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sabato 30 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 IL PROGRAMMA DEL CANDIDATO SINDACO STELLUTI - LA CASA

Come  anticipato nei precedenti post, cercherò di illustrare le nostre posizioni su alcuni temi programmatici.di preminente interesse per i cittadini.  Per il programma nella sua completezza, ribadisco, rimando al sito di Stelluti. In questa sede, nel mio blog, concentrerò l'attenzione su tre argomenti che toccano direttamente i cittadini: Casa, Lavoro, Servizi sociali.
Poi passerò ad esaminare il bilancio comunale di previsione per il 2011 presentato nelle scorse settimane dalla  Giunta Farioli, dedicando speciale attenzione al derivato fatto dalla amministrazione uscente con Deutsche Bank che, a mo avviso, contiene parecchi elementi di dubbio e di opacità, e............infine.........saremo arrivati in prossimità del voto per cui completerò questa serie di articoli con un ultimo nel quale cercherò di illustrare perchè un cittadino di Busto dovrebbe darmi la preferenza. Mi rivolgerò innanzitutto a coloro che già la pensano come me, ma anche ai tanti delusi che non vanno più nemmeno a votare e anche ai tanti che hanno dato il loro consenso al centrodestra e che si sono resi conto dove PDL e LEGA stanno portando il Paese. Ma procediamo con ordine.
Inziamo dal problema della CASA: me ne dà spunto la serata di ieri sera. Al museo del tessile c'è stato un confronto sul problema abitativo in città, organizzato da Sicet e Sunia, al quale sono stati invitati i candidati sindaci per illustrare la posizione di ciascuno di essi in merito.
Prima osservazione: il sindaco uscente Farioli non si è presentato, ha inventato un precedente impegno al quale nessuna persona di buon senso ha creduto e ha inviato a rappresentarlo l'assessore alle politiche sociali Mario Crespi il quale....................... si è presentato con un'ora di ritardo.
Morale da tutto ciò: da parte dell'amministrazione arroganza, presunzione, nessun rispetto degli altri e, soprattutto, nessun rispetto per le esigenze dei cittadini. E pensare che il sindaco, quando c'è da partecipare ad eventi che si concludono con riunioni conviviali a base di rinfreschi, pranzi o cene, non ne salta uno; eppure gli farebbe bene saltarne qualcuno se non altro per tenere sotto controllo il peso corporeo che è piuttosto elevato.
Seconda osservazione: in sala c'erano non più di ottanta/cento persone, a conferma che Busto è refrattaria ad  ogni manifestazione che tratti argomenti di importanza capitale per le famiglie..........salvo lamentarsi per le cose che non vanno e salvo non riflettere quando debbono decidere  a chi dare il proprio consenso in sede di esercizio del diritto/dovere di voto. La democrazia è partecipazione ma evidentemente la maggior parte delle persone non la pensa così
Terza osservazione: l'assessore Crespi, che ha parlato per ultimo visto il ritardo con il quale si è presentato, ha toccato alcuni punti che, a suo dire, dimostrano l'attenzione che la Giunta presta al problema ma che si sono rivelati un boomerang agli osservatori più attenti.
Innanzitutto ha rivendicato alla giunta di aver dato la possibilità alle persone che abitano in alloggi di edilizia economica e popolare di riscattare con modiche cifre la proprietà delle aree sulle quali gli immobili sorgono e delle quali avevano solo il diritto di superficie mentre la proprietà era rimasta al comune. Ha avuto buon gioco il senatore Rossi, che è stato per lungo tempo sindaco della città in anni ormai lontani, a sottolineare che la giunta non aveva fatto altro che "vendere" - e lo ha fatto soltanto per esigenze di far cassa - le aree di case fatte costruire dalle amministrazioni da lui guidate e che negli ultimi vent'anni di fatto non si è costruito niente di nuovo tanto che le domande per l'assegnazione di case popolari non vengono accolte se non per numeri molto bassi mentre c'è una lunga lista d'attesa (circa 400 domande).
L'assessore ha poi minimizzato il problema degli sfratti che invece sono un problema sempre più pressante anche perchè sono molte le persone e le famiglie che hanno perso il lavoro e che non sono in grado di far fronte ai loro impegni.
Poi di fronte alle cifre enunciate dal nostro candidato sindaco Stelluti che ha fatto riferimento ai circa 4.000 alloggi sfitti in città ha fatto una dichiarazione che andrebbe riascoltata per cogliere l'assurdità di quanto detto. L'assessore ha infatti precisato che all'inizio si parlava di 2.000 alloggi sfitti, poi 3.000 adesso addirittura 4.000 ma che nessuno può sapere quanti in effetti siano. Ripeta la dichiarazione signor assessore perchè trovo impensabile che una importante città della regione più ricca del Paese, dotata di un centro elettronico di notevole capacità operativa, non sappia quali case siano sfitte e quali no. Se sono sfitte pagano l' ICI e mi chiedo come l'amministrazione faccia a controllare se l'ICI viene pagata e con la aliquota prevista dalla legge se nemmeno sa quante e quali sono.
Ha anche rivendicato una continua attenzione della amministrazioneai problemi della gente. Una signora presente tra il pubblico e a rischio sfratto perchè non ce la fa a pagare il canone e le spese visto che il marito ha perso il lavoro e lei guadagna pochissimo, gli ha fatto notare - con molta dignità - di essere andata in comune per illustrare i il suo problema e chiedere aiuto al sindaco e che la risposta che ha ricevuto è stata: "Il sindaco non si occupa di questi problemi". Ancor più grave che nessuno si è premurato di informarla chi sia che si occupa di questi problemi, forse Lei signor Assessore.
In sintesi le ultime amministrazioni non hanno fatto assolutamente niente in materia di edilizia popolare, mentre hanno concesso a larghe mani ad "operatori privati" di costruire ovunque sul territorio comunale.che risulta "sfruttato" sopra ogni misura e senza alcun "progetto" di città alla base.
 Ciò è tanto vero che la posta "oneri di urbanizzazione" è una delle voci più importanti dell'attivo di bilancio del comune. Si è mai chiesta l'amministrazione chi costruisce e per chi a Busto, visto che non si esita a tenere sfitto un consistente patrimonio immobiliare e si continua a costruire senza apparente senso?
In sintesi, mentre la crisi si fa sentire sempre di più e non ha ancora mostrato tutti i suoi effetti  in quanto gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, anche in deroga, mobilità) hanno finora attutito il passaggio a salario "zero"che per molti diventerà dura realtà nel corso dei prossimi mesi, l'amministrazione, dicevo, in questo contesto non ha alcuna politica della casa se non un po' di pannicelli caldi del tutto insufficienti a fronteggiare il problema che rischia di diventare drammatico per larghe fasce di cittadini.
Quale è la nostra proposta:
- rilanciare l'edilizia sociale pubblica estendendo l'offerta di abitazioni sociali e sfruttando per fare ciò tutte le opportunità offerte dai finanziamenti regionali e statali
ma questo richiede tempi lunghi per cui nell'immediato proponiamo:
- un piano straordinario di intervento congiunto pubblico-privato allo scopo di realizzare una offerta di case in affitto sia a canoni sociali sia a canoni calmierati (per le categorie che hannno redditi più alti di quelli previsti per l'edilizia residenziale pubblica (interventi di "social housing")
- una rete di salvataggio per le situazioni di emergenza (famiglie con sfratto esecutivo, famiglie o singoli già senza casa) in collegamento con il terzo settore che opera in questo campo destinando risorse di bilancio allo scopo
- un intervento forte sul mercato dell'affitto facilitando la formazione di contratti  a "canone concordato", rendendo più costoso da un lato per i proprietari il tener sfitti gli appartamenti e dall'altro attivando contratti di solidarietà garantiti dal comune. Ciò dovrebbe consentire di rimettere in circolo una parte di quel patrimonio costituito da circa 4.000 abitazioni sfitte di cui si è fatto cenno in precedenza. Chiaramente ciò coinvolgerà soltanto il patrimonio di case sfitte per così dire "sane"; perchè una parte degli investimenti nel settore hanno provenienza "opaca" e uno dei cardini del  programma di governo della città che il candidato sindaco e la coalizione sottopongono al giudizio degli elettori/cittadini è l'impegno a monitorare con attenzione e scrupolo le richieste per nuove iniziative e a inserirle in un progetto di città di largo respiro
Certo è che avere perso circa venti anni nell'adozione di opportune strategie nel campo della casa rende oggi tutto più difficile anche perchè le risorse a disposizione dei comuni sono state drasticamente tagliate. Quello che possiamo dire e affermare con certezza è che i nostri princìpi e i nostri valori sono quelli che ho più volte citato , principi e valori che connotano tutto il percorso di Stelluti e che sono i valori condivsi dalle sei forze della coalizione che lo sostengono. Perchè  non è assolutamente vero che le forze politiche sono tuttte uguali e non è assolutamente vero che i comportamenti siano gli stessi.

venerdì 29 aprile 2011

MARIO DRAGHI PROSSIMO PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

La Bild, uno dei più autorevoli organi di stampa tedeschi, titola stamattina che anche Angela Merkel ha dato il via libera a Mario Draghi come successore di Trichet al vertice della Banca Centrale europea. Se la Bild si è espressa vuol dire che la notizia è vera. Che Draghi fosse bravo, lo sapevamo già, che fosse unanimemente stimato a livello internazionale anche, che riuscisse a superare le resistenze francesi e tedesche alla nomina di un italiano al vertice dell'Istituto responsabile della politica monetaria dell'Unione Europea, beh, questo era molto meno scontato. La fama di cui godiamo nel mondo non è molto alta, soprattutto in ambienti dove non si riesce apprezzare il fine umorismo del quale molti nostri illustri rappresentanti fanno sfoggio in tutte le occasioni di incontro a livello internazionale.CHAPEAU a Draghi quindi e i migliori auguri per il nuovo incarico. Dimenticavo di dire che Berlusconi e Tremonti non vedono l'ora di farlo traslocare a Francoforte. Si liberano del più autorevole candidato a guidare un governo tecnico, che io chiamerei di salvezza nazionale, ma vedrete che diranno che Draghi è lì perche il governo si è fortemente impegnato a sostenerne la candidatura. No, cari signori, Draghi è lì perchè è Draghi.
Ed è lì perchè ha alle spalle un curriculum di tutto rilievo e di altissimo spessore di cui voglio ricostruire le tappe principali, il tutto per dimostrare che certe posizioni e certi incarichi, nei paesi di maggiore civiltà, li si può ottenere solo se se ne hanno i numeri e se si ha la stima di chi quegli incarichi deve conferire.
E veniamo al curriculum di Draghi:
- nasce a Roma il 3 Settembre 1947( è di dodici giorni più anziano di me, ho speranze)
- si laurea in economia a La Sapienza nel 1970 (se è per quello anche io: nel 1970,  in Giurisprudenza, a Bologna) con il massimo dei voti (se è per quello anche io) discutendo la tesi con il professor Caffè (io con il Professor Santini)
- prosegue gli studi presso l'M:I.T. di Boston dove nel 1976 consegue il PHD (e qui comincia la divaricazione, un po' come è successo qualche milione di anni fa quando i destini dell'uomo e degli altri primati hanno cominciato a differenziarsi). A Boston ha come maestri Modigliani e Solow
- inizia la carriera universitaria e nel 1981 diventa professore ordinario a Firenze di Economia e politica monetaria
- nel frattempo inizia a ricoprire ruoli istituzionali ( dal 1984 al 1990 è direttore esecutivo della Banca Mondiale)
- nel 1991 viene nominato Direttore Generale del Ministero del Tesoro, incarico mantenuto fino al 2001 sotto 10 governi; nel 1998 dà il suo nome al testo unico sulla finanza che introduce, tra le altre misure, la normativa sulle OPA e sulle scalate bancarie (Dlgs 24 Febbraio 1998 n.58 meglio conosciuta, appunto,  come Legge Draghi)
- dal 2002 al 2005 lavora come Vicepresident  e membro del Management CommitteeWorldwide della banca Goldman Sachs.
- nel 2006 viene nominato Governatore della Banca d'Italia succedendo a Antonio Fazio le cui vicende sono note. Nel momento in cui lascia Goldman Sachs conferisce ad un blind trust la gestione del suo patrimonio.
- dal 2006  è Presidente del Financial Stability Forum, l'organismo che riunisce su mandato  del G20 rappresentanti di governi, banche centrali, ecc. e che ha la mission di promuovere la stabilità finanziaria a livello internazionale.
Ho voluto ripercorrere le principali tappe della biografia di Mario Draghi per ricordare a tutti quanti noi che la selezione della classe dirigente deve essere fatta per merito, per capacità e  per il profilo morale  delle persone candidate a ruoli di responsabilità istituzionale. Non mi sembra che, ultimamente, questo sia avvenuto di frequente, nel nostro Paese.
Dimenticavo di dire che non più tardi di ieri Draghi ha di nuovo ribadito che non è più rinviabile il risanamento dei nostri conti pubblici. Evidentemente non ritiene che i conti siano a posto come affermano Tremonti e Berlusconi. Io lo sto dicendo da tempo: se lo ribadisce anche Draghi, ubi maior, minor cessat".............

POST SCRIPTUM:leggo una agenzia Ansa di qualche minuto fa  secondo la quale la Merkel non avrebbe dato ancora alcun assenso. Questo non cambia il senso dell'articolo e il rilievo che ho voluto dare alla figura di Mario Draghi nè le valutazioni di carattere generale che connotano il mio intervento
ore  13,57 29/4/2011

giovedì 28 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 - IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL CANDIDATO SINDACO CARLO STELLUTI

Riprendo i post sulla campagna elettorale da dove li avevo lasciati. Nelle scorse settimane, a partire dal post del 5 Marzo, ho cercato di delineare il quadro politico della città, le forze in campo, le lacerazioni nel centro destra, lacerazioni che sono tutt'altro che ricomposte ( la Lega- a livello nazionale - ha fatto chiaramente intendere che se non cessano gli attacchi a Tremonti "salta tutto" e Bossi ha aperto  un nuovo fronte d'attacco dopo l'incontro Berlusconi Sarkozy  manifestando un netto dissenso sulla decisione del governo in merito ai bombardamenti sulla Libia e accusando il premier di sudditanza). La frattura, dicevo, è evidente a livello nazionale e non può non riprodursi anche a livello locale, come del resto è stato evidente per tutti i cinque anni di legislatura che ci stiamo lasciando alle spalle, anche se in questo momento tutto sembra rose e fiori all'interno del centrodestra in città dopo le vicende delle scorse settimane. La tentazione di dire votate per noi perchè non potete votare loro è forte, lo confesso, ma non mi piace ragionare in negativo, per cui inizierò ad illustrare il programma  del candidato sindaco, e quindi della coalizione, del PD, e dei candidati delle sei formazioni che sostengono Stelluti, programma sul quale chiediamo il consenso dei cittadini di Busto.
Il programma è integralmente riportato nel sito del candidato sindaco(http://www.carlostelluti.it/) e non è mia intenzione farne una "vulgata", non avrebbe senso. Mi limiterò pertanto a sottolinearne alcuni passaggi confrontandoli  con le posizioni o l'operato delle giunte che hanno governato la città negli ultimi anni.
Innanzitutto il programma enuncia quali siano i principi e i valori ai quali il candidato sindaco e i partiti della coalizione si ispirano: valori di giustizia, eguaglianza e solidarietà che ci vengono di lontano e che  stanno alla base della nostra Carta Costituzionale. E la politica intesa come servizio. Ho particolarmente apprezzato questo "cappello"; non mi stancherò mai di ripetere fino alla noia che se non si recupera, e in fretta, una dimensione etica all'agire politico, il paese e le singole comunità sono destinati ad un sempre più rapido arretramento nelle condizioni di vita e nelle tutele che lo stato sociale ha garantito finora in questo dopoguerra. I valori sopraindicati si traducono in legalità, onestà, trasparenza, rispetto delle regole che sono i cardini della proposta politica della nostra coalizione.
Mi fermo qui, per ora, perchè vorrei che chi mi legge riflettesse sulla scelta di fondo che è chiamato a fare il 15 e 16 Maggio; una scelta tra modi diversi di concepire la vita, i rapporti interpersonali, l'individuazione delle priorità, e, di conseguenza, il modo di amministrare la città


BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 LO SQUALLORE DI CERTI COMPORTAMENTI

Ormai la campagna elettorale è entrata nel vivo e puntualmente si registrano da parte di alcune persone e gruppi comportamenti che danno la misura del loro spessore.
Mi riferisco al fatto che l'assessore Azzimonti è stato "pescato" ad aggirarsi  nottetempo in città in compagnia di alcuni sodali tutti intenti a coprire con manifesti della Lega i manifesti delle altre forze politiche regolarmente affissi negli appositi spazi.
Mi si dirà: ma è sempre avvenuto, lo fanno tutti, non esageriamo. Eh no, non lo fanno tutti.. Lo fanno solo alcuni.
L'assessore Azimonti è assessore allo sport e lo sport dovrebbe insegnare, innazitutto, il rispetto degli avversari, delle regole, il gusto per una sana competizione, la lealtà.
Che esempio possono trarre i giovani da un assessore che si comporta come si sta comportando Azzimonti.?
L'episodio è  apparentemente modesto, ma è emblematico di un modo di essere. Chi non rispetta le regole autorizza a pensare che non le rispetti nemmeno nell'amministrazione della città .La cosa dovrebbe far riflettere i cittadini al momento di scegliere con le armi della democrazia chi li deve rappresentare.

martedì 26 aprile 2011

IL DEBITO PUBBLICO DELLA GRECIA

La Grecia, notoriamente, è tra i paesi dell'eurozona quello "messo peggio", quello che più preoccupa perchè, se dovesse arrivare a proporre una ristrutturazione del proprio debito sovrano, innescherebbe un meccanismo di reazioni a catena dalle conseguenze difficilmente prevedibili. Per questo Bini Smaghi, che fa parte del board della Banca Centrale europea in rappresentanza del nostro paese, in una intervista di pochi giorni fa al Sole 24 ore si era espresso contro la ristrutturazione paventata. Ieri  anche il rappresentante spagnolo in seno alla BCE, Paramo, ha ribadito il concetto paventando effetti devastanti se l'esito fosse quello temuto. Di contro Lars Feld , consigliere economico della cancelliera tedesca Merkel, ha dichiarato che la Grecia dovrà ristrutturare il debito ed "è meglio se lo fa in fretta"
Ma ce la farà la Grecia a non alzare bandiera bianca?
I numeri dicono che non ce la può fare:
a) il differenziale tra il tasso dei titoli a 10 anni greci e quelli tedeschi è oramai arrivato al 12%. Questo vuol dire che quando la Grecia va a cercare sottoscrittori per i propri titoli deve offrire il 12% in più rispetto alla Germania, cioè oltre il 15%
b) i CDS, cioè i contratti con i quali ci si assicura  da un rischio di default dell'emittente,sono a oltre il 13%
c) il debito pubblico è salito a fine 2010 al 142,8%, primo in assoluto dell'area(secondi veniamo noi con il 119 già salito ad oltre il 120%)
d) il deficit sul PIL si è collocato nel 2010 al 10,5% /seconda dopo l'Irlanda
e) l'economia greca non ha forza tale, anche nel caso di una forte ripresa, che non si vede, per reggere a tale situazione.
Conseguentemente non ci sono alternative alla ristrutturazione (che significherà taglio del valore nominale dei titoli o azzeramento delle cedole) a meno che a livello di stati membri dell'UE, considerato che il debito greco è di circa 300 miliardi di euro, cifra notevole ma gestibile, memori dell'errore fatto da Bush nel non salvare Lehman e Brothers nel Settembre 2008, non si decida di evitare di ripetere l'errore. Ma poi lo stesso problema si porrebbe per Irlanda, Portogallo, Spagna.........Italia.
Il problema è che in molti paesi europei, soprattutto in quelli affacciati sul Mediterraneo, si è costruita la politica economica sull'indebitamento. Lo si può fare ma solo per periodi limitati e come manovra anticongiunturale (come ci ha insegnato J.M. Keynes). Se diventa invece politica strutturale le conseguenze non possono essere altre da quelle paventate per la Grecia.
E' per questo che Tremonti è così "abbottonato" da qualche mese a questa parte.
Ma bisognerebbe ricordargli che è stato lui a guidare la politica economica italiana in questo decennio praticamente senza interruzioni ed è stato lui a portarci dove siamo. Condoni, Scudi, Finanza Creativa, sono frutto del suo operato, non di altri. E bisognerebbe anche ricordargli che ci deve ancora speiegare perchè il debito continua a salire per cifre enormi malgrado la sua politica di "austerità" e di "tagli."

domenica 24 aprile 2011

PASQUA 2011

Con l'ottimismo della volontà auguro al Paese ogni bene perchè questa sgangherata Italia la amiamo tutti. Ed oggi limitiamoci all'ottimismo della volontà.
Buona Pasqua, sinceramente, a tutti coloro che leggeranno queste righe e anche a coloro che non le leggeranno.

sabato 23 aprile 2011

CHI ATTACCATREMONTI E PERCHE' - PERCHE 'BERLUSCONI LO DIFENDE

Sospendo per un attimo i post sulla campagna elettorale di Busto per dedicare attenzione alle polemiche scoppiate in questi giorni  all'interno del PDL intorno alla persona di Giulio Tremonti.
I fatti: il Ministro Galan, in una intervista al "Giornale" diretto da Sallusti, attacca violentemente il Ministro dell'economia  accusandolo di "essere un socialista che ritocca tutti i provvedimenti" (questa accusa è esilarante),  di "far perdere le elezioni" al PDL e di "aver commissariato il governo". In sintesi critica tutta la politica economica del Ministro che, a dir suo, impedisce di realizzare tutto quanto promesso agli elettori.
Primo quesito: chi c'è dietro Galan ad armarne la mano? Risposta: c'è la manina di Silvio Berlusconi. Galan e Sallusti non muovono un passo senza l'avallo del premier. Galan, lo vogliamo ricordare?, era direttore Centrale Publitalia, uno dei tanti dirigenti Fininvest catapultati in Parlamento, e Sallusti............è Sallusti.
Perchè? Primo: è un segnale; non ti allargare troppo che se tu sei Tremonti, io resto il Capo e non mi piacciono queste voci che girano che ti stai preparando a succedermi.  Secondo. è un mettere le mani avanti nei confronti dei Ministri: io vorrei............ ma lui frena su tutto. Se non ci sono i soldi ............chiedete a lui.
Terzo. è un mettere le mani avanti nei confronti dell'elettorato PDL; io vorrei abbassare le tasse ecc.ecc.ecc ma lui non allarga i cordoni........Quarto: è un mettere le mani avanti in caso di sconfitta alle amministrative di metà Maggio: la colpa è di Tremonti.
La contromossa di Tremonti. Ah, è così. Allora sappi che se io mi dimetto la Lega non fa passare un minuto e fa cadere il governo. Inoltre sai meglio di me che non troveresti nessuno di buon senso a fare il ministro dell'economia nelle attuali condizioni. Terzo; sai benissimo che la situazione del debito pubblico è esplosiva e che solo io so districarmi nel "casino colossale" che abbiamo messo su insieme, io e te, in questi anni.
Conclusione. Fai un bel comunicato in cui dichiari che sei sempre stato d'accordo con me, io che sono stato e sono il defensor dei conti, del bilancio e della credibilità internazionale dell'Italia.
E Berlusconi fa il comunicato in cui dice che Tremonti ha e ha sempre avuto il suo pieno appoggio-
Ma quanto si amano quei due. In tutto questo dove sia l'attenzione al bene degli Italiani, beh, io non riesco a vederla, l'attenzione.

giovedì 21 aprile 2011

LE VISUALIZZAZIONI DELLE PAGINE DEL BLOG

La campagna elettorale sta entrando veramente nel vivo. Anche il mio blog lo registra: le visualizzazioni giornaliere sono passate da 60/80 al giorno a oltre cento tutti i giorni con punte di oltre 150. Commenti, però, ne registro pochi. Eppure sarebbero utili per capire se quello che scrivo è condiviso o meno. Questa tornata elettorale è importante perchè è chiaro che è anche un test sul governo centrale. Io registro molto malcontento in giro, riflettiamo tutti quanti sul da farsi e ................diciamocelo.

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 PERCHE' CONSIDERO IL PDL "UNFIT", INADATTO A GOVERNARE IL PAESE SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE LOCALE

Io non voterei mai il PDL per una serie di ragioni riconducibili in sintesi a due:

A) Perchè è il partito che fa capo a Silvio Berlusconi, persona che ritengo - e non da oggi, chi segue il mio blog lo sa -  pericolosa a se, agli altri, alle libertà democratiche sulle quali poggiano la nostra convivenza e il patto sociale che ci lega come italiani, all'economia del Paese e al prestigio internazionale dell'Italia. Concordo inoltre con il giudizio della signora Veronica Lario, che lo conosce bene, secondo la quale il premier è "malato"
Non mi dilungherò; dico soltanto che l'ultima "mossa", quella odierna, la proposta di cambiare l'articolo 1 della Costituzione, è l'ennesima picconata al Paese, inferta con cinismo e servendosi di uno dei tanti "peones" senza dignità che affollano il Parlamento.
Ribadisco che i primi 54 articoli della Costituzione vanno bene così: sono il frutto della nostra storia, del sacrificio delle generazioni che ci hanno preceduto, sono il patrimonio di princìpi e di valori che abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni come impalcatura sulla quale poggiare e come quadro di riferimento nel quale riconoscersi.
Il fatto che anche la signora Stefania Craxi si sia accorta della deriva del Paese è motivo di conforto, ma una osservazione: non poteva accorgersene prima?

B) perchè il modello di società proposto dal PDL è un modello che non condivido
     In sintesi il PDL propone un modello di società in cui si esalta un individualismo esasperato, l'avere - e non importa con quali mezzi conquistato - piuttosto che l'essere, il denaro come misura di tutte le cose, il "successo", "l'eterna giovinezza", una concezione infantile delle vicende umane. Un modello che non giova nemeno ai ceti produttivi che a prima vista ne sembrerebbero avvantaggiati. Perchè se si lascia impoverire una larga parte della popolazione, se si allarga il divario tra le classi, se si favorisce solo una parte del Paese con condoni, scudi fiscali, una promessa di sostanziale impunità , si crea una situazione quale è quella che stiamo vivendo. Una stagnazione dell'economia che dura da anni e che non mostra segni di inversione di tendenza, un disagio sociale crescente, una regressione della qualità e del tenore di vita di larghissime fasce di popolazione, una recessione per debolezza di domanda aggravata dalla perdita di competitività del sistema Italia per effetto della globalizzazione, una riduzione del perimetro dello stato sociale costruito con fatica negli ultimi decenni, un disprezzo nella sostanza delle fasce più deboli e degli individui in difficoltà mentre il popolo dei SUV ostenta con pacchianeria il suo "avere", una società, in definitiva egoista, becera, cattiva.
Si calcola che oltre il 25% del PIL sia sottratto l fisco; ecco che con una lotta vera all'evasione si troverebbero senza difficoltà le risorse per fornire ai cittadini i servizi ai quali hanno diritto, per tenere sotto controllo veramente il deficit pubblico.
Le recenti dichiarazioni della Marcegaglia sembrano voler riconoscere che anche la Confindustria percepisce il pericolo che corre il Paese. Ma anche qui una domanda: non potevate accorgervene prima?
E poi quello che non si sopporta nel PDL è il continuo coinvolgimento in episodi di corruzione, di malaffare, di utilizzo privato di risorse pubbliche, di collusioni con la malavita organizzata, il cinismo con cui si affrontano i problemi, il messaggio che si lancia al Paese e alle nuove generazioni: che Fabrizio Corona è in, i tanti ingegneri bravi e preparati che si arrabattano per trovare un lavoro out, che Prodi è "uno sfigato" perchè va a sciare con una giacca a vento fuori moda mentre Silvio è figo perchè arriva a Lampedusa e compra subito una villa, che fare la velina sì che è un lavoro mentre far la ragioniera è da poverette.
E quanto alla corruzione non sopporto il luogo comune secondo il quale i politici e i partiti sono tutti uguali , perchè non è vero  A destra i finiani hanno un livello di moralità di gran lunga superiore rispetto al pdl, a sinistra il PD avrà i suoi difetti ma vorrei ricordare che il sindaco di Bologna, Del Bono, si è dimesso per episodi che in ambienti pdl sarebbero considerati "normale prassi"
E non sopporto il silenzio delle gerarchie ecclesiastiche che, in cambio di misure a favore delle scuole private e a fronte di una politica di concessioni alla Chiesa di tutto ciò che chiede (testamento biologico, diritto di famiglia, sperimentazioni sulle staminali,) digeriscono tutto ed in particolare  che si erga a "defensor fidei"una persona come il premier la cui storia individuale è una contraddizione continua dei principi e dei valori  di cui la Chiesa è portatrice.
Mi si può obbiettare: ma le prossime elezioni sono amministrative.
Rispondo: a parte il fatto che lo stesso Berlusconi ha dichiarato apertamente (una volta tanto non ha sparato "balle") che la tornata elettorale ha valenza politica. a parte il fatto che è talmente rilevante il numero di comuni chiamati al voto che la rilevanza politica è ovvia, faccio una osservazione molto semplice. Quando debbo scegliere l'amministratore del mio condominio, la prima cosa che mi chiedo è se è una persona onesta, dopo, solo dopo, se è bravo ad amministrare. E mi chiedo chi frequenta, E io non darei mai fiducia, tanto per fare un esempio, per fare il sindaco della città in cui vivo ad una persona che si riconosca nel premier e nel partito di cui è "padrone"incontrastato. Fosse anche la persona più onesta e più capace del mondo.


mercoledì 20 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 PERCHE' CONSIDERO LEGA E PDL INADATTI A GOVERNARE SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE LOCALE

Come anticipato nel post di ieri, oggi mi occuperò di Lega e PDL, che governano in varie combinazioni la città da quasi venti anni, e del perchè considero il modello di società da loro proposto negativo per il Paese e, di conseguenza,  anche a livello locale insufficiente a soddisfare le esigenze dei cittadini di Busto. Ovviamente si tratta di osservazioni di carattere generale che non hanno la pretesa di essere nè esaurienti nè esaustive.

LEGA NORD

La Lega, come a tutti noto, ha nella provincia di Varese la sua origine, la sua culla, il suo brodo di coltura.
Bossi è di Cassano Magnago, Maroni di Lozza, Reguzzoni di Busto come di Busto è il suocero Speroni, Giorgetti, segretario nazionale, è di Cazzago Brabbia ed è cugino, guarda caso, di Massimo Ponzellini, Presidente della Popolare di Milano(guarda sempre caso, la POPMILANO è oggi l'Istituto di credito più vicino alla Lega). E tanti altri esponenti locali e nazionali sono nati o vivono in provincia di Varese.
Osservo peraltro che, malgrado ciò, non è che alle ultime comunali del 2006 la Lega abbia ottenuto a Busto risultati eclatanti: 4.938 voti pari al 13,3% che hanno portato in consiglio 5 esponenti leghisti su 30 consiglieri .
Alla Lega riconosco di aver proposto per prima il federalismo come modello generale di governo che alleggerisce lo stato centrale e aumenta competenze, materie di spesa e correlative fonti di finanziamento degli enti periferici, Regioni e Comuni in particolare. USA , Germania e Svizzera sono gli esempi più significativi di stati   latu sensu federali , anche se c'è differenza tra Confederazioni e Federazioni. Il federalismo in astratto assicura maggiore efficienza, migliore allocazione delle risorse, maggiori capacità di risposta ai bisogni locali, minori sprechi e responsabilizza di più i governanti locali che sono sottoposti ad un giudizio  "da vicino" dei cittadini che, sempre in astratto, dovrebbero essere in grado di giudicare chi li governa sulla base dei risultati raggiunti con la gestione di risorse generate dal territorio. Oltretutto il federalismo mette in concorrenza "virtuosa" le regioni tra di loro, i comuni tra di loro e, sempre in astratto, dovrebbe costringere ad emulare gli amministratori più efficienti. In linea di principio anche io riconosco validità ad un approccio "federalista"
Il federalismo, lo ricordo, è disciplinato dal titolo V della Costituzione ed è stato introdotto nel nostro ordinamento con una serie di decreti delegati recentemente approvati o in corso di approvazione (federalismo demaniale, decreto Roma capitale, costi standard, federalismo regionale, federalismo municipale,). L'iter non è stato ancora completato e sottolineo anche che nei giorni scorsi è stata prorogata di sei mesi la delega al governo in materia, forse perchè la Lega si è accorta che sul breve il federalismo si traduce in un consistente aumento di imposte locali senza alcun sgravio sulla fiscalità centrale.
Perchè deve essere chiaro che l'attuazione pratica delle norme approvate richiede tempi lunghi ed è ricca di insidie e di incognite e che con l'enorme stock di debito pubblico che abbiamo, margini di manovra ce ne sono pochi.
Ma dove la lega  dimostra tutti i limiti di una "visione corta" è nella sua "visione del mondo".
a) in una economia irreversibilmente globalizzata la sfida si vince lanciandosi in mare aperto animati dallo spirito di Ulisse
     la Lega propone un modello "difensivo" fatto di chiusura alle persone (posizioni sulla gestione dei  flussi migratori), di chiusura alle merci (proposta di dazi e di misure di contenimento), al confronto con altre culture.
b) in una economia globalizzata è necessario aumentare il livello culturale ed avere piena padronanza della lingua, l'inglese, che veicola le informazioni a livello planetario
      la Lega si rifugia nelle tradizioni locali, nelle lingue locali, in una visione che guarda indietro e che ci guarda con occhi dallle capacità limitate
c)  in una economia globalizzata solo presidiando i settori strategici con propri grandi gruppi nazionali che operinino con logica multinazionale, in definitiva solo con la presenza forte della "grande industria" che sola può garantire economie di scala e risorse da dedicare a ricerca e sviluppo, si può affrontare la sfida
      la Lega "vede" solo artigiani, piccola imprenditoria, piccolo commercio, tutti settori rispettabilissimi ma che nella sfida globale  non contano niente. Basti pensare che anche i distretti, che sono una visione avanzata del localismo, sono stati spazzati via come fuscelli dal mutamento dei rapporti di forza in atto, che molti chiamano impropriamente "crisi"
d)    i paesi avanzati sono tutti multietnici, basti pensare a città come Parigi, Londra, New ork, Berlino
       la Lega ha un atteggiamento di netta chiusura al riguardo
e)   bisogna prendere definitivamente atto che nel contesto sopradelineato certe produzioni non si possono più fare in Italia per cui bisogna sostituire le "fabbriche" che chiudono con altre "offerte": ad esempio offerte in campo turistico e culturale che ci vedono per contro perdere continuamente posizioni
     la Lega non è entrata minimamente i questo ordine di idee
f) per contare a livello internazionale occorrono auterovolezza e carisma dei propri rappresentanti
    non mi sembra che le "esternazioni" di gente come Borghezio, Calderoli, il nostro Speroni vadano in questa direzione.
In definitiva mentre è sempre più vitale "volare alto" per non coccombere, la Lega vola molto basso e di questo volare basso si compiace
Infine osservo che mentre all'inizio lo slogan "Roma ladrona" marcava una differenzazione tra i leghisti e il resto del mondo politico, mi sembra che ora i leghisti abbbiamo completamente assimilato il modello romano sia nelle sue applicazioni a livello centrale che a livello locale.
Tralascio di commentare il concetto di "Padania", che non esiste ed è concetto inventato per far  breccia sulla "pancia" delle masse popolari, i riti celtici, le proposte di secessione, che colloco nella categoria del folclore anche se mi rendo conto che sono efficaci nei confronti delle masse culturalmente meno provvedute.
I pochi tratti che ho sopra delineato non hanno certo la pretesa di essere una analisi completa del "fenomeno" Lega ma quello che ho voluto sottolineare è che mentre sarebbe necessario avere una visione prospettica chiara ed alta, la Lega ha una visione ridotta e che guarda prevalentemente all'indietro. Quanto al modo di governare, mi sembra che la Lega abbia rapidamente assimilato i comportamenti discutibili e censurabili che venivano rimproverati alla prima Repubblica.
Oggi mi fermo qui. Domani parlerò del PDL e del suo leader
     

lunedì 18 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 IL PARTITO DEMOCRATICO

La Prealpina di ieri domenica 17 nel suo speciale elezioni  di Busto, a pagina sette, titola:
NEL DUELLO ANNUNCIATO FARIOLI-STELLUTI L'INCOGNITA ROSSI
Nel corpo dell'articolo il quotidiano afferma: "il centrodestra è frammentato, il centrosinistra compatto" e sul finire dell'articolo prosegue  ribadendo lo stesso concetto: Di contro, per una volta, il centrosinistra è compatto". "Il borsanese Stelluti.............è riuscito nell'impresa di aggiungere al suo PD tutte le formazioni di sinistra e anche una lista civica"(Manifattura Cittadina ndr).
La Prealpina, che non può certo essere accusata di "filocomunismo", afferma tre princìpi importanti:
a) che il Centrodestra, dietro l' immagine di concordia che cerca dare di sé, è costituito da due forze - PDL e LEGA- in perenne disaccordo tra di loro , non tanto per ragioni di principio quanto per ragioni di potere e di gestione del potere.
Nei miei post delle settimane scorse ho chiaramente evidenziato questo stato di cose: la Lega che per bocca di Reguzzoni, il Marco, afferma che correrà da sola e propone come candidato sindaco l'avvocato Tovaglieri, la risposta inviperita del coordinatore locale del PDL, Antonelli, che afferma, imprudentemente, che il PDL è strafelice di correre da solo, gli interventi dei leaders nazionali Bossi e Berlusconi che, nell'ambito dei loro accordi di potere e sottopotere, stoppano l'operazione, la marcia indietro della famiglia allargata Speroni/Reguzzoni (suocero, genero,sorella del genero, amico del genero il Tovaglieri candidato sindaco per lo spazio di un mattino), l'euforia di Farioli per lo scampato pericolo.
Ora si cerca di far dimenticare tutto ma è opprtuno ricordarlo perchè tutti , nel centrodestra, ci hanno fatto la figura dei cioccolatai e degli eterodiretti. A proposito di cioccolatai, rilevo che il "gelataio" Raimondi, che nella passata legislatura è stato utilizzato dalla Lega per sparare bordate ad alzo zero su Farioli ( ce le ricordiamo le dimissioni di Farioli all'una di notte, a caldo, al termine di un consiglio comunale infuocato e il ritiro delle stesse in Duomo qualche giorno dopo approfittando del bellissimo concerto del bustocco (mica tanto amante della città) Uto Ughi?), ecco il gelataio Raimondi non è stato presentato in lista dalla Lega. Sarà una vendetta postuma di Farioli o c'è dell'altro? Comunque contro un Raimondi che se ne va, c'è un Magdi Allam che arriva, E io mi chiedo, senza alcun intento denigratorio, ma al limite solo con un po' di ironia, .........ma è mai possibile che l'unica persona al mondo che si converte dall'islam al cristianesimo( in versione cattolica) debba sbarcare a Busto Arsizio?
b) che Stelluti è l'unico concorrente vero di Farioli
c) che dietro il "borsanese" Stelluti - è meglio ribadirlo che Stelluti è nato e sempre vissuto a Busto - c'è un centrosinistra compatto, centrosinistra di cui il PD è ovviamente l'asse portante,
E veniamo al PD, il mio partito:
- che ha dato segnali di ampio rinnovamento. Quattro consiglieri comunali uscenti hanno di loro iniziativa manifestato la loro disponibilità ad essere avvicendati avendo più legislature alle spalle, si ripresentano due consiglieri uscenti , Erica D'Adda - segretario cittadino - e Valerio Mariani, già candidato sindaco ne 2006 e capogruppo in consiglio, che hanno fatto in consiglio una opposizione seria e responsabile sì,  ma non per questo meno ferma e decisa sui nodi irrisolti della città. Dietro di loro  altre 22 persone, tra cui la mia, espressioni della società civile, del mondo delle professioni, in un equilbrato mix tra generazioni, tra uomini e donne, tra iscritti e non iscritti.
Io non ripeterò in questa sede le motivazioni che mi hanno portato a dare la mia disponibiltà a candidarmi (rimando al mio post del 2 Aprile), non enfatizzerò le qualità e i meriti degli esponenti del PD e della coalizione; non è nel mio stile e lascio volentieri la "propaganda" al cavalier Silvio Berlusconi che anche in questi giorni dà ampie dimostrazioni della sua concezione del mondo, della democrazia, dei suoi "valori".( io credo che non si sia mai vista nella storia una faccia d tolla che possa essergli paragonata)
Dico soltanto che diretro Stelluti, il cui percorso umano e di impegno civile e politico è limpidamente sotto gli occhi di tutti, che incarna meglio di ogni altri lo spirito "dell'ulivo" ed è portatore di una visione non datata delle esigenze di una società che coniughi efficienza e solidarietà, buona amministrazione e attenzione alle esigenze dei più deboli, onestà intellettuale ed onestà tout court, dietro Stelluti, dicevo, c'è un partito di persone serie e capaci, una coalizione compatta, e una visione del mondo agli antipodi di quella della Lega e del PDL e quindi del candidato locale di queste due forze.
Nel prossimo post illustrerò le ragioni che mi fanno considerare Lega e PDL deleteri per il futuro del Paese e quindi delle singole città, provincie, regioni che chiamino queste due forze a governarli, poi mi occuperò di illustrare i punti salienti del programma di Stelluti, che è il programma della coalizione, infine passerò a rivolgermi alle persone che ritengo siano i naturali destinatari della nostra proposta politica. Per terminare, cercherò  di motivare il perchè i cittadini di Busto che si riconoscono nei princìpi e nei valori del centrosinistra dovrebbereo dare fiducia e consenso alla mia persona. A quel punto saremo arrivati a metà Maggio e i cittadini esprimeranno il loro parere, democraticamente. Io mi auguro soltanto che lo facciano con consapevolezza e con cognizione di causa.
Per quanto mi riguarda, da sempre nelle vita ho fatto riferimento all'antica massima:
"fai quel che devi, accada quel che può".

domenica 17 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE CHE LI SOSTENGONO

Riprendo il discorso sulle amministrative di metà Maggio. Ieri sabato 16 è scaduto il termine per presentare le liste. I partiti della  coalizione che sostiene Stelluti già nella giornata di venerdì avevano provveduto a completare l'iter burocratico; allo stato, sono 8  i candidati sindaci nella nostra città:
- CARLO STELLUTI sostenuto da una coalizione di centrosinistra comprendente il "Partito Democratico", l'"Italia dei Valori", "Sinistra Ecologia e Libertà" , la "Federazione della Sinistra, i "Verdi" e "Manifattura Cittadina"
- GIANLUIGI FARIOLI sostenuto da PDL e Lega Nord e da "Io amo Busto" di Magdi Allam
- AUDIO PORFIDIO sostenuto da "La voce della città" e "Movimento Libero"
- ANTONELLO CORRADO sostenuto da "Articolo 3"
- GIANPIETRO  ROSSI sostenuto da "Indipendenti di Centro", "Impronta Giovane", "Futuro e Libertà"
- GIANPAOLO SABLICH  sostenuto dal "Movimento 5 Stelle"
- FRANCESCO IADONISI sostenuto da " UDC"
- BRUNO TRIDICO sostenuto da Unione Italiana
In merito a questa ultima lista osservo che in prima istanza sembrava dovesse appoggiare la candidatura Rossi, poi si è parlato di un accordo con il PDL, infine è emerso che corre  da sola.
Il mio nome lo si trova nella lista del Partito Democratico al numero 20. Il nostro partito presenta come capolista la Segretaria Cittadina Erica D'Adda seguita da Valerio Mariani, Capogruppo in consiglio comunale, e quindi altri 22 candidati in ordine strettamente alfabetico.
Mi limito, in questa sede, a fare la "fotografia" delle forze in capo. Nei post successivi riprenderò l'analisi che sto facendo su questa tornata amministrativa. Riprenderò dal mio partito, il PARTITO DEMOCRATICO, come del resto avevo anticipato nel mio post dell' 11 Aprile

sabato 16 aprile 2011

BOLLETTINO ECONOMICO BANKITALIA N.64

La Banca d'Italia, oltre a  pubblicare mensilmente il supplemento al bollettino statistico con i dati del debito pubblico, trimestralmente pubblica il Bollettino. Il 15 del corrente mese è uscito il n. 64. Io non commento mai il bollettino trimestrale perchè è un documento complesso e ritengo velleitario cercare di sintetizzarlo. Le persone veramente interessate sanno dove andarlo a cercare e scaricarlo. Il n. 64 è un documento di 63 pagine divise in quattro capitoli:
1) La sintesi, due paginette iniziali dense di informazioni
2) L'economia internazionale, da pag 7 a pagina 23
3) L'economia italiana, da pagina 24 a pag,48
4) Documentazione statistica, da pagina 49
Nel bollettino trimestrale Bankitalia esamina con rigore scientifico, e di conseguenza con stile apparentemente monotono, lo stato dell'economia internazionale, quello dell'economia italiana, le linee di tendenza.
Se stavolta ne faccio cenno è in relazione ad una ambigua intervista rilasciata l'altro ieri da Tremonti in una pausa dei lavori del G20. Da un lato il ministro sventola dei grafici da cui risulta che l'italia "ha fatto bene"perchè siamo persone serie (con ciò parlando bene di se stesso e rintuzzando i giudizi di Montezemolo, della Marcegaglia, di Bersani e di molti commentatori) ma nel contempo lasciando intendere che "con altri pasticcioni e chiacchieroni" - non meglio identficati - saremmo invece potuti finire male"
Poi ha aggiunto che " da noi c'è troppa gente che ha preso troppo poco sul serio la gravità della situazione" (miele per le mie orecchie visto che da tempo sostengo che, come il Titanic, stiamo andando, spensierati ed allietati dal bunga bunga, verso lo scontro con il nostro iceberg.)
E prosegue, il Ministro, dicendo che "c'è pure chi dice riprendiamo a fare le cicale" (ambrosia stavolta, ma chi chiedo: a chi si riferisce? Forse allo ICHTUS "(Iesus Cristos Teos Uios Sotèr") di Arcore?
E continua, il Ministro, dicendo che i numeri del Paese non sono poi così negativi e che per ridurre l'enorme peso del debito (120,3% del PIL dice il FMI, io ho cominciato a dirlo dall'inizio del 2010 che avremmo finito il 2010 sopra il 120) ci sono due strade:  tagliare la spesa e crescere di più(io ne aggiungo un'altra: fare una lotta seria all'evasione fiscale.) Ma "occorre tagliare la spesa"perchè se pensi di alzare le tasse sei in corsia di sorpasso dalla parte sbagliata"(ma non era il suo governo che aveva promesso una riduzione drastica delle imposte? (le tasse sono un'altra cosa).
Si consola affermando che i debiti sono saliti dappertutto  ed esulta a nel comunicare che non siamo più il terzo paese con il debito pubblico più alto ma la Germania che ci ha superato "sulla corsia sbagliata"
Signor Ministro, non faccia il furbo:il parametro significativo è il rapporto debito/PIL non la cifra assoluta perchè è ovvio che Cipro non supererà mai anche il più virtuso dei paesi grandi.
Infine dopo aver riconosciuto che la disoccupazione è il male principale dell'economia globalizzata e che noi in Italia dovremmo fare di più su questo fronte. e aver riconosciuto che la produzione è bassa, ma "dipende anche dagli industriali" ha detto( non anche da lui che ha portato avanti una politica economica che ha incoraggiato l'evasione, una assoluta anarchia dei comportamenti, ed ha impoverito i ceti medi e popolari con la conseguenza che i consumi sono bassi per mancanza di denaro) . Lui dove era, nel frattempo, su Marte?)
Alla fine ha sintetizato che secondo lui il blocco dell'Europa tiene e il rischio di contagio per i paesi più deboli - dopo la crisi di Grecia, Portogallo e Irlanda - non c'è -
Cosa dobbiamo quindi aspettarci dal Ministro Tremonti:
a) ulteriori tagli di spesa  soprattutto per sanità e pensioni (lo stato sociale possiamo mandarlo in malora definitivamente); non ha parlato di scuola ma è sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo nella scuola pubblica e l'effetto delle istruzioni passate al soldatino Gelmini
b) nessuna riduzione di imposte per chi le paga( chi non le paga continuerà a non pagarle) anzi con il federalismo sicuri ulteriori aumenti.
c) una manovra di manutenzione quest'anno (6/7 miliardi dico io) e altre manovre i prossimi anni per cominciare a ridurre il debito pubblico e riportarlo entro il 2030 al 60%  del PIL come da parametri di Maastricht recentemente riconfermati . Io, da parte mia, dico che l'obbiettivo del 60 non lo raggiungeremo mai.
E bravo il nostro Ministro.
Un consiglio: si legga tutte le 63 pagine del bollettino 64. Al premier faccia scorrere l'indice che lui di leggere non ha bisogno.(dichiarazioni di tre giorni fa)
Al popolo italiano un altro consiglio: tra un mese si vota. Non è il caso di approfondire meglio, prima di andare a votare, quali sono le persone più serie e responsabili cui dare fiducia affinchè il TITANIC Italia eviti il suo iceberg?
Ai giovani un altro consiglio: ma non è ora che prendiate in mano in prima persona il votro destino e cominciate a pensare con la vostra testa? Il paese dei balocchi dove Pinocchio voleva andare a vivere, non esiste. Esistono invece molti furbacchioni che vi fregano-. INTELLIGENTI, PAUCA  dicevano i nostri avi.

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 28 FEBBRAIO 2011

E' appena stato pubblicato il consueto supplemento mensile al bolllettino statistico Bankitalia con i dati aggiornati al 28 Febbraio 2011. Da questo mese, e questa è una implementazione importante, è stata aggiunta la tavola 9 che riporta l' analisi per " vita residua" dei vari prestiti collocati dal Ministero dell'economia. Ma andiamo con ordine:
-in termini assoluti l 'indebitamento diminuisce di circa 4 miliardi (1.876 a fine Febbraio contro ii 1.880 di fine Gennaio) e questa in se è una buona notizia. Ma rilevo che anche negli anni scorsi l'indebitamento aveva segnato una battuta  d'arresto a febbraio e poi aveva ripreso a correre nei mesi successivi. Bisogna vedere quante spese sono state bloccate per riproporle all'inizio del nuovo esercizio, quanti rimborsi non sono effettuati e, in genere, se ci sono manovre di occultamento. Lo vedremo nei prossimi mesi.
- la suddivisione per "forme"di indebitamento è rimasta pressochè invariata e resta un dato tranquillizzante il fatto che 1.578 miliardi su 1.876 sono costituiti da titoli a medio lungo a tasso fisso( in pratica BTP) e a tasso variabile (CCT) , questi ultimi per 210,6 miliardi
- altrettanto invariata la suddivisione per settori detentori; i soggetti non residenti detengono 822 miliardi (ultimo dato disponibile) e  questo è un grosso elemento di debolezza, come ho scritto in passato, perchè se si incrinasse la fiducia degli investitori internazionali si aprirebbe uno scenario di forte turbolenza con rischi per la tenuta del sistema.
Finalmente la tavola IX, introdotta da questo numero del bollettino,  che fa una analisi della "duration" del debito.
L'analisi è stata fatta sui dati al 31 Gennaio (1.879 miliardi complessivi). Ebbene 476,14 miliardi sono costituiti da titoli con vita residua fino a 1 anno, 575,3 da titoli con vita residua tra 1 e 5 anni, 828,4 miliardi da titoli con vita residua maggiore di 5 anni
La duration media è di 7,6 anni
Due elementi di valutazione:
1) il Ministero dell'economia deve andare sul mercato nel 2011 per ben 476 miliardi per rinnovare il debito in scadenza e per gli altri necessari per finanziare il deficit corrente.
2) la dottoressa Cannata (cfr. miei precedenti post su di lei) avrà un compito arduo davanti a se; mi auguro che mantenga nervi saldi e buona salute.

venerdì 15 aprile 2011

IN ATTESA DEL BOLLETTINO CON I DATI DEL DEBITO PUBBLICO AL 28 FEBBRAIO 2011

Mentre scrivo non è ancora uscito il supplemento mensile al bollettino statistico Bankitalia con i dati sul debito pubblico aggiornati a fine Febbraio. Ieri, però, la stampa riportava una dichiarazione di Tremonti: "Conti sotto controllo; tuttalpiù sarà necessario un piccolo interevento di manutenzione ma niente lacrime e sangue" Il governatore della Banca d'Italia Draghi: "Nodi irrisolti in Italia, solo con una crescita almeno del 2% si può iniziare a risanare"
Il DEF (Documento di economia e finanza) varato l'altro ieri dal Consiglio dei Ministri riconosce  già che non verranno raggiunti gli obbiettivi che il governo si era dato a Settembre. La crescita sarà - lo dice il governo - dell'1,1% nel 2011contro l' 1,3 previsto in precedenza. Nel 2012 è previsto un 1,3 contro il 2. Il deficit sul PIL rimane confermato al 3,9 quest'anno per scendere al 2,7 nel 2012 e raggiungere il pareggio nel 2014.
Il Fondo Monetario non ci crede tanto è vero che nel suo documento di inizio settimana ha stimato che il deficit italiano scenderà sotto il 3% solamente nel 2016. Intanto la Marcegaglia a inizio settimana aveva dichiarato che il mondo industriale "si sente solo"
Il solito scenario dunque; il governo che ostenta sicurezza, Bankitalia che richiama alla crudezza delle cifre, il Fondo Monetario che, semplicemente, non ci crede.
Cosa dobbiamo aspettarci? Una manovra di aggiustamento nell'ordine dei 6/7 miliardi da fare in Giugno (in Maggio si vota), ulteriori sacrifici per chi le imposte le paga, un ulteriore inarrestabile aumento del debito pubblico. Non va dimenticato infatti che negli ultimi mesi del 2010 il Tesoro ha rallentato i pagamenti per far stare i conti "nelle previsioni" (cfr miei precedenti commenti ai dati di Novembre, Dicembre, Gennaio) e che i tassi hanno ripreso a salire (BCE ha fatto un primo aumento di 25 punti base -centesimi, per capirci- nei giorni scorsi ed altri ne farà nel corso dell'anno). L'euribor a tre mesi ha immediatamente replicato  portandosi al 1,33 (dato di ieri).
Sono curioso di vedere i dati a fine Febbraio ma la linea di tendenza la vedo chiara: quando ci sveglieremo dal bunga bunga ci sarà da rimboccarsi le maniche, e tanto, per le nuove generazioni.

giovedì 14 aprile 2011

LE RISERVE UFFICIALI DELLA BANCA D'ITALIA

E' appena uscito il bollettino della Banca d'Italia con i dati sulle riserve ufficiali. Domani uscirà quello sui dati del debito pubblico che provvederò a commentare come faccio mensilmente. Le riserve, dicevo:
Riserve Ufficiali                                         115.449      dicui 

Riserve in valuta estera                             26.342
Posizione di riserva presso FMI                  2.580
Diritti speciali di prelievo (DSP)                  6.682
Oro                                                              79 .884

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 LE DICHIARAZIONI DI SPERONI

Francesco Speroni, eurodeputato e Presidente del Consiglio Comunale durante il quinquennio che si sta concludendo, ha rilasciato dichiarazioni in merito al "trattamento" da riservare a coloro che arrivano sulle nostre coste da clandestini che tutti quanti in città hanno ascoltato. Il problema è serio e va affrontato, come tutti i problemi, seriamente. Non mi sembra che l'approccio del citato Francesco Speroni sia l'approccio di una persona seria. Tra un mese a Busto si vota. Un momento di riflessione, individuale, in famiglia, con gli amici, sul lavoro circa le persone cui dare fiducia e delegare a rappresentarci in consiglio comunale dove si fanno scelte importanti per la vita quotidiana dei cittadini di Busto e per il futuro della città, ecco, secondo me ,questo momento di riflessione non guasterebbe.

mercoledì 13 aprile 2011

LE AGENZIE' DI RATING

Nei giorni scorsi mi ero impegnato a dedicare un post alle Agenzie di rating. Poi, preso dalla campagna elettorale e da altri più pressanti argomenti, avevo lasciato lì l'argomento che era di stretta attualità a fine Marzo quando era stato pubblicato uno studio del Fondo Monetario Internazionale in concomitanza con l'ennesimo downgrade (peggioramento del giudizio) sul debito pubblico della Grecia.
Ma andiamo con ordine; innanzitutto vediamo cosa è una Agenzia di rating.
- una agenzia di rating è una società specializzata nell'esame dei bilanci di Stati, enti nazionali e sovranazionali, società che, al termine dell'analisi, esprime un giudizio sulla solidità del bilancio e sulle prospettive della società o ente sottoposto al giudizio
- il giudizio si esprime mediante l'attribuzione di un punteggio espresso in lettere(tripla A il punteggio massimo e di seguito a scalare). Ad esempio il rischio Italia(cioè del debito pubblico italiano) è valutato A+ da Standars &Poor's. A+ è il  quinto voto partendo dall'alto. Osservo che il nostro rating è lo stesso della Cina, che a me sembra invece molto più affidabile del nostro Paese,
- quali sono le Agenzie di rating? In pratica sono solamente tre e tutte di emanazione statunitense: Standard & Poor's,  Moody's, Fitch/Ibca
. chi chiede il giudizio? tutti gli enti che dovendo collocare sui mercati finanziari loro obbligazioni, si attivano perchè una società autorevole ed esterna esprima un giudizio sullla loro affidabilità e sulle loro capacità di rimborso.
- chi paga il lavoro della Agenzia di Rating? l'ente che deve andare sul mercato per collocare sue obbligazioni o per chiedere fondi al mercato sotto forma di aumento di capitale sociale.
Fatte queste premesse,  osservo che:
- le Agenzie sono in tutto tre e tutte di estrazione statunitense; in un mondo perfetto o quasi le Agenzie dovrebbero essere al di sopra di ogni sospetto e emettere giudizi esclusivamente tecnici. Ed invece;
a) facciamo l'ipotesi che un comune con finanze abbastanza disastrate abbia necessità assoluta di emettere  BOC. Il sindaco, o chi per lui si mette in contatto con una agenzia di rating e qui la tentazione per il comune di "sollecitare" un giudizio meno pesante o della agenzia di rating di "minacciare" un giudizio negativo è forte, molto forte
b) oppure facciamo il caso che il governo USA voglia mandare un segnale ad un Paese prima allineato e che da l'impressione di non volerlo più essere. Un segnale alla società di rating...........
c) oppure facciamo il caso che gli analisti si sbaglino. Rammento che Lehman & Brothers il 14 Settembre 2008 era una tripla A e il giorno successivo portava i libri in tribunale con un buco di oltre 600 miliardi di dollari.(Il mio personale pensiero è che gli analisti sapevano benissimo quale fosse la situazione reale della banca; evidentemente c'erano altri elementi di valutazione che giustificavano il mantenimento del giudizio massimo.
Perchè le Agenzie sono di attualità in questi giorni? Perchè è uscito uno studio del Fondo Monetario Internazionale secondo il quale le Agenzie di rating hanno contribuito a diffondere il contagio che ha portato alle difficoltà dei debiti sovrani di tanti Paesi. In definitiva il destino di molti Paesi e dei loro popoli è nelle mani delle "tre sorelle"che con i loro giudizi condizionano pesantemente i mercati
Che fare, si chiede il Fondo Monetatio? la conclusione  è che la politica dovrebbe riflettere su una riduzione del ruolo delle Agenzie di rating nella regolamentazione dei mercati." Formula vaga Io solleciterei invece la costituzione di altre agenzie di rating( in particolare mi sembra una carenza dell'Europa il fatto che non ci sia una sola Agenzia di emanazione europea.) e l' aumento dei controlli . Con conseguenti pesanti sanzioni in caso di comportamenti anomali.
Comportamento pratico di fronte al rating quando si deve decidere un investimento, secondo me? Tenerne conto, questo sì, ma tenere sempre in mente il detto . "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio".

martedì 12 aprile 2011

ANCORA SU GENOVA E SULLA GENOVESITA'

In un post di qualche settimana fa ho cercato di partecipare quale è il mio rapporto con Genova e quello che io colgo della genovesità. Il post, lo dico senza presunzione, è stato apprezzato sia dai miei amici genovesi che da altri amici.
Ora il Corriere della sera mi da lo spunto per riprendere il tema. Il Corriere sta pubblicando otto DVD della Fondazione Fabrizio De Andrè con testi, musiche, interviste, canzoni. Questa settimana è uscito il numero 5
"Genova e il Mediterraneo"
Comincia con quello stupendo pezzo che è "Creuza de ma", con la sua cantilena in genovese che evoca secoli di incontri tra culture, popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Il fascino di una lingua che è un misto di catalano, arabo, un po' di bretone,accenti da suk, qualche residuo della sensibilità dei mandrogni, gente che come dice Paolo Conte scende dall'alessandrino a Genova a vedere il mare. Il mare. A Genova c'è il mare? No, a Genova il mare non c'è. Lo si vede, lo si sente, lo si intravede attraverso i caruggi, ma a Genova il mare non c'è. Io per fare qualche bagno me ne andavo a Quarto, proprio sotto lo slargo con la statua che ricorda i garibaldini. Eppure al mare è stata legata per secoli l'economia della città, la Repubblica ha avuto i suoi splendori offrendo le sue flotte ai migliori offerenti..Ma del mare io ricordo  certe puzze che si sentivano a Banchi, il profumo che emanava da sotto  quella splendida passeggiata a mare che parte dalla Foce e arriva a Boccadasse, il misto di odori che si coglievano al porto dove Renzo Piano ha con la sua arte "reso" Genova come meglio non si poteva, così come "rende" Genova quell'altro pezzo, un'altra cantilena, che porta nome "A pittima" Ma  "inarrivabile", per me è un altro pezzo che è "A cimma". tèra scùa la terra di Genova. Ho una gran voglia di mangiare un piatto di troffie al pesto, ma solo con  basilico di Prà e olio extravergine ligure. Io lo accompagno con un Vermentino.
Musica, cibo, luoghi, odori, sapori, amicizie, incontri, ricordi : questo è il senso del viaggio, questo è il senso della vita.

lunedì 11 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 LA COALIZIONE

Carlo Stelluti, l'ho scritto nell'ultimo post, si presenta come candidato sindaco di una vasta coalizione di forze e sensibilità che si riconoscono nei valori del centro sinistra. La coalizione ha due caratteristiche, essenziali:
- si è ritrovata a sostenere compatta e senza personalismi la persona di Stelluti al quale tutti riconoscono esperienza, competenza, onestà intellettuale, onestà personale, serietà, concretezza e  naturale capacità a guidare il cambiamento dell quale la città ha urgente bisogno
- è unita  nel perseguire l'obbiettivo. Il centrosinistra è stato spesso accusato di essere litigioso, non compatto, pieno di se e di ma, di distinguo. Ebbene qui a Busto non è così e di questo un po' il merito me lo attribuisco anche io che, non esssendo condizionato da antiche appartenenze, ho sempre ricercato in tutte le riunioni, gli incontri, le occasioni di scambio di opinioni, le ragioni che ci uniscono, pur rimanendo solida e convinta la mia appartenenza al Partito Democratico. E debbo dire che ho accettato con piacere e intima soddisfazione la designazione ad occuparmi di coordinare la parte finazniaria della campagna elettorale della coalizione, oltrechè del mio partito, del quale sono tesoriere.
La coalizione la trovate con tutti i suoi simboli nel sito personale di Stelluti ma la voglio ricordare in questa sede con qualche dettaglio:
- innazitutto il mio partito, il Partito Democratico, al quale dedicherò il prossimo post
- poil l'IDV, l'Italia dei valori , il partito che fa capo a livello nazionale all'onorevole Di Pietro
- la SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) la formazione che a livello nazionale fa riferimento a Nichy Vendola
- la Federazione delle Sinistre che ha riuntito le posizioni di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani
- i verdi
- infine MANIFATTURA CITTADINA, una lista civica nella quale si riconoscono persone della società civile di Busto che si sono messe in gioco per contribuire a dare un segnale di discontinuità nella amministrazione della città;
città che sembra oppressa da una pesante cappa fatta di scarsa trasparenza amministrativa da parte delle varie giunte di centrodestra man mano succedutesi, responsabili negli anni di scelte sbagliate, di sprechi di risorse e, sopratutto, di completa assenza di una visione strategica del futuro della città. Cito in questa sede l'obbrobrio delle passerelle dei cinque Ponti e le vicende del calzaturificio Borri ma ci sarà tempo e  spazio nei prossimi post, nei quali entrerò nei dettagli del programma del candidato sindaco Stelluti., per passarle  in rassegna con completezza.
Volutamente non enfatizzo le qualità, le competenze, le capacità delle persone che si sottopongono al giudizio della città. Il raccontar balle è caratteristica esclusiva del cosiddetto premier Silvio Berlusconi e dei suoi epigoni locali, e lascio volentieri loro l'esclusiva.
Ma una osservazione la faccio. Cari abitanti di Busto, in giro si sentono solo lamentele, per le strade piene di buche, per gli sprechi di risorse, per il declino della città, per la mancanza di lavoro, per le tante aziende che chiudono, per il fatto che le scelte su Busto vengono fatte in altre sedi ( ne abbiamo avuto illuminanti conferme nei giorni scorsi) ma se poi voi continuate a dare il vostro consenso alle forze che hanno amministrato come hanno amministrato la città, allora NON LAMENTATEVI.
Perchè l'occasione di cambiare, con Stelluti, la avete.
Perchè con Stelluti cambiare si può........e se non ora.........quando?


domenica 10 aprile 2011

SILVIO BERLUSCONI ALIAS CARLO VI DI FRANCIA SEMPRE MENO BIEN-AIME'

Chi segue il mio blog sa che ho trovato e trovo molti punti in comune tra le vicende terrene di Carlo VI di Francia che fu re dal 1380 al 1422, in piena guerra dei cent'anni, e quelle del nostro ineffabile premier.(cfr miei post del 30/10/2010, 15/11/2010, 13/1/2011, 28/1/2011)                                        
In particolare trovo assonanze nella parabola umana molto simile tra i due. Ricordo che Carlo Vi fu chiamato in gioventù "le bien-aimè" per poi essere chiamato "le fou" nell'ultima parte della sua vita per alcuni comportamenti non in linea con quelli che potrebbero banalmente definirsi "normali".
Ennesima conferma: l'8 aprile il premier viene chiamato a premiare 20 giovani laureati che hanno trovato lavoro grazie ad un progetto Campus Mentis del Ministero della Gioventù retto dalla Meloni. Bene, mi dico, una ottima occasione per vedere con più ottimismo il futuro delle nuove generazioni. E invece il premier, sempre convinto di essere l'uomo più spiritoso del mondo (ad Imola tempo fa ce ne erano molti convinti di essere, che so, Napoleone, Giulio Cesare, il Duce) ne spara una dietro l'altra:
a) a due ragazze, oggettivamente carine, dice che sono così brave che quasi quasi le inviterebbe al bunga bunga. E' la solita tecnica. Partendo da un suo elemento di debolezza, lui crede che, buttandola in barzelletta,  la debolezza si trasformi in elemento di forza. Credete che gli sia passato per la testa che la battuta possa essere considerata "pesante"? Nemmeno per sogno.
b) poi racconta una barzelletta da bar sport che lascia agghiacciati per il retroterra mentale e culturale che ne emerge. Oltretutto raccontata male per cui il "gelo" scende tra i presenti. Vuoi dire - osservo tra me e me - che ci si cominci ad accorgere che la ricreazione è finita? Mah,speriamo.
c) poi si rivolge a un ragazzo calvo dicendogli che gli darà l'indirizzo del suo medico perchè "un giovane  deve avere una capigliatura folta" E chi l'ha detto? C'è scritto nella Costituzione? Nessuno ha detto al premier che una visione del mondo  più aggiornata e meno datata trova in Zingaretti/Montalbano un esempio di uomo "acchiappante"? Ma che donne frequenta? E poi, lui non si tiene in casa Sallusti? Meglio pelati, Mr.President, che avere in testa quella vernice nera che hai lei. A proposito, come shampoo cosa usa, il solvente?
d) poi presenta la sua idea di riforma dello Stato che si sostanzia in questo: in Italia non c'è mica democrazia, perchè un povero presidente del consiglio lavora 28 ore al giorno per il bene del Paese, disinteressatamente, e poi tutto quello che produce lui con la collaborazione del suo governo deve essere sottoposto al vaglio del parlamento, e poi il Presidente della Repubblica, e poi la Corte Costituzionale, dove sono tutti comunisti, e poi se non piace ai PM, tutti comunisti anche loro, si ricomincia daccapo. Ma cosa è tutto questo spreco di tempo se c'è uno - lui- che pensa e opera per tutti e per il bene di tutti. Luigi XIV almeno aveva gli Stati Generali a limitarne il potere; Silvio è insofferente anche di questo. Tre secoli di pensiero giuridico e politico, nel frattempo, si rivoltano nella tomba. Alexis, Montesquieu, Jean Jacques, Max ma perchè non mi capite? Almeno voi, capisco che Carletto non mi sopporti ma Voi?
Poi nelle ultime 48 ore ritorna allattacco dei magistrati, di Fini che complotta contro di lui, dell'Unione Europea, di tutti coloro che hanno dubbi sul fatto che lui sia il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni.
Quello che sconvolge è che lui non ha dubbi, incertezze, lui è la verità e la luce.Prof. Basaglia, ma cosa ha fatto? Si rende conto di cosa ha fatto?
Oggi è domenica e di domenica mi sento particolarmente buono e conciliante. Vae other days de la semaine.

IL COMPLEANNO DI MIA MOGLIE

E' appena terminato il giorno del compleanno di mia moglie. Gli anni non li dico senza sua autorizzazione, ma posso confermare che è nata il 9 Aprile alle cinque del pomeriggio. Abbiamo festeggiato con tagliatelle fatte in casa, da lei, e sugo di carne comperata dal macellaio top di Busto, il mio quasi omonimo Piran. Accompagnate, le tagliatelle, da un lacrima di Morro d'Alba per niente male,e precedute da uno champagne Krug Grande Cuvée Brut.
A cena un gelato.
E ora poco dopo la mezzanotte la vedo dormire sul divano, come spesso le capita, mentre io scrivo queste righe ascoltando con le cuffie un CD della Pausini. Clio accovacciata ai suoi piedi. Calma e calda è la notte, la dea MAAT splende nel firmamento notturno; il mio equilibrio e l'equilibrio dell'universo poggiano sulla donna che divide il percorso con me da quasi trenta anni. La sveglio o non la sveglio?

sabato 9 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 IL CANDIDATO SINDACO CARLO STELLUTI

Dopo i due articoli dedicati a Cesare Geronzi, riprendo il discorso sulle elezioni amministrative del 15 e 16 Maggio prossimi da dove lo avevo lasciato. Parlerò quindi, oggi, del candidato sindaco della Coalizione di centrosinistra (senza trattino), del mio candidato sindaco, quindi, Carlo Stelluti.
Non senza aver riportato, prima, due fatti accaduti in città che mi sembrano meritevoli di attenzione:
1) l'ex sindaco Rossi, come noto, è ritornato nell'agone politico capeggiando una lista che ha chiamato "Indipendenti di Centro", a significarne la collocazione , che aveva sottoscritto un patto elettorale con Unione Italiana, altra lista locale. In settimana quest'ultima ha rotto il rapporto con gli Indipendenti e ne ha sottoscritto uno con il sindaco uscente Farioli. Il quale ha legittimamente  tutto il diritto di manifestare la sua soddisfazione.................ma non può utilizzare per fare il comunicato stampa  la carta intestata del Comune.
Signor sindaco, che caduta di stile; lo sa anche lei che non si possono utilizzare risorse pubbliche ( carta intestata del Comune) per finalità private ( la sua campagna elettorale). Sa, non è per il valore in se, che è modesto. Ma perchè autorizza a pensare che la separazione pubblico/privato sia cosa non chiara nella sua testa .............e questo non va bene. Farsi poi riprendere e bacchettare da Porfidio...........signor Sindaco, mi consenta..................
2) al PDL locale non ne va bene una, in questo periodo. La settimana scorsa il segretario cittadino aveva espresso valutazioni imprudenti alla notizia che la Lega aveva deciso di correre da sola. Imprudenti perchè nel frattempo Bossi e Berlusconi decidevano che a Busto l'alleanza rimanesse in piedi facendo fare una figura da cioccolatai sia agli esponenti locali della Lega che a quelli del PDL, in primis il segretario cittadino Antonelli che quelle dichiarazioni imprudenti aveva rilasciato. Oggi la stampa riporta che il coordinatore regionale del PDL Mantovani, presa visione della lista dei 24 candidati elaborata a livello locale, ha espresso riserve di forma e di sostanzza ed ha imposto uno stop alla presentazione ufficiale della lista. In pratica la lista la fa lui o perlomeno la avalla lui.
Se ci fosse stato bisogno di una ulteriore conferma al fatto che gli esponenti locali del PDL non contano niente, eccone un chiaro e significativo esempio.
E veniamo a parlare di Carlo Stelluti, il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra, il mio candidato sindaco.
Stelluti ha un sito Internet fatto veramente bene (http://www.carlostelluti.it/) nel quale ha pubblicato la sua biografia e il suo programma. Chi fosse interessato trova nel sito ogni informazione. Io mi limito a sottolineare che:
- Stelluti è nato ed è sempre stato residente a Busto e conosce bene la città e i suoi problemi
- è stato per anni segretario generale dell Cisl di Milano
- è stato deputato per l'ulivo dall'96 al 2001
- è stato sindaco di Bollate dal 2005 al 2010
un uomo, quindi, con esperienze politiche ed amministrative consolidate. Un uomo che viene dal mondo dei cattolici aperti al sociale che sono una delle componenti fondanti del PD. Un uomo intellettualmente onesto e...............onesto. Un uomo che non racconta il Paese dei balocchi, che non fa promesse da marinaio, un uomo serio, concreto, affidabile. Lo si evince dal tono dei suoi interventi, da quello che scrive, da tutta la sua storia.
Io, lo dico senza alcuna piaggeria e del tutto convinto, ho una stima piena nei suoi confronti anche e soprattutto perchè incarna perfettamente, ai miei occhi, lo spirito del PD, il mondo di valori che lo caratterizzza, la carica ideale che lo connota, la concretezza operativa che lo distingue. Il sito pubblica il "Programma" completo che Stelluti sottopone al giudizio della città e al quale mi permetto rimandare. Io, da parte mia, nei prossimi post ne sottolineerò gli aspetti che mi sembrano più rilevanti, ma fin d'ora ne anticipo le linee portanti:
- programma di estrema concretezza
- programma che contiene una visione strategica del futuro della città
- programma connotato da un impegno alla massima trasparenza amministrativa
- stile di proposta agli antipodi da quello del sindaco uscente Farioli al quale riconosco innegabili doti di affabulatore e consolidata esperienza politica, ma sul quale condivido il giudizio espresso da tanti con i quali parlo e scambio opinioni in questo periodo. "Ma Farioli non ha fatto niente in questi cinque anni" Non è del tutto vero, a mio avviso, ma certo è che la città ha continuato a scivolare lungo il piano inclinato di una strisciante e sempre più rapida  decadenza, non si è usciti dal piccolo cabotaggio e, soprattutto, il sindaco è stato perennemente ostaggio di una Lega la cui ristrettezza di idee e di vedute sia a livello nazionale che a livello locale è una delle principali cause dell'attuale situazione di stallo del Paese. E siccome se Farioli fosse riconfermato, questo stato di cose continuerebbe per altri cinque anni, faccio appello  a tutti coloro che non vogliono che questo accada, anche e soprattutto a coloro che alle ultime amministrative non hanno votato o hanno votato in buona fede per l'attuale maggioranza, affinchè orientino il loro consenso su Carlo Stelluti.
Perchè con Stelluti anche a Busto cambiare si può...........e se non ora.........Quando?

venerdì 8 aprile 2011

ANCORA SU CESARE GERONZI EX PRESIDENTE DI CAPITALIA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI

Si vanno delineando meglio i contorni delle vicende che hanno portato Cesare Geronzi a dimettersi dalla carica di Presidente di Generali e dai consigli di Amministrazione nei quali sedeva in virtù della carica in Generali. Ne emerge un quadro da "idi di Marzo", appropriato quanto mai visto il nome del protagonista.
Sembrerebbe che la pugnalata più evidente l'abbia data Della Valle, colui che si era più esposto, coadiuvato da  Pelliccioli, ma più velenose sono state le pugnalate di Nagel e di Vinci di Mediobanca. Nagel ha reso pan per focaccia all'uomo che aveva umiliato lui e Pagliaro, che aveva costretto Maranghi alla resa e che, a suo tempo, si era autocandidato alla successione a Cuccia. Sotttile  è stato l'operato di Siniscalco nell'influenzare i consiglieri indipendenti, da vero e proprio "Padrino" l'atteggiamento di Caltagirone. Ovvia la pugnalata di Perissinotto.
Ma io continuo a pensare che non sia lì il nocciolo del problema. Che, a mio avviso, sta nei rapporti con il Presidente del Consiglio, con Gianni Letta, con Tremonti e con la Lega.
Mi spiego: l'asse Geronzi-Berlusconi è saldissimo fin dalla discesa in campo del cavaliere nel 1993. Anzi secondo me fin da prima. Sostengo infatti la tesi che fin dalla metà degli anni 80 i poteri veramente forti in questo Paese (massoneria, amministrazione USA, vaticano, servizi) avevano individuato i referenti che avrebbero dovuto sostituirsi alla classe dirigente della prima Repubblica in via di dissoluzione. Berlusconi, iscritto alla P2, in possesso del controllo di parte significativa delll'informazione televisiva, in ottimi rapporti tramite Dell'Utri con ambienti siciliani, caratterialmente forte, ego ipertrofico, come referente politico. Geronzi, un mix tra Richelieu e Mazarino, come referente per gestire gli snodi di potere economico finanziario. E poi Giancarlo Elia Valori ed altri.
L'asse Geronzi-Berlusconi  ha trovato come canali di comunicazione, in questi anni, Gianni Letta e il cardinal Bertone. E qui interviene il rapporto con Tremonti il quale si sta preparando alla successione a Berlusconi  con l'appoggio determinante della Lega. Tremonti, ce lo ricordiamo bene quando teneva sulla scrivania un barattolo di pelati Cirio con funzioni di portapenne e come monito a chi Cragnotti aveva sostenuto. Per la Lega Roma è ladrona, dimenticando però che da Geronzi ha avuto appoggio non indifferente sia in virtù di linee di credito dirette, sia per l'appoggio dato a sistemare la "patata bollente" Banca Crediteuronord, poi fatta assorbire dalla Popolare di Lodi. Pugnalare Geronzi, per Tremonti, significa pugnalare Gianni Lettta, rafforzare l'asse con la Lega, e, in definitiva dare una ulteriore stilettata al premier che come un toro infuriato si dibatte nell'arena.
Chi sarà il nuovo Presidente di Generali?
Non Caltagirone (non gli interessa e non gli conviene), non Siniscalco(niet di Tremonti), non Profumo(troppo ingombrante e poi più AD che Presidente). E chi allora? Gabriele Galateri, a mio avviso,  un muro di gomma, un uomo per tutte le stagioni. C'è da smussare, ricomporre i dissidi. E' l'uomo giusto.
Geronzi rimane, un vezzo, Presidente della Fondazione Assicurazioni Generali dove, guarda caso, qualche settimana fa è stato cooptato l'ex governatore Fazio come Presidente d'onore del Comitato scientifico. Corsi e ricorsi. Una amicizia ritrovata.
Ma Geronzi non è morto, come non è morto Berlusconi. La partita non è chiusa. Il potere, diceva Andreotti, logora solo chi non ce l'ha e i due personaggi sopracitati senza potere non riescono  a starci.

giovedì 7 aprile 2011

CESARE GERONZI SI DIMETTE DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLE GENERALI

La notizia del giorno è costituita dalle dimissioni di Cesare Geronzi dalla carica di Presidente delle Assicurazioni Generali, carica che aveva assunto da poco più di un anno.
Massimo Giannini su Repubblica intitola "Cambio di regime" il suo articolo, Alberto Statera titola "Un banchiere chiamato taxi", un altro pezzo lo firma Andrea Greco, Giovanni Pons gli dedica parecchie colonne.
Il "Corriere"dedica alle dimissioni sei pagine intere e una bella vignetta di Giannelli in prima.
Anche giornali locali come "La Prealpina" o "La provincia" danno ampio risalto alla notizia. Per non parlare del "Sole 24ore."
Tutti mettono in evidenza la svolta epocale che sarebbe rappresentata dalla vittoria di un capitalismo di impresa (Della Valle, Del Vecchio, Pelliccioli, i vertici di Mediobanca) su un capitalismo di sistema rappresentato dalla visione geronziana dell'utilizzo di strutture finanziarie importanti, pubbliche o configurabili come public companies (Capitalia, Mediobanca, Generali)) per operazioni di sostegno a questa o a quella parte politica in una ottica di mera gestione del potere.
Debbo dire che queste interpretazioni, che pure contengono una buona dose di verità, non mi convincono fino in fondo. Geronzi ha fronteggiato con successo in passato ben altre situazioni uscendone sempre vincitore e sempre rafforzato nella sua capacità di interpretazione strategica dei fatti, in quella di "capire il momento" e svincolarsi per tempo da situazioni scomode e pericolose. L'ha fatto con Cragnotti, con Tanzi, con il governatore Fazio, con Fiorani, con i vertici della Agricola Mantovana, con Ciarrapico, con Gaucci, con i furbetti del quartierino, con il sottobosco calcistico che ruotava intorno alla GEA ecc.ecc. Ha gestito in maniera perfetta il rapporto con i vertici della regione Sicilia quando si trattò di diluire il Banco di Sicilia nel gran calderone di Capitalia, ha assorbito Banca Mediterranea e Popolare di Brescia come gli veniva chiesto da Bankitalia, ha condotto in porto con successo l'operazione di consolidamento in un unico Istituto di Banco di S.Spirito, Cassa di risparmio di Roma e Banco di Roma, come gli veniva chiesto da Andreotti ,per farne un centro di potere al servizio della DC, è sopravvissuto a Pellegrino Capaldo che con lui quel disegno aveva contribuito a realizzare, ha fatto di Capitalia un colosso in termini numerici ma putrefatto al suo interno con contenziosi "di sistema" stratosferici, ha utlizzato Arpe e poi Brambilla per dare una patina di efficienza all'agglomerato , ha rifilato a Profumo, con il consenso di Bankitlia, una Capitalia decotta. è sopravvissuto a mille trappole. Beh, un uomo così, in strettissimi legami con le massime gerarchie vaticane e legato a filo doppio a Silvio Berlusconi, un uomo che negli ultimi trenta anni ha dato ecumenicamente soldi a tutti legando a se tutti, che appena arrivato in Mediobanca ha spazzato via il sistema duale per rimanere Presidente unico con pieni poteri, che si è spostato in Generali con il solo obbiettivo di fondere Mediobanca e Generali facendone un centro di potere di dimensioni internazionali da lui governato, beh un uomo così non si dimette per una mozione di sfiducia di parte del consiglio di amministrazione e  per aver divergenze di vedute con Perissinotto. Ci deve essere  qualcosaltro, non so cosa ma qualcosaltro, soprattutto qualcosa che ha a che fare con Berlusconi. In tutta sincerità, ritenevo che sarebbe caduto prima il cavaliere, Geronzi che si dimette non mi quadra, non mi quadra per niente.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

mercoledì 6 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 LE FORZE IN CAMPO

E' tempo ormai di arrivare al cuore dell'oggetto di questi post: le elezioni di metà Maggio per il rinnovo del Consiglio Comunale di Busto e del Sindaco. Rammento che la legge che regola le elezioni amministrative comunali è la 81 del 25/3/93 che prevede, per le città con un numero di abitanti superiore ai 15.000, il doppio turno con ballottaggio tra i primi due candidati nel caso che nessuno degli stessi  abbia raggiunto  la metà + uno dei consensi al primo turno e che la legge finanziaria del 2010 ha ridotto, per una città come Busto, il numero dei consiglieri da 30 a 24.  La legge consente di esprimere una preferenza dando la possibilità ai cittadini di compiere una scelta tra i vari candidati.
A Busto si confronteranno tra poco più di un mese parecchi candidati: Il sindaco uscente Gigi Farioli appoggiato da PDL e Lega;  ho trattato con dovizia di particolari nei miei post del  26, 27 e 29 Marzo, ai quali mi permetto rimandare, le vicende tragicomiche che hanno portato la Lega prima a dichiarare di voler correre da sola con Claudio Tovaglieri candidato sindaco, poi, richiamata all'ordine da Umberto Bossi, a riconfermare l'alleanza con il PDL.Viste le vicende, tutto lascia presumere una situazione da separati in casa tra le due forze politiche e che si siano ricreati  i presupposti, nel caso di una riconferma di Farioli, che ovviamente non auspico, per altri cinque anni di immobilismo e di scarsa trasparenza nella amministrazione della città. Poi c'è la  lista di "Indipendenti di Centro" che fa riferimento all'ex sindaco Rossi con candidato sindaco Mario Gallazzi, la lista "Articolo 3" con candidato sindaco Antonello Corrado - uscito da Rifondazione Comunista- la lista "La voce della città" che fa capo ad Audio Porfidio come candidato sindaco, la lista del Movimento 5 stelle (Beppe Grillo) con candidato sindaco Gianpaolo Sablich.               . L'UDC ha dichiarato ieri di correre da sola visto che l'alleanza con il PDL si è arenata. Infine la coalizione di forze che sostiene Carlo Stelluti. Ho lasciato per ultimi il mio Partito, la nostra coalizione, il nostro Candidato Sindaco Carlo Stelluti perchè, ovviamente, voglio parlarne ampiamente e con completezza di informazione. Nei prossimi post.