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mercoledì 29 aprile 2009

VERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONI

La signora Veronica Lario, moglie separata di fatto del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha dichiarato all'ANSA che "l'uso che si fa delle donne per le elezioni europee è ciarpame senza pudore." Ha aggiunto che lei e i suoi figli sono sono vittime e non complici di questa situazione.Inoltre ha condiviso il giudizio di chi ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore , e che il ciarpame senza pudore che emerge è tutto in nome del potere. Ha infine sottolineato che il marito, che è andato l'altra sera alla festa di compleanno di una diciottenne napoletana, non è mai venuto al diciottesimo dei suoi figli seppur invitato.
Quello che emerge è "un quadretto familiare" terrificante e alla signora Lario, che stimo molto più del marito, faccio una domanda: per non essere complice, cosa aspetta a chiedere la separazione e successivamente il divorzio ed ufficializzare quello che è evidente da anni?
Sarebbe una scelta non solo privata che metterebbe a nudo la personalità, chiamiamola così, del marito che governa, diciamo così, il paese ed eviterebbe che,in proseguio, vengano magari nominati senatori a vita il posteggiatore Apicella, per altissimi meriti musicali, o il cuoco Michele, per altissimi meriti culinari. Non penso che si arriverà ad una legge che consenta di nominare senatore un cavallo, ma ricordo che c'è un precedente in merito e che l'avvocato Ghedini è uomo di molta scienza giuridica e di molta fantasia.

lunedì 27 aprile 2009

RITA LEVI MONTALCINI

Nel suo intervento, domenica 26 aprile, alla trasmissione "Che tempo che fa" condotta da Fabio Fazio, la Professoressa ha dato tale dimostrazione di tempra morale, intelletuale e caratteriale e di lucidità e rigore di pensiero, da far invidia. E ha dato dimostrazione che una vita ben spesa come la sua é un esempio da seguire e da imitare da tutti coloro che concepiscono il loro passaggio su questo pianeta come ricerca di "virtute e canoscenza". Grazie ancora, Professoressa, anche per i valori nei quali si riconosce e che sono un punto di riferimento chiaro e preciso per tutti coloro che credono nell'umanità, nelle sue potenzialità e nella sua libertà

sabato 25 aprile 2009

XXV APRILE 1945 - XXV APRILE 2009

Oggi 25 Aprile giornata del silenzio e del ricordo di coloro che si sono sacrificati, in molti casi offrendo la vita, per restituire al Paese libertà, democrazia, dignità.
Il 25 Aprile è di tutti nel senso che tutti gli italiani debbono ritrovarsi e riconoscersi in quei valori così ben travasati, poi, nella nostra Costituzione repubblicana. Ma non è di coloro che non riconoscono che l'Italia repubblicana è nata dai valori della resistenza, dell'antifascismo, della democrazia. Le ferite vanno chiuse ma la verità storica non può essere manipolata nè strumentalizzata. E bene ha fatto il Presidente Napolitano a ricordarlo con forza e in più occasioni, in questi giorni

venerdì 24 aprile 2009

A CHE PUNTO E' LA CRISI ?

Nelle scorse settimane ho tentato in otto post di dare la mia interpretazione della violenta crisi morale, finanziaria e industriale che si è abbattuta sulle economie mondiali e che ha fatto temere, nell'autunno scorso, il tracollo del sistema. A che punto siamo visto che i pareri sono discordi e si passa dall'ottimismo(governo - ti pareva - e confindustria) alla prudenza (Draghi e la banca d'Italia), ad una visione ancora pesante della situazione (FMI, OCSE e altri organismi internazionali)

Innanzitutto vorrei fare una notazione: negli Stati Uniti si è suicidato il tesoriere della più importante società operante nel settore dei mutui immobiliari, i famigerati subprime, il sig. Madoff- responsabile di una truffa di 50 miliardi di euro - passerà in carcere il resto dei suoi giorni, il Top Manager della Enron( il primo grosso scandalo degli usa) sta scontando una condanna a 25 anni. Nel nostro paese, per contro, Consorte, ex top manager di Unipol, al quale sono stati trovati su un conto 49 milioni di euro frutto, dice lui, di una consulenza, si è presentato in assemblea Unipol a fare le pulci sul bilancio, Ricucci non ha più Anna Falchi ma circola liberamente spendendo allegramente i soldi sottratti alle sue società, Fiorani doveva condurre una trasmissione televisiva dove avrebbe "insegnato" agli spettatori come investire i soldi e vive bene, Calisto Tanzi ha iniziato una nuova attività, Moggi continua ad imperversare nel mondo del calcio come e più di prima. Mi fermo qui ma di esempi se ne potrebbero portare a centinaia. Morale: negli Stati Uniti la lotta è senza esclusione di colpi ma chi sbaglia paga, noi invece siamo il paese del "vogliamoci bene", del "ma cosa ha fatto in fondo?" e paga sempre e solo Pantalone.

Fatta questa premessa, a che punto siamo?

A mio avviso il pericolo di collasso dll'intero sistema è stato scongiurato dall'intervento deciso e congiunto di governi e banche centrali, la crisi costerà alll'economia mondiale 4/5000 miliardi di dollari ma tra qualche tempo tutto sarà riassorbito, il sistema internazionale ha capito il pericolo corso e ha messo in campo correttivi che dovrebbero evitare il ripetersi in futuro degli eccessi di questi ultimi anni, il capitalismo riprenderà il suo corso.

Quella che invece non è per niente a posto è, a mio parere, la situazione del nostro paese.

Perché:

a) perchè il governo continua a diffondere un ottimismo di facciata che non ha riscontro nei dati oggettivi che sono questi:
- il debito pubblico ha ripreso a salire vertiginosamente (1.708 miliardi di euro a fine febbraio contro i 1.598 di fine 2007) e si posizionerà a fine 2010 ad almeno il 115% del PIL. Dire che la ricostruzione dell'Abruzzo sarà fatta senza ulteriori tasse è una mistificazione visto che si stamperà moneta in quantità abnormi
- la ripresa già vista come imminente è di la da venire. Nel 2009, secondo l'OCSE, il PIL segnerà una diminuzione del 4,3% e anche nel 2010 saremo in recessione
- le entrate fiscali stanno registrando una brusca diminuzione(meno 5,4% nel primotrimestre 2009) per effetto, in parte, della recessione, ma soprattutto perchè l'evasione fiscale ha ripreso a correre alla grande e il governo non fa nulla per contrastarla
- il sistema industriale del centro nord non è più in grado di trainare un paese spaccato in due e amministrato a livello centrale e locale come è amministrato
- larghe fasce di popolazione si sono impoverite e non possono più assicurare la tenuta e la crescita dei consumi interni che rimane fondamentale per l'equilibrio del sistema. Una equa politica redistributiva farebbe comodo anche alla Confindustria se solo avesse un minimo di "visione lunga", parafrasando l'ultimo libro di Padoa Schioppa
- il differenziale di tassi tra il nostro BTP decennale e l'analogo BUND tedesco rimane elevato rendendo oneroso il rifinanziamento del debito pregresso ed il finanziamento del nuovo
- con un debito pubblico così elevato ogni forma di ottimismo è irresponsabile
Chi volesse peraltro approfondire questi temi trova largo ed abbondante materiale nel bollettino n. 56 della Banca d'Italia appena uscito.
Perchè io sono da sempre convinto che con le chiacchiere si possono imbonire gli elettori meno provveduti e vincere magari le elezioni, ma per governare seriamente bisogna tener conto dei numeri reali; e sono altresì convinto che prima o poi i nodi vengono tutti al pettine
Spero di sbagliarmi, ma non credo

giovedì 23 aprile 2009

RITA LEVI MONTALCINI

Rita Levi Montalcini, senatrice a vita, ha compiuto cento anni. I miei più sinceri auguri ad una donna che, al di là dei suoi enormi meriti scientifici, è un esempio inimitabile di fedeltà ai principi democratici, di rigore e coerenza morale, di laicità intesa nel senso più nobile del termine.
Il Paese ha bisogno di donne e uomini come la professoressa.

IL PRESIDENTE NAPOLITANO E LA DIFESA DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE

Il Presidente della Repubblica ha pronunciato alla "Biennale democratica" di Torino un importantissimo discorso il cui testo integrale è stato riportato da tutti i quotidiani ed è scaricabile su Internet.

Il discorso è, a mio avviso, una pietra miliare dei principi e dei valori che ispirano e regolano il nostro sistema democratico, nato dal sacrificio di coloro che combatterono e in molti casi sacrificarono la vita, per l'abbattimento della dittatura fascista e per il ritorno del Paese alla democrazia e alla libertà.

In questa sede mi limterò a sottolineare alcuni passaggi che mi sembrano particolarmente significativi:

a) afferma, il Presidente, che la Costituzione non è una specie di residuato bellico come da qualche parte talvolta si vorrebbe far intendere, ma costituisce le fondamenta solide in una prospettiva di lunga durata sulle quali poggia l'edificio dell'Italia democratica

b) la Costituzione non è una semplice carta dei valori , ma è legge suprema che segna i limiti entro i quali può svolgersi ogni potere costituito, limiti che non possono essere ignorati nemmeno in forza del'investitura popolare, diretta o indiretta, di chi governa

c) rispettare la Costituzione significa rispettare il ruolo fondamentale del controllo di costituzionalità e dunque l'autorità delle Istituzioni di garanzia che non debbono essere viste come elementi frenanti del processo decisionale, ma come presidio legittimo di quella dialettica istituzionale che in definitiva assicura trasparenza, correttezza,tutela dei diritti dei cittadini

d) tutto quello che precede non deve intendersi come una visione statica della CARTA che può per contro essere modificata dal Parlamento con le procedure previste nei punti della sua seconda parte che possono essere emendati per assicurare una migliore governabilità

e) citando Norberto Bobbio, il Presidente ricorda che la denuncia della ingovernabilità tende a suggerire soluzioni autoritarie ( il riferimento alle "lamentele" dell'attuale Premier è evidente), un monito, sottolinea il Presidente, che non si dovrebbe dimenticare mai e dal quale va ricavata l'esigenza di di tener sempre ferma la validità e irrinunciabilità delle principali istituzioni del liberalismo , libertà di espressione e di stampa, divisione dei poteri, pluralità dei partiti, tutela elle minoranze politiche, indipendenza della magistratura e centralità del Parlamento che risulta invece fortemente indebolito in assenza di valide procedure di formazione delle candidature e di meccanismi atti ad ancorare gli eletti al rapporto con il territotrio e con gli elettori (il riferimento al "Porcellum" é evidente)Infine il ruolo del Capo dello stato come "potere neutro"

f) in definitiva, conclude il Presidente, non si può ricorrere a semplificazioni di sistema e a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare.



Un discorso, quello di Napolitano, che lancia un messaggio forte e chiaro al presidente del consiglio, al quale ricorda quali sono i paletti che in democrazia limitano i poteri di CHIUNQUE perchè le moderne democrazie occidentali si basano tutte su un sistema di pesi e contrappesi che impedisce tentazioni autoritarie e scorciatoie illiberali.

Ed è importante che il discorso sia stato fatto nell' imminenza del 25 Aprile



Ma trovo preoccupante che il Presidente della Repubblica abbia ritenuto necessario farlo: evidentemente è forte la preoccupazione per una deriva autoritaria che viene avvertita dalla parte migliore del Paese ma della quale la maggior parte dei cittadini sembra non rendersi minimamente conto.

L'invito a vigilare è chiaro e forte. Nessuno potrà dire in seguito di non essere stato allertato. Il Paese ha i mezzi democratici per respingere la minaccia

mercoledì 8 aprile 2009

ITALIA, UN PAESE ALLA DERIVA

Il terremoto in Abruzzo, con il pesante tributo di vittime che esso ha comportato, sta facendo emergere pesanti responsabilità da parte dei costruttori , l'utilizzo di materiali scadenti e di tecniche costruttive non adeguate per una zona ad alto rischio sismico. Il tutto ha determinato il crollo di edifici che non sarebbero dovuti crollare se solo si fosse usata la diligenza del "buon padre di famiglia" ed un numero di morti agghiacciante. E' inconcepibile infatti che siano crollati edifici come l'ospedale, la casa dello studente ed altri di recente costruzione. Tutto questo è il segno di un degrado che è innanzitutto morale, di una deriva apparentemente inarrestabile di cui il Paese evidenzia in continuazione esempi nei settori più disparati.

Cito a braccio dalla cronaca di questi giorni:

- il ragioniere generale dello Stato, il Dr. Canzio, dichiara nel corso di un'audizione in senato che la Ragioneria, cioè l'ente che gestisce le casse dello Stato, si trova in difficoltà a far fronte ai propri compiti istituzionali visto che i tagli di fondi hanno ridotto del 30/40 % le somme a disposzione per la sua delicatissima funzione istituzionale Inoltre ha dichiarato che il 3% delle spese dello stato(18 mld di euro) è di fatto senza alcun controllo. L'affermazione, di una gravità senza confronti, è passata di fatto inosservata e assomiglia molto all'allarme che invano il "tecnico" abruzzese aveva lanciato e che, se fosse stato ascoltato, avrebbe consentito di ridurre il numero di morti per il terremoto a cifre ben più contenute

- il debito pubblico a gennaio 2009 ha per la prima volta superato i 1.700 miliardi di euro ( erano 1.598 a fine 2007)

- lo stato centrale non effettua i trasferimeti dovuti agli enti locali; è di oggi la notizia che alle scuole di Busto Arsizio mancano quasi 2 milioni di euro di trasferimenti dovuti e così è in tutta Italia

- ad Enna un uomo di 32 anni è accusato di aver violentato per anni le tre figlie della sua compagna e di aver tentato di uccidere una di loro, disabile, che cercava di ribellarsi

- a Torino è appena iniziato il processo "Eternit", società responsabile di migliaia di morti di cancro da amianto

- Mario Chiesa di nuovo arrestato per episodi di corruzione

- la cassa integrazione ha registrato un picco in marzo che evidenzia la gravità della crisi industriale in atto

- si susseguono i sequestri di beni illecitamente accumulati dalla delinquenza organizzata

- gli incidenti stradali mortali mostrano una impennata preoccupante della quale, peraltro, nessuno sembra preoccuparsi

- le statistiche internazionali pongono la nostra scuola molto indietro nelle classifiche di efficienza; i nostri studenti sembra siano i meno preparati dell'Unione Europea in molti settori e nessuno se ne preoccupa

- trasmissioni televesive come "Il grande Fratello", "La fattoria", "L'Isola dei famosi" per non parlare di quelle condotte da Maria De Filippi fanno il pieno di ascolti

- l'apparizione sugli schermi di alcuni uomini politici fa venire l'orticaria( io quando vedo Gasparri, Lupi o Ferrero o molti altri prendo subito un Polaramin)

- lo psiconano che ci governa ci espone ogni giorno al ridicolo in campo internazionale tantochè è stato l'unico leader del G 20 che il Presidente Obama non ha incontrato in colloquio individuale

Ho voluto scientemente fare una miscellanea non organica e potrei citare centinaia di casi che evidenziano l'avvenuto "scollamento" delle impalcature portanti la società ed il venir meno del "Contratto sociale" tra i membri della comunità chiamata Italia: la quale ormai assomiglia ad una patetica e a volte divertente "Armata Brancaleone"che non si sa in quale direzione vada e su quali basi si regga
Come se ne esce? Giuro che non lo so

domenica 5 aprile 2009

SILVIO BERLUSCONI FUNNY - AGGIORNAMENTO

Oggi mi limiterò a sottolineare le gravissime affermazioni che il beneamato ha fatto in merito alla tentazione di "adottare provvedimenti duri" nei confronti della stampa e dei media in genere che "travisano" quello che fa o che dice e che "remano contro". L'ultimo episodio la ennesima figuraccia cui ha esposto il paese mancando di rispetto alla cancelliera Merkel e agli altri capi di stato e di governo presenti a Strasburgo e sottolineata dai media di tutto il mondo.Le affermazioni sono di gravità inaudita e confermano, se mai ce ne fosse bisogno, la natura eversiva della personalità e dei comportamenti del Presidente del Consiglio. Alcuni ritengono che il Premier sia pazzo, io ritengo invece che stia perseguendo con lucidità un disegno autoritario caratterizzato peraltro, nel suo svilupparsi, da connotazioni di delirio di onnipotenza, evidenti disturbi della personalità, desiderio infantile di essere sempre al centro dell'attenzione. Anche questo piccolo blog fa parte della libertà di manifestare il proprio pensiero garantita dall'art.21 della nostra Costituzione. E' evidente che se il Premier si sente offeso dai giudizi di tanta parte della stampa e dei miei, ha tutto il diritto di sporgere querela. In uno stato di diritto,(la tautologia è voluta) c'è un organismo deputato a risolvere la eventuale controversia: si chiama MAGISTRATURA. Scorciatoie non sono possibili: nelle moderne democrazie occidentali c'è sempre un giudice a Berlino, ricordando l'episodio del contadino tedesco in lite con il suo re e che pronunciò la frase sopracitata. Qousque tandem abuteris patientia nostra, o beneamato?

giovedì 2 aprile 2009

SILVIO BERLUSCONI FUNNY - AGGIORNAMENTO

Raccontano le cronache (il video è su you tube e sta facendo il giro del mondo) che durante la cerimonia di rito delle foto di gruppo in occasione del G 20 in corso di svolgimento a Londra, il nostro , che io chiamo affettuosamente "il beneamato", si sia, per così dire, "allargato", rivolgendosi in particolare al Presidente Obama ad alta voce e con tono, per così dire, di grande intimità goliardica. Del resto a Zoccorino , frazione di Besana Brianza, 10,1 chilometri da Arcore, e "heart of Brianza shire", si usa così. Si narra altresì che la Regina Elisabetta, nota per il suo perfetto aplomb in puro stile british, abbia bacchettato il nostro rivolgendosi con molto sussiego ai capi di stato che aveva accanto chiedendo "ma perchè grida così tanto?". Certo Apicella non avrebbe mai osato tanto. E certo è che se al posto della regina Elisabetta II ci fosse stata Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, nota per il suo carattere piuttosto irascibile, il beneamato sarebbe finito, come minimo , alla torre di Londra. E noi avremmo custodito gelosamente la chiave