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venerdì 29 giugno 2012

IL MONTE DEI PASCHI UNA BANCA SPROFONDATA NEL NULLA

Il MONTEPASCHI è, come noto, una delle banche più antiche (fondata nel 1472 come Monte di Pietà) e più importanti del Paese. Per lunghissimo tempo e fino a pochi anni fa è stata l'attività intorno alla quale ha sempre ruotato la ricca economia di Siena, che poteva contare sull'attrazione turistica costituita dalla bellezza della città, a mio avviso la più bella del mondo tra quelle di dimensioni medio-piccole, sul fascino del Palio, sulla bontà del "Panforte"e sul Monte, che dava lavoro a migliaia di senesi, alimentava un ricco circuito di indotto, aveva reso possibile l'avvio dell'attività di una Università tra le più prestigiose del nostro Paese e, soprattutto, distribuiva ogni anno somme non indifferenti sotto forma di utili ai vari enti ( comune provincia, camera di commercio) che detenevano quote del capitale.
Tutto questo fino a pochi anni fa quando l'Istituto senese ha iniziato una parabola sempre più velocemente discendente, ha evidenziato sempre più spesso problemi di redditività fino alle decisioni prese nella corrente settimana: il MONTE chiude 400 sportelli, taglia ulteriori 4.600 dipendenti ed è costretta a ricorrere  nuovamente ai "Tremonti bonds"( in corso una richiesta per 3,4 miliardi) il tutto per poter presentare un piano triennale con i numeri minimamentea posto. Intanto il titolo è sceso sott i venti centesimi( 0,1950 in questo momento  per una capitalizzazione inferiore ai 2,5  miliardi. Rammento che il titolo quotava 3,5 euro cinque anni fa. Quanto lontani sembrano i tempi nei quali il Monte aveva come "testimonial" Luciano Pavarotti che decantava la solidità secolare della Banca
Come si è arrivati a tutto questo? Il mercato è cambiato, indubbiamente, l'attività bancaria è meno remunerativa che in passato, errori gestionali ne hanno fatti tutti, ma quando gli errori si susseguono  uno dietro l'altro, io che mi rifiuto di credere alla stupidità e alle'ingenuità dei vertici di qualsiasi azienda in qualsiasi settore, sono portato a credere che ci sia dell'altro.
Ricordo innanzitutto, per tenere le fila del ragionamento, che in ottemperanza alle disposizioni della Legge Amato sulle Fondazioni Bancarie, nel 1995 un decreto del Ministero del Tesoro ha dato origine a due enti , la "Banca  Monte dei Paschi spa", che svolge attività bancaria, e la "Fondazione Monte dei Paschi di Siena" un ente no profit che, come  tutte le altre fondazioni bancarie, ha assunto la valenza di un grosso centro di potere locale potendo contare sui lauti dividendi che la Banca ha finora erogato.
Dopo il 95 la Banca ha avuto due obbiettivi; espandersi per assumere una connotazione di banca primaria almeno a livello nazionale (la presenza era fortemente sbilanciata in Toscana) e fare utili per poter erogare dividendi di sempre maggiore importanza ai soci , molte persone fisiche residenti in Toscana e molti dipendenti, e,soprattutto. alla Fondazione,
In questo contesto i vertici aziendali hanno dato avvio ad un intenso programma di acquisizioni che  si è rivelato un fallimento completo:
- ha rilevato dalla famiglia Semeraro la Banca del Salento, poi diventata "Banca 121" strapagandola e portandosi in casa  i guasti provocati da una politica"border line" se non "over line" del Direttore Generale De Bustis che infatti poco tempo dopo ha ritenuto opportuno lasciare il Gruppo per  assumere il ruolo guida in Italia della Deutsche Bank
- ha rilevato nel 2007 da Banco Santander per la cifra astronomica di 9 miliardi di euro la "Banca Antonveneta" che, lo ricordiamo tutti, era stata oggetto di un una "guerra" per la sua acquisizione tra la "Banca Popolare di Lodi"guidata da Fiorani e la olandese "ABN AMRO", la quale  subito dopo averla acquisita era stataa sua volta acquisita dalla spagnola "Santander" che ne aveva fatto "lo spezzatino" rifilando la Antonveneta ai toscani per una somma (9 miliardi appunto) almeno tripla del valore della banca acquisita
- ha rilevato la "Banca Agrcola Mantovana" - delle tre la meno problematica ma anche essa con varie zone d'ombra al suo interno(la banca mantovana aveva avuto un forte sviluppo negli anni in cui si erano affermati gli imprenditori/finanzieri della cosiddetta razza-padana)
Tre acquisizioni, tre errori, tre banche pagate care e con tanti problemi al loro interno.
Tutto ciò ha prosciugato le risorse per gli investimenti interni (le procedure Montepaschi sono tra le più antiquate) dando vita ad una spirale di "alleggerimenti" di personale, di operazioni di aumento di capitale che hanno messo in difficoltà  la Fondazione, che ora detiene il 45,96% del capitale, e con lei gli enti che partecipano al suo capitale, di ricorso ai Tremonti Bonds, per poter far fronte ai problemi di liquidità e di "ratios patrimoniali" che la Banca sempre più incontrava.
Di poche settimane fa l'arrivo come Presidente di Alessandro Profumo, ex Amministratore Delegato di Unicredito.
Come vedo io il Montepaschi? Come la più debole delle grosse banche del nostro Paese, con tanti problemi da risolvere, con tante zone d'ombra da far uscire allo scoperto.
Il MONTE, come tutto il Paese, ha davanti a se una scelta:o invertire la rotta o affondare.
Quale sarà il futuro d'Italia dipenderà dalla scelta fatta.

giovedì 28 giugno 2012

PANICO - DOBBIAMO PARTIRE E L'IMPIANTO DI IRRIGAZIONE AUTOMATICO IN TERRAZZA NON FUNZIONA

Domenica dobbiamo partire e l'impianto di irrigazione automatico in terrazza, che funzionava benissimo fino a ieri, non parte. Panico. Sembra un problema piccolo invece è grosso perché le nostre piante fanno parte della casa e di noi. Per il resto siamo pronti. Vi terrò aggiornati.
Dalla terrazza di via Fagnano 27 28 Giugno ore 7,30
Post scriptum: problema risolto grazie all'intervento di una cara amica. ore 13

martedì 26 giugno 2012

L'EXPO 2015 UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA

Tra i molti meriti del governo Monti c'è quello di aver detto no ad una candidatura italiana per le Olimpiadi del 2020. Purtroppo il precedente governo si era invece impegnato per l'Expo 2015 che - temo - sarà un bagno di  sangue per le esauste casse dello stato centrale e degli enti locali. L'occasione dell'Expo era stata vista come una ottima occasione per fare "affari" in sinergica sintonia tra il mondo della politica ed il mondo imprenditoriale vicino al governo allora in carica.. I Cabassi, ad esempio, avrebbero dovuto lucrare non poco dai terreni sui quali erigere le strutture dell'Expo, la Compagnia delle Opere, che qui in Lombardia ha il monopolio degli appalti pubblici e che è uno dei poteri veramente forti di questo Paese, avrebbe dovuto cogliere ogni opportunità per fare lauti guadagni, il "Celeste" sarebbe dovuto diventare sempre più celeste fino ad assurgere agli onori degli altari. Ma gli appetiti contrapposti, il mutato quadro di riferimento sia interno che internazionale, la crisi di identità del PDL e della LEGA rischiano di trasformare l' evento in un "flop" clamoroso che ci costerà lacrime e sangue come contribuenti e ci farà fare figure barbine di fronte al mondo.
E' di oggi la notizia che Luigi Roth ha lasciato l'incarico di commissario generale di sezione per il padiglione Italia affermando, nella lettera di dimissioni indirizzata al premier Monti, che "le condizioni date non consentono a mio avviso una performance di qualità coerente con le aspettative del governo e del Paese". Più chiaro di così si muore. Del resto solo pochi giorni fa il sindaco Pisapia aveva dato le dimissioni da "commissario straordinario", dimissioni a fatica rientrate.
Sull'expo ci sarà molto da dire e da commentare, nei prossimi mesi, come ennesima tragedia annunciata di questi anni così contorti e pieni di problemi che il nostro Paese attraversa. O se ne esce, da questa palude, con un volo d'ala di quelli risolutivi - ma non vedo chi sia in grado di darlo - o il Paese è destinato a sprofondare sempre più nelle sabbie mobili di un declino che tutti ci avviluppa e tutti ci sommerge.

domenica 24 giugno 2012

S.B. NOTO ECONOMISTA DEL C.I.T TORNA IN CAMPO

S. B. - noto economista del C.I.T. (Cepu Institute of Technology) ha annunciato che torna in campo. E, visti gli errori di comunicazione nei quali è incorso il governo Monti - oltre ad alcuni errori di sostanza - il rischio, concreto, è che vinca di nuovo. Perché gli italiani hanno memoria corta, ci capiscono poco, e non guardano più in là del loro naso per cui si possono dire tutte le corbellerie che tutto passa.
Alcune idee geniali, seppure in qualche piccola contraddizione tra loro:
- stampiamo euro con la nostra zecca
- usciamo dell'euro che così possiamo ricominciare con le svalutazioni competitive
- facciamo uscire la Germania dall'euro.
Lo scopo di questa nuova discesa in campo è chiaro come il sole: "Quirinale uber alles"
Per cui  può darsi che dovremo riabituarci ad averlo servito in tutte le salse dalla stampa, dalle televisioni, dai media in generale. Comici, vignettisti satirici, la "sora Cesira", sono in trepida attesa. Non so che giudizio dare dell'editoriale di Sechi sul Tempo, un Sechi che prende le distanze così non mi convince. Mentre lucido come al solito l'editoriale di Eugenio Scalfari su "Repubblica" di oggi.
Tra  mezzora comincia la partita: dovremo "spezzare le reni" alla "perfida albiòne"
Tutto passa, niente passa
Vediamoci la partita.
Dalla terazzza di via Fagnano 27  22 Giugno 2012 ore 20,15
Post scriptum: dal telegiornale della sera del 26 Giugno apprendo che il noto economista ha dichiarato che il suo obbiettivo è "fare il ministro dell'economia in un governo a guida Alfano.
Siamo a posto; ci mancava solo questa

giovedì 21 giugno 2012

LE TERRAZZE DI CUNARDO - PRECISAZIONE

Ho appena pubblicato un post sulla mia esperienza a Cunardo. Siccome avevo cominciato ad elaborare lo scritto da qualche giorno, la procedura lo indica come pubblicato il 16 Giugno e a tale data lo trovate,
Dalle Terrazze di Cunardo  21 Giugno 2012, primo giorno dell'estate 2012

martedì 19 giugno 2012

L' AURORA DALLE ROSEE DITA

Stamane mi sono svegliato prima del solito, ed è tutto dire, ma riposato per aver dormito sei ore di fila, sono salito alle terrazze ed ho assistito, nello scenario incomparabile dei boschi della Valganna, al sorgere del sole, preceduto da "eos" - l'aurora dalle rosee dita, come la chiamava Omero. Io non so se Omero sia esistito o no. La questione omerica mi sembra aperta, se ben ricordo.Io propendo per il sì, emotivamente. So solo che, a distanza di tremila anni, il suo mondo ci appare vividamente uguale al nostro. Nei due poemi, io preferisco nettamente l'Odissea se non altro perché mia moglie ha sempre detto che si è innamorata di me - bontà sua - perché avevo la barba e il collo (sic) che le ricordavano quelli di quello "stronzo"di Ulisse. Proprio quel collo che mi dà ora tanti problemi. Valle a capire le donne. Nei due poemi, dicevo, c'è, come in Shakespeare, l'intera gamma delle passioni umane. La giovanile esuberanza di Achille, la solida maturità di Ettore, l'esperienza di vita del meno giovane dei tre, Ulisse, al quale , se non altro per ragioni anagrafiche, mi trovo più affine.
"Quando mattutina apparve aurora dalle rosee dita, meravigliati facemmo il giro dell'isola. Le ninfe, figlie di Zeus egioco, eccitarono le capre montane perché i compagni avessero il pasto................." è il libro IX quello dell'incontro con Polifemo.
"O frati, dissi, che per cento milia
perigli siete giunti all'occidente
a questa tanto picciola vigilia
d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negare l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e conoscenza:!
è il canto XXVI dell'inferno
Si è fatto giorno pieno, sto ascoltando con le cuffie arie pucciniane da un bellissimo CD regalatomi giorni fa da cari amici (ne riparlerò), la giornata si preannuncia splendida. Va bene così
Dalle Terraze  di Cunardo Martedì 19 Giugno 2012 ore 6 scarse

lunedì 18 giugno 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 APRILE 2012

Bankitalia ha pubblicato a metà mese, come d'abitudine, il supplemento al bollettino mensile con i dati di finanza pubblica aggiornati al 30 Aprile. 
Il debito pubblico ha segnato un nuovo record assoluto (1.948 miliardi) ma evidenziando un rallentamento nella sua evoluzione : l'incremento nel mese è stato di  2,3 miliardi, il più basso degli ultimi mesi. Occorrerà vedere nei prossimi mesi se il risultato si colloca in una linea di tendenza o se è da considerarsi un dato episodico. Rammento che nel corso dell'ultimo anno (aprile 2012 su Aprile 2011) il debito è salito di 59 miliardi. Rammento altresì che perché il debito pubblico inizi a scendere occorre un avanzo primario di 5-5,2 punti di Pil , dato che si è conseguito solo durante il periodo in cui il Ministero dell'economia era guidato da Carlo Azeglio Ciampi.
E questo risultato, come ho più volte scritto in passato, si consegue dal lato delle entrate con una forte lotta all'evasione fiscale e con politiche che favoriscano la crescita ( e conseguente aumento del Prodotto Interno Lordo) in modo che aumenti il denominatore e, dal lato delle uscite, con una riduzionedelle spese, degli sprechi e della corruzione ( la ormai famosa "spending rewiew di cui si atanno occupando Bondi ed Amato )
Un altro elemento positivo è il fatto che il debito continua ad essere costituito in gran parte da "debito a medio-lungo termine " ( BTP e CCT) (1.465 miliardi), mentre è preoccupante il disimpegno degli investitori esteri( i titoli in mano a soggetti non residenti sono scesi a fine Febbraio - i dati sono sempre in ritardo di due mesi come ho più volte scritto- a 715 miliardi con una diminuzione di 20 miliardi in un mese e di ben 112 miliardi in un anno (da 827 del Febbraio 2011 ai 715 del febbraio 2012).
La "duration", cioè la durata media del debito , rimane a 7,4 anni e ciò conferma il buon lavoro della dottoressa Cannata, della quale e del cui ruolo ho parlato con dovizia nel passato.
In sintesi un quadro di luci ed ombre anche perché fare ripartire una "petroliera"ferma e piena di falle non è facile.
E' per questo che condivido pienamente la prudenza del premier e della Banca d'Italia: non siamo al sicuro. La convalescenza sarà lunga e difficile ma Monti è l'unico medico che in questo momento può salvare l'Italia.
Dalle terrazze di Cunardo Lunedì 18 Gugno 2012 ore 16,15

BOLOGNA - LA REPUBBLICA DELLE IDEE

Si è chiusa ieri a Bologna la "quattro giorni " della"Repubblica delle Idee", l'evento organizzato dall'omonimo quotidiano per mettere in moto le migliori energie intellettuali del Paese che sole possono arginare il rapido declino della nostra Italia e che sole possono invertire il processo in atto. Una quattro giorni densa di avvenimenti culminati nell'incontro di Sabato pomeriggio di Eugenio Scalfari e di Ezio Mauro con Mario Monti.
Una mia amica di Bologna che a Bologna c'era mi ha scritto: " ti sarebbe piaciuta Bologna oggi..........soprattutto nelle ore passate all'arena del sole domenica dalle 11 alle 17 durante le quali giovani e quasi giovani hanno presentato "le loro idee" in vari campi (scienza, sociale) Tonificante era vedere queste giovani persone per ciascuna delle quali la parola chiave era "passione"
Sono d'accordo: mi sarebbe piaciuta Bologna e mi avrebbe fatto bene esserci.
Ma parzialmente ci sono stato collegandomi in streaming e seguendo in diretta l'incontro con Monti.
Ho anche recentemente sostenuto che debbo molto a "Repubblica" e a "Bologna" che a mio avviso sono quanto di meglio il Paese sa esprimere. Iniziative come quella della Repubblica e il loro successo testimoniano che in Italia c'è fame di tornare a "pensare" di tornare a "progettare"  ad avere una "visione lunga". Il rammarico è che questa fame la senta soltanto una minoranza di persone di livello che si perdono nel mare vasto della ignoranza collettiva. "Rari nantes in gurgite vasto" - il bel verso dell'Eneide di Virgilio.
Comunque non demordiamo "fai quel che devi e quel che senti ed accada quel che può" is my way
La quattro giorni si è conclusa con un concerto in piazza di Francesco De Gregori in piazza maggiore. Ho allegato uno dei pezzi migliori di Francesco. Non abbiamo paura a "partecipare" e a metterci in gioco perché la storia siamo noi
Dalle Terrazze di Cunardo lunedì 18 Giugno 2012 ore 6,45

sabato 16 giugno 2012

LE TERRAZZE DI CUNARDO - LE RETOUR

Il 17 Maggio, in procinto di partire per il luogo da dove scrivo, mi ero dedicato una canzone e posto alcune domande:
- era la prima volta che mi aspettava un ricovero così lungo: come avrei reagito?
- il team di medici mi era sembrato. ad un primo impatto, preparato e competente: come mi avrebbero curato?
- c'erano ragionevoli speranze di migliorare la situazione generale del mio fisico onde poter godere di condizioni di vita accettabili?
Ora è tempo di rientrare. è tempo di risposte:
PARLIAMO DI ME
Come ho reagito al lungo ricovero? Bene, anzi benissimo. Momenti di noia, nessuno. Depressione, nemmeno un filo. Mi  sento sicuro, solido, con delle convinzioni radicate ma sempre pronto al dialogo con chi abbia voglia discutere sulla base di argomenti concreti. La memoria, eccellente a detta di tutti, si rafforza man mano che l'età avanza. L'accumulo di "vissuto"fa sì che cresca in continuazione il materiale da utilizzare per individuare i nessi, capire i collegamenti e i rapporti causa/effetto, vedere le cose con visione lunga. Certo è che senza un cervello che funzioni tutto questo non sarebbe possibile perché come padre Dante ebbe modo di osservare:
" Non fa scienza sanza lo ritener l'avere inteso (Paradiso, canto V)
Ho mantenuta intatta la capacità di indignarmi e di "incazzarmi": va bene così
Ho preso atto di dover convivere con una malattia neurodegenerativa, ancora allo stadio iniziale
e sotto certi aspetti anomala, che limita e limiterà in parte la mia autonomia. Si tratta di non piangersi addosso e gestire al meglio la situazione.
Gli affetti: sempre più stretti i legami, sempre più intrecciate le sorti. Che riempiono la vita e danno senso al percorso 
Gli amici: Cicerone scrisse oltre duemila anni fa un librettino cui dette titolo "Lelius vel de amicitia" in cui lodava l 'amicizia come valore assoluto. In effetti, gli amici, quelli veri, sono un tesoro del quale si apprezza il valore soprattutto nei momenti di difficoltà. Io, in verità, lo apprezzo tutto l'anno. Alcuni sono venuti a trovarmi, molti hanno telefonato, altri, so, hanno chiesto di me. Un esempio per tutti. Mentre sto scrivendo ascolto con le cuffie un bellissimo CD di musiche pucciniane che amici cari mi hanno portato quando sono venuti a trovarmi. Dono graditissimo e per la valenza intrinseca (sono registrazioni di arie cantate dai più grandi cantanti lirici del secolo scorso) sia perché so che il cd è stato scelto e pensato per me nel corso di una recente loro visita a Torre del Lago. So anche che molti dei miei allievi/amici dell'Universiter di Castellanza chiedono di me. Un pensiero anche per loro e un arrivederci alla ripresa autunnale dei corsi.
La musica: notoriamente l'ascolto di musica viene considerato un valido coadiuvante nella gestione delle convalescenze o nei percorsi di riabilitazione. Credo di aver scoperto da tempo la verità dell'assunto tanto è vero che mi si vede sp essissimo con le cuffie che ascolto qualcosa
- come sono stato curato. Bene, benissimo. Come  ho avuto modo di rappresentare ai medici, se è vero che "ad impossibilia nemo tenetur", per le "possibilia" sono atrrezzatissimi.
- Quindi, come sto?. Molto ma molto meglio anche se miracoli non posson farne nemmeno a Cunardo


PARLIAMO DELLE "TERRAZZE"


Le "Terrazze"è una clinica specializzata in
Riabilitazione neurologica di pazienti colpiti  da ictus cerebri di natura ischemica o emorragica, pazienti affetti da patologie neurodegenerative, neuromuscolari, lesioni midollari.
Riabilitazione motoria: pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia ortopedica( ad esempio ptotesi dell'anca), pazienti amputati, pazienti allettati, affetti da patologie osteoarticolari gravi. La struttura dispone di 152 posti letto distribuiti su tre piani. La copertura del tetto è costituita da terrazze luminose dalle quali si osserva un bellissimo panorama di colline coperte da una ricca vegetazione.
La casa di cura sorge a Cunardo , in Valganna, a metà strada tra Varese e Luino. La Valganna è una delle valli più verdeggianti dell'alto varesotto.
La clinica è privata ma convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale


PARLIAMO DELLE PERSONE CHE SI SONO PRESE CURA DI ME


Come citarli senza citarli, come ringraziarli senza ringraziarli, come rendere loro quello che mi hanno dato?
Forse il modo migliore è andare con la memoria a quella bellissima scena di "Nuovo Cinema Paradiso" nella quale il protagonista, solo in sala di proiezione, vede passare sullo schermo  spezzoni di films e nel contempo i volti e i sorrisi delle persone che avevano improntato di se la sua infanzia e la sua prima giovinezza; nel mio caso una fase ed uno step molto più avanzati della mia vita.
Citerò per nome e cognome solamente il primario. il Dr.Luciano Salvato, che gestisce con molto charme la struttura e con il quale ho condiviso, del tutto casualmente, il concerto della Mannoia  di fine Maggio a Varese. Se è vero come è vero che il pesce si riconosce dalla testa, il Dr. Salvato ha il maggior merito del buon andamento della clinica.
Ed ecco affiorare e scorrere sullo schermo i volti di Giulio, il neurologo che ha capito tutto o quasi di tutto di me, che mi ha curato con scienza e coscienza e che è stato determinante nel netto miglioramento che ho registrato, e poi la fisiatra Laura che con il neurologo ha avuto la maggior parte del peso, ma non meno importanti l'internista Sandro e la psicologa Elena-
Quattro medici giovani, preparati, che lavorano in team e questo è un merito incommensurabile, che trasmettono serenità perché sereni sono loro e tra di loro.
E poi la fisioterapista Morena, giovane donna e giovane madre, professionalmente ineccepibile e attenta a captare ogni segno di cambiamento, in meglio ed in peggio, che per un mese mi ha "raddrizzato", "stirato", "torturato" e che ha il merito di avermi ridato una postura accettabile. E con lei Marco e Sergio in rappresentanza di tutti gli altri fisioterapisti.
E poi gli infermieri, la caposala Cristina e gli infermieri professionali Anna (polacca alla quale una volta avevo detto che veniva considerata  "brusca"; ci era rimasta un po' male e mi aveva risposto: "è perché cerco di far bene il mio lavoro"; è per questo che la stimo,avevo proseguito, ed è vero, so che lo ha capito) e poi Mihail (rumeno), Christian (rumeno), Manuela (rumena) Simona (rumena)
E poi il personale di supporto: Graziella (italiana) Anna (moldava) Anna (italiana), Lorenza                     (italo/francese)
E infine la spumeggiante receptionist Juana Francisca, nata a Santo Domingo e qui da noi da moltissimo tempo. E la signora albanese (na portantina la chiamerebbero a Roma) con la quale, non si sa perché, abbiamo sempre comunicato in inglese, il suo migliore del mio.
A tutti va il mio pensiero e il mio ringraziamento
Due notazioni carattere generale, infine.


LA PRESENZA DI TANTI NON ITALIANI TRA IL PERSONALE


Come avete potuto rilevare sono molti i non italiani tra il personale, specialmente tra il personale infermieristico. Sono persone per bene, bene inserite da noi, che fanno bene il loro lavoro. Se penso che siamo in "territorio leghista" che ha fatto della contrapposizione italiani/non italiani (per non parlare della contrapposizione italiani del nord /italiani del meridione ) il cardine della propria proposta politica si capisce quanto  sia miope e meschina la loro visione. Il modo è ormai un "melting pot" che mescola lingue, idee, religioni. Rifugiarsi nel proprio "piccolo mondo antico"  non ha senso. Per vincere nella sfida globale e mantenere un tenore di vita accettabile bisogna saper parlare bene l'inglese, non rifugiarsi nel dialetto della Valganna.


IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE


Le Terrazze sono una struttura specialistica nella quale una giornata di ricovero costa parecchio per il numero elevato di persone necessario a far andare avanti la struttura e per le professionalità impiegate. E' una struttura convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale che consente di dare " a tutti " adeguata assistenza. Il SSN è la principale conquista del dopo guerra e il principale pilastro dello Stato Sociale. Stiamo bene attenti a gestirlo bene. Il SSN costa circa 110 miliardi l'anno. Ci sono ampi margini di recupero degli sprechi, ampi margini di razionalizzazione e di lotta alla corruzione che nel settore non è sporadica. Ma teniamocelo bene stretto perchè forse non abbiamo ben compreso cosa voglia dire sanità pubblica sostanzialmente 
gratuita. Mi dicono che ai dimessi, non a tutti, il Presidente della Regione suole inviare una lettera nella quale si evidenzia l'elevato costo della degenza e si sottolinea l'onere per la Regione. Se la ricevessi, ho già in testa a grandi linee una lettera aperta al Presidente Formigoni nella quale terrei a sottolineare la differenza tra sudditi e cittadini, quali siamo, dobbiamo essere, vogliamo essere noi italiani nell'anno di grazia 2012.
Ora è tempo di partire; ho voglia di casa, di famiglia, di mare, di sole, di vita.
Un ultimo saluto ai miei due compagni di stanza, tanto più avanti  di me nel viaggio, una saluto ai degenti con cui ho più legato in questo periodo (non li cito per timore di dimenticarne qualcuno, loro sanno) e lasciamoci alle spalle anche questa esperienza.
Quando questo scritto verrà pubblicato, diverrà un documento pubblico. Autorizzo pertanto la direzione delle "Terrazze", se vorrà, ad utilizzarlo come attestato di "customer satisfaction"
Last post from  "Cunardo's terraces" June 21 2012, first summer's day

venerdì 15 giugno 2012

IN SARDEGNA CHIUDE IL BILLIONAIRE - A BOLOGNA APRE LA "REPUBBLICA DELLE IDEE

Forse siamo ad una svolta, c'è una luce in fondo al tunnel e non perché, come "vignetta" stamane ELLEKAPPA su Repubblica, stanno cremando l'Italia ma perché, a fatica e a chissà quali prezzi , stiamo forse iniziando ad invertire la rotta. ELLEKAPPA é la vignettista che apprezzo di più: ironica, caustica, affilata come una lama di Toledo, irriverente, libera, ha interpretato come meglio non si sarebbe potuto i tempi e i segni dei tempi in questi anni.
Oggi due notizie antitetiche ed antinonime:
- in Sardegna chiude il BILLIONAIRE, il locale che faceva capo a Briatore e alla Santanchè, due che a Cuneo non ci hanno fatto il militare - come avrebbe detto Totò - ma ci sono proprio nati. Briatore, sapete, è quel geometra, di Cuneo appunto, che ha fatto soldi in abbondanza - almeno così pare - facendo il direttore sportivo della Renault in formula uno. Quello che ha chiamato il figlio NATAN FALCO (ma che male ha fatto il povero bimbo per dover cominciare la vita con un simile fardello), quello che ha sposato Elisabetta Gregoraci, gran bella donna, non c' è dubbio, ma con un background non precisamente bostoniano, la quale intervistata  ed invitata ad esprimere una opinione sulla crisi economica che aveva già invaso il Paese, affermava - il bimbo aveva pochi mesi -"mio figlio non ha certo il problema di arrivare a fine mese" Anche il figlio di Concettina Imposimato - da Atripalda, Avellino, noto archetipo del sottoproletariato sudista  - per la verità il problema non ce l'ha; tuttalpiù ce l'hanno la madre e il padre.
E la Santanchè, quella sobria signora anche lei di Cuneo che a suo tempo affermò perentoriamente: " Io a Silvio non gliela darò mai" e che poi è finita con Sallusti, quella signora che imperversa in ogni salotto televisivo, con qualche eccesso di decibel per la verità. 
Quei due che erano diventati soci perché in perfetta sintonia nelle priorità da dare ai valori della vita (insomma se guadagnate meno di 5 milioni di euro l'anno siete dei falliti), e che avevano fatto del Billionaire il punto di riferimento di un "generone" che considerava con rispetto ed ammirazione evasori fiscali, quelli capaci di fregare gli altri, insomma quelli che con una sintesi sublime sono stati chiamati "i furbetti del quartierino" Come mi manca Ricucci, perché uno che sintetizza tutta l'umana commedia (toh, si rivede Balzac) in una espressione come quella sopra riportata e che ha inoltre coniato un altro capolavoro "quelli vogliono fare i froci con il culo degli altri", uno così, dico, è una risorsa per il Paese.
Il Billionnaire, dicevo, chiude mestamente per un motivo molto semplice: non ha clienti.
Del resto Lele Mora è in galera, Silvio ha perso smalto, Emilio (Fede) lo hanno liquidato in malo modo, Fabrizio Corona gira al largo, un mondo è mestamente finito.
Chiariamo: uno non ho niente in contrario al mare di Sardegna nè ho particolari invidie nei confronti di chi ha successo economico. Basta che la ricchezza sia prodotta creando ricchezza reale  , che venga onorato il dovere fiscale, che non vengano lesi i diritti di chi contribuisce a crearla, quella ricchezza.
Mentre il Billionaire chiude, a Bologna, oggi,  su iniziativa del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari e diretto da Ezio Mauro si  è aperta  una quattro giorni che Mauro e Scalfari hanno voluto chiamare "La Repubblica delle idee". Ezio Mauro ha titolato l'editoriale con il quale presenta l'iniziativa "La speranza oltre la crisi". Sarà una quattro giorni in cui si parlerà di idee per riprogettare il futuro del Paese, per cercare il fondamento di una nuova speranza - come scrive Mauro - per trovare le basi della "palingenesi" (palin= nuova genesi= nascita), della rinascita di cui il Paese ha urgente bisogno per evitare il declino. Repubblica ha rappresentato in questi 35 anni( il primo numero è del 1976) uno spazio democratico dove è stato sempre coltivato quel pensiero lib/lab che coniuga libertà formali e libertà sostanziali e che rappresenta la sintesi di quanto di meglio il pensiero politico abbia elaborato nella storia di questo pianeta. La quattro giorni troverà culmine e cuore nel confronto che Scalfari e Mauro, anche a nome di noi lettori, avranno con il Premier Mario Monti sabato.
Non è un caso che l'evento abbia luogo a Bologna, la città che più di ogni altra è stata un crogiolo di idee, dove il confronto tra cattolicesimo liberale e pensiero socialista e pensiero laico trova da sempre humus fertile per generare frutti fecondi, la città che, a mio avviso rappresenta quanto di meglio questo Paese sa esprimere.
Chi scrive deve molto a "Repubblica" e a "Bologna"ed è con emozione particolare che ha scritto  ciò che avete letto.
Dalle Terrazze di Cunardo Giovedì 14 Giugno 2012 ore 23,55

mercoledì 13 giugno 2012

SEMPRE PIU ARRABBIATO

Stamattina ho avuto uno scontro con la signora che porta i giornali. Arriva intorno alle 9,30 con la sua pesante valigia piena di quotidiani e riviste, occupa un tavolo per mettere in ordine le varie testate e quando tutto è in ordine comincia la vendita.
Un tale modus operandi consente di passare in rassegna i titoli di molti quotidiani nazionali e locali. Arrivata a "Repubblica", mi sono limitato a leggerne ad alta voce il titolo "Monti: uniti o si va a fondo" Reazione: "Lo odio Monti, lo odiamo tutti" Perché, ho chiesto? Risposta: un gesto di insofferenza. Non sono riuscito a trattenermi e le ho replicato: "Sa cosa le dico, signora, che non capisce un cazzo" Come del resto la maggior parte del popolo italiano che non si chiede mai il perché delle cose." Poi ho fatto subito marcia indietro affermando che glielo avevo detto con affetto. Non ci ha molto creduto; io comunque mi sono scusato.i sono reso perfettamente conto di essere in torto.
Morale della favola, secondo me.
Questo Paese non si salva perché ormai la gran parte dei cittadini non riesce a guardare oltre il proprio naso, non è in grado di fare collegamenti, trovare i rapporti tra causa ed effetto, chiedersi il perché delle cose. L'informazione attraverso stampa e, soprattutto, televisione, bombarda giornalmente i cittadini elettori con milioni di informazioni nella quasi totalità dei casi "orientate" conducendo "la gente" a dare giudizi non documentati, impulsivi, non argomentati, fondati su luoghi comuni.
E' tutto estremamente demoralizzante e mi chiedo: ma cosa può fare Monti di fronte a questo quadro? Qui c'è da ripartire daccapo, rifondare una coscenza nazionale, ridare agli individui la capacità di capire cosa significa democrazia e occorre rimboccarsi subito le maniche" come dopo una guerra.
Ce la faremo?
Dalle Terrazze di Cunardo Mercoledì 13 Giugno 2012 ore 16

ELSA FORNERO UN MINISTRO UNFIT

Chi mi segue sa che reputo il governo Monti il solo che possa evitare al Paese di finire in Argentina, ho per Mario Monti alta stima e ritengo che il leader di un grande Paese occidentale debba avere "visione lunga", autorevolezza che trovi basi nella stima guadagnata in anni e anni di attività, notevoli capacità di mediazione e, al contempo, capacità di decisioni rapide ed efficaci, una solida preparazione economica. Tutte doti che Monti ha; inoltre ha l'età giusta per "governare"; ho sempre diffidato dei capi di governo troppo giovani.
Ciò premesso ritengo che il Premier abbia fatto alcuni errori, uno dei quali quello di avere scelto Elsa Fornero come ministro, in particolare di un ministero delicato ed importante come quello del "Lavoro e delle Politiche Sociali". Innanzitutto per ragioni caratteriali. La signora Fornero è una apprezzata docente di economia alla Università di Torino ( ma ce ne sono tanti e tante come lei) ma ha un carattere che mette in ombra i lati positivi della sua personalità.
La definirei  "impulsiva, arrogante, presuntuosa, poco abile a gestire un contraddittorio, cocciuta e poco disponibile ad ammettere i propri errori". Insomma, in sintesi, UNFIT ad occupare il posto che occupa.
Il ministro Fornero, condizionata da quanto ho sopra enunciato, ha compiuto parecchi gravi errori:
- ha fatto una riforma delle pensioni che contiene numerosi elementi di iniquità e che penalizza pesantemente una base numericamente rilevante di persone sulla scorta di un discrimine meramente anagrafico.
- si è impantanata sul delicatissima tema della riforma dei contratti di lavoro intestardendosi sull 'articolo 18 e dimostrandosi, nella sostanza, indisponibile al confronto.
- ha sottovalutato il problema degli esodati  del quale a mio avviso ha capito poco. Se l'INPS dice e scrive che gli esodati sono 390.000 e a lei ne risultano 65.000 forse sarebbe meglio che andasse a verificare e desse delle cifre a supporto di quanto sostiene e, comunque, non può accusare a caldo e di impulso i vertici dell'INPS di "essere irresponsabili" e di " danneggiare coscientemente il governo." E, soprattutto, non può affermare che "se fossimo in un settore privato, andrebbero riconsiderati (leggasi licenziati)"
Vede, gentilissima signora Fornero, se fossimo in un settore privato, Lei sarebbe stata licenziata già da un pezzo.
Dalle Terrazze di Cunardo Mercoledì 13 Giugno 2012 ore 15,30





CONTI PUBBLICI

Non avendo alcuna intenzione di parlare degli europei di calcio nè delle idiozie di quel  SUBLIME esempio di "lumpenproletariat" che è Cassano, torniamo a parlare di conti pubblici, in particolare di entrate fiscali, se non altro per "ripassare"le cifre.
Sono usciti nei giorni scorsi i dati relativi alle entrate tributarie del primo quadrimestre. Questi sono i dati analitici (in milioni di euro)
Gettito fiscale complessivo: 117.030  (previsioni 120.170   -  differenza   - 3.140) di cui
Imposte dirette:                       60.481 (previsioni   60.895   -  differenza    -   414) di cui
IRE (ex IRRPEF)                    54.735 (previsioni   55.184  -   differenza    -   449)
IRES (imposta sulle società)     1.399( previsioni     1.290  -   differenza    +  109)   
Sostitutiva                                  2.629 (previsioni      2.496  -   differenza    +  133)
Imposte indirette                     56.549 (previsioni   59.275    -  differenza    -  2.726) di cui 
IVA                                           30.260 (previsioni   33.163  -   differenza     -  2.903)
LOTTO                                       2.056(previsioni    2.029    -  differenza     +       27)
OLI MINERALI                       6.985previsioni      7.417   -   differenza     -      432)
RUOLI                                       2.075((previsioni    2.165   -   differenza    -       90)
POSTE CORRETTIVE           - 7.227(previsioni    7.067   -   differenza        -  160)
ENTI TERRITORIALI             7.175(previsioni    7.259   -   differenza        - 84 ) 
Come si può facilmente rilevare mancano all'appello 3,14 miliardi dovuti quasi integralmente alla diminuzione dell?IVA conseguente alla diminuzione del PIL
Allora delle due l'una ( o Bondi riesce a spremere dalla "spending rewiew", o si ottengono risultati dalla lotta all'evasione fiscale o l'economia riprende) altrimenti l'aumento dell' IVA dal 21% al 23% ad Ottobre sarà inevitabile)
Da parte mia ritengo che l'aumento non ci sarà per effetto dei risultati che verranno ottenuti sul fronte lotta all'evasione e spending rewiew. Escludo una ripresa del PIL a così breve termine.
Dalle Terrazze di Cunardo Mercoledì 13 Giugno 2012 ore 6,30

martedì 12 giugno 2012

IL QUOTIDIANO "LA REPUBBLICA" E L'EVENTO DI SABATO PROSSIMO A BOLOGNA

Il quotidiano "La Repubblica" ha organizzato un evento sabato prossimo a Bologna che si preannuncia ricco di interesse, Il premier Mario Monti risponderà alle domande che gli verranno poste dal fondatore del quotidiano Eugenio Scalfari e da Claudio Tito. Moderatore il direttore di Repubblica Ezio Mauro. Il clima dell'evento è stato già preparato dal bel editoriale che Scalfari ha pubblicato domenica e da due interventi che il quotidiano ha ospitato ieri, lunedì, uno di Monti e la replica di Scalfari.
I due interventi hanno avuto a principale oggetto il ruolo di alcune persone facenti parte del governo o dell'amministrazione di vertice dello Stato che, a detta di Scalfari, rappresenterebbero  poteri forti e limiterebbero l'attività di Monti remando sistematicamente contro la politica del premier- I tre sono il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, che viene riferito a Gianni Letta, il capo di Gabinetto di palazzo Chigi Vincenzo Fortunato e il direttore generale del tesoro Mario Canzio riferiti strettamente a Tremonti. 
 Monti nel suo intervento dichiara che ha valutato approfonditamente ognuno suoi collaboratori prima di nominarli o di confermarli nell'incarico conferito da altri. Da essi, afferma Monti, pretende innanzitutto lealtà e  non esiterei a rimuoverli se avessi prova del contrario, come del resto feci quando ero commissario europeo. 
Dei due interventi mi hanno particolarmente colpito due passaggi: quello di Scalfari che esprime un giudizio non certo positivo su Catricalà, giudizio sul quale concordo pienamente. Ho già scritto in tal senso su Catricalà più volte. Ma, soprattutto, la stilettata che Monti ha inferto a Tremonti quando ha affermato che avrebbe potuto  avvicendare, come era suo diritto, Canzio e Fortunato anche alla luce del fatto che il Ministro che li aveva nominati  (Tremonti) " non sempre aveva mostrato particolare rispetto per le mie tesi di politica economica(o per la mia persona) nel corso degli anni. (Ho virgolettato le esatte parole di Monti). Non l'ho fatto - prosegue Monti - perché non credo sia questo il modo corretto  di intendere lo "spoil system"
QUESTO MI PIACE DI MONTI: CHE CON FREDDA PACATEZZA NON ESITA A DIRE CON CHIAREZZA QUELLO CHE PENSA  DIMOSTRANDO PIENA AUTONOMIA E  SUDDITANZA NEI CONFRONTI DI ALCUNO, come invece è stato superficialmente detto in queste ultime settimane.
E di Repubblica, che seguo dal primo numero e che è il mio "giornale" apprezzo sempre di più la linea "lib/lab"che è a mio avviso la linea giusta che coniuga libertà formali e libertà sostanziali, le une che non pssono prescindere dalle altre in un Paese occidentale che voglia definirsi avanzato e  a democrazia matura.
Appuntamento quindi a Bologna. Seguiremo con attenzione i resoconti

Dalle Terrazze di Cunardo Martedì 12 Luglio 2012 ore 6

lunedì 11 giugno 2012

DANIELA SANTANCHE' E L'IMU

Daniela Santanchè,  pasionaria del PDL e voce solista, forse un po'troppo gridata, della "PDL CIRCUS BAND" ha dichiarato con il suo solito piglio: "Io l'IMU non la pago"
Se non la paga, affari suoi, direte; tuttalpiù avrà un accertamento della Agenzia delle Entrate.
Tutto bene; il fatto è che la Santanchè siede in parlamento ed ha votato a favore della Legge che ha introdotto l'IMU. Allora delle due l'una: o ha votato per l'introduzione di una misura in cui non credeva, e allora é un personaggio di scarso spessore, oppure l'ha votata perchè ci credeva ed adesso non può venirci a dire che si era sbagliata.
Nell'uno e nell'altro caso iscritta d'ufficio nella rubrichetta di questo blog " A FACE AS THE ASS" CHE NON VENIVA ALIMENTATA DA QUALCHE TEMPO.
Dalle Terrazze di Cunardo Lunedì 11 Giugno 2012 ore 22

I CONTI DELLO STATO - LA SPENDING REWIEW

Ritotorniamo ad occuparci di conti  dello Stato e di finanza pubblica.
Il governo Monti, come ogni buon padre di famiglia, sta cercando di riequilibrare i conti dello Stato come farebbe ciascuno di noi per le proprie finanze personali. Se i conti non tornano, l'equilibrio lo si raggiunge aumentando le entrate (lotta all'evasione fiscale) e diminuendo le uscite (spending rewiew). Su questo lato il compito più oneroso è sulle spalle del "commisario ad acta"Enrico Bondi, il taciturno e efficacissimo manager toscano che ride poco ma razionalizza parecchio (vedi Gruppo Ferruzzi e Parmalat),  il quale sta mettendo a punto le disposizioni che consentiranno un taglio di spese di 5 miliardi  nella seconda metà del 2012 che diventano strutturali per 8,5 a partire dal 2013. La misura dovrebbe consentire di evitare l'aumento dell'IVA in autunno da 21 al 23%. Anche sotto questo profilo rammento che l'aumento dal 20 al 21% l'aveva fatto il governo Berlusconi.
Proprio oggi il Corriere della Sera pubblica un articolo che tiprende uno studio del "Servizio Studi" del Senato dal quale emerge che i ministeri assorbono 283 miliardi annui, di cui ben 108 servono al solo funzionamento della "macchina", sui 779 complessivi spesi dallo Stato.
L'articolo del Corriere riporta le voci di spesa più significative e rimando alla lettura dello stesso; la sensazione, direi la certezza che si ha, è che ci siano ampie, ampissime zone d'ombra nel bilancio dello Stato e che non dovrebbe essere difficle per uno come Bondi individuarle. Chiaramente verranno posti in discussione interessi consolidati, incrostazioni di vecchia data, ma se vogliamo che il nostro Paese esca dal declino nel quale è incanalato, se vogliamo che l'Italia "riparta" come dopo una guerra, se vogliamo che le future generazioni non debbano scontare gli errori, gli egoismi, le iniquità della nostra, questo è l'unico modo per farlo.
Se non ora, quando? E se non lo fa il governo Monti, chi?
Dalle Terrazze di Cunardo 11 Giugno 2012 ore 11,30

I RISCHI PER IL SISTEMA BANCARIO DELL'AREA EURO - LA SPAGNA

Ho più volte ribadito che siamo ancora in piena emergenza e che il quadro di insieme dello "stato di salute" del sistema bancario europeo è tuttaltro che tranquillizzante. In particolare quello dei Paesi cosiddetti "PIGS" (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna).
Le banche soffrono di due tipi di mali, principalmente:
a) sono piene di titoli di Stato che sono state "costrette" a comperare per evitare il default del debIto sovrano dei loro Paesi e, siccome il rischio di insolvenza c'e', questo le penalizza perchè i loro bilanci  scontano le minusvalenze sui titoli in portafoglio.
b) sono piene di "contenzioso"( in termini tecnici "incagli" e "sofferenze") con il sistema industriale e con tutti coloro ai  quali hanno concesso prestiti. Le insolvenze stanno aumentando vertiginosamente e le lentezze del sistema giudiziario rendono praticamentee non percorribili le strade per il recupero dei crediti non rientrati. Paradossalmente l'unico comparto in cui la possibilità di recupero c'è, è quello dei "mutui fondiari". Lì c'è una ipoteca sulla casa, si fanno i passi necessari per il recupero e poi si mette all'asta l'immobile se il credito non è rientrato. E' l'unico comparto di cui i media si occupano, colpisce l'opinione pubblica che si immedesima in coloro che hanno "perso la casa", è un problema gravissimo che dovrebbe essere affrontato celermente e con soluzioni adeguate, ma non è l'unico comparto in cui matura il contenzioso delle banche, anzi è quello che meno incide percentualmente
Ora io non voglio fare il difensore d'ufficio del sistema bancario, che è pieno di zone d'ombra (gestione opaca del credito spesso erogato in ottica clientelare, gestione opaca dei rappporti con coloro che si rivolgono alla banca per investire i loro risparmi, lentezza operativa, scarsa preparazione del personale in "frontoffice", orientamento ad ottenere l'utile sui tempi brevi che le costringe a costruire e proporre prodotti "rischiosi" ma che danno utile immediato ai loro conti economici, stipendi eccessivamente elevati per il "top management") ma spesso sento parlare delle banche senza cognizione di causa e senza che si abbia percezione di quale sia il ruolo delle banche nelle moderne economie.
Io le paragono al sistema venoso ed arterioso del corpo umano (ed anche di tutti gli altri mammaiferi, per la verità); guardate che se il sistema arterioso e venoso si inceppa, il sangue non scorre e si muore, meglio ricordarselo.
Adesso è il momento della Spagna. Abbiamo letto tutti che è necessario un intervento di almeno 100 miliardi. Abbiamo letto tutti che le autorità centrali sono pronte ad intervenire e sono ragionevolmente convinto che la Spagna non salterà, ma guardate che il nostro sistema bancario non è certo messo meglio, anzi, anzi, anzi.
Dalle Terrazze di Cunardo Lunedì 11 Giugno 2012 ore 7

sabato 9 giugno 2012

LO IOR - IL MEMORIALE DI GOTTI TEDESCHI - MARCO SIMEON -TARCISIO BERTONE - GIANLUIGI NUZZI





Allo IOR ho dedicato parecchi post. Basta cliccare l'etichetta IOR e li trovate tutti. Ho dedicato anche alcuni post alla figura di Marco Simeon e ai suoi estimatori, il cardinale Segretario di  Stato Tarcisio Bertone e il banchiere Cesare Geronzi.  In particolare nell'ultimo del 5 Giugno intitolato " Il papa - lo IOR - la curia" ho cercato di dare la mia interpretazione dei più recenti avvenimenti.
Nel frattempo è venuto alla luce il memoriale di Gotti Tedeschi cui ha dato oggi attenzione il Corriere della Sera on line in un articolo a firma Fiorenza Sarzanini. ( 9 Giugno ore 15,29). Vi rimando alla lettura dello stesso senza alcun commento. Emerge, dal memoriale del defenestrato Presidente dello IOR, un quadro inquietante che riporta ai tempi in cui allo IOR imperversavano Monsignor Marcinkus e Monsignor De Bonis gestore, tra l'altro, del conto intestato alla Fondazione Cardinal Spellmann", mentre Monsignor Dardozzi fotocopiava tutto il fotocopiabile e lo portava in Svizzera. E' da quel materiale che Gianluigi Nuzzi ha attinto per scrivere il suo libro "Vaticano Spa"la cui lettura o rilettura può risultare interessante.
Gianluigi Nuzzi ha recentemente fatto uscire un altro libro "Sua Santità", edizione Chiare Lettere come il primo. Il libro è andato a ruba e desta meraviglia, almeno a me, che non si riesca a trovarne una copia e che "CHIARE LETTERE" non l'abbia ristampato. Vorrei leggerlo, l'ho cercato, ho dato incarico a Milena di cercarlo ma non si trova. Mi devo perciò accontentare delle notizie di stampa e di Agenzia tra le quali mi sembra interessante la recentissima nota ufficiale della Santa Sede che evidenzia "le prerogative sovrane riconosciute alla Santa Sede dall'ordinamento internazionale siano attentamente vagliate e rispettate"(ho virgolettato il testo integrale del passaggio della nota)  Quasi un invito  o, meglio, un avvertimento allo stesso Gotti di non svelare nella sua collaborazione con gli inquirenti nulla di quanto accaduto all'interno delle mura leonine. E un messaggio ai magistrati perché non sia utilizzato alcun documento ufficiale  del Vaticano.
Certo una nota così irrituale, così forte e il tono della stessa si prestano a varie interpretazioni. Ma io sono un ingenuo e mia madre era una santa donna per cui non riesco a darne alcuna, di interpretazioni. Vedremo il seguito perché la vicenda, ammettiamolo, è molto interessante e gli ambienti vaticani i luoghi ideali per emozionanti thriller.

BRAVO MONTI DUE

Il Ministro della Giustizia Severino ha dichiarato che sulla sua riforma della Giustizia Penale che, tra l'altro, ridefinisce il reato di concussione "spacchettandolo" da quello di "induzione"( il primo , più grave verrebbe punito con una pena edittale compresa dai 4 ai 12 anni, mentre il secondo, meno grave, prevederebbe una pena compresa tra i 3 e gli 8 anni) il governo metterà la fiducia e che, se se verrà sfiduciato , il governo "va a casa". La Severino si è evidentemente consultata con il premier Monti il quale, avallandone la presa di posizione, dimostra nei fatti di volersi sottrarre al giogo dei ricatti  del PDL e al rischio di una "bollitura a fuoco più o meno lento" che sarebbe esiziale per lui e, soprattutto, per il Paese. Continui così, professore. Sembra che l'arcorauta sia pronto a far votare NO le residue truppe cammellate di cui dispone. Lo faccia, lo faccia pure.
Come pure mi piace il fatto che il premier abbia dichiarato che non si può nascondere al Paese il rapporto della commissione "Grandi Rischi" a proposito delle possibili evoluzioni del terremoto che sta colpendo alcune regioni italiane con epicentro in Emilia. Già qualcuno ha dichiarato che così si spaventa la gente. Rammento che se durante le fasi che hanno preceduto il terremoto de l'Aquila si fosse prestato ascolto a chi aveva lanciato per tempo l'allarme, probabilmente ci troveremmo a piangere qualche centinaio di morti in meno. E poi è ora che la finiamo, noi italiani, di farci considerare cittadini non cresciuti da tenere all'oscuro delle "cose importanti" e trattati come persone non pienamente capaci di intendere e volere.
Continui così anche perché le situazioni di Grecia e Spagna e dell'area euro in generale sono estremamente complesse e piene di rischi  attuali per cui chi governa deve farlo senza troppi lacci e lacciuoli, in questo momento, anche perché dell'utilizzo democratico da parte di Monti di tali poteri io personalmente non ho dubbi. Da parte di altri sì
Dalle Terrazze di Cunardo Sabato 9 Giugno 1912 ore 13,30

BRAVO MONTI CONTINUA COSI'

Il premier ha individuato in Anna Maria Tarantola il nuovo Presidente RAI e in Luigi Gubitosi, ex amministratore Delegato di Wind ed ora in Banca d'america e d'Italia, il nuovo Direttore Generale. Per  il CDA in rappresentanza del Ministero dell'economia Marco Pinto.
Scelte ottime, a mio avviso. Perché:
a) la RAI ha veramente bisogno di un Presidente "di garanzia" e la Tarantola ha uno skill istituzionale, un equilibrio di carattere, esperienze di lavoro che la fanno ritenere una ottima scelta sotto questo profilo
b) Gubitosi è un manager conosciuto e stimato a livello internazionale e perfettamente in grado di guidare la macchina operativa dell'azienda radiotelevisiva.
c) entrambi sono fuori dai "giri" dei partiti e non sono riferibili ad alcuno
d) Monti ha dato un segnale forte di autonomia e di carattere. Come scrivevo ieri, se le scelte di Monti non vanno bene lo si sfiduci e si vada alle urne. Voglio vedere chi ne ha il coraggio visto che che gli attuali politici di professione sono inquadrabili per la gran parte nella categoria dei quacquaracquà- Chi prende l'iniziativa, Quagliarello oppure Lupi o la Santanchè, neo grillina di destra secondo il nuovo piano strategico attribuito all'arcorauta? Oppure Scilipoti?
e non mi sono piaciute le reazioni di Freccero (che stimo) e di Santoro (persona intelligente ma che non ha nessuna delle caratteristiche necessarie per fare il Presidente Rai in questo momento)
Vada avanti così, professore, vada avanti così
Dalle Terrazze di Cunardo sabato 9  Giugno 2012 ore 6

venerdì 8 giugno 2012

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Qualche amico mi ha detto: ma non scrivi più di conti dello Stato, non ci dici quale è la tua opinione al riguardo,  non ci dici come la vedi, in parole povere.
Vero, è da qualche giorno  che scrivo d'altro ma solo perchè sono fortemente irritato, preoccupato di fronte alla piega che stanno prendendo le cose. E soprattutto mi irritano le affermazioni non documentate, le opinioni "per sentito dire", i luoghi comuni che caratterizzano i discorsi di tanti e mi preoccupa la fase di fibrillazione del PDL a rischio dissolvimento e proprio per questo pronto cinicamente a cogliere ogni occasione di defaillance del governo Monti per aumentare il peso del ricatto. Mi spiego:
a)  primo luogo comune: "fare quello che fa Monti son capaci tutti"
Mica vero; il fatto è che quello che doveva fare Monti lo poteva fare solo lui. Ricordiamoci fino alla nausea che Berlusconi è stato cacciato per volontà unanime e convergente dei leaders dei maggiori paesi industrializzati (Obama, Merkel, Sarkosy) per i quali l'arcorauta era diventato una mina vagante con un elevato rischio per tutta la comunità internazionale. Ha colto benissimo questo aspetto Crozza che nella parodia di Silvio che canta "My way" ad un certo punto fa cantare all'arcorauta  "...............ma per gli europei non sono solo c.....i miei"
b) secondo luogo comune: in sei mesi Monti non ha fatto niente, ha solo aumentato le "tasse".
Mica vero: Monti ha trovato un Paese sull'orlo del baratro e, per prima cosa, con la sua credibilità, ha evitato che ci cadessimo subito dentro. Secondo: gli altri ci hanno messo decenni giorno dopo giorno per scassare il Paese e si pretende che Monti con la bacchetta magica risolva in due minuti gli aggrovigli  della storia di un Paese? Terzo: la situazione ereditata era ancor più grave di quella, già gravissima, che era rappresentata. Sono emersi dopo il rischio derivati (31 miliardi di dollari di perdite accertate e il notevole debito nei confronti dei fornitori dello Stato (70 miliardi) che sta strozzando la tesoreria di tante piccole e medie aziende. Monti doveva trovare fondi di pronta reperibilità e di immediato impatto e l'ha fatto ricorrendo questo è vero - all'aumento dell'addizionale regionale Irpef dallo 0,90 allo 1,23% con validità retroattiva al primo Gennaio 2011, all'aumento delle accise sui carburanti e all'introduzione dell'IMU, questa si pesante, il cui impatto si sta verificando proprio in questi giorni (ma mi ripeto: un appartamento di non grandi dimensioni abitato dalla non so più quanto classica famiglia di 4 persone (genitori e due figli) non paga niente.
Ciò detto ha fatto altre due cose importantissime: ha dato una forte sferzata al contrasto all'evasione fiscale sia con i blitz che continuano a susseguirsi sia con l'obbligo fatto alle banche di trasmettere all'Agenzia delle Entrate gli estratti conto di ciacuno di noi, privato o impresa. Di questa importantissima misura si vedranno gli effetti nel corso dei prossimi mesi e saranno effetti eclatanti.. Sul lato delle uscite ha dato il via ad una politica seria di "spending rewiew". Io confido che Bondi in particolare sappia fare quello che ha dimostrato di saper fare in altri precedenti delicati incarichi
Ha fatto anche alcuni errori: la riforma delle pensioni non era urgente farla se non come segnale ai mercati ma si è fatta una riforma non meditata che crea grosse disparità e grossi problemi e che richiederà aggiustamenti, si è impantanato sulla disciplina del mercato del lavoro, problema che è rimasto in standby(entrambi ambiti di competenza del ministro Fornero che si è dimostrata a mio avviso UNFIT a coprire il ruolo) e, soprattutto, non ha accompagnato gli aggravi fiscali con una "patrimoniale" pesante a carico dei grossi patrimoni che sarebbe stato un segnale forte alla gran massa di italiani che i sacrifici venivano chiesti innazitutto a chi più aveva. Inoltre ha subito i ricatti  continui del PDL su troppi punti nodali. Doveva andare avanti a testa bassa, Monti, senza guardare in faccia nessuno e minacciare le dimissioni ad ogni ostacolo (voglio vedere chi si sarebbe accollato la responsabilità di far cadere il governo.) Anche sulle liberalizzazioni ha prodotto poco ma da lì non sarebbero comunque venuti grossi e soprattutti immediati risultati Il premier sa benissimo che siamo ancora in piena emergenza e che tutta l'area euro è in forte fibrillazione. Per fortuna Draghi conduce con polso fermo il timone della BCE ed anche ieri ha assicurato che le banche avranno liquidità da BCE illi
mitata per fronteggiare gli attacchi speculativi. Ricordo per l'ennesima volta che in questi mesi le banche italiane hanno sottoscritto a piene mani i nostri BTP a colmare i vuoti degli investitori istituzionali esteri e quindi la provvista è servita in gran parte a formare una diga contro il rischio di insolvenza. Ricordo anche che le stesse "Assicurazioni Generali" - la nostra più importante compagnia assicurativa - hanno in portafoglio 50 miliardi di nostri titoli di Stato. E l'indebitamento non è responsabilità di Monti. In innumerevoli post ho seguito l'evoluzione del debito sovrano del nostro Paese e sono chiare le responsabità.
Ora la priorità è mettere in atto misure atte a rilanciare la produzione e a stimolare la ripresa. Rammento al riguardo che se siamo precipitati dal quinto all'ottavo posto nelle classifiche dei paesi manufatturieri (cfr. mio ultimo post ) la responsabilità è di chi ha guidato irresponsabilmente il Paese. L'Italia si è deindustrializzata mentre qualcuno pensava al Bunga Bunga, mentre il ministero del turissmo era nelle mani di Maria Vittoria Brambilla, e la colpa è di Monti.
Il quale non mi è particolarmente simpatico ma è una persona seria, di elevatissimo standing e che, soprattutto, NON NASCONDE AGLI ITALIANI  LA REALE SITUAZIONE DEL PAESE
Ritengo molto pericoloso pensare che in questo momento ci possano essere altre soluzioni. Il discorso che ha fatto oggi è pieno di dignità, di legittimo orgoglio e di legittimo risentimento. Mentre la barca contina a navigare in procellose acque, c'è qualcuno che fà proporre una riforma istituzionale di portata enorme che dovrebbe consentirgli, secondo i suoi calcoli, di poter succedere a Napolitano.
Ma ci rendiamo conto di quale è la posta in gioco? Il futuro del Paese e delle nostre nuuove generazioni contro il delirio di uno che ha dimostrato ampiamente di cosa è stato ed è capace.
Dalle Terrazze di Cunardo Venerdi 8 Giugno 2012 ore 0,30

giovedì 7 giugno 2012

IL SORPASSO

Nella prefazione al mio libro "Sulla crisi e dintorni", scritta nel Dicembre 2010, affermavo:
"Sono convinto che l'attuale crisi finanziaria.................non sia affatto congiunturale per il nostro Paese. .............E' una crisi di riposizionamento dell'economia del nostro Paese nel panorama internazionale dallla quale l'Italia uscirà ridimensionatta e lascerà il suo posto in prima fascia tra le economie del mondo a paesi ben più dinamici come Cina India, Corea, Brasile"
Leggo sui quotidiani di oggi:
Da dati Confindustria: Quote percentuali del manufatturiero mondiale (nel 2007 Italia al quinto posto con il 4,5%)
1) Cina                          21,7%
2) USA                          14,5
3) Giappone                   9,4
4) Germania                   6,3
5) Corea del Sud            4,0
6) Brasile                        3,5
7) India                           3,3
8) Italia                           3,3
9) Francia                       2,9
10) Russia                      2,3 
Mi pare che il declino del Paese fosse ampiamente prevedibile e previsto. Lascio a voi le valutazioni del caso

ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO

Il PDL sta presentando in Parlamento degli emedamenti diretti a far approvare una norma che preveda "l'elezione diretta del Capo dello Stato."
A parte il fatto che, trattandosi di una Legge costituzionale, non ci sono i tempi perapprovarla nella corrente legislatura e che è un pretesto per non fare la riforma della legge elettorale ed abolire quella "porcata" del "Porcellum"(Calderoli dixit con interpretazione autentica), e premesso che non voglio correre alcun rischio che attraverso vie surrettizie venga portato al Colle l'arcorauta ( da sempre sono per "Prodi for President") dico NO NO NO MILLE VOLTE NO.
Perchè?
La risposta l'ha data molto più autorevolmente di me Corrado Augias, dal 2007 cavaliere della Legion d'onore in Francia, mi piace ricordarlo, oltrechè Cavalier di Gran Croce da noi, in un recente agile libro: "Il disagio della libertà - Perchè agli italiani piace avere un padrone" Rizzoli Editore Euro 15.
La risposta è tutta nel titolo. Perchè il nostro popolo ha dato innumerevoli prove in passato di essere a disagio nella parte di cittadino e di trovarsi meglio nella condizione di suddito. Probabilmente è una questione di DNA o, come direbbe Benedetto Croce, "è la storia di un popolo" e non è necessario scomodare Macchiavelli e, soprattutto, Guicciardini per avere dimostrazione di ciò,
Nell'ultimo secolo ne abbiamo avuti due eclatanti esempi: il ventennio del duce di Predappio, il quale comunque una certa sua grandezza l'aveva, che ci ha portato al disastro della guerra. Il quasi ventennio, che non ha ancora esaurito la sua spinta nefasta, dell'arcorauta che ci ha portato al disastro morale ed economico davanti al quale ci troviamo attoniti e sgomenti (io veramente sono sgomento ma non attonito perchè avevo visto con lucida chiarezza - mi lodo da solo - dove stavamo precipitando, questo blog ne è la prova provata)
Perchè, aggiungo io, il nostro popolo è disinformato, è sempre pronto a seguire chi lo imbonisce meglio, è poco avvezzo ad usare razionalità e più propenso a giudizi, scelte presi di impulso e sull'onda emotiva dei trascinatori di folle e di pifferai di diversa estrazione ma tutti quanti che trovano il loro archetipo nel "Pifferaio di Hamelin".
Perchè il nostro è un popolo "latino americano" di livello appena più alto dei cugini argentini, uruguaci o cileni.
Perchè di questo popolo non mi fido e malgrado tutto, dico malgrado tutto, preferisco i filtri della politica politicata anche se la nostra in questo momentoo è inguardabile e nauseante. Scilipoti, che fiine hai fatto? Sei durato, anima mia, "l'espace d'un matin" ma i danni che hai fatto sono  tanti anche se tu, anima miia, non te ne rendi conto. Scilipoti vs De Gasperi: c'è qualcosa che non capisco
Dalle terrazze di Cunardo 7 Giugno 2012 ore 5,15

martedì 5 giugno 2012

IL PAPA - LO IOR- LA CURIA

In questi giorni si parla molto delle lotte intestine all'interno delle  gerarchie ecclesiastiche, della defenestrazione di Gotti Tedeschi dalla Presidenza dello IOR, della pubblicazione dell'ultimo libro di Nuzzi, "Sua Santità" - edizioni Chiare Lettere,( che non ho ancora letto), della pubblicazione su quotidiani a carattere nazionale di documentazione riservata proveniente dai palazzi apostolici, del corvo o dei corvi che fanno filitrare con cinica alchimia accuse a mezza voce a carico di questo o quello , in sintesi dello spettacolo non edificante che i più alti esponenti della gerarchia ecclesiastica stanno dando ai fedeli e al mondo.
Cercherò di dare la mia interpretazione dei fatti, per quel che vale.
Il prof. Ratzinger non è diventato papa per caso. Negli oltre venti anni trascorsi a capo della "Congregazione per la dottrina della Fede" sotto il pontificato di Giovanni Paolo II (dal 1981 alla elezione a Papa), era stato lui a "dettare la linea" in campo teologico e morale. Il papa polacco con il suo grande carisma e la sua grande capacità di "comunicazione" trasmetteva il messaggio ma il lavoro di "sherpa" lo faceva Ratzinger che ha avuto per moltissimi anni come suo più stretto collaboratore il salesiano Tarcisio Bertone.
Scomparso Giovanni Paolo II, la nomina di Ratzinger è avvenuta "naturaliter"( al secondo giorno e al quarto scrutinio) in quanto il sacro Collegio, o lo Spirito Santo, individuavano nella nomina stessa una continuità di indirizzo con il precedente pontificato, una linea molto più "conservatrice" - a mio avviso - di quello che si è sempre pensato del pontificato del papa polacco.
Salito al soglio pontificio Ratzinger, che è un uomo timido, un grande studioso e un grande conoscitore delle tematiche teologiche ma non interessato alla gestione "operativa" della macchina organizzativa della Chiesa Cattolica, ha messo nei posti chiave persone che conosceva bene e di cui si fidava, in primis di Tarcisio Bertone nominato prima cardinale, poi segretario di Stato al posto del cardinal Sodano e infine "camerlengo" cioè colui che gestirà il prossimo conclave (ma se compirà ottanta anni prima dell'evento dovrà lasciare il posto a qualcun altro).
Bertone, personalità forte e portata a non tirarsi indietro se è necessario seguire la strada dell'intrigo e della lotte di palazzo, non si è limitato ad occupare il suo ruolo importantissimo di "capo del governo" della Chiesa Universale, ma ha cercato di "tenere sotto controllo" il più possibile la macchina organizzativa, a mio avviso in vista di una sua possibile candidatura a succedere a Benedetto XVI, attirandosi critiche e reazioni da parte di tutti coloro che si sentivano prevaricati nei loro ruoli.
Innanzitutto i segretari della Conferenza Episcopale Italiana Ruini e Bagnasco, il cardinal Tettamanzi, arcivescovo di Milano, che era stato escluso senza tanti fronzoli dall'Istituto Toniolo, che controlla l'Università Cattolica, di Monsignor Crlo Maria Viganò che aveva denunciato comportamenti censurabili in molti prelati e in molti organismi ecclesiastici spedito a fare il nunzio negli Stati Uniti e del Cardinal Nicora, che Benedetto XVI aveva nominato al vertice dell'AIF - l'organismo che aveva il ruolo di controllore dello IOR con la mission di far assumere alla banca vaticana quelle caratteristiche di trasparenza di gestione che le autorità monetarie internazionali pretendevano per non includerlo nella "black list" delle banche dei paradisi fiscali.
Limitati i poteri di Nicora, ne è seguita la rimozione di Gotti Tedeschi - voluta da Bertone - e una frattura con altri segmenti dei vertici vaticani. Frattura che si è manifestata con attacchi che miravano e mirano a colpire Bertone con lo scopo di limitarne i poteri: Il segretario di Stato nella conferenza stampa alla conclusione della recentissima "visita" papale a Milano, ha dichiarato che  il papa saprà resistere agli attacchi che gli vengono portati. E no, caro Bertone, oggetto degli attacchi sei tu, non il Papa e, secondo il mio modestissimo e ininfluente avviso, te li meriti tutti.
Sullo sfondo quindi di questa violenta "guerra"interna ci sono i "posizionamenti" in vista della successione al Papa tedesco al quale si può rimproverare un eccesso di candore ed un carisma sbiadito ma non l'attitudine ad essere coinvolto in guerre sotterranee. Ed in particolare una guerra tra il collegio cardiknalizio italiano, che mira a far eleggere un papa italiano dopo due papi non italiani , ed i cardinali del reato del mondo che mirano ad "internazionalizzare" sempre di più il vertice della Organizzazione.
Certo è che l'immagine che la gerarchia dà di se stessa non è delle migliori e questo interessa non solo ai cattolici praticanti ma anche a tutti coloro che hanno piena consapevolezza della grande importanza che l'Istituzione Chiesa riveste, specialmente nel nostro Paese, e ne seguono con attenzione e partecipazione le vicende.
Dalle terrazzze di cunardo 5 Giugno 2012 ore 21,30

lunedì 4 giugno 2012

PIOVE SUL BAGNATO - POVERA ITALIA

Uno cerca di essere ottimista, di cercare il lato positivo delle cose, ma non è mica facile. Tra terremoti in zone dove non si erano mai registrati, l'IMU che incombe, lo spread che non scende, il debito che sale,l'Euro che si deprezza, la borsa che crolla, la disoccupazione che devasta famiglie e toglie speranze alle nuove generazioni, la corruzione che dilaga, l'arcorauta che vuole stampare euro nella nostra zecca(prima della legge Basaglia li mandavano tutti a Imola), il vaticano dilaniato da guerre interne al cui confronto i personaggi scespiriani sono viole mammole, la Lega che concentra nelle valli interne della alta bergamasca le residue truppe, il PDL che deflagra come una granata e offre fulgidi esempi di coerenza di comportamenti e di applicazione delle regole dei manuali  di sopravvivenza, i tesorieri dei vari partiti che confondono il pubblico con il privato, non si sa  da che parte voltarsi per vedere un po' di luce.
E allora per ora ascoltiamo una bella ma non certo ottimista canzone di Franco Battiato augurandoci tutti di poterla sostituire con brani meno tristi.

Dalle terrazze di Cunardo lunedì 5 Giugno 2012 ore 8,30

domenica 3 giugno 2012

MARCO TULLIO CICERONE - LE VERRINE

Il permesso di ieri mi deve aver fatto proprio bene perchè stamattina mi sono svegliato alle 6,45, cosa che non capita praticamente mai. Approfittando del fatto che i miei due compagni di stanza dormivano, ho fatto con calma quelle che Francesco Guccini definirebbe "le piccole e grandi abluzioni del mattino" e quindi sono uscito nel corridoio dove ho dato e ricevuto il buongiorno di Mihail, l'infermiere professionale rumeno, e di Anna, la signora moldava occupata come personale di supporto. Abbiamo parlato del più e del meno ed Anna mi ha chiesto un giudizio sulla partita di calcio Russia- Italia. Ho risposto che non mi occupo di calcio visto che è un ambiente corrotto espressione di un Paese corrotto. "Certo - le ho detto- voi due venite da Paesi che non sono mica messi meglio!"
Risposta :"i nostri governanti dovrebbero essere passati a mitraglia perchè, mentre il popolo soffre la fame, loro si arricchiscono alle spalle di tutta la nazione".
" Allora- ho ripreso- vi leggo questo scritto che fa proprio al caso nostro!"
" Ognuno afferrava quello che poteva, strappava, rubava. Tutto si divise in parti e quelli dilaniavano lo Stato che stava tra loro. Lo Stato veniva governato dall'arbitrio di pochi. Avevano in mano il tesoro, le province, le cariche, le glorie e i trionfi. Gli altri cittadini erano oppressi dalla povertà, oberati dal servizio nelle legioni. I capi spartivano le prede con pochi, mentre le persone venivano cacciate dalle loro terre se, per disgrazia, queste erano desiderate da un potente vicino."
A chi si deve attribuire questo scritto? A Beppe Grillo? No, sono frasi delle "Historie" di Sallustio, scritte nel I sec. a.C., riportate nella prefazione di Gian Antonio Stella - quello che ha scritto LA CASTA , tanto per capirci - alle " Verrine" di Ccerone, pubblicate  questa settimana dal "Corriere della sera".
Il senatore Verre fu  per tre anni ,dal 73 al 70 a.C. pretore di Roma in  Sicilia e approfittò del suo incarico per arraffare tutto quello che poteva. Protetto da Silla, infatti, riteneva di tutto potere e di godere di assoluta impunità. E pensare che in precedenza era stato inviato in Asia dove anche lì ne aveva fatte di tutti i colori! Accusato da Cicerone nelle famose Verrine, dovette andare in esilio e nel 43 fu proscritto da Antonio.
Sembra un fatto dei nostri giorni; evidentemente è una costante del nostro dna..
Terminati questi discorsi, ho fatto  il mio solito giro mattutino per sciorgliermi e al rientro in camera li trovo entrambi intenti ad accudire ai miei due compagni di stanza che hanno bisogno di essere assistiti in tutto e sottolineo tutto. Intelligenti pauca, dicevano i latini. Parlavano tra di loro in una lingua che non ero sicuo di aver individuato." In che lingua parlavate?"
" In rumeno,- mi risponde lei- perchè Mihail con il russo non se la cava molto bene".
E allora  ho davanti a me una signora gradevole di circa 45 anni che parla russo come lingua madre, parla benissimo il rumeno - me lo conferma Mihail - parla benissimo l'italiano - ve lo dico io - e sembra che se la cavi discretamente con il francese e con l'inglese. Ed è qui da noi ad accudire, espressione eufemistica, i nostri anziani.. Non dovrebbe essere motivo di riflessione? Per me lo è e lo sottopongo al Vostro giudizio ed alle vostre valutazioni.
Dalla terrazza di via Fagnano 27 Busto Arzio Domenica 3 Giugno 2012 ore 14,15

venerdì 1 giugno 2012

LE TERRAZZE DI CUNARDO - I PRIMI 15 GIORNI

120 SU 80, 70, 97 sono i miei parametri, costanti e sottolineo costanti. Non male per uno nato nel '47.  Questo è il primo riscontro positivo di questi 15 giorni.
Secondo riscontro positivo: Cunardo è immersa nei boschi della Valganna e chi si sveglia presto come me (ma non sono il solo) ha la fortuna di assistere ogni giorno al risveglio della natura, o del creato, vedete voi.
I boschi, dicevo, sono abitati da miliardi di uccellini che, non avendo orologi e seguendo il ritmo del sorgere/tramontare del sole (bella intuizione aveva avuto Amenofi IV), iniziano a cantare all'aurora( i primi stamattina alle 4,34) per poi raggiungere il pieno all'alba.   Tra i due momenti un dialogo sommesso e di crescente intensità tra mattinieri.
Unico rammarico: sicuramente ci saranno  stati  la cinciallegra e il fringuello o l'usignolo o,          come Shakespeare fa dire a Giulietta ,"le colombe" che trascinano Amore, ma io non so riconoscerli, e questo è un peccato. Saprei riconoscere, forse, l'upupa di foscoliana memoria ma non mi sembra di averla sentita.
Terzo riscontro: dopo queste prime due settimane di fisioterapia mirata a ricostituire un assetto posturale corretto e a ridare tono muscolare alla schiena ed al collo, i primi risultati si cominciano a vedere. Non vorrei cantar vittoria prima del tempo(viste le precedenti delusioni), il percorso è ancora lungo. ma comincio ad intravedere qualcosa. Dicciamo che mi riconosco nelle parole del Manzoni: Adelante Pedro, cum juicio"
Domani ci sarà un altro riscontro, quello del peso. Mi hanno messo a regime, ed hanno fatto bene, ma dopo la prima settimana di "stecchetto" avevo "preso"mezzo chilo invece di perdere peso...................speriamo che la cosa non si ripeta,
Un' ultima notazione: ho ricevuto tante telefonate, sul mio "faceboook in molti mi hanno fatto pervenire il loro augurio, Milena mi porta i saluti di molti.
Che dire: grazie, grazie di cuore
Dalle Terrazze di Cunardo 1 Giugno 2012 ore 6