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sabato 31 marzo 2012

GLI HEDGE FUNDS - LA SPECULAZIONE INTERNAZIONALE

Ci si chiede se dopo quattro mesi di governo Monti siamo usciti dalla situazione di emergenza per quanto riguarda il nostro debito pubblico e possiamo navigare in acque più tranquille. La mia risposta è no e vale per noi , per tutti i paesi del sud della  Unione Europea ma anche per i Paesi apparentemente più solidi finanziariamente. Perché? Perché a livello internazionale operano migliaia di banche o fondi speculativi il cui unico scopo è far soldi manovrando soldi, attaccando i debiti sovrani dei Paesi più in difficoltà, cogliendo come sciacalli i momenti di debolezza di questa o quella economia. Quando si dice "i mercati ci osservano" ci si riferisce a questi organismi tra i quali gli hedge funds fanno la parte del leone.
Cosa sono gli hedge funds? Sono fondi speculativi nati negli Stati Uniti all'inizio degli anni '50. La legge statunitense prescrive che abbiano un capitale di almeno 1 milione di dollari o entrate nette superiori ai 200.000 dollari. I soci non debbono superare il numero di 99. Al di là di questi modesti vincoli gli hedge funds possono fare praticamente tutto. Vendere allo scoperto, utilizzare tecniche di gestione di finanza avanzate, concentrare le operazioni su pochissimi titoli, avendo nei loro statuti previsto che i gestori abbiano in pratica carta bianca. Elemento rilevante è che i gestori  sono anche investitori nel senso che investono nell'attività del loro fondo capitali propri. Gli hedge funds sono quanto di più speculativo la finanza internazionale abbia finora inventato. A titolo esemplificativo segnalo che il fondo LTCM, fondato nel 1994 da due matematici statunitensi ai quali fu conferito il premio Nobel per l'economia nel 1997 per l'applicazione di modelli matematici nella gestione del fondo stesso, pochi anni dopo falliva con  grosse perdite per chi aveva investito .
In Italia i fondi speculativi  sono stati introdotti con decreto 228/1999 e debbono avere le seguenti caratteristiche:
- numero di partecipanti inferiore alle 200 unità
- investimento minimo 500.000 euro
- divieto di sollecitazione pubblica alla sottoscrizione
- il regolamento del fondo deve menzionare la rischiosità e che esso viene gestito in deroga alle norme fissate da CONSOB e da Bankitalia 
Si capirà quindi che, data la estrema libertà di azione e la mancanza di regole, i gestori di tali fondi sono portati in tutto il mondo a comportarsi come pescecani che quando vedono l'odore e il sangue dei soldi si avventano sulle vittime senza alcuno scrupolo e senza alcuna regola morale.
Se poi si pensa a quanto guadagnano i gestori dei fondi più aggressivi si capirà che non c'è niente e nessuno al mondo che possa ritenersi immune dal pericolo di essere attaccato.
A titolo esemplificativo riporto i guadagni di alcuni di questi "managers"nel 2011
- Raymond Dalio , gestore del fondo Bridgewater Associates, 3,9 miliardi di dollari. Avete letto bene: 3,9 miliardi
- Carl Icahn gestore della Icahn Capital Management, 2,5 miliardi di dollari
- James Simons, gestore di Renaissance Technologies Corp, 2,1 miliardi
Complessivamente i primi 25 "gestori" hanno portato a casa 14,4 miliardi di dollari. Ma anche per loro c'è stata crisi: nel 2010 i miliardi erano stati 22.
Cosa si dovrebbe fare per sottrarre le economie, gli stati e i popoli ad attacchi di questo genere di "operatori". Una cosa sola: vietarne l'attività. Ma state tranquilli nessuno negli Usa o in Gran Bretagna o a Hong Kong o a Singapore lo farà
Ecco perché non si può star tranquilli ma avere come capo dell'esecutivo Monti invece di Berlusconi aiuta comunque a non sentirsi i primi della lista. Ma basta un passo falso e .................

martedì 27 marzo 2012

BARBAROSSA - SECONDA ED ULTIMA PARTE

Per la serie "quando volete farvi male da soli fatelo per bene"ho visto ieri sera la seconda ed ultima puntata della miniserie dedicata al BARBAROSSA a suo tempo voluta fermamente dalla Lega. Se potevano esserci dubbi sul giudizio finale essi sono stati dissolti dalla puntata di ieri sera. Vale quindi a maggior ragione il giudizio drastico del rag Fantozzi.
Da parte mia osservo che anche ieri sera lo share è stato piuttosto deludente ( 13,29 contro il 25,1 di Panariello il che è tutto dire)
Il blog "TV.IT" ha commentato il risultato con la seguente affermazione " si è consumata la tragica epopea del Barbarossa" ricordando i costi sostenuti dalla RAI per coprodurre il film ed evidenziando la scarsa affezione degli spettatori, anche dell'Italia del Nord, che conferma il flop registrato nel 2009 quando il film venne proiettato nelle sale cinematografiche. Eppure lo stesso BOSSI appare per un momento nel film come soleva fare Hitchcock nei suoi film, ma evidentemente il cameo non è bastato.
Mi sorge il dubbio che la Padania non esista e che i sostenitori della sua esistenza siano un attimino fuori onda rispetto alla storia. Del resto il trio d'attacco Borghezio, Calderoli, Speroni fa tremare i polsi e questo lo sappiamo da tempo

lunedì 26 marzo 2012

CONVEGNO UNIVERSITER ALLA LIUC

Ho partecipato sabato mattina ad un convegno  della Federuni ( Federazione Università della terza età) tenutosi nella sala convegni della LIUC a Castellanza. La FEDERUNI, fondata nel 1982, raccoglie circa 250 Università della terza età distribuite su tutto il territorio nazionale con oltre 60.000 corsisti e 4.250 docenti. Io sono uno di quelli: tengo da quattro anni un corso che si chiama Economia, Borsa e Finanza
Il convegno aveva come tema "Partecipazione,cittadinanza attiva e democrazia"
Relatori il Presidente di Federuni Prof Giuseppe dal Ferro, un sacerdote, il Prof Michele Aramini, il Professore Della Vedova della LIUC
Non è mia intenzione commentare gli interventi; da parte mia mi limiterò a illustrare come relaziono i tre concetti del tema  alla esperienza della Universiter.
Partecipazione: è troppo facile citare Giorgio Gaber il quale ci ricordava che "democrazia è partecipazione"
Le università della terza età consentono a persone non più giovanissime ma intellettualmente attive e con curiosità  ancora vive di "partecipare"cioè condividere con altri i propri interessi e le proprie curiosità. E consente ai docenti di "partecipare" a coloro che seguono i corsi le proprie conoscenze, le proprie esperienze e i propri orientamenti.
Cittadinanza attiva: la principale conquista degli ultimi tre secoli è l'aver assunto noi tutti il ruolo di cittadini e non di  sudditi. Sembra poco ma è l'essenza della democrazia e ciò che distingue noi dai nostri antenati. Ma la cittadinanza non è data una volta per tutte. Bisogna conquistarla e riconquistarla ogni giorno specialmente nella nostra epoca nella quale è facile ripiombare alla condizione di sudditi quasi senza accorgercene. Cittadinanza attiva significa avere consapevolezza dei propri diritti, e dei propri doveri, e non esitare a far valere i primi e adempiere ai secondi-
Democrazia: vale quanto ho scritto sopra. La democrazia è la principale conquista degli ultimi secoli, non dobbiamo mai dimenticarlo, e ci dà la dimensione di uomini e donne liberi e consapevoli.
Churchill diceva che forse la democrazia non è il migliore dei modi in cui si organizza la convivenza tra i cittadini di uno stato ma è sicuramente il meglio di quanto l'umanità abbia fino ad ora sperimentato
E' con questo spirito che partecipo alle attività della Universiter di Castellanza . Il presente post mi consente, tra l'altro, di ringraziare i miei "studenti" per l'attenzione che mi riservano.

BARBAROSSA

Ieri sera dopo una bella giornata passata all'aria aperta ed al sole con la famiglia, avevo due alternative televisive in prima serata:
- la prima trasmissione della stagione di "Report", il bel programma ideato e presentato dalla Gabanelli, donna spigolosa ma di grande spessore, questo è il mio giudizio
- la prima puntata di due del "Barbarossa". La realizzazione dell'opera era stata a suo tempo fortemente caldeggiata al premier uscito Silvio Berlusconi da Umberto Bossi in persona. La "LEGA", lo sappiamo tutti, ha in Alberto da Giussano il punto di riferimento ideologico e politico quale simbolo della ribellione - vittoriosa - delle città lombarde federate a Pontida nei confronti del potere esterno, a suo tempo rappresentato dall'imperatore Federico, passato alla storia come "il barbarossa", ed in epoca più recente da Roma ladrona e dalle forze ostili che hanno invaso la Padania, compresi tra gli altri me, marchigiano,  e mia moglie, addirittura siciliana.
Bisogna dire che non si è badato a spese per la realizzazione dell'importante evento. a partire dal cast
- RAZ DEGAN nel ruolo di Alberto da Giussano (ha perso charme il RAZ - lo dice mia moglie - dove è finito lo sguardo assassino?)
- RUTGER HAUER nel ruolo dell'imperatore Federico. Physique du role convincente
- KASIA SMUNTNIAK nel ruolo di Eleonora
-ANGELA MOLINA nel ruolo di Hildegard ecc.ecc.
Regista RENZO MARTINELLI di consolidata esperienza
Per non parlare delle accurate ricostruzioni delle città di Lodi di Milano del ponte di barche sul Po, la attenta ricerca di costumi dell'epoca nonché il notevole impegno di sceneggiatura.
Il film è stato realizzato nel 2008 ed era andato nelle sale nel 2009 con, bisogna purtroppo dirlo, scarso successo avendo incassato solamente 830.000  euro di fronte ai 12 milioni spesi per realizzarlo. Ora la RAI ci riprova con l'adattamento televisivo in miniserie per ridare visibilità ad un'opera che stava tanto a cuore al principale alleato di governo del premier uscito ed anche per recuperare un po' dei soldi spesi( mi risulta che sei milioni ce li mise a suo tempo la RAI). Lo share di ieri sera non è stato esaltante (13,54% contro i 17,96 del GRANDE FRATELLO che non ha mai avversari pur essendo giunto alla ennesima edizione)
Mi riprometto di dare un giudizio definitivo dopo aver visto la seconda puntata. Per ora cerco le parole per esprimere un giudizio sintetico che sia esauriente ed anche esaustivo, se possibile.
Ecco, le ho trovate. Mutuando dal giudizio che il rag. Fantozzi ebbe ad esprimere con sincero empito emotivo dopo le reiterate, obbligatorie per lui ed i suoi colleghi, visioni della Corazzata Potemkin. ebbene anche io posso dire che il Barbarossa di Martinelli è  UNA BOIATA PAZZESCA.
Martinelli, Martinelli regista abbastanza conosciuto e nel complesso in genere professionalmente valido, ma cosa hai combinato? Fantozzi usa il termine boiata, la Litizzetto ne userebbe un altro meno "poli"che anche io condivido........... perché, mi creda caro regista, il Barbarossa da lei diretto è una c............pazzesca. A ben ripensarci, però, anche FANTOZZI usa il termine della Litizzetto. E allora.......... anche noi.............diciamolo..............come direbbe il ministro della difesa uscito La Russa.

venerdì 23 marzo 2012

IL BTP QUADRIENNALE CON RENDIMENTO LEGATO ALL'INFLAZIONE

Si è concluso il collocamento del BTP quadriennale con rendimento agganciato all'inflazione dedicato in particolare al mercato "retail" cioè alle famiglie e ai piccoli investitori.
Era la prima operazione della specie e va detto che è stata un successo.
Nei quattro giorni del collocamento sono stati sottoscritti 7,288 miliardi da parte di 133.479 soggetti.. Il rendimento minimo garantito sarà del 2,45%.
Il buon esito dell'operazione, che consentirà al ministero dell'economia di sostituire i BOT in scadenza allungando la "duration" del nostro debito, è dovuto secondo me a due ordini di fattori:
- una ripresa di fiducia da parte degli investitori nei confronti del nostro Paese
- il fatto che molta gente non sa come investire la liquidità di cui dispone; il BTP a quattro anni è sembrato un punto di equilibrio per la durata non eccessivamente lunga e per il rendimento minimo garantito.
Ciò detto, è opportuno non abbassare la guardia perché il malato Italia è sempre in condizioni di estrema debolezza. Non è incoraggiante, ad esempio, che lo "spread" sia risalito a 330 punti base.
Molto dipenderà dall'atteggiamento del Governo in merito ai nuovi contratti di lavoro ed in particolare con riferimento all'articolo 18.
Il PD  non può accettare lo smantellamento dello statuto dei lavoratori e nel caso di ulteriore irrigidimento del premier e del suo ministro del lavoro non potrebbe che far mancare il suo appoggio. Mi sembra che ci siano segnali di attenzione ed apertura da parte dell'esecutivo. Il passaggio é delicato e ricco di insidie.Ci vuole equilibrio, saggezza e lungimiranza da parte di tutti.

LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE

Il nostro paese si era dotato nel dopoguerra di un soddisfacente "stato sociale" che poggiava essenzialmente su tre pilastri:
a) scuola sostanzialmente gratuita ed aperta a tutti
b) un servizio sanitario sostanzialmente gratuito ed aperto a tutti
c) un sistema pensionistico che copriva anche coloro che non avevano avuto la possibilità di effettuare versamenti (non dimentichiamo che alla fine della guerra oltre il 50% della popolazione era impiegato in agricoltura e che le donne erano quasi tutte casalinghe) con la "pensione sociale" ed altre misure di sostegno.
Questo impianto era rafforzato da due leggi fondamentali entrate in vigore all'inizio degli anni 70:
a) lo statuto dei lavoratori che tutelava per la prima volta in maniera organica i lavoratori
b) la legge istitutiva del divorzio che poneva la società civile sullo stesso piano degli altri paesi europei
Tutto ciò era stato possibile per effetto di un lungo processo di accumulazione di capitale che a partire dal 1945 aveva visto due decenni di crescita costante e in certi momenti tumultuosa della nostra economia.
Crescita che si doveva alla concomitante azione di forze diverse:
- una classe imprenditoriale attiva e fortemente motivata( penso alla Olivetti di Adriano Olivetti, alla Ignis di Borghi a Varese, alla Fiat che, senza voler esprimere un giudizio di valore sull'operato di Valletta, contribuiva in misura determinante allo sviluppo del Paese, alla complementare Pirelli, alla Italcementi del Gruppo Pesenti, alla Merloni, alla Montecatini e alla Edison, poi confluite in Montedison e a tanti altri imprenditori che costituivano l'asse portante dell'economia del Paese
- il sistema delle partecipazioni statali che con ENI e IRI soprattutto occupavano settori strategici (approvvigionamento petrolifero, siderurgia, industria aeronautica, industria cantieristica, industria elettronica, industria chimica, industria bellica)
- il sistema delle multinazionali che in quegli anni "delocalizzavano" in Italia (Philips, Hoechst,, Basf, Ibm, Kodak,Union Carbide, Continemtal  solo per citare le prime che vengono alla mente)
Questo processo si è sviluppato fino alla fine degli anni sessanta.
Gli anni 70 hanno fatto registrare i primi scricchiolii con la crisi energetica del 1973/74, e le oscure vicende della strategia della tensione. E' in quegli anni che il debito pubblico comincia a crescere in maniera esponenziale ed è in quegli anni che i governi guidati dalla DC distribuiscono reddito sotto forma di sussidi, pensioni di invalidità, creazione di posti di lavoro fittizi  stampando moneta. Ciò che ha consentito alle forze politiche al governo di catturare consenso ma che hanno contribuito in misura determinante ad appesantire le finanze pubbliche. Gli anni 80 segnano l'apoteosi dell'ottimismo finanziato "a debito"; sono gli anni di Craxi e del CAF..
Primo brusco risveglio all'inizio degli anni '90. Il sistema dei partiti della prima Repubblica collassa sotto il peso del malaffare e della corruzione, il governo Amato si trova a fronteggiare una situazione prossima al "default" e deve intervenire il governo Ciampi per riportare la barra dritta.
I due decenni successivi, quelli che ci portano ai nostri giorni, sono due decenni sprecati durante i quali i governi per fare cassa vendono e spesso svendono gli assets più importanti del patrimonio dello stato (privatizzazioni di Telecom, Enel ecc) e nei quali, malgrado ciò, il debito pubblico continua a correre senza sosta e che vedono in questo ultimo decennio la condotta irresponsabile dei governi Berlusconi (2001-2006 e 2008-2011) che cavalcano un ottimismo del tutto ingiustificato mentre nel mondo tutto cambia con lo spostamento della "fabbrica" del mondo in Asia e nei Paesi dell'Europa orientale, la globalizzazione dell'economia e della finanza, e l'affermarsi di nuovi soggetti in ruoli determinanti (Cina, Corea del Sud, India Brasile)
L'irresponsabilità dell'ultimo decennio ci ha condotto al baratro di fine 2011 quando le cancellerie dei maggiori paesi occidentali, in particolare Usa, Germania e Francia, e la "presa in mano" del presidente Napolitano, hanno spinto per la caduta del governo Berlusconi e l'avvicendamento del governo Monti. Governo che sta facendo il lavoro "sporco"smantellando con il consenso di quasi tutte le forze politiche i pilastri dello stato sociale.
PENSIONI: con le riforme degli scorsi anni e con l'ultimo intervento Monti/Fornero il sistema pensionistico incentrato sul "contributivo" ha creato le condizioni per future pensioni percepite sempre più tardi e di importi in molti casi ridicolmente modesti. Nessuno mette in evidenza che la precarietà di lavoro delle giovani generazioni e il sistema contributivo determineranno pensioni di pura sussistenza e un impoverimento complessivo di larghi strati di popolazione
IL SISTEMA SANITARIO: assorbe oltre 100 miliardi di euro ogni anno ed offre servizi sempre più scadenti per effetto della corruzione che caratterizza il settore dove i partiti hanno occupato tutte le posizioni dalle quali si governa la spesa e per effetto delle maggiori esigenze legate all'invecchiamento della popolazione
LA SCUOLA: è sotto gli occhi di tutti lo scadimento della qualità dell'offerta formativa e il costante peggioramento dei risultati dei nostri studenti che nelle classifiche internazionali occupano ormai stabilmente gli ultimi posti
Da ultimo le vicende di questi giorni sulla riforma dei contratti di lavoro portata avanti dal primo ministro Monti e dal ministro Fornero evidenziano chiaramente che lo statuto dei lavoratori è stato di fatto cancellato.
Niente mi impedisce infine di pensare che saranno forti le pressioni della gerarchia per rivedere la disciplina se non del divorzio sicuramente quella dell'interruzione della gravidanza.
In sintesi in pochissimo tempo sono stati smantellate tutte le conquiste di decenni di lotte e di battaglie per una società più giusta, più equa e più solidale
E sono state costruite le basi le basi per il ritorno ad una società  HOMO HOMINI LUPUS e sinceramente non mi sembra che ciò costituisca un passo in avanti.
I giovani è opportuno che meditino su tutto ciò perché si prospetta loro un presente ed un futuro pieno di incognite. Per chi giovane non è più l'amara constatazione del fallimento sia delle utopie sia di concezioni più pragmatiche e meno rarefatte. Chi vivrà vedrà

sabato 17 marzo 2012

I DERIVATI SUL DEBITO PUBBLICO SOVRANO DEL NOSTRO PAESE

Lo avevo scritto in più occasioni. Il debito pubblico è una voragine ed auguriamoci che non siano stati fatti artifici contabili o impostate operazioni derivate sul nostro debito per nascondere la realtà che è già tragica così come appare.
- nel post del 17 Dicembre nel quale commentavo l'intervista di Aldo Cazzullo a Cesare Geronzi  c'è un passaggio. Il giornalista chiede a Geronzi: che giudizio dà di Tremonti. Risposta del banchiere: è definito da tutti intelligente, geniale, uomo capace di tutto..(Anche a falsificare i conti dello stato, chiosavo io?) Per questo meno adatto a gestire istituzioni pubbliche, chiudeva il banchiere
In altri vari articoli, soprattutto in quelli nei quali commento mensilmente i dati sul debito pubblico, ho sempre ricordato il pericolo rappresentato dalla "finanza creativa" del Ministro dell'economia Tremonti. Uno per tutti un post del 13 Luglio 2010.
Ebbene, sembra proprio che avevo fatto bene a non fidarmi. Oggi la stampa conferma quello che avevo già anticipato, cioè che all'inizio di Gennaio il nostro Paese ha rimborsato a Morgan Stanley 3,4 miliardi a chiusura di contratti derivati impostati negli anni 90 perché per l'Italia era diventato meno costoso cancellare i contratti piuttosto che rinnovarli. Ma ciò che è più grave è che, sembra, le perdite complessive sui derivati ammonterebbero a 31 miliardi, una cifra impressionante. Per maggiori dettagli rimando all'articolo su Repubblica di oggi a firma Elisa Martinuzzi e Nicholas Dunbar
Non voglio approfondire in questa sede la "tecnicità" dei derivati, materia di difficile comprensione e di difficile illustrazione. Ridotto in pillole attraverso i derivati, tecnicamente degli swap sui tassi di interesse, il tesoro ha cercato di ristrutturare il proprio debito riducendo il rischio tasso e spostando nel tempo l'onere del pagamento degli interessi avendo un vantaggio immediato in termini di minor onere di interessi nella prima parte dell'operazione compensato da maggior onere nella parte finale del contratto. E' un modo a mio avviso "truffaldino" di presentare i conti nascondendo la reale situazione del debitore che scarica sul "futuro" i maggiori oneri ed è disonesto nei confronti delle future generazioni. Ai derivati della specie hanno ricorso Regioni, Provincie, comuni (tra i quali Busto Arsizio con un derivato di 55 milioni). Ma, tornando all'Italia, avendo il derivato natura speculativa e comportando sempre un "floor", cioè un tasso minimo che andava pagato comunque, quando i tassi sugli swap hanno iniziato a calare, anzi a crollare, dopo il 2008, l'Italia si è trovata nella condizione di dover pagare alle proprie banche delle somme spaventosamente alte date dalla differenza tra il tasso "floor" del contratto e i tassi di mercato.
Quind, in sintesi, dobbiamo al lascito del precedente governo un debito di 1.900 miliardi di euro, pagamenti ritardati nei confronti dei fornitori per circa 70 miliardi  e perdite sui derivati per 31 miliardi di dollari
Se vi sembra che la finanza pubblica sia stata già risanata, pensatelo pure. Secondo me ci vogliono almeno 20 anni di gestione correttada parte di persone capaci. Lunga vita al premier Mario Monti

giovedì 15 marzo 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 GENNAIO 2012

Come ogni mese commento i dati sul debito pubblico del nostro Paese che vengono pubblicati da Bankitalia sul supplemento mensile al bollettino economico.
Avevo previsto che in Gennaio il debito pubblico sarebbe di nuovo esploso perchè i ritardati pagamenti di fine anno eredità della gestione Tremonti ad anno nuovo avrebbero dovuto  essere poi fatti. Puntuale il dato di Gennaio conferma il trend. Il debito è salito dai 1.898  miliardi di fine 2011 ai 1.936 di fine Gennaio 2012 con un aumento in un solo mese di 38 miliardi. Il dato rappresenta il record assoluto e non è certo colpa o responsabilità del Presidente Monti e del suo governo che hanno ereditato, lo sappiamo tutti ma è opportuno ricordarselo, una situazione di emergenza assoluta. Il debito è costituito per 1.626 miliardi da titoli a medio lungo termine e questa è l'unica nota positiva anche se la "duration" cioè la vita residua del debito è scesa da 7,6 a 7,4 anni (cfr tav 9 del documento).
Ma preoccupante è il dato sui detentori del debito. Nel corso del'ultimo mese di cui si dispongono i dati il debito in mano a "soggetti non residenti" è sceso da 790 a 763 miliardi a conferma che è proseguita l'azione di disimpegno dei soggetti non residenti nei confronti del nostro debito sovrano. I mesi prossimi ci diranno se gli investitori internazionali hanno ripreso ad aver fiducia nei nostri confronti; per ora non si può che registrare il dato anche qui eredità tremontiana (il dato si riferisce a fine Novembre perchè, come ho più volte spiegato, Bankitalia recepisce con un ritardo di circa due mesi i dati sul debito in mano a non residenti e l'ultimo dato si riferisce appunto  al mese di Novembre.
Per una completa analisi dei dati mi permetto rimandare chi fosse interessato soprattutto alle tavole 4-5-9 del bollettino.
In questa sede mi limito a sottolineare che chi avesse creduto che siamo fuori dall'emergenza si sbaglia di grosso. L'azione del governo Monti produrrà i suoi effetti nei prossimi mesi. Per ora i dati riflettono la gestioneTremonti/Berlusconi che ha portato il Paese sull'orlo del baratro dal quale sarà difficilissimo tirarci fuori e comunque non certo in tempi brevi.
Di questo è opportuno che noi cittadini abbiamo consapevolezza per non cadere di nuovo vittime di informazioni false, drogate e fuorvianti

mercoledì 14 marzo 2012

PIRANI COME STAI?

Alcuni amici mi hanno telefonato chiedendosi e chiedendomi come stessi visto che ho rallentato i miei interventi sul blog. Come diceva Woody Allen , "Dio è morto ed anche io non mi sento tanto bene". Ma mi auguro di star meglio anche perché Gasparri ha dichiarato che i politici sono pronti a ritornare. Dio ci scampi e liberi da nuovi interventi del senatore. Bisogna star bene per forza
Un saluto a tutti

venerdì 9 marzo 2012

LA ROTATORIA DEI 5 PONTI - ESEMPIO EMBLEMATICO DI SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE

Stamattina ho rifatto dopo tanto tempo la "giostra" dei cinque ponti. Per i non bustocchi dirò che si tratta di un manufatto molto simile ad un tracciato di montagne russe fatto costruire ormai parecchi anni fa durante la giunta guidata dal sindaco leghista Ing: Rosa con la finalità di favorire l'attraversamento del nodo viario dei 5 ponti, nodo di accesso alla città per chi proviene dalla Autostrada e non distante da casa mia, con un percorso "sopraelevato" rispetto al piano stradale. Costo se ben ricordo 3,8 milioni di euro.
Sono partito da Piazza 25 Aprile e una volta arrivato in fondo a via Crispi ho iniziato la salita del toboga. La prima parte assomiglia ad un sentiero di montagna che sale dolcemente  in tante e larghe volute. Ci vuole un bel po' di tempo a percorrerlo ma una volta arrivati in cima.............inizia la seconda parte, mica è finita. Perchè è la seconda parte che fa attraversare il nodo viario. Non più volute circolari ma due secchi tratti rettilinei a v seguiti dalla discesa che riprende il percorso a volute circolari. Se l'opera doveva servire a risolvere il problema dell'attraversamento a persone anziane o parzialmente disabili direi che solo un sadico può averlo progettato e attuato. Ma anche per chi non ha problemi l'opera appare completamente inutile tanto è vero che..............non ci va mai nessuno. Unico dato positivo il fatto che il percorso è pulito e tenuto in ordine con un piccolo neo: arrivati in fondo, al centro dello spazio circolare che delimita l'ultima ampia voluta , c'è una motocicletta blu ridotta in mille pezzi che ha l'aria di essere lì da chissà quanto tempo
Questi sono i 5 ponti

mercoledì 7 marzo 2012

MARCO SIMEON - CHI ERA COSTUI

In queste ultime settimane sono stati numerosi gli spunti di cronaca e gli articoli di stampa sui rapporti tra gerarchie ecclesiastiche e finanza, sul ruolo dello IOR, su quello della OPUS DEI, sulle lotte di potere all'interno del Vaticano..
Il "Fatto Quotidiano" ha pubblicato la corrispondenza riservata tra il Cardinal Tettamanzi ed il Cardinal Bertone Segretario di Stato, è stato dato inoltre ampio rilievo alla denuncia di Monsignor Viganò circa corruzione e comportamenti non commendevoli all'interno dei palazzi vaticani (Monsignor Viganò è stato trasferito nunzio negli Stati Uniti)), il Corriere della Sera ha pubblicato un libro inchiesta di Mario Gerevini e Simona Ravizza dal titolo "I segreti di  Don Verze", due giornalisti del Sole 24-ore, Angelo Mincuzzi e Giuseppe Oddo,  hanno pubblicato un libro inchiesta sulla figura di Giammario Roveraro, ex Presidente di AKROS, finanziaria molto in auge negli anni 90, e uomo dichiaratamente appartenente all'OPUS DEI, e numerosi sono gli articoli che hanno avuto ad oggetto la materia in questione.
Per capirne qualcosa di più e cercare un filo conduttore serviamoci della figura di Marco Simeon che solo pochi addetti ai lavori conoscono ma che svolge ruoli importanti e delicati.
Chi è MARCO SIMEON?
E' un giovane nato in Liguria figlio di un gestore di un distributore AGIP a Sanremo. Ha trentaquattro anni essendo nato nel 1977.
Cresciuto nel mondo cattolico ligure è stato inizialmente apprezzato e valorizzato da Monsignor Barabino, vescovo di Ventimiglia ed ex segretario del cardinal Siri, cui il giovane si rivolse anche in occasione della stesura della tesi di laurea in diritto canonico che aveva ad oggetto il ruolo del "Segretario di Stato" vaticano. In questa veste e per le sue competenze fu presentato al cardinal Bertone, nel frattempo venuto a sostituire il cardinal Tettamanzi come arcivescovo di Genova, il quale subito intuì le grandi potenzialità del giovane intellettuale cattolico, stesse potenzialità che furono intuite dal Presidente di Capitalia  Geronzi il quale lo assunse come consulente per gli affari istituzionali di Capitalia affidandogli anche il controllo di fatto della Filiale di Banca Roma di via Conciliazione nella quale sono da sempre radicati, per ovvie comodità logistiche, i rapporti finanziari tra il grande istituto di credito romano e oltre Tevere. Circostanza questa che non piacque all'amministratore Delegato Arpe.
Incorporata nel 2007 Capitalia in Unicredit e trasferitosi Geronzi in Mediobanca come Presidente, il giovane Simeon seguì il suo patron nello stesso ruolo di consulente per gli affari istituzionali. Lasciata Mediobanca in concomitanza con il passaggio di Geronzi alle Generali, è stato assunto in Rai come direttore delle relazioni istituzionali ed internazionali della RAI stessa  E, caso più unico che raro, svolge lo stesso ruolo in seno alla radio vaticana.
A conferma della grande fiducia che viene riposta in lui ha occupato un posto di consigliere di amministrazione in fondazione Carige a Genova ed è poi entrato nel consiglio di amministrazione di banca Carige per conto dello IOR ed è presente in tantissimi posti di potere-.
Recentemente ha rilasciato una intervista al Fatto Quotidiano( in data 26 Febbraio scaricabile da Google) nella quale non si nasconde e non nasconde il suo potere. Dell'intervista mi ha colpito un passaggio quando nella parte finale dell'intervista non nega l'importanza che la massoneria ha negli assetti di potere del nostro Paese. Affermazione che fa il paio con la stessa affermazione fatta dal Presidente Geronzi nella famosa intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera da me commentata in tre post del 17 e 18 Dicembre scorso.
Va seguito con attenzione, il Dr. Simeon,  perchè attraverso di lui si può capire cosa si muove nelle sfere alte e rarefatte del potere e perché è la conferma che non tutti i giovani trovano difficoltà ad affermarsi. Occorre però avere delle qualità e consapevolezza delle stesse, doti che non tutti hanno.

lunedì 5 marzo 2012

ANCORA SULLE INIZIATIVE EDITORIALI DEL CORRIERE DELLA SERA

 Nel Novembre scorso avevo già dedicato un post alle iniziative editoriali del Corriere della Sera, post che aveva suscitato un certo interesse tanto è vero che solo nell'ultimo mese l'articolo è stato letto 71 volte. Ritorno in argomento per segnalare la nuova iniziativa: 10 opere fondamentali del pensiero libero, Greci e Latini.
Solita formula: veste grafica spartana, carta riciclata, costo un euro (il costo di un caffè).
Escono il giovedì ed il sabato; riporto i titoli:
1) Platone: Apologia di Socrate, Critone
2) Aristotele: La costituzione degli ateniesi
3) Sofocle: Antigone + Edipo Re
4) Epicuro: Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla felicità
5) Cicerone: L'amicizia
6) Seneca: la fermezza del saggio e altri scritti
7) Parmenide: Poema sulla natura
8) Eschilo: Prometeo incatenato
9) Platone : Il simposio
10) Aristofane: Le nuvole
Il Corriere, nel presentare l'iniziativa , ne sottolinea le linee portanti: "L'antichità classica ha stabilito le coordinate in cui ancora oggi si sviluppa la nostra civiltà"...........per cui il Corriere ritiene importante offrire ai suoi lettori "i testi capitali degli autori più grandi, coloro che hanno definito la nostra nozione di giustizia , politica, destino, natura, anima, felicità" "Perché è il pensiero che rende liberi. Sono le idee ad aver plasmato la nostra umanità"
10 testi fondamentali veramente al costo di 10 euro. Sottolineo volutamente l'aspetto costo perché troppo spesso lo si assume come alibi. 
Se dovessi scegliere uno dei dieci?
Scelta difficile perché avrebbe come conseguenza il determinarsi di nove esclusioni. Ma facciamola:
Epicuro: Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla Felicità.(esce il 10 Marzo)
PERCHE' ?
Perché alla fin fine è la libertà che ci rende liberi
Vero Cardinal Biffi?
Buona lettura.

venerdì 2 marzo 2012

LA MUSICA IN FUNZIONE TERAPEUTICA - IL BASSO CONTINUO

La musica, l'abbiamo detto tante volte, è una delle cose belle della vita e se è bella è bella tutta. Non faccio distinzioni di genere, tuttalpiù faccio distinzioni di funzioni svolte. Mi spiego: se ho bisogno di caricarmi ascolterò un certo genere di musica; se ho bisogno di rilassarmi ascolterò un altro genere. I nostri gusti musicali sono fortemente influenzati dal nostro carattere, dalla nostra età, dalla nostra cultura intesa come insieme delle esperienze, delle conoscenze, dei valori che fanno di ciascuno di noi un "unicum".E il genere di musica che ascoltiamo è fortemente influenzato da quello che vogliamo e ci aspettiamo dalla musica in quel momento  Ritorno al concetto precedente: se ho bisogno di rilassarmi io prediligo musica del tipo di quella fatta da Giovanni Allevi, ascolto un album di Fausto Papetti (i più giovani lo conoscono?), o musica ayurvedica o, nell'ambito della musica cosiddetta "classica", autori del seicento o del primo settecento. (Vivaldi, Pachelbel, Handel, Corelli), cioè musica barocca  Perché? Io attribuisco l'effetto rilassante all'uso del "basso continuo" che era comunissimo ai tempi.
Cosa è il "basso continuo":
E' l'accompagnamento strumentale che conduce il discorso di insieme della partitura, una linea melodica che il musicista scriveva in chiave di basso e che faceva da sostegno armonico a tutta la partitura. Il basso continuo era affidato ad uno strumento ad arco che seguiva solo la parte scritta e  a uno strumento polifonico,in genere o al clavicembalo o all'organo. sul quale l'esecutore suonava anche gli accordi..(Questo tecnicamente) In pratica era una nota continua tenuta al basso - quindi grave - che era una specie di "sottofondo"
La nota continua tenuta al basso e l'effetto "sottofondo" conseguente sono a mio avviso i principali "responsabili" dell'effetto rilassante della musica barocca.
Provate con il "canone e giga" o con la "chaconne" di Pachelbel, o con le sonate, i trii, i concerti per liuto, viola, violino e basso continuo di Vivaldi.
Poi c'è sempre Sergio Bruni, ma lui più che rilassarmi mi faceva dormire, Dio l'abbia in gloria. Sfido chiunque sotto i quarantanni a ricordare o a sapere chi fosse Sergio Bruni

giovedì 1 marzo 2012

Lucio Dalla - Caruso




Io lo ricordo così. Un altro della mia generazione che se ne va. Lo vedevamo a Lipari tanti anni fa quando teneva la barca alle Eolie prima di passare alle Tremiti. Il nostro ricordo, quello di un uomo  riservato, sensibile, malinconico. Il viaggio ti sia leggero.
Alberto e Milena

IL CONTRASTO AL TERRORISMO - I CONTROLLI AGLI AEROPORTI - I RICCI DI MARE

Ieri abbiamo fatto un "mordi e fuggi" in Sicilia(partiti di mattina rientrati di sera). Sulla strada del ritorno siamo passati a salutare ad Avola il nostro fornitore abituale di pesce in estate, la pescheria PUGLISI. Pesce esposto bellissimo che non potevamo portare con noi Abbiamo acquistato solamente un vasetto di ricci di mare da gustare con la pasta al rientro a casa: vasetto di plastica trasparente inserito in un sacchetto di plastica trasparente, costo euro 25.
Arrivati al controllo aeroportuale a Catania mia moglie è stata invitata ad aprire la borsetta ...............dove c'era il vasetto con i ricci di mare. Allarme rosso: i ricci non passano: buttarli o imbarcarli con il bagaglio. Soluzione quest'ultima non praticabile in quanto viaggiavamo con bagaglio a mano. Dopo aver cercato inutilmente di convincere gli addetti che la quantità era al di sotto dei 100 ml consentiti, dopo aver cercato di ricordare agli addetti al controllo, tutti siciliani, che i ricci di mare - conosciuti ed apprezzati da tutti in Sicilia - di solito non sono utilizzati per compiere atti terroristici, ci siamo dovuti arrendere ed  ricci hanno preso la via di una tazza della toilette dell'aeroporto di Catania, con nostro grande rammarico.
Rientrati a casa, siamo andati a rivedere le norme n vigore dal novembre 2006 sui controlli antiterrorismo negli aeroporti.
NON SONO AMMESSI AL SEGUITO DEL VIAGGIATORE IN CABINA
LIQUIDI,  CHE COMPRENDONO:
. acqua ed altre bevande, minestre e sciroppi ( avevamo quasi tutti una bottiglietta d' acqua  al controllo L'acqua sì e i ricci no? Perchè?
. creme, lozioni ed oli
. profumi, sprays, gel, inclusi quelli per doccia o capelli
NON SONO AMMESSI INOLTRE
. schiume da barba, gel o altre schiume
. sostanze in pasta compreso dentifricio
miscele di liquidi e solidi (probabilmente i ricci di mare vanno ricompresi in questa categoria)
. mascara
. ogni altro prodotto di analoga consistenza
SONO AMMESSI
. crema di cioccolata sandwich preparata con crema di cioccolato (?)
. burro di arachidi sandwich preparato con burro di arachidi (?)
. mascara liquido, cipria, fard
. lucidalabbra liquido, rossetto solido
. yougurt, formaggio fresco
. formaggio squagliato (ad es. camembert) e formaggio solido ( edam, parmigiano)
. deodoranti aerosol, roll on, talco in polvere
- lista suscettibile di ulteriori sviluppi (dice la legge)
Noi capiamo tutto ma riteniamo che il buon senso debba rimanere il cardine interpretativo di ogni norma. Nel nostro Paese corruzione sprechi lassismi di ogni genere sono esperienza quotidiana............ma i ricci non passano...........sui ricci si fa l'Italia o si muore.
Suvvia