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domenica 31 maggio 2015

IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICEA - POST N 15

    Considerato che la cronaca ci pone davanti a continui casi di malaffare, di corruzione, di disgregazione delle strutture portanti della nostra società, è forse opportuno riprendere a volare un po' più alto. Continuo pertanto a sviluppare le riflessioni sul "male" al quale ho già dedicato 14 post. Il male individuale, quello che ci colpisce personalmente (il mio Gino), il male nella storia(le religioni monoteiste, ma non solo) e il rapporto tra l'esistenza o la non esistenza di DIo e la presenza del male nelle vicende umane (la Teodicea). Ho già parlato del libro di Giobbe; ora cercherò di sintetizzare - operazione da far tremare i polsi anche perché non sono un filosofo - il pensiero di Agostino di Ippona che ha dedicato all'argomento largo spazio delle sue riflessioni
P.S.Questo era già in bozza. Pubblico, poi  si vedrà

PAUSA O STOP?

Questo blog cessa almeno momentaneamente le pubblicazioni per assoluta incapacità di chi lo scrive a stare in piedi, seduto o coricato: a pensare, scrivere, stare al computer, financo a vedere. GOD BLESS SI EXISTIT BUT I DONT KNOW(*) ANIMULA VAGULA  QUI EST EN TRAIN DE................. orao afrodites kai zeus.............but is no time yet. aurevoir pas adieu
P.S. HO USATO KNOW E NON BELIEVE PER NON ESSERE TROPPO PRESUNTUOSO

domenica 24 maggio 2015

SILVIO' (AVEC L'ACCENT SUR LA O) EST ARRIVE'

Silviò est arrivé, a parlé, a fait le point.
Non patetico - ce ne era il rischio - non arrogante - come in passato era avvenuto - non spumeggiante e battutista/barzellettiere - sua caratteristica di sempre e da sempre.
Abbiamo visto un vecchio signore, stanco, tutto rifatto (le ciglia per esempio) che ha cercato di dare di sé una immagine pacata, di un imprenditore che si era fatto carico della mission di "liberare l'Italia" e che ha sciorinato l'intera gamma delle sue "idee forti", come un vecchio disco rotto. Non è necessario ricordarle, le conosciamo tutti.
In sintesi, un intervento moscio, incolore, insapore, inodore, l'intervento di un uomo senza più carisma, quasi privo di forze. Muore di inedia, di solitudine, di inutilità, senza aver capito molto, il cavaliere, in un contesto di disgregazione intellettuale e fisica. Non morale, etica: una cosa per disgregarsi deve esistere.
Lo hanno abbandonato quasi tutti.L'atto finale avverrà quando la Pascale se ne andrà portandosi via DUDU'
Povero Silvio - SUNSET BOULEVARD

Alberto Pirani: CARLO VI DI FRANCIA ALIAS SILVIO BERLUSCONI SEMPRE...

Alberto Pirani: CARLO VI DI FRANCIA ALIAS SILVIO BERLUSCONI SEMPRE...: Chi mi legge sa che da tempo ho trovato notevoli assonanze tra le vicende di Carlo VI di Francia (cfr. miei precedenti post sull''ar...

Alberto Pirani: LE BIEN AIME' RITORNA

Alberto Pirani: LE BIEN AIME' RITORNA: Stamane aprendo i quotidiani mi sono sentito gelare il sangue. Le "bien-aimè" sempre meno "bien aimè" e sempre più.........

EN ATTENDANT SILVIO' (AVEC L'ACCENT SUR LA O)

Stasera Silviò sarà ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa". Era stato invitato innumerevoli volte e non aveva mai aderito all'invito. Stavolta sì. Prevedo una serata esilarante, piena di fuochi d'artificio, di affermazioni roboanti alla barone di Munchausen (i giovani sanno chi fosse?), un passaggio di testimone - non si sa a chi visto che nemo est dignus - pieno di rivendicazioni di risultati mai raggiunti che solo lui, novello Don Chisciotte, ha visto. Se solo avesse avuto accanto un Sancho Pansa.
Ho l'impressione che lo vedremo in versione "fou" più che in versione "bien-aimé". In tale trepidante attesa e sudando un po' freddo visto che non più tardi di due giorni fa ha dichiarato che "i grandi leaders politici, De Gasperi, Craxi, lui-meme non sono mai passati attraverso le primarie" mi diverto a pubblicare nuovamente due articoli che ho scritto a suo tempo su di lui e che mi sembra evidenzino con chiarezza quello che ho sempre pensato sul "cavaliere rampato" Ma ce ne sono oltre cento............chi vuole sbizzarrirsi..............

sabato 23 maggio 2015

BANCA DELLE MARCHE - TUTTO COME PREVISTO

Apprendo attraverso Cronache Maceratesi che la procura della Repubblica di Ancona ha chiesto ed ottenuto una proroga delle indagini fino ad Ottobre. Nessuna meraviglia: più si spala nel fango, più emerge un mix maleodorante che toglie il respiro. 
Il puntuale articolo di Marco Ricci fa il punto sul numero degli indagati - allo stato 36 di cui vengono riportati nomi e cognomi - e sulle ipotesi di reato configurabili. Ricorda anche che la procura della Repubblica di Roma indaga anch'essa.
A mio avviso le vere "novità" ci saranno a chiusura indagini quando emergeranno le responsabilità di chi tirava le fila di tutto: esponenti del Montepaschi, uomini politici di vertice locale e nazionale dell'allora PDS, poi DS, poi PD intrecciati con personaggi legati alla massoneria e spesso massoni essi stessi. Nei miei due ultimi post dedicati a BDM ho motivato le mie valutazioni. Non resta che attendere sottolineando peraltro che i tempi della giustizia penale e degli organi amministrativi sono troppo lunghi e sono tra i i motivi maggiormente responsabili della sensazione che i cittadini hanno che chi commette reati anche gravi nel nostro Paese gode di sostanziale impunità. 

PENSIONI UN GRAN GUAZZABUGLIO

Il tema delle pensioni ha conquistato il centro dell'attenzione e questo è un fatto positivo. Ma arrivano messaggi fuorvianti che non fanno altro che confondere le idee. In televisione, ad esempio, imperversa un certo prof. Lupi che porta gli spettatori fuori strada. Innanzitutto chiariamo che due e ben distinti sono gli aspetti:
a) come si calcola la pensione
b) da dove vengono attinti i fondi per pagare le pensioni
ASPETTO A
Ricapitoliamo:
- chi è andato in pensione prima del 31 Dicembre 1995 ha la pensione calcolata con il retributivo ultimi 5 anni. Sono i più favoriti ma sono andati in pensione 20 anni fa, hanno quasi tutti più di 80 anni. Tra dieci anni non ci saranno praticamente più. Ne muoiono oltre 400.000 l'anno. Cinico ma è così-
- chi è andato in pensione dopo il 95 ma a quella data aveva  più di diciotto anni di contributi (è il mio caso) ha la pensione calcolata con il retributivo misto (ultimi 5 anni fino al 92 e ultimi 10 per gli anni successivi.). Il vantaggio è già di gran lunga minore.
- chi al 31 Dicembre 95 lavorava ma aveva meno di 18 anni di contributi andrà con il misto retributivo/contributivo. In pratica la maggior parte degli anni verranno calcolati con il contributivo.
- chi è stato assunto dal 1 Gennaio 1996 ha la pensione calcolata con il contributivo.
Sul contributivo ho già scritto nei giorni scorsi. Ribadisco che tre sono i pilastri del contributivo: i contributi versati, l'andamento del pil e l'età anagrafica alla quale si è andati in pensione.
In questo contesto il governo davanti alla sentenza della Corte Costituzionale che fa? Si irrita palesemente, non ci pensa nemmeno un attimo a rispettarla e butta lì con arroganza un paio di miliardi (meno di due decimi di pil in modo di restare entro il 3%) e fa capire che altro proprio non c'è. Ma, più che altro imbocca decisamente la strada di ricalcolare con il contributivo tutte le pensioni "retributive". Può anche starci; il Paese non può più permetterselo e bisogna accettare un ridimensionamento del tenore di vita. Tutto bene se non fosse che:
a) non c'è il minimo accenno a mettere la questione morale al cento di tutto. Le liste per le prossime regionali ne sono la conferma più evidente
b) non c'è il minimo accenno a voler combattere seriamente la corruzione. La recentissima legge che aumenta le sanzioni è una presa in giro perché. di fatto, non costituisce alcun deterrente
b1) alla lotta all'evasione sembra averci rinunciato
c) non si vede alcun effetto di riduzione della spesa tanto è vero che il debito pubblico ha raggiunto un nuovo record in un contesto di tassi bassissimi ormai da anni.
d) si continua a non voler ammettere che il Paese si è deindustrializzato e che in in queste condizioni una crescita sostenuta è impossibile e non è certo un aumento di pochi decimali di PIl che può invertire la rotta
Cosa si deve fare allora. L'ho scritto in mille salse ...........e poi...........non vorrete mica che faccia tutto io.(spero venga colto il coté auto ironico).
Per quanto mi riguarda ho fatto due conti a braccio. Essendo stato nominato funzionario a 29 anni ed avendo versato abbonanti contributi per tutta la mia vita lavorativa, avendo lavorato in anni in cui l PIl cresceva e pur essendo andato in pensione a 57 anni, per me un ricalcolo con il contributivo potrebbe comportare un aumento della pensione. Io cado sempre in piedi, dal punto di vista economico, ma il panorama per le nuove generazioni è da incubo

martedì 19 maggio 2015

lunedì 18 maggio 2015

PENSIONI - COME VOLEVASI DIMOSTRARE

La "soluzione" trovata da Renzi per il problema dei rimborsi è quanto di peggio si potesse trovare.
a) "se ne frega" della sentenza della Corte Costituzionale a conferma che dello Stato di diritto a Renzi poco importa.
b) è buttata lì con arroganza
c) appare come una "elemosina" fatta a chi non sta male male come pensionato ma che è comunque visto come un suddito
d) si espone a nuove censure sul piano della correttezza costituzionale
intanto il debito pubblico continua a salire e Renzi non ci spiega mai il perché
Tutto previsto,purtroppo

sabato 16 maggio 2015

LE PENSIONI L'ECONOMIA REALE LE LEVE LECONOMIA FINANZIARIZZATA

Il problema pensioni è al centro di ogni discussione, di ogni trasmissione televisiva, di ogni scambio di idee, dell'agenda politica. E' un tema che coinvolge direttamente oltre 20 milioni di italiani ed in prospettiva tutti.
Due sono le domande:
a) arriveranno i rimborsi e a chi?
b) il governo farà ricalcolare con il contributivo le pensioni come la mia calcolate con il retributivo?
A queste due domande rispondo che mi lasciano completamente indifferenti perché il cuore di tutto è la "finanziarizzazione" dell'economia e fino a che non si ridarà centralità all'economia "reale" i problemi non potranno che aggravarsi. Ve ne do un esempio.
Nei giorni scorsi, sapendo che oggi funziona così, ho fatto tre leve lunghe su Snam che lunedì paga un dividendo di 0,25
1) 10.000 pezzi acquistati a 4,644 il 4 Maggio
2) 20.000 pezzi acquistati a 4,73 il 6 Maggio
3) 20.000 pezzi acquistati a 4,702 l'11 Maggio
Lunedì mattina, che piova o che ci sia il sole, incasserò 12.500 euro lordi che al netto della ritenuta fiscale 26% fanno 9.250 euro dopo aver pagato altri 3.250 euro di imposte. Padoan sarà contento, spero. Vi aggiornerò sull'esito dal punto di vista del capitale ma penso vi rendiate conto che con tre clic ho dato al problema dell MIA pensione una importanza del tutto marginale.

venerdì 15 maggio 2015

PARLIAMO DI PENSIONI - IL SISTEMA CONTRIBUTIVO - POST N.3

Parliamo di sistema contributivo, il sistema di calcolo che viene applicato agli assunti dal 1 Gennaio 1996 e, pro quota, a coloro che al 31 Dicembre 1995 avevano una anzianità contributiva inferiore ai 18 anni. E' mia opinione che il governo, prendendo spunto dal problema dei rimborsi, cercherà di applicare il "contributivo" a tutti, anche a coloro che, come me, hanno la pensione calcolata con il retributivo. Ci sono continui segnali al riguardo e durante le trasmissioni televisive sottosegretari vari, opinionisti generalisti, giornalisti con la schiena non proprio dritta, lanciano continuamente messaggi in tale direzione facendo leva sulla "equità". Ne parleremo.
SISTEMA CONTRIBUTIVO - I CARATTERI DISTINTIVI
I pilastri del contributivo sono questi:
- il calcolo viene effettuato sui contributi versati (i contributi per i lavoratori dipendenti sono pari al 33% circa della retribuzione (2/3 a carico del  datore di lavoro 1/3 a carico del dipendente)
- si determina il "montante"che si ottiene sommando i contributi di ciascun anno "rivalutati sulla base del tasso annuo di capitalizzazione derivante dalla variazione media quinquennale del PIL"
- al montante contributivo si applica il "coefficiente di trasformazione" che varia in funzione dell'età anagrafica  che il lavoratore aveva nel momento in cui è andato in pensione (più alta è l'età più alto il coefficiente di trasformazione).
Ne consegue che:
A) visto che i giovani versano contributi saltuariamente e per importi contenuti considerate le tipologie di contratti in essere, lo "zoccolo" è di gran lunga meno "sostanzioso"che in passato
b) visto che il PIL in questi ultimi anni è addirittura diminuito, "il coefficiente" di trasformazione ne ha risentito
c) visto che la popolazione sta invecchiando e le aspettative di vita si allungano
il combinato disposto di questi elementi si traduce in un assegno di pensione di gran lunga più ridotto che con il retributivo.
In poche parole  versamenti modesti e discontinui, tasso annuo di capitalizzazione che risente della bassa crescita del PIL, assegno legato all'età hanno preparato un futuro difficile per le nuove generazioni. E è mortificante vedere che le aspettative della mia generazione per una società migliore sono andate completamente deluse.
Cosa penso dei rimborsi del mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita sui quali si è recentemente pronunciata la Corte Costituzionale? Che il rimborso integrale spetta a tutti. Per un motivo, semplice. Se si mettono in discussione anche le sentenze della Corte Costituzionale e si cerca di aggirarle non appena pronunciate, lo Stato di diritto non c'è più, non c'è più certezza, non c'è più patto di cittadinanza. E non lo dico perché sarei uno dei colpiti se fosse deciso un rimborso solamente fino ad una fascia di reddito pensionistico. Lo dico perché il rispetto delle regole costituisce  la base di ogni forma organizzata di società e perché i politici inizino a convincersi che non si può governare "a spanne", con provvedimenti presi in continua emergenza, senza tenere minimamente conto delle conseguenze in prospettiva dei provvedimenti presi, senza alcuna "visione lunga"



                        



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giovedì 14 maggio 2015

PARLIAMO DI PENSIONI - POST N.2

Continuiamo a parlare di pensioni.


I VARI SISTEMI DI CALCOLO DELLA PENSIONE SUSSEGUITISI NEL TEMPO

PRIMO INTERVENTO CON IL DECRETO LEGGE "AMATO" DEL 30 DICEMBRE 1992 - N. 503
Se vi ricordate il '92 fu un anno drammatico per il Paese. Tangentopoli, la fine della prima repubblica, il governo di emergenza nazionale "Amato" che nel Luglio 1992 introdusse il prelievo forzoso del 6 per mille sui depositi, ...........e che mise mano anche alle pensioni. Il decreto legge 30 Dicembre 1992 n. 503 costituisce il primo importante provvedimento per il riordino del settore.
Queste le innovazioni:
- armonizzazione della normativa per dipendenti pubblici  e privati
- innalzamento dell'età per la pensione di VECCHIAIA a 65 anni per gli uomini e 60 per le donne(in precedenza  60 e 55)
- introduzione del divieto parziale di cumulo tra pensione e lavoro autonomo
Ma il vero pilastro del sistema è la riforma Dini del '95
Fino  alla entrata in vigore della riforma Dini (legge 8 Agosto 1995 - n 335) la pensione veniva così calcolata:
a) calcolo con il sistema retributivo - ultimi cinque anni
Coloro che sono andati in pensione entro il 31 Dicembre 1995 hanno visto calcolata la pensione sulla media degli stipendi degli ultimi cinque anni. Era un sistema che favoriva coloro "che facevano carriera" negli anni immediatamente precedenti la cessazione dell'attività lavorativa. Nelle banche, anziani capiufficio venivano promossi funzionari, in riconoscimento della loro abnegazione e fedeltà, per far loro percepire una pensione più alta. Così nell'industria dove spesso il datore di lavoro promuoveva dirigente chi magari il dirigente lo aveva fatto tutta la vita senza riconoscimento formale. I semplici rinnovi contrattuali di categoria portavano benefici per tutto il periodo lavorativo. La pensione era di fatto svincolata dai contributi versati; era un sistema che poteva reggere solo in periodi di forte espansione del Prodotto interno lordo

RIFORMA DINI (legge 8 Agosto 1995 n. 335)
E'il provvedimento più importante di quegli anni ed ha introdotto notevoli novità. La principale "l'introduzione del sistema contributivo", il famoso o famigerato sistema di calcolo con il quale andranno in pensione i nostri giovani. Introduzione graduale. Fu stabilito:
- che chi aveva già 18 anni di contributi al 31 Dicembre  '95 avrebbe visto calcolata la pensione tutta con il sistema retributivo ma per gli anni fino al 1995 calcolata sugli ultimi 5 anni e dal 96 in poi sugli ultimi dieci
- chi non aveva 18 anni di contributi avrebbe avuto calcolata la pensione con il sistema misto retributivo/contributivo(fino al 95 sistema retributivo,dal 96 in poi sistema contributivo)
- gli assunti dal 96 in poi avrebbero avuto applicato il solo sistema contributivo. Quindi, ricapitolando:
c) sistema misto retributivo/contributivo per coloro che al 31 Dicembre 1995 erano già assunti ma non avevano raggiunto i 18 anni di contributi.
d) sistema esclusivamente contributivo per gli assunti dal 1 Gennaio 1996 in poi.

Del sistema contributivo parlerò in un post a parte ed emergerà chiaro che i nostri giovani avranno un trattamento pensionistico irrisorio del che dovremmo preoccuparci vivamente fin da subito.

domenica 10 maggio 2015

PARLIAMO DI PENSIONI - NE PARLA UNO CHE CI CAPISCE- IO - NE PARLA UNO CHE PARLA CON LE CIFRE - NE PARLA UNO ONESTO INTELLETTUALMENTE - SEMPRE IO

Pubblico il titolo alle 14,40 del 10 Maggio 2015, festa della mamma. Non so in quanti post esaurirò, si fa per dire, l'argomento. Debbo ancora cominciare a scrivere però  mi sembra opportuno fare il punto fermo ora.
LA MIA PENSIONE
Stiamo parlando di pensioni , chi scrive è un pensionato , cominciamo da me:

DEGRADO DEGRADO VERGOGNA VERGOGNA IN PADANIA SUPERIORE

Le foto che alleghiamo sono state scattate questa mattina in via Bellaria a Busto Arsizio, a duecento metri da casa nostra.
I bidoni e tutto il resto, di cui per carità di patria omettiamo i dettagli, sono lì da più di una settimana. La vigilanza urbana è passata, ha messo la fettuccia che vedete e........si presume abbia avvertito l'ufficio d'igiene, l'Agesp (azienda competente per la gestione dei rifiuti), l'ARPA, l'assessore, il sindaco. Si presume, perchè i rifiuti sono sempre lì. I primi giorni il sito emanava un fortissimo fetore di pesce marcio............poi i gatti hanno risolto il problema.
Noi troviamo vergognoso che qualcuno abbia utilizzato una pubblica via come discarica, ma troviamo ancor più vergognoso che non ci sia stato alcun tipo di intervento, se non la delimitazione dello spazio,
da parte della amministrazione.
Invitiamo tutti i bustocchi a stigmatizzare con forza l'accaduto.
Alberto e Milena Pirani

sabato 9 maggio 2015

POST NUMERO 1.700 DEDICATO ALLE MARCHE E AI MARCHIGIANI



Le Marche sono una regione poco conosciuta da molti italiani. Territorio di transito per la dorsale adriatica del sud, fuori mano per l'Italia insulare e per le regioni tirreniche, con la concorrenza di Toscana e Umbria per coloro che vogliono visitare l'Italia Centrale. Eppure è una regione che ha dato i natali a Leopardi, a Raffaello, a Pergolesi, Spontini, Rossini, che ha splendide città d'arte come Urbino, Ascoli, Macerata, tanti piccoli borghi di cui è rimasto intatto l'impianto medioevale. Le mie radici sono lì, in quelle colline che digradano dolcemente verso il mare.
Tanto tempo fa iniziai a scrivere un qualcosa che titolai provvisoriamente "Romanzo popolare". Iniziava con un "incipit". Ne ho scritti alcuni capitoli, poi è rimasto lì e lì penso resterà. Ne pubblico il primo capitolo perchè penso possa rendere abbastanza bene "lo spirito", "the soul" della regione. Per me è un viaggio della memoria, per chi non conosce la regione potrebbe essere lo spunto per visitarla.
 Le colline marchigiane, per chi le vede per la prima volta,danno un senso di struggente languore, appena disegnate come sono, con il loro leggero innalzarsi verso l’interno, con i loro colori tenui, quasi senza alberi, disegnate nei contorni che dividono le proprietà. Manca il verde marcato dell’Umbria, non si ritrova l’opulenza della campagna toscana, qui è tutto più lieve, più chiaro, più morbido, più accennato, meno definito. E nelle Marche comincia il percorso, in un piccolo paese seduto su una di quelle colline, negli anni e nei mesi della ritrovata speranza dopo i lutti e le angosce della guerra, nella pace serena del borgo ancora non ferito dai rumori invadenti dei motori , con l’aria ancora impregnata dei profumi e degli odori delle stagioni. Gli effluvi intensi  delle rose e dei lillà in maggio, il sentore del mosto in autunno, le castagne arrostite in inverno, il profumo del grano appena mietuto in estate e la presenza del fieno sempre, talora secco, talora appena falciato e sempre l’odore unico del pane appena sfornato. E i grilli in estate di giorno, e le lucciole di notte, e le voci che escono dalle finestre aperte delle case, alcune a spingersi fino alle romanze d’opera più conosciute, e gli artigiani, il ciabattino con i colpi inconfondibili di martello sul cuoio, il fabbro con la bombola di acetilene  in funzione, il muratore sempre accompagnato da un manovale con cazzuola e secchio. E il senso della percezione del tempo che scorre, le giornate che sembra non finiscano mai, in estate, ed il ritorno puntuale delle rondini in marzo e la neve ad accompagnare la messa di mezzanotte a Natale, e il freddo pungente di fine gennaio.
In quel borgo, ora  lontano, quasi estraneo per aver perduto l’innocenza di un tempo, o forse perché l’innocenza l’hanno perduta gli occhi che guardano, l’Italia della seconda metà degli anni ’40 cercava di ritrovare,lì come altrove, il senso del percorso dopo la parentesi populista e la tragedia della guerra. A pensarci bene era la prima volta che nel Paese si respirava l’aria della democrazia, pur nella contrapposizione forte tra coloro che vedevano  imminente l’inverarsi del sole dell’avvenire e il mondo che trovava ancora nella chiesa un punto di riferimento non messo in discussione, protettivo e consolatorio come le mamme nei confronti dei loro cuccioli. E  in mezzo i “benpensanti”, non disposti a confondersi con le masse ma ostili senza tentennamenti ai pericoli, così erano percepiti, che potevano venire dalle novità provenienti da est.
Benvenuti nelle Marche

martedì 5 maggio 2015

LA GESTIONE DELL'ORDINE PUBBLICO

Stanno emergendo aspetti che molti definiscono inquietanti sulla gestione dell'ordine pubblico in occasione della manifestazione di Milano. Debbo confermare che non mi stupisco affatto. Quello che penso lo dico e, soprattutto, lo scrivo prima che i fatti avvengano. E non è "Sindrome del G8". E' che da sempre nel nostro Paese forze politiche fautrici di una linea dura ritengono che dare istruzioni alle forze di polizia di non intervenire nei confronti delle frange violente sia la strategia migliore per far scattare nei cittadini, amplificate dai media, questi semplici meccanismi psicologici:
- i "violenti" - che le forze di polizia conoscono benissimo e che spesso "controllano" prima delle manifestazioni - vengono mostrati nella loro azione "distruttrice" con dovizia di particolari (primi piani di mazze usate con violenza estrema  su vetrine ed auto)-
 - il cittadino reagisce: delinquenti, bisogna evitare certe cose a tutti i costi
- il governo viene "legittimato" ad utilizzare la linea dura nei confronti di "tutte" le manifestazioni riducendo gli spazi democratici.
E' accaduto a Milano, è accaduto a Genova, è accaduto in tante occasioni in passato, soprattutto negli anni '60

lunedì 4 maggio 2015

DISCOURS SUR LA METHODE POUR BIEN CONDUIRE LA VIE

Il documento che trovate allegato lo abbiamo trovato qualche anno fa inun eremo dell'oltrepò pavese. E'del 1692. Io lo trovo attualissimo. Va meditato, ci si deve riflettere su e, soprattutto, va fatto conoscere alle nuove generazioni. Talvolta basta un piccolo spunto di riflessione per dare alla propria vita un percorso più sereno, più felice.
..
- CJlrocedìcon calma tra ilfrastuono e lafretta e ricorda quale pace possa esseroi
nel silenzio.
- (['erquanto puoi, senza cedimenti mantieniti in buoni rapporti con tutti
- P.sponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri; pur se noiosi
e incolti, hanno anch'essi una loro storia.
- CEvita le persone voljjari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
- Se insisti nel confrontarti con gli altri, rischi dì dioentare Borioso e amaro,
perché sempre esisteranno indioidui milJlìori o peggiori dì te. '
- qodì dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti - ~antieni interesse per la tua
professione, per quanto umile, essa costituisce un vero patrimonio nella
mutevole fortuna d'el tempo.
Vsa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno tE' inqanno. 9rt.aquesto
non ti renda cieco a quanto vi è dì virtù; molti sono coloro che perseguono alti
Ufeali e d'ovunque fa vita è colma dì eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non
fingere negli affetti
- Non ostentare cinismo verso C'amore,perché, pur dìfronte a qualsiasi d'elusione
e aridìtà, esso resta perenne come isempreverdi:
- )lccetta d'ocUe la saggezza d'e{{'età, lasciando con serenità le cose d'ella
giovinezza: Coltiva laforza d',animo, per d'ifend'erti d'a{Cecalamità improvvise.
- 9rt.a non tormentasti con d'e{Cefantasie: molte paure nascono d'a stanchezza e
solitudine.
- )Il dì là dì una sana discipiina; sii tollerante con te stesso. Tu sei fielìo
d'e{{'universo non meno d'egli alheri e d'e{Ceste{Ce,ed' hai pieno diritto dì esistere.
CEconvinto o non convinto che tu ne sia, non v'è d'u66io che C'universo si stia
eooloendo a dovere.
- (['erciò sta' in pace con (])io, qualunque sia il concetto che hai dì Lui CEquali
siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione d'e{{'esistenza,
mantieniti in pace con il tuo spirito-Nonostante isuoi inganni, travagli e sogni
infranti, questo è pur sempre un mondo meravielìoso.
- Sii prudente. SfOrzati dì essere felice.
)f.nonimo d'el 1692
v

sabato 2 maggio 2015

L'EXPO - I VANDALI A MILANO - TURANDOT

L'EXPO sembra purtroppo partito sotto una cattiva stella. Dopo la affannosa corsa a "nascondere" quello che non era pronto, il primo maggio in Lombardia si è presentato fin dal primo mattino come una giornata uggiosa che non invitava all'ottimismo. La cerimonia di apertura - diciamocelo - è stata sotto tono malgrado il presidente del Consiglio Renzi abbia lodevolmente cercato di sottolineare le "positività" del sistema Italia sorvolando sui punti di debolezza. Nel complesso una cerimonia "moscia" perché le parole sono tante ma la "gente" ha bisogno di fatti e percepisce che il rischio di nuovi ed inconcludenti "fiumi di parole" è alto.
Poi i fatti del pomeriggio a Milano: fatti gravi che hanno veicolato nel mondo intero l'immagine di un Paese non in grado di governare le situazioni, un paese lacerato, senza bussola, un paese sostanzialmente inaffidabile. Ed infatti, al di là della retorica e dell'ottimismo di facciata, di biglietti all'estero ne sono stati venduti  pochi.
Ci rifaremo in serata con la TURANDOT dalla Scala.....mi son detto. Ed invece.........al primo impatto...............ma è mai possibile che non si possa fare una regia senza vestire i tre ministri come un incrocio tra clowns e l'omino Michelin!? possibile che i pretendenti prima di Calaf finiti sul patibolo non possano essere rappresentati che come zombies vestiti di nero ed il volto coperto da maschere? A parte il fatto che essendo in Cina il bianco il colore del lutto, sarebbe stato più coerente vestirli di bianco.
Turandot è l'ultima opera lirica composta da Puccini; quando morì nel 1924 per un tumore in gola non era ancora terminata tantoché fu il maestro Alfano a completarla. Per Toscanini, che ne diresse la prima, Turandot termina con l'aria cantata da Liù "............tu che di gel sei cinta............".Alla fine dell'aria Toscanini depose la bacchetta e se andò dopo aver detto:"qui finisce l'opera per morte dell'autore".
Il mio rapporto con Turandot è ambivalente: bellissima sotto il profilo musicale, piena di sonorità "nuove" nate dalla convergenza dell'estetica pucciniana con quella di Debussy, di Ravel, di Wagner che fanno delle opere composte nel nuovo secolo dal maestro lucchese l'estremo sviluppo di un genere musicale nato nel '700, che è stato trionfante nell'800 e che nel '900 sembrerebbe progressivamente e spero non irreversibilmente essersi inaridito. Mi convince molto meno come impianto teatrale e i personaggi sono a mio avviso stereotipati in una visione dell'oriente oleografica. Delusione all'inizio, dicevo ma poi, man mano che l'opera andava avanti, emergeva sempre più evidente la fortissima carica di innovazione che la nuova produzione della Scala conteneva. Il tutto culminato nel finale di Berio che di Puccini coglieva pienamente l'essenza mentre Alfano aveva cercato di coglierne, da cattivo copista, la forma.
La scena finale con Turandot e Calaf che si allontanano mano nella mano, visti di spalle, verso la luce rimarrà nella storia del teatro lirico.
Un  grande spettacolo che conferma che la cultura è il principale "asset" del Paese e che sulla cultura deve poggiare la "ripartenza" 
ETICA ED ESTETICA Lo avevano già capito i greci
KALOS KAI AGATOS dicevano.  

venerdì 1 maggio 2015

Alberto Pirani: IL SOGNO

Alberto Pirani: IL SOGNO: Stamattina mi sono svegliato con nitide davanti agli occhi le immagini di un lungo sogno che avevo fatto. In genere non ricordo mai quello ...

Alberto Pirani: QUALE PRESIDENTE?

Alberto Pirani: QUALE PRESIDENTE?: Il toto Quirinale è entrato oggi nel vivo. Si sprecano i nomi. Io mi sto divertendo da morire perché ogni ulteriore seppur piccolo elemento ...

1* MAGGIO

Il primo Maggio fu istituito per la prima volta come"Festa dei lavoratori" nell'Illinois nel 1867. In Italia fu istituito nel 1891, l'anno precedente la costituzione del Partito Socialista (Genova, 1892), fu soppresso nel 1925 e ripristinato nel 1945. Il primo Maggio è una data importante per la mia famiglia: il primo Maggio 1921 nasceva la mamma di Milena, il primo Maggio 1978 moriva il nonno materno di Milena. Di Amerigo Finocchi ho già parlato e vi rimando al post che a suo tempo gli ho dedicato. Mi auguro che non veda quello che sta avvenendo all'interno del PD.