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lunedì 29 febbraio 2016

LA NOTTE DEGLI OSCAR

L'età che avanza, la malattia che opprime, dormo poco. Mi sveglio spesso durante la notte, qualche volta per "changer l'eau aux olives", qualche volta semplicemente perchè il sonno è talmente leggero e precario che...
Stanotte mi sono svegliato che stava iniziando il collegamento con Los Angeles per gli Oscar; mi son detto.In diretta completa l'hai mai seguita? Mai. E allora...............Alla fine della maratona le mie idee sugli USA erano più confuse che mai.
a) la lingua che si parla negli USA è per me sanscrito. Non capisco una parola; eppure un po' di inglese lo possiedo. Se leggo, capisco. Se ascolto un inglese british, riesco a seguire. Con loro niente da fare. Tanto tempo fa feci un corso allo Shenker. La mia "teacher"era di Denver (Colorado). Jamais capi na gotta
b) l'umorismo: tutti nelle cerimonie di premiazione, non solo per gli Oscar, si sforzano di essere spiritosi. Probabilmente tra di loro si capiscono ed afferrano sfumature che io non riesco a decifrare. A me sembra un umorismo da bambini piccoli, imbarazzante
c) le "mises": donne in genere vestite molto bene con abiti da sera di stilisti planetari. Ma in certi casi con abbinamenti ai limiti del sopportabile Uomini in smoking strizzati di due misure troppo piccoli. Escono pance, inestetismi vari. ieri c'era un Russel Crowe appesantito, con lineamenti da fronte del porto (nessun riferimento a Marlon Brando) Se quello è un sex simbol ma allora..........Alberto Sgariglia chi é? (chiedete a quelle di Ostra)
d) le dichiarazioni: tra di loro si odiano ma nelle dichiarazioni è tutto "honey". Ringraziano tutti, la mamma, l'Accademy, la moglie (che li ha cornificati la sera prima prontamente ricambiata la sera dopo), il regista che ha creduto in loro, l'America che li ha accolti
L'impressione cumulativa è quella di un grosso baraccone ma bisogna convenire che invadono con le loro produzioni il mondo intero.
Ed io non riesco proprio a capirli
Osservi Donald Trump e ti chiedi. Ma se questo è il futuro Presidente degli Stati Uniti, Salvini chi è?
Ma devi ammettere che tutte le tecnologie di avanguardia vengono di lì.Però se vai a Nashville alle cinque del pomeriggio, quelli della bergamasca ti sembrano alieni. Si vede benissimo che nel Nebrasca non hanno letto né Dante né shakespeare ma gli OGM vengono di lì.
E loro un MACCHIAVELLO  come quello di Firenze non ce l'hanno. Sembrano più semplici...........o forse sono io che non ci capisco niente.    

giovedì 25 febbraio 2016

LE INTERCETTAZIONI - IL COMPLOTTO

Pensavo che non avrei più avuto motivo di parlare del cavaliere rampato, l'ex tutto Silvio Berlusconi, che nelle vesti di ex bienaimé Carlo VI di Francia riposa da circa sei secoli a Saint-Denis a Parigi. Invece ne torna l'occasione per quello che è emerso nei giorni scorsi dalle carte che ci pervengono da fonti statunitensi-
LE INTERCETTAZIONI
Silvio Berlusconi è stato intercettato per anni dai servizi statunitensi. L'episodio è grave ma non coinvolge solo il nostro Paese. Gli USA hanno intercettato la Merkel, Sarkosi e tutti i leaders europei in base al principio che loro non spiano nessuno a meno che non sia in gioco la sicurezza nazionale. E siccome sono loro stessi a stabilire quando è in gioco la sicurezza, di fatto si sentono autorizzati a fare quello che gli pare, con buona pace degli alleati. E PIU NON DIMANDARE avrebbe commentato padre Dante
IL COMPLOTTO
Il secondo tema si sostanzia in questa domanda. Cé stato un complotto internazionale dei Paesi alleati per costringere Berlusconi ad abbandonare la guida del governo nella seconda metà del 2011?
Certo che c'è stato, guidato da USA, Germania, Francia,   realizzato attraverso l'ordine dato alle banche di vendere titoli di stato italiani con conseguente aumento dello spread ad oltre sei punti, e attraverso l'azione dei servizi?
Lo approvo? Si lo approvo, perché il Berlusconi di quel periodo aveva raggiunto il massimo  del disordine mentale che metteva a rischio oltre che il nostro Paese anche e soprattutto gli interessi delle grosse potenze.
Ha lavorato tanto anche la massoneria, interna e internazionale. Ricordo che Berlusconi, Monti, Letta il giovane (paramassone), Renzi, sono tutti massoni e ci dice qualcosa  che gli ultimi governi  sono stati formati con procedure di palazzo e senza alcuna partecipazione dei cittadini?
Consiglio a chi fosse interessato la lettura dei post che ho raccolto sotto il titolo di "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia" perché "tutto si tiene", da noi

lunedì 22 febbraio 2016

SCEGLITI IL NOME DI UN PROFETA E USALO COME NICKNAME QUAND SCRIVI DI BANCHE

Queste le parole che mi son sentito rivolgere con voce possente fuori campo da un personaggio misterioso e tale rimasto Ero sulla strada di............................DAMASCO?.........lo escluderei anche perché troppo pericolosa di questi  tempi. No, ero su quella di Castano Primo.
E tutto questo perchè? 
Perché anche sulla POPOLARE DI VICENZA avevo visto giusto.
Lo avevo detto? SI
Lo avevo scritto? SI
Sono un profeta? NO
ma questo Paese è così squallidamente prevedibile. Apro un altro fronte.   

UMBERTO ECO IL TEMPO LA STORIA

La morte di Umberto Eco sta provocando, come uno tsunami benefico, una serie di cerchi concentrici che si allontanano dall'epicentro. Ogni cerchio solleva una problematica.
E' stata ritrasmessa una recente intervista al professore nel corso della quale Eco prendeva atto con preoccupato stupore delle difficoltà delle nuove generazioni ad inserire correttamente nel tempo, e nello spazio aggiungo io, personaggi ed avvenimenti, con conseguente scarsa capacità di cogliere il "senso" e il "verso," della Storia. L'ho visto in quella intervista fortemente preoccupato e ben consapevole che un Paese senza storia è anche senza memoria. In linea di massima concordo anche alla luce di esperienza diretta. Chi  mi segue sa che un paio di volte la settimana vado a giocare al Dr. Why. I miei amici/avversari/compagni di merende sono compresi in un range di età tra i 30 e i 50 anni inferiore alla mia. Io ho 68 anni, la loro età è compresa tra i 18 e i 38 con qualche raro quarantenne e cinquantenne a completare il quadro. Ebbene, riconosco loro maggiore duttilità, maggiore elasticità, maggiore capacità di affrontare situazioni inattese, ma una impalcatura più fragile. Io mi sono formato in un liceo classico negli anni '60 che si poneva l'obbiettivo di dotare la persona di un solido "hardware" sul quale nel corso della vita si sarebbero potuti innestare tutti i software che man mano si fossero affermati. I più giovani per contro sono in possesso di molti software che padroneggiano molto meglio, ma il loro hardware è meno affidabile. Causa di ciò, a mio avviso, un cambiamento radicale dei ritmi di vita, il maggior "rumore di fondo" che accompagna l'esistenza e la assoluta mancanza di insegnanti, questa è la mia sensazione, che "provino gusto" a concepire il loro lavoro come lavoro di "formazione" e di aiuto e supporto agli studenti a costruire la loro identità. In un contesto così sfilacciato, pretendere dai più giovani idee chiare sulla profondità del tempo sarebbe inutile ed ingiusto.
Personalmente ritengo che il modello formativo di cui ho potuto beneficiare sia migliore, anzi ancor più efiicace oggi che le nuove tecnologie consentono di ridurre drasticamente i tempi e la fatica di raccogliere il materiale sul quale lavorare. Ve la immaginate la classe di liceo di Italo Calvino ed Eugenio Scalfari ai tempi d'oggi?
Resta il fatto che i nostri giovani sanno poco del nostro passato ed hanno idee in genere confuse. Eppur si tratta di un periodo relativamente breve quello della civiltà su questo pianeta. 5.000 anni in tutto, 2.000 della nostra era  e 3.000 prima con i quali si risale alle prime dinastie faraoniche. Prima ancora qualche raro reperto e il terreno ancora quasi inesplorato degli studi del genoma e dei meccanismi dell'evoluzione.
E per colmare i ritardi e le lacune c'è un solo modo:
- che gli insegnanti facciano il loro lavoro con passione  ponendosi l'obbiettivo di destare sempre l'interesse degli allievi
- che gli allievi siano sempre curiosi e non smettano mai di approfondire quello che già sanno  e di cercare quello che non sanno
- che aleggi sempre lo spirito di libertà  perchè la conoscenza non conosce altro terreno   
 

domenica 21 febbraio 2016

Alberto Pirani: IL MALLEUS MALEFICARUM

Alberto Pirani: IL MALLEUS MALEFICARUM: L'ascolto di Radio Maria mi ha riportato alla memoria il "Malleus Maleficarum". Cosa è, mi si dirà: è un manuale di caccia al...

UMBERTO ECO IL NOME DELLA ROSA IL MEDIOEVO CRISTIANO,

Il riso uccide la paura e senza paura non c'è fede, non c'è timor di Dio
Umberto Eco ci ha lasciati e Rai 3 ha giustamente riproposto il bel film tratto dalla sua opera più famosa. Ma Eco non ha scritto solamente romanzi, anzi. Intensissima l'attività accademica, tutta all'insegna ...........della ricerca dei segni. Io vedo in Eco l'intellettuale rinascimentale che tutto domina, che tutto abbraccia, che tende a tutto comprendere in una visione non parcellizzata della realtà e dei suoi epifenomeni.
Le parole che ho riportato all'inizio sono quelle che il venerabile Jorge rivolge a Guglielmo per giustificare la difesa accanita dell'unica copia  del secondo libro della poetica di Aristotele rimasta e custodita nella Abbazia. Il libro deve rimanere nascosto, anzi deve ritenersi mai  scritto perché  in esso viene fatto l'elogio della commedia e la commedia induce al riso, il riso uccide la paura e, dice Jorge, senza paura non v'è fede né timor di Dio..
Per circa 2000 anni questo è stato il messaggio con il quale il cristianesimo in Occidente si è rivolto ai popoli, un messaggio  pieno di paure, di divieti, di sensi di colpa, tutto orientato a spostare l'asse verso un aldilà assolutamente non certo, mortificando un aldiquà visto come "valle di lacrime"che sarebbe stato riscattato, per i fedeli obbedienti, da una eternità piena di beatitudini. Io credo che Gesù di Nazaret non abbia mai pensato a questo, ma così è.
Già con i primi padri della Chiesa (in primis Ireneo di Lione) si è venuto affermando un cristianesimo cupo che tendeva a dare giustificazione ai mali terreni come frutto di peccato  e concepiva la vita come un doloroso ma breve passaggio verso l'eterna beatitudine  o verso un eterno dolore, vere mete ultime.(I novissimi: morte, giudizio, Inferno, Paradiso). Questa impostazione ha trovato pesante applicazione nei secoli che vanno dall'11º a 17° che hanno visto le coscienze in balia dell'inquisizione  e dei tribunali ecclesiastici in un contesto in cui era facile essere accusati di eresia o di  deviazionismo.  Bernardo Gui, il grande inquisitore domenicano  contemporaneo di Dante, autore del "Manuale dell'Inquisitore", è la figura di riferimento per tutti gli inquisitori successivi che con estrema facilità emisero sentenze che portavano al rogo dove le fiamme purificatrici avrebbero inferto la giusta punizione ai dissidenti. Solamente con l'umanesimo e il Rinascimento l'Occidente ha cominciato a liberarsi di questa cappa oppressiva responsabile di molti mali che l'umanita ha dovuto soffrire in questa parte del Pianeta nella cosiddetta era cristiana. E solamente con l'Illuminismo questa operazione di liberazione ha iniziato ad affermarsi, pur tra mille ostacoli. Per tutto il 17º secolo la chiesa ha cercato di resistere con tutti i mezzi e con tutte le forze a una visione diversa che le gerarchie sapevano bene avrebbe messo in discussione tutta una impalcatura costruita nei secoli.
Nel 1600 giordano Bruno va al rogo. Qualche decennio più tardi Galileo deve abiurare per aver salva la vita, ancora qualche anno e Spinoza, cacciato dalla comunità ebraica e doppiamente inviso a quella cristiana, getta le basi del pensiero moderno.
Ecco, tutto questo c'è nel "Nome della Rosa"e dobbiamo dire GRAZIE ad Umberto Eco ed agli storici francesi della scuola "des Annales"( Duby, Le Goff ecc) per averci fatto conoscere un medioevo "reale", le sue strutture, le sue sovrastrutture.

venerdì 19 febbraio 2016

Alberto Pirani: DE BELLO PADANO - LIBER 1

Alberto Pirani: DE BELLO PADANO - LIBER 1: da un'idea di Alberto Pirani Consulenza storica e linguistica: Milena Mauceri Del maccheronico responsabile unico Alberto Pirani Pad...

LA LEGA- ROMA LADRONA- L'ASSESSORE FABIO RIZZI

La Lega Nord all'inizio della sua attività politica aveva coniato lo slogan, ve lo ricordate,  "ROMA LADRONA"di indubbia efficacia mediatica; contrapponeva in maniera diretta il nord operoso ed onesto alla capitale  corrotta. Uno slogan che riprendeva una definizione di Ennio Flaiano (i leghisti non potevano saperlo perchè non erano abituati a certe letture) : "nazione malata, capitaleinfetta".
Alla luce di quello che è accaduto successivamente verrebbe da suggerire a completare l'aforisma:" e perché, Gallarate no!!?" Gallarate come archetipo toponimo.
Fino a giungere alle vicende dell'assessore regionale alla sanità Fabio Rizzi che in questi giorni occupano le cronache. L'assessore ha messo in notevole difficoltà il suo referente, il governatore della regione Maroni, del quale è stato un fedelissimo.
Ed ha dato modo agli avversari storici di Maroni, cioé Bossi ed il suo cerchio magico, di tirar fuori il capo ed attaccarlo. Ha parlato per prima la ex viceppresidente del senato Rosy Mauro(ve la ricordate? era quella che sembava una pazza quando dirigeva le riunioni alla camera), la Rosy membro tra i più influenti del cerchio magico che ha sempre avuto il suo nucleo a Busto Arsizio ( Speroni, il di lui genero Marco Reguzzoni, la di questi sorella Paola Reguzzoni che la Lega proporrà come candiato sindaco.) Rosy che farebbe bene a tacere visto che solamente  chi è senza peccato può scagliare la prima petra. Come mi auguro rimanga in silenzio la ex assessore regonale professoressa Ruffielli che ha avuto l'onore a suo tempo  di suggerire alla guardia di finanza  il nome da dare alla operazione diretta a scoprire le spese pazze in regione. OPERAZIONE MON CHERI visto che la prof. aveva ritenuto non disdicevole farsi rimborsare anche due cioccolatini della FERRERO.
Dinanzi ad un panorama quale quello che si presenta ai nostri occhi, tentato di prendere un malox prima di andare a letto, mi sono ricordato che esiste un modo migliore per combattere la nausea. Pubblico perciò nuovamente un post scritto parecchio tempo fa che non tutti coloro che mi segono, possono aver letto.
Il titolo: " De Bello Padano"  

martedì 16 febbraio 2016

LUNEDI 15 FEBBRAIO 2016 - UNA SERATA SPEZZATA IN DUE

La serata di ieri  l'ho spezzata in due. Dalle 21 alle 22,15/20 alla Sede del PD di Busto in via della Repubblica dove si è presentato ed  è stato presentato al partito il candidato che il PD sosterrà alle ormai imminenti elezioni amministrative per succedere a Gigi Farioli come sindaco: il Dr. Luca Castiglioni.
Il Dr Castiglioni ha nel suo skill alcune caratteristiche che lo rendono adatto al massimo grado al ruolo che andrebbe a ricoprire:
- è bustocco (ricordo ai "gentili" che BUSTOCCO è colui che è nato e risiede a Busto, meglio se da molte generazioni; BUSTESE è colui che risiede a Busto ma è nato altrove)
- è figlio di Giuseppe che fu sindaco di Busto dal 1970 al 1972 esponente tra i più autorevoli della Democrazia Cristiana dell'epoca
- si è sempre riconosciuto in posizioni centriste pur non avendo mai fatto politica attiva ed è perciò in sintonia con la "pelle" della città
- è conosciuto e stimato per l suo lavoro al reparto "Medicina Generale" del nostro ospedale e come medico sportivo
- ha ottenuto l'endorsement anche di settori tradizionalmente non vicin i al PD
Ed anche  l'unico elemento di potenziale debolezza, la mancanza di esperienza politica, può rivelarsi un elemento di forza. I cittadini elettori hanno necessità di riconoscersi in figure non compromesse, pulite. E poi, si sa, governare al meglio la realtà di una città complessa richiede il supporto di una squadra chesi occupa della parte più concretamente operativa.
Affollata la sala della sede PD come non succedeva da tempo. Presenti e intervenenti alcuni personaggi che hanno fatto la storia politica di Busto e che, nei loro interventi, hanno continuato a dare il loro contributo alla elaborazione di una linea  politica al servizio della città. Assenti uno o due figure di rilievo del PD locale, non si sa se per scelta tatticostrategica o per precedenti impegni presi altrove. Come ho già avuto modo di affermare, seguirò con attenzione la campagna elettorale per le amministrative che presenterà, a mio avviso, importanti novità nella comunicazione e, soprattutto, nella elaborazione dei progetti e delle alleanze politiche con il sempre più rapido sbiadirsi delle contrapposizioni ideologiche ed il confluire in un nuovo modo di essere che elimina gli sprechi e le perdite di tempo che quelle contrapposizioni hanno prodotto in passato. Si affermerà sempre di più un modello che pone al centro la "gestione" della vita della  "polis" da parte di un unico contenitore politico.
Decisamente più "glamour" la seconda parte della serata, trascorsa al FLOYD  PUB di Legnano dove ho conquistato un onorevole sesto posto( su 47)nella prima parte della gara e il terzo posto nella finale. 

lunedì 15 febbraio 2016

Alberto Pirani: GIORDANO BRUNO 17 FEBBRAIO 1600 - 17 FEBBRAIO 200...

Alberto Pirani: GIORDANO BRUNO 17 FEBBRAIO 1600 - 17 FEBBRAIO 200...: Oggi 17 febbraio ricorre il 409 anniversario della morte di Giordano Bruno, mandato al rogo per eresia su sentenza dell 'Inquisizione. S...

17 FEBBRAIO 1600 17BFEBBRAIO 2016

Fra due giorni, il 17 Febbraio, ricorre l'anniversario della morte di Giordano Bruno, mandato al rogo in Campo dei Fiori il 17 Febbraio 1600 dal tribunale dell'inquisizione guidato dal cardinal Bellarmino, poi santificato.
Ogni anno ricordo la data (quest'anno con leggero anticipo così chi ha necessità di documentarsi lo fa) perchè non si perda memoria che la conquista delle libertà di cui oggi godiamo, e che vengono continuamente messe in discussione , è costata nel corso dei secoli lacrime, sangue e lutti. E per sottolineare che le categorie mentali dell'Islam odierno sono quelle che in Europa erano prevalenti ai tempi di Giordano Bruno. Ma da noi, poi, sono arrivati Spinoza, Voltaire, Kant, Marx, Nietsche e tanti altri e non possiamo perdere le libertà conquistate con tanta fatica negli ultimi tre secoli per una presunta necessaria apertura verso l'Islam il quale, checchè di sè  dica, è sinonimo di integralismo e di concezione sostanzialmente incline alla limitazione delle libertà in difesa di un principio superiore.
Pubblico nuovamente un articolo scritto nel Febbraio 2009 e ricordo che Dante fa dire di Catone l'Uticense:
"Libertà va cercando, ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta."

domenica 14 febbraio 2016

PADRI E FIGLI - SULLA DIFFICILE ARTE DEL VIVERE E DEL DIALOGARE




Il pezzo con il quale gli STADIO hanno vinto il festival di Sanremo è uno dei più bei pezzi della musica cosiddetta leggera italiana. Già Sant'Agostino ( De musica) , e prima ancora Platone, sostenevano che la musica si divide in bella e brutta. Bene, questa è musica bella, che va in profondo, che esprime tutta la fatica del vivere e del dialogare, la sofferenza dei rapporti, la potenza dell'amore che, come Dante colse, "move il sole e le altre stelle", chiunque egli sia
P.S. Non sono riuscito a caricare il video da you tube. Lo farò più tardi, ma volevo pubblicare a caldo.
La circostanza fa scattare una riflessione. Gli STADIO sono sulla breccia da tempo immemorabile. Non sono mai stati al verice dell'attenzione ma hanno dato un contributo notevole all'evoluzione della canzone d'autore italiana con le loro collaborazioni con molti tra i più sensibili interpreti; uno per tutti Lucio Dalla.
Appartengono a pieno titolo a quella che viene chiamata scuola  emiliana (la via Emilia attraversa tutta la regione da Piacenza a Rimini). Con tutto il rispetto per la scuola romana e per quella napoletana, io al pari degli emiliani metto solo i genovesi.
Sarà un caso che Genova e Bologna siano le città dove ho vissuto di più (tolta Ostra e tolto Busto dove vivo dall'86) e quelle che amo di più? (dopo Ostra)
 

mercoledì 10 febbraio 2016

PARLIAMO DI SOLDI - CHE FARE POST N.3

LE NUOVE NORME ENTRATE IN VIGORE IL 1 GENNAIO 2016
Prima di addentrarci nel cuore del problema, come investire, ritengo opportuno dedicare la giusta attenzione alle norme entrate in vigore il primo Gennaio, delle quali si è parlato molto ma in maniera talmente confusa che ritengo sia necessario fare il punto per chiarirci tutti quanti le idee.
Il principio informatore, che io condivido, che ispira la normativa è che il costo dei salvataggi bancari non deve gravare sui contribuenti;di conseguenza  le crisi degli Istituti di credito vanno gestite con fondi privati. ("Bail in" significa "salvataggio interno") e non più utilizzando fondi pubblici. Mi si obbietterà: ma la Germania  ha utilizzato fondi pubblici per salvare alcune banche nel recente passato. Perché alla Germania sì e a noi no? Risposta: anche noi avremmo potuto farlo, ma avendo le casse vuote non l'abbiamo fatto. Di tutto ciò gii unici responsabili siamo noi. E' responsabilità esclusivamente nostra se i fondi europei per Pompei sono stati utilizzati per un concerto di Elton John o se per fare la Salerno Reggio Calabria stiamo spendendo cifre assurde e non se ne vede la fine. Siamo noi che abbiamo accumulato nei decenni un debito pubblico di 2.211 miliardl pari al  133,1 del PIL.
l nuovo meccanismo prevede  che le crisi siano gestite sotto il controllo delle autorità di risoluzione, BCE e Banca d'Italia, e senza utilizzo i fondi publici,  fino ad arrivare nei casi più gravi alla "risoluzione" della Banca, cioè al fallimento.
 In questo caso i primi a pagare saranno gli azionisti, come ovvio, che hanno investito in capitale di rischio.Ma se, come nel caso di Banca Marche, è stato chiesto un aumento di capitale nascondendo le reali situazine della banca, si configura il reato di truffa a carico degli organi sociali.
A seguire  toccherà ai detentori di "obbligazioni subordinate". Ma anche qui se sono state vendute suboridinate senza che sia stato spiegato bene ai sottoscritttori la natura del rischio, emergono margini per chiedere idonei risarcimenti.
A seguire, e qui sta la novità potranno essere aggrediti i conti correnti superiori ai 100,000 euro(per la parte eccedente i 100.000) delle persone fisiche e delle piccole e medie  imprese.  Fino a 100.000 euro i conti sono garantiti dal fondo internbancario di garanzia
Ricapitolando, perchè i correntisti siano chiamati a rispondere è necessario che:
- la banca sia fallita (risolta). In Italia gli unici precedenti sono le quattro banche e il vecchio Banco Ambrosiano, a quanto mi risulta
- sia stato consumato il patrimonio degli azionisti e dei detentori di obbligazioni subordinate 
- che il conto abbia più di 100.000 euro di giacenze.
Come vedete prima di arrivarci ce ne vuole e bastano pochi accorgimenti per evitare ogni rischio (avere il conto su banche che svolgano prevalentemente attività di erogazione di servizi e non di erogazione del credito, tenere in conto non più di 100.000 euro.
Gia vedo il sospiro di sollievo di 95 italiani su 100 che questi problemi non li hanno e il tranquillizzarsi dei più benestanti. Il fatto è che queste problematiche sono sorte in concomitanza con la crisi delle quattro banche e il coinvolgimento, inatteso, delle subordinate. E pochi sono stati gli organi mediatici che hanno  dato una informazione corretta

martedì 9 febbraio 2016

FIAT FIBRA ET FIBRA FACTA EST

Da stamattina, udite, udite, sono "in fibra". Dopo un lungo e tormentato percorso durato quattro mesi, finalmente sono stato rischiarato dalla luce del progresso. Mi chiedo ancora come l'umanità abbia fatto ad arrivare al terzo millennio senza TOM TOM, senza aggeggi vari SMART, senza i cristalli liquidi, senza twitter e Facebook, senza Trivago e Amazon, senza Mozilla  e senza Google. I'm very satisfied e vi allego un pezzo musicale adatto alla bisogna.


POST SCRIPTUM: ore 19,26 sempre di Martedì 9 Febbraio. Mi entra una telefonata sul fisso:
Signore, le telefono per conto di Tim . Ci risulta  che lei non è più cliente Telecom.
Lo interrompo: ho messo la fibra stamattina. Con telecom? Sì con Telecom. Parlatevi se no fate figuracce in giro. Il tutto con voce calma e con cristiana rassegnazione

domenica 7 febbraio 2016

PARLIAMO DI SOLDI C HE FARE POST N.2

CHE BANCA SCEGLIERE?
Fino alla fine del 2015 mia moglie ed io avevamo quattro conti bancari, due cointestati in Unicredito, due singoli in Fineco. Abbiamo chiuso i due conti in Unicredito e abbiamo conservato i due singoli in Fineco. Perchè?
a) abbiamo preferito chiudere i cointestati in quanto non avendo avuto figli dal nosto matrimonio e non avendo ancora deciso come suddividere il nostro patrimonio, per il momento abbiamo cominciato a separare i flussi.
b) i conti Unicredito avevano un costo, i conti FINECO sono a costo zero. Oltretutto abbiamo eliminato due conti
c) per un "privato" che non ha una attività commerciale un conto "on line" (io ho FINECO ma ce ne sono molti altri) è l'ideale per l'operatività. Non c'è bisogno di andare in banca, si fa tutto da casa, copre tutte le esigenze, e se proprio si vuole una consulenza finanziaria, si contatta il numero verde; l'assistenza è di gran lunga più professionale di quella che può essere fornita da uno sportello bancario
d) anche in relazione ai pericoli del "bail in" (ne parleremo diffusamente) una banca come Fineco o similari presenta rischi di fallimento di gran lunga inferiori rispetto ad un banca ordinaria.  Di fatto non eroga credito se non piccole linee di fido per esigenze operative e, di conseguenza. corre rischi praticamente nulli. Al contrario di una banca ordinaria la quale, erogando credito, corre rischi, che diventano allarmanti ad esempio in un contesto come l'attuale con una economia che stenta ad uscire da una crisi che è la più lunga e pesante che si conosca.
Concretamente:
Conto Alberto Pirani presso Fineco
a) dal lato entrate vi sono incanalate la pensione INPS e quella integrativa Banca di Roma
b) dal lato dei pagamenti, vi sono disposizioni permanenti di addebito sulle seguenti utenze della nostra casa di abitazione e residenza di via Fagnano 27
- utenza telefonica fisso e cellulari
- utenza energia elettrica
- utenza gas
- telepass
- fidaty oro Esselunga  
Conto Milena Mauceri presso Fineco
a) incanalata    pensione INPS
dal lato dei pagamenti RID su:
a) fidaty oro Esselunga
b) SKY
C) utenza luce e gas dell'appartamento in via Maino che mia moglie ha ereditato da sua papà
Per i prelievi Bancomat e per i pagamenti a mezzo carta di credito, Fineco fornisce una unica carta che si può utilizzare in tutto il mondo a costo zero. Versamenti di assegni o contanti possono essere effettuati presso gli sportelli Unicredit.
  
Post scriptum:ho cercato di utilizzare un linguaggio semplice e chiaro che sia alla portata di tutti coloro che mi leggono. Gli aspetti che tratterò nei post successivi, di maggior complessità, renderanno gradito, penso, uno stile di scrittura analogo.