.800 miliardi di euro(cfr tavola IV del bollettino statistico della Banca d'Italia uscito oggi) con un aumento di 15 mld nel mese di Ottobre. Dal Dicembre 2007 all'Ottobre 2009 il debito pubblico è passato da 1.599.579 milioni di euro a 1.801.635 con un aumento di 202.056 milioni che, moltiplicati per 1936,27(cambio lira/euro al changeover) equivalgono a 391.235 miliardi di vecchie lire.Le parole, diceva Levi, sono pietre, le cifre macigni.

mercoledì 9 dicembre 2009

GIULIO TREMONTI CONTRO TUTTI - LA FINANZIARIA

Come avevo anticipato dedicherò i prossimi post alla finanziaria. Ma lo farò quando il provvedimento sarà diventato definitivo. Farlo ora non servirebbe a niente se non a far confusione.

lunedì 7 dicembre 2009

PRIMA ALLA SCALA - CARMEN DI BIZET

Ho appena finito di assistere, in televisione, alla prima della Scala. Quest'anno CARMEN di Bizet diretta da BARENBOIM. Dato per scontato che non sono un musicologo ed un esperto del settore, ma la buona musica mi piace tutta, debbo dire che nel complesso la seratanon mi è piaciuta . Perchè:
a) la regia mi è risultata totalmente incomprensibile, caratterizzata come è da tentativi di linguaggio diciamo innovativo ma che di fatto snatura completamente lo spirito del lavoro di Bizet. Il mio giudizio, che ho maturato man mano che i quattro atti si sviluppavano, è stato largamente condiviso dal pubblico in sala che ha sommerso di buu la regista Emma Dante la quale, peraltro, ha avuto il coraggio e la dignità di presentarsi due volte al giudizio del pubblico, terrea in volto e sorretta con mano ferma dal maestro
b) Barenboim: la mia stima nei confronti del Maestro è sconfinata: a parte le eccezionali qualità artistiche, è persona di una cultura, apertura mentale, simpatia assolutamente straordinarie. Ma stasera ha diretto svogliato, come se non ci credesse, come se se lo sentisse il sostanziale insuccesso della serata-
c) CARMEN: la giovane(25 anni) mezzosoprano georgiana Anita Rachvelishvili non mi è piaciuta anche se è stata accolta da applausi alla presentazione finale. Niente physique du role, mancanza di sensualità, capacità espressive a mio avviso limitate, una bella voce questo sì, - ma, sostanzialmente, non è CARMEN e credo che poco possa farci anche in futuro.
d) DON JOSE': Jonas Kaufmann è partito "legato" e nel primo atto non mi ha convinto; ma poi è gradualmente cresciuto e ha reso spledidamente il personaggio aiutato oltrechè da una bellissima voce da una bellezza fisica evidente(giudizio di mia moglie da me pienamen te condiviso) e da una presenza scenica prorompente-
d) MICAELA: una prestazione dignitosa ma incolore della giovane soprano Adriana Damato che ha coperto il ruolo. Si farà perchè le qualità ci sono
e) ESCAMILLO: stesso discorso per il torero interpretato da Erwin Schrott. Al pubblico è piaciuto, a giudicare dagli applausi. A me non è dispiaciuto ma senza grossi entusiasmi: gli è mancata "forza" e "presenza" che invece sono assolutamente necessarie nel ruolo.
Di altissimo livello, come sempre, il coro e le masse del teatro ma anch'essi condizionati da una regia di cui si è detto.
In sintesi una serata non memorabile ma comunque di altissimo livello: la SCALA è un patrimonio prezioso del Paese, da curare e conservare con amore e rispetto: è una delle cose migliori che abbiamo e per fortuna c'è un sovrintendente francese estraneo ai piccoli giochi di potere nostrani a garantirne prestigio e livello qualitativo.

domenica 6 dicembre 2009

IL COMPUTER, INTERNET, LA POSTA ELETTRONICA

Ho avuto per tre giorni entrambi i computer fuori uso:
- sul portatile il programma ONDA CONNECTION non veniva letto dal computer per cui non era possibile collegarsi ad Internet ed inoltre c'erano altri problemi(ho su VISTA che,notoriamente, non è il massimo). L'ho fatto formattare ed ora funziona perfetta
mente
- sul fisso il modem wireless non leggeva la chiavetta che si era deteriorata. Sono andato alla UNIEURO di Olgiate dove avevo acquistato il router, della Belkin, dove mi hanno sostituito gratuitamente l'intero router. Evidentemente alla Belkin conviene sostituire il tutto piuttosto che farlo riparare a dimostrazione che si tratta di circuiti stampati in genere di produzione cinese che costano all'origine pochi euro(ma in commercio il router costa 59,90). Tutto perfetto se non fosse che, malgrado gli sforzi miei e di persona a me cara, non siamo riusciti a configurare il nuovo modem. Ad un certo punto ci siamo arresi; bisogna far decantare le cose, ed il nervosismo, e riprovare a mente fresca, non c'è altra soluzione. Lo farò ma, allo stato, il collegamento Internet sul fisso non c'è malgrado il modem e la chiavetta siano stati correttamente, almeno così sembra, istallati.
MORALE DELLA FAVOLA: per tre giorni ho avuto la sensazione di essere cieco e sordo e fuori dalla comunicazione con il resto del mondo. E la cosa mi ha meravigliato e fatto riflettere; perchè io appartengo ad una generazione che ha visto l'avvento via via degli elettrodomestici bianchi di base(frigorifero, lavatrice, lavastoviglie), della televisione, che è entrata in casa mia nel '58, quando avevo già undici anni, lo stesso telefono era uno strumento che solo in pochi avevamo. Poi negli ultimi anni sono arrivati, tumultuosamente, i telefonini (chi potrebbe oggi fare a meno del suo cellulare?), Internet, la posta elettronica, gli MP3, gli MP4, gli IPOD, gli IPHONE, le videocamere digitali, le macchine fotografiche digitali, il NAVIGATORE(ma come ha fatto Giulio Cesare a conquistare la Gallia senza TOM TOM?.) , prima il CD e poi il DVD (ma che nostalgia dei vecchi dischi in vinile) e chissà quante cose ho dimenticato.
SECONDA MORALE DELLA FAVOLA: è meglio adesso che prima, noi non ci rendiamo conto di quanto la tecnologia abbia migliorato la nostra vita, le nostre capacità di comunicazione e informazione. Avevo infatti dimenticato, volutmente:
GOOGLE: io davanti a Google e agli altri motori di ricerca( ma di fatto uso solo GOOGLE) rimango stupefatto(odio la parola basito che è diventata di moda ultimamente) e mi inchino. Ma ce lo ricordiamo quando per fare una ricerca o trovare una informazione dovevamo cercare non si sapeva dove e perdere un sacco di tempo? Con Google in un nanosecondo trovi tutto.
WIKIPEDIA: un altro strumento che uso moltissimo e al quale attingo per biografie, curiosità, dubbi che mi vengono, informazioni varie. Una enciclopedia non perfetta ( è una WEB2) ma utilissima.
Infine FACEBOOK che consente di avere contatti, discutere, con persone ubicate in tutto il mondo, sentirsi parte di un network planetario, essere partecipi attivi di ciò che accade.
Non amo invece SKIPE, preferisco il normale telefono anche perchè ho una tariffa flat che mi ha tolto il pensiero del tempo.
TERZA MORALE DELLA FAVOLA: tutto questo è meraviglioso ma non è niente se non conserviamo, ciascuno di noi, la capacità di ragionare con la nostra propria testa, la volontà di formarci opinioni documentate, l'attitudine al confronto civile con gli altri, il senso della democrazia intesa come sentirsi definitivamente CITTADINI, CIVES, CITOYENS e mai sudditi, la consapevolezza dell'importanza dell'avere la schiena dritta e lo sguardo alto sull'orizzonte(non dimentichiamo mai quale conquista è stata la STAZIONE ERETTA per questo mammifero cordato che chiamiamo UOMO). Ed infine non dimentichiamo mai due terzine della Commedia:
_ Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
Ma per seguir virtute e canoscenza
(Inferno XXVI)
_ Ditene dove la montagna giace,
Si che possibil sia l'andare in suso
Chè perder tempo a chi più sa più spiace
(Purgatorio III)

mercoledì 2 dicembre 2009

BALLARO' DEL 1 DICEMBRE 2009

Dedicherò i prossimi post alla finanziaria in discussione in parlamento. Gli articoli si intitoleranno " Giulio Tremonti contro il resto del mondo" visto che il quadro di insieme potrebbe così riassumersi: Tremonti non ha un euro in cassa e quindi non può distribuire niente, i vari ministri avanzano richieste di aumento di risorse e lo assediano. Avrò modo di illustrare il mio pensiero al riguardo; mi limito ad anticipare che voler far passare Tremonti come il ministro del rigore finanziario e colui che "ha messo in sicurezza i conti dello stato" è a mio avviso il giudizio più divertente, se non ci fosse da piangere, che sia stato espresso sul nostro Ministro delll'economia .
Oggi, invece, voglio fare alcune osservazioni a margine della trasmissione BALLARO' di ieri sera. Non mi addentrerò nella discussione dei vari temi trattati, tutti, peraltro, molto interessanti. Mi limiterò semplicemente a notazioni sui singoli partecipanti alla trasmissione:


Cominciamo con CROZZA che fa la copertina: debbo confessare che non sempre apprezzo la satira di Crozza e spesso non mi diverte ma ieri sera è stato veramente efficace.: ne è conferma la faccia che faceva Bondi durante la performance e l'acido commento che ha rilasciato alla fine della stessa.


FLORIS: Floris è persona intelligente ed un gran furbacchione. Con la sua faccia da bravo ragazzo conduce la trasmissione dove vuole lui; interrompe quando vede che gli interventi vanno nella direzione che lui non vuole, è visibilmente left oriented ma è comunque migliore, a mio avviso, di Santoro, di Vespa, di Lerner che fanno trasmissioni simili. Non cito il conduttore di Matrix, di cui non ricordo nemmeno il nome, e che mi fa venire l'orticaria al suo solo apparire.
In sintesi FLORIS mi sta simpatico: dovrebbe solo interrompere meno

BRUNO TABACCI: apprezzo di Tabacci la solida preparazione politica, l'equilibrio, la conoscenza approfondita delle problematiche, l'ancoraggio solido ai principi democratici che trovano nella Costituzione il loro punto di riferimento. Giuro che non ho capito perchè ha lasciato l'UDC per andare con Rutelli ma è persona che stimo


GIACOMO VACIAGO: non sempre condivido le opinioni dell'illustre professore ma quello che ha detto ieri sera lo condivido pienamente; in particolare l'analisi, impietosa, che ha fatto del sistema Italia che a suo come a mio avviso è semplicemente e banalmente andato. Chapeau, professore, sintonia al 100%

ANTONIO DI PIETRO: Di Pietro sarà pure il rozzo personaggio che conosciamo, avrà pure problemi nel governo della lingua italiana, ma parla in maniera semplice, chiara, comprensibile da tutti, soprattutto dai milioni di italiane e italiani con scarso livello culturale e scarsa informazione dei fatti e, soprattutto, fa opposizione vera, secca, senza contorcimenti e..............raccoglie consensi. Il mio partito, il PD, dovrebbe non dimenticare mai che è il nostro principae alleato e che anche il nostro elettorato chiede prese di posizioni nette e, soprattutto, niente inciuci. Purtroppo le recenti dichiarazioni e prese di posizione di Violante, di Letta nipote e di La Torre sono molto deludenti al riguardo e mi hanno lasciato molto perplesso. Io al NO B DAY ci sarei andato, ufficialmente dico.

PARTITO DEMOCRATICO: assente, vai a capire perchè. Osservo solamente che nel momento in cui il cavaliere in difficoltà, e persona pericolosa per le Istituzioni democratiche, avrebbe dovuto essere attaccato con fermezza e colpito al cuore con una stilettata secca e senza tentennamenti, , il PD offre sponda e supporto. Ai miei occhi, atteggiamento incomprensibile.

CONCITA DE GREGORIO: confesso che la apprezzavo di più quando scriveva su Repubblica. Da Direttore dell'UNiTA' la vedo perdere di vista il cuore dei problemi e perdersi per strade secondarie. Oltretutto con poca freddezza e troppa passione


MARIO BALDASSARRI: l'economista marchigiano, di provenienza AN, è persona intelligente, equilibrata, ma senza troppo carisma. Recentemente ha avanzato una sua proposta in ordine
alla Finanziaria che non ha riscosso molto credito. Sempre meglio, comunque, di Brunetta, che costituisce invece un caso clinico

LUTWAK: il politologo statunitense, espressione della peggior destra di quel paese, e forse per questo frequente ospite di Bruno Vespa, è un personaggio allucinante. Le sue riflessioni partono da un unico presupposto: l'utilità per gli interessi americani. Se una cosa è giudicata utile per i suddetti interessi, allora è cosa buona. Il prezzo non ha alcuna rilevanza fosse anche il sacrificio di vite umane e le sofferenze di persone innocenti. Ai suoi occhi, aspetti irrilevanti

IL CONDIRETTORE DI LIBERO: non lo cito neanche per nome; è persona sgradevole fisicamente,intellettualmente e culturalmente e non è un giornalista, è semplicemente un dipendente del MINCULPOP

SANDRO BONDI: al ministro Bondi ho dedicato due post, uno a fine giugno e uno a luglio, ai quali mi permetto rimandare per un giudizio complessivo: In questa sede mi limito ad osservare che Bondi è uno dei personaggi più squallidi mai approdati sulla scena politica. Servo nel DNA ha da tempo utilizzato la tecnica di aggredire i suoi interlocutori vomitando loro addosso in maniera reiterata e parossistica accuse e giudizi infamanti senza alcuna prova a supporto e facendo del FALSO la sua categoria mentale di riferimento. Bene ha fatto Fini a ricordare il passato "comunista" di Bondi che, lo ricordo, è stato sindaco "comunista" di Fivizzano in Lunigiana

GIANFRANCO FINI : convitato di pietra e voce fuori campo, ha dato a tutti una lezione di stile, di carattere, di piena autonomia politica e morale, ha evidenziato una grande personalità ed un grande carisma e, soprattutto, ha dato dimostrazione di quello che una destra moderna deve elaborare per porsi credibilmente ed efficacemente alla guida di un paese. In sintesi un uomo di stato di grande levatura. Io mi auguro che il nostro Paese sia governato da coalizioni di centrosinistra che vedo più idonee a garantire lo sviluppo di una società più equa e meno squilibrata economicamente e socialmente, ma se il Paese deve essere governato dal Centrodestra, mi auguro sinceramente che a guidarlo ci sia Gianfranco Fini CHAPEAU, Presidente, anche se trovo paradossale che sia Lei il principale oppositore del Leader Maximo, il quale è tempo che prosegua ad occuparsi delle sorti del Paese dalle stanze di villa San Martino di Arcore dove potrà prendere a calci il mappamondo da solo e senza alcun disturbo esterno sulla falsariga della scena sublime regalataci da CHAPLIN nel film che narra una storia con molti punti di assonanza con la sua.