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giovedì 30 settembre 2010

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Nel mio post del 28 ho cercato di spiegare i pericoli per il nostro debito pubblico insiti nelle proposte che la commissione europea stava elaborando, e che ha ufficializzato oggi, circa i vincoli da imporre ai paesi con un alto deficit in rapporto al PIL in merito al rientro del debito stesso. Le proposte della commissione fanno propria la linea portata avanti dalla Germania e che trova il consenso del Governatore della BCE  Trichet. Per il dettaglio mi permetto rimandare al predetto post. Tremonti si è dichiarato assolutamente non preoccupato in quanto, secondo lui, nelle valutazioni si terrà conto di altri fattori rilevanti  e tra questi il debito privato, che in Italia è più basso che negli altri paesi europei a noi comparabili,  e si terrà conto  anche dell'alto tasso di risparmio, della tenuta del sistema bancario, della riforma delle pensioni, che noi abbiamo già fatto.ecc
Tutto ok: peccato che non è vero.
Il sole 24 ore pubblica oggi un articolo dal titolo " Se il diavolo si nasconde nei dettagli...." in cui si evidenzia che il commissario Rehn ha ribadito che ai fini della procedura il debito privato dovrà essere tenuto in considerazione limitatamente all'impatto sul debito pubblico e non in quanto tale. La Germania è su questa linea. Aspettiamo fine mese di ottobre quando la normativa verrà approvata nella sua stesura definitiva. Certo è che Tremonti continua ad ostentare un ottimismo, del quale non credo sia intimamente convinto, che viene diffuso dai media, in primis la televisione, con l'effetto di narcotizzare ulteriormente i riflessi già appannati dei cittadini italiani

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO - LA SUCCESSIONE

Nei giorni  scorsi ho cercato di dare spiegazioni logiche alle motivazioni che hanno portato alla defenestrazione di Profumo e al perchè tutti i nomi fatti sulla stampa non avevano, a mio avviso, possibilità di succedere ad Alessandro Profumo alla guida della più importante banca del Paese, sia per volume di attività che per internalizzazione.
Nel post di ieri sostenevo che l'unica candidatura esterna che poteva avere possibilità di successo era quella del Dr.Pierfrancesco Saviotti ma propendevo per una soluzione interna (uno dei quattro vicedirettori generali) con Nicastro capo azienda come amministratore delegato e due direttori generali tra cui Federico Ghizzoni,  responsabile delle attività estere del gruppo.
Ritenevo infatti Nicastro con più chances per essere essere Ghizzoni l'ultimo ad essere nominato vicedirettore generale e per avere Nicastro una maggior visibilità.
E' stato scelto Ghizzoni e la scelta ha una sua logica. Unicredit è una banca internazionale con una buona quota delle sue attività all'estero, in particolare Germania e paesi dell'est europeo. Ghizzoni offre una maggiore "copertura" sulle attività estere ed è per questo è stato scelto.
Auguro al nuovo amministartore delegato di riuscire a guidare la banca  con polso fermo e con rotta sicura. Il compito è difficile, il mare procelloso, le insidie tante. E' importante, per  il bene del Paese, che ci riesca.

mercoledì 29 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO CONTINUA

Siamo ormai alle strette finali per la individuazione del successore di Alessandro Profumo, successore che verrà nominato giovedì nella riunione prevista a Varsavia.
Tramontate tutte le ipotesi dei giorni scorsi, come avevo previsto, rimangono a mio avviso due sole altenative:
a) una soluzione tutta interna con la nomina ad amministratore delegato di Nicastro, che verrebbe affiancato da due direttori generali sempre interni (Ghizzoni e Fiorentino)
b) la  nomina ad amministratore delegato di un esterno affiancato da due direttori generali interni. A questo punto rimane a mio avviso un solo nome, quello di Pierfrancesco Saviotti, una carriera intera in Comit, attualmente ammre delegato del Banco Popolare. Ritengo infatti che sulla persona di Salvatori ci sia l'opposizione del Presidente delle Generali.
La soluzione Saviotti verrà ritenuta la più equilibrata, eviterà una frattura nelle linee interne ed assicura una gestione seria, non avventurosa e tecnicamente ineccepibile. Saviotti è nato nel '43, non è troppo anziano ed è un "gran signore".
Chi scrive ha avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo nei primi anni '90, all'epoca in cui il sistema bancario fu impegnato nella "sistemazione" delle problematiche che avevano interessato alcuni importanti gruppi industriali (Ferruzzi, Ligresti, Impregiloecc.) ed ha avto modo di apprezzarne la competenza, l'equilibrio e la signorilità
In questo momento il Paese ha bisogno di ricorrere alle sue forze migliori; il Dr Saviotti è una di quelle.

martedì 28 settembre 2010

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Chi mi segue sa che da tempo metto in evidenza e sottolineo i pericoli insiti nella situazione del debito pubblico che, malgrado i bassi tassi di interesse che rendono meno oneroso in questa fase il finanziamento del debito stesso, i tagli ai trasferimenti dallo stato agli  enti locali, la assoluta mancanza di investimenti in infrastutture e grandi opere, continua a salire incessantemente e a ritmi oltremodo elevati. Rammento che l'ultimo dato disponibile, a finr Luglio, fa ammontare il debito a 1.838 mld.
Conferma che la mia analisi ha una qualche base di logicità  la si trova nella recentissima iniziativa del governo tedesco che ha proposto che il nuovo PATTO DI STABILITA' tra gli Stati mebri dell'Unione trovi fondamento su una politica di estremo rigore nei confronti dei paesi con livelli di indebitamento elevati. Rammento al riguardo che i parametri di Maastricht prevedono che il rapporto deficit complessivo/ PIL non debba superare il 60%. La proposta, elaborata dal ministro delle finanze tedesco e che trova l'appoggio del governatore della Banca Centrale europea, il francese Trichet, prevede che i paesi con un debito superiore al 60% debbano tagliare l'eccesso del proprio debito di un ventesimo all'anno. Per dare concretezza alla disposizione, l'Italia, che a fine anno avrà un rapporto deficit/pil vicino al 120%, dovrà tagliare 3 punti l'anno.( un ventesimo della differenza tra 120 e 60). Considerato che un punto di PIL ammonta a 15,2mld di euro circa, ciò significa che il ministro dell'economia dovrà trovare risorse aggiuntive per 45/mld l'anno. Risorse aggiuntive perchè il bilancio del nostro  Paese, con un  avanzo primario negativo, deve già trovare le risorse per rimborsare gli interessi sul debito pregresso. Le proposte, nel loro complesso, verranno presentate domani dalla Commissione europea, Presidente Barroso, ed esaminate giovedì e venerdi nella riunione dell' ECOFIN, la struttura della quale fanno parte i ministri finanziari  per poi essere discusse nella riunione dei capi di governo prevista per il 28 e il 29 ottobre. La proposta, a livello di sanzioni prevede che, in caso di inadempienza, vengano applicate multe praticamente in automatico pari allo 0,2% del Pil in caso di deficit eccessivo e allo 0,1% del PIL per altri squilibri nella competitività del sistema  paese. Per l'Italia, per la quale valgono entrambe le condizioni, si configurerebbe una sanzione pari allo 0,3% del PIL, in pratica 5/mld di euro.
Per la serie: piove sul bagnato.
Ora non è detto che la proposta tedesca passi nei termini soprariportati; Italia, Belgio, Spagna e gli altri paesi con forte indebitamento cercheranno di alleggerire il quadro complessivo delle misure, ma è certo che la Germania, che è e sarà anche per il futuro la locomotiova del sistema economico europeo, non ha alcuna intenzione di consentire che le regole accettate dai vari paesi al momento dell'entrata nell'euro vengano  sistematicamente disattese.
Questo per il nostro Paese vuol dire una cosa sola: che dovremo aspettarci manovre finanziarie da lacrime e sangue e siccome il governo attuale non mostra alcuna intenzione di colpire a fondo l'evasione fiscale, che la stessa Confindustria ha definito sbalorditiva (cfr mio altro post del 17 settembre) saranno i soliti a pagare, quelli che il fisco non lo possono evadere. Ma siccome questi (pensionati e lavoratori dipendenti) sono già spremuti oltre ogni limite, la conseguenza sarà una ulteriore diminuzione dei consumi interni, con buona pace della da tutti auspicata ripresa economica.
Queste sono le conseguenze di una politica economica di mancato controllo del debito pubblico (cfr mio post intitolato " 2001 - 2010 Bilancio di un decennio" del 19 agosto nel quale riportavo le cifre del debito pubblico a fine 2000 (1.261 mld) e le confrontavo con il deficit attuale, salito nel frattempo a 1.838 mld) e di tartassamento dei soli ceti medi e popolari.
Complimenti signor Presidente del Consiglio e complimenti signor ministro dell'economia: avete oggettivamente creato le condizioni per una società fortemente squilibrata, con intrinseche forti tensioni sociali, ingiusta ed economicamente avete creato le condizioni per un impoverimento di larghi strati di popolazione con effetti deleteri sul fronte dei consumi
I nodi prima o poi vengono sempre al pettine. Come al solito pagheranno i più deboli i quali, paradossalmente, spesso sono i più convinti fans del nostro bien-aimè pifferaio di Hamlin

lunedì 27 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANFRO PROFUMO CONTINUA

Su Repubblica di Oggi Alessandro Penati, Professore di economia e collaboratore fisso del quotidiano per le questioni economico-finanziarie, ha scritto un articolo memorabile che consiglio tutti di andare a leggere o sul quotidiano o sul sito web che si intitola "Geronzi, le banche e i poveri azionisti". Memorabile per l'ironia che lo pervade e l'analisi che fà  dei comportamenti presenti e passati del Presidente di Mediobanca. Una analisi che condivido pienamente e che ha molti punti di contatto con quella da me fatta nei precedenti post sull'argomento.
Nel frattempo c'è maretta, ad essere eufemisti, tra i soci di Unicredit per l'individuazione del successore di Profumo. Il Presidente Rampl non ha convocato il comitato e questo significa solamente che ci sono notevoli difficoltà a fare una scelta condivisa. Tra i nomi che circolano come possibile amministratore delegato c'è quello di Andrea Orcel che verrebbe affiancato da un direttore generale che assicuri la continuità e la stabilità della banca, ruolo che praticamente tutti vedono indosso a Roberto Nicastro, attuale viceceo con responsabiltà del mercato retail in Italia
Ora mi chiedo come si possa pensare ad Orcel  come amministratore delegato. Il quale ha sì un profilo internazionale, ha relazioni ad altissimo livello, ma ha il piccolo difetto di essere un banchiere d'affari specializzato in operazioni speculative più adatto ad amministrare un hedge fund che una banca di credito ordinario. Nel 2008, tanto per fare un esempio, Orcel ha ricevuto da Merrill Lynch, per la quale lavora, un bonus di 33,6 milioni di dollari proprio alla vigilia dello scoppio della più grande crisi finanziaria dopo il 1929, crisi che ha coinvolto pesantemente la Merrill che ha dovuto essere "salvata" da Bank of America. Sul caso è in corso una inchiesta della SEC(Securities and exchange commission), equivalente della nostra CONSOB, su richiesta del procuratore Cuomo. Sarebbe singolare se, nominato CEO di Unicredit, fosse raggiunto da un provvedimento della magistratura USA. E' vero che la stima che nel mondo si nutre nei confronti del nostro paese non è molto alta, ma dare adito ad ulteriori conferme sarebbe perlomeno imprudente.
Siamo in alto mare, ancora in alto mare e di giorno in giorno trova conferma l'opinione che la defenestrazione di Profumo senza aver individuato il successore sia stata una operazione avventata e densa di pericoli per la stabilità della banca e  del sistema Italia. Ma evidentemente c'erano ragioni di urgenza a me non note

domenica 26 settembre 2010

LO IOR

Papa Benedetto XVI ha incontrato pubblicamente - baciamano davanti a numerosi testimoni - il Presidente dello Ior Gotti Tedeschi. Negli ambienti vaticani si definisce l'incontro come un modo per sottolineare pubblicamente la vicinanza ed il sostegno del Pontefice.
Da parte mia osservo che se il Papa in persona ha ritenuto utile fare il gesto, vuol dire che Gotti Tedeschi di sostegno ha effettivo ed urgente bisogno. E allora ci si chiede. Cosa è successo nella banca vaticana di tanto grave da giustificare una indagine giudiziaria da parte della procura di Roma per riciclaggio e l'immediato sostegno da parte della gerarchia al suo più alto livello?
Sinceramente non lo so ma l'episodio conferma che lo IOR è una specie di buco nero nel quale sprofondano operazioni border line, capitali di origine dubbia e di destinazione ancora più dubbia, triangolazioni
 strane,  e che è caratterizzato da  mancanza di trasparanza assoluta. E sembra che nulla sia cambiato dai tempi in cui Marcinkus e De Bonis imperversavano. Ma come si può pretendere di essere guide spirituali per i fedeli se i comportamenti sono così distanti dai princìpi ai quali i fedeli sono chiamati ad uniformarsi?
Seguirò con attenzione l'evolversi della situazione perchè non posso tollerare il più piccolo sbandamento della Chiesa in campo morale

GLI ARGOMENTI DEL MIO BLOG

Osservo con piacere che gli argomenti che tratto nel mio blog (prevalentemente economia, finanza e politica) destano l'interesse di parecchie persone. Nel mese di Settembre sono state viste 2.448 pagine anche da paesi dai quali mai me lo sarei aspettato (Lituania, Federazione Russa, Cina ecc)
Noto però che i commenti che ricevo sono praticamente tutti di persone che la pensano più o meno come me.
Gradirei, lo dico con  sincerità, ricevere commenti di dissenso per poter instaurare un contraddittorio serio e pacato anche con chi ha una impostazione diversa.
Con questo auspicio auguro a tutti buona domenica

sabato 25 settembre 2010

FINI BERLUSCONI - IL VIDEO

Ho visto, come quasi tutti gli italiani, il video in cui Fini racconta la sua verità. Che impressione ne ho tratto:
a) che l'appartamento di Montecarlo del quale Tulliani è affittuario, è di proprietà di Tulliani (ma questa convinzione  la avevo anche prima)
b) che Fini ha fatto una ingenuità molto grossa quando nel 2008 , saputo che di un appartamento ex  proprietà del partito era affittuario il cognato, non ha preteso  che lo lasciasse immediatamente. Oltretutto perchè ha ammesso che la segnalazione che c'era un acquirente la aveva ricevuta proprio dal Tulliani
c) che Tulliani è un pirlotto montato che crede di essere più furbo di tutti, tipico rappresentante di un modo tutto romano di concepire la vita ed i rapporti con gli altri. Furbo ma non abbastanza  per non commetere numerosi passi falsi.(quelle due firme uguali del proprietario e dell'affittuario, suvvia) E proprio per questo Fini avrebbe dovuto diffidare ed agire per tempo
d) che la difesa di Fini è stata debole: chiedere la cessazione delle ostilità ad uno come SB è un errore madornale come è una ingenutià dire che se si va alle elezioni anticipate gli italiani sanno chi è il responsabile (SB).L'affermazione viene vista come tentativo di non rimanere con il cerino in mano E'stato corretto a dire che è pronto alle dimissioni se si accerterà in maniera inequivocabile e definitiva che  la proprietà è riferibile alTulliani. Corretto ma anche furbo. Visto che c'è un procedimento in corso su querela di Storace, prima che si giunga ad una verità giudiziale passano anni
Ciò premesso è anche mia convinzione
e) che il Ministro Francis è stato comprato, come avevo detto nel post precedente. La storia della lettera che il Ministro avrebbe inviato al suo primo ministro e che poi casualmente fa il giro del mondo non la beve nessuno. Rammento che l'isola caraibica ha una superficie di 620 kmq, una popolazione di 173.000 abitanti  ed una economia che poggia sul turismo, sulla esportazione di banane (cribbio,  che ce lo abbiano mandato da là?) e sulle attività finanziarie Il governo si riunisce al bar,  non c'è bisogno di lettere
f) che il compratore sia SB, su questo non ho dubbi. E' abituato da sempre a ritenere il denaro come misura di tutte le cose
g) che le trattative per la corruzione del governo locale sono  state portate avanti  da emissari appartenenti ai servizi e dall'onorevole amico di De Gregorio, altro bel personaggio,di cui hanno parlato tutti i giornali
h) che il clima avvelenato ed il pantano in cui si rotola  la politica nel nostro paese possono avere esiti molto pericolosi. Rammento al riguardo gli accadimenti del 1992( i regimi in genere nascono e muoiono nello stesso humus)
i) che ormai il confronto politico è ridotto a mera guerra per bande che non hanno nè tempo nè voglia di pensare al bene dei cittadini ed al futuro del Paese.
l) che purtroppo di questo appartamento di Montecarlo sentiremo parlare ancora a lungo
Per finire non vedo come si possa uscire da questa situazione e come il Paese possa ritornare a vedere una rotta che lo possa far uscire dalla melma nel quale è precipitato. Forse solo con un risveglio di una coscienza morale da parte di chi non ha rinunciato al suo status di cittadino. Fai quel che devi, accada quel che può

FINI BERLUSCONI

Scrivo prima che Fini, come da lui annunciato, dica la sua verità in un video annunciato per oggi. Se mi si chiede se credo che il ministro di Santa Lucia sia stato comprato rispondo in maniera netta: ci credo
Mentre la guerra per bande continua sempre più feroce, mentre la stessa Confindustria dichiara che non è assolutamente vero che l'Italia stia meglio degli altri Paesi - come il governo ripete ossessivamente come un mantra - mentre a Napoli stanno succedendo cose indicibili nel settore rifiuti, mentre ci sono sempre più famiglie in difficoltà economica, mentre migliaia di persone perdono il loro posto di lavoro ogni settimana, mentre la scuola pubblica viene massacrata, mentre si assiste ad un indecoroso mercato delle vacche nella compravendita di deputati e senatori, mentre lo IOR viene accusato di riciclaggio  di denaro, mentre in Sicilia avvengono cose inenarrabili nella formazione degli schieramnti di governo, mentre nel settore dell'alta finanza si regolano conti elegantemente ma brutalmente, io assisto impotente ma non silente allo sfascio del Paese e alla minaccia per la democrazia  costituita dalla persona che guida il Paese. Sono a rischio,a forte rischio, la democrazia, la tenuta dei conti pubblici, l'Unità del Paese, la coesione sociale, il futuro delle nuove generazioni. Allarme rosso, non nel senso che stanno arrivando i comunisti, ma nel senso che siamo arrivati al capolinea.
Mi sia dato atto che queste cose le dico e le scrivo fin dal primo mio post

venerdì 24 settembre 2010

PARADISI FISCALI - LO IOR

In questi giorni si parla molto di paradisi fiscali in ordine soprattutto all'affaire Tulliani. Il fratello della compagna di Fini avrebbe nascosto attraverso lo schermo di un paradiso fiscale la proprietà dell'appartamento a Montecarlo di cui risulta affittuario. Uso il condizionale perchè è stata avanzata l'ipotesi che la documentazione probante potrebbe essere un falso costruito a tavolino da chi se ne intende: i servizi, deviati o meno
MA COSA E' UN PARADISO FISCALE
Un paradiso fiscale è un luogo, in genere piccoli staterelli, dove è possibile portare denaro con due caratteristische:
a) non ci interessa da dove viene e come è stato fatto(pecunia non olet, lo dicevano già i latini)
b) vi garantiamo l'assoluto anonimato
Corollario: sul quel denaro non applicheremo alcuna imposizopne fiscale (il nostro guadagno deriva dall'attività di notai  e commercialisti e da quella delle banche sulle quali il denaro è appoggiato)
Tra i più noti paradisi fiscali le Isole del Canale (tra la Francia e la Gran Bretagna), le Isole del Caimano, SantaLucia,  il Lienchetenstein ,San Marino,  e, la più importante di tutti quamto ai punti a e b, :la Svizzera, anche se ufficialmente non lo è più.
Ma ce ne un'altra che pochi conoscono  e che è salita nuovamente agli onori della cronaca recentemente:lo IOR. Nei giorni scorsi, infatti, il Presidente Gotti Tedeschi e il Direttore Generale Cipriani sono stati infatti indagati per riciclaggio di 23 milioni di euro che sono stati sequestrati e che erano diretti 20 milioni  alla J.P.Morgan di Francoforte e 3 milioni alla BANCA DEL FUCINO, banchetta dei castelli romani che spesso è stata utillizzata per operazioni di triangolazione
A chi volesse approfondire le proprie conoscenze sullo IOR comsiglio la lettura di un libro ben documentato scritto lo scorso anno da un giornalista orientato a destra , Gianluigi Nuzzi, edito da Chiare Lettere. Il titolo : VATICANO SPA nel quale vengono ripercorse le principali vicende per le quali la banca vaticana  è salita agll'attenzione delle   cronache(crac Banco Ambrosiano e finanziamenti a Solidarnosc, conti segreti di Giulio Andreotti, vicende legate alla maxitangente Enimont, rapporti Vaticano Sindona:) Da sottolineare che il materiale sul quale l'autore si è documentato è l'archivio segreto (in pratica fotocopie di documenti) accunulato per oltre venti anni da Monsignor Dardozzi, che rivestì per molto tempo ruoli di rilievo all'interno dello  IOR. Di rilievo anche la figura di Mons De Bonis, che per anni ha pilotato una specie di banca parallela all'interno dello IOR
Lo IOR cosa è.
a) è un Istituto privato creato nel 1942 da Papa Pio XII, che traformò in un banca con scopo di lucro una precedente isituzione fondata nel 1887 da Papa Leone XIII,  con sede nella città del Vaticano, Torrione Nicolò V
b) finalità e mission dell'Istituto: "l'Istituto ha lo scopo di provvedere alla custodia e all'amministrazione di beni mobili ed immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimoda persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione e carità. L'Istituto pertanto accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura di cui al precedente comma. L'Istituto può accettare depositi di beni da parte di Enti ePersone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano"
In poche parole serve a gestire donazioni con finalità opere di religione e carità, è servito a custodire durante la guerra beni conferiti da persone che volevano mettere al sicure il loro patrimonio, custodisce beni e denaro di Persone o Enti della Santa Sede o della Città del Vaticano
L'Istituto poteva contare a fine 2008 su circa 44.000 conti bancari e un patrimonio di 5 mld di euro(dati da prendere con molto beneficio di inventario data la estrema riservatezza con la quale l'Istituto è gestito)
c) Il bilancio e tutti i movimenti che vengono fatti sono noti soltanto al Papa, al Collegio dei Cardinali che lo gestiscono, al prelato dell'Istituto(in passato per lungo tempo Mons. De Bonis) al Consiglio di Sovraintendenza, alla Direzione Generale edai revisori dei conti
In pratica lo IOR non ha un bilancio pubblico
d) lo IOR non aderisce ad alcun trattato internazionale antiriciclaggio
e) i clienti vengono identificati attraverso un numero codificato(banali conti cifrati), non si rilasciano ricevute delle operazioni, non esistono libretti di assegni, tutte le operazioni avvengono tramite bonifici
f) Avendo Sede in uno Stato sovrano, ogni richiesta di rogatoria deve partire tramite il Ministero degli Esteri  del Paese  richiedente. In pratica il Vaticano non ha mai concesso rogatorie..Solo nel 1993 lo IOR rispose ad una rogatoria richiesta da Di Pietro del pool Mani Pulite che indagava sulla maxitangente Enimont e si scoprì......che la banca vaticana aveva falsificato i documenti
Del resto alti prelati e dirigenti dello IOR non possono essere processati nè tantomeno arrestati in quanto ai sensi dell'art 11 dei Patti Lateranensi........gli enti centrali della chiesa cattolica sono esenti da ogni ingerenza da parte dello Stato Italiano
V'è da dire che recentemente il Vaticano si è impegnato, entro il 31 dicembre 2010 a far proprie le norme antiriciclaggio dell'Unione Europea
Come si può vedere con una simile blindatura si è potuto far passare attraverso lo Ior qualsiasi genere di operazione con la certezza della assoluta impunità
Ad esempio:
1) il senatore a vita Giulio Andreotti ha tenuto acceso per anni un conto intestato alla Fondazione Spellman e gestito da Mons De Bonis sul quale sono transitate nel corso degli anni ingenti somme, tra le quali parte della maxitangente Enimont
2) Lo IOR è stato in stretti rapporti con Michele Sindona possedendo notevoli quote della principale banca di quest'ultimo(Banca Privata Italiana)
3) Lo IOR possedeva nel 72 il 51% della Banca Cattolica del Veneto. Il 37% fu poi venduto da Monsignor Marcinkus(Nominato Presidente nel 1971 da Paolo VI) al Banco Ambrosiano di Calvi, contro la volontà di Albino Luciani, allora patriarca di Venezia. E qualcuno ha collegato quell'episodio alla morte repentina delPapa 33 giorni dopo esere stato eletto
4) Da numerose dichiarazioni di pentiti di mafia emerge il coinvolgimento dello IOR nel riciclaggio di denaro di Cosa Nostra. Vito Ciancimino, secondo le dichiarazioni del figlio Massimo, faceva transitare sullo IOR tutte le transazioni
5) Lo IOR è stato tra il 46 e il 71 il maggior azionista del Banco Ambrosiano dalle casse del quale furono drenati circa 2.000 mld per finanziare attraverso società offshore, Solidarnosc. E che ci fosse responsabilità dello IOR trova conferma nel fatto che, pur non ammettendo alcuna responsabilità per il fallimento di quell'Istituto, lo IOR nel maggio dell'84 siglò un accordo con le banche creditrici versando la notevole somma di 406 milioni di dollari a titolo di "contributo volontario"
Il crac dell'Ambrosiano lasciò una scia di morti:
- la segretaria di Calvi Graziella Corrocher volata dalla finestra della sede del Banco il 17 giugno 1982
- Roberto Calvi trovato sotto un ponte di Londra autoimpiccato il 18 giugno 1982(the day after)
- Michele Sindona che prese un caffè alla stricnina il 20 marzo 1986 mentre scontava la pena per essere stato il mandante della uccisione dell'avv. Ambrosoli che, secondo Andreotti, " se l'era cercata"
6) nel 1993 nel corso delle indagini su tangentopoli fu accertato il passaggio nelle casse dello IOR di 108 mld di tangenti Enimont
7) Giampiero Fiorani - ammre delegato della Popolare di Lodi - nel 2007 depose davanti ai magistrati milanesi rivelando di aver versato in nero alla APSA(la banca centrale vaticana) 15 milioni di euro e di essere a conoscenza di depositi vaticani presso la BSI per cifre nell'ordine di 2/3 mld di euro
8) sullo IOR sono transitati i fondi neri della GEA WORLD la società di intermediazione calcistica di proprietà di Luciano Moggi, Chiara Geronzi ed altri Alla quale ricorreva, tra gli altri, il Perugia Calcio di Gaucci
9) per arrivare a tempi più recenti, nella inchiesta sulle "grandi opere" - cricca Anemone e C, per capirci - è emerso che Angelo Balducci, gentiluomo di Sua Santità, faceva transitare sullo IOR le sue operazioni illecite
10) è in corso una inchiesta sulle dubbie operazioni transitate su un conto IOR acceso presso la Filiale 204 di via della Conciliazione a Roma di Banca di Roma sul quale tra il 2006 e il 2008 sono transitati circa 180 milioni di euro di origine non chiara ed interrottisi con l'integrazione in Unicredit della predetta banca
11) sono risaputi gli stretti contatti tra lo IOR ed esponenti della banda della magliana, implicati nel rapimento diEmanuela Orlandi. Sono recentissime al riguardo (cfr. DAGOSPIA) le dichiarazioni di Sabrina Minardi, compagna di Renatino Depedis, boss della banda della magliana , che racconta dei suoi intrattenimenti erotici con Roberto Calvi e con Monsignor Marcinkus. Domanda: perchè proprio adesso?
Desta pertanto meraviglia che in Vaticano ci si meravigli delle recenti indagini per riciclaggio della procura di Roma
Evidentemente non era tutta colpa di Marcinkus, che lasciò il vaticano nel 1997 ed è morto a Chicago nel 2006
Infine sarebbe interessante sapere perchè recentemente il Presidente dello IOR, Caloja, è stato sostituito da Gotti Tedeschi il quale, essendo vicino all'OPUS DEI, probabilmente assicura un livello maggiore di moralità

giovedì 23 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO - CONTINUA

Negli anni  60 le cronache di tutta Europa si interessarono lungamente al cosiddetto scandalo Profumo che, per chi non lo ricordasse, era un ministro del governo inglese che fu costretto alle dimissioni perchè aveva una relazione con una professionista, tale Cristine Keeler,..............allora non si chiamavano escort,,,,,,,,, che si era rivelata una spia dei russi.
L'attuale affaire Profumo rischia di fare ancor più scalpore
Innanzitutto facciamo il punto della situazione
PUNTO 1

Chi farà l'amministratore delegato di Unicredito? Il toto nomine ha fatto uscire nuovi nomi. Vediamoli

CARLO SALVATORI
Curriculum di tutto rispetto. Dirigente BNL,Vicedirettore Generale della Cassa di Risparmio di Parma, Direttore Generale e Ammre Delegato del Banco Ambrosiano Veneto (il Nuovo) , Direttore Genrerale Cariplo, Ammre Delegato di Banca Intesa, Presidete di UNICREDITO dal 2002 al 2006 e contestualmente Vicepresidente Mediobanca, Ammre delegato di Banca di Roma (per soli quattro mesi) tra le due precedenti esperienze, Presidente di  Unipol dal 2006 al 2010, ora in posizione apparentemente più defilata come Presidente della Lazard Italia e Presidente di Banca del Monte di Parma . E' in stretti rapporti con tutto il sistema, ha un rapporto consolidato con Bankitalia, potrebbe andar bene, ma c'è una pregiudiziale insormontabile. Durante la sua breve permanenza al vertice di Banca Roma si è scontrato frontalmente con l'attuale Presidente delle Generali. NIET, tre volte niet

VITTORIO GRILLI
L'attuale Direttore Generale del Tesoro potrebbe rappresentare la soluzione Istituzionale in grado anche di arginare eventuali speculazioni contro il nostro Paese e contro UNICREDITT e tranquillizzare i mercati. Inoltre il Prof Grilli ha uno skill internazionale ed è ben conosciuto, e stimato, negli ambienti finanziari internazionali
MASSIMO PONZELLINI
E' attualmente in quota Lega come Presidente della Banca Popolare di  Milano, non ha certo visto di malocchio il defenestramento di Profumo, pensando magari di poterlo sostituire, ha un ottimo curriculum ma penso che non passerà per le motivazioni che darò.
In sintesi, se la situazione precipiterà, non ci potranno che essere soluzioni istituzionali e quindi, secondo me, o GRILLI o FABRIZIO SACCOMANNI attuale Direttore Generale Bannkitalia
PUNTO 2
Chi ha ucciso l'uomo ragno? Cioè chi ha fatto fuori Profumo?
Sulle stampa di oggi è tutta una corsa a dire Io no
CESARE GERONZI
In una lunga intervista data a Massimo Giannini il Presidente delle Generali nega di essere lui il mandante, anzi - con ironia - nega di essere il Capo della SPECTRE. L'intervista è lunga e articolata e ad essa rimando.Il Presidente nega anche di aver come obbiettivo la fusione Mediobanca-Generali; peccato che Luigi Bisignani, faccendiere di lungo corso e uomo a lui vicino come vicino al Premier( é anche il compagno della Santanchè, guarda le coincidenze) si sia lasciato scappare qualcosa al riguardo.Il Presidente non lo avrebe mai fatto. Comunque non gli credo, al Presidente
GIULIO TREMONTI
Il potente ministro dell'economia non ha mai visto di buon occhio Profumo. Ma in questo ultimo periodo c'era maggior sintonia perchè Profumo aveva fornito appoggio ad alcune operazioni che stanno a cuore al Ministro, in primis la costituzione della Banca del Sud da realizzare attraverso la cessione da Unicredit all'Ente Poste del Mediocredito Centrale. Ma Tremonti ha difeso - ci credo - Profumo,  soprattutto perchè sa bene quale sia la reale situazione del debito pubblico, il rischio che incombe sul debito sovrano del nostro paese, e il rischio che una situazione di incertezza e vuoto di potere al vertice della maggiore banca italiana scateni la speculazione internazionale sia sul nostro sistema bancario che sui nostri titoli di Stato. Di qui l''inversione di rotta della Lega, che in un primo momento - attraverso dichiarazioni di vari esponenti di seconda fascia, in primis di quel fine intellettuale ed economista che è il sindaco di Verona Tosi - ha gridato all'invasione dei libici, poi ha chiamato a raccolta le fondazioni (ubicate in Piemonte. Lombardia,Triveneto) con l'unico obbiettivo di aumentare il proprio peso nel sistema bancario, infine ha gridato al pericolo tedesco, Solo alla fine, con dichiarazioni del leader maximo Bossi, ha assunto posizioni molto più prudenti. Evidentemente Tremonti gli ha fatto una lavata di capo ed il senatur, che è uomo intelligente, ha capito
SILVIO BERLUSCONI
Lui non c' entra mai. Io non ho mai creduto ad una parola di quello che dice. Non vedo perchè dovre cambiare opinione ora
 DIETER RAMPL
Alla fine  con il cerino in mano ci rimane il povero Presidente il quale,da buon tedesco, fa fatica a capire le alchimie, i tripli salti mortali, il pensiero macchiavellico che caratterizzano il nostro mondo politico e finanziario. Quella lettera a tutti i dipendenti, poi, è una ingenuità colossale ed anche un po' patetica.
LE FONDAZIONI
Si le fondazioni ma solo come braccio operativo di coloro che tirano le fila, alcuni dei quali presenti al loro interno (Palenzona,Biasi) ma sempre sotto l'egida dell'asse Berlusconi - Geronzi.
Sarà interessante vedere come andrà a finire

mercoledì 22 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO

E così Alessandro Profumo si è dimesso. Il primo step è alle spalle.
Adesso il secondo: chi ci mettiamo a fare l'Amministratore Delegato di Unicredit? Ho letto sulla stampa alcuni nomi:
MATTEO ARPE: sarebbe il candidato tecnicamente più idoneo ma non abbiamo capito niente nessuno se pensiamo che abbia delle possibilità. Arpe è molto simile a Profumo. Caratura internazionale, veduta ampia, competenza tecnica, lo stesso modo di concepie il ruolo e la mission della banca: quella di creare valore per gli azionisti. E, aggiungo, stessa arroganza e stessa altissima considerazione di se.
Ma Arpe si scontrò ai suoi tempi con Geronzi esattamente come si è scontrato Profumo ed è stato spazzato via con la stessa brutalità. La stessa che fu usata, ad esempio, nei confronti dell'avv.Tartaglia, amministratore delegato del S.Sprito quando questo, alla fine degli anni 80,  fu rilevato da Cassa di Risparmio di Roma. Se ne è uscito con una ricchissima liquidazione(guarda caso più o meno la stessa cifra che "prenderà" Profumo) e da allora è "in sonno", per utilizzare un linguaggio massonico. E' vero ha fondato la SATOR una Investment Bank nella quale è stato chiamato a lavorare e a fare esperienza il piccolino di casa Berlusconi, l'ultimogenito Luigi, ma in sonno è e in sonno resta
FABIO GALLIA: l'attuale CEO di BNL è meno marcato caratterialmente di Arpe, ha uno skill più modesto, potrebbe essere utile come AD incolore e completamente condizionato da chi lo avesse messo lì. No, non va bene, abbiamo di meglio
 GIAMPIERO AULETTA ARMENISE- già va meglio. L' EX AD di UBI è figlio dell'ovviamente omonimo conte proprietaio ai suoi tempi della Banca Nazionale dell'Agricoltura che, seppur in stato di decozione, fu rilevata volentieri, ai tempi, dal Gruppo S:Spirito ( i legami trala Banca e la Federconsorzi erano molto stretti e Pellegrino Capaldo era molto visibile sulla scena finanziaria italiana.) Ecco un candidato che potrebbe andar bene. Fa parte del "sistema", per utilizzare una espressione cara al Presidente di Genrali, è un tipico esponente di un capitalismo referenziale, può andar bene
ALBERTO NAGEL:Amministratore Delegato di Mediobanca. Ma allora non abbiamo capito niente. Non lo può fare per i motivi che ho illustrato nel post di ieri . In futuro, forse, per buttarlo fuori da Mediobanca bisognerà trovargli idonea collocazione, ma adesso no
ENRICO TOMMASO CUCCHIANI E  MARIO GRECO  : sono ai vertici di importanti società  del gruppo Allianz.  Scegliere uno di loro sarebbe riconoscere troppo potere a Rampl. Non vedo la loro come candidatura possibile.
CLAUDIO COSTAMAGNA: è un banchiere internazionale poco conosciuto dall'opinione pubblica ma ben conosciuto negli ambienti che contano. Potrebbe andar bene ma ha avuto disavventure durante la sua permanenza in Goldman Sachs. Non è spendibile.
GIANPIERO FIORANI .  sono sicuro che qualcuno, la Lega ad esempio, ci ha pensato. Suvvia, capiamo tutto ma non è presentabile
Mah, certo che gli head hunters in questi giorni sono in piena attività: Bisogna pure  far finta che la scelta sia fatta su basi di selezione "professionali"
Vedremo nei prossimi giorni chi sarà stato scelto Di una cosa però sono sicuro. Il ministro Tremonti in questa fase starà alla finestra a guardare.
Oggi su Repubblica Massimo Giannini fa una analisi degli accadimenti che condivido: Su una sola cosa non sono d'accordo. Che sia stato Profumo a cercare i libici per rafforzarsi contro le fondazioni e che abbia cercato il nulla osta del duo Fasano (sono troppo vecchio) Troppo intelligente, Profumo, per fare un errore del genere.A meno che non fosse con l'acqua alla gola e vedesse nei libici i soli che potevano andargli in soccorso. Ma anche in tal caso se lo ha fatto lo ha fatto sotto lo sguardo vigile del duo di cui sopra . Profumo è stato sempre, purtroppo per lui e per il Paese, un burattino. Absit inuiria verbis. I burattinai sono altri
P:S.  Io ho in mente un altro nome, che nessuno ha fatto e che nemmeno io  faccio: E' stato dirigente BNL. AD di Banca 121, ha occupato ruoli di vertice in MPS, è stato rappresentante di DEUTSCHE BANK in Italia e sa tutto sui derivati. Conosce la Germania. Tuto è possibile nell'Italia2010

martedì 21 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO

Leggo on line una agenzia di stampa secondo la quale l'amministratore delegato di Unicredit si sarebbe già dimesso, raggiungendo un accordo con la proprietà che lo aveva sfiduciato, ad evitare che lo scontro si manifestasse platealmennte durante il CDA previsto per le 18 di oggi.
Il primo step è già alle spalle, seguiamo l'evoluzione

UNICREDIT - PROFUMO - GERONZI - I LIBICI - IL POTERE

Oggi alle 18 è convocato un consiglio di Amministrazione di Unicredit nel corso del quale l'amministratore delegato Alessandro Profumo rassegnerà le sue dimissioni.
Perchè Profumo è costretto ad uscire di scena:
a) gli vengono imputati risultati di gestione non esaltanti (ma non è questo il motivo vero)
b) gli viene rimproverato di non aver informato il Presidente Dieter Rampl e le fondazioni che detengono le quote di controllo del capitale sociale dell'incremento della partecipazione da parte del governo libico salita al 7,58% di cui il 4,998 attraverso la Banca Centrale libica e il 2,594 attraverso il fondo sovrano Libian  Investment Autorithy. I libici sostengono che le due Istituzioni sono completamente autonome ma non ci crede nessuno. La Lega ha già gridato al pericolo di scalata da parte dell'Islam(dichiarazioni a caldo del governatore Zaja) e le fondazioni si sono arroccate intorno al Presidente a difesa del loro ruolo. La lega ha dichiarato di voler fermare la scalata con tutti i mezzi ( in realtà vuole aumentare il suo peso nel panorama finanziario soprattutto del nord)
Quale è la reale portata dello scontro di potere, sempre a mio avviso.
Chi ha favorito l'aumento di peso dei libici nella principale banca del Paese sono due persone: Silvio Berlusconi e Cesare Geronzi ex Presidente di Capitalia, assorbita da Unicredit nel 2007, ex Presidente di Mediobanca e attuale Presidente.delle Generali.( Profumo l'ha soltanto subìto) I due costituiscono un asse di ferro palese fin dal tempo della discesa in campo del cavaliere(1993) ma anche da molto prima.(almeno dalla metà degli anni 80) quando prese corpo in campo finanziario il progetto di integrazione Cassa Risparmio di Roma - Banco di Santo Spirito con obbiettivo finale fusione con il Banco di Roma, operazione quest'ultima perfezionatasi nell'estate del 92, per dar vita ad un polo bancario di grandi dimensioni,  romanocentrico e controllato dalla DC. E nel settore dei media si diede vita ad una serie di provvedimenti tesi a favorire la prise de pouvoir del cavaliere nel settore dell'informazione. Il tutto sotto l'egida dei poteri forti  presenti nel Paese( massoneria, Servizi statunitensi , le alte gerarchie ecclesiastiche(il segretario di Stato Cardinal Casaroli,  le gerarchie dello IOR Marcinkus e De Bonis,) Democrazia Cristiana nella persona di Giulio Andreotti e di De Mita - il primo referente di Geronzi, il secondo di Pellegrino Capaldo - il PSI di Bettino Craxi  cui riferiva il Cavaliere,) altri poteri più rozzi e pericolosi con i quali entrambi dovevano fare i conti.
L'appoggio alla scalata ( ma i libici  negano che l'operazione abbia queste caratteristiche) da parte del Presidente del Consiglio trova motivazione negli stretti legami  di affari e di potere dello stesso con il leader libico Gheddafi  e il non vedere di malocchio l'indebolimento di Profumo, considerato vicino alla "sinistra". L'appoggio di Geronzi è più articolato e più complesso.
La cacciata di Profumo consente al Presidente di Generali di raggiungere parecchi obbiettivi:
a) rinsaldare i rapporti di potere - in essere da lungo tempo - con Gheddafi, che già in passato era intervenuto a sostegno di una Bancaroma in difficoltà, e con il Presidente del Consiglio
b) imputare a Profumo le difficoltà di conto economico di Unicredit quando la verità vera è che Geronzi rifilò a Profumo - con il pieno accordo attivo di Bankitalia - il buco nero di Capitalia il cui bilancio aveva assoluto bisogno di essere annacquato in un contenitore più solido e più grande
c) regolare i conti con Profumo come a suo tempo furono regolati i conti con Matteo Arpe, uscito di scena straricco ma ridimensionato nel panorama della finanza italiana
d) regolare i conti con i vertici di Mediobanca (Nagel e Pagliaro) con i quali si innescò uno scontro di potere ai tempi in cui di Mediobanca era Presidente E il regolamento di conti avverrà in due fasi. In una prima fase Unicredit , uscito di scena Profumo, avrà meno forza nell 'appoggiare i managers Mediobanca anche per le implicazioni sul patto di sindacato che l'aumento della presenza libica comporta
In una seconda fase verrà perfezionata la fusione Generali.Mediobanca con piena vittoria di Geronzi che si libererà dei due managers sopracitati e resterà Presidente con pieni poteri del nuovo agglomerato che costituirà il più potente centro di potere del paese e dove il nostro regnerà come roi soleil per almeno un quindicennio. I banchieri sono notoriamente longevi, Enrico Cuccia docet
Perchè se è vero che la parabola del Presidente del Consiglio è nella fase discendente, quella del Presidente di Generali è ancora nella fase di ascesa e di consolidamento. Qualche piccolo problema giudiziario in sospeso è ben poca cosa e del tutto gestibile
Fantapolitica e fantafinanza? Io sto scrivendo prima della lettura dei quotidiani
Chi vivrà vedrà

domenica 19 settembre 2010

LASICILIA - LA POLITICA IN SICILIA - LA GIUNTA LOMBARDO

La Sicilia è una terra notoriamente bellissima, con un bellissimo mare, città d'arte splendide, paesaggi incredibili, una cucina squisita, olio e vini tra i migliori., una storia ed un passato che affondano nella magna grecia e che arrivano fino a noi attraverso arabi, normanni, angioini, borboni,, i mille.
Sotto il profilo economico e sociale la situazione è ben diversa ed anche questo lo sappiamo
Sotto il profilo politico, infine, è un mondo talmente complesso che è di difficilissima comprensione per gli stessi siciliani( tranne quelli che fanno politica e di politica  vivono) e tanto più per il resto degli Italiani
In questi giorni Raffaele Lombardo sta dando vita al suo quarto governo regionale. Premesso che la Sicilia è una regione autonoma e che l'autonomia consente alla regione cose che noi umani nemmeno possiamo capire(ad esempio avere un numero di dipendenti regionali enormemente superiore a quello delle altre regioni in proporzione al numero degli abitanti; al riguardo è di questi giorni la notizia di un maxiconcorso per regolarizzare 4.500 precari con prove che hanno il sapore del ridicolo e della beffa per chi deve invece sudarsi l'inserimento nel mondo del lavoro tanta è la pochezza del loro contenuto), ricordato che i consiglieri regionali sono 90( negli Stati Uniti i senatori sono 100 per una popolazione di oltre 300 milioni di abitanti, vediamo come si va a configurare la nuova giunta:
- 13 esponenti dell'MPA, il partito autonomista di Lombardo, e fin qui
-    5 finiani, ed anche qui, visto che il PDL sarà all'opposizione, ci sta
-    3 dell'API cioè i rutellini o rutelliani
-    3 UDC  , ma  i casiniani guidati da D'Alia  perchè i cuffariani sono all'opposizione
-   27 PD   ( si rinverdiscono i momenti gloriosi del milazzismo) ma ci sono alcuni PD che nonci stanno(Bianco,, Borsellino, Mattarella, Burtone)
TOTALE 51
all'opposizione saranno
-    18 del PDL cosiddetti lealisti (seguaci di Alfano e Schifani)
-       6 del PDL in salsa Miccichè che confluiranno nel nuovo "Partito del Sud", leader Miccichè ma sotto  l'egida di Dell'Utri e quindi ( ma sì facciamoglielo fare questo Partito del Sud, se ci tiene)
-       8 UDC, i cuffariani, che anche a livello nazionale andranno a sostenere il PDL
TOTALE  32
SETTE gli indecisi e così arriviamo a 90
Se qualcuno mi spiega cosa c'entri tutto questo con il governo di una regione e con gli impegni presi nei confronti degli elettori, lo ringrazierei vivamente.  Mia personalissima impressione è che prevalga in quasi tutti di questi 90  il proprio personale interese che trova concreta attuazione in mille sfaccettature di schieramento Certo è che ci sarà occasione di lavoro e  di impegno per i portavoce del Presidente della Regione che se ricordo bene Cuffaro aveva portato ai tempi al ragguardevole numero di 22.
Questa è la Sicilia, questa è l'Italia del 2010

venerdì 17 settembre 2010

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Dal 10 maggio di quest'anno mi è possibile verificare, con una schermata, le statistiche relative al mio blog.
Quando l'ho scoperto, da pochi giorni,sono rimasto non basito, parola che non  mi è mai piaciuta, ma sorpreso e  per certi versi, allibito.
Allibito perchè è evidente che la tecnologia consente di entrare dettagliatamente negli spazi informatici di ciascuno di noi, in poche parole si è realizzata una situazione da GRANDE FRATELLO, quello di Orwell dico, non quello che passa in tv.
Sorpreso per i dati emersi:
Dal 10 maggio sono state viste 3241 pagine.
Post più visti: VITO MANCUSO, LA MONDADORI LA QUESTIONE MORALE: 475 PAGINE
                        BENEDETTO DI RIENZO PRESIDE ITC  154 PAGINE
                        VITO MANCUSO LA VITA AUTENICA  88 PAGINE
Pubblico.          2.919 pagine dall'italia, 137 dagli USA, 29 dal Regno Unito,  25 dal Canada,.........8 dalla Lettonia.1 da Panama, 1 dalla Cina
Poi ci sono statistiche per browser di minore interesse.
Ora mi domando; se è ovvio che abbia chi mi segue in Italia, negli USA (ho qualche amico), in Canada (idem), lo capisco, ma vorrei proprio sapere chi in Lettoniao in Cina o a Panama è interessato a ciò che scrivo. Misteri di Internet
Poi sono stato inserito nelle statistiche VIKIO dove il blog occupa la posizione 10.022(ma ero arrivato a 3.400)
Il tutto per dire che siamo spiati tutti quanti 24 ore su 24. Altrochè decreto sulle intercettazioni

LA CONFINDUSTRIA E L'EVASIONE FISCALE

Il Centro Studi di Confindustria ha pubblicato ieri un documento nel quale si afferma che nel nostro paese c' è una evasione fiscale "sbalorditiva", quantificata in circa il 20% del PIL (300 mld) con mancati introiti per lo Stato di 125 mld l'anno. In poche parole la Confindustria riconosce che se negli ultimi 15 anni non ci fosse stata evasione fiscale il Paese non avrebbe avuto debito  pubblico. Basta fare due conti. 125 x 15 fa 1.875. Il deibito pubblico è di  1.838 a fine Luglio 2010 e si è formato in buona parte per gli interessi pagati  su lde bito che si andava formando, interessi pagati in larga parte a chi, evadendo, aveva disponibilità liquide da investire. Disponibiltà investite con una ritenuta fiscale al 12,50% mentre l'aliquota minima sui redditi da lavoro è il 23%. Un capolavoro, non c'è che dire. Chi paga le tasse (lavoratori dipendenti e pensionati) e solo in minima parte il lavoro autonomo) ne esce cornuto e mazziato con buona pace di Tremonti.

giovedì 16 settembre 2010

L'INTERVISTA A "LE FIGARO"

Nell'intervista a "Le Figaro", data per offrire appoggio al Presidente francese il quale non so quanto abbia gradito, SB ha affermato, tra l'altro:
a) che L'AQUILA è stata completamente riscostruita
b) che il debito pubblico è stato ereditato dai governi di sinistra
c) che l'emergenza rifiuti è stata fronteggiata in maniera drastica e definiva
Mi limiito ad osservare:
Quanto al punto a basta andare a L'AQUILA
Quanto al punto b rimando al mio post del 20 Agosto "Bilancio di un decennio" per rammentare che il debito pubblico ad inizio 2001 ammontava a 1.261 mld mentre a fine luglio 2010, ultimo dato disponibile, ammontava a 1.838 mld
Quanto al punto c basta andare a Napoli, Catania, Palermo per rendersi conto di quale è la reale situazione.
Intanto stanno "passando" le norme sul federalismo fiscale la cui misura più importante è quella di dare la possibilità alle regioni di applicare una addizionale regionale IRPEF fino al 3% (atttualmente il limite massimo è l'1,4%). Pensionati e lavoratori dipendenti..........preparatevi.
Indro Montanelli, che lo conosceva bene, affermava che SB era un bugiardo seriale.
Ma io mi chiedo. E' così difficile per l'opposizione, i mass media che vogliano fare una informazione onesta e corretta, i cittadini che vogliano rimanere tali, controbattere con cifre, dati concreti, circostanze precise, alle panzane che ogni giorno ci vengono propinate?
Io capisco la notte della ragione e la manipolazione dei cervelli operata dalla televisione ma fino a questo punto? Ci vorrà un bambino innocente a rivelare a tutti che il re è nudo?
P.S. Come avrà notato chi mi segue, da qualche tempo sto scrivendo pezzi più brevi
Ritengo infatti più incisivo esporre chiari, sintetici concetti per offrire spunti d riflessione, non altro. Ognuno, poi, si faccia delle opinioni.........utilizzando il proprio cervello e non quello di altri

martedì 14 settembre 2010

IL DEBITO PUBBLICO A FINE LUGLIO 2010 - SUPPLEMENTO AL BOLLETTINO STATISTICO DELLA BANCA D'ITALIA

Chi segue il mio blog sa che mensilmente commento i dati sul debito pubblico pubblicati da Bankitalia nel suo bollettino mensile.
Nell'ultimo post che commentava i dati al 30 giugno, ammonivo che il calo registratosi a giugno( da 1.827 a 1.822 mld) non doveva illudere perchè il mese di giugno è tradizionalmente un mese buono. Puntuali i dati a fine luglio confermano quanto avevo affermato.
Il debito ha raggiunto a fineLuglio i 1.838 mld con un incremento di oltre 16 mld in un solo mese.
Dall'inizio dell'anno è cresciuto di oltre 77 mld ( da 1.761 a 1.838 )
Nell'ultimo anno è cresciuto di 84 mld (da 1.754 a 1.838)
Tremonti afferma che i conti sono sotto controllo. A me non sembra
E continuo a pormi due domande:
A) Dove vanno a finire tutti questi soldi se il governo taglia drasticamente i fondi ai ministeri (vedi scuola) e i trasferimenti agli enti locali e se i tassi restano estremamente bassi?
B) Le entrate fiscali sono diminuite del 3,4% nei primi sette mesi dell'anno. Il perchè è chiaro: chi può evadere non ci pensa nemmeno a adempiere al proprio dovere fiscale. Chi glie lo fa fare se il governo lancia chiari segnali (condoni e scudi) che tutto poi si sana?
E alora la domanda: con che faccia il governo continua a promettere una riduzione di imposte a chi le paga(lavoratori dipendenti e pensionati) se non ci sono risorse di nessun tipo
Il mio giudizio, non da oggi, è chiaro. Prima o poi ci sarà il deafault

IL MERCATO DELLE VACCHE LO SQUALLORE DELLA POLITICA LO SFASCIO DELL'ITALIA

Il segretario del PRI Nucara ha annunciato che è riuscito a convincere per incarico del Presidente del Consiglio 20 deputati a confluire in un gruppo di responsabilità nazionale che sosterrà il governo e che, quindi, disinnescherà la miccia rappresentata dalla scissione dei finiani.
Sembrerebbe che tra i venti ci siano oltre allo stesso Nucara, che, parole sue, deve tutto a Berlusconi, numerosi esponenti dell'UDC siciliana che fanno riferimento a Mannino e a Totò Cuffaro - che sono senatori - ed altri peones.
Premesso che secondo la nostra Costituzione i parlamentari "non hanno vincolo di mandato"
osservo che.
a) è dato per scontato, come una cosa del tutto naturale che ci sia una compravendita di parlamentari
b) è dato per scontato che ciò avvenga alla luce del sole
c) viene confermata la statura morale degli esponenti siciliani dell'UDC, ma non c'erano dubbi, e la debolezza di Casini il quale, se non ci fosse la Sicilia, non avrebbe portato la sua formazione in parlamento
d) che il sud(Nucara è calabrese, dei siciliani ho detto) conferma le sue peculiarità genetiche, almeno quelle della sua classse dirigente( al sud ci sono persone degnissime che non hanno niente a che fare con i predetti)
e) che il partito repbblicano, erede del partito d'azione, è in mano a Nucara
f) che con i soldi si compera tutto e che quasi tutti sono in vendita
g) che la melma in cui è sprofondata l'Italia non ha fondo
h) che in questo contesto la macelleria sociale è sempre più forte ma sempre più lontana dall'attenzione dei palazzi della politica
i) che il senso di vomito che colpisce molti cittadini non raggiunge però la maggioranza di essi
l) che mi vergogno di essere italiano

domenica 12 settembre 2010

ATREJU

Il leader maximo si è presentato ai giovani di Atreju vestito da capitano Kirk della Enterprise. Oppure, a scelta, come un emulo di Elvis Presley della Garbatella
Allucinante solo a vederlo.
Dopo un esordio da intrattenitore di cabaret ha impostato il suo discorso sui seguenti punti:
a) il Pdl esisterà sempre perchè è un popolo che non vuole essere di sinistra e qui ha letto due pagine del suo famoso libro del 94 in cui si straparla sui comunisti. Che, bisognerebbe dirglielo, non ci sono più nemmeno a Cuba( interpretazione autentica di Fidel), nemmeno in Russia(il suo amico Putin in effetti è un'altra cosa) nemmeno in Cina,forse in Corea del Nord. Dopo 16 anni assistere alla stessa tiritera è avvilente
b) il governo reggerà perchè i finiani, pagato il debito di riconoscenza verso il loro leader che li ha fatti eleggere saranno leali verso il governo. Io avrei dei dubbi al riguardo e penso che a fine Settembre si assisterà allo strappo definitivo e si andrà a votare in primavera. Maroni, per non sapere leggere nè scrivere, ha subito dichiarato che se il governo non raggiunge i 316 voti si va alle elezioni, altrochè
c) che al centro si stanno muovendo molte cose (la campagna acquisti è in pieno svolgimento) ma Casini lo ha fermato subito.
d) che l'Italia va benissimo, o perlomeno molto meglio degli altri Paesi
e) che nel PDL non ci sono mascalzoni quei pochi li hanno cacciati (ma quando, ma chi?)
Insomma il solito leader maximo. Ma quello che ho trovato allucinante è il look sfoggiato dal nostro che rappresenta meglio di ogni altra cosa il regime ormai agli sgoccioli

venerdì 10 settembre 2010

CARLO VI DI FRANCIA LE BIEN-AIME' OU LE FOU

Ho scritto in più occasioni che la fine del regime sarà caratterizzata da colpi di coda, manovre di ogni genere e sarà una fase pericolosa perchè al centro della scena c'è Carlo VI, ormai definitivamente passato dalla fase di bien-aimé alla fase le fou.
Quello che è successo oggi in Russia è la ennesima drammatica conferma che le roi est fou con chiari caratteri di paranoia e schizofrenia e che ormai è una scheggia impazzita che sta portando il Paese alla rovina.
Io mi auguro che si vada alle elezioni al più presto e che tutte le persone e le forze politiche sane di mente si coalizzino per far ritornare alla normalità le Istituzioni. Non si tratta più di destra o sinistra madi liberarci una volta per tutte di un personaggio che, come del resto dice sua moglie, é malato e afflitto da forti disturbi della personalità. Ma cosa aspettiamo ancora.

giovedì 9 settembre 2010

GIULIO ANDREOTTI

Il senatore, accortosi dell'enormità di quanto aveva affermato, dichiara "di essere stato frainteso". Nessun fraintendimento, senatore. Non si arrampichi sugli specchi

GIULIO ANDREOTTI

Giulio Andreotti a gennaio p.v. compirà 92 anni.E' da tempo incartapecorito e di fatto imbalsamato ma quello che più colpisce di lui è come cattiveria e cinismo siano ormai talmente densi e concentrati da sembrare far implodere tutto il suo essere in una specie di buco nero che è agghiacciante.
Aver affermato come ha fatto quasi con un sibilo, tipico dei rettili, che Ambrosoli " se l' é cercata" è un esempio assoluto di cattiveria e cinismo. Ambrosoli é stato fatto uccidere da Michele Sindona, banchiere della mafia e sempre lodato dal senatore, perchè stava scoprendo troppi segreti della gestione delle banche di Sindona, segreti che coinvolgevano anche il senatore.
Senatore, un appello: segua quanto prima l' esempio dell'altro senatore a vita suo collega che, come lei, è stato custode di troppi segreti inconfessabili

AGGIORNAMENTO ALL'ULTIMO POST

Berlusconi non sale più al colle, la legislatura continua (forse ha letto il mio post)
Bossi, che invece vuole andare alle elezioni, è pronto a mandare a Roma 10 milioni di persone (10 milioni tondi, mica di meno)
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbbe da ridere a crepapelle

martedì 7 settembre 2010

BOSSI E BERLUSCONI SALGONO AL COLLE PER CHIEDERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LE DIMISSIONI DI FINI DA PRESIDENTE DELLA CAMERA

Può sembrare stucchevole continuare ad affrontare i soliti argomenti ma al leggere le notizie di stampa di cui al titolo rimango stupefatto. Ma questi signori lo sanno che esiste una Costituzione ed esistono delle regole? Cosa volete che risponda Napolitano: che la richiesta non ha fondamento nè costituzionale nè giuridico e che esula dai suoi poteri "ricevere" la richiesta, non dico accoglierla. Un altro passaggio da repubblica delle banane

domenica 5 settembre 2010

GIANFRANCO FINI A MIRABELLO

Gianfranco Fini ha volato alto, molto alto, a Mirabello e si è confermato un leader di statura notevole e uomo di stato. Carisma, idee chiare e visione lunga uniti a notevoli doti dialettiche.
CHAPEAU

RIGOLETTO A MANTOVA

Sto vedendo in televisione(ieri sera il primo atto, oggi il secondo, stasera il terzo) "Rigoletto a Mantova" per la regia di Bellocchio con Meta alla direzione e Placido Domingo nella parte di Rigoletto. L'opera non è tra quelle che amo di più, anzi debbo dire che è tra quelle che sento meno ma la circostanza mi consente di fare alcune considerazioni.
L'opera viene trasmessa in mondovisione e sarà vista da un numero enorme di spettatori. La nostra cultura, le nostre città d'arte, le nostre strutture organizzative hanno modo di farsi ulteriormente apprezzare in tutto il mondo con risvolti economici di notevole importanza. E allora mi chiedo: cosa aspettiamo ad "esportare" le nostre bellezze (l'italia ha il 60% del patrimonio artistico mondiale) con una azione mirata, coordinata e seria. Non possiamo competere con la Cina, la Corea e l'est europeo in tanti settori. Gli USA hanno una superiorità tecnologica che non potremo mai uguagliare, la Germania ha un industria solida che è superiore alla nostra, e allora concentramioci in quello che abbiamo: turismo fatto bene per far venire il mondo da noi e tutte le iniziative utili per portare noi nel mondo. Non dovrebbe essere difficilissimo. Ma forse in questo nostro strano paese lo è.

LA CONCEZIONE FEUDALE DEL POTERE

Già in altre occasioni ho scritto che Silvio Berlusconi ha una concezione vagamente medioevale del potere.Ora ne ho la certezza (ma l'avevo anche prima)
Sentendosi sfuggire di mano la situazione, ha canditamente dichiarato che chi si mostrerà fedele nell'attuale passagggio sarà oggetto di riconoscenza e verrà ricanditato.
La sovranità infatti, secondo la sua concezione, appartiene al sovrano che ha il potere di distribuire feudi, amministrare giustizia, guarire le scrofole, ed ha, ovviamente, lo jus primae noctis.
Chi volesse approfondire tali concetti trova ampio materiale nei lavori di Le Goff, Duby e degli altri storici francesi che si sono ampiamente occupati dell'argomento.
Chi l'avrebbe mai detto che questo inizio di millennio ci avrebbe fatto ritornare indietro di 8/9 secoli almeno nella storia?

venerdì 3 settembre 2010

VITO MANCUSO, LA MONDADORI E LA QUESTIONE MORALE

In un articolo pubblicato stamane 3 Settembre su Repubblica Vito Mancuso conclude le sue riflessioni sul problema che aveva sollevato il 21 Agosto con il primo articolo sullo stesso quotidiano. E lo conclude nell'unico modo in cui poteva concluderlo: annunciando che lascia Mondadori ed Einaudi. Conclude dicendo che..... magis amica iustitia. Per chi non lo ricordasse la frase completa è "amico Plato sed magis amica veritas" e vienne attribuita a Socrate nei confronti di Platone da Ammonio. E' una questione di coerenza e coerenza è stata. Debbo confessare che non ho per niente apprezzato, invece, le posizioni di Scalfari e di Augias, le due persone che stimo di più sul piano intellettuale ed ai quali mi sento particolarmente vicino. Su Scalfari ho già espresso la mia opinione. Augias avrebbe dichiarato che "il suo rapporto non è con una marca ma con unomini". Risposta che, se è vera, non è degna di Augias. Queste ultime due prese di posizione sono per me motivo di ulteriore disincantata delusione. Come non è stato per me motivo di conforto il sapere che in Piemonte uno dei dirigenti PD più accreditati è Giusi La Ganga, un nome un programma che, per chi non lo ricordasse, ai tempi del craxismo imperante era il pù attivo collettore di mazzette nell'Italia del CAF
Continuo infatti a credere, ingenuamente forse, che la questione morale sia la madre di tutte le questioni e che essa debba essere il discrimine tra il centro destra ed il centro sinistra. altrimenti come si fa a parlare di tutelare gli interessi e le istanze delle persone e dei ceti più deboli. Pecunia olet, secondo me, e lascio alle gerarchie ecclesiastiche e a chiunque lo ritenga di aggiungere il non.

giovedì 2 settembre 2010

LO SFASCIO

La cronaca di questo inizio di settembre evidenzia in maniera drammatica, ma era tutto largamente prevedibile, lo SFASCIO di questo nostro Paese, e continuo a scriverlo con la P maiuscola.
Prendo a caso dalla cronaca:
1) La frattura tra Berlusconi e Fini sta assumendo toni drammatici. I finiani accusano "l'alleato" - entrambi fanno parte del partito dell'amore- di stare organizzando raids di squadre di antica connotazione in occasione della convention Futuro e Libertà di domenica prossima a Mirabello La ministra Brambilla, direttamente accusata di essere la responsabile del progetto, smentisce sdegnosamente. Il Secolo, invece, conferma.
2) Il mondo della scuola è, giustamente, in subbuglio. Io sono del parere, da sempre, che la scuola pubblica debba essere al centro delle attenzioni di chi governa. quale che sia il governo. Oltretutto la scuola pubblica, nel suo complesso, funziona molto meglio di altri comparti del pubblico impiego e sono tanti gli insegnanti che ancora ci credono e si impegnano per riempire di contenuti il loro ruolo malgrado tutte le difficoltà, il precariato, gli stipendi bassi. Ebbene il ministro Gelmini continua a ripetere il mantra che è tutta colpa dei governi precedenti, che sono gli insegnanti a rifiutare i posti messi a disposizione(ma dove? Se è vero che ci può essere qualcuno che rinuncia per gli eccessivi disagi, ce ne sono altri pronti a subentrare). Il fatto è che la Scuola Pubblica sta tagliando decine di migliaia di cattedre perchè la Finanziaria ha colpito deliberatamente il comparto anche per favorire la scuola privata, cioè cattolica.
3) la corruzione e l'abuso di risorse pubbliche sono talmente endemici che ogni giorno si scoprono nuovi casi. Il leghista friulano Ballaman è stato accusato di uso improprio e reiterato di auto blu. Leghista e friulano: con buona pace di ROMA LADRONA
4) L'Expo 2015 è di fatto già saltato e rispunta la cadidatura di Smirne.I turchi saranno senz'altro capaci di fare meglio di noi. Noi facciamo l'ennesima figura da mentecatti
5) La massoneria, che di solito ha fatto del segreto la sua cifra di comportamento, si sta scannando in piazza. A Siena volano gli stracci tra il gran maestro Gustavo Raffi legatissimo al Monte dei Paschi fin dai tempi in cui Direttore generale era Vincenzo de Bustis accreditato di essere uno dei massoni italiani più alti in grado e responsabile di innumerevoli nefandezze in campo finanziario (dedicherò un post tutto per lui a questo esimio personaggio che, mi duole dirlo , è stato il banchiere di riferimento di Massimo D'Alema, rapporto instaturatosi e consolidatosi quando De Bustis operava in Puglia a capo della banca 121) e Gioele Magaldi
6) Alla ripresa autunnale manca un Ministro dello sviluppo economico e ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio
7) Sintomo eclatante della gravità della crisi la contestazione forte a Gianni Letta a Mestre, che fà seguito alla contestazione dell'Aquila
8) Sul fronte del debito pubblico si avvertono i primi scricchiolii
9) Il Paese è allo sbando e viene riprogrammato il telefilm D'Alema vs Veltroni
10) E mi fermo qui: è come se fosse stata persa la bussola direzionale che possa guidare il Paese verso una direzione qualunque essa sia. La barca è impazzita e non si sa dove andrà a sbattere