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sabato 31 dicembre 2016

Alberto Pirani: DE BELLO PADANO - LIBER 1

Alberto Pirani: DE BELLO PADANO - LIBER 1: da un'idea di Alberto Pirani Consulenza storica e linguistica: Milena Mauceri Del maccheronico responsabile unico Alberto Pirani Pad...

MAI CHIUDERE UN ANNO SU ACCENTI PESSIMISTICI. PUBBLICO NUOVAMENTE - METTIAMOLA SUL RIDERE - UN VECCHIO POST DI QUANDO LA LEGA ERA FORTE ED IL TROTA STUDIAVA PER DIVENTARE MINISTRO DELL'ECONOMIA, IN SUBORDINE MINISTRO DEGLI ESTERI. NON SIAMO MICA UN PAESE SERIO

RIFLESSIONI SULL'ANNO NUOVO

Tra le ventiquattro "Operette morali" riunite da Giacomo Leopardi nell'omonimo volume, una è stata sempre considerata tra le più significative se non la più significativa: "Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere". Non lo rileggevo dai tempi del liceo. E' passata una vita; sono riflessioni sulla vita e sulla morte del  grande poeta marchigiano. Ve lo propongo; bisognerebbe essere più ottimisti, ma come si fa.
Comunque, un sincero augurio di buon anno nuovo a tutti i lettori di questo blog e anche a chi questo blog non lo legge
 


giovedì 29 dicembre 2016

CONTINUIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI


Il MONTEPASCHI sta diventando, come era prevedibile, la cartina di tornasole delle condizioni del sistema bancario nazionale, il cui stato di salute è precario da decenni con deciso peggioramento negli ultimi anni. In passato ho titolato alcuni post "IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO, MARCIO COME UNA TRIREMI MARCIA" per sintetizzare il mio  giudizio.
Il sistema bancario italiano è estremamente debole per queste ragioni:
a) perchè il sistema industriale del Paese è debole, marginalizzato negli ultimi anni dalla globalizzazione che ha tolto competitività al sistema Italia in molti comparti e settori. 
b) i bilanci delle aziende italiane sono in genere patrimonialmente deboli e finanziariamente squilibrati perché per troppo tempo la parola d'ordine tra gli imprenditori è stata: "tenere bassi" gli utili e costituire  riserve all'estero. In questo contesto aver aderito alle convenzioni di Basilea che legano la capacità di ottenere credito a parametri oggettivi, in primis il rating, ha ingessato l'erogazione del credito
b) i vertici delle principali banche del Paese hanno preferito concentrare le forze nel comparto finanziario, che assicurava utili immediati,   piuttosto che in quello "tipico" di sostegno alle aziende con affidamenti a carattere commerciale
c) il credito è stato concesso ed erogato spessissimo sulla base di rapporti di collateralità tra banchieri e fruitori; si è parlato -con felice espresssione- di "banchieri di relazione": Cesare Geronzi e Giovanni Bazoli quelli di maggior peso
d) si è affermata nei banchieri di ultima generazione, anagraficamente più giovani dei loro predecessori, una mentalità da "veduta corta" e obbiettivi da raggiungere in tempi brevi con la massimizzazione degli utili sul corto periodo mettendo in secondo piano le necesstà di consolidamento.
e) è scaduto il livello morale
f) i vertici delle banche erano abituati a non correre rischi nella loro attività; se le cose andavano male per una banca, Bankitalia interveniva facendo accollare "il peso" della Banca in difficoltà a qualche Istituto di maggiori dimensioni. Ora si naviga in mare aperto e molti si rivelano marinai non all'altezza 
g) negli ultimi anni le banche hanno imposto prodotti finanziari innovativi che hanno comportato perdite  per le banche stesse e per la clientela
Il quadro è pieno di ombre e di zone  a rischio ed i governi stanno reiterando un errore di comunicazione che alla lunga può diventare pericoloso.Il messaggio che i governi lanciano è che il sistema è solido, che - ad esempio -il fondo di 20 miliardi appena messo a disposizione del governo per intervenire sulla ricapitalizzazione di banche in difficoltà è ampiamente sufficiente, e non è vero. E ancor più pericoloso è trattare in maniera diversa situazioni simili. Il governo dovrebbe fare attenzione alla situazione delle quattro banche "risolte"ai dossier Carige, Veneto Banca, Pop. di Vicenza. Alle nubi che si addensano sul maggior Istituto  del Paese.
Materia delicata il credito, spesso impalpabile nelle sue variegate articolazioni, fatto della stessa materia della quale sono fatti i sogni. Bisogna cheparlino in pochi, che si parli poco e valtando tutte le sfaccettature. 

martedì 27 dicembre 2016

CONTINUIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI (CERCANDO DI CAPIRCI)


Stamattina le rassegne stampa delle 6 avevano tra le notizie principali, se non la principale, le nuove richieste della BCE in ordine alla ricapitalizzazione del Monte  dei Paschi: ho seguito le rassegne su due o tre canali televisivi: NON CI HO CAPITO NIENTE, forse perché ci capiscono poco coloro che commentano le notizie per cui fanno commenti "a spanne" e........chi si è visto si è visto. E allora cerchiamo di mettere un po' d'ordine.
Sembrerebbe - ma è certo - che il Montepaschi abbia ricevuto una lettera dalla vigilanza della BCE - rammento che dal 1 Gennaio la vigilanza sulle banche dell'Unione è di competenza degli organi di vigilanza centrali - nella quale si richiede alla banca di portare a 8,8 miliardi l'aumento di capitale richiesto dei quali 4,5 a carico dello Stato e gli altri 4,3 a carico degli obbligazionisti sottoscrittori di subordinate. L'aumento rispetto ai 5 miliardi in precedenza quantificati è da mettere in relazione agli stress test di Luglio e, soprattutto, al fatto che in questi mesi la situazione si è ulteriormente aggravata, sia perchè la banca sta operando in perdita sia perché la banca sta perdendo raccolta. Quindi sarebbero chiamati a concorrere azionisti (che hanno visto azzerato il loro investimento), sottoscrittori di subordinate, e, in ultima istanza lo Stato. La strada è sempre più in salita, logica conseguenza di anni di gestione dissennata sotto il profilo tecnico e morale. Ci sono alcune "tecnicità" da mettere a punto: ad esempio visto che la conversione volontaria di obbligazioni subordinate in azioni  si è fermata a 2,4 miliardi i due miliardi che mancano ce li dovrebbe mettere lo Stato il cui impegno salirebbe da 4,5 a 6,6. E' materia duttile perchè da un lato le autorità europee vogliono - giustamente - che l'intervento dello Stato sia di ultima istanza e, dall'altro, evitare crisi sistemiche che produrrebbero squilibri pericolosi. Il settore del credito resta un campo minato dove bisogna fare molta attenzione a come si debbono mettere i piedi (leggasi: a come intervenire). seguo

 

venerdì 23 dicembre 2016

CONTINUIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

In queste ultime settimane ho parlato poco di Montepaschi, pur seguendone da vicino le vicende; l'epilogo era scontato ed evidente come era chiaro che la conversione in azioni delle obbligazioni subordinate non sarebbe stata sufficiente a ricapitalizzare in misura adeguata l'Istituto senese(si è fermata a 2,4 miliardi contro gli almeno cinque necessari). Il fondo sovrano del Qatar si è ovviamente defilato, ammesso e non concesso che il suo interessamento fosse reale. Interverrà lo Stato.
Faccio una premessa: non sono per nulla contrario, in linea di principio, all'intervento dello Stato in un settore di preminente interesse pubblico come del resto è espressamente enunciato nell' 47 della Costituzione che recita:"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina, controlla l'esercizio del credito". Negli ultimi anni il coordinamento e il controllo sono stati del tutto opachi e carenti ed è su questo fronte che occorre intervenire con decisione
Come interverrà lo stato!? Utilizzando il fondo di 20 miliardi appena autorizzato dal parlamento. E' finanziato a debito, è vero, ma una volta tanto il fine giustifica i mezzi. Cosa succederà? Faccio un'altra premessa: è assolutamente necessario che sia assicurato pari trattamento ai clienti MPS e ai clienti delle altre banche in crisi, in primis le 4 banche "risolte", cioè fallite a novembre dello scorso anno.Mi sembra invece che i clienti MPS vengano trattati meglio e questo è già inaccetabile. Il decreto è stato "buttato giù" in fretta, nei tempi stretti dell'emergenza, verrà modificato, per cui mi astengo dal commentarlo se non con un giudizio di sintesi negativo per l'approssimazione con il quale è stato varato questo come altri provvedimenti.
Il settore del credito è delicato e le aree di rischio più o meno nascosto sono tante (basti pensare a Unicredito che ha denunciato problemi  di non irrilevante gravità; ci ritornerò): è materia da trattare con molta delicatezza



martedì 20 dicembre 2016

Alberto Pirani: IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICE...

Alberto Pirani: IL MIO GINO - LE RELIGIONI MONOTEISTE - LA TEODICE...: Ho pubblicato l'intervento autorevole ma che non condivido della gerarchia se non altro per fissare i punti principali dei rapporti isl... b l'ATTENTATO DI BERLINO RIPROPONE DRAMMATICAMENTE LO SCONTRO TRA MONDO ISLAMICO E OCCIDENTE. RITENGO NON INUTILE - COME STRUMENTO DI RIFLESSIONE - RIPROPORRE IL POST IN EVIDENZA CHE FA FA PARTE DI UNA SERIE DI SCRITTI CHE HO DEDICATO ALLE PROBLEMATICHE DELLA PRESENZA DEL MALE NEL MONDO.

lunedì 19 dicembre 2016

ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALIA

Stamattina è venuto a trovarci per prendere un caffè e scambiarci gli auguri, un amico che stimo e che mi stima. Con un libro che vi consiglio caldamente.
"DA GELLI A RENZI (passando per Berlusconi)
Il piano massonico sulla "rinascita democratica"e la vera storia della sua realizzazione."
Autore Aldo Giannuli - Ponte alle Grazie Editore
Aldo Giannuli é ricercatore in Storia Contemporanea presso l'Università di Milano
Il libro è uscito durante il mese di Settembre
Quando l'ho visto sono trasalito perché, ad un primo impatto, mi sembra sostenere le stesse tesi che sostengo da tempo in ordine al ruolo della massoneria nell'identificazione e nel sostegno a ai personaggi che hanno guidato il Paese in questi ultimi decenni. Tesi alle quali ho dedicato numerosi post identificati dal titolo: "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia". Vi consiglierei di leggere prima il libro, poi i miei post per vedere dove concordiamo e dove no, non dimenticando che chi scrive..............ha scritto prima-

venerdì 16 dicembre 2016

I DOSSIER CALDI

Ci stiamo avviando alla fine dell'anno e sto facendo il punto sui temi "caldi" sui quali nelle prossime settimane si concentrerà la mia attenzione:
- il commento alla legge di bilancio alla quale ho iniziato a dedicare alcuni post
- il sistema bancario che sta mostrando sempre più numerose crepe: l'ultima quella evidenziata da Unicredit, amche questa facilmente prevedibile. La crisi più urgente da risolvere è ovviamente quella del Montepaschi che le autorità competenti non potranno affrontare se non tenendo conto delle vicende delle quattro banche "risolte"nel Novembre 2015. Ma ci sono anche la Popolare i Vicenza, Veneto Banca, brutte notizie arrivano da Bari dove la locale "Popolare" è oggetto di iniziative della magistratura.
- il neonato governo Gentiloni e il quadro politico
- ciò che l'attualità sottoporrà all'attenzione di tutti
Il blog ha circa 500 visualizzazioni giornaliere. Ringrazio chi mi legge per la stima e l'attenzione.  
 
 

mercoledì 14 dicembre 2016

IL GOVERNO GENTILONI - I MINISTRI

Ieri pomeriggio, all'udire i nomi dei ministri, mi son fatta una lunga e ristoratrice risata, mica per altro: il governo Gentiloni non è una semplice  fotocopia o un semplice avatar del governo Renzi; è il governo Renzi riportato alla essenza, l'archetipo prototipo del renzismo.
Qualche differenza c'è tra i nomi usciti e quelli da me ipotizzati,  ma il quadro di riferimento è chiaro. Di più: le differenze vanno tutte nella direzione di un rafforzamento delle posizioni dell'ex premier.
I fatti salienti sono questi secondo me:
- l'ingresso di Minniti cui è stato assegnato un ministero di gran peso, da sempre, come gli interni.
Cosa significa: che la cosiddetta sinistra PD(D'Alema-Bersani, Cuperlo alla guida) si sta sbriciolando, sta smettendo di fatto di combattere ed assicura i numeri. In cambio i singoli esponenti ottengono le lenticchie di cui ho parlato(Minniti - con controllo dei servizi - agli interni, la Finocchiaro, la Fedeli all'istruzione,Martina all'Agricoltura)
b) il mancato ingresso di Verdini e della sua ALA(avrebbe dovuto avere un ministero coperto dal prof.Pera). Perchè Verdini non è entrato? (ed è arrabbiato nero). Perchè  lo sgretolamento della minoranza PD assicura  i numerI. Oggi pomeriggio verranno nominati i viceministri:il quadro potrebbe ulteriormente modificarsi

c) la promozione della Boschi - che meraviglia solo gli ingenui - la quale non solo non lascia ma occupa il ruolo importantissimo di sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio. Per consentirle questo ruolo strategico in solitudine operosa(occhi e orecchie di Renzi nel governo) il buon Luca Lotti è stato promosso al rango di Ministro (dello sport) con delega al CIPE(!?!?)
d) la nomina della Fedeli conferma che l'operazione di fuga dalla minoranza PD per un approdo nella maggioranza è in pieno svolgimento e senza tanti distinguo. Ma come si fa - chiedo a Gentiloni - a  dare il ministero dell'istruzione ad una che nella vita ha fatto la sindacalista per la CGIL in tuttaltri settori e che forse non è nemmeno laureata?
Sacrificata una sola ministra- la Giannini - che si era messa in rotta di collisione con un milione di insegnanti; non sacrificata la Madia, e questo mi ha un po'sorpreso.
In sintesi Renzi più forte che mai, la minoranza PD "assorbita", la legislatura che si concluderà senza traumi alla naturale scadenza. Il che consentirà ai parlamentari di tutti gli schieramentri di maturare il vitalizio.  
Così è, o almeno mi pare 

lunedì 12 dicembre 2016

PAOLO GENTILONI - IL GOVERNO

Ho appena assistito in diretta televisiva al giuramento del governo Gentiloni. Ho gli occhi sgranati, da più di un quarto d'ora sto ridendo a crepapelle e non riesco a smettere. Conseguentemente ho preso le seguenti decisioni. 
- un commento articolato lo farò domani
- stasera vado a giocare al Dr. Why a Legnano al pub "Floyd". Non gioco da quattro mesi, è un gioco intelligente e mi manca
- ho pertanto convocato per le 21,45 il mio ministro allo sport nonché sovraintendente a tutti i giochi del regno, Amilcare, qui a Versailles perché mi scorti a Legnano e mi riporti a casa. Informo chi non lo sapesse che il mio nickname al Dr. Why è LUIGI XIV, altrimenti qualcuno può pensare che io sia pazzo. Andrea mi ha ammonito a non esagerare con l'autoironia, ha ragione ma come si fa
Informo anche che Amilcare è meno bello di Lotti
- in questa sede mi limito a esprimere un giudizio di sintesi:
a) Matteo Renzi ha vinto 25 a zero
b) la cosiddetta sinistra del PD ha comperato tutto il raccolto di lenticchie di Castelluccio del 2017 (.......per aiutare i terremotati)
c) Verdini non entra; in effetti la cultura a Verdini era un "nonsense" tanto è vero che anche il computer era impazzito
d) il ministro Poletti aveva dichiarato di considerarsi fuori da una candidatura ad essere confermato nel ruolo di ministro del lavoro. Evidentemente ha cambiato idea 
e) la Boschi, come avevo previsto, avendo dimestichezza giornaliera di colloqui con entità divine, è stata promossa al rango di sottosegretario unico.
Domattina approfondiremo; certo è che, a primo impatto, ci confermiamo un ineffabile popolo di poeti, santi e navigatori................e anche ..................(no, le mamme non si toccano mai) 

l'INCARICO A GENTILONI IL TOTOMINISTRI TERZA PARTE

Avevo capito male. Gentiloni sale al Colle alle 17,30. Ho tempo
14) MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE
Confermato Martina al 100%. Ha lasciato Bersani tra i primi. Gli va riconosciuto il merito
15) MINISTRO DEI BENI CULTURALI
Rimane dove è Franceschini. Esendo stato scelto Gentiloni per fare il governo, gli vogliamo togliere anche il ministero? Non ai può
16) MINISTRO AGLI AFFARI REGIONALI
Confermato Enrico Costa dell'NCD
17) MINISTRO DELL'AMBIENTE
Ermete Realaci; un colpo d'ala.
Si occupa di ambiente da sempre, con Gentiloni è tutta una sinfonia da sempre.................e poi vogliamo dirlo o no che questo governo presenta tante novitàrispetto al precedente?(qui esce il Jonathan Swift che è in me)
Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta, pubblico
Post scriptum
Gradirei su questo post un commento dal cuore dell'Europa di Patrizio Lattanzio     
    

L'INCARICO A GENTILONI - IL TOTOMIISTRI PARTE SECONDA

10) MINISTRO DELLA SALUTE
Dovrebbe essere confermata Beatrice Lorenzin, se non altro perchè qualche donna debbono pur salvarla. Ma quel fertility day non è stato capito
11) MINISTRO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La Madia è bruciata. Passa Fassino
12)  MINISTRO DEI RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
La Boschi, come Giovanna d'Arco è stata immolata sul ROGO della sconfitta referendaria- Ci vuole un altro fedelissimo, Giachetti 
Ma la Boschi parla direttamente con le entità celesti: le troveranno un posto ancora pù importante- 
 13) MINISTRO DEL LAVORO
Poletti si è chiamato fuori. Passa Nannicini

PUBBLICO PERCHE A MINUTI ESCE IL SERETARIO GENERALE DEL QUIRINALE    E PUBBLICARE DOPO.........A CHE SERVE?

L'INCARICO A GENTILONI - IL TOTOMINISTRI

Mi sto divertendo, in questo uggioso primo pomeriggio di lunedì 12 Dicembre, a seguire il totoministri. Mi sto divertendo..............perché c'è da divertirsi. Vediamo un po':
1) LUCA LOTTI
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Renzi...........dovrebbe andare a coprire lo stesso ruolo con Gentiloni...............con............in più.............la delega ai servizi.
Uomo di Renzi "total body" sarà il periscopio per il suo ammiraglio all'interno dei servizi..............che contano.........ahivoglia se contano.............e che bisogna controllare da vicino. Così la pensa Renzi.
Lotti è indubbiamente bello e sicuramente è uno sciupafemmine; avrei qualche dubbio sulle sue competenze e anche sul suo "hardware"............che poi non servono più di tanto.
2) MARCO MINNITI
Dovrebbe diventareministro dell'INTERNO. Esilarante.
Uomo di D'Alema, tutta la carriera nel PCI, PDS, DS,sinistra PD sarebbe la più eclatante dimostrazione che la sinistra PD è fatta di "acciaio" "speciale": non si spezza, si piega. Detta anche la corrente Giosuè.
Adesso capisco perchè Lotti deve avere la delega ai servizi.............ci si guarda in due che è meglio non fidarsi
3) MINISTRO DEGLI ESTERI
Si fanno parecchi nomi ma sembra che sia "tentato" Angelino Alfano, che  secondo me, la spunterà. C'è il problema dell'inglese ma non è un problema. Per anni abbiamo avuto come ministro della Difesa La Russa che, in perfetto catanese, dichiarava: "spezzeremo le reni.....) non alla Grecia che adesso è nell'Unione Europea.
4) MINISTRO DELL'ECONOMIA
Carlo Padoan senza avversari. Con tutte le rogne che ci sono in giro, è l'unico che conosce i dossier
5) MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Pier Andrea Orlando senza avversari.Valgono le stesse considerazioni di cui al n.4
6) MINISTRO DELLA DIFESA
Roberta Pinotti, penso senza avversari. Ha esperienza nel ramo. Nel PD è stimata da Renzi e un po' da tutti
7) MINISTRO DI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Graziano del Rio confermato al 100%. C'è anche da inaugurare la Salerno-Reggio Calabria
8) MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Carlo Calenda per continuità. E'un ministero  importante; ha le capacità e le competenze necessari
9) MINISTRO DELL'ISTRUZIONE
l'aatuale ministro, Stefania Giannini, è bruciata. Si fanno  ààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààparecchi nomi. Secondo me passerààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà 
Marcello Pera. Verdini alla cultura è talmente forte come notizia che il computer è impazzito. Pubblico e cerco di vedere cosa è successo. Sembra un segno del destino.

domenica 11 dicembre 2016

L INCARICO A GENTILONI

Stavolta sembrerebbe proprio che abbia sbagliato tutto. Prima ho parlato di un governo Letta il giovane, come nemesi per Renzi. Ma era ovviamente una boutade. Poi ho parlato di un reincarico a Renzi. E qui invece ero serio: la ritenevo e la ritengo la soluzione più dignitosa per tutti e, soprattutto, la più utile per il Paese. Visto che l'opposizione non ha alcuna intenzione di dare stampelle al governo, giustamente, visto che il governo durerà almeno sei mesi e quindi deve essere nel pieno delle sue funzioni, chi doveva farsi carico del problema era ed è il PD, nella persona del segretario e premier uscente, che dovrebbe avere ancora in parlamento una maggioranza a sostegno e comunque avrebbe dovuto essere "costretto" a "vedere" in Parlamento se sussiste ancora. Troppo comodo, ora, tirarsi fuori con la motivazione della coerenza e, quindi, della necesslità di non perdere la faccia.Il capo dello Stato avrebbe dovuto "costringere" Matteo Renzi a maturare il concetto che sono i politici al servizio del Paese e non il Paese al servizio delle loro ambizioni. Quindi un bel sacco penitenziale per Renzi e poi.....di nuovo a lavorare.
Si è invece privilegiata la soluzione apparentemente più semplice: di fatto non cambia niente. Cambia solamente il premier, qualche ministro e...............entrano Verdini e la sua ALA a sostegno organico della maggioranza. Probabilmente con un sottosegretario. Una soluzione che definirei "democristiana", in linea del resto con la storia e "l'allure" del Capo dello Stato.
Si traccheggia, come sempre, e Gentiloni, uomo politico navigato e prudente, è l'uomo giusto per questo scenario. Se lo scenario sia il migliore per affrontare i problemi del Paese, non lo so. Ma forse sì. E il PD, nella sua interezza, è specchio perfetto delle radici profonde del nostro Paese.

sabato 10 dicembre 2016

LA LEGGE DI BILANCIO - POST N.10

In attesa:
a) del reincarico a Renzi, che va bene a tutti, soprattutto a lui, che ha fatto il gesto e ha pagato dazio solo sul piano dell'orgoglio; ci sarà qualche uscita (Boschi e Madia) e poco di più
b)  di vedere la sorte del Montepaschi; un aiuto di Stato è impensabile(tra l'altro per differenza di comportamento nei confronti delle quattro banche fallite); se l'aumento di capitale va in porto sarà per l'apporto di circuiti finanziari internazionali che maschereranno il loro intervento (massoneria e finanza statunitense)
c) del varo della nuova legge elettorale (stavolta faranno in fretta, prima del 24 Gennaio) 
posso riprendere ad occuparmi, senza la pressione dei tempi stretti, della legge di bilancio che è ormai legge dello Stato e che riflette - come ho anticipato nel post n.9 - la filosofia di governo di Matteo Renzi. Nel bene e nel male è farina del sacco renziano.
segue 

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI: Dopo aver tanto parlato di Banca delle Marche, ma ci sarà da parlare ancora parecchio,  è il caso di ritornare a parlare di Montepaschi. I ... Per capire cosa è successo in Montepaschi, pubblico nuovamente questo articolo di qualche tempo fa

venerdì 9 dicembre 2016

MONTEPASCHI DI SIENA STORIA DI UN OMICIDIO-SUICIDIO CHE VIENE DA LONTANO E CRONACA DI UNA MORTE LARGAMENTE PREVEDIBILE E PREVISTA E..........ANNUNCIATA

E così anche il glorioso Montepaschi, la più antica banca d'Europa, fondata a Siena nel 1472, sta per esalare l'ultimo respiro, come era facilmente prevedibile e previsto. Perchè quale che sia la soluzione che verrà trovata per limitare i danni, la banca è tecnicamente fallita. Azionisti e sottoscrittori di obbligazioni subordinate perderanno tutto e un sacrificio verrà chiesto, per effetto dell'applicazione del "bail-in", anche ai depositanti oltre i 100.000 euro.
Ho dedicato alle vicende della banca senese decine se non più di cento post, anche per gli evidenti intrecci con le vicende di Banca Marche, che mi stava più a cuore.
Chi fosse interessato cerchi l'etichetta "Montepaschi" e li troverà tutti. In questa sede, e ripromettendomi di dedicare all'argomento una attenzione prioritaria, sintetizzo all'estremo  il mio pensiero. Responsabili del disastro sono:
a) i cittadini di Siena che hanno visto sempre nel Monte una specie di gallina dalle uova d'oro che assicurava piena occupazione ai giovani che avessero voluto "entrare in banca", affidamenti abbondanti alle attività industriali e commerciali del territorio, lavoro ben remunerato alle attività del'indotto,erogazioni abbondanti, elargite dalla Fondazione, alle associazioni  della città, lauti stipendi ai vertici aziendali e possibilità di lauti pascoli per i "padroni" della banca: massoneria e sinistra nelle accezioni PC, PDS, DS, PD.
Era talmente perfetto il meccanismo che i senesi, non lontani dalla terra di Pinocchio, credevano di essere capitati nel Paese dei balocchi e non si chiedevano se fosse vero o no
b) la massoneria che in Toscana è stata sempre una presenza forte e che a Siena ha raggiunto il culmine della sua capacità di condizionamento
c) il PC  e le successive evoluzioni che hanno sempre avuto in mano la città
d) Bankitalia che ha finto di non accorgersi
e) una classe di banchieri di ultima generazione, presenti in tutti i maggiori Istituti, che hanno trasformato l'attività tradizionale delle banche commerciali in attività incentrata sulla finanza, sui derivati e su una "veduta corta"
Per oggi mi fermo qui 

LA LEGGE DI BILANCIO - POST N.9 DI RACCORDO

La legge di bilancio, che era già stata approvata alla Camera, è stata votata anche al Senato. Avevo già iniziato ad esaminarla in una serie di post, 8 per la precisione, che avevo titolato "La legge elettorale, la legge di bilancio il referendum", il primo pubblicato il 15 Otttobre, l'ultimo il 19 Novembre. Avevo poi interrotto l'analisi perchè prevaleva l'urgenza di parlare di Referendum. La riprendo ora. Il provvedimento è uno degli atti più importanti del governo Renzi, ne riflette i princìpi ispiratori, ne riflette la gerarchia delle priorità in un contesto difficile stretto tra legami di bilancio, impegni nei confronti della Unione Europea, la necessità di sostenere l'apparato produttivo senza dimenticare le difficoltà di molte aree del Paese, di vasti strati sociali, del mondo giovanile e della terza età. Coperta estremamente corta; scelte non facili da fare.
Faccio una premessa: continuo a non capire perché Renzi si sia incaponito sulla riforma non condivisa della seconda parte della costituzione, incaponimento che ha vanificato tutto il buono che era riuscito a fare in quasi tre anni. Ho scritto a più  riprese che a Renzi va riconosciuto il merito di aver portato nella politica italiana freschezza di energie e velocità decisionali che mancavano a chi lo aveva preceduto  e a chi gli si opponeva all'interno del PD. Troppa arroganza e troppa presunzione l'hanno perduto ed ho votato NO al referendum perché vedevo nella riforma costituzionale una minaccia alla democrazia; ma non intendo per nulla unirmi al "coro" di coloro che, servi o impotenti avversari prima, calpestano ora il leader disarcionato.

mercoledì 7 dicembre 2016

BUTTERFLY

 DOPO IL PRIMO ATTO
"Sgradevole", "falso" sono le sensazioni che mi rimangono attaccate sulla pelle ogni volta che assisto alla Butterfly. Stavolta di più.
Lo sono, falso e sgradevole, Pinkerton che è un mix tra Donald Trump e Le Pen, che "compra" Cio cio san e parentado vario, che affitta una escort, in pratica, e fa l'innamorato. Il sensale che fa il sensale, la stessa Ciò che accetta di essere comperata e lo ritiene una forma naturale di amore. Ed è sgradevole la superiorità Yankee ostentata e accettata "naturalmente" dai "giapponesi".
Non mi iace la recitazione che il regista ha imposto alla protagonista, stereotipata e falsa, non mi piacciono i due protagonisti e non mi piace più di tanto nemmeno la direzione di Chailly. Unica cosa bella il duetto finale del primo atto. ed io sono un "pucciniano"
pubblico alla fine fel primo tempo alle 19,38 
DOPO IL SECONDO ATTO
Disagio è la terza sensazione che provo già all'inizio  al vedere la protagonista vestita all'occidentale.
E' un'opera che non amo, decisamente. Migliori comunque le edizioni successive alla prima.
Quanto alla Scala ogni spettacolo è comunque un evento di grande livello. Quest'ultimo non  tra i migliori

IL DOPO REFERENDUM


L'auspicio che l'esito del referendum potesse indurre il ceto politico ad una riflessione pacata e responsabile della situazione nell'interesse del Paese, è rimasto, ovviamente un auspicio. Siamo al tutti contro tutti, all'interno del PD siamo alla guerra per bande nella accezione più classica.
Il Presidente della Repubblica, come noto, ha congelato le dimissioni del Premier fino all'approvazione della Legge di bilancio; la Legge è stata approvata nel primo pomeriggio di oggi. Il governo ha posto la fiducia, che stavolta era giustificata dalla necessità di accelerre i tempi. Ebbene le opposizioni si sono lamentate. anche oggi  Se io fossi all'opposzione sarei contento che il governo si sia assunta per intero la responsabiltà del provvedimento......valli a capire.
Come finirà: dopo la direzione del PD di oggi pomeriggio inoltrato, che si preannuncia "agitata", Renzi  formalizzerà le dimissioni. Ma siccome la Consulta non può pronunciarsi sulla legge elettorale prima del 24 Gennaio(per un motivo semplice, ha spiegato: perchè non verrebbero rispettati i tempi concessi dalla Legge (e volete che la Corte Costituzionale possa violare la Legge) alle parti potersi costituire in giudizio e presentare memorie) ci aspetta un periodo di stallo di almeno due mesi più il tempo necessario per fare la nuova legge elettorale. Quindi se ne parla per Aprile/Maggio. Quindi ci vuole un governo  che duri sei mesi sostenuto dal SI e dal NO (che sono trasversali agli schieramenti) e guidato da qualcuno che abbia prestigio internazionale o perlomeno sia conosciuto nelle cancellerie, che sia un politico equilibrato di carattere, che abbia una esperienza politica consolidata. Prodi giustamente si è tirato fuori. Il professore di Bologna secondo me ha ancora chances per il dopo Mattarella ed è l'unico ruolo che può ricoprire dopo il trattamento che gli è stato riservato nel precedente passaggio. Potrebbe venir buonainvece, una ipotesi LETTA IL GIOVANE bis. L'interessato potrebbe trovare irresistibile il profumo della vendetta fredda, è del PD, è giovane e può per il bene del Paese.......sacrificarsi. Inoltre si chiama Letta e quando sente la parola Letta Silvio si rianima immediatamente e gli si colora il viso, è paramassone e quindi coperto anche da quel lato, parla bene inglese e in Europa non avrebbero niente da ridire. E'stato fatto il nome di Draghi, ipotesi del tutto fantastica. Darebbe l'impressione che da Francoforte il governatore sia stato una specie di medico superspecialistico per il malato trminale Italia, trascurando gli altri malati. Io dico LETTA BIS che passerebbe alla storia come LETTA BIS - LA VENDETTA.
Quanto al PD, se mai fosse nato, è definitivamente morto e questo è un peccato perché il progetto era giusto. E' stato l'impatto con il Paese reale e con il sistema dei partiti ad essergli fatale. REQUISCAT IN PACE. 

BUTTERFLY PRIMA ALLA SCALA 2016

Oggi pomeriggio come sempre faccio mi siederò davanti al televisore per assistere alla prima della stagione della Scala. Quest'anno BUTTERFLY di Puccini. Non è l'opera che preferisco del maaestro lucchese, anzi i personaggi li trovo antipatici, in primis Pinkerton e il console americano. E anche Butterfly non tocca particolarmente le mie corde; è vero che ha quindici anni ma dovrebbe aver già capito quale sia il ruolo che altri hanno scelto per lei. E invece si innamora e si illude di essere amata; la delusione non potrà che portarla al suicidio dopo aver ucciso il bimbo avuto da Pinkerton. Il quale era tornato, con la moglie americana, per portarsi via il bambino ed educarlo secondo gliu schemi "yankee"; altro che"un bel dì vedremo" Ma se l'intreccio ed i personaggi non mi catturano più di tanto, la musica in certi passaggi è di una bellezza assoluta, di un lirismo sublime. Mi auguro che la regia - il regista è lettone - non sia di quelle "innovative" con Butterfly che fa la escort a Tokio per managers statunitensi in trasferta di lavoro, mi auguro che i costumi siano tradizionali, che non si stravolga "il contesto" per dare una lettura nuova della quale non si sente particolarmente il bisogno. Il maestro Chailly proporrà la prima versione dell'opera, quella che fu rappresentata alla Scala nel 1904 e che fu un fiasco solenne, quasi certamente "pilotato" da spettatori prezzolati da Sonzogno, editore rivale di Ricordi Poi Puccini, su sollecitazione di Ricordi la modificò in più punti ed in genere l'opera viene rappresentata in queste successive edizioni.
La BUTTERFLY verrà trasmessa in diretta anche in molti altri Paesi; abbiamo una occasione immediata di recuperare immagine e prestigio. Perché Renzi o non Renzi, "porcellum" o "italicum", Mattarella o non Mattarella, Dante, Leopardi, Verdi, Puccini, Leonardo, Michelangelo, Brunelleschi, Piano li abbiamo solamente noi.Bisognerebbe ricordarsene.

lunedì 5 dicembre 2016

REFERENDUM POST N.6 - - LO TSUNAMI

 Comincio a credere anche io di essere un profeta. Nell'ultimo post avevo scritto che il NO avrebbe vinto con il 60+_(cioè tra il 59 e il 61): neanche fossi Piepoli. Continuo a ripetere che uso solamente buon senso ma se poi qualcuno insistesse per inserirmi a tutti i costi tra i profeti, gradirei essere inserito come il tredicesimo del gruppo di quelli minori, dopo Malachia.
Anche sulle motivazioni ritengo di avere individuato il cuore delle stesse: la gente ha avuto la sensazione che Renzi fosse "uguale" a Berlusconi, che governasse a forza di furbizie, furbate, bugie, forzature. Che fosse troppo "fiorentino", troppo "macchiavellico" e troppo arrogante (quello STAI SERENO detto a Letta era francamente troppo.) E non si può pensare che un Italiano medio potesse accettare di essere "ricattato" dalla Boschi. La Boschi, la Madia, giovani donne "brave a scuola" ma troppo giovani. Ritengo da sempre che a venti anni si possono elaborare teorie innovative in fisica teorica, a trenta si può essere Presidente e Amministratore Delegato della APPLE o della FORD, ma per governare un Paese ce ne vogliono almeno quaranta e, soprattutto, ci vuole  una esperienza di vita che consenta di intuire, capire, fronteggiare i problemi e gli avversari.
Ho scritto più volte che Renzi ha portato nella politica italiana energie e capacità innovative assolutamente necessarie per il Paese. Senz'altro di gran lunga superiori ai "carismi deboli" di Bersani, di D'Alema l'intelligente, di Cuperlo l'avveduto o, nel campo avverso, di Salvini il barbaro, di Berlusconi il patetico (non l'ha ancora capito che fa fisicamente, intellettualmente e moralmente pena) o della Meloni la suffragetta ed anche tra i grillini non riesce facile individuare un leader maturo
Questo sì che è drammatico, che nel Paese, sia nel centrosinistra che nel Centrodestra, sia tra i grillini, non ci sia alcun personaggio la cui leadership sia ampiamente riconosciuta.
Mi è stato eccepito: ma il popolo italiano così si è suicidato. Pubblico nuovamente il giudizio che ho espresso nel post n. 5: 
"siamo vicini al punto di non ritorno, questo gli Italiani lo hanno capito benissimo ed hanno capito che non si può tergiversare, dare sostegno al meno peggio per paura del peggio. Popolo coraggioso il nostro e pieno di dignità nella sua stragrande maggioranza." Popolo - aggiungo - che non ha paura di nuotare in mare aperto, un popolo di santi e navigatori.

domenica 4 dicembre 2016

REFERENDUM POST N 5

Ho votato, abbiamo votato, tra mezzogiorno e l'una, al seggio 18 delle scuole Morelli, il nostro seggio da sempre. E ho votato NO
 Abbiamo notato presenze al seggio che ci sono sembrate superiori alla media
Chi vincerà? Secondo me il NO 60*- a  40
Perché? Perché atteo Renzi non ha ancora capito, come la quasi totalità dei politici del resto, che gli Italiani sono stanchi, stanchi, ma proprio stanchi di leaders e di proposte politiche che offendono la loro intelligenza, il loro buon senso, la loro giusta preoccupazione per il futuro loro e dei loro figli. Furbate, furbizie, doppie morali, falsità non sono più vincenti e convincenti, Siamo vicini al punto di non ritorno, questo gli Italiani lo hanno capito benissimo ed hanno capito che non si può tergiversare, dare sostegno al meno peggio per paura del peggio.  Popolo coraggioso, il nostro, e pieno di dignità nella sua stragrande maggioranza.  

venerdì 2 dicembre 2016

IL REFERENDUM POST N.4 THE LAST

E così siamo arrivati alla vigilia del referendum. Questa volta non si può dire che non sia stato spazio mediatico all'evento; se mai si può rimproverare ai protagonisti (politici, opinion leaders, giornalisti) di aver privilegiato messaggi ad effetto, toni sopra le righe, informazioni parziali o palesemente false.
Ho scritto di referendum in numerose occasioni nelle ultime settimane, in particolare nei tre post che ho titolato come il presente. Nell'ultimo ho anticipato il mio orientamento di massima e,a grandi linee, le motivazioni. Alcune persone, che stimo e alle quali voglio bene, mi hanno amichevolmente "bacchettato" da diversi angoli di visuale e con motivazioni diverse, a conferma che, se si vuole,  le opinioni si possono confrontare con civiltà e con spirito costruttivo. Intenso è stato il confronto "casalingo" con mia moglie che si è confermata anche in questa occasione molto più decisa di me; ma alla fine siamo giunti alla stessa conclusione.
In particolare Antonino da Legnano commentando il post n.3 nel quale mi dichiaravo anora indeciso tra "votare NO" e non andare a votare, mi ha invitato perentoriamente ad andare a votare e votare no, visto che condivideva in pieno la mia analisi.
Di contro Patrizio dal  Lussemburgo mi ha invitato a riflettere sul fatto che all'estero l'Italia è percepita come un Paese immobile e timoroso di ogni innovazione e che non può pensare che "una persona come me" (so che mi stima  e mi vuole bene pienamente ricambiato) votando NO o non andando a votare possa contribuire a non far scalfire questo sentimento.
Pubblico adesso perchè non riesco ad andare avanti. Completerò domani mattina
La seconda parte del post è stata scritta a quattro mani con mia moglie. Ci siamo confrontati, abbiamo discusso, siamo giunti alla stessa conclusione
            ANDREMO A VOTARE E VOTEREMO NO  
Perchè.
PER RAGIONI DI SOSTANZA INNANZITUTTO, OVVIAMENTE
Anche se c'è una prima ragione di forma che pesa come un macigno; la legge è stata approvata da un parlamento eletto con una legge elettorale (il porcellum) già dichiarata incostituzionale
La riforma costituzionale modifica completamente l'impianto istituzionale della Repubblica, è una riforma pasticciata, non chiara, ambigua in alcuni passaggi, sotto certi aspetti complica e non semplifica, attribuisce eccessivi poteri al capo dell'esecutivo riduce il sistema dei pesi e contrappesi che è alla base di tutte le democrazie occidentali
Vediamone gli aspetti operativi portanti e quindi importanti.
- viene superato il bicameralismo  perfetto, è stato enfatizzato, responsabile della "navetta" e dei conseguenti tempi lunghi dell'attività legislativa. E' vero, è stato superato il bicameralismo perfetto ma non è affatto vero che sia "la navetta"la responsabile dei tempi lunghi - se ci sono - dell'iter legislativo. La legge che ha introdotto il divorzio nel nostro ordinamento, ad esempio, ha avuto un iter lunghissimo per l'opposizione dello Stato vaticano e del suo braccio secolare e non per colpa della navetta. Nell'attuale legislatura, altro esempio,  sono state approvate 252 leggi, finora; hanno fatto navetta 50 leggi. In compenso il senato, ridotto - è vero - da 315 membri elettivi + 5 designati  dal Presidente della Repubblica a 100 membri (95 + 5 designati dal Presidente) è più vivo e vegeto che mai. A parte il fatto GRAVISSIMO che non si sa come verranno eletti i senatori. 5 senatori sono scelti, per alti meriti, dal Capo dello Stato. Gli altri 95 sono eletti dai Consigli Regionali tra i loro membri(74)e tra i sindaci del territorio(21)in conformità alle scelte espresse dagli elettoriMa che vuol dire?!?.Si introduce in Costituzione un organo costituzionale senza specificare come verrà eletto. E' lo stravolgimento  di ogni principio di dirittocostituzionale. La Boschi, che sembra bravina, quanto ha preso inDiritto Costituzionale? Mi vien da pensare che non l'abbia dato
Ma stupefacente è quello che il senato continuerà a fare: un sacco di cose che impegneranno parecchio  delle persone che già un incarico  impegnativo ce l'hanno. Il Nuovo Senato "concorre" all'esercizio della funzione legislativa e ha una funzione di raccordo tra  Enti locali, Stato ed Europa. Un potenziale di conflitti infinito.
 - viene ridotto il costo della politica, è stato detto.
Premesso che maggior sobrietà della classe politica aiuterebbe il cittadino a gestire la sua e che ben vengano tutte le misure dirette a contenere i costi, I COSTI VERI DELLA POLITICA sono la corruzione, gli appalti gonfiati, le clientele. Basta confrontare il presunto risparmio dei costi e le cifre dell'aumento costante della spesa pubblica per rendersi conto che la soluzione del problema  non è certo questa.
- tra le altre perle il Presidente della Repubblica, in ultim istanza, viene eletto a maggioranza dei.............votanti. Un senatore e un deputato (tutti gli altri hanno mal di pancia) eleggono il Capo dello Stato
Sono molti altri i punti che si prestano ad  interpretazioni ààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààchiare, ambigue. Non vado avanti perchè presumo che  ognuno di miei lettori si sia ampiamente documentato in questi giorni.
Accanto alla sostanza, ci sono le ragioni di forma, altrettanto importanti che hp giààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà citato e che qui richiamo:
- l'essere una riforma delle regole del gioco di parte e non condivisa
- il modo truffaldino con il quale sono stati presentati i quesiti referendari.................a risposta suggerita........li ho definiti
- i 4 milioni di lettere inviate agli italiani residenti all'estero utilizzando strutture pubbliche per propaganda privata.
- l'occupazione miliatre da parte del premier degli spazi televisivi pubblici e privati
Riconosco a Renzi energie e capacità per guidare il Paese ma qui si tratta di Costituzione  e quando voto per la Costituzione voto per i principi ed i valori, che non sono negoziabili. PERCIO' DOMANI MIA MOGLIE ED IO ANDREMO A VOTARE (NON POSSO CONTINUARE A CONSIDERARMI "CITOYEN" ALTRIMENTI) E VOTEREMO NO.
POI ACCADA QUEL CHE ACCADA   
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