Visualizzazioni totali

sabato 31 gennaio 2015

SERGIO MATTARELLA NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - L.A FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA- CARLO VI DI FRANCIA A SAIINT DENIS

Sergio Mattarella è stato eletto Presidente con largo margine. Ho sbagliato nella mia analisi e ne prendo e ne do atto. Ma questa sconfitta mia personale è accompagnata da una serie di elementi di valutazione positivi per il Paese che fanno dimenticare subito la piccola delusione subita.
a) Mattarella è stato eletto dal pd unito, circostanza questa per niente scontata. Il Paese, ridotto allo stremo da una crisi al contempo economica, politica, morale deve pretendere dal PD unità, senso dello Stato, concretezza operativa, visione lunga ed onestà. Certi comportamenti di Renzi non sono tollerabili ed io resto del parere che la strategia iniziale del segretario fosse quella da me descritta e solamente il fatto che il partito abbia preteso il nome del candidato fin dalla prima votazione l'abbia costretto ad un cambio di strategia. Poi visto che tutto il sistema fibrillava ha ritenuto prudentemente di non forzare la mano
b) Mattarella è stato eletto per il collasso di Forza Italia e per l'omicidio rituale del padre ad opera dei figli. Il vecchio leader, rintronato come pochi, si era illuso di poter esercitare lo stesso carisma del passato ma ormai tutti avevano capito che era finito 
TRAGEDIA: qui nel palazzo d'inverno il collegamento Wi-Fi ce l'ho agganciandomi al bar sotto casa. Oggi tutto era sovraccarico e metà non è stato salvato. Niente paura: ho la testa dura e la memoria di ferro. Lo riscriverò
Gli sono rimaste le CLARETTE ma tutti gli altri hanno votato contro le indicazioni dell'arcorauta
c) Il PATTO DEL NAZARENO è morto e sepolto. Il Nazareno torni a fare il Nazareno; i malavitosi tornino a fare i malavitosi.
d) Questa volta Carlo VI di Francia le bien aimé è morto definitivamente ed è pronto per Saint-Denis. E con lui escono di scena il malavitoso Verdini, Dell'Utri, Apicella, Ruby e tutto il caravanserraglio che ha popolato questa tragica seconda repubblica 
e) la Presidenza Mattarella garantisce l'esercizio corretto del ruolo di garanzia del Capo dello Stato, l'equilibrio dei poteri, il rispetto del gioco dei pesi e dei contrappesi. E' il ritorno di MONTESQUIEU( bienvenu, monsieur le Baron. On vous attendait depuis longtemps. Merci d'etre arrivé)
E garantisce il ritorno dell'etica (buon giorno Baruch, buongiorno Emanuele) nella gestione della cosa pubblica. Se poi si riuscisse ad assicurare una equilibrata applicazione del principio di tolleranza (bonjour Francois-Marie. Je viendrai te chercher a Ferney pour parler un petit peu) questa terza repubblica avrebbe già lasciato molti dei suoi problemi alle spalle.
Ci sarebbe molta strada da fare ma non mancherebbe il tempo perché se è vero che tutto passa  e che non resta quasi niente (ciao VASCO, kalimera Eraclitòs) è anche vero che la nostra storia su questo pianeta è come un fiume senza fine (thanks also to you, my dear pinks)
  

post scriptum: sono rientrato sul post per correggere alcuni errori ortografici. Ne approfitto per segnalare i commenti dei due cari amici Antonino Pistritto e Patrizio Lattanzio nonché per ringraziare l'anonimo lettore di lingua inglese che mi ha scritto per ben tre volte che io non potevo essere eletto perché non avevo 50anni. Lo ringrazio non tre volte, non trecento............sed altera .................

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - NOSTRADAMUS O SEMPLICEMENTE UN CITTADINO DELL'UNIONE EUROPEA ECC.ECC. CHE RAGIONA CON LA SUA TESTA?

Mi preparo ad assistere in diretta televisiva alla quarta 
 votazione per l'elezione del successore del Presidente Napolitano. Nelle prime tre votazioni il PD ha votato scheda bianca; Renzi ha dichiarato che stamattina avremo il nuovo Presidente. C'è una strana atmosfera stamattina nei palazzi perché si ha consapevolezza che con il nuovo Presidente inizia la terza Repubblica.
Le votazioni si sono concluse venti minuti fa. Tra qualche istante inizierà lo spoglio. C'è una atmosfera sospesa come se tutti fossero consapevoli che il primo nome che verrà letto sarà il nuovo Presidente o, in caso contrario, significherà che Renzi ha-bruciato anche Mattarella
Io resto del  parere che Mattarella non è l'obbiettivo finale e che è servito come candidato "schermo" quando Renzi è dovuto uscire con il nome prima dell'inizio dellle votazioni. Tutti danno ormai Mattarella per certo;i numeri sulla carta ci sono. Io penso invece che domani mattina Mattarella verrà impallinato dai renziani. A questo punto i giochi si riaprono (per me non si erano mai chiusi) Per tutto il fine settimana i palazzi saranno animati come non mai e lunedì si tornerà a votare. Un prevedibile esito?Questo un possibile resoconto:
Inizia lo spoglio, annuncia Mentana.
Inizia: Pirani, Pirani, Pirani, D'Alema, D' Alema, Topo Gigio, D'Alema, D'Alema, Belem, D'Alema,Jean Marie Arouet, D'Alema, SaintJust e una sfilza di D'Alema.
E' chiaro che il nuovo Presidente è Massimo D'Alema ma quel Pirani.............mica stupido quel Pirani.  Nostradamus? No,sermplicemente un cittadino che pensa con la sua testa.

venerdì 30 gennaio 2015

RINGRAZAMENTI

Ringrazio le 208 persone che nella giornata di ieri hanno ritenuto interessante visitare il mio blog

giovedì 29 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE? IL MACCHIAVELLO, NATO E CRESCIUTO IN UN BORDELLO

Ho appena assiustiyo in diretta televisiva al discorso di Matteo Renzi ai grandi elettori del PD con il quale ha ufficializzato la candidatura di Mattarella da proporre alle altre forze politiche. Adesso il gioco si fa duro e l' ENRICO STAI SERENO RISERVATO A LETTA E' UN GIOCO DA RAGAZZI.
Il cinismo con il quale ha bruciato Mattarella, irridendo nei fatti la storia personale del candidato designato e della sua famiglia, è da abisso dell'orrore e rende immediatamente meritevole il "macchiavello" di entrare a pieno diritto nella mia personalissima categoria dello spirito dei "criminali ontologici" in compagnia di Giulio Andreotti e di Cesare Geronzi.
Entro sera Berlusconi pronuncerà il "NON POSSUMUS" e bisognerà cercarne un altro.................che c'è già
 

mercoledì 28 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE?

Il toto Quirinale è entrato oggi nel vivo. Si sprecano i nomi. Io mi sto divertendo da morire perché ogni ulteriore seppur piccolo elemento di valutazione rafforza le mie convinzioni. Io il nome l'ho già fatto ma siccome non conto niente, nessuno se ne ricorda. Il "Paraculino di Firenze" è sempre più "fox", è sempre più "macchiavellico", è sempre più pericoloso a se stesso e per la democrazia e per il futuro del Paese. Matteo Renzi va fermato e vanno fermati i gruppi di potere e gli interessi pieni di ombre che lo sostengono perché sono interessi sporchi.
Ho già scritto il post con il quale commenterò l'elezione. Lo pubblicherò qualche ora prima della quarta votazione.
Il nonno di Milena, Amerigo Finocchi, che era a Livorno nel '21 e che ha pagato duramente, fisicamente e moralmente, per la difesa dei suoi ideali e dei suoi valori, si sta rivoltando disgustato nella tomba.

DOPO LA SERATA BRUNETTA LA SERATA SALLUSTI

Dopo la serata Brunetta, sulla quale ho già riferito, è arrivata la serata Sallusti. La SANTA de NCHE' non c'era; sembra fosse impegnata in una delle tante trasmissioni televisive.
Molto meno charmant di Brunetta, un eloquio abbastanza lento e spezzato, non era tuttavia molto difficile afferrare il messaggio che il Direttore Generale del MINCULPOP lanciava alla platea costituita in gran parte da lettori del "Giornale" che abbinano terme e serata con i loro beniamini, da ex dipendenti del quotidiano, da giornalisti e poligrafici in attività.
Quanto ai primi, tutti piuttosto in là con gli anni, debbo dire, senza alcun intento denigratorio da parte mia, che di giorno in giorno cresce la tenerezza che suscitano in me alcuni di loro per la semplicità e immediatezza delle loro reazioni emotive, per l'articolazione ridotta all'essenziale del loro pensiero e dei loro giudizi di valore. In particolare un anziano signore che si definisce livornopisese che ad ogni  piè sospinto tira fuori che è colpa dei comunisti. Non importa ciò di cui si sta parlando. Siccome ho deciso che mai sparerò sulla Crocerossa mi limito a registrare il fatto.
Il messaggio era in sintesi: MACCHIAVELLI
Quando è momentaneamente in difficoltà o vede che attraverso una scelta otterrà un vantaggio successivo superiore il grande leader politico (Silvietto vostro) fà patti anche con il diavolo. Tradotto: il patto del Nazareno mica è facile da capire e mi rendo conto che per molti nostri lettori è difficile da digerire e da capire (solo il grande leader...............) ma è quello che "cinicamente" (perchè noi siamo cinici, ma cinici) oggi ci conviene di più (qui ha ragione) e se ci troveremo un Presidente della Repubblica che mai.................è perché Silvio vede lontano. Il prossimo Presidente (altro passaggio interessante) dovrà capire che dopo una guerra civile, perché guerra civile è stata, è necessaria una amnistia. Perché anche Togliatti............(e qui ho trovato conferma  di certe mie considerazioni) Come Togliatti stava a "baffo', cosi Renzi sta a............."baffi", Giovan Battista Vico.
E mica c'è bisogno di concedere grazie o fare vere e proprie amnistie per pacificare il Paese.......ci sono altre forme. Più chiaro di così.
E Alfano, Alfano? gli domandano. Anche lui...............incertezza.......di fatto............è dentro il Nazzareno (numeri, numeri gridava il venditore di almanacchi) Ma come è colto e intelligente questo bloggista, si sente una voce fuori campo che sembra provenire dall'alto)
Il nome, il nome........."quaerit populum buem lectorum Giornalorum" Lo so ma non lo dico.
E con questa ed altre amenità si conclude la serata. E con una notizia: Piero Ostellino passa dal Corriere al Giornale.
Mia sintesi: il Patto del Nazareno è sempre più forte. Del resto un patto "officiato" da Verdini e che vede come protagonisti Renzi e  Berlusconi non è solamente un patto...............è una associazione. 

lunedì 26 gennaio 2015

CAMPIONATO PROVINCIALE DR.WHY AL CAPOLINEA LIVE DI MARNATE

Venerdì 30 Gennaio si svolgerà al "Capolinea live" di Marnate il campionato della provincia di Varese del "Dr. Why". Io ci sarò costi quel che costi e mi auguro ci sia  anche "Tinto Bross", campione provinciale in carica, che lo scorso anno mi ha battuto di una manciata di punti. Un monarca, anche se piuttosto scassato, ha diritto ad una rivincita.

domenica 25 gennaio 2015

RENATO BRUNETTA COME NON SI ERA MAI VISTO

Ieri sera il convegno del "Giornale" ha avuto il suo momento forte nell'intervento di Renato Brunetta che ha intrattenuto gli astanti per circa due ore con un columnist del quotidiano a fargli da contraltare.
E' arrivato in albergo alle 19,27; io ero sulla soglia dell'hotel e stavo chiudendo il telefonino per poi uscire dieci minuti a prendere aria fresca prima di andare a cena. Sollevato lo sguardo ho incrociato il suo; stava entrando in quel momento. Mi ha salutato lui per primo con un largo e cordiale sorriso; io gli ho risposto con un cenno del capo altrettanto cordiale. Ha chiesto alla reception con altrettanta cordialità se c'era bisogno di un documento; gli hanno risposto di no. Ha preso la chiave della sua camera al primo piano ed è salito. Scorta striminzita: due carabinieri. Era vestito piutosto male. Sopra un golf nero uno di quei giubbotti senza maniche che si usano soprattutto in montagna. Non griffato. Renato Brunetta non è alto.
Ma il bello è venuto dopo quando è iniziato il suo intervento. Un Renato Brunetta calmo, pacato, senza alcuna arroganza, allegro, brillante, ottimo affabulatore. Mi direte: ma era lui? Sì, era  lui.
E' vero che il pubblico era unanimemente amico(io ero in incognito) e costituito da persone mediamente piuttosto anziane (non ho ancora capito se è il convegno del "Giornale" o del CRAL DEI PENSIONATI DEL GIORNALE) teneramente legati a Silvietto loro perseguitato dai "comunisti" e dai "magistrati comunisti" che non gli hanno consentito di fare tutto quello che lui aveva in mente, ma un Brunetta così io non lo avevo mai visto.
Certo bisognerebbe spiegare a quelle tenere persone che la guerra è finita, altrimenti fanno la figura di quei soldati giapponesi che, in qualche isolotto sperduto del pacifico, si sono considerati in guerra fino agli anni '50.
E non oso immaginare come la prenderanno quando apprenderanno che nell'ambito del "Patto del Nazzareno", che loro proprio non capiscono, Berlusconi sì, si troveranno D'Alema Presidente della Repubblica.
Ma torniamo a Brunetta che con pacatezza ma con al contempo brillanti doti di eloquio anche sul piano della sostanza ha detto cose giuste e condivisibili.Viste da un solo angolo di visuale e sottacendo parecchi perché - aggiungo io - ma giuste e condivisibili.
Ha affermato che:
a) nel 2011 Berlusconi è stato eliminato con un colpo di stato. Io non lo chiamerei così, e nemmeno complotto, piuttosto una "entente" o un "agreement" tra i maggiori leaders mondiali per liberarsi di un uomo che era diventato pericoloso per la stabilità mondiale in quanto ormai palesemente "fou". (Carlo VI di Francia "le bienaimé"). A proposito, lo sapete che Obama, Cameron, Sarkosy, Hollande, Merkel, Putin, lo stesso Berlusconi, sono tutti massoni? E che massone è Monti, paramassone Enrico Letta, e massone Renzi? Così come Draghi, Ciampi..............e Napolitano............e Cossiga.
b) che anche nel 1994 l'avviso di garanzia in occasione del G7 di Napoli era stato pilotato. Sostanzialmente vero, a mio avviso
c) che quanto ad intemperanze "amorose" Gianni Agnelli è stato più esuberante e nessuno lo ha mai criticato.Vero ma Gianni Agnelli non era Presidente del Consiglio e non aveva obblighi di rappresentanza del Paese, non ha costretto il parlamento a votare che sì, Ruby Rubacuori era proprio, o così risultava essere, la nipote di Mubarak. E poi,aggiungo io, altra classe
d) non si è sbilanciato sul prossimo Presidente della Repubblica. (perchè lo sa solamente Berlusconi)
e) ha rivendicato che la sua cattedra all'Università di Roma(è in aspettativa) gli consente la libertà di esprimere  sempre liberamente la sua opinione e "di mandare a quel paese chiunque, se lo ritiene. Vero
f) ha affermato che il patto del Nazzareno terrà (ne sono convinto anche io)
g) si è detto convinto che la situazione economica del Paese è disperata. D'accordo, ma  lui dove era quando il suo capo diceva che la crisi non c'era?
Ed altre affermazioni altrettanto fondate.

 Ma quello che ha colpito, soprattutto me, credo, è il tono pacato, la mancanza di arroganza e di aggressività, lo "charme" dell'esposizione. Insomma un Brunetta inedito.
'E' confermato che non è molto alto di statura,...............ma comunque più alto.

sabato 24 gennaio 2015

IL SOGGIORNO AD ABANO TRA FANGHI, RIFLESSOLOGIE PLANTARI, FISIOTERAPIE ACQUATICHE, PECCATI DI GOLA E MANCATE APPARIZIONI

Quest'anno le acque di Abano sono un po' meno miracolose che in passato. Il collo continua ad urlare. Mi si dice che le tensioni sono dovute ad una "errata respirazione" dovuta a postura, agli esiti delle cadute, a mon ami "Mister Park" e a chissà quali altre cose. Bisogna correggerla. Ciò non mi impedisce, seppur con fatica, di fare altre cose oltrechè le terapie. La SANTA de NCHE' non si è ancora vista e ciò comincia a destare preoccupazione. Mi hanno però detto che stasera  dovrebbe esserci BRUNETTA. Vi rendete conto?
Cosa ho fatto oltre scrivere queste poche righe.
Ieri pomeriggio sono andato a Padova a rivedere la "Cappella degli Scrovegni" che non avevo più visto dopo il restauro. La cappella ha recuperato la luce dei suoi vecchi colori; l'azzurro della volta è bellissimo.Il "Giudizio universale" è stato pienamente recuperato. Certo vedere nella parte destra in basso dell'affresco le anime dei dannati nelle mani e nelle fauci di un diavolone nero fa riflettere sull'influsso assolutamente deleterio che il cristianesimo così come si è evoluto nel corso dei secoli ha avuto sulla vita, sul modo di pensare, sulle paure della gente in questa parte del pianeta.Ora stigmatizziamo, giustamente, i comportamenti dell'integralismo islamico  ma dovremmo ricordarci che quando Innocenzo III decise di estirpare l'eresia catara nel sud della Francia (dal 1209 al 1229) in una notte del luglio 1209 a Beziers furono sgozzate 20.000 persone( a Beziers i catari erano più o meno 500 persone su una popolazione di 20.000; i crociati-che venivano dal nord della Francia - per non sbagliare li trucidarono tutti). Dovremmo anche rammentare che nella notte di San Bartolomeo (tra il 23 e il 24 Agosto 1572) furono uccisi migliaia di ugonotti (cattolici convertiti al protestantesimo) Fu la regina Caterina de'Medici, moglie del re Carlo IX, la più trenua sostenitrice del massacro. Per non parlare delle nefandezze compiute dai crociati, dall'inquisizione e dai domenicani in America centrale e meridionale. Queste riflessioni torneranno utili quando riprenderò a parlare delle religioni monoteiste.
Comunque è sempre interessante andare a vedere la cappella restaurata. Giotto è il nostro primo grande pittore e deve avere il giusto rilievo nelle conoscenze di ciascuno di noi.
Nel prossimo post parlerò della mostra di Vicenza che ho visitato Giovedì

venerdì 23 gennaio 2015

CONVEGNO DEL QUOTIDIANO "IL GIORNALE" ALL'HOTEL MIONI PEZZATO DI ABANO TERME

Mi hanno appena comunicato che la Santanché arriverà solamente stasera. La delusione è forte. Per lenirla mi è venuto alla mente un brano musicale che potrebbe essere adatto allo scopo e che vi propongo cantato da Luciano Pavarotti. Vi prego di starmi vicino: il dolore è forte

LE INIZIATIVE DELLA SOCIETA AMILCARE PONCHIELLI DI BUSTO ARSIZIO

Grande successo, domenica scorsa, per il primo concerto del 2015 della società "AMILCARE PONCHIELLLI" che da anni promuove la conoscenza della musica e delle arti in genere. Animata, occorre sottolinearlo, dall'impegno volontario di molti dei suoi esponenti. Sala del museo del tessile gremita all'inverosimile, tanti visi di "habituès" ma anche molti volti nuovi che hanno apprezzato con calorosi applausi il programma della serata che si articolava in modo diverso dal solito.
Il programma comprendeva - come da  tradizione - alcune arie cantate dal tenore Antonio Signorello, di casa alla Ponchielli, altresì regista della serata. Notevole interesse hanno poi suscitato una coppia di intriganti ballerini di tango, Barbara y Jambol. Bravissimi i violinisti Elisa, Andrea, Alessio Cavallari destinati, seondo me, ad un grande avvenire. Dolcissima la voce recitante di Cristina Pavan che ha interpretato i versi delle poesie "el tango" di Jorge Luis Borges e "Un abbraccio" di Vittorio Tosto.
Al pianoforte le bravissime Veronique Garnier, parigina, e Atsuko Nieda, giapponese, a sottolineare l'internazionalità delle proposte della Ponchielli. Società che merita di essere meglio conosciuta e alla quale noi che amiamo la musica auguriamo sempre maggiori successi.
 

giovedì 22 gennaio 2015

L'HOTEL MIONI PEZZATO OSPITA IL CONVEGNO DEL QUOTIDIANO "IL GIORNALE"

Da domani l'hotel in cui soggiorno ospiterà il convegno del quotidiano "Il giornale" fondato da Indro Montanelli. Potrò vedere da vicino Sallusti e la Santanchè in libertà, conoscere altri personaggi dell'ambiente, respirare l'aria di un evento di cui parleranno i media. Non so se potrò assistere ai lavori; in ogni caso ci sarà ampio materiale su cui discutere. Il prosieguo del soggiorno si preannuncia interessante

sabato 17 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE? DAL LIBRO CUORE - RACCONTO MENSILE - IL PARACULINO DI FIRENZE

re

 N O T A dello scrivente. Avevo terminato di scrivere il post di cui al titolo. Lo stavo rileggendo prima di pubblicarlo. Non so cosa ho cliccato. E' rimasto solo il titolo. Adesso dovrò riscriverlo ma so già che non sarà lo stesso. Questa è una mia tragedia personale
Sono ad Abano dove farò un ciclo completo di fangoterapia, Cerco di riscrivere il "post perduto" che, mantenendo il titolo, proseguiva:


# astag del giorno: cammina, cammina che Massimino si avvicina
Da quando ho raggiunto l'età della ragione ho provato un crescente senso di nausea al pensiero del libro "Cuore" che la mia generazione si è vista propinare in tutte le salse. Questo socialismo dolciastro, questa ipocrisia buonista in forza della quale attraverso il piccolo borghese Enrico e il suo degno papà veniva veicolato un messaggio di rispetto formale per tutti, poveri, malati, esclusi ma nemmeno per un momento emergeva la possibilità di un seppur piccolo ascensore sociale. Cosicchè il destino di tutti era già segnato. Enrico, il protagonista, avrebbe fatto il funzionario statale o il medico, De Rossi, bello, ricco e intelligente avrebbe fatto l'industriale, sarebbe diventato ancora più ricco, avrebbe avuto solo Porche e Ferrari e avrebbe fatto una gran bella vita. Garrone, il difensore dei deboli, sarebbe rimasto Garrone, greande, grosso e un po' coglione. Franti avrebbe fatto forse il politico o l'imbonitore televisivo e comunque sarebbe rimasto uno stronzo come era. La maestrina dalla penna rossa sarebbe andata in pensione con "opzione donna", e sarebbe morta in solitudine davanti ad una tazza di latte all'ora di "Cento vetrine". E così via.
E poi questo De Amicis, socialista fuori casa e che in casa "menava" moglie e figli.
Ma quelli che mi piacevano di più erano i racconti mensili: "Dagli Appennini alle Ande", "Il tamburino sardo", "La piccola vedetta lombarda" - si chiamava Bossi e sarebbe morto anche lui come un fesso - Sangue romagnolo"... Insomma ce ne era uno per ogni regione importante(le Marche non erano previste) tranne la Toscana che ne aveva due. Del resto una regione che ha dato i natali a Dante, Boccaccio, Leonardo Michelangelo, Macchiavelli ecc.ecc. meritava questo ed altro. Uno, mi ricordo, era "Il piccolo scrivano fiorentino"e aveva come protagonista un bambino che per aiutare  la famiglia di notte scriveva, scriveva, faceva il copista. L'altro era il "Paraculino di Firenze" e narrava le gesta di un giovane brillante che dove passava.............tutti capivano che era meglio camminare rasente i muri. Il suo motto era "stai sereno", a Firenze lo chiamavano "Il bugia" ed era un "paraculino"veramente a modo che piaceva soprattutto ai "grulli". Sembrava un vinccente nato e aveva le idee chiarissime su cosa fare nel Gennaio 2015. Oltrettutto la mossa di un professore di Bologna che, avendo già sperimentato, si era chiamato fuori(facendo benissimo) per non creare tensioni nel partito, apparentemente gli aveva spalancato la strada così come la mossa di un altro, tal Cofferati, che si era incazzato di brutto per delle piccole insignificanti irregolarità registratesi in una regione in fondo piccola come la Liguria. Tutto sembrava favorire il suo disegno finale: Massimino al Quirinale.(cfr miei precedenti post) Come andò a finire io non lo so ma fra una decina di giorni lo sapremo tutti quanti.
Nota. Il primo era più bello ma lo spirito è rimasto

giovedì 15 gennaio 2015

QUALCHE OSSERVANE E QUALCHE RIFLESSIONE SUI FATTI DI PARIGI - PRIMA PARTE

"Ma perché colpire la laica Francia?
Parto da questa ingenua domanda posta innanzitutto a se stessa e "girata"ad uno delle migliaia di intervistati di questi giorni da una giovanissima giornalista televisiva. Ingenua perché frutto di una assimilazione ancora in fieri di concetti e dei nessi tra loro, dovuta alla inesperienza.
La giornalista per sua fortuna ha davanti a se tutta una vita per crescere e migiorare.
Figlia mia, mi è venuto da pensare ascoltandola; è ovvio che la Francia fosse il bersaglio principale. In primis perché le vignette erano state pubblicate da un  settimanale edito a Parigi ma, soprattutto, perché il massimo dell' "integralismo" oggi presente sul pianeta, quello islamico, trova contrapposizione massima nel Paese dove per primo sono stati elaborati e applicati principi  di "laicità" e "tolleranza"
Queste riflessioni mi hanno riportato alla memoria il giudizio di un caro amico, persona intelligente, colta equilibrata, il quale sostiene - ma non è il  solo - che una quota non marginale delle sofferenze  che l'umanità si è procurata negli ultimi duemila anni è riconducibile all'integralismo delle tre religioni monoteiste:ebraismo, cristianesimo, islam
Io, che sono molto meno intelligente meno colto e, soprattutto, meno equilibrato, sostengo che la percentuale è "preponderante".
Ogniu affermazione o presa di posizione va motivata: cercherò di farlo
 N.B.Scriverò post piuttosto corti perché stare al computer mi costa fatica
continua 

domenica 11 gennaio 2015

QUALCHE OSSERVAZIONE E QUALCHE RIFLESSIONE SUI FATTI DI PARIGI


Una cara amica d'infanzia, italiana ma permeata di cultura francese, mi ha sollecitato attraverso un breve messaggio su facebook a parlare dei fatti di Parigi. Le ho risposto con un sorriso del quale da lontano lei ha colto tutte le sfumature che nella vita talvolta non è che non si voglia..........................Comunque sono qui per parlarne, con una piccola nota metodologica.
Io, tra ebraismo, cristianesimo, islam...........io sto con VASCO e con .....................ADRIANO.

venerdì 9 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE? ERRARE HUMANUM EST PERSEVERARE DIABOLICUM

Errare humanum est - affermavano i nostri antenati - sed perseverare diabolicum.
Questi ex comunisti sono proprio "de coccio". Anche tu, Bersani, il più simpatico dei sette nani, e stai zitto....no, vai a sfottere Matteo, poi quando Renzi farà calare l'asso pigliatutto, la candidatura di D'Alema, voi che fate? Non lo votate? A parte il fatto che Massimino, il più studioso dei sette, si incazzerebbe di brutto, che figura ci fate? E cercate di guardare un po' più lontano.
E' con questa riflessione che invito i dirigenti PD  di provenienza  "izquierda"a riflettere, a meditare prima di fare interventi o rilasciare dichiarazioni onde evitare che veniate presi per l'ennesima volta in giro.

giovedì 8 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE? LATRAPPOLA

"Timeo Danaos et dona ferentes" queste parole che Virgilio (Eneide II 49) mette in bocca a Lacoonte per dissuadere i troiani a far entrare entro le mura della città il cavallo lasciato dai Greci sulla spiaggia(Temo i Greci anche se portano doni) dovrebero affiorare alla memoria dei dirigenti ex PCI, PDS, DS quando MatteoRenzi in versione "aracnide" farà loro una proposta  che sarà per loro impossibile non accettare, cioè la candidatura di Massimo D'Alema a Presidente della Repubblica. Furbo come un fiorentino furbo lascia scoprire la sinistra PD che dovrebbe solamente, in questo momento, osservare, tacere e prepararsi a diffidare. Invece, guarda Cuperlo, si agita, si preoccupa, si apre, si espone. Renzi nel frattempo tace sul nome, aspettiamo le dimissioni di Napolitano, ricatta Berlusconi il quale è così rintronato e patetico da credere che, recuperata l'agibilità politica, possa iniziare una nuova stagione di governo per lui. Intanto mi voti D'Alema e poi io il 20 Febbraio ti faccio un inciucetto. Nel frattempo porta avanti trattative con i fuorusciti pentastellati. Volete pranzare al tre stelle (Michelin) "chez Mattteo"? Votate D'Alema. I suoi li ha tutti in mano. Nel frattempo Berlusconi sente Salvini, Matteo l'altro, il quale ha paura di restare isolato. Vota anche tu D'Alema, che ti frega se il tuo popolo proprio non lo vuole, poi io e te....., a  Renzi ci pensiamo dopo. D'Alema sente Fitto. Sono stati compagni di merende per decenni in Puglia, sì ti voto, assicura Fitto. Anche Alfano comincia a preoccuparsi per il suo feudo siciliano. Anche lui ci sta. E la sinistra PD? Come fa  a non votare D'Alema? Lo vota obtorto collo.
Et voilà le nouveau President.
Vedete come è facile individuare il nuovo Presidente? Tutto cambi perché nulla cambi. E il popolo bue, di pura razza italiana, a credere di poter continuare a conservare il tenore d vita degli ultimi decenni. Il popolo come sempre è l'ultimo a capire ed il primo a...........(vele ricordate le vignette di Altan sul "cavalier banana"?: quelle)
POST SCRIPTUM
Un amico mi ha telefonato dicendomi: ma come puoi pensare che si formi un asse Renzi/D'Alema, che sono nemici giurati da sempre
Ma allora...........gli ho risposto. Ricordati sempre di Andreotti: i potere logora solo chi non ce l'ha

domenica 4 gennaio 2015

QUALE PRESIDENTE?

Il discorso di fine anno di Giorgio Napolitano ha accelerato i tempi dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Eugenio Scalfari ha dedicato all'argomento il suo consueto editoriale domenicale, un editoriale - invero - che ho trovato piuttosto "fiacco". Il "Fatto quotidiano" con un editoriale al vetriolo di Marco Travaglio ha resi edotti i lettori sull'escamotage che il governo ha adottato per ridare "agibilità politica" a Silvietto nostro, moderno Edipo che a Colono, assistito dalle amorevoli cure della sua "Personal/Antigone", si appresta a raggiungere il regno dei giusti dove sarà venerato come divinità ctonia.
Io che non sono nè Scalfari nè Travaglio nè tantomeno aspiro a diventare una divinità ctonia, mi limiterò a fare qualche ragionamento: dapprima indicherò quale dovrebbe essere, secondo me, il profilo del nuovo Presidente; poi cercherò di analizzare il quadro politico per arrivare alla conclusione. Chi sarà, secondo me, il successore di Giorgio Napolitano?
IL PROFILO
Il Presidente, specialmente in un momento così difficile non solamente per il nostro Paese ma per l'Europa intera in un contesto globale frammentato e pieno di criticità, dovrebbe avere queste caratteristiche:
- avere almeno 50 anni (questo lo dice la Costituzione)
- essere al di sopra di ogni sospetto circa la  completa assimilazione da parte sua dei principi della democrazia occidentale così ben delineati due secoli e mezzo fa da Montesquieu. Il suo ruolo è di garante della Costituzione, nel nostro ordinamento, ed in tale ruolo "super partes" deve rimanere.
- aver ricoperto ruoli istituzionali apicali sia interni che internazionali
- godere della stima indiscussa della comunità internazionale
- conoscere a fondo la macchina dello Stato, i suoi meccanismi giuridici ed operativi
- parlare correntemente l'inglese, e questo esclude già l'onorevole, si fa per dire, La Russa
- essere ed apparire onesto e intellettualmente onesto
IL QUADRO
Fatte queste premesse, vediamo il quadro:
- il Presidente lo "fa" Renzi, nel senso che è lui a dare le carte, come ha anche recentemente ribadito. Il che è vero visto che il PD è la formazione che ha più membri in parlamento.
- Renzi è fiorentino come Macchiavelli del quale ha assimilato una visione assolutamente cinica del potere. Quel "Enrico stai sereno" passerà agli annali.
- colpisce di stiletto: l'avversario muore e nemmeno se ne accorge
- ha capacità tattiche e strategiche di assoluto prim'ordine
CHI ELEGGE IL PRESIDENTE
Il Presidente viene eletto dai senatori (315), dai deputati 630) dai rappresentanti regionali (58) 
A partire dal quarto scrutinio il quorum scende alla maggioranza semplice (50% più uno) Quindi ci vogliono   5 0 2 voti.
I GRUPPI PRESENTI IN PARLAMENTO
Partito Democratico    415 (108 + 307)
Forza Italia Pdl             130 (60 + 70)
Popolari (ncd - udc)      70 (36 + 34)
Lega Nord autonomie   35 (15 + 20)
Scelta civica                   32 ( 7 + 25)
Mov 5 stelle                   116( 15 + 101)
SEL                                  26 (alla camera)
Gruppo misto                  49 (24 + 25)
Altri gruppi minori per arrivare a 945
A questo punto rullo di tamburi, il coro della Turandot reclama: "il nome..il nome......."
Il nome ve lo do io, gratis:
Dopo alcune manovre per confondere la vista al quarto scrutinio Renzi calerà l'asso:

                   M A S S I M O    D' ALEMA
Il cognome tutto in rosso, sbiadito peraltro
Il quale verrebbe votato da D'Alema
dal PD unito (i renziani perchè se no che renziani sono e la minoranza che non può non votare D'Alema)
Forza Italia PDL (Berlusconi al solo sentire il nome di prodi ha un attacco d'orticaria)
- i tanti 5 stelle fuorusciti e in attesa di accasarsi "chez Matteo"
- i cosiddetti centristi per non perdere l'ultimo treno
BASTANO QUESTI
Renzi avrà ottenuto una vittoria piena:
- avrà ricompattato il partito eliminando completamente l'opposizione ex PC - PDS - DS
- il patto del Nazzareno verrà solennemente rinnovato
- avrà il campo completamente libero
- ci farà morire tutti democristiani
- farà un partito nuovo. Il Partito della Nazione? No, il partito dei paraculi e dei disonesti. Allegria, avrebbe detto Mike Bongiorno.
Me no, però. T'ho capito da tempo te, Renzino. Va a leggere i miei post sul potere. ? nso mica grullo io. so'marchigiano


sabato 3 gennaio 2015

VOYAGE A PARIS -- QUINTA ED ULTIMA PARTE

Riprendo. Mi apre la porta Solange. A Giugno compirà 93 anni. Per 21 anni è stata la compagna del padre di Milena. Vedovo lui, vedova lei si incontrarono ad un tavolo di Bridge al Club Meditarrenée di Kamarina in Sicilia, si piacquero e restarono insieme fino all'ottobre 2005 quando Pippo ci lasciò. Ho voluto e voglio un bene dell'anima a Solange, un carattere aperto ed ottimista che l'età, gli acciacchi e le vicende della vita non hanno scalfito. Ma per la prima volta la vedo "vecchina". E' piccola piccola, sembra fuori del tempo. Capirò perché: è stanca morta; ha cucinato tutto il pomeriggio per tutti quelli che avete visto: Annie, la più giovane delle due sue figlie, cantante eccezionale e sua Antigone in questo ultimo tratto di vita, Bernard, il maggiore dei suoi due figli, con i due gemelli - Maxim e Hugo - due forze della natura - e  Alexis, l'unico figlio di Paule, la primogenita, scrittrice e  sceneggiatrice che vive a Buenos Aires. Alexis vive abitualmente a Dakar. Manca Francois, l'altro figlio maschio.
Menu eccellente che ruota intorno alla "Pentade" - che mi piace molto, e Solange lo sa - questa volta accompagnata dai crauti. Atmosfera serena, serena con la Tour Eiffel sullo sfondo e Parigi ai nostri piedi. Mi addormento con il grattacielo di Montparnasse davanti agli occhi.  Qualche piccola osservazione sul complesso dove Solange abita, Beaugrenelle è nel quindicesimo a poche centinaia di metri dalla Torre, dagli "Invalides", dal "Champ de Mars" dal Trocaderò, Passy, il ponte BirHakeim ecc; 6 torri di trenta piani ciascuna. Al 31 esimo la piscina. Il complesso è stato costruito negli anni 70. Teleriscaldamento, oltre 8.000 posti auto interrati, ipermercato (Monoprix), portineria 24 su 24. A conferma...............
La mattina dopo, sabato, Solange non è più stanca, è tornata ad essere una persona anziana, con dei problemi di salute, ma ottimista e sorridente. Passo la mattina a "far ciaccole" e per un giro a piedi nel quartiere. Alle 13 vengono Leonardo e Annelaure. Si pensava di andare a pranzo fuori, Solange ha fatto la "blanquette": restiamo a casa in piacevole conversazione. Annelaure, che pur è nata a Parigi e vi abita nei pressi dell'Arc de Trionphe, non era mai salita in cima alle torri di Beaugrenelle ed è estasiata per la vista impareggiabile su Parigi.
A metà pomeriggio ci dividiamo. Io ed Annie ce ne andiamo al "Marais" a comperare spezie e poi in auto in giro per Parigi a veder le luminarie. Serata tranquilla a guardare uno show in televisione. La domenica mattina altro tour parigino e nel pomeriggio, con Leonardo e la famiglia di Annelaure, al Bois de Boulogne a vedere quella autentica ottava meraviglia del mondo che è il nuovo palazzo della Fondazione Vuitton. Lunedì mattina sveglia prestissimo visto che abbiamo l'aereo alle 8,35.
Non sveglio Solange ma le lascio un biglietto il cui contenuto è...............segreto di Stato.
Esco, mi lascio alle spalle la porta richiudendola. A piano terra c'è già il taxi che ci porterà a Roissy.
Un paio d'ore dopo Solange si sveglia, non mi vede, si preoccupa e.............scende in strada, a 92 anni e mezzo e in pieno inverno, a cercarmi.
Adorable, absolument adorable. Je t'embrasse tres fort et j'ai le coeur plejn de joie pour le bien que tu me veux. Du mien vers toi, c'est mieux n'en parler. C' est un secret entre moi et toi.
Il volo di ritorno gradevole in una giornata piena di sole. Dall'alto scorre sotto un paesaggio variegato. Mi vengono in mente le parole di una bella canzone:
Douce France, cher Pays de mon enfance................