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lunedì 27 febbraio 2012

GIULIO TREMONTI - USCITA DI SICUREZZA

Giulio Tremonti ha pubblicato a fine gennaio un suo libro che ha intitolato " Uscita di sicurezza", Rizzoli Editore Euro 12 pagine 190 + 14 allegati
Un libro scritto in fretta, sostanzialmente "tirato via", con un unico scopo: dimostrare che........... io l'avevo detto...(e preparandosi una sua personale "uscita di sicurezza")...con analisi ex post che io condivido quasi integralmente con solo due ma discriminanti riserve:
a) le analisi sono in gran parte ex post integrate in alcune affermazioni e tesi sostenute negli anni scorsi. Tesi  in parte enunciate nel precedente libro "La paura e la speranza" pubblicato nel 2008 ma portate avanti con con tanto poco vigore che sono rimaste completamente inascoltate.
b) ma Tremonti dove è stato dal 1994 a fine 2011. Non era lui il potente e autoreferenziale "Ministro dell'economia"? Tanto autoreferenziale che più volte nel corso degli anni si sono create frizioni con gli alleati, in particolare con Fini, per una carente "cabina di regia"? Non era lui di cui Berlusconi doveva fidarsi per forza in quanto, avendo studiato economia al CEPU e non capendoci niente, doveva per forza lasciar parlare un "tecnico" - checchè ne dica Brunetta - che ha fatto il bello e il cattivo tempo per anni?
L'impianto del libro è molto semplice:
- tutti i mali che si sono manifestati negli ultimi anni, ed in particolare dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008, derivano dalla assoluta prevalenza della "finanza" sull' economia reale, dalla prevalenza del "capitale dominante" come chiama il capitale finanziario sulla economia di produzione. Uscita di sicurezza: il ritorno ad una separazione netta tra economia produttiva ed economia speculativa. Questo in pillole.
Mi riprometto di commentare analiticamente il pensiero di Tremonti in un successivo post ma ho voluto anticipare il tema che ritengo possa interessare a parecchie persone.

IL NUOVO INNO DEL PDL - GENTE DELLA LIBERTA'

Nei giorni scorsi, in concomitanza con il festival di Sanremo, il cavaliere ha anticipato il nuovo inno del PDL, composto - dice lui - in tre ore e mezzo da lui medesimo. che si chiama GENTE DELLA LIBERTA' e che accompagnerà la prossima campagna elettorale per le amministrative.
E' subito scoppiata una polemica con gli articolo 31 che hanno accusato di plagio il nuovo parto. La diatriba è, secondo me, di secondaria importanza. Quello che mi sembra più importante e inquietante è che il cavaliere ci riprovi con le stesse modalità e le stesse tecniche comunicative a distanza di quasi venti anni. I temi sono sempre gli stessi: il sogno, la libertà, il quanto ci vogliamo bene tra di noi, la mancanza di invidia, i giovani. Non voglio fare un commento analitico anche perchè l'inno è stato solo presentato, ha una veste provvisoria e sicuramente sarà "limato", soprattutto nella componente visiva, da esperti del settore.
Io mi limito a sottolineare che il nostro, ringalluzzito dalla sentenza di non luogo a procedere nel processo Mills (che grosso peso dal quale si è liberato), a conferma del detto "il lupo perde il pelo ma non il vizio", ci sta riprovando questa volta con obbiettivo "Il Quirinale". Supremo garante delle istituzioni e della democrazia. Il barone di Montesquieu ha già avuto alcuni sobbalzi nella dimora in cui si trova, Emanuele Kant ha avuto un collasso, Seneca si è già stracciato le vesti. ma poco potranno di fronte all'ineluttabilità della storia.

domenica 26 febbraio 2012

LA SENTENZA AL PROCESSO MILLS

Come noto a tutti, ieri il tribunale di Milano ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per avvenuta prescrizione nel processo che vedeva il presidente del consiglio uscito imputato di aver corrotto con 600.000 dollari l'avvocato d'affari David Mills in cambio di dichiarazioni reticenti in due processi che lo vedevano .imputato. Non ho alcuna intenzione di commentare il provvedimento che è  stato già commentato da centinaia di  opinionisti. Da parte mia, partendo dal presupposto che per giudicare bisogna innanzitutto conoscere, mi limito a segnalare il rapporto che fece a suo tempo la società di consulenza KPMG  sulle attività professionali svolte dall'avvocato inglese per il  Gruppo Fininvest. Il rapporto fu pubblicato dal quotidiano "La Repubblica" in data 7 Aprile 2001 con un articolo a firma Carlo Bonini e Piefrancesco Fedrizzi:. Il rapporto può essere  scaricato da Internet usando GOOGLE come motore di ricerca e cliccando "7 aprile 2001 la Repubblica." Appare un link "ecco le società OFFSHORE di Berlusconi" oppure ckiccare " kpmg mills all iberian" Apparirà un LINK "Come ho fatto i soldi".
Ognuno poi si farà il convincimeno che ritiene.
Ricordo anche che anche gli altri processi che vedono "impegnato" Silvio Berlusconi sono in dirittura di arrivo per la prescrizione ad eccezione del cosiddetto processo "Ruby" che si prescrive nel 2025 e che presumibilmente si estinguerà ai sensi dell'articolo 150 del codice penale:

giovedì 23 febbraio 2012

GLI INNI DI SILVIO BERLUSCONI - 2008 "MENO MALE CHE SILVIO C'E'

Passano gli anni, il nostro sul predellino di un'auto in Piazza San Babila a Milano fonda il Pdl, il Partito della libertà. La nuova fase, la svolta, chiamiamola come vogliamo, necessita di un nuovo inno e nasce
"MENO MALE CHE SILVIO C'E"
Il video ufficiale dura 3 minuti e quattordici secondi
Tecnica di ripresa più sofisticata, colori più vivi,
Il messaggio è quello di chi ha ormai conquistato il cuore della gente (le due parentesi Prodi un incidente di percorso) E' l'inno del consenso, tanto per fare un paragone, un inno da anni trenta.
Stessa tecnica comunicativa: immagini che scorrono sullo schermo con sovrascritto il testo che scorre con la stessa tecnica simil karaoke del video del 1994. Il messaggio è ancora più semplice e ripetitivo: deve entrare nelle orecchie e rimanerci il tormentone: Meno male che Silvio c'è
Il video si sviluppa partendo da bellissime immagini notturne, poi si apre sul volto sorridente di due giovani gelatai che servono il gelato a tre ragazzine,  si passa quindi ad una immagine di una folla che si snoda attraverso una lunga arteria di una città importante (Napoli?) sul serpentone spicca uno striscione tricolore che si snoda insieme alla folla. Segue l'immagine di un giovane insegnante di matematica e fisica mentre fa lezione ai suoi giovani studenti (ultimi anni  delle superiori) che fanno posto ad un coro di ragazze giovani e carine, seguite da un fornaio-pasticcere accompagnato da due giovani  e carine assistenti. Subentrano quindi operai in un cantiere guidati da un tecnico, ancora un gruppo di giovani che scende sorridente da una scalinata, di nuovo un giovane insegnante davanti ad una classe in cui ogni studente ha davanti a se un personal computer con schermo piatto. Seguono un gruppo di taxisti, ai quali subentra il gruppo di giovani che scende dalla scalinata con sullo sfondo il palazzo delle Nazioni all'Eur progettato da Nervi (quello bellissimo e famosissimo con gli archi), ancora i tassisti seguiti da una giovane mamma con bambino piccolo in un parco giochi, poi ancora la classe con i computer, un gruista, seguito da ragazze che fanno spinning in palestra, e, per finire, il gruppo di ragazzi con sullo sfondo il Palazzo delle nazioni di Nervi che applaudono. Il video sfuma.
Ho riportato di seguito le varie "scene" per rendere il segno del messaggio : un'Italia giovane, bella, ottimista, tecnologicamente aggiornata, sorridente che si affaccia fiduciosa al futuro. Sono le immagini che sono di sfondo al testo cantato in gruppo a mo' di Karaoke. Il testo è il seguente:
"C'è un grande sogno/che vive in noi/siamo la gente/della libertà/Presidente siamo con te /Meno male che Silvio c'è/siamo la gente che ama e che crede/che vuol trasformare/il sogno in realtà/Presidente siamo con te/ Meno male che Silvio c'è/siamo la gente che mai non s'arrende/che tende la mano/che forza si dà/Presidente siamo con te/Meno male che Silvio c'è/Viva l'Italia/l'Italia che ha scelto/di credere ancora/in questo sogno/Presidente siamo con te/meno male che Silvio c'è/dillo così/con quella forza/che ha solamente/chi è puro di mente/Presidente siamo con te/Meno male che Silvio c'è/viva l'Italia/l'Italia che ha scelto/di credere ancora/in questo sogno/Presidente siamo con te/Meno male che Silvio c'è/Presidente questo è per te/Meno male che Silvio c'è
Il testo gira ossessivamente e ripetitivamente intorno al "Meno male che Silvio c'è". Un culto della personalità non paragonabile certamente agli esempi che ci vengono dalla Corea del Nord ma subdolamente "leggero". Il messaggio entra  quasi senza che ce se ne accorga e viene introiettato. Anche in questo caso nulla è lasciato al caso ed è ovvio che il prodotto è stato confezionato utilizzando le più sofisticate tecniche di comunicazione. Ed ha funzionato: nel 2008 Silvio vince ancora le elezioni
SEGUE SU ALTRO POST IL COMMENTO AL NUOVO INNO

TESI DI LAUREA: L'EVOLUZIONE DELLE LINEE MUSICALI E DEI MESSAGGI DEGLI INNI DEI PARTITI FONDATI DA SILVIO BERLUSCONI. DA "FORZA ITALIA" DEL 94 A "PER FORTUNA CHE SILVIO C'E" ALL'ULTIMO RECENTISSIMO

Il quasi ventennio berlusconiano è stato scandito dagli inni che sono stati composti via via nel tempo ad accompagnare la grande avventura dell'Arcorauta  E' interessante vedere come è evoluto lo stile della comunicazione..

1994 LA DISCESA IN CAMPO - INNO "FORZA ITALIA"

Nel momento della discesa in campo l'arcorauta compose l'inno che avrebbe accompagnato per anni ogni manifestazione del partito. L'inno fu composto nel 1993: testo di Silvio Berlusconi musica di Renato Serio.
La versione integrale durava poco meno di tre minuti. Struttura musicale semplice e ripetitiva sullo schema degli spot pubblicitari.Inno mai eseguito dal vivo ma sempre registrato con il testo che scorreva sugli schermi simil Karaoke che in quel momento spopolava. e che oggettivamente invitava a cantarlo in gruppo:
Il video è fatto bene, niente da dire,studiato chiaramente da esperti di comunicazione.
Riporterò in blu la descrizione del video, in verde il testo ed in rosso il mio commento.
Comincia con una bandiera italiana che garrisce al vento con sopra la scritta "FORZA ITALIA" (e qui si fa già leva sullo spirito nazionale e sullo spirito calcistico mirando al cuore dei tifosi della nazionale di calcio e a quello dei tifosi in genere e di quelli del Milan in particolare), prosegue con un bel sole nascente sul quale viene sovrapposta la scritta "Forza alziamoci" ( e qui si fa leva sull' orgoglio di una massa, e sottolineo massa, che si mette in moto), seguono le immagini di una folla e poi di bambini che corrono su cui si sovrappone la scritta "il futuro è aperto entriamoci (e qui il messaggio di ottimismo e di solidarietà) e le tue mani unite alle mie (si reitera il concetto) appare l'immagine di Piazza San Marco vista dall'alto (il nostro grande passatoenergie per sentirci più grandi grandi (immagine di giovani al computer seguita da un immagine di Firenze) "Forza Italia mia (immagine di Piazza dei Miracoli a Pisa) che siamo in tanti a crederci (immagine di una folla, seguita da una immagine di Piazza del Campo a Sena vista dall'alto), " nella tua storia un'altra storia c'é" (sullo sfondo i faraglioni di Capri visti dall'alto) seguita da altre immagini di Italia vista dall'alto con sopra la scritta "la scriveremo noi con te (coinvolgimento emotivo di tutti che si sentono protagonisti (Cfr Vasco Rossi : ""........coca cola, e sei protagonista) immagine del Colosseo e poi di nuovo la bandiera tricolore che garrisce al vento con la scritta a caratteri cubitali "FORZA ITALIA"  con sovrapposta la frase "e FORZA ITALIA per essere liberi" seguono altre immagini di Italia ripresa dall'alto con sovrapposta la scritta "e FORZA ITALIA per fare per crescere" altre immagini di ragazzi con sovrapposta la scritta " c'è il grande orgoglio in noi" seguono altre immagini "di appartenere a te (ambiguo: a te Italia ma anche a - altre bellissime immagini - te Silvio) "ad una gente che rinasce con noi immagini del lago di Como seguite da altre con sovrascritto "oh oh oh oh oh oh oh oh", altre immagini tra le quali due alpinisti su un picco con sovrascritto "nella tua storia un'altra storia c'è" " la scriveremo noi con te" "e forza Italia è tempo di credere"(immagini di distese di grano seguite da immagini di lavoro in officina con sovrascritto " dai FORZA ITALIA che siamo tantissimi e abbiamo tutti un fuoco dentro il cuore" immagini di serena vita familiare con sovrascritta la frase "un cuore grande che, sincero e libero batte forte per te" di nuovo la bandiera tricolore che garrisce con su scritto a caratteri cubitali FORZA ITALIA e sovrascritto "FORZA ITALIA CON NOI" ripetuto due volte e seguito dalla sola bandiera con FORZA ITALIA a caratteri cubitali che sfuma garrendo.
Lo definirei uno spot perfetto. I messaggi: quanto è bella l'Italia , stiamo insieme uniti per farla risorgere, cantiamo insieme il bello di questa avventura, tante chiese, tante bellezze artistiche, tanti bambini con le loro mamme, tanti giovani.
Assolutamente perfetto
SEGUE SU ALTRI POST IL COMMENTO AL SECONDO E TERZO INNO

lunedì 20 febbraio 2012

ANCORA SU SANREMO ( E POI BASTA)

Il mio amico Patrizio ha confessato una sua debolezza, e l'ha scritto nel commento al mio post su Celentano. Nel corso degli ultimi anni ha seguito con regolarità il festival di Sanremo con la curiosità di seguire l'evoluzione della musica italiana. Io ne confesso un'altra: per anni non ho mai seguito il festival di Sanremo, in compenso ho sempre seguito Miss Italia, anche quando era presentata da quello sciagurato di Frizzi, per seguire l'evoluzione della bellezza  femminile nel nostro Paese.
Ora l'ultimo festival, che ho seguito parzialmente, mi consente di parlare di musica e bellezza femminile insieme.
Cominciamo dalla musica:
Su Celentano ho scritto e ribadisco il mio  pensiero. E' un grandissimo cantante. Con l'andare degli anni la sua voce è addirittura migliorata, trasmette ancora emozioni e ha fatto e fa canzoni bellissime. I suoi messaggi, se vuole lanciarli, li lanci attraverso le sue canzoni ma le teleprediche sgangherate no, per favore no.
Le canzoni del festival
Ha vinto Emma, che non sapevo chi fosse, con una canzone bella, abbastanza furba, ma che non passerà agli annali. Io avrei preferito Arisa, che non sapevo nemmeno chi fosse fino ad un mese fa fino a che non l'ho vista nella giuria di X Factor, programma che ho visto due o tre volte in tutto. Viso irregolare ma che rimane impresso, bella voce, bella espressività, canzone bella a mio avviso.
Ai primi tre posti tre donne a conferma che nel nostro paese non ci sono discriminazioni in molti settori. Ribadisco tuttavia che la musica italiana che conta ha altri canali di elaborazione e  diffusione. Dimenticavo di fare cenno a Loredana Berté,: che è chiaramente segnata da una vita piena di grandi dolori frammischiati a grandi soddisfazioni. Ha cantato  in maniera struggente la canzone più bella di sua sorella Mimì. Entrambe segnate dalla personalità, chiamiamola così, del professor Giuseppe Bertè, insegnante di latino e greco qui in provincia di Varese e ancorato a concezioni arcaiche dei rapporti in seno alla famiglia, dei rapporti sociali ecc.
E veniamo alla bellezza femminile e a Belen
Si sono sprecate tonnellate di parole su Belen, sulla farfallina mostrata con generosità, ho sentito i commenti sdegnati di molte donne sulla mercificazione del corpo femminile e sul degrado cui sarebbe esposta una donna, la donna in generale, giudicata solo per la sua avvenenza.
Sgombriamo il campo una volta per tutte, almeno da mio punto di vista:
le donne nel nostro Paese hanno raggiunto una situazione di parità in tantissimi campi. Vorrei ricordare che il direttore generale della RAI è una donna, la dottoressa LEI, che a capo della CGIL c'è una donna, la Camusso, che a capo di tre ministeri importanti come Interni, Giustizia e Lavoro( io continuo a chiamarlo così) ci sono tre donne, che la Levi-Montalcini è senatrice a vita e che ce la si conservi il più a lungo possibile.
Inoltre sottolineo che a governare il debito pubblico, il problema dei problemi nel nostro Paese, c'è la dottoressa  Maria Cannata, che negli organi di informazione (giornali televisivi e stampa quotidiana) la presenza femminile è preponderante, che il 60% di magistrati è donna, che nelle università italiane è preponderante la presenza di donne tra gli insegnanti, che il governatore della Regione Lazio è una donna, la Polverini, che sindaco di Genova (ancora per poco) è la Vincenzi, e potrei continuare per ore. Dimenticavo la Margherita Hack, che io personalmente ho in grandissima stima e simpatia.
Ora veniamo a Belen che è la prova provata della giustezza della intuizione spinoziana  DEUS SIVE NATURA. Ora nessuno pretende da Belen che pubblichi un dotto saggio sulla "Critica della Ragion Pura" di Kant, nessuno pretende che scopra una cura contro il cancro, nessuno può pensare che sia lei a spiegarci cosa è avvenuto esattamente nell'attimo del BIG BANG, ma se c'è da presentare un cantante o una canzone lei lo può fare benissimo e con larga soddisfazione di tutti. Io salvo anche la modella ceca che invece ha attirato unanimi disapprovazioni. Ma finiamola una volta per tutte di nasconderci dietro un dito e anche sulle quote rosa avrei da ridire.: i ruoli debbono essere ricoperti da chi è più bravo, punto.
Riconosco invece il pieno diritto delle donne a non aver gravati sulle loro spalle tutti i pesi relativi alla gestione della casa, all'educazione dei figli e all'assistenza agli anziani.
Si dice che il principale ammortizzatore sociale è la famiglia: no è la donna e in questo campo ci sarebbe ancora molto da fare. 
Per con conludere, visto che si parla di donne e musica, le mie cantanti preferite sono Gianna Nannini,  Fiorella Mannoia, Alice, Tina Turner e tante altre.
Del festival e sul festival di Sanremo ho parlato anche troppo.

sabato 18 febbraio 2012

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Il contatore del mio blog mi segnala che siamo arrivati a 45.000 visualizzazioni. Ho notato che negli ultimi mesi vengono spesso letti articoli scritti molto tempo fa il che mi fa presumere che ciò avvenga da parte di persone che si sono affacciate per la prima volta alla lettura di quello che scrivo o da parte di persone che mi seguono da tempo e che trovano "agganci" tra gli articoli di attualità e quelli meno recenti.
A titolo esemplificativo, nell'ultimo mese è stato visualizzato 57 volte un articolo del 14 Marzo 2011  con i dati sul debito pubblico aggiornati al 31 Gennaio 2011 e 32 volte un articolo del 18 Giugno 2009 con il resoconto della rappresentazione dell'Edipo a Colono al Teatro greco di Siracusa.
Per quanto attiene ai paesi dai quali viene aperto il blog, dopo l'Italia, ovviamente, nell'ultimo mese ci sono state 183 visualizzazioni dagli USA, 143 dalla Federazione Russa, 82 dalla Germania. Sinceramente non riesco a capire a chi possa interessare quello che scrivo a Mosca o a New York o a Berlino.
Per non deludere né questi ultimi né coloro che mi leggono da Castellanza, penso che continuerò a scrivere.
Ringrazio chi mi legge e mi auguro che il confronto di idee sia utile; a me lo è certamente

venerdì 17 febbraio 2012

ITALIA - GERMANIA

Il Presidente della Repubblica tedesca Wulff si è dimesso dalla carica per cui la cancelliera Merkel ha dovuto annullare il previsto viaggio nel nostro Paese.
Perché Vulff si è dimesso:?
A) per aver fatto delle vacanze senza pagare in quanto le spese sono state sostenute da un suo amico
B) Aver ottenuto un mutuo a tasso agevolato.
Altro sembra non ci sia. La Merkel ha commentato che in uno stato di diritto tutti sono trattati allo stesso modo
Penso che non ci sia bisogno di commenti. Se lo "spread" tra i nostri BTP e i l BUND tedeschi è così alto, ne sono chiare le motivazioni.
Rilevo che Wulf  non ha dichiarato di sentirsi un perseguitato, ha solamente dichiarato che, pur ritenendo corretto il proprio operato, essendo venuta meno la fiducia nei suoi confronti, non poteva che dare le dimissioni.
Germania batte Italia 4 a zero. La nostra vittoria per 4 a 3 è una vittoria sportiva, storica, indimenticabile ma esclusivamente sportiva. Forse sarebbe il caso che cominciassimo ad imitare i tedeschi e i popoli del Nord Europa in genere.

GIORDANO BRUNO

Oggi ricorre l'anniversario della esecuzione di Giordano Bruno bruciato vivo per eresia il 17 Febbraio 1600 in Campo dei fiori, bella piazza romana al cui centro campeggia anche oggi una statua corrucciata del frate domenicano nolano . Il 17 Febbraio 2009 ho scritto un articolo su Giordano Bruno che ho riletto stamane e del quale non cambierei una virgola. Ad esso rimando chi fosse interessato a conoscere il mio pensiero al riguardo.
In questa sede mi limito a sottolineare la necessità di non perdere la memoria di ciò che è avvenuto. Solo la conservazione della memoria può farci sperare che gli errori del passato non vengano ripetuti. Giordano Bruno e qualche anno dopo SPINOZA hanno aperto nuove strade e hanno pagato a duro prezzo la loro autonomia di pensiero. La libertà bisogna conquistarsela giorno dopo giorno ad evitare di perderla senza che nemmeno che ne accorgiamo.

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 DICEMBRE 2011

Bankitalia ha pubblicato il consueto supplemento al bollettino mensile con i dati al 31 Dicembre 2011, dati che qui sintetizzo:
Il debito pubblico a fine anno si è posizionato sulla cifra di 1.897,9 miliardi di cui 1.474,1 miliardi costituiti da titoli a medio lungo termine ( BTP e CCT)
L'incremento rispetto a fine 2010 è stato di  55 miliardi (1.897,9 contro 1.842,9)
Il debito in possesso di soggetti non residenti  ammonta a 789 miliardi
La "duration", cioè la vita media residua è di 7,6 anni
Per maggiori dettagli rimando alle tavole da 1 a 10 e ai grafici che il supplemento statistico riporta come di consueto.
In sintesi il bollettino evidenzia un trend inarrestabile all'aumento del debito. Sottolineo anche che sarà significativo il dato di Gennaio 2012 in quanto ormai da molti anni il Ministero dell'Economia ha adottato la prassi di sospendere i pagamenti nell'ultima parte dell'esercizio, pagamenti  che poi, ovviamente, bisogna fare nella prima parte dell'esercizio successivo.
Sarà interessante vedere nei prossimi mesi quali saranno i risultati che il governo Monti sarà riuscito ad ottenere e se il trend mostrerà una inversione. Ricordo che il nostro Paese si è impegnato a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Ricordo anche che una volta raggiunto il pareggio occorrerà iniziare a scendere per far rientrare le cifre nei parametri di Maastricht. Ci attende perciò un periodo lunghissimo in cui occorrerà "tirare la cinghia". L'obbiettivo sarà tanto più facilmente raggiungibile quanto sarà più efficace la lotta all'evasione e alla corruzione e agli sprechi. La corte dei conti ha lanciato ieri un grido d'allarme su questo fronte. Sono passati esattamente 20 anni dall'inizio di "Mani pulite" Adesso è molto ma molto peggio.

mercoledì 15 febbraio 2012

ANCHE IO DICO LA MIA SU ADRIANO CELENTANO

Da ieri sera nel nostro Paese non si fa che parlare dell'intervento di Celentano al festival di Sanremo. Il direttore di RAI Uno che durante la conferenza stampa di oggi prende le distanze dall'intervento della sera prima, la Direttrice Generale dottoressa LEI che invia un "missus dominicus" al festival nella persona del suo vice Marano, su you tube centinaia di persone che hanno scaricato il video, le trasmissioni del pomeriggio che non hanno avuto altra attenzione che per l'evento di ieri sera.
C'è chi difende a spada tratta l'Adriano Nazionale riconoscendogli il "coraggio" di dire la "verità" (sic); l'ala più legata a schemi commerciali dice che uno che ha fatto il 48% di share ha sempre ragione, c'è chi invece accusa il nostro di qualunquismo becero.
Io sono tra quelli; Celentano spaccia da anni suoi confusi interventi che in genere non hanno né capo né coda, in cui vengono mescolati un vangelo interpretato a modo suo e un "ecologismo" d'accatto, interventi senza alcun approfondimento dei problemi, costruiti buttando lì delle frasi "forti" (sic), ecco li spaccia per gli interventi del fanciullo innocente che grida "Il re è nudo" attirandosi i facili applausi delle persone più a disagio nell'affrontare e comprendere problematiche  complesse.
Celentano è un cantante di forte personalità che è sulla breccia da oltre 50 anni. Ha fatto cose pregevoli insieme ad altre penose, ha una possibilità che pochi hanno: quella di lanciare messaggi che raggiungono vaste schiere di ascoltatori attraverso le sue canzoni. Faccia canzoni nuove nelle quali affrontare tutti i temi che vuole con parole che abbiano senso compiuto  e un pensiero di fondo chiaro. Lo faceva De Andrè, lo fa Vasco Rossi, lo fa Guccini, lo fa Vecchioni, può farlo benissimo, perché lo sa fare, anche lui. Ma ci risparmi per favore i suoi silenzi, le sue prediche confuse, le sue accuse tanto al chilo. Certe cose le può fare Benigni e, con diverso stile, Beppe Grillo, ma non lui.
Se poi si costruisce un intervento sfida con Pupo vuol dire che proprio non c è speranza.

IL GOVERNO MONTI E LE OLIMPIADI

Come noto a tutti il Governo non ha sostenuto la candidatura della città di Roma a sede delle Olimpiadi del 2020. Il mio giudizio sintetico: ha fatto bene, anzi benissimo.
Ancora non ci rendiamo conto, probabilmente perché siamo "de coccio", come direbbero a Roma, della situazione nella quale si trova il Paese per cui in molti non è chiara la scala delle priorità; con un debito pubblico sui 1.900 miliardi, con un arretrato di pagamenti ai fornitori dello Stato di almeno 70 miliardi, con un sistema produttivo che perde colpi su colpi (è di oggi la notizia che siamo in recessione anche tecnicamente), con una disoccupazione giovanile drammatica, con la necessità di affidare le sorti del Paese ad un governo tecnico per la incapacità della classe politica di svolgere il suo ruolo naturale in una democrazia avanzata, l'organizzazione delle Olimpiadi è l'ultima delle priorità. Non cito nemmeno il fatto che non si vede all'orizzonte un cambiamento radicale dei comportamenti di chi deve decidere sugli investimenti e sulla realizzazione degli stessi per cui ci sarebbe stato da attendersi un esito simile a quello degli ultimi eventi che abbiamo organizzato.
Basti ricordare le nefandezze emerse nell'organizzazione dei campionati mondiali di nuoto del 2009; una per tutte il progetto della città dello sport dell'architetto Calatrava: spese previste 60 milioni di euro, progetto lasciato a metà e che se volesse essere  completato costerebbe enormemente di più rispetto alla stima iniziale.
Basti ricordare che la situazione drammatica in cui si trova la Grecia è in misura non indifferente dovuta all'organizzazione delle Olimpiadi del 2004
Basti ricordare che le uniche Olimpiadi con bilanci positivi sono state quelle di Los Angeles del 1984 e di Atlanta del 1996; perchè organizzate con criteri esclusivamente privatistici e con rischio di impresa  completamente a carico di soggetti privati.
Il preventivo "di massima" per l'organizzazione dell'evento a Roma ammontava a circa 10 miliardi; le passate esperienze ci dicono che sarebbero lievitate ad almeno il doppio.
Per cui ha fatto bene Monti a dire con molta tranquillità che non ce lo possiamo permettere.
 Non dimentichiamo, per finire, che siamo impegnati nell'organizzazione dell'expo 2015 che sarà un bagno di sangue;siamo in ritardo  su tutto il fronte e finirà come sempre: strutture fatte in fretta e furia non completate, varianti in corso d'opera, costi gonfiati)
La conferma che la scelta del governo è una scelta giusta ci viene dalla platea di coloro che sostenevano la candidatura: ambienti di costruttori, il sindaco di Roma in crisi di credibilità, gli esponenti meno credibili del PDL: Gasparri, Cicchitto e Co.
Con Monti siamo ritornati alla "diligenza del buon padre di famiglia": Va bene così. Per le Olimpiadi ci saranno altre occasioni: prima il malato Italia deve rimettersi in forze, chiarire cosa vuol fare e come lo vuole fare e poi, solo poi, potrà rimettersi a spendere soldi, che ora non ci sono, per organizzare eventi dall'incerto budget di spesa e dalle incerte fonti di copertura finanziaria

domenica 12 febbraio 2012

GUIDO FANTI - CHI ERA COSTUI

Ieri è morto a Bologna Guido Fanti. Era nato nel 1925. Penso che nessuno dei più giovani sappia chi fosse. E ritengo che anche tra gli adulti della mia generazione e anche di quella che precede la mia siano in pochi a ricordare chi fosse.
Guido Fanti è stato un uomo politico che ha coperto ruoli importanti a partire dagli anni sessanta. I più significativi:  quello di sindaco di Bologna dal 1966 al 1970 e quello di Presidente della Regione Emilia-Romagna, il primo Presidente della Regione, tra il 1970 e il 1976. Fu anche, in seguito, parlamentare e parlamentare europeo.
Perché ricordo Guido Fanti? Perché era uno che concepiva la politica, come tanti della sua generazione in tutti gli schieramenti, come servizio al Paese e non come strumento di arricchimento personale o agone per una guerra per bande come ci è accaduto di osservare negli ultimi decenni. Nell'attuale contesto, che vede alla ribalta uomini politici troppo spesso di uno squallore intellettuale e morale insopportabile, ricordare uomini come Fanti è doveroso e necessario. Se l'Italia è precipitata dove è precipitata è anche e soprattutto perché uomini come Fanti, De Gasperi, e tanti altri sono stati sostituiti da quelli che imperversano in questi tempi bui.
Ma voglio ricordare Fanti anche per un'altra ragione. Fanti era convinto assertore di un modello di società senza troppi squilibri, solidale, in cui la libertà di inziativa e di impresa si coniugassero con la difesa dei cittadini meno fortunati o semplicemente meno dotati. Economia sociale di mercato, in pillole.
E non c'è miglior modo di capire i suoi valori e le idee in cui credeva che ricordare un passaggio del discorso di insediamento come Presidente della regione Emilia-Romagna, il 23 Luglio 1970.
"Sentiamo che con noi e in noi agisce un patrimonio prezioso come nessun altro, perché si è costruito e arricchito attraverso decenni e decenni di storia della nostra regione, attraverso gli apporti che con dolore, sacrificio e dure lotte hanno espresso gli uomini migliori: la povera gente, gli sfruttati.Un patrimonio che si fonda sui valori umani di libertà, uguaglianza, pace"
Sono i valori e "les Principes", a ben vedere, che ci vengono dal 1789 filtrati, nei due secoli successivi, attraverso le esperienze socialiste e del cattolicesimo più aderente allo spirito evangelico, e che hanno consentito all'Europa, quando hanno avuto modo di affermarsi, di garantire ai popoli un buon tenore di vita, l'ascensore sociale aperto, la possibilità per ciascun cittadino di valorizzare al meglio i propri talenti.
Sono i valori su cui anche oggi poggiano le società scandinave, che sono i Paesi del mondo dove si vive complessivamente meglio, e che in Italia hanno sempre avuto la Regione Emilia come faro.
I tempi cambiano e bisogna cercare di aver sempre lo sguardo aperto lontano nel futuro ma senza dimenticare ciò che di buono ci viene dal passato. Fanti ci ha lasciato qualcosa di buono e mi sembrava giusto ricordarlo. Il mio spazio serve anche a questo, nelle mie intenzioni.

venerdì 10 febbraio 2012

I PEANA IN FAVORE DI MARIO MONTI

Il nostro premier è sempre più apprezzato a livello internazionale. Obama e la Clinton si sono sperticati in elogi, il TIME, edizione europea, gli ha dedicato una copertina con un titolo esaltante.: "Riuscirà questo uomo a salvare l'Europa?" che fa effetto se la si confronta con la copertina dedicata qualche tempo fa, in Novembre, al premier uscito che era accompagnata dal titolo:"L'uomo dietro all'economia più pericolosa al mondo".
Marchionne, conosciuto e stimato negli USA anche lui è intervenuto a supporto facendo elogi sperticati. Per non parlare dell'Europa dove ormai è più ascoltato della Merkel e di Sarkozy. Tutto questo non può che far piacere perché il ritrovato prestigio, a parte il fatto in sé, si traduce anche in minori vincoli e pesi sul nostro debito sovrano; basti pensare che il famigerato spread, di cui nessuno sapeva niente fino a poche settimane fa e che ora è oggetto di dotte discussioni in tutte le famiglie italiane, è ormai sotto i 350 punti base contro gli oltre 550 di Novembre.
Ora, anche io sono strafelice che il Paese sia nelle mani di Monti e non in altre, ma non vorrei che qualcun altro approfitti della situazione e dell'attenzione concentrata sul capo del Governo per brigare per una ascesa al colle. E' meglio ricordare che se il prossimo Capo dello Stato venisse eletto dall'attuale Parlamento, il nostro verrebbe eletto al quarto scrutinio senza troppe difficoltà. Sarebbe opportuno, oltremodo opportuno, vigilare perché al peggio non c'è mai fine.

mercoledì 8 febbraio 2012

VASCO COMPIE SESSANTANNI

Vasco Rossi ha compiuto ieri sessanta anni. La 7  ha messo in onda un bel servizio con spezzoni di registrazioni musicali e video dagli albori, infanzia e prima giovinezza a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, fino ai primi successi e poi fino alla consacrazione definitiva a livello nazionale ed internazionale. Non sapevo che Giulio Santagata, che ho conosciuto come braccio organizzativo della "Fabbrica del Programma" di Prodi nel 2006, fosse stato anche lui nel gruppo dei musicisti dell'inizio carriera del nostro. Che da quasi quaranta anni piace a molti e piace anche a me. Mi sono chiesto perché: apparentemente non ci sono persone più diverse: tanto lui è "fuori di testa", come dice lui stesso e come dicono i suoi amici, tanto io sono "di testa" troppo razionale e in definitiva noioso, tanto lui è trasgressivo tanto io sono ligio alle regole, tanto la sua vita è stata spericolata tanto la mia lo è stata troppo poco. Abbiamo in comune le radici in piccoli paesi della provincia italiana, siamo anagraficamente piuttosto vicini - cinque anni di differenza non sono molti - ma altro apparentemente non c'è. Eppure.
Io ho particolare feeling con due città, Bologna e Genova, e guarda caso sono entrambe il centro di irradiazione dei migliori cantanti-autori del nostro panorama musicale. Genova più intimista con una accentuata vena melanconica (Lauzi, Paoli, Bindi, e, soprattutto, De Andrè), più carnale Bologna e l'Emilia (Guccini, Ligabue, Vasco appunto) Il quale Vasco nei suoi ultimi album ha elaborato testi di straordinario spessore, almeno a mio avviso, che uniti ad un sound sempre incisivo, danno come risultato pezzi di cui è piacevole l'ascolto e il riascolto.
"Vivere o niente", che mi risulta sia l'ultimo album pubblicato ha pezzi che sono emblematici di una maturazione sia umana che artistica. "Vivere non è facile": VIVERE NON E' FACILE,/ SAREBBE MOLTO SEMPLICE/SE ALMENO AVESSI UN COMPLICE/COL QUALE CONDIVIDERE/QUEST'AVVENTURA INUTILE.....e il secondo pezzo"  Manifesto futurista della nuova umanità"è tutto da ascoltare e da meditare. Ma tutto l'album è bello.
E dall'album "Il mondo che vorrei" menziono due pezzi: il primo pezzo che dà il titolo a tutto l'album e "E adesso tocca a me".........."E adesso che sono arrivato/fin qui grazie ai miei sogni/che cosa me ne faccio/della Realtà"............ E dall'album "Buoni e cattivi"  "Un senso".........."Voglio trovare un senso a questa vita/anche se questa vita un senso non ce l'ha".
In definitiva trovo negli ultimi album un Vasco disincantato e nichilista come qualcuno arrivato su una spiaggia dopo aver lottato tutta la vita contro un mare in tempesta, stanco ma non esausto, uno che ha vissuto come gli pareva: mica poco.
Vasco piace un po' a tutti ai ragazzini adolescenti ora, ai loro compagni un po' più grandi ed anche ai "vecchietti" della mia generazione.
VALE, VASCO, E CONTINUA A VIVERE COME VUOI E PUOI.

lunedì 6 febbraio 2012

NATALIA ASPESI - QUESTIONI DI CUORE

Sto notando che il mio articolo del 28 Novembre scorso di pari titolo viene letto con costanza giornalmente da un discreto numero di lettori. Trattandosi di un articolo che ha ad oggetto il senso delle cose e della vita, la caducità di tutto riconducibile "latu sensu" alla percezione del tempo in questa nostra epoca, ne deduco che è un'ulteriore conferma che in un momento di crisi come l'attuale (crisi non solo economica ma esistenziale, morale e di difficoltà a tenere una rotta, quale che sia) riemergono delle sensibilità che sembravavo sopite se non scomparse in questi ultimi decenni. Registro il fatto senza voler trarne delle conclusioni e lo sottopongo all'attenzione di chi legge.

CRISI DI APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO^

In un post di qualche mese fa inserivo tra i rischi possibili  per il nostro Paese quello della carenza di approvvigionamento energetico. E' banale sottolinearlo ma oggi nel mondo c'è una sempre maggior richiesta di energia, soprattutto da parte dell'economia cinese, e una offerta rigida se non addirittura in contrazione.
Complice l'eccezionale freddo di questi giorni in tutta Europa, quel rischio si sta concretizzando. L'amministratore delegato dell' ENI,  Scaroni, si è premurato di informare che fino a mercoledì ( cioè tra 72 ore al massimo) non ci sono problemi (stiamo attingendo alle riserve, osservo io) ma poi? Mi auguro di non  aver visto giusto perché sarebbe drammatico, non solo per le famiglie ma soprattutto per le imprese.
Ma possibile che me ne accorga io che sono un semplice cittadino e non prendano provvedimenti le autorità preposte? Il Paese si sta sfilacciando sempre di più. Sono bastate delle precipitazioni nevose un po'più abbondanti del solito, ma prevedibilissime in inverno, per mandare in tilt un sistema. E' come una impalcatura che  sta scricchiolando da tutte le parti. Intanto in Grecia si sta avvitando tutto e il rischio di default sta diventando sempre più concreto. Tra meno di un'ora riaprono i mercati e operatori di tutto il mondo rimarranno incollati con lo sguardo ai loro monitor per capire come andrà la giornata finanziaria e speculare in conseguenza. Ormai la finanza prevale su tutto e travolge tutto.
Io sarò forse troppo pessimista ma mi sembra, piuttoato, di essere semplicemente realista.

domenica 5 febbraio 2012

MIRACOLO ALLA ESSELUNGA

Esselunga è il nostro supermercato di riferimento. E' vicino casa,  c'è un buon rapporto qualità/prezzo, è ben organizzata, ha un vasto assortimento di prodotti.
Spesso acquisto da Esselunga anche i quotidiani, Repubblica, Il Corriere, Il Sole/24 ore.
Stamattina, "tirando su" la copia di Repubblica, sono rimasto allibito. Accanto c'erano alcune copie de "Il fatto quotidiano".Mai sucesso. Inaudito considerato quello che pensa  il fondatore e proprietario di Esselunga, Bernardo Caprotti, dellla sinistra in generale e delle COOP in particolare. Ricordiamo tutti le dichiarazioni: "non venderò mai alle COOP, al limite meglio VAL-MART".  E ricordiamo tutti il libro "Falce e Carrello"distribuito da anni dalla catena di supermercati (ricavi in beneficenza) che è costato a Caprotti una sentenza di condanna nel settembre scorso per concorrenza sleale proprio nei confronti delle COOP; sentenza in questo momento sotto sospensiva a seguito della sentenza della Corte d'Appello di Milano del Dicembre u.s.
Alcune ipotesi:
a) Caprotti, che ha 86 anni, ha fatto un passo indietro, questo lo sappiamo, e non è più al vertice operativo di Esseliunga. Può darsi che il nuovo Presidente, l'avvocato Mariconda, abbia diverso sentire oppure, più banalmente, che consideri Il fatto un prodotto come gli altri.(lo escludo; Caprotti è sempre il dominus)
b) Caprotti è impazzito
c) Caprotti ha cambiato idea (lo escludo)
d) Caprotti ha venduto alle COOP privilegiando l'italianità( impossibile)
e) Caprotti lo ha fatto in espiazione delle sue colpe per aver trattato con il pugno di ferro i suoi /le sue dipendenti. che avevano problemi anche a poter andare in bagno durante l'orario di lavoro.
f) c'è un'altra ipotesi che non riesco ad intravedere.
Comunque sia il tema è da approfondire: COOP e ESSELUNGA sono in pratica le sole due catene di  distribuzione di rilevanza nazionale rimaste in mani italiane e non è indifferente il fatto che ci rimangano. E' notizia  proprio di questi giorni che il grande supermercato ex Standa poi diventato  BILLA (gruppo tedesco) di Castellanza chiude i battenti lasciando nella palta circa 100 persone, quasi tutte di Castellanza. Un altro pezzo di Italia che scompare nel gorgo delle vittime della economia globalizzata.
C'è bisogno di un nuovo patto sociale e mi auguro che gli incontri serrati di questi giorni tra il Ministro Fornero e i vertici sindacali e di Confindustria per definire le nuove normative in materia di lavoro producano buoni frutti. La consapevolezza dell'emergenza finalmente sembra esserci: ma non basta. Alla consapevolezza debbono seguire urgentemente misure concrete che guardino avanti e abbiano sufficientemente chiari i possibili scenari. Non è compito facile per nessuno.

venerdì 3 febbraio 2012

GLI ERRORI DI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO MONTI

Da quando i media sono in grado di diffondere in tempi brevissimi e dappertutto immagini, notizie, dichiarazioni, la comunicazione è diventata sempre più importante e gli errori di comunicazione fanno molti più danni .
Il governo in carica di errori di comunicazione ne fa parecchi. Ne cito solamente due:
1) Il ministro Fornero, che da l'impressione di muoversi in politica come Alice nel Paese delle Meraviglie, ha dichiarato "che la riforma dei contratti di lavoro il governo la farà comunque, anche senza l'accordo delle parti sociali"
Non ci si muove così, cara Ministro; mentre si è al tavolo di confronto con i rappresentanti delle categorie interessate una dichiarazione siffatta assume connotazioni di arroganza e presunzione.
Se mi consente, Lei fino a tre mesi fa era uno dei tanti professori che insegnano nelle Università italiane, non la conosceva nessuno se non gli addetti ai lavori che le riconoscono, è vero, competenza in materia ma la competenza non basta. Maggior prudenza signor Ministro.
2) Il premier ha dichiarato che i giovani debbono abituarsi a cambiare più volte lavoro e datore di lavoro nel corso della vita lavorativa e questo in astratto può essere anche condivisibile, ma aggiungere che il lavoro fisso è "noioso"  e "monotono"è una idiozia e anch'esso sinonimo di arroganza  nell'attuale contesto che vede un giovane su tre che non riesce a trovar lavoro (al sud uno su due). I giovani del nostro Paese non sono tutti da buttare, anzi, per certi versi sono di gran lunga migliori della nostra generazione. Osservo anche che avrebbero tutte le ragioni di farci notare che il mondo che hanno trovato lo abbiamo preparato noi e non è che i risultati siano stati esaltanti.
Perciò anche a Lei signor Premier l'invito ad una maggiore prudenza. Lei è bravo, preparato, unanimemente stimato, Le riconosco che ha preso in mano l'Italia sull'orlo del baratro, ma anche Lei non è l'uomo della Provvidenza perché di uomini della Provvidenza il Paese non ha bisogno visti anche i risultati non proprio esaltanti dell'uomo di Predappio e dell'uomo di Arcore.
Di strada il Paese ne deve fare ancora molta prima di tirarsi fuori dal pantano in cui è precipitato e nel quale è rimasto invischiato. Io sono tra quelli che ritengono che Lei era la sola persona che in questo momento poteva prendere in mano e per mano il Paese, ma................. non me ne voglia.

giovedì 2 febbraio 2012

LA NEVE, IL CALDO DELLA CASA, LA BUONA MUSICA, LE BUONE LETTURE

Qui a Busto come in tutto il Centro Nord nevica da due giorni e sulla terrazza si sono accumulati dieci centimetri di neve fresca; dal settimo piano dove abito si vede una distesa bianca che si confonde tra terra e cielo. Intuisco il Monte Rosa che sarà innevato, penso, come mai. Di prendere l'auto e uscire non se ne parla: solo uscire dallo scivolo dei box sarebbe un problema, c'è ghiaccio, per un giorno o due l'auto può restare nel box. E allora si recuperano i ritmi delle epoche in cui si andava più lentamente e forse era meglio così.
Per pranzo che di meglio di tortellini di carne in brodo seguiti dal lesso del brodo con carote, sedano e patate? Accompagnati da un dolcetto di Dogliani. Un dolce al cioccolato e un Rum guatemalteco, Zacapa Riserva, per finire
Poi, se si vuole evitare la noia di una programmazione televisiva che ormai sprofonda nel nulla, un po' di musica, di vario genere: ho recuperato un vecchio  CD di Celentano "Tutto Adriano 1958-1964". Chi è più o meno mio coetaneo non può non ricordare pezzi come "Nata per me", "Il tuo bacio è come un Rock", " Ciao ti dirò" .Poi il mitico Vasco; due album "Vivere o niente" e "Il mondo che vorrei" e un CD con dieci OUVERTURES di Rossini che tiene su il ritmo. E poi, visto che non sono uscito a prendere i quotidiani, mi sono messo a sfogliare uno di quei libri che "Repubblica" e il "Corriere" allegano una o due volte la settimana al quotidiano. Ne ho già scritto in precedenza; trovo assolutamente encomiabili le iniziative che tutti i maggiori quotidiani nazionali prendono, quelle di diffondere a un prezzo contenutissimo (1 euro, 1 euro e cinquanta) Opere Fondamentali. Il Corriere sta completando una collana di sedici volumi "I maestri del Pensiero Democratico" con scritti dei maggiori esponenti del "pensiero"democratico sia di impianto liberale che socialista che marxista" che cattolico.
"Repubblica" ha appena terminato un collana di 16 volumi di circa 100 pagine cadauno nei quali noti cattedratici "raccontano" - in maniera semplice e con linguaggio accessibile a tutti - i più significativi esponenti del pensiero filosofico dall'antichità ai nostri giorni. Inoltre sempre Repubblica ha in corso un'altra collana similare nella quale noti cattedratici di materie scientifiche "raccontano" i più significativi esponenti del pensiero scientifico dall'antichità ai giorni nostri. Ho scelto Margherita Hack, verso la quale provo una sincera simpatia, che mi ha raccontato Tolomeo e Copernico. Capire la scienza; ecco questi sarebbero volumetti da segnalare ai nostri studenti delle medie superiori, non soltanto dei licei, ammesso che li interessi, per colmare le tante lacune che tutti quanti abbiamo, io per primo alla mia età, nella comprensione della realtà che ci circonda.
Anche questo è un modo di passare piacevolmente il pomeriggio che vedrò di spezzare più tardi con un the verde o uno al gelsomino (caffè la mattina, the il pomeriggio che comunque mi piace meno del caffè). Mia moglie dice che è già ora.

mercoledì 1 febbraio 2012

LA MANOVRA DI MONTI - LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE

Io non so se il governo in carica arriverà a fine legislatura - come mi auguro - o se qualcuno staccherà la spina prima. La mia opinione è che in tre mesi abbia fatto più cose che tutti i precedenti governi degli ultimi vent'anni, non tutte giustissime ma comunque tutte efficaci. Ne cito alcune:
a) è stata definitivamente accantonata l'idea del Ponte sullo stretto di Messina e i relativi fondi sono stati spostati su altre opere pubbliche. Lo metto per primo perché solo in un Paese di scombinati si poteva pensare di fare un'opera costosissima senza aver risolto i problemi della viabilità autostradale in Calabria e in Sicilia. Oltretutto sappiamo tutti che il cantiere avrebbe "ingrassato" i clan delle due sponde.
b) la pressione sul nostro debito sovrano si sta gradualmente riducendo. Lo spread è ormai sotto i 400 centesimi e oggi sono stati rimborsati 25 miliardi di titoli in scadenza senza apparente difficoltà. La circostanza è passata praticamente sotto silenzio ma ha una portata enorme.
c) la riforma delle pensioni con l'applicazione del contributivo per tutti è alle spalle ed era necessaria anche se è necessario apportar alcuni correttivi per evitare di penalizzare troppo poche classi di età
d) la lotta all'evasione fiscale ha imboccato una strada che il Governo aveva preparato con cura: non avevo sottovalutato, e l'avevo scritto, la portata della misura che imponeva alle banche di comunicare alla Agenzia delle Entrate gli estratti conto di tutti noi. Era già pronto il "redditometro, reso noto ieri dal Direttore Generale della Agenzia delle Entrate ,che permetterà di incrociare i dati delle dichiarazioni dei redditi con i movimenti bancari. Questa misura, unita a quella che impone la tracciabilità per i pagamenti sopra i mille euro, consentirà controlli incrociati efficaci, se si vuole. Con l'elettronica ora si può fare praticamente tutto, se si vuole, ripeto. I blitz sono l'aspetto più eclatante e che maggiormente colpisce la pubblica opinione ed è giusto farli proprio per la loro valenza di "segnali" chiari ma è l'attività giornaliera degli Uffici che può produrre risultati nel tempo La lotta all'evasione, lo ripeto fino alla noia, è un pilastro fondamentale, insieme alla lotta agli sprechi e alla corruzione, per rimettere in linea di galleggiamento il "Titanic" Italia.
Rilevo che ancora il governo non ha prodotto misure di altrettanto rilievo sotto questo ultimo profilo e ritengo che debba essere una delle prossime prioritarie tappe dell'azione di governo.
e) intanto il Ministro Fornero prosegue a ritmo serrato  il confronto con le forze sociali, Confindustria e sindacati, per rivedere tutto il complesso mondo dei contratti di lavoro che è anch'esso necessario rivedere dall'impianto  per ridare competitività al sistema Italia. Sono di oggi i drammatici dati sulla disoccupazione che colpisce soprattutto giovani e donne. Si parla di 2,2 milioni di disoccupati, cifra senz'altro per difetto perché molti hanno ormai rinunciato a cercare lavoro. E' il problema centrale della necessaria REINDUSTRALIZZAZIONE del Paese che sola può far ripartire il motore della crescita
Il compito che l'esecutivo ha davanti è immane: prioritario, tra l'altro, è il problema del funzionamento della giustizia penale, civile e amministrativa, materia tutta da rivedere ma nel senso che deve essere rivista nel'interesse di tutti e non di pochi o di uno, prioritarie sono alcune infrastrutture come la TAV del corridoio cinque, la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e  di tanti altri  comparti.
Ma è ormai evidente ogni giorno di più che tutti noi abbiamo la percezione che l'Italia abbia "svoltato", appena in tempo al contrario della COSTA CONCORDIA, e ne è conferma il crescente livello di "soddisfazione"nei confronti dell'operato del governo che emerge dai sondaggi.
Quindi lunga vita al governo Monti e la consapevolezza che al centro di tuttio c'è la questione morale. Se non si ritorna a comportamenti di onestà,correttezza, serietà, rigore, ogni azione di governo è destinata a fallire. E' la tesi centrale del mio libro "Sulla Crisi e dintorni" che ho provveduto recentemente a pubblicare in una nuova veste grafica.
Dalle notizie di oggi stralcio:
a) il tesoriere della Margherita si appropria di 13 milioni di euro perché gli servivano
b) un senatore del PDL, immobiliarista di successo, compera uno stabile la mattina ad un prezzo e lo rivende il pomeriggio ad un ente ad un prezzo superiore di 18 milioni di euro. Tutti d'accordo, ovviamente.
c) arrestato per corruzione l'Amministratore Delegato di una società autostradale del Nord_Est
d) arrestate oltre 200 persone per pensioni di invalidità percepite senza che ce ne fossero i presupposti
e) eccetera, eccetera, eccetera.
Nemmeno nei Paesi più corrotti dell'America Latina o dell'Africa
Per salvarti, Italia, non puoi andare avanti così.