Visualizzazioni totali

mercoledì 30 novembre 2016

IL REFERENDUM - POST N.2

Riprendo il tema del referendum. Cercherò di essere chiaro e sintetico; su ogni punto confronterò la situazione a Costituzione vigente e a Costituzione riformata. In questi giorni c'è stata molta informazione di parte e può essere utile fare il punto avendo ben chiari i corni del problema. Poi ciascuno di noi farà le sue valutazioni e trarrà le sue conclusioni. 
 Faccio una premessa, peraltro importantissima.
A me sembra che si sia completamente dimenticato di far capire all'opnione pubblica, nel dibattito di questi giorni, che la legge di riforma costituzionale è stata votata in seconda seduta dalla Camera dei Deputati in data 12 Aprile 2016 e pubblicata il 15 Aprile  Non essendo però stata approvata con la maggioranza dei 2/3, ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione ha potuto essere  sottoposta a referendum popolare per la ratifica o per l'abrogazione.(il Referendum può essere chiesto, entro tre mesi dalla publicazione, da  un quinto dei membri di una camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali . E' il referendum del 4 Dicembre che non richiede quorum.
Fermiamoci un attimo e leggiiamo con attenzione l'art.138:
PRIMO COMMA
"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna camera con due successive deliberazioni ad intervallo non  minore di tre mesi e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera nella seconda votazione"
Spirito della norma: la Costituzione può essere cambiata ma bisogna pensarci bene. Ogni camera deve approvarla due volte(a distanza di almeno tre mesi).Ci vuole ovviamente la maggioranza assoluta 
SECONDO COMMA
"Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi, ne facciano domanda un quinto dei membri di una camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli Regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi  
Spirito della norma: la Costituzione è una cosa importante; non può essere cambiata con maggioranze risicate. In tal caso si può chiedere l'intervento diretto del popolo sovrano la cui volontà è superiore a quella dei suoi rappresentanti(non occorre quorum; la nostra democrazia è democrazia rappresentativa ma in ultima istanza la sovranità appartiene al popolo (art. 1)
TERZO COMMA
"non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle camere a maggioranza d due terzi dei suoi componenti"
Spirito della norma: la democrazia è rappresentativa; se due terzi dei rappresentanti votano il provvedimento si presume che rappresentino la volontà popolare.    
Questo post lo avevo iniziato ieri e mi ripromettevo di farlo seguire da altri con una analisi punto per punto. Mi accorgo che non faccio in tempo. Conseguentemente, considerato che i media hanno trattato l'argomento ampiamente e molto meglio di quanto possa fare io, passo alla sintesi ribadendo quello che ho scritto nel post del 22 corrente mese           
- non posso votare SI per le ragioni  che ho addotto molto in sintesi nel post citato.
- non posso votare NO perchè posso sbagliarmi e non voglio assumermi la responsabilità come cittadino di bloccare un processo di cambiamento che è comunque necessario (ma non nelle forme della modifica approvata dal parlamento e sottoposta a referendum solo perchè non è stata approvata con la maggioranza dei due terzi- cfr art 138 della vigente Costituzione). 
                           NON VADO A VOTARE 
anche perchè- in subordine -mi imbarazzerebbe trovarmi come compagni di viaggio SALVINI, BERLUSCONI, DE MITA, CIRINO POMICINO, BERSANI, che non stimo, e compagnia cantando.
Certo è che se uno come me che ha chiamato il suo blog.............BLOG DI UN CITTADINO.............. giunge alla conclusione che non può votare, il PAESE non deve essere messo molto bene.
Posizione pilatesca la mia e un po' vigliacca? Può darsi: io la trovo semplicemente coerente.
GOD BLESS ITALY.................SEMPER  
Ci rifletterò ancora ma in linea di principio dovrei aver deciso 
                                 

 


domenica 27 novembre 2016

IL TRISTANO E ISOTTA DI WAGNER INAUGURA LA STAGIONE AL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA

Il TRISTANO E ISOTTA di Wagner ha inaugurato la stagione al Teatro dell'Opera di Roma. Musica impegnativa quella di Wagner: impegnativa per chi dirige, per l'orchestra, per i cantanti, per chi ascolta. La drammaticità della lingua tedesca, le storie che affondano le radici nella storia e nel mito d quei popoli, la musica che alterna momenti di inquietante durezza ad altri di estenuata dolcezza e che di tanto in tanto arriva ad onde, tutto rende impegnativo l'ascolto di Wagner..........ma indimenticabile.

LA MORTE DI FIDEL CASTRO

Fidel Castro è stato uno dei tanti leader che, facendo riferimento al marxismo, non hanno saputo tradurre l'impianto teorico in condizioni di vita per i loro popoli coerenti sia sotto l'aspetto della produzione e della distribuzione delle risorse sia sotto il profilo del rispetto dei diritti fondamentali. Il comunismo è fallito sul piano storico, non ci sono dubbi, e ci si deve chiedere se non sia parte centrale del nostro DNA questa apparentemente non scalfibile incapacità a superare la fase dl "homo homini lupus". Lo ha teorizzato, benissimo, tra gli altri, George Orwell, nella sua FATTORIA DEGLI ANIMALI.
I valori però, che sono i princìpi dell '89, il nucleo centrale degli evangeli, l'ottica attraverso la quale hanno osservato la storia  i pensatori socialisti, i valori e i princìpi restano e costituiscono l'impalcatura del nostro essere uomini civili. Cerchiamo di non dimenticarlo. Allego un pezzo musicale che oggi sembra irrimediabilmente datato ma che mezzo secolo fa infiammava gli animi.
 
 

venerdì 25 novembre 2016

26 NOVEMBRE - VII GIORNATA NAZIONALE DELLA MALATTIA DI PARKINSON

Ricordo che domani è la settima giornata nazionale della malattia di Parkinson. Sul sito della AIP (Associazione Italiana Parkinson) si possono trovare tutte le iniziative della giornata. In passato ho scritto numerosi post sull'argomento che si possono estrarre cliccando "parkinson" sul banner a sinistra in alto,
Sottolineo infine che il Parkinson, sebbene meno devastante di SLA e Alzheimer, è comunque malattia durissima da affrontare sia per chi ne soffre sia, soprattutto, per chi al malato sta vicino. Malgrado tutto, Beethoven
 

giovedì 24 novembre 2016

BRUNETTA, LA MOGLIE DI BRUNETTA, SCIABOLONI E SCIABOLETTE IL PAESE DI PULCINELLA

E così era la moglie di Brunetta in prima persona che su twitter lanciava strali, palle di fuoco, pece bollente contro Renzi e il PD. La signora ha confessato; la domanda che ci si pone è la seguente: Brunetta sapeva? Addiritura, era Brunetta  l'ispiratore dell'attacco mediatico? Presumo di sì ma potrebbe darsi anche di no. Io Brunetta l'ho visto una volta sola e in quell'occasione in effetti non mi  è sembrato un granché furbo.
Vi racconto l'episodio: inverno di due anni fa. Ero all'hotel Mioni Pezzato di Abano Terme con gli amici dell'Associazione Amilcare Ponchielli di Busto. Di solito facciamo uno/due soggiorni l'anno di tre/quattro giorni ciascuno. Contemporaneamente l'hotel ospitava un nutrito Gruppo di lettori del quotidiano "Il giornale" che di giorno facevano  i turisti e si rilassavano alle terme e alla sera assistevano a incontri con i loro beniamini (Sallusti, Santanché, Brunetta ecc). Quella sera era prevista la presenza di Brunetta. Informatomi dell'ora alla quale era previsto l'arrivo dell'eminente  esponente di Forza Italia, curioso di vederlo "dal vivo", scendo nella hall ed attendo davanti alla grande porta a vetri attraverso la quale si accede all'hotel. Passano pochi  minuti, arriva l'auto di Brunetta, lui scende e si avvia a passo rapido verso la porta di ingresso. La prima persona che vede sono io e credendomi un suo fan mi inonda di un sorriso largo e luminoso. Io ricambio con un sorriso altrettanto convinto e partecipe, ma dentro di me penso: non capisce proprio niente, il granduomo. E  questo rimane il mio giudizio di sintesi

mercoledì 23 novembre 2016

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - RISVEGLI

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - RISVEGLI: Lo avevo detto, lo avevo scritto in tempi non sospetti:   "IL RISVEGLIO SARA' DURO". e si sta rivelando veramente duro come...

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCI...

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCI...: Mi sono svegliato mezz'ora fa. Speravo fossero le cinque o le sei del mattino, mancava poco alle due. Il computer era rimasto acceso, sa...

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - ULTIMO ATTO

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - ULTIMO ATTO: La vicenda BANCA DELLE MARCHE si sta avviando a conclusione. E' stato convocato per oggi Domenica 22 Novembre 2015 un consiglio dei min...
dD

Ritengo utile pubblicare tre articoli che avevo scritto nel Novembre dello scorsoanno in cocomitanza con lemanazione del decreto cosiddetto "salva banche

martedì 22 novembre 2016

IL REFERENDUM

Cambio la scaletta che avevo ipotizzato: parlare di referendum dopo aver parlato di Legge di Bilancio e di Legge elettorale. Mi sono accorto che se mi perdo a seguire nei dettagli l'elaborazione della Legge di Stabilità, corro il rischio che si arrivi al 4 Dicembre senza aver parlato di Referendum E così - pur continuando a seguire con attenzione le altre due problematiche - comincio a parlarne fin da oggi, anzi faccio subito la mia dichiarazione di voto, che poi motiverò
SE VADO A VOTARE VOTO NO
Attenzione, non ho detto che voto no; ho detto che se andrò a votare - e debbo ancora decidere - voterò no. Premetto che non è una presa di posizione pregiudiziale nei confronti di Renzi, al quale anzi riconosco di aver portato nella politica italiana una carica di energia della quale il Paese aveva assolutamente bisogno. Le motivazioni sono queste:
a) PER UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO
Non si cambiano 47 articoli della Costituzione se non con modalità condivise (la Costituente, la bicamerale). La riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati a pronunciarci è iniziativa di parte. ha oggettivamente spaccato in due il Paese, si è trasformata in un referendum pro-contro Renzi
b) PER UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO E DI BUON SENSO
Prima di far stravolgere dalla Ministra Boschi una Costituzione nata dal lavoro condiviso di tutte le forze politiche che si erano opposte al regime, un lavoro che poggiava sulla passione civile e sulle competenze delle donne e degli uomini migliori dell'Italia di allora, ci penso una, due, tre e più volte. 
c) PER UNA QUESTIONE DI FORMA
La formula con la quale è stato presentato ai cittadinielettori il quesito referendario, è scorretta e disonesta intellettualmente. In un precedente post ho definito il quesito refrendario: "A RISPOSTA SUGGERITA"Aver presentato la riforma come una "ultima spiaggia" per il Paese è stata una forzatura scorretta nella forma e nella sostanza. I quattro milioni di lettere a firma Matteo Renzi inviate agli italiani residenti all'estero utilizzando le strutture dello Stato configurano il reato di  peculato
d) PER UNA QUESTIONE DI PRIORITA'
Il Paese ha mille emergenze: in primis quella di arginare il declino e di trovare il modo di far ripartire la capactà competitiva del sistema Italia nel contesto di una economia globalizzata. Non meno prioritaria la necessità di arginare la corruzione ormai dilagata, di assicurare ai cittadini il rispetto della legalità, di dfendere le conquiste dello Stato sociale. La riforma costituzionale è diventata prioritaria in maniera sospetta con l'avvento di Renzi il quale secondo me è espressione di quei poteri forti  che ispirarono le iniziative di Lici Gelli e la discesa in campo di Berlusconi. Questo è un tema che ho affrontato spesso in passato.
e) PER UNA QUESTIONE DI SOSTANZA: la nuova Costituzione quale uscirebbe dal SI, stravolge l'impianto Istituzionale trasformandolo da Repubblica Parlamentare a Repubblica Presidenziale, toglie ai cittadini le poche possibilità che hanno di scelta dei propri rappresentanti, concentra nelle mani del "premier"poteri eccessivi, pericolosamente eccessivi, vanifica il sistema di pesi e contrappesi sul quale poggiano le moderne democrazie occidentali, non alleggerisce le strutture dello Stato
A metà settecento MONTESQUEU pubblicò "L'esprit des lois" che ruotava intorno al principio di "divisione di poteri", sul quale poggiano le democrazie come le conosciamo. Mi sono sempre riconosciuto in  quei princìpi
Quando ho aperto questo blog e mi sono posto il problema di identificarlo, lo chiamai:
"Blog di un cittadino dell'Unione Europea, della Repubblica italiana, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, del Comune di Busto Arzizio". Cinque volte cittadino. Se votassi SI sarei in contraddizione con tutta la mia storia. A sessantanove anni...........non si può. 
segue 

lunedì 21 novembre 2016

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - PIRANI PROFETICO?

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE - PIRANI PROFETICO?: La pubblicazione da parte di Cronache Maceratesi del mio articolo ha avuto vasta eco nelle Marche;il blog ha avuto più di mille visualizzaz...

IL DECRETO SALVA BANCHE - BANCA DELLE MARCHE E LE ALTRE

Il decreto salva banche è stato emanato un anno fa. A distanza di un anno nulla è cambiato. Le quattro banche "salvate" sono in attesa di compratore; i sottoscrittori di obbligazioni subordinate sono in attesa dei rimborsi promessi, l'economia marchigiana è ferma.
E, sinceramente, non vedo prospettive a breve. Non si può continuare a governare nascondendo la polvere sotto ai tappeti, a non affrontare i problemi; il Paese è "andato". Siamo sopravvissuti a tutto, nella storia, sopravviveremo anche stavolta. Ma vogliamo ammettere una volta per tutte che "il re è nudo"?

domenica 20 novembre 2016

LA MATURITA' DEL '66

Anno
1966 (I sessione)
Autore
Seneca
Tratto dall’Opera
Lettere, 104, 19-21
Titolo
Dentro di noi sono le cause dei mali


Nullum est, mihi crede, iter quod te extra cupiditates, extra iras, extra metus sistat; aut si quod esset, agmine facto gens illuc humana pergeret.

Tamdiu ista urguebunt mala macerabuntque per terras ac maria vagum quamdiu malorum gestaveris causas.

Fugam tibi non prodesse miraris?

Tecum sunt quae fugis.

Te igitur emenda, onera tibi detrahe et eluenda desideria intra salutarem modum contine; omnem ex animo erade nequitiam.

Si vis peregrinationes habere iucundas, comitem tuum sana.

Haerebit tibi avaritia quamdiu avaro sordidoque convixeris; haerebit tumor, quamdiu superbo conversaberis.

Numquam saevitiam in tortoris contubernio pones.

Si velis vitiis exui, longe a vitiorum exemplis recedendum est.

Avarus, corruptor, saevus, fraudulentus, multum nocituri si prope a te fuissent, intra te sunt.
Non c'è nulla, credimi, che ti porti fuori dai sentimenti, dalla rabbia, dal timore; o se ci fosse, l'umanità vi si dirigerebbe in massa.

Questi mali ti incalzeranno e ti turberanno nei tuoi peregrinaggi per terra e per mare finché ne porterai con te i motivi.

Ti meravigli che fuggire non ti serva?

I mali che fuggi sono in te.

Correggiti, dunque, lìberati dai pesi che porti, e delimita i tuoi desideri convenienti; strappa dall'anima ogni cattiveria.

Se vuoi fare dei viaggi lieti, sana chi ti accompagna.

L'avarizia ti resterà appiccicata addosso, finché vivrai con un avaro tirchio; e così l'orgoglio, finché frequenterai un superbo; non ti libererai della tua cattiveria, se stai con un carnefice; l'amicizia degli adùlteri accenderà la tua libidine.

Se vuoi spogliarti dei vizi, devi stare lontano da esempi di vizi.

L'avaro, il corruttore, il crudele, il truffatore, che già nuocerebbero molto se ti fossero vicini, tu li hai in te.
Noi nati nel '47 "abbiamo fatto"la maturità nel '66. Sono passati 50 anni, una vita. Al solo pensarci vengono i brividi. Ad alcuni di noi è venuta la curiosità di ricordare quali fossero stati i temi d'esame. Buio quasi totale. Però abbiamo recuperato la versione di latino. Un bel testo di Seneca che aveva anche le caratteristiche, nell'intendimento del Ministero, di ammonimento morale, validissimo e attualissimo anche oggi. Pubblico il testo, con molta nostalgia e con il convincimento sempre più forte che "i classici" restano una delle fonti più importanti per capire il passato e, con esso, il futuro.



sabato 19 novembre 2016

LA LEGGE DI BILANCIO LA LEGGE ELETTORALE IL REFERENDUM - POST N.8 - LA LEGGE DI BILANCIO

Proseguo con l'esame della Legge di Bilancio
CAPO II - Misure per gli investimenti
L'art. 13 proroga di due anni (a fine 2018) i finanziamenti agevolati per l'acquisto di macchinari(la legge Sabatini). Vengono stanziati nel biennio 112 milioni e 84 milioni l'anno successivamente.
(la Sabatini è una delle leggi meritorie di questo Paese; gli investimenti sono il primo motore dello sviluppo)
- gli articoli 14 e segg.prevedono incentivi fiscali peer chi investe in "start-up" (nuove aziende) e nelle PMI innovative (valgono le stesse considerazioni del punto precedente; l'innovazione è la base di ogni sviluppo)
- l'art. 18 prevede esenzione fiscale per i redditi da capitale per chi ha investito in PIR - Piani di risparmio a lungo termine che investano in PMI
 (sono sempre favorevole; non mi formalizzo se apparentemente si applica un trattamento di favore quando si opera  nel contesto dell'innovazione. L'importante che ci sia trasparenza e chiarezza.
- l'art. 19 prevede la costituzione di una fondazione diretta a realizzare un progetto denominato "Human Technopole" ( non ne so niente - non sono in grado di giudicare)
- l'art 21 (importantissimo) prevede la costituzione di un fondo nazionale da ripartire per il finanziamento di investimenti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, prevenzione del rischio sismico.
E' fondamentale per un Paese come il nostro che è costantemente a rischio sismico, caratterizzato da dissesto idrogeologico e con infrastrutture obsolete. Qualsiasi sia la cifra di cui è stato dotato il fondo, NONBASTA.
Vwdiamo le cifre: 1.900 milioni per il 2017, 3.150 per il 2018, 3.500 per il 2019  e 3.000 per ogni anno dal 2020 al 2.032. Sono cifre importanti ma palesemente insufficienti. Evidentemente i vincoli di bilancio non hanno consentito di più-
    
Capo III - misure per attrarre investimenti
Si tratta  di una serie di misure, anche di piccola entità, per favorire il rientro di giovani ricercatori in Italia o per attrarre investitori esteri.
Io parto dal presupposto che per attrarre veramente invetitori esteri ed invogliare i nostri giovani a rientrare, occorre che ci siano condizioni di sicurezza e di serietà di  contesti, altrimenti non c'è misura che tenga
Nel prossimo post  mi occuperò delle  misure a favore di pensioni e lavoro