Visualizzazioni totali

domenica 31 luglio 2016

PATIENTIA da MEMORIE DI ADRIANO

La "mia" copia di Memorie di Adriano (ne ho tre o quattro ma la "mia" è una edizione dell'88 degli Struzzi-Einaudi) è rimasta in terrazza l'altra notte, è piovuto, si è bagnata. Niente di irreparabile: aveva un'aria vissuta prima, ancor più vissuta appare adesso.
PATIENTIA titola la Yourcenar l'ultimo capitolo del libro confessione nel quale l'imperatore Adriano fa il suo bilancio di vita in una lunga lettera indirizzata al nipotino MARCO, che diventerà imperatore con il nome di MARCO AURELIO. Con MARCO AURELIO l'impero romano raggiunge l'apice della sua potenza e del suo splendore. TELLUS STABILITA, l'impero del secondo secolo raggiunge la sua massima espansione territoriale dopo le vittoriose campagne militari di Traiano contro i Parti, le vittorie di Adriano in Scozia (basti pensare a quale latitudine è stato costruito il VALLUM ADRIANUM). E con Marco Aurelio suggella la sintesi dela cultura filosofica greca con quella romana. SAECULUM AUREUM, pacificato, multietnico ( i cinque imperatori del secolo sono di origine spagnola) UNIVERSALE, punto di riferimento per il mondo con la lingua che unisce tutti, le opere di architettura e di  ingegneria a disposizione di tutti, le strutture giuridiche consolidate per secoli che regolano diritto civile e diritto pubblico, faro luminoso per tutti.
PATIENTIA dicevo: stavo leggendo alcune pagine di quel capitolo. Ormai, quando ne ho voglia o, meglio, ne sento il bisogno, apro a caso. So sempre dove mi trovo. 
Adriano, ormai anziano - mai vecchio - ma pesantemente malato di un male principale e tanti piccoli mali accessori, coltiva pensieri di morte.
"Volevo morire: non volevo soffocare; la malattia disgustosa della morte; si vuol guarire che è una maniera di voler vivere. Ma la debolezza, la sofferenza, mille miserie corporali dissuadono ben presto il malato dal provarsi a risalire la china: non si vuol saperne di tregue che sono  tranelli, di forze vacillanti, di ardori incompleti, di questa perpetua attesa della prossima crisi..................non mi sento più la forza che mi ci vorrebbe per immergere la daga nel punto esatto"
Sentendo di non aver più la forza per farcela da solo, chiede al suo capocaccia Mastore di aiutarlo; ma Mastore si rifiuta inorridito. Poi chiede al giovane medico Giolla, che il suo medico personale Ermogitone aveva scelto come sostituto durante le sue assenze, di procurargli quel di cui abbisognava. Giolla non poteva tradire il giuramento di Ippocrate ma nemmeno non dare esecuzione ad un ordine perentorio del suo imperatore di procuragli la pozione fatale. Lacerato da questa contraddizione Giolla si suicida.
E Adriano capisce che non può sottrarsi al suo destino che è quello di vivere.
"Ho compreso che il suicidio apparirebbe una prova di indifferenza, fors'anche di ingratitudine, alla piccola cerchia di amici devoti che mi circondano; non voglio lasciare al loro affetto questa immagine del suppliziato che digrigna i denti e  non sa sopportare ancora una tortura."..............."L'esistenza mi ha dato molto, o, perlomeno, io ho saputo ottenere molto da lei; in questo momento, come ai tempi in cui ero felice, e per ragioni completamente oposte,, mi sembra che non abbia più niente da offrirmi, ma non sono certo di non avere più nulla da imparare da lei. Ascolterò sino all'ultimo le sue istruzioni segrete. Per tutta la vita, mi sono fidato della saggezza del mio corpo; ho cercato di assaporare con criterio le sensazioni che questo amico mi procurava; devo a me stesso di apprezzarne anche le ultime. Non respingo più questa agonia fatta per me, questa fine lentamente elaborata dal fondo delle mie arterie, forse ereditata da un antenato, preparata poco a poco da ciascuno dei miei atti nel corso della mia vita. L'ora dell'impatienza è passata; al punto in cui sono, la disperazione sarebbe di cattivo gusto tanto quanto la speranza. Ho rinunciato a precipitare  la mia morte.
patientia, patientia, per me e per chi mi sta vicino
 

giovedì 28 luglio 2016

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Ieri il blog ha registrato 363 visualizzazioni ed oggi, alle sette del mattino, già 125. Per essere giornate estive.........Ringrazio per la stima e la fiducia accordatemi. Evidentemente i temi che tratto sono temi molto "sensibili" che stanno al centro delle preoccupazioni di noi tutti. Ho registrato con piacere che i post sull'amicizia e sul valore dell'amicizia sono stati tra i più letti. Un augurio sincero per una serena giornata.

martedì 26 luglio 2016

I PRINCIPI DELL'89

Nell'ultimo post dallo stesso titolo scritto il 15 Luglio sostenevo, riprendendo i precedenti, che i fatti che stanno avvenendo debbono essere inquadrati in uno scontro di civiltà e che sarebbe un grosso errore imputare a "cani sciolti" con problemi di equilibrio psichico la responsabilità delle efferatezze cui giornalmente ormai assistiamo.
Sintetizzo quello che penso; è in atto uno scontro globale di civiltà che si alimenta:
- dell'obbiettivo che si sono posti alcuni Paesi arabi produttori di petrolio di un riequilibrio di potere nei confronti degli U.S.A. e dei maggiori paesi occidentali
- della contrapposizione economica tra i Paesi occidentali, in forte caduta di PIL e con larghe fasce di popolazione preoccupate ed impaurite per l'evidente calo del loro tenore di vita, ed i Paesi Islamici, soprattutto quelli del sud-est asiatico, nei quali si sono spostate parecchie produzioni industriali
- del rancore che tutto il cosiddetto terzo mondo nutre nei confronti dell'Occidente responsabile di una colonizzazione spesso spietata la cui fine è ancora troppo vicina nel tempo e non ancora metabolizzata
- della contrapposizione tra le due religioni monoteiste che si fronteggiano da secoli, entrambe fortemente integraliste. L'islam, al contrario del cristianesimo, ha conservato una forte capacità di condizionamento delle collettività islamiche e costituisce un forte elemento di coesione ideologica ed identitaria.
Ciò consente all'Islam di chiamare alla guerra  santa e trovare sempre adepti disposti ad immolarsi.
In questo contesto l'ISIS o altre organizzazioni similari possono colpire quando, come e dove vogliono anche perchè islamici di seconda e terza generazione sono presenti in tutti i Paesi occidentali e non è assolutamente facile individuare chi tra di loro può colpire.
E' evidente una strategia in atto che colpisce obbiettivi diversificati nello spazio e fortemente simbolici. Viene colpita la Francia, antesignana del laicismo, vengono colpite le chiese - contrapposte alle moschee - vengono colpite persone inermi nei loro spazi di aggregazione e di divertimento ad indicare che nessuno è al sicuro, molto spesso le vittime vengono "sgozzate" come agnelli sacrificali, gesto che concentra tutto il disprezzo, tutto il rancore, tutto l'odio nei confronti dell'Occidente. Personalmente prevedo che nel contesto di questa strategia, tra i prossimi obbiettivi ci sarà il nostro Paese e uno dei simboli più significativi - quale non so  - della nostra cultura e del nostro passato. Non so perché sto pensando all'avventato, parve allora, discorso che Benedetto XVI fece a Ratisbona nel Settembre 2006 ed è in quel contesto che sento delinearsi l'obbiettivo. San Petronio a Bologna? la città di Ratisbona?
E ALLORA CHE FARE
Premesso che per elaborare i princìpi dell'89 abbiamo impiegato secoli in mezzo a  mille ostacoli e con immani sacrifici da parte di molti, che non possiamo rinunciare a quello che hanno elaborato per noi Spinoza, Galileo, Voltaire, Kant, Marx e tanti altri, che abbiamo il diritto/dovere di difendere la nostra cultura ed i nostri princìpi, che sono i princìpi dell'89, che hanno integrato e superato quelli che ci venivano dalla tradizione cristiana, è tempo di cessare di aver timore di prendere posizioni decise e provvedimenti conseguenti. Con l'Islam non c'è dialogo possibile, la contrapposizione tra Islam moderato e Islam radicale non è reale e serve solo per acquietare le coscenze, è invece reale il rischio che la vecchia Europa soccomba di fronte a forze più fresche, più giovani, più motivate, più indottrinate.
COME?, MI DIRETE.
Cercherò di rispondere in un prossimo post. 

domenica 24 luglio 2016

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 MAGGIO 2016

Chi mi segue da più tempo sa che in passato commentavo mensilmente i dati del debito pubblico che Banca d'Italia fa uscire a metà mese nel "supplemento al bollettino." Poi ho smesso perchè non riuscivo a ricostruire nell'immenso materiale del bilancio dello Stato i flussi di entrata e di spesa che dessero conto delle dinamiche di evoluzione del debito, in continua crescita malgrado i tassi ormai da anni sui minimi, i tagli ai bilanci dei Ministeri e i tagli ai trasferimenti agli enti locali. Mi sembra però opportuno fare il punto commentando i dati ultimi usciti, a fine Maggio.
A fine Maggio il debito pubblico ha raggiunto i 2.241 miliardi - nuovo record assoluto - così ripartiti:
-  174.528 monete e depositi (monete che ci troviamo nelle tasche) e raccolta postale
-    118,739 di titoli a breve termine (BOT e CTZ)
- 1.776.320 di titoli a medio e lungo termine (BTP e CCT)
-    129.689 di prestiti di istituzioni finanziarie 
-      42.527 di altre passività in gran parte connesse con i prestiti dell'EFSF
TOTALE 2.241 DI CUI:
-             3,397 in valuta
- 1.936.088 a medio lungo termine
-    428.017 a tasso variabile
IL DEBITO PUBBLICO E CRESCIUTO DI 69 MILIARDI RISPETTO AL 31/12/2015 (2.172 MILIARDI) E DI 105 MILIARDI RISPETTO A FINE 2014 (2.136)
IL DEBITO E COSI RIPARTITO:
 - 209.731 DETENUTO DA BANCA D'ITALIA
-  674.808 detenuto da Istituzioni fianziarie residenti
-  472.650 da banche residenti
-  132.470 da residenti
- 752.397 da non residenti  (1/3 del debito in mano a soggetti non residenti)
Non commento i dati. Mi sembra peraltro non inutile sottolineare che un terzo del debito in mano a soggetti non residenti è un dato di estrema debolezza e vulnerabilità del nostro sistema. 

sabato 23 luglio 2016

Alberto Pirani: DE AMICITIA

Alberto Pirani: DE AMICITIA: Marco Tullio Cicerone che tutti quanti conosciamo, ma ne siamo proprio sicuri, oltre duemila anni fa scrisse un  trattatello che intitolò &q...

Alberto Pirani: Alberto Pirani: DE AMICITIA

Alberto Pirani: Alberto Pirani: DE AMICITIA: Alberto Pirani: DE AMICITIA : Marco Tullio Cicerone che tutti quanti conosciamo, ma ne siamo proprio sicuri, oltre duemila anni fa scrisse ...

DE AMICITIA

IN PRIMO PIANO IL FOTOGRAFO  UFFICIALE DEL TEAM, TALE ALBERTO BELTRAMME
Bella giornata quella di Giovedì in compagnia di colleghi/amici del tempo in cui BNL era italiana, era la prima banca del Paese e la quinta in Europa e produceva utili. Le male lingue dicono che con tali soggetti ed altri similari non poteva che finire così. Un'altra corrente di pensiero afferma che proprio perché non c'erano più questi quiche è finita come è finita.
Resta il fatto che giornate come questa fanno apprezzare come mai il valore della amicizia e mi danno lo spunto per riproporvi due vecchi post 

giovedì 21 luglio 2016

DA DA DA IN MUSICA

DA DA DA in musica è una trasmissione televisiva che va in onda la mattina molto presto, a quest'ora, su RAI 1. E' fatta con spezzoni di trasmissioni televisive del passato da cui affiorano cantanti e canzoni degli anni '60 e '70.
E'una trasmissione pericolosa. Perché mette angoscia (quanti non ci sono più), ti demoralizza (ma che razza di canzoni e di cantanti ci piacevano), ti ispira tenerezza (ma che facce da persone buone e un po' rincoglionite - anche se giovani - giravano ai tempi), ti fa pensare che sono passati molto più dei 40/50 anni reali che ci separano da quegli eventi. Un'Italia completamente cambiata, per lo più in meglio ma per certi versi in peggio, una Italia che si affacciava al benessere abbastanza diffuso, della 500 con il cambio che dovevi  fare "la doppietta", del dentifricio Clorodont (con quella bocca può dire ciò che vuole.................) oppure "anche io ho commesso un errore, non ho mai usato la brillantina................LINETTI."Un' Italia dominata dalla Democrazia Cristiana e con una presenza della gerarchia cattolica nella vita del Paese che manco il mullah Omar. L'unica canzone veramente hard del tempo (TUA cantata da Jula De Palma) fu subito censurata su tutto il territorio nazionale e sulle isole. Del resto:"Tua, tra le braccia tue, per morire(Maria.......) in due"
Una trasmissione da non vedere; ed io infatti son qui a scriverne ma il televisore è spento. 

martedì 19 luglio 2016

Alberto Pirani: TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE(QUINTO POST)

Alberto Pirani: TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE(QUINTO POST): Avete paragonato la situazione del 1964 con quella del 2014? Bene, come avete visto non c'è rimasto praticamente più niente. E il proc

Per capire perchè sono morti Falcone E Borsellino nel 1992, ho ritenuto utile pubblicare nuovamente un vecchio post che si inserisce a sua volta in una serie di post sulla situazione economica e sociale del Paese

domenica 17 luglio 2016

QUALCHE RIFLESSIONE IN ORDINE AI FATTI DI NIZZA

E' mia personale convinzione, ma largamente condivisa, che in questi giorni si sia voluto dare una lettura "minimalista" degli orrendi fatti di Nizza, orientando l'opinione pubblica sulle responsabilità individuali della persona autore della carneficina, descritto come "depresso", "isolato", "islamico tiepido", "con problemi psicologici ed economici."
Una lettura di questo tipo può tranquillizzare l'opinione pubblica di tutta Europa, Europa che si sente sotto assedio, che ha un disperato bisogno di esorcizzare timori e paure, che ha bisogno di credere all'iniziativa di un singolo e non all'esistenza di un disegno di carattere globale. Ma è una lettura fuorviante e pericolosa perché impedisce di cogliere l'essenza del problema che cerco di sintetizzare.
A mio avviso è in atto uno scontro globale, planetario tra Paesi Occidentali di civiltà cristiana e Paesi di civiltà islamica. Uno scontro che è insieme:
- scontro culturale
- scontro di religioni
- scontro economico
- scontro di identità
in un contesto di forti lacerazioni nel mondo islamico tra posizioni radicali e posizioni più moderate e in un contesto, per il mondo occidentale, di smantellamento degli organismi sovranazionali che erano stati creati per rafforzare identità, economie, pace.
Nel mondo islamico c'è un sentimento diffuso e radicato di rancore verso i Paesi Occidentali ai quali non si perdona un colonialismo che ha avuto tratti di ferocia, il perdurante sfruttamento delle risorse prime dei Paesi africani, quasi tutti islamici, un tenore di vita ancora nettamente superiore a quello della media dei loro Paesi, un intrinseco "sentiment" di superiorità che porta l'occidente ad "offrire"l'integrazione e che umilia la loro identità nazionale o etnica. Il tutto sulla base culturale di una religione che ha ancora larga presa  su individui e comunità e che fornisce identità comune e giustificazione ideologica ed etica alle azioni ed ai comportamenti.
Non facciamo l'errore di minimizzare lo scontro di civiltà. Quanto all'incontro, io personalmente non trovo grande interesse all'incontro con valori e comportamenti largamente diffusi anche da noi in passato, liberarci dai quali è costato fatica e prezzi pesanti pagati da chi ci ha preceduto. Non sento alcun bisogno di "sharia" nè mi interessa sapere se "..........è grande" e se è lo stesso che il nostro. Ho sempre privilegiato comportamenti razionali e mai mi sarebbe venuto in mente di mettermi al volante di un tir e sparare a casaccio sulla folla. Non torniamo indietro, riflettiamo e prendiamo gli opportuni provvedimenti
 

venerdì 15 luglio 2016

I PRINCIPI DELL'89

Ieri scrivevo ricordando i princìpi e i valori dell'89 e qualche ora più tardi è successo quello che è successo. Ed è stato confermato, a mio avviso, che lo scontro di civiltà in atto contrappone non solo aree geografiche diverse ma blocchi sociali all'interno della stessa città, dello stesso quartiere, dello stesso stabile. Per molti è una scoperta, dolorosa e preoccupante, e sopratttutto destabilizzante. Ci si meraviglia, non si riesce a capire perché il modello francese di integrazione che prevede un facile ottenimento della cittadinanza e afferma la piena equiparazione di tutti i "francesi", qualunque ne sia l'origine, un modello apparentemente avanzato, non funziona.
Non funziona per un motivo molto semplice; non si può chiedere ad un ragazzo di origine algerine, pur nato in Francia, ma il cui nonno magari ha combattutto la "battaglia di Algeri", di sentirsi francese. Non lo fa sentire francese il colore della pelle, il rancore nei confronti di chi ha tenuto sotto il tallone di ferro di un colonialismo feroce la comunità alla quale appartiene, non lo fa sentire francese la religione che professa che per secoli ha contrappposto i popoli di religione islamica ai "crociati", non lo fa sentire francese il vivere in una banlieu dove vivono praticamente solamente  persone con la stessa sua storia, e non lo aiuta certo il fatto che il suo reddito si colloca in genere nelle fasce basse e che il tasso di disoccupazione nel suo "milieu" sia più alto della media. Sintetizzo in maniera estrema ma il succo è questo.
E allora che fare?
Prendere atto che lo scontro di civiltà ci contrappone a popoli più giovani, più sani, più arrabbiati con il coagulo dell'islam che conferisce identità e giustificazione ideologica all'agire. Ricordare che il percorso per arrivare ai princìpi dell'89 è stato lungo, faticoso, doloroso e sempre rimesso in discussione. Ricordare che alle spalle abbiamo Spinoza, Voltaire, Kant ai quali non possiamo e non dobbiamo rinunciare perché esprimono un sentire piùavanzato e,molto sinteticamente, più giusto.
Risultato: rivedere tutte le politiche di integrazione nei confronti del mondo islamico, ricordare che fraternitè significa "no agli integralismi" per cui chi viene nel continente dove noi europei viviamo da millenni o vi è nato da genitori "migranti", pretende di avere valori superiori e non riesce a liberarsi della incapacità al confronto............non può stare da noi. Non abbiamo le forze per assorbire e metabolizzare chi poi non lo vuole.
Come tutto questo? Bella domanda cui cercherò di rispondere in qualche prossimo post.

giovedì 14 luglio 2016

I PRINCIPI DELL'89

I princìpi dell'89 sono quanto di meglio il pensiero politico abbia finora elaborato.
LIBERTE che significa essere, riconoscersi ed essere riconosciuti come cittadini e non sudditi
EGALITE' che significa offrire a ciascuno le stesse opportunità e che non si riduce a mero egualitarismo
FRATERNITE' che significa approcciare agli altri senza preconcetti e scevri da integralismi.
I princìpi hanno una identificazione temporale (oggi 14 Luglio) e un testo ed una musica di riferimento (la marsigliese)
Non dimentichiamo mai i princìpi e non dimentichiamo che quanto si è conquistato con fatica può essere perduto per mancata manutenzione. Se poi qualcuno vi dirà che è stato un bagno di sangue (non è vero; l'ancien regime è crollato per consunzione interna)rispondedegli che chi voleva dare brioches a chi aveva fame  non meritava sorte migliore delle centinaia di migranti che ogni mese muoiono per avere almeno il pane

PARLIAMO DI SOLDI - CHE FARE - POST N.7

I recentissimi post che ho dedicato al sistema bancario hanno avuto un numero di lettori nettamente superiore agli standard del blog. Conferma che al vertice delle nostre preoccupazioni ci sono "i risparmi"che ciascuno di noi ha accantonato, se ce l'ha fatta, per le emergenze, per dare una mano ai figli, per la vecchiaia, per stare tranquillo. Perché non sappiamo più con quale banca operare, in cosa investire, ci chiediamo se non ci capiterà la stessa sorte di soci clienti delle quattro banche fallite, come finirà l'affaire Montepaschi. Insomma un quadro di incertezza, di timore, di vera e propria paura che nelle persone più sensibili può portare addirittura a togliersi la vita.
Se quello che ho appena scritto è vero, ed io ovviamente tale lo ritengo, trovo sia utile riprendere le tematiche che ho affrontato nei post di cui al titolo. Insomma, quali sono le banche più sicure, quali forme di investimento privilegiare, come muoversi. 
PREMESSA DI CARATTERE GENERALE
Le norme sul "bail in", in vigore dall'inizio dell'anno, prevedono che in caso di "risoluzione", leggasi  fallimento, di una banca dell'Unione vengano coinvolti azionisti, ovviamente, sottoscrittori di obbligazioni subordinate, e depositanti con depositi superiori a 100.000 euro.
Conseguentemente, per stare il più possibile tranquilli, occorre innanzitutto avere il conto in una banca il più possibile sicura, cioè una banca che abbia le minori possibilità di fallire. Io  individuo questa banca tra quelle che non fanno attività di erogazione del credito come attività principale ma essenzialmente concentrano il proprio "business" nell'erogazione di servizi. Seconda avvertenza, non si debbono tenere in conto corrente più di 100.000 euro (200.000 se il conto è cointestato). terza avvertenza, al limite tenere due conti su due banche diverse tra quelle con le caratteristiche citate. Io non voglio influenzarvi ma non mi fiderei più di tanto delle classifiche delle banche più sicure che circolano in giro; meno che mai delle classifiche delle banche più redditizie. Rifletterei invece su quello che ho testè scritto ricordando sempre che se la banca non fallisce non succede niente.
SALVARE IL CAPITALE PRIMA DI TUTTO QUESTA LA PRIMA REGOLA DI SAGGEZZA

 
 

mercoledì 13 luglio 2016

A BUSTO ARSIZIO LA GIUNTA ANTONELLI GIA' IN CRISI

Ieri sera il primo Consiglio Comunale della stagione "Antonelli". Una stagione che rischia di durare meno che l'espace d'un matin.
L'accordo tra Lega e Forza Italia prevedeva che fosse nominato Presidente del Consiglio Comunale l'ex sindaco Gigi Farioli. E' stato nominato Valerio Mariani, del PD.
Chi sono i traditori? I due Reguzzoni - Paola e Marco - e qualche altro Consigliere leghista. L'avv. Cornacchia, uomo di ferro che fa gruppo a sé. Conseguenze:
a) Salvini ha commissariato la sezione di Busto della Lega
b) il segretario provinciale della lega, Bianchi, incavolato come mai, ha preteso le dimissioni in bianco di tutti e sei i consiglieri leghisti
c) il sindaco Antonelli ha dichiarato che lui un mestiere ce l'ha (commercialista) e può tornare a farlo da domani mattina. Lui il sindaco dimezzato non lo fa. 
E' già in piena attività il lavoro dei reparti "pompieri" di entrambi i partiti. Il PD è soddisfatto ma sinceramente non ne capisco le ragioni. Non mi pare che il livello della squadra presente in Consiglio Comunale sia particolarmente elevato con un segretario cittadino debole per non essere riuscito ad ottenere il numero di preferenze necessario per essere eletto
Chi vivrà, vedrà

martedì 12 luglio 2016

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO (MARCIO COME UNA TRIREME........................)

Il sistema bancario italiano non è "tutto" marcio e variegate sono le situazioni. Certo è di gran lunga più debole di quanto Presidente del Consiglio e Ministro dell'Economia vogliano farci credere e situazioni di debolezza estrema caratterizzano sia Istituti molto grandi come il Montepaschi, sia molto piccoli come la Cassa di Risparmio di Cesena. Nell'ultimo post avevo anticipato che avrei parlato di un Istituto piccolo ma la cui sorte era segnata. Quell'Istituto è la cassa di Risparmio di Cesena.
La quale ha chiuso il bilancio 2015, approvato all'unanimità dal CDA l'8 di Giugno, con 252 milioni di perdita. La Procura della Repubblica di Forlì che stava già indagando sull'operato degli amministratori ha inviato avvvisi di garanzia a 17 tra componenti del consiglio di amministrazione, amministratori delegati e direttori generali che erano in carica al momento dell'approvazione del bilancio dell'esercizio 2012. Solito schema: false comunicazioni sociali,ostacolo alla attività delle autorità di vigilanza, illecita ripartizione degli utili. In sintesi falso in bilancio e illecito arricchimento. E anche qui esposizioni abnormi nei confronti di un Gruppo immobiliare, il  Gruppo Isoldi(40 milioni di euro nemmeno parzialmente svalutati)
Non so se giudicare esilarante, impudente o semplicemente ridicolo il comunicato stampa dell'8 Giugno con il quale veniva ufficializzata l'approvazione del progetto di bilancio da parte del CDA.
Lo allego in calce al post in modo che i miei lettori più abituati a occuparsi di queste problematiche possano "sgranare gli occhi". E' tutto vero, è successo nella Romagna civile, laica e progressista, mazziniana uber alles, nel Giugno 2016
Il comunicato stampa è stato firmato dalla avvocatessa, avvocata nostra (ma mi facci il piacere, direbbe Totò rivisitato da Fantozzi) Catia Tomasetti la quale delle due:
- o di queste cose non capisce niente (probabile)
- o ha la faccia as the ass (certo) 
Io mi limito a chiedermi: ma da quando non davano un'occhiata al bilancio "reale" - i vertici della cassa- se su un complesso di impieghi di 3,7 miliardi è riuscita ad accumulare una perdita di 252 milioni?
E' evidente, e spero che sia così, che si tratta di un processo degenerativo maturato  in un lasso di tempo di parecchi anni. Comunque un altro Istituto "andato", valore delle azioni "azzerato", la fondazione che si trova con il sedere per terra, i piccoli azionisti che vedono azzerato il loro investimento
Ma consentitemi di fare qualche commento ad alcuni passaggi del comunicato stampa, più lo leggo e più mi stupisco.
L'impianto comunicativo è tutto incentrato sull'enfatizzazione degli effetti dell'aumento di capitale di 280 milioni sulla struttura di bilancio senza fare alcun cenno al fattto che se si è reso necessario farlo lo si deve al fatto il patrimonio si era azzerato e lasciando sullo sfondo che l'aumento di capitale lo sottoscriverà il "Fondo Interbancario di tutela dei depositi". La perdita di 252 milioni emersa dopo svalutazioni per 380 milioni, viene imputata "al negativo contesto economico"(scusa buona per tutte le stagioni) e a più stringenti criteri di classificazione e valutazione del portafoglio crediti (bisognava pensarci prima; si sarebbe evitato di distribuire utili apparenti)
Il piano industriale  2016/2020 è presentato per concetti banali e per luoghi comuni.
Tutto il documento lascia trasparire il tentativo di minimizzare errori di gestione gravi , mancanza di visione prospettica, piccoli commerci locali. Mediocrità
Ed intanto i sottoscrittori di obbligazioni subordinate delle quattro banche "risolte" (leggasi fallite)  devono prepararsi a tempi lunghissimi per veder arrivare i rimborsi che, inoltre, taglieranno fuori molti di loro, il Dr. Patuelli dell'ABI ha cominciato a dire che il "bail in" è incostituzionale, Renzi e Padoan van dicendo che tutto va bene, madama la marchesa, ma intanto chiedono insistentemente aiuto per evitare conseguenze drammatiche, Siena piange sul Monte, in Veneto tra Pop.di Vicenza e Venetobanca si son mangiata la regione più dinamica del Paese. Ma non c'è da preoccuparsi , dice Renzi. STATE SERENI e un brivido di terrore attraversa le schiene
Cassa di Risparmio di Cesena SpA
Sede Legale e Direzione Generale:
C.F. / P.IVA / Iscriz. Reg. Impr. di Forlì
-
Cesena 02155830405
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5726
Piazza L. Sciascia n. 141
4
7522 Cesena (FC)
Cap. soc. € 154.578.832,80 i.v.
Riserve 206
.
425
.
837
,
86
al 31/12/201
4
Cod. ABI 6120.0
Iscritta all’Albo dei Gruppi Bancari
Tel. 0547/358111
Fax 0547/358335
Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cesena
Aderente al Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi
COMUNICATO STAMPA
C
ASSA DI RISPARMIO DI CESENA:
approvati all’unanimità dal
Consiglio di
Amministrazione
i dati di Bilancio 2015, il Piano Industriale 2016
-
2020 e deliberato
l’aumento di capitale necessario per il rafforzamento patrimoniale.
D
eliberato
un aumento di capitale fino a 280 milioni di euro riservato allo
Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e l’attribuzione
di warrant gratuiti da assegnare
in opzione
agli azionisti esistentiicenza e
perduto e così via
agli azio

lunedì 11 luglio 2016

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE SUL POTERE E LA GES...

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE SUL POTERE E LA GES...: Questo post avevo pensato di scriverlo e pubblicarlo tra qualche giorno ma gli eventi incombono per cui anticipo un abbozzo della teoria di...



Pubblico nuovamente il primo dei post identificati dal titolo in oggetto che può essere utile per capire l'influenza della massoneria sul sistema bancario e sull'economia

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO

Le prossime due settimane saranno molto importanti per fare il punto sul sistema bancario europeo.
Il nostro sistema è debolissimo con la punta drammatica del Montepaschi, ma anche negli altri Paesi i problemi sono tanti. In Germania la Deutsche Bankè in forte difficoltà per il peso del rischio derivati che negli ultimi anni hanno intossicato il sistema internazionale.
Tornando a noi le problematiche possono così sintetizzarsi:
a) il sistema è debole perché l'economia italiana si è gradualmente indebolita negli ultimi anni, perdendo capacità produttiva, quote di mercato e fatturato. Responsabile la globalizzazione, con lo spostamento di molta produzione in aree diverse del mondo (prevalentemente estremo oriente e sud-est asiatico), responsabili ne sono le dimensioni troppo piccole delle nostre aziende, responsabile una classe imprenditoriale che non ha saputo nè voluto raccogliere la sfida, responsabili i governi degli utltimi anni, soprattutto quelli guidati dall'uomo di Arcore, che non hanno saputo o voluto vedere la crisi le cui connotazioni erano invece evidenti, nè di conseguenza prendere alcun efficace provvedimento per invertire la tendenza. Responsabile la Banca d'Italia e gli organismi di controllo (Consob, Covip ecc.) che hanno svolto il loro ruolo con insufficiente energia. 
b) elemento di debolezza più importante la gestione in troppe occasioni "delinquenziale" di Amministratori Delegati, Direttori Generali, Consigli di Amministrazione. Bianconi nelle Marche, Berneschi in Liguria, Zonin in Veneto, i vertici Montepaschi e Banca Etruria in Toscana, hanno distrutto le loro banche ed il territorio di riferimento(aziende e risparmiatori) perchè hanno commesso reati , perchè hanno alimentato la corruzione perchè hanno unito capacità techiche spesso carenti ad una sempre certa e presente "attitudine" a delinquere per interesse personale o di Gruppo.
c) il sistema è debole perchè invece di limitarsi a fare bene la sua attività tradizionale (intermediazione tra risparmiatori e imprese) ha allargato la sua attività a operazioni di natura meramente specultativa che hanno messo a rischio i bilanci.
Per ora mi fermo qui 

martedì 5 luglio 2016

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO - MARCIO COME UNA TRIREME ROMANA AFFONDATA NEL MEDITERRANEO NEL PRIMO SECOLO DELLA NOSTRA ERA

E anche il Montepaschi è arrivato al capolinea. Non dite che non l'avevo detto. Per capire meglio, ho pubblicato nuovamente un vecchio articolo "Abbozzo di una teoria............."Niente avviene per caso. Domani o doo vi parlerò di un altro Istituto, più piccolo, dal destino segnato
Non sarò un gran profeta ma.......Banca Marche, Pop.Vicenza, MPS ed altre. Forse avevo visto giusto con largo anticipo.
 

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALI...

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALI...: Di solito il mio telegiornale serale è quello di Mentana sulla 7. A fine TG........annuncio............dalla Gruber............il nuovo Mae...                                                                                                                                                                                      

domenica 3 luglio 2016

Alberto Pirani: IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICE...

Alberto Pirani: IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICE...: Riprendo il filo del discorso dove l'ho lasciato; dovrei parlare di Sant'Agostino e delle sue riflessioni sul problema del male in ...

IL MALE

Qualche tempo fa scrissi una serie di post che avevano per oggetto "il male" sotto il titolo " iL MIO GINO (il male individuale, LE RELIGIONI MONOTEISTE (il male nella storia), LA TEODICEA (il problema filosofico del perchè c'è il male e da dove viene).
Nelle mie riflessioni sostenevo che parte non indifferente del male che ha attraversato la storia degli ultimi tremila anni è dovuta all'integralismo intrinseco delle religioni monoteiste.
Gli avvenimenti di questi ultimi mesi, le stragi assurde ed inumane di cui si rendono responsabili movimenti che si richiamano all'Islam (ultima quella efferata di Dacca) mi stimolano a richiamare l'attenzione sull'argomento.
Pubblico nuovamente, allo scopo, il post del 18 Giugno 2015 che contiene la sintesi del mio pensiero.