Visualizzazioni totali

lunedì 30 agosto 2010

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, non più tardi di due giorni fà ha sottolineato che il nostro Paese deve tenere sotto stretto controllo il debito pubblico ed il deficit visto che nei prossimi mesi vanno in scadenza titoli di stato per notevoli importi che debbono essere rifinanziati; inoltre ci sono le esigenze di finanziare il nuovo debito che cresce a ritmi piuttosto sostenuti.
Oggi si sono tenute le prime aste del "dopo vacanze".
1) BTP triennali 6/2010 - 6/2013 tasso 2% offerti 2861 richiesti 4.140 aggiudicati 2.861 rendimento lordo 2,07
2) BTP decennali 9/2010 - 3/2021 tasso 3,75 offerti 5.000 richiesti 6.686 aggiudicati 6.686 rendimento lordo 3,81
3) CCT quinquennali scad. 2015offerti 2.463 richiesti3.126 aggiudicati 2.463 rendimento lordo 1,74
Morale dell'asta. La differenza tra quanto offerto dal Ministero dell'economia e quanto richiesto dagli operatori non è ampia e comunque di gran lunga inferiore alle aste del passato
Speiamo che non sia un segno di allarme

giovedì 26 agosto 2010

LA MONDADORI E LA QUESTIONE MORALE

Il sasso gettato nello stagno da Vito Mancuso sta producendo onde sempre più larghe a conferma che il problema dei rapporti tra "essere" e "dire di essere", scopre un nervo nevralgico che è quello della coerenza in ciascuno tra i valori cui ci si dichiara di riferirsi e i comportamenti concreti.
Don Gallo, il prete di Genova noto per il suo concreto sostegno alle persone in difficoltà, le sue decisioni le ha già prese: ha lasciato la Mondadori. Eugenio Scalfari, che ha sempre goduto della mia massima stima, ha invece fatto un intervento su Repubblica che non mi è piaciuto per niente nel quale afferma che quando ha cominciato a pubblicare per Einaudi sapeva benissimo che apparteneva al Gruppo Berlusconi (e questo per uno che ha combattuto in prima persona la Guerra della Rosa doveva essere già sufficiente per non avviare il rapporto), che in Einaudi ci sta benissimo e ci rimane anche perchè non ha mai subito condizionamenti dai dirigenti della casa editrice). No, caro Scalfari, troppo facile; Lei non può intrattenere rapporti, di nessun genere, con SB o con strutture a lui riferibili e,comunque, nel momento in cui la Mondadori andava ad usufruire di una legge speciale che le assicura un bonus fiscale iniquo, Lei avrebbe dovuto non attendere nemmeno un secondo per interrompere il rapporto.
Voglio vedere cosa farà Saviano, cosa farà Augias, cosa faranno altri importanti autori che pubblicano su Mondadori.
La mia posizione è chiara: non si può "predicare" valori di eticità, difendere a parole i principi della democrazia formale, dichiararsi antiberlusconiani e poi continuare ad avere rapporti, di qualsiasi genere, con un personaggio che non ha fatto passare giorno della sua vita senza calpestare quei valori, che ha definito la Costituzione un formalismo, che ha cercato di dar vita ad un regime di tipo autoritario che, per fortuna, sembra aver iniziato a sgretolarsi , che ha umiliato tutti gli organi di garanzia e tutti i poteri dello Stato sui quali si fonda la nostra democrazia. Non si può, semplicemente e banalmente non si può

martedì 24 agosto 2010

VITO MANCUSO, LA MONDADORI E LA QUESTIONE MORALE

Il teologo Vito Mancuso ha aperto dalle pagine di Repubblica una questione importante che si può così riassumere: " può un autore che professa la necessità che l'etica guidi le scelte di ognuno in ogni campo far pubblicare i suoi scritti da una casa editrice come la Mondadori che attraverso una legge "ad aziendam" ha sistemato le proprie pendenze con il fisco pagando una cifra ridicola rispetto all'accertato?
Vito Mancuso ha sollevato il problema e mi pare che stia arrivando alla conclusione che no, non si può. Il problema riguarda molti illustri autori, altri, come Giorgio Bocca hanno già fatto la loro scelta ed hanno chiuso il rapporto con la Mondadori.
Bene, io sono del parere che se si vuole mantenere il rispetto di se stessi e se si vuole dimostrare un minimo di coerenza, no, non si può e non perchè la Mondadori appartenga al Gruppo Berlusconi, ma perchè è stata oggetto di un provvedimento legislativo di favore che suona come uno schiaffo per tutti i contribuenti onesti e l'ennesima conferma di come nel nostro paese sia ormai dato per scontato che evadere il fisco sia un comportamento non censurabile.
Mi auguro che gli autori in dubbio, che hanno predicato per lungo tempo la necessità di comportamenti coerenti con una visione etica, traggano le opportune conseguenze

sabato 21 agosto 2010

BILANCIO DI UN DECENNIO

Ho scritto nel mio ultimo post che i prossimi mesi vedranno il regime berlusconiano sgretolarsi tra sussulti, colpi di coda........
Non cambio idea anche dopo l'apparente ripresa in mano della situazione da parte del premier.
I nodi stanno venendo tutti al pettine e saranno nodi prevalentemente economici.

giovedì 19 agosto 2010

2001 - 2010 BILANCIO DI UN DECENNIO

Il decennio che si chiuderà nei prossimi mesi, che vedranno, a mio avviso, il regime berlusconiano sgretolarsi tra sussulti, colpi di coda e tentativi di tutte le specie del premier per evitare quello che appare un esito ormai ineluttabile, è stato indubbiamente il decennio di Silvio Berlusconi che, tranne la breve parentesi del governo Prodi dal 2006 al 2008, ha riempito di se, della sua personalità, del suo modo di concepire la democrazia e i rapporti con i cittadini, questo lungo arco di tempo.
Un bilancio si può cominciare a fare. Secondo me due sono stati i gli aspetti fondamentali che hanno caratterizzato il periodo, lasciando perdere tutto quello che, a questo punto, appare marginale( le gaffes, le escort, la mania di grandezza e quella di persecuzione, ecc.ecc.ecc.)
1) l'attentato continuo ai principi che caratterizzano le moderne democrazie occidentali e che trovano nella nostra Costituzione riconoscimento giuridico e ideale
2) la decadenza del sistema Italia dal punto di vista economico, sociale, di peso internazionale e la progressiva perdita delle conquiste sociali e delle tutele dei ceti più deboli che, con tanta fatica, erano state conseguite nel dopoguerra.
I pericoli, enormi, del punto uno hanno interessato si e no il 10% dei cittadini ed io sono convinto che se ci si limitasse solamente a questo aspetto, Berlusconi continuerebbe a godere del favore popolare ancora per lunghissimo tempo. Larghi strati di popolazione non hanno alcuna tensione ideale a difendere i "principi", non hanno gli strumenti culturali per capirne l'importanza, sono stati narcotizzati da messaggi che attraverso il principale "media", l'informazione televisiva, hanno fatto passare l'idea che l'uomo forte, di successo, ricco e simpatico fosse la soluzione migliore per il governo del Paese. Essendo un popolo che ha nel suo DNA secoli di assuefazione alla sudditanza, non è stato difficile ottenere il risultato. Anche l'attuale legge elettorale, una assoluta vergogna, è stata fatta digerire senza troppe difficoltà all'opinione pubblica. E SB in questo è stato abilissimo; partendo dal presupposto, giusto, che il livello medio di percezione del cittadino italiano è "da seconda elementare" (l'ha detto lui stesso in più di una occasione), si è rivolto alla "platea" con un linguaggio e forme di comunicazione in linea con il "target" e che hanno fatto facile breccia nelle coscenze.


Non voglio dilungarmi su questo aspetto, sul tentativo di dare pratica attuazione al disegno piduista concepito a suo tempo da Gelli e dai poteri occulti che hanno condizionato la vita del Paese in questo dopoguerra, sul carattere oggettivamente "autoritario" e "fascista" dell'avventura berlusconiana, sulle oscure motivazioni che hanno indotto SB a scendere in campo alla fine del 93 (è insufficiente l'analisi secondo la quale lo fece perchè era sull'orlo della bancarotta) e su chi lo sostenne nel disegno, sull'asservimento completo di deputati e senatori nominati direttamente dall'autocrate. Invece mi soffermerò sul punto 2 che ha toccato direttamente la vita della gente anche se ancora si sono percepiti solo parzialmente gli effetti nefasti della politica economica di Tremonti


Punto 2)


All'inizio del decennio l'Italia veniva da un lungo periodo di crescita che si è completamente arrestato nel decennio. Il Prodotto Interno Lordo a fine 2009 si collocava, a valori concatenati, cioè depurati dall'inflazione, sugli stessi livelli del 2000.(1.207 mld contro 1.191) In pratica il sistema Italia è rimasto fermo per un decennio mentre gli altri Paesi industrializzati, pur risentendo anch'essi degli effetti della crisi conseguente alle Twin Towers nel 2001 e alla crisi finanziaria del 2008, hanno fatto registrare risultati nettamente migliori, e non parlo di Cina e India, Corea e altri paesi dell'estremo oriente che hanno fatto registrare tassi di crescita tumultuosi. Per maggiori dettagli rimando alle staistiche pubblicate dalla Banca Centrale Europea e dallaBanca Mondiale


b) il debito pubblico a fine 2000 era di 1.261 mld; a fine giugno 2010 era salito a 1.821 mld(560 mld in più) e nel periodo un freno alla crescita è stato messo soltanto nella fase in cui il governo dell'economia è stato affidato a Padoa-Schioppa che ridusse il deficit sul Pil dal 106% al 103% in meno di due anni


c) il deficit annuale sul Pil nel 2000 fu del 2%, il deficit assoluto pari al 109 del del PIL. Nel decennio solo in un anno, il 2007, il deficit annuale è rientrato nei parametri di Maastricht quando fu delll' 1,5%; nel 2008 era già risalito al 2,7 e solo perchè sfruttava l'effetto trascinamento della poltica virtuosadi Padoa-Schioppa. Ora viaggiamo intorno al 120%.


La spesa pubblica che nel 2000 era il 47,4% del Pil, nel 2009 era salita al 52,5%, malgrado le affermazioni del governo di perseguire una politica di rigore


E' conferma della falsità delle affermazioni del governo il fatto che l'avanzo primario,( differenza tra entrate e spese prima del conteggio degli interessi pagati sul debito) che nel 2000 era del 4,3% nel 2009 è stato addirittura negativo dello 0,6%


d) l 'Italia è all'ultimo posto tra i Paesi industrializzati negli investimenti in ricerca

e) con il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo le future generazioni avranno una copertura pensionistica di gran lunga inferiore all'attuale, circostanza della quale nessuno si preoccupa di informare i giovani

f) con l'entrata in vigore di tipologie di contratti di lavoro diversi da quello a tempo indeterminato si è di nuovo sbilanciato a favore del datore di lavoro il rapporto lavoro/capitale Se poi il "modello Fiat" prenderà piede ritorneremo nel settore delle relazioni industriali ad una situazione di tipo "vallettiano"

g) il sindacato, che pur con tutti i suoi limiti ed errori, aveva cosituito un valido baluardo di difesa , è stato completamente svuotato delle sue funzioni

h) la precarizzazione sta creando generazioni di giovani cittadini senza futuro, senza prospettive e senza tutele

i) il tenore di vita si è abbassato nel decennio anche perchè il governo non ha fatto niente, soprattutto nella fase del "channgeover"per tutelare i consumatori

l) nel settore dei diritti civili non si è fatto alcun passo avanti ed anzi sono state messe in discussione le conquiste dei decenni precedenti

m) è stato dato vita ad una socità di tipo cannibalistico dove una minoranza si è arricchita a spese di larghe fasce di ceto medio e popolare, il tutto favorito da una politica economica che ha sempre favorito l'evasione fiscale(scudi fiscali e condoni a getto continuo)

n) il governo del paese è stato caratterizzato da una "visione corta" dei problemi che condizionerà pesantemente il futuro

o) è venuta meno ogni remora morale nella gestione dellla RES PUBLICA
Mi fermo qui

martedì 17 agosto 2010

FRANCESCO COSSIGA

Francesco Cossiga è morto. Non ho mai stimato il senatore a vita che ritengo responsabile di molte pagine oscure della vita del nostro Paese. Conseguentemente sarei ipocrita se dicessi di provare dolore o rammarico.
Mi auguro invece che il Presidente emerito non abbia portato tutti i suoi segreti con sè ed abbia lasciato documentazione dalla quale possa emergere la verità su tante vicende del dopoguerra (da GLADIO alla stagione delle stragi e della strategia della tensione al delitto MORO)
Per ora gli auguro, visto che si dichiarava credente, di poter dare opportune giustificazioni alla giustizia divina. Altrimenti, riposi in pace. Il giudizio sul suo operato agli storici

domenica 15 agosto 2010

LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO

Nel mio post del 28 Luglio in cui prendevo in esame la situazione della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino e l'operato del suo Presidente Denis Verdini, affermavo tre cose in evidenza tra le altre:
a) che Bankitalia, come spesso le è accaduto in passato, si era accorta della situazione di sostanziale decozione del piccolo istituto di credito toscano solo dopo che era scoppiato lo scandalo relativo all'operato complessivo del coordinatore del PDL e quindi quando i buoi erano già scappati, tanto per usare un detto di antica memoria e di sempre valida attualità
b) che l'Istituto era stato spolpato da una politica clientelare e truffaldina del suo presidente( e del consiglio di amministrazione) e che il cuore della truffa andava cercato nelle 13 posizioni "grandi rischi" nei confronti delle quali l'Istituto aveva una esposizione di ben 125 milioni di euro su un totale di 405
c) che questi "soldi" erogati con truffaldina leggerezza erano destinati a non rientrare.
Leggo dalla stampa ferragostana che:
1) nella banca sono state trovate "gravissime irregolarità" (ispezione Bankitalia effettuata dal 25 febbraio al 21 maggio)
2) che Denis Verdini si è reso responsabile di un"conflitto di interessi" di 60 milioni di euro ( al riguardo osservo che gli italiani dovrebbero cominciare a prestare un po' più di attenzione ai vari conflitti di interesse da cui il Paese è appesantito) per affidamenti concessi a società con le quali intratteneva rapporti d'affari personali, in particolare al Gruppo BTP dell'imprenditore Riccardo Fusi
3) che le norme antiriciclaggio erano diciamo "ignorate", in particolare per le operazioni riconducibili a Flavio Carboni (guarda chi si rivede)
Denis Verdini ha ovviamente smentito qualsiasi suo coinvolgimento in operazioni meno che trasparenti, il PDL si è mosso a sua difesa con dichiarazioni di autorevoli (autorevoli perchè occupano ruoli di rilievo non certo per spessore morale o peso intellettuale) esponenti del partito. E' stata adottata la solita "tattica" di rovesciare le carte in tavola ed accusare di persecuzione chiunque (stampa, opposizione, società civile, organi di garanzia) "ostacola" il governo del fare.
Io non so se Verdini si dimetterà o no da coordinatore ( io penso di no) e debbo dire che la cosa mi sembra irrilevante, di ben altro importanza essendo i problemi del Paese e gli equilibri politici in atto.
Certo che il Verdini mi sembra veramente uno dei personaggi emblematici della "classe dirigente" di cui il Premier si circonda: un "pisquano" furbo, senza scrupoli, di basso profilo culturale e professionale, un maneggione di paese irrimediabilmente prono e"servo" nei confronti di chi lo ha fatto assurgere a ruoli ed incarichi ai quali mai avrebbe potuto aspirare in un Paese normale.
La banca di Campi Bisenzio è stata commissariata, verrà fatta assorbire da un Istituto pù grande, probabilmente rimarrà aperto anche il famoso "bar" a disposizione della clientela. gratuitamente, bisogna ricordarlo, nella Filiale principale dell'Istituto. Un altro giro di giostra, parafrasando il titolo di un libro di un toscano di ben altro spessore quale era Tiziano Terzani, avanti il prossimo dalle parole di una bella canzone di Riccardo Cocciante

domenica 8 agosto 2010

FERRAGOSTO

Tra qualche giorno è ferragosto, "Feriae Augusti" in epoca romana. Per qualche giorno è meglio tacere, non scrivere e non pensare ai problemi del Paese. Alla ripresa ce ne saranno talmente tanti che ne saremo tutti quanti sommersi. Un augurio di serenità a tutti, che di serenità tutti quanti abbiamo bisogno.

mercoledì 4 agosto 2010

il BerteBlog: Quattro tesi sulla situazione politica

il BerteBlog: Quattro tesi sulla situazione politica: "In queste ore si sta consumando uno degli atti più importanti per le sorti di questa legislatura. Probabilmente stasera sapremo se si andrà ..."

martedì 3 agosto 2010

IPOTESI DI GOVERNO TECNICO

La situazione politica sta precipitando anche perchè stanno emergendo accuse gravissime a carico del premiere e si ventila l'ipotesi di un governo tecnico. Si parla di Mario Draghi come possibile capo di un governo di transizione che porti il Paese a nuove elezioni con un programma limitato ma assolutamente necessario per non far affondare la barca
a) una nuova legge elettorale che abolisca il porcellum e restituisca ai cittadini la possibilità di scelta dei loro rappresentanti
b) un controllo vero dei conti pubblici che sono a rischio malgrado, anzi a causa, delle alchimie del Ministro dell'economia
c) l'inizio di una vera e propria lotta senza quartiere all'evasione fiscale
d) il ripristino di un accettabile livello di moralità nella gestione delle risorse pubbliche(rammento che le "spese" degli enti pubblici rappresntano oltre il 50% del PIL)
Solo dal combinato dei punti b-c-d l'Italia può evitare la bancarotta e solo la credibilità di un tecnico può tranquillizare i mercati e fermare sul nascere le manovre della speculazione internazionale, hedgefunds e similari, che stanno appollaiati come avvoltoi sulla preda. A forza di disinformazione nessuno ha più la consapevolezza del mix esplosivo rappresntato da deindustralizzazione, saccheggio di risorse pubbliche, mancato adempimento del dovere fiscale da parte di larghe fasce di contribuenti
L'ho scritto in numerose occasioni nei mesi scorsi: il Paese non si salva nelle condizio
ni in cui è ridotto ma si salva se cambia l'approccio di ciascuno e se la classe politica fa una conversione ad u dei suoi comportamenti: la questione morale è la madre di tutte le questioni, tutto il resto è marginale difronte alla centralità

domenica 1 agosto 2010

BOFFO E FINI

Il cavaliere e i suoi uomini stanno urlando ai quattro venti che faranno fare a Fini la fine(calembour involontario) di Boffo il quale, per chi lo avesse dimenticato, era il direttore di Avvenire che, fatto oggetto di una campagna denigratoria ad opera del Giornale di Feltri( gran galantuomo) fu costretto a dimettersi. Ricordo anche che la gerarchia non mosse un dito a sostegno di Boffo nè lo fece quando apparve evidente che era stata montata una operazione di killeraggio.
Le affermazioni del Premier e dei suoi uomini confermano che:
a) la costruzione di dossier a tavolino è normale prassi politica per SB ed i suoi accoliti
b) il controllo dei mezzi di informazione consente al premier di dare pratica attuazione all'azione di killeraggio con pressione mediatica impressionante. Immaginiamo Feltri, Belpietro,Minzolini, Ferrara, sì anche Ferrara, ed altri concentrati sull'obbiettivo come uno squadrone di caccia bombarbieri in azione di guerra
c) la politica è concepita come guerra per bande senza alcun riferimento od interesse per il bene dei cittadini
d) la politica è concepita esclusivamente come difesa degli interessi delle varie cricche
dell'entourage
e) mai si era scesi a livelli di moralità così bassi e così spudoratamente ostentati
f) la gerarchia cattolica si è accorta, finalmente, che il Paese è senza classe dirigente
g) le nuove generazioni hanno davanti a loro un futuro gramo se non si ricomincia daccapo come dopo una guerra mobilitando energie morali, intelletuali, e capacità
h) Povera Italia sempre più non "donna di province ma bordello"
Il voltastomaco è arrivato ormai a tali livelli che nemmeno quantità industriali di MALOX possono combatterlo