Visualizzazioni totali

mercoledì 30 settembre 2015

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: La situazione di Banca delle Marche evolve come era facile prevedere. Il direttore generale Goffi (il lavoro sporco lo fanno fare a lui) ha ...



La risoluzione dei problemi Banca Marche è subordinata, come per Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Etruria - che si trovano nelle stesse condizioni - all'approvazione della legge delega che recepisca la recente normativa europea sulla materia. Noi come al solito siamo il Paese dei ritardi e bene fanno i parlamentari marchigiani a sollecitare un pronto aggiornamento del quadro normativo. Anche perché sta emergendo in questi giorni  un nuovo scandalo bancario che farà impallidire  quelli dei tre Istituti citati. Parlo della BANCA POPOLARE DI VICENZA presieduta dall'industriale del vino ZONIN. Mi è venuto da sorridere quando ho letto i primi articoli sull'Istituto vicentino. E mi è tornato in mente un vecchio post che vi ripropongo. ZONIN, ZONIN lo condanneranno per ubriachezza molesta, molesta soprattutto per azionisti e clienti della banca. Vedete che ho ragione io che a pensar male ci si azzecca sempre.

lunedì 28 settembre 2015

Alberto Pirani: POVERO SILVIO - E' FINITO ANCHE IL VIALE DEL TRAMO...

Alberto Pirani: POVERO SILVIO - E' FINITO ANCHE IL VIALE DEL TRAMO...: Ho scritto in passato un numero considerevole di articoli sul Cavaliere, per il quale ho anche coniato alcune definizioni che, a mio avviso...



Silvio Berlusconi ha dichiarato ieri che, alla vigilia del suo compleanno (sono 79), ridiscende nell'agone politico. E a me è venuto in mente - non so perchè - un post che ho scritto qualche mese fa e che vi ripropongo

NESSUN UOMO E UN'ISOLA

Ogni spesso vengo accusato, soprattutto da mia moglie, di venature nemmeno tanto piccole di narcisismo. Convengo; del resto capita spesso ad ex timidi come me.
Ma non è per narcisismo che pubblico il testo delle parole con le quali tre giovani amici conosciuti attraverso le serate passate a giocare al Dr. Why hanno voluto accompagnare il da me graditissimo "pensiero" in occasione del mio recentissimo compleanno.
I tre sono Amilcare (30 anni appena compiuti) la di lui morosa Gloria(anni 26) e il loro amico del cuore Fabrizio (anni 23). Appartengono cioè ad una generazione lontana anni luce dalla mia con la quale mai sarei venuto in contatto se non con le serate trascorse a rispondere alle domande quiz proposte. Pubblico il testo del biglietto di auguri, senza aver chiesto l'autorizzazione ai tre, per sottolineare che se non si ha paura di "aprirsi", di "dialogare", di "confrontarsi" si possono raccogliere a piene mani i frutti dell'incontro tra persone, individui, generazioni,  che è poi l'essenza dell'essere uomini. Ma bisogna cercarlo, l'incontro, senza pregiudizi e senza paure.
Il testo del biglietto:
" Per il grande ed immenso Luigi XIV"
"Caro sire, in questo regale ed affettuoso giorno(qua ti sei un po' perso, Amilcare) ti porgiamo i nostri più grandi e sinceri auguri di buon compleanno. Oltre che il nostro sire, sei un maestro di vita e di conoscenza con te abbiamo sempre qualcosa da imparare. Ti vogliamo un mondo di bene un grosso abbraccio da Amilcare, Gloria, Bizio,"
Da narcisista gongolo; da uomo confermo l'assunto; Nessun uomo è un'isola, che è anche il titolo di un saggio del 1955 di Thomas Merton.

domenica 27 settembre 2015

LA CRISI - IL PUNTO A AGOSTO/SETTEMBRE 2015 - POST N.9

Il neo amministratore delegato di Volkwagen nel suo discorso di insediamento ha parlato di "disastro morale" e di "disastro politico"per definire quello che è successo con la truffa sulle centraline di rilevamento delle emissioni. Non ha fatto cenno al "disastro economico", che pure è enorme,
La differenza tra la gerarchia di valori dei tedeschi e quella del nostro Paese, tra l'ambiente culturale ed il quadro istituzionale in cui si muovono il capitalismo tedesco e il capitalismo italiano è ben evidente La Germania prima ancora che del disastro economico si preoccupa del disastro morale. Da noi il problema etico sarebbe venuto assolutamente all'ultimo posto. Rammento al riguardo che un ministro tedesco ha dovuto dare recentemente le dimissioni solamente perché aveva copiato una parte della sua tesi di laurea. Nessuno gliele aveva chieste; erano scontate visto il ruolo ricoperto e visto che il ministro aveva rotto con il suo comportamento il rapporto fiduciario che lo legava ai cittadini elettori.
Esattamente come da noi dove personalità politiche anche di grande rilievo dimostrano di avere idee assai confuse,e pertanto pericolose, sui principi fondamentali delle democrazie rappresentative.
Un esempio per tutti. Vi sottopongo il video, largamente presente in rete con le dichiarazioni della onorevole Serracchiani, governatrice della regione a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e vicesegretario del Partito Democratico, circa quello che avrebbe dovuto o non avrebbe dovuto fare, dovrebbe o non dovrebbe fare il Presidente del Senato Grasso, seconda carica dello Stato.
In un Paese civile dichiarazioni come quelle della Serracchiani avrebbero avuto come logica conseguenza la immediata e irreversibile uscita dal mondo della politica di chi le avesse fatte. Da noi non è successo niente.
Ho fatto questa premessa per ribadire la centralità della questione morale prima di riprendere il discorso sul  "che fare".

venerdì 25 settembre 2015

IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICEA - POST N.18 POST FINALE

Ho scritto nei mesi scorsi 16 post sul tema di cui al titolo. In essi sostengo, tra l'altro, una mia convinzione, che le tre religioni monoteiste, in particolare l'Islam, siano responsabili di una parte non marginale dei mali dell'umanità nel corso della sua storia.
Quello che è accaduto in questi giorni a La Mecca conferma, a mio avviso, l'assunto. Come si fa, nel terzo millennio, a morire in mille per andare a tirare delle pietre contro il diavolo?
Emanuele Kant scrisse a fine settecento, fu pubblicata a Konigsberg nel 1793, un'opera fondamentale "La religione entro i limiti della sola ragione" il cui titolo già sintetizza mirabilmente il pensiero del grande filosofo.
I tempi non erano ancora maturi per arrivare alla sola conclusione possibile, a mio avviso
Religione e Ragione sono incompatibili

Andiamo con il video 
Riconosco a Papa Francesco il tentativo di dare al rapporto tra il messaggio e i destinatari del messaggio un taglio completamente diverso rispetto al passato.

giovedì 24 settembre 2015

DENIS VERDINI

In passato ho dedicato a Denis Verdini numerosi post perché lo ritengo espressione del peggio che la politica italiana ha espresso nel dopo guerra.
Un misto vomitevole di cinismo, perseguimento del potere per il potere, trasformismo della peggiore tradizione, disinteresse assoluto per i bisogni ed il bene della Polis.
In questo quadro d'insieme, l'onorevole, si fa per dire, ha abbandonato da qualche tempo Forza Italia costituendo un proprio gruppo dai numeri crescenti che  è pronto a mettere al servizio dell'unico che potrebbe averne bisogno, Matteo Renzi
Si sta assistendo ad un vomitevole mercato di compravenfita di politici che in massa stanno abbandonando Silvio, ormai cadavere, per trovare riparo e futuro all'ombra di Verdini.
Glielo avevo detto a Silvio, al massimo ti rimarranno le clarette; ho l'impressione che non rimarranno nemmeno quelle.
L'ultimo acquisto è il parlamentare Saverio Romano, siciliano, che negli ultimi dieci anni ha avuto la seguente evoluzione politica: nato Cuffariano è stato CCD/CDU - UDC- PDL- FORZA ITALIA- FITTIANO- VERDINIANO Degno compare del suo boss.
Ma cosa ha fatto il popolo italiano per meritarsi questa classe dirigente? E vero che ogni popolo individua e designa a rappresentarlo chi riconosce più simile, ma qui stiamo superando tutti i limiti.

lunedì 21 settembre 2015

GIUSEPPE E MARIA

Fino alla metà del secolo scorso le coppie lui Giuseppe lei Maria erano numerosissime(ad esempio i miei nonni paterni). Poi l'evoluzione della società, che da statica e fortemente ancorata a valori religiosi si è trasformata in una identità dinamica, aperta e con sempre minori vincoli, hanno fatto orientare le scelte dei genitori su nomi diversi.
Noi però una coppia di cari amici, lei Maria lui Giuseppe, li abbiamo. Nostri coetanei, si sono messi insieme che erano ragazzini, insieme hanno attraversato la vita, hanno avuto tre figli e recentemente sono cominciati ad arrivare i nipoti. Siciliani della provincia di Siracusa, hanno scelto di vivere gli anni dopo il lavoro nella bella casa di San Corrado di Noto, con l'ulivo al centro del giardino a significare l'ancoraggio alle radici, alla loro terra.
Ora Maria non c'è più, stroncata, dopo aver molto lottato e molto sofferto, da una forma virulenta di quella malattia che malgrado gli enormi sforzi continua a non voler farsi domare. E Giuseppe è rimasto solo davanti a quell'ulivo. Sì, ci sono i figli i nipoti, ma io so per certo che passerà la maggior parte del suo tempo accanto a quell'ulivo. Penso che andrò a trovarlo di tanto in tanto. E, davanti a quell'ulivo, ricorderemo Maria, ricorderemo noi stessi, e ci prepareremo. 
"Cura ut valeas et nos ames et tibi persuades te a me fraterne amari"
Alberto e Milena 

domenica 20 settembre 2015

LA CRISI - IL PUNTO AD AGOSTO/SETTEMBRE 2015 - POST N. 8

Ribadisco che, a mio avviso, il confronto politico avrà protagonisti nel prossimo futuro il partito democratico di Renzi e il movimento cinque stelle a guida Di Maio. Tutte le altre forze allo stato delle cose non riescono ad incidere minimamente sull'egemonia dei due sopra citati partiti, non hanno alcun appeal e nessuna speranza di catturare il consenso degli elettori. Fatta questa premessa e riaffermato con determinazione che la questione morale è la madre di tutte le questioni, facciamo il punto a metà Settembre partendo dai dati sul debito pubblico recentemente usciti nel consueto supplemento al bollettino mensile della Banca d'Italia.
- il debito pubblico (dati a Luglio) ammonta a 2.199 mld con una diminuzione di 3,5 mld rispetto al mese precedente il che ha fatto già dire a qualcuno che si è imboccata deecisamente la strada della riduzione. Non è così; è già avvenuto in passato. Bisognerà  attendere i prossimi mesi per verificare se c'è una linea di tendenza o si tratta di una rondine che non fa primavera
Piuttosto vi riepilogo  i dati storici dai quali si ricava che il debito è costantemente cresciuto malgrado la forte riduzione della spesa per interessi. Essendo poi ilPIL fermo o in contrazione, il deficit sul PIL è cresciuto esponenzialmente. Vediamo i dati:
DEBITO PUBBLICO
1.769 a Dicembre 2009
1.851 a Dicembre 2010
1.907 a Dicembre 2011
1.988 a Dicembre 2012
2.068 a Dicembre 2013
2.134 a Dicembre 2.014
2.199 a fine Luglio 2.014
Lo stock di debito  è in mano per 722 mld a soggetti non residenti(banche e investitori istituzionali stranieri)
Il debito è costituito prevalentemente da BTP (tasso fisso e scadenze mediolunghe): 1.728 mld a fine Luglio 2015
SPESA PER INTERESSI
ha fatto registrare una costante riduzione in percentale sul PIL dal 6,1% del 2000 e 2001 al 3,7 del 2014
DEFICIT SUL PIL 
è schizzato dal 103,9 del 2002 al 132,3 del 2.014 per l'effetto combinato di un aumento del debito, malgrado la riduzione della spesa per interessi e di un pil statico o in contrazione. Sottolineo che l'unico momento in cui c'è stata una riduzione è stato il 2007, ministro dell'economia Padoa Schioppa
Sempre nel 2007 l'anno in cui il deficit è stato più basso 1,4%) il 2009 quello in cui è stato più alto 5,2%, conseguenza della crisi scoppiata nel 2008
AVANZO PRIMARIO
Differenza tra entrate e spese dello Stato prima o meglio al lordo della spesa per interessi
Anche qui miglior anno il 2007(+ 3,1) il peggiore il 2009 (meno 1)
Questi sono i dati  ai quali do questa interpretazione:
Il Paese non ha minimamente sfruttato la diminuzione dei tassi sul'euro e la riduzione della spesa per interessi; anzi, in costanza di una crisi che erodeva il PIL, ha continuato ad indebitarsi allegramente.L'avesse fatto per investimenti avrebbe se non altro un parco infrastrutture rinnovato. Invece no: è andato tutto in sprechi e corruzione. E' da qui che dobbiamo partire

sabato 19 settembre 2015

BANCA DELLE MARCHE - IN STAND-BY DINAMICO

Definirei la situazione di BDM in questo mese di Settembre come "stand-by dinamico". Stand-by perché oggettivamente c'è una atmosfera di "sospeso" dietro la quale, peraltro, si intuisce un gran lavorio dei vari soggetti interessati:
- i commissari non possono prolungare oltre l'attesa per la ufficializzazione della soluzione trovata dopo due anni di commissariamento
- la procura della Repubblica non può chiedere altro tempo per indagare. Le indagini sono complesse ma di tempo ce ne è stato.
- i sindacati, anime candide, per far vedere che esistono e che si interessano hanno chiesto un incontro con i vertici operativi della banca "per avere chiarimenti sul piano di salvataggio". Il Direttore Generale Goffi "ha confermato la precisa volontà degli organi preposti (i commissari) di raggiungere una positiva conclusione entro l'anno."
Mi sembra un dialogo tra soggetti non molto svegli in un contesto da "gioco delle parti"  
Il mondo della politica e quello imprenditoriale tacciono per un motivo molto semplice: intorno a Banca Marche si era sviluppata una palude corruttiva che tutti coinvolgeva e che tutti legava tra di loro in un intreccio di reciproci ricatti: politici, industriali, figure istituzionali, a noodle inestricabile in cui a tutti conviene il silenzio ; hanno fatto parlare Gros-Pietro il quale ha parlato chiarissimo:
" gli azionisti hanno visto azzerato il capitale, i sottoscrittori di obbligazioni subordinate perderanno una parte del capitale investito (secondo me il 75%), i depositanti non subiranno perdite.
Intanto tutti i principali responsabili di questo "disastro"(io quantifico la perdita in un "range"tra i tre e i cinque miliardi) sono tutti felicemente a piede libero, in particolare l'ex Direttore Generale Bianconi il quale dovrebbe stentare ad arrivare alla fine del mese visto che non lavora e che è intestatario solamente di un bilocale a Norcia, dove è nato, probabilmente di provenienza ereditaria; ma dimenticavo le liquidazioni ipermilionarie. Ce la fa, dovrebbe farcela, anche perché ha la fortuna di avere una moglie ricca; la signora è intestataria di un cespite di 26 vani(una villa?) a Portocervo che, notoriamente, non è tra le località marine meno care. Vedremo gli sviluppi.
 
 

mercoledì 16 settembre 2015

RINGRAZIAMENTI

Non potevo ringraziare insieme a tutti gli altri mia moglie che sopporta praticamente da sola il peso, ogni giorno più opprimente, della mia situazione. Un peso quasi impossibile da sopportare per chiunque, in certi momenti superiore alle sue forze.
Stiamo insieme da trentatre anni, ci siamo rovinati tanti momenti per i nostri caratteri orgogliosi, ferocemente alla difesa ciascuno della propria autonomia, spigolosi anche, fieri direi. Ma dopo trentatre anni, da parte mia, c'è lo stesso anche se diverso amore dei primi momenti. L'ho amata intensamente allora, la amo adesso e se non ci fosse mi mancherebbe l'aria per respirare. Mi dispiace se non ci siamo dati tutto quello che pensavamo poterci dare, ma lotterò con tutte le mie forze per non lasciarti sola perché so che anche per te sono necessario come l'aria. Cerchiamo di essere meno nervosi; sappiamo entrambi che cammineremo insieme fino alla fine del viaggio e, chissà, anche dopo.
Grazie; una carezza, un brivido, un bacio.

martedì 15 settembre 2015

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare attraverso il mio spazio tutti coloro che via mail, al telefono, personalmente, utilizzando facebook ed altri social, hanno voluto manifestarmi la loro vicinanza nel giorno del mio compleanno.  Siete stati veramente tanti e questo mi ha fatto sentire circondato da calore, stima ed affetto.
Da parte mia il "sentiment" di aver dato qualcosa a ciascuno. E la certezza di aver ricevuto da ognuno molto.
Siamo tutti in viaggio, immersi nel flusso silenzioso dell'universo simile a quello di un fiume senza fine. Sapere che ho la fortuna di condividere il viaggio con tanti amici ed amiche veri e sinceri, mi fa bene al cuore e anche al corpo.
GRAZIE  GRAZIE  GRAZIE

domenica 13 settembre 2015

EMMA BOVARY

Emma c'est moi - disse del suo personaggio - Gustave Flaubert. Emma Bovary è assurta a categoria universale di un genere di donne che per delusioni, per ripicca, per infelicità, per curiosità, per mille altri motivi passano di adulterio in adulterio cercando attraverso di essi  di lenire solitudine, sconfitta, consapevolezza di proprie debolezze prima ancora che di responsabilità altrui. Categoria di donne non molto numerosa a metà ottocento se non altro per il molto più stringente controllo sociale, molto più vasta oggi per il mutamento dei costumi e per la maggiore autonomia anche economica delle donne.
Emma alla fine si suicida; quasi nessuna delle Emme di oggi lo fa. Se la raccontano, si giustificano, ma non hanno mai il coraggio di guardarsi dentro. E questo il principale limite delle donne, oggi come ieri

venerdì 11 settembre 2015

LUIGI XIV LA MASCHERA DI FERRO D'ARTAGNAN

Faccio una premessa. Taggerò questo post Johnatan Swift perché ci sarà una buona dose di autoironia in quello che mi appresto a scrivere.
Questa sera Rai tre ha riproposto un bel film con Di Caprio protagonista: La maschera di ferro.
Chi mi segue sa che il nickname da me scelto per giocare al dottor Why è Luigi XIV. Non potevo quindi non rivedere il film che narra le vicende del Re Sole, del presunto fratello gemello fatto imprigionare sotto una maschera di ferro, della Regina madre Anna d'Austria, di D'Artagnan
La storia vera è questa: Luigi XIV nacque il 5 settembre 1638 figlio della regina Anna d'Austria, sorella del re di Spagna Filippo IV, e di Luigi XIII, a sua volta figlio di Enrico IV di Navarra, ucciso nel 1610 da un monaco fanatico di nome Ravaillac. Luigi XIV divenne re nel 1643 alla morte di Luigi XIII e rimase sotto la tutela della madre e del cardinal Mazarino fino alla maggiore età. Regnò fino al 1715 ed è conosciuto come "Il Re Sole"
La storia romanzata proposta dal film ipotizza come reale un'ipotesi a suo tempo formulata circa un parto gemellare della Regina madre e del fatto che uno dei due gemelli fu fatto sparire onde evitare turbolenze per la successione. Il film riprende anche un vecchio tema, quello della relazione tra la regina e D'Artagnan che sarebbe il vero padre di Luigi XIV e dell'eventuale gemello. In effetti Luigi XIII non era eccessivamente interessato al genere femminile tanto che questo dubbio venne anche ai contemporanei.
E così io che ho scelto il nickname di Luigi XIV per le mie partIte, che ho fatto metttere il quadro di Rigaud come Avatar, mi ritrovo ad essere figlio del capo dei moschettieri, re buono e generoso, nel film, mentre sono stato tramandato dalla storia come monarca assoluto freddo e arrogante e con un fratello di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza. Non so se sopravviverò allo choc Il film è ben fatto, bene sceneggiato e ben recitato, lo riconosco ma la fantasia ha corso troppo e io mi ritrovo leso nei miei legittimi diritti successori. Sono indeciso se promuovere azione di risarcimento dei danni nei confronti dei produttori del film. Ci penserò tutta notte.

mercoledì 9 settembre 2015

BANCA DELLE MARCHE - L'ESTATE E' FINITA ED E' RICOMINCIATO A PIOVERE

L'Estate è proprio finita e nelle Marche è ricominciato a piovere. Le improvvide dichiarazioni di Gros - Pietro al forum di Cernobbio, hanno provocato l'immediato effetto di un crollo delle quotazioni delle obbligazioni subordinate emesse da Banca delle Marche ed ammontanti a circa 400 milioni di euro.
Ai vertici del sistema bancario e finanziario del paese non ci si rende conto, o forse anche troppo, dell'impatto che certe prese di posizione e valutazioni  hanno sulle dinamiche nelle aziende coinvolte.  Nel caso di Banca delle Marche c'è una assoluta mancanza di informazione, a due anni dal commissariamento non emerge alcuna ipotesi di  soluzione, è facile per chi volesse speculare e fare aggiotaggio influire sui corsi semplicemente con dichiarazioni o valutazioni buttate lì quasi per caso. È assurdo sarebbe se, mentre a pagare sarebbero i soliti noti, piccoli azionisti e piccoli clienti, il parco buoi, insomma, potessero invece trovare facile terreno di speculazione proprio coloro che sono responsabili del dissesto.
È ormai tempo che i commissari comunichino le risultanze del loro lavoro, è ormai tempo che la procura della Repubblica concluda le indagini e faccia le sue richieste, è tempo che piccoli azionisti, sottoscrittori di obbligazioni senior e subordinate, semplici clienti siano informati con trasparenza e completezza su quella che sarà l'evoluzione della banca e del gruppo.
Certo è, comunque, che i primi segnali arrivati alla ripresa delle attività non sono buoni segnali né sul piano sostanziale né sul piano della forma e della comunicazione.
Niente cambia, sembrerebbe, ed i segnali di ottimismo sulle condizioni generali del Paese profusi a piene mani dal presidente del consiglio e dei ministri sembrerebbero avere basi piuttosto fragili e, soprattutto, appaiono poco credibili visto che niente cambia nel contesto nel quale sono lanciati.
Il futuro ci dirà; per quanto mi riguarda mi pare di aver già espresso da tempo, e per iscritto, quali sono le mie valutazioni al riguardo e quale, secondo me, l'esito finale.
Mi permetto solamente di ricordare che qualche settimana fa il dissesto Banca delle Marche è stato definito il più grande dissesto italiano dopo i casi Calvi e Sindona e che, secondo le mie valutazioni, il "buco" è compreso in un range tra i 3 e i 5 miliardi

lunedì 7 settembre 2015

L'ESTATE STA FINENDO IL DOSSIER BANCA DELLE MARCHE SI STA RIAPRENDO

L'estate sta inequivocabilmente finendo. Da dove lo evinco, da dove lo deduco, direte voi.
Da una serie di indizi convergenti, rispondo io:
-stamattina ho trovato, accendendo il computer, in basso a destra dello schermo, la data 7 settembre 2015
-le giornate si stanno indiscutibilmente accorciando
-il dossier delle Marche si sta riaprendo..
E si sta riaprendo con dichiarazioni di peso: quelle del presidente del comitato di gestione di Intesa San Paolo, Gian Maria Gross - Pietro che ieri ha sottolineato i seguenti aspetti:
- innanzitutto si è mostrato irritato per il fatto che le banche principali, in primis Intesa, debbano contribuire continuamente ed in misura consistente a risanare gli istituti mal gestiti, visto che il fondo interbancario tutela dei depositi è alimentato dai versamenti delle banche aderenti.
Comunque ha dichiarato che i depositanti possono stare tranquilli (ci mancherebbe altro perché se i depositanti non potessero essere tranquilli vorrebbe semplicemente dire che il sistema Italia sarebbe in default)
Che invece ai salvataggi debbano contribuire in primo luogo il capitale dei soci delle banche mal gestite (banche, privati e enti) e poi sacrifici da parte di chi ha concesso credito non gratuito
Cosa ha voluto dire Gros-Pietro:
- che il valore delle azioni è azzerato (mi auguro che nelle Marche ci si convinca una volta per tutte che gli azionisti non recupereranno niente, visto che sono parecchi coloro che non lo hanno ancora capito malgrado il buon Giuliano Nardino, in loco, lo abbia detto in tutte le salse)
- che i depositanti possono stare tranquilli perché i depositi sono garantiti dal fondo interbancario
- che invece potrebbero essere chiesti sacrifici agli obbligazionisti possessori di obbligazioni subordinate.
La situazione, a due anni di distanza dal commissariamento, è ancora in alto mare e se a fine settembre presumibilmente verrano pubblicizzati i termini del salvataggio il dossier è destinato a chiudersi non prima del 2016 inoltrato. Intanto i protagonisti della vicenda sono tutti felicemente a piede libero e si stanno godendo serenamente il mal tolto.
Questa è l'Italia di fine estate 2015, così è, se vi pare.

Post scriptum:
mi è stato chiesto; ma cosa sono le obbligazioni subordinate. Domanda più che legittima perché talvolta si danno per scontati concetti che non lo sono affatto. Al riguardo dubito fortemente che chi ha venduto obbligazioni subordinate ai clienti Banca Marche (addetti al front office, funzionari  di agenzia) abbia spiegato con chiarezza la differenza tra "obbligazioni subordinate"e "obbligazioni ordinarie o senior"
Obbligazione subordinata è un titolo il cui rimborso, in caso di liquidazione o fallimento dell'emittente, è subordinato, cioè avviene successivamente, a quello dei creditori ordinari comprese le obbligazioni ordinarie o senior.
Appare immediatamente evidente  la notevole differenza tra le due categorie: prima si rimborsano i creditori ordinari e solamente dopo le obbligazioni subordinate assimilate di fatto al capitale sociale. E infatti, essendo notevolmente più alto il rischio, rendono di più

DA MEMORIE DI ADRIANO DI MARGUERITE YOURCENAR

.............mi hanno portato a Baia; con questo caldo di luglio, il tragitto è stato penoso; ma in riva al mare respiro meglio; l'onda manda sulla riva il suo mormorio, fruscio di seta e carezza; godo ancora le lunghe sere rosate. Ma ormai non reggo più queste tavolette che per occupare le mie mani, che si muovono mio malgrado. Ho mandato a chiamare Antonino; un corriere lanciato a tutta corsa è partito per Roma. Rimbombano gli zoccoli di Boristene, galoppa il Cavaliere Trace. Il piccolo gruppo degli intimi si stringe al mio capezzale. Capria mi fa pena. Le lacrime mal si addicono alle rughe  dei vecchi. Il bel volto di Celere è, come sempre, singolarmente calmo;  è intento a curarmi senza lasciare trapelare nulla che potrebbe contribuire all'ansia o alla stanchezza di un malato. Ma Diotimo singhiozza, la testa affondata nel guanciale. Ho assicurato il suo avvenire; non ama l'Italia; potrà realizzare il suo sogno di far ritorno a Gadara  e aprirvi con un amico una scuola di eloquenza; con la mia morte, non ha nulla da temere. E, tuttavia, l'esile spalla si agita convulsamente sotto le pieghe della tunica; sento sotto le dita queste lacrime deliziose. Fino all'ultimo istante, Adriano sarà stato amato d'amore umano.
ANIMULA VAGULA BLANDULA HOSPES COMESQUE CORPORIS QUAE NUNC ADIBIS IN LOCA PALLIDULA RIGIDA NUDULA NEC, UT SOLES, DABIS IOCOS
Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo di entrare nella morte ad occhi aperti.
 
AL DIVINO ADRIANO AUGUSTO
FIGLIO DI TRAIANO VINCITORE DEI PARTI NIPOTE DI NERVA PONTEFICE MASSIMO RIVESTITO PER LA 22ª VOLTA DELLA POTESTA TRIBUNIZIA TRE VOLTE CONSOLE DUE VOLTE TRIONFATORE PADRE DELLA PATRIA E ALLA SUA DIVINA CONSORTE SABINA ANTONINO LORO FIGLIO
A lUCIO ELIO CESARE FIGLIO DEL DIVINO ADRIANO DUE VOLTE CONSOLE

domenica 6 settembre 2015

AFORISMI -POST N.2

Il primo post sugli aforismi non ha avuto molto successo essendo stato letto da 28 persone solamente. Comunque io insisto e ve ne propongo altri 10; se poi vedo che l'argomento non interessa, smetto.
" Siamo fatti della stessa sostanza della quale sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata dal sonno " (Shakespeare – La tempesta")
"non permettere alle tue ferite di trasformarti in quello che non sei " (P. Coelho)
" l'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna e senza stelle" (Confucio) 
"il pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano"(B.Brecht)
"dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita non c'è segnaletica "(H.Heminguay9
"La vita è troppo importante per essere presa sul serio" (Oscar Wilde)
"Mai avere rimpianti. Se è andata bene, è meraviglioso. Se è andata male, è esperienza. Ogni volta che cadi, raccogli qualcosa"(Oswald Avery)
"La vera felicità, costa poco. Se è cara,non è di buona qualità(Chateaubriand) 
"Il mondo, un libro, e quelli che non viaggiano nè leggono, solo una pagina (anonimo)
"Se sai usarle, le parole, possono molto; se sai usarli, gli occhi, possono tutto"(anonimo)

E con queste pillole di saggezza, auguro buona domenica a chi mi legge.....................e anche a chi non mi legge

venerdì 4 settembre 2015

BUSTO ARSIZIO UNA CITTà ORIENTATA AL FUTURO

Vivo a Busto Arsizio da trent'anni circa. Sono quindi un bustese a tutti gli effetti. Bustese è chi vive a Bustoma a busto non è nato. Tutt'altra cosa il bustocco, cioè colui che a Busto è nato.
Busto Arsizio è una città di circa 80.000 abitanti a metà strada tra Milano e Varese, Un tempo veniva chiamata la Manchester d'Italia tanti erano i cotonifici che vi operavano; oggi è una città che vive di terziario industria meccanica e di quel poco l'industria pesante rimasto.
Busto non è una città particolarmente allegra né esprime grande progettualità. In definitiva un città abbastanza noiosa e abbastanza incolore. Quello che sta emergendo in sede politica in vista delle elezioni del prossimo maggio per il rinnovo del consiglio comunale e per la nomina del nuovo sindaco è comunque la conferma senza possibilità di smentita che busto è una città completamente rivolta al passato e senza alcuna visione per il futuro.
Mi spiego: sta emergendo l'idea di chiedere all'ex senatore Gian Pietro Rossi, sindaco di busto in passato per ben sette volte e oggi ottantottenne, di accettare la designazione da parte di tutte le forze politiche a sindaco per un biennio in modo che nel frattempo possano crescere coloro che nelle varie forze politiche stanno preparandosi  per coprire il ruolo.in pratica si riconosce che a busto in questo momento non c'è nessuno in grado di fare il sindaco.

A me sembra un'idea aberrante, sia sul piano formale che sul piano sostanziale. 
Sul piano formale perché la legge prevede che un sindaco venga eletto per cinque anni. Per vari motivi tale periodo può accorciarsi ma  non è concepibile che si ipotizzi un mandato a tempo fin dall'inizio.. Inoltre il sindaco dovrebbe emergere dalla competizione tra forze politiche con programmi differenti; in questo caso invece il sindaco invece verrebbe individuato dalle forze politiche a priori senza alcuna possibilità di intervento a questo punto dei cittadini elettori.
Sul piano sostanziale poi affidarsi a una persona che si sta avviando a compiere i 90 anni evidenzia a mio avviso un totale inadeguatezza della classe dirigente della città all'affrontare i problemi e le sfide di oggi e di domani.
Con tutto il rispetto per il senatore Rossi. l'esimio personaggio farebbe solo il male della città che dice di amare se accettasse una tale soluzione. A novant'anni, caro senatore, si lascia il campo alle generazioni che devono costruire loro stesse il loro presente e il loro futuro. Est tempus in rebus, omnibus: tempus vestrum factum est.
Nota del blogger:
anche questo articolo è stato scritto dettando. Ci devo prender mano ma il software funziona.

mercoledì 2 settembre 2015

Post di aggiornamento tecnologico

è il primo post che scrivo senza scrivere mi spiego siccome stare al computer e usare la tastiera mi costa fatica e forti mal di schiena ho deciso di prendere un software che si chiama Dragon che mi consente di dettare i miei post senza utilizzare la tastiera questo è il primo tentativo che faccio chiaramente non solo ancora ad uso a questo software nuovo soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura però mi sembra che il software funzioni bene non faccio alcuna correzione e pubblico le poche frasi che ho dettato

LA CRISI IL PUNTO AD AGOSTO 2015 - POST N. 7

A questo punto si impone una riflessione; un giudizio su Matteo Renzi e sul suo operato.
Il Partito Democratico, comunque lo si valuti, è già diventato il PARTITO DELLA NAZIONE e Matteo Renzi all'interno del PD è il vincitore assoluto.
Opposizione esterna non ce ne è; non sarà certo Salvini ad avere le forze per contrastare la macchina da guerra renziana. Nè le patetiche forze sopravvissute all'interno di Forza Italia (Brunetta, la Santanchè, la Gelmini per non parlare di Silvio il Beethoveniano, noto per aver composto la sonata "La Patetica") Nè l' NCD o Fratelli d Italia. L'unica vera aopposizione esterna è il Movimento 5 stelle: ne riparleremo.
Sul piano interno l'egemonia di Renzi è ancora più netta; la cosiddetta "minoranza"è sconfitta dalla storia perchè espressione di un mondo che non c'è più(il mondo della fabbrica che si riconosceva nella CGIL e nel PCI, perchè i suoi esponenti sono mediocri (D?Alema, Bersani, Fassino e giù per li rami) e perchè sul piano morale non hanno evidenziato alcuna discontinuità o differenza rispetto a chi ha governato nell'ultimo ventennio.
RENZI ha in se due caratteristiche:
a)esprime una classe dirigente giovane anagrafiamente, piena di energie ed in possesso degli srumenti culturali necessari per affrontare le sfide di oggi (non vorremo mica rimpiangere i vecchi notabili democristiani)
b) contiene in se, per contro, forti pericoli per l'impianto democratico del Paese. Renzi, ricordo i miei post sul potere in Italia, a me sembra voler realizzare il programma di Gelli ed è dotato di cinismo e capacità di trasformismo tattico che giudico pericolosi.
Al  riguardo, però, per la mia età (68 il 15 di questo mese) e per la mia formazione (governo della polis uguale etica) sono pià orientato a dfendere libertà e democrazia piùttosto che il mio personale benessere economico, che non vedo comunque essere in pericolo. Capisco che l'ottica di un venticinquenne disoccupato potrebbe essere diversa.
Questo il contesto in cui ci si muove ed in questo contesto ci muoveremo.