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venerdì 27 gennaio 2017

27 GENNAIO GIORNATA DELLA SHOAH

Il 27 Gennaio, giorno nel quale le truppe russe entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz in Polonia, è stato scelto come giorno per ricordare e tramandare alle nuove generazioni il ricordo dell'evento più efferato della storia dell'umanità: l'eliminazione fisica sistematica di un popolo e di alcune categorie di individui giudicati "non idonei". Ancora oggi mi chiedo come sia potuto succedere, ma è successo. E è dovere morale ricordare, riaprire ferite perché l'orrore rimanga vivo e ci si augura sia di monito. Ma ricordare non basta; i nefasti frutti del fanatismo, dell'integralismo, religioso o razziale o di qualsiasi altra natura, sono giornalmente sotto gli occhi di tutti. Sono problemi tuttora reali che vanno affrontati con fermezza e guidati dalla ragione. RAGIONE - RAGIONE - RAGIONE.
Ragionare significa "confrontarsi", "discutere", "conoscersi": è l'unica arma che abbiamo - a mio avviso - per evitare che la storia si ripeta. Mia moglie, nella sua funzione di insegnante di lettere alle medie inferiori, non ha mai mancato occasione per trasmettere ai suoi allievi questi princìpi e questi valori.
Il mio cognome mi fa appartenere ad una famiglia di antica origine ebraica, come si evince dallo stemma che allego, sono legato insieme a mia moglie da stretti vincoli di affetto con una famiglia francese che si riconosce nella comunità ebraica. Penso che la cosa migliore, per ricordare l'olocausto e meditare, sia ascoltare il Kaddish di Ravel cantato da Annie Darmon

mercoledì 25 gennaio 2017

BANCA DELLE MARCHE - CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA Un libro di Alberto Pirani che uscirà nel 2017

Preso atto che ai miei lettori la musica classica interessa poco o niente (nemmeno un "mi piace" su Facebook a commento dell'ultimo post), è meglio che mi dedichi a materie a me più confacenti. Penso proprio che dedicherò le mie energie a trasporre in un libro - per dar loro unità di sintesi - le mie valutazioni e i miei giudizi sulle vicende della banca della mia regione alle quali ho dedicato nel corso degli anni più di duecento post.
Il titolo è quello indicato in frontespizio, ho già scrtto l'introduzione che comincio ad anticipare. Se l'amico Carlo Torretta mi da una mano, penso che il libro potrà uscire in tempi ragionevoli


                                                   I N T R O D U Z I O N E

Il  libro nasce dall’esigenza di ricondurre a sintesi le vicende del principale Istituto presente nella regione Marche, ripercorrerne l’evoluzione, evidenziarne i principali passaggi con l’obbiettivo di chiarire il contesto, individuare gli interessi in gioco, evidenziare le forze e i protagonisti in campo, capire le responsabilità.
Il lay-out del lavoro ruota intorno agli oltre 200 articoli che ho pubblicato sul mio blog che ho legato tra di loro tramite capitoli di collegamento per meglio illustrare il contesto.
Il libro non avrebbe potuto vedere la luce senza la collaborazione intensa e preziosa dell’amico Carlo Torretta che si è occupato della veste grafica, delle problematiche concernenti la stampa, la pubblicazione, la distribuzione. A Carlo il mio sentito ringraziamento.
La vicenda BANCAMARCHE è stata emblematica del modo di far banca nel nostro Paese nei decenni a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. I danni sull’economia, sui risparmi, sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle banche sono stati enormi. Il libro si pone anche l’obbiettivo di fornire un contributo affinché certi fenomeni non si ripetano.
Infine il mio lavoro è un omaggio alla regione nella quale sono nato e nella quale affondano le mie radici.

Busto Arsizio, Febbraio 2017

lunedì 23 gennaio 2017

IL CONCERTO E IL CONCERTO GROSSO

Questo blog, l'ho detto più  volte, si è trasformato nel tempo in una specie di "zibaldone" in cui metto di tutto. L'impianto è quello di un blog che concentra la sua attenzione sui temi economici e finanziari, ma, in definitiva, è un diario di bordo della mia esperienza di vita in questi primi anni del terzo millennio. Ci metto molto anche di privato, forse troppo, mi sono interrogato più volte. Poi ho deciso che andava bene così anche perchè ho la netta sensazione che, "liquidi" come siamo tutti quanti, mettersi sinceramente in gioco aiuta me e, ritengo, anche chi mi legge. Conseguentemente, dopo i mille attestati di condivisione e di affetto ricevuti in relazione alla pubblicazione dell'ultimo post, con alle spalle sei ore di sonno quasi decente, non potendo trattare alle tre del mattino temi "pesanti", con il fermo proposito di ritornare a dormire tra venti minuti, raccogliendo l'invito a non mollare, oggi parlerò di "concerto" e di "concerto grosso".
La cosiddetta "musica classica"- vedo - non interessa più di tanto i giovani e anche nelle generazioni più adulte spesso è poco conosciuta nel suo impianto. E allora; allora parliamo di concerto e di concerto grosso
Il CONCERTO : il concerto è una composizione musicale nella quale uno o più strumenti solisti gareggiano (certamen) o dialogano con l'orchestra. 
Beethoven ha composto cinque concerti per pianoforte...........e orchestra, un concerto per violino .......e orchestra
Chopin, che ha composto esclusivamente musica per pianoforte, ci ha lasciato solamente due concerti per pianoforte.........e orchestra. Il n. 1 opera 11 e il n.2 op.21
Mozart ha composto 27 concerti per pianoforte, quattro per corno,
Rachmaninoff ha lasciato quattro concerti per pianoforte dei quali il n. 2 assolutamente sublime.
Come potete vedere ho citato tutti autori dell'800 tranne Mozart. Prima di loro la forma di concerto che si era affermata era quella del "concerto grosso" espressione della musica barocca italiana nella quale il "concertino", composto in genere da tre strumenti ad arco (due violini, un violoncello) dialogava con il resto dell'orchestra chiamata "ripieno" o "tutti" o "concerto grosso" disposta in coro attorno al concertino.
I più noti tra gli autori di concerti grossi:
GIOVANNI LORENZO GREGORI , non il più famoso ma il primo, del quale furono pubblicati nel 1698 a Lucca i suoi 10 concerti grossi.
ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713) che ci ha lasciato i 12 concerti grossi dell'opera 6 e che forse è il più autorevole di tutti.
TOMASO ALBINONI (1671 - 1751) concerti grossi opera 2 pubblicati nel 1700
GEORG F. HANDEL (1685 - 1759) 12 concerti grossi opera 6 pubblicati tra il 1734 e il 1740.
Nel corso del '700 progressivamente il concerto grosso fu sostituito nel gusto  musicale dal concerto e di fatto scomparve salvo tornare in auge nel xx secolo. Vi segnalo una sola composizione, non ci crederete mai:
Nel 1971 i NEW TROLLS pubblicarono un album "CONCERTO GROSSO per i NEWS TROLLS. Che sono di Genova, anche se non sembra.
POST SCRIPTUM: saggiamente sono ritornato a dormire dopo 20 minuti; ho completato e pubblico ora 
 
 

sabato 21 gennaio 2017

A PROPOSITO DI AMICIZIA

Oggi il programma della giornata prevedeva visita alla mostra di Rubens a Palazzo Reale insieme ad un gruppo di cari amici genovesi. Per l'ora di cena, se ci fossero stati i tempi una festa di compleanno di una cara amica siciliana con le sue figlie e le loro famiglie. Due occasioni per coltivare l'amicizia.
Le mie condizioni - non mi reggo in piedi e non riesco a far fermo il collo - ci hanno costretto a rinunciare. Sono inferocito per me stesso e ancor più perché tutto questo condiziona chi mi sta vicino.
E' vero che nel mondo tanti hanno problemi più gravi ...........ma io .................quali colpe ho commesso.?!?! 

giovedì 19 gennaio 2017

Alberto Pirani: POST NUMERO 1.700 DEDICATO ALLE MARCHE E AI MARCHI...

Alberto Pirani: POST NUMERO 1.700 DEDICATO ALLE MARCHE E AI MARCHI...: Le Marche sono una regione poco conosciuta da molti italiani. Territorio di transito per la dorsale adriatica del sud, fuori mano per l...

Non trovo altro mezzo, per manifestare la mia solidarietà ai marchigiani e vicinanza alla mia Regione, che proporre nuovamente lo scritto che a suo tempo ho loro dedicato. Ce la farete anche questa volta, non ho alcun dubbio, ma quante prove.

mercoledì 18 gennaio 2017

Alberto Pirani: DE AMICITIA

Alberto Pirani: DE AMICITIA: Marco Tullio Cicerone che tutti quanti conosciamo, ma ne siamo proprio sicuri, oltre duemila anni fa scrisse un  trattatello che intitolò &q...

DE AMICITIA

Ho trattato in più occasioni il tema dell'amicizia che mi sembra centrale nell'attuale fase storica. In una società "liquida"- come l'ha definita Bauman - dominata dall'incertezza e nella quale sono venuti meno i punti di riferimento del passato, l'ancoraggio a solidi e saldi rapporti di amicizia può diventare il miglior modo per navigare nei procellosi mari degli attuali tempi, per affrontare le sfide che giornalmente la vita ci propone, per confrontarci e confortarci con chi con noi condivide sentire, princìpi, valori.
Ma l'amicizia è una pianta delicata, che necessita di quotidiane cure per rimanere viva, vitale, portatrice di frutti. Deve - a mio avviso - essere improntata a sincerità assoluta (nella vita si può e in certe occasioni si deve mentire a tutti ma non ad un amico o ad una amica veri) deve essere soprattutto un rapporto di confronto e nei momenti di difficoltà di conforto (spesso più della stessa famiglia), deve essere generosa e non deve pesare quello che si dà e quello che si riceve, va innaffiata con telefonate e contatti continui con i mezzi che le moderne tecnologie mettono a disposizione, non deve avere remore a chiedere e deve essere sempre vigile per captare se sia necessario manifestare la propria disponibilità a dare anche se non richiesti. Deve dare sicurezza di poter dare e ricevere sicurezza.
E allora è bello e rasserenante poter cominciare la giornata chiudendo una mail o una telefonata ad un amico o ad una amica con le parole di Cicerone: " Cura ut valeas et nos ames et tibi persuadeas te a me fraterne amari"
Pubblico nuovamente il post che scrissi a suo tempo sull'argomento che mi sembra meglio illustri il mio pensiero 

sabato 14 gennaio 2017

BANCA DELLE MARCHE - FACCIAMO IL PUNTO SU QUELLA VECCHIA E QUELLA NUOVA

Sto scrivendo poco su BANCAMARCHE ma seguo con attenzione e intervengo quando ci sono novità di rilievo. Ci sono.
NUOVA BANCA MARCHE è stata acquistata da UBI che ha acquisito al prezzo simbolico di un euro BANCA MARCHE, BANCA DELL'ETRURIA E CARICHIETI.
La notizia è comunque positiva anche se UBI ha messo una serie di paletti per evitare "sorprese" in corso d'opera. Consente la prosecuzione dell'attività dell'Istituto che per il territorio è un punto di riferimento di importanza assoluta (aziende e risparmiatori possono tirare un sospiro di sollievo) e la salvaguardia di un numero elevato di posti di lavoro (è la principale azienda della Regione per numero di addetti). Certo si asciugherà un po'; è prevista la chiusura del Centro Contabile di Jesi /FONTEDAMO e le sedi  di Macerata e di Pesaro. Rammento che UBI è già presente nella Regione con la BANCA POPOLARE DI ANCONA. Ed è del tutto plausibile che il piano industriale di UBI preveda significative riduzioni dei costi. Ci saranno degli esuberi, che sarà possibile gestire di concerto con i sindacati Non sarà un dramma se qualcuno sarà trasferito a 30/40 chilometri da casa; visti i tempi. Importante è che l'Istituto mantenga la sua operatività, soprattutto per le aziende del territorio che hanno assoluto bisogno che non cessi il supporto dell'Istituto che ha una quota di mercato rilevante nel settore creditizio regionale. Ci sarà una riduzione di costi sull'alta dirigenza. E anche qui........L'amministratore delegato Goffi andrà in pensione nei prossimi mesi. E' stata confermata dalla magistratura la regolarità del licenziamento di Vallesi
In questo contesto appaiono surreali le dichiarazioni dei sindacati in relazione all'arrivo di UBI:"............teniamo alto il livello di allerta; siamo pronti a mobilitarci con assemblee, riunioni, presìdi, manifestazioni a qualsiasi iniziativa si renderà necessaria per difendere, il lavoro, il territorio, la clientela".Sembrano i lancieri bianchi della pubblicità di un detersivo di tanti anni fa. Hanno un solo "disco rotto" e mettono sempre quello perchè solo quello hanno. Se solo avessero fatto il loro mestiere a suo tempo, tutto questo non sarebbe successo. E cadono le braccia ad ascoltare tanta mediocrità concentrata."Non vorremmo, concludono, che tutta l'operazione si risolvesse in una mera azione predatoria".Non commento per carità di patria.
In alto mare, mi sembra, sia invece il rimborso ai sottoscrittori di obbligazioni subordinate. E' stato finora rimborsato qualcosina solamente a pochi clienti piccolissimi di Banca Entruria. L'iter si sta complicando, a mio avviso, anche perchè a seguito della crisi di Montepaschi, Veneto Banca e Popolare di Vicenza il governo rischia di trattare in maniera diversa situazioni analoghe; questo sarebbe un errore madornale sia sul piano dell'equità sia sul piano dei possibili e giustificati ricorsi da parte di chi si sentisse meno tutelato, un errore che complicherebbe un quadro già complesso e deteriorato. Seguo con attenzione questo aspetto che rimane irrisolto e centrale in tutta la vicenda.
Altra notizia è che il Direttore Generale Bianconi è stato rinviato a giudizio per corruzione tra privati in merito ai suoi rapporti con il Gruppo Casale. E' uno stralcio dall'inchiesta generale che è ancora in corso. Bianconi può stare sereno, come quasi tutti i malavitosi del nostro Paese, anche perchè risulta ...............essere attualmente in Argentina.
Infine una nota di colore. Il Presidente della Commissione Regionale d'inchiesta, il Consigliere Regionale Mirco Carloni, fanese, di Area Popolare, ha presentato nei giorni scorsi in un convegno ad Ancona il libro che ha scritto su Banca Marche. A prima vista mi sembra abbia un taglio interpretativo che si limita alla superficie delle cose e che non ha tra i suoi scopi quello di "incidere": ho visto piangere cittadini e manager - dice l'onorevole. Non mi sembra che questo approccio da libro "Cuore"sia il più utile per capire quello che è successo e per evitare che possa succedere nuovamente.
Sto valutando se trasporre in un libro le mie osservazioni e le mie valutazioni di questi anni. Molto dipenderà dall'aiuto che potrà darmi sul piano pratico e organizzativo l'amico Carlo Torretta. Posso solo assicurare che, se lo farò, l'approccio sarà completamente diverso.

venerdì 13 gennaio 2017

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

In alcuni post che ho scritto prima del referendum del 4 Dicembre affermavo che avevo la sensazione che il governo tendesse a far apparire una situazione del debito pubblico migliore di quanto in verità non fosse. Il fine,chiaro, di lanciare messaggi positivi al corpo elettorale a sostegno dell'azione del gabinetto Renzi, detto anche "il macchiavellino" o, più prosaicamente, "il paraculino di Firenze"
Si può fare in molti modi: il più semplice rallentare il flusso dei pagamenti verso i fornitori delle amministrazioni pubbliche.
Nell'ultimo "supplemento al bollettino" pubblicato prima del 4 Dicembre, uscito il 15 Novembre con i dati a fine Settembre il debito si posizionava a 2.212 miliardi con una riduzione di 12 miliardi rispetto ad Agosto e di 43 miliardi negli ultimi due mesi.
Passato il referendum, dal quale Renzi è uscito con le ossa rotte, il bollettino pubblicato il 15 Dicembre con i dati a fine Ottobre segnava già una inversione di tendenza e collocava il debito a 2.223 miliardi  con un aumento di 11 miliardi rispetto al mese precedente e quello pubblicato oggi con i dati a fine Novembre evidenzia un ulteriore aumento: 6 miliardi rispetto a Ottobre. Complessivamente il recupero è stato di 17 miliardi in soli due mesi. La sensazione rimane, anzi si rafforza; i dati dei prossimi mesi ci daranno ulteriori indicazioni.
Ribadisco che non sono un profeta ma uno abituato a pensar male questo sì, anche perché "...........a pensar male...................diceva Andreotti............si va all'Inferno, ma..............ci si azzecca" .
Pubblico nuovamente il mio post del 15 Novembre a sostegno. 

Alberto Pirani: IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Alberto Pirani: IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO: Sono finalmente riuscito a scaricare il supplemento mensile al bollettino con i dati di finanza pubblica a fine Settembre. Questa è l'u...

giovedì 12 gennaio 2017

CONTINUIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

Il Montepaschi è, lo sappiamo tutti, il problema più rilevante ma certamente non l'unico del sistema bancario del nostro Paese. Considerato che dovrà intervenire lo Stato, cioè noi cittadini, c'è una forte pressione a conoscere chi sono le imprese, le società, i Gruppi che hanno fruito dei finanziamenti di maggior consistenza da parte dell'Istituto senese che non sono stati in grado di restituire. Stanno uscendo i primi nomi, esattamente quelli che mi aspettavo. Molti gli immobiliaristi. Perché? Perchè negli ultimi 20/30 anni è stato relativamente facile ottenere affidamenti a fronte di operazioni immobiliari dal sistema bancario. Erano operazioni di grosso taglio che facevano fare statistica e buoni utili se fossero andate a buon fine, formalmente erano coperte da ipoteca e.........soprattutto, facevano incassare congrue "mazzette","tangenti" chiamatele come volete, ai consigli di amministrazione e ai vertici operativi delle banche. Non c'era operazione immobiliare che per essere deliberata potesse prescindere da questa, chiamiamola così, modalità operativa. Il 5% su affidamenti per 300 milioni di euro fa 15 milioni, un bel dividere,diciamocelo, direbbe quel santuomo dell'onorevole Ignazio La Russa. I consigli di amministrazione deliberavano tutto ...........unica condizione........................Dall'altra parte gli immobiliaristi consideravano quel 5% un costo industriale, per loro era importante che venisero erogati i finanziamenti. Entrati nelle casse delle loro società, con quei soldi ci si poteva fare di tutto, finanziare le opere, ma anche farli sparire tanto che rischi si corrono nel nostro Paese di sanzioni penali "deterrenti" come potrebbe essere quella  di andarci davvero in galera nel caso di comportamenti che configurino fattispecie di reati penali.!? Immobiliaristi decisi, con le idee chiare...........in sintesi............banditi.
Alcuni nomi:
LUIGI ZUNINO
Non poteva mancare Zunino. La sua società, la RISANAMENTO, è stata protagonista, soprattutto negli anni80/90  di importanti operazioni immobiliari. La RISANAMENTO aveva una caratteristica: risanava le finanze personali di Zunino e faceva ammalare le tesorerie delle banche con le quali operava. Zunino, chissà che fine ha fatto.
GIUSEPPE STATUTO
Tra i principali protagonisti della stagione dei "furbetti del quartierino" (espressione geniale coniata da Ricucci altro immobiliarista da Paese dei Campanelli che Anna Falchi sposò a metà Luglio di uno di quegli anni convinta che fosse miliardario in euro per poi scoprire già a fine Luglio che era in bancarotta. Come ci si può meravigliare se il grande amore della Falchi per Ricucci si sgonfiò in pochi giorni come una gomma bucata. Statuto operava prevalentemente nel settore degli alberghi di lusso come il "Four season" di Milano o il "San Domenico" di taormina.
ANTONIO MUTO
Costruttore calabrese di puro DNA ndranghetoso ha lascito un buco di 27 milioni per una operazione immobiliare a Mantova
MASSIMO MEZZAROMA
Già il nome è una garanzia. La società di famiglia, la IMPREME, è in forti difficoltà............cambiali protestate............decreti ingiuntivi.....difficile che MPS possa recuperare quanto prestato, alcune centinaia di milioni. Chissà che fine ha fatto il matrimonio tra Massimo Mezzaroma e  la deputatessa di Forza Italia, la bella Mara Carfagna (ndr mi dicono che si sono separati quasi subito a conferma che le donne del mondo degli immobiliaristi non ci capiscono molto) 
Massimo Mezzaroma aveva già lasciato un buco in MPS di una 50ina di milioni alcuni anni fa quando aveva cercato di scalare, senza riuscirci, il SIENA CALCIO
ING. CARLO DE BENEDETTI
L'ingegner Debenedetti in questi anni è stato ecumenico: ha lasciato "sole" (typical Rome's word) a tutti. Aveva tentato l'avventura nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili con la sua SORGENIA. Qualcosa non ha funzionato. MPS è esposto nei confronti di SORGENIA per 600 milioni 
Per ora mi fermo qui 

mercoledì 11 gennaio 2017

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE SUL POTERE E LA GES...

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE SUL POTERE E LA GES...: Questo post avevo pensato di scriverlo e pubblicarlo tra qualche giorno ma gli eventi incombono per cui anticipo un abbozzo della teoria di...

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALI...

Alberto Pirani: ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALI...: Stamattina è venuto a trovarci per prendere un caffè e scambiarci gli auguri, un amico che stimo e che mi stima. Con un libro che vi consig...

CYBERSPIONAGGIO

Chi avesse avuto ancora dubbi circa il ruolo della massoneria nella vita del nostro Paese, come di altri peraltro, è servito. Il bubbone che è scoppiato ieri è destinato ad aprire scenari al limite della fantapolitica ma reali di come si sia sviluppato un sistema di potere stratificato che condiziona i destini del mondo. Mi riservo di dare alle ultime vicende attenzione prioritaria. Per il momento provvedo a pubblicare nuovamente due post che ho scritto in passato e a segnalare nuovamente due libri:
- DA GELLI A RENZI PASSANDO PER BERLUSCONI del professor Giannuli
- MASSONI, LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES di Gioele Magaldi 
 

martedì 10 gennaio 2017

DALLA CATTEDRA DI ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO DEL PROFESSOR ENZO NARDI ALLA SOCIETA LIQUIDA DI ZYGMUND BAUMAN

Sono passati cinquanta anni dall'esame di istituzioni di diritto romano che sostenni con il professor Nardi nel Febbraio '68 e del quale ho riferito nel mio ultimo post. La morte di Bauman sollecita una riflessione e induce a porsi una domanda: cosa è cambiato in questi ultimi cinquanta anni? Risposta TUTTO
La società del '68 - mi riferisco al nostro Paese ma sono considerazioni che valgono un po' per tutto l'Occidente -  era una società ideologizzata ( ci si riconosceva come comunisti, cattolici conservatori, cattolici progressisti, liberali, socialisti ..), gerarchizzata, strutturata. Il lavoro aveva al suo centro "lo stabilimento" dove netta era la differenzazione tra operai, impiegati, dirigenti. Anche negli uffici era sempre ben evidente la gerarchia. I contratti erano in prevalenza a tempo indeterminato, scarsa era la mobilità sul lavoro (si entrava in FIAT a 16 anni e se ne usciva in pensione come "anziano Fiat"). In questo contesto i sindacati avevano un potere di rappresentanza forte. Anche nell'ambito della famiglia i ruoli erano definiti con netta prevalenza del ruolo del marito. Notevole era il condizionamento sociale per l'importanza che si dava  a giudizi di parenti e vicini e forte il potere di indirizzo e di intervento delle autorità religiose a livello locale e della gerarchia. Conseguenza una morale "sentimentale" e "sessuale"fortemente condizionate da questi fattori esterni Nel complesso una società abbastanza statica, ingabbiata dove però la gabbia offriva indirizzi comportamentali e luoghi e occasioni di riparo nelle traversie della vita.
Cinquanta anni dopo, tutto cambiato. Per effetto combinato di globalizzazione, nuove tecnologie, abitudine consolidata a spostarsi sul territorio, la situazione è quella di una società in cui regna l'incertezza, non ci sono punti di riferimento, si è fondamentalmente più soli, più liberi ma più soli.Una società liquida, appunto. Dove le nuove generazioni debbono giocoforza abituarsi a navigare in mare aperto contando quasi esclusivamente sulle proprie forze senza bussole di orientamento. Con molta tecnologia a disposizione ma senza bussole. Io non ci riuscirei mai, mai io sono "vecchio". A loro cosa si può dire: usate la tecnologia ma non fatevi usare, le bussole cercatele in voi stessi con una forte tensione etica e razionale che vi aiuti a percorrere il vostro percorso di vita liberi ma non avulsi dalla storia e non dimentichi che la vita è stata difficile per tutte le generazioni che si sono succedute nella storia. E consapevoli che per tutti vivere ha significato sentirsi "unici"e, soprattutto, ha significato "sentirsi". L'autocoscienza è ciò che ci contraddistingue; nessun computer e nessuna intelligenza artificiale potrà "raggiungerci" su questo terreno. Che bella avventura quella della specie umana nell'Universo

domenica 8 gennaio 2017

Alberto Pirani: IL PROF.ROMANO PRODI

Alberto Pirani: IL PROF.ROMANO PRODI: Il post di oggi  voglio dedicarlo al Prof.Romano Prodi. Stamattina mii sono svegliato molto presto, alle 4 circa, come mi inizia a succeder...

IL MIO ESAME DI ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO CON IL PROF.NARDI A BOLOGNA NEL FEBBRAIO DEL '68

Ogni tanto mi riaffiorano alla memoria  senza alcun apparente nesso causale - ma capita a tutti - episodi di vita di tanti anni fa. Oggi mi sono svegliato di soprassalto da un breve e travagliato tentativo di sonno pomeridiano con davanti agli occhi il volto del professor Nardi, titolare della cattedra di Istituzioni di diritto romano a Bologna negli anni '60. Chiaramente un incubo. Questa ve la debbo raccontare.
Approdo a Bologna alla fine del '66. Avevo il presalario che ebbi l'intuito di far convertire in posto alloggio presso il collegio Universitario "Irnerio" in Piazza Puntoni  alla fine di Via Zamboni. La mia fortuna.
Il piano di studi  prevedeva al primo anno cinque esami:
Diritto Costituzionale, Istituzioni di diritto Privato, Economia Politica, Storia del Diritto Romano, Istituzioni di diritto romano, terribile quest'ultimo in quanto titolare di cattedra il prof Enzo Nardi. Percentiuale di promossi su entrati circa il 20%. Alcuni rifacevano l'esame enne volte. Chiaramente  lo lascio per ultimo.
Esordisco nel Maggio 67 con Diritto  Costituzionale: 28
A fine Giugno faccio Istituzioni di diritto privato, Titolare di Cattedra il prof Rescigno. Mi esamina il prof. Montuschi. Un bel 27 con il rammarico di un piccolo calo nel finale, altrimenti - mi disse il prof. Montuschi a fine esame - sarebbe stato un bel 30.
A fine Settembre Storia del Diritto Romano: 28
A fine Ottobre Alleluja Alleluja il primo 30 in Economia polittica con i prof. Andreatta, Prodi e Tantazzi. Pubblico nuovamente il post che dedicai tempo fa a quell'esame.
Mi rimane Nardi: per mantenere il presalario mi serve un 23.
Febbraio '68, si odono di lontano i sommovimenti del 68 francese ma nell'aula  a piano terra di via Zamboni 33 dove Nardi fa gli esami è tutto insonorizzato.
Pomeriggio buio, freddo, umido . Prima di me entrano in una quindicina: escono un 18 un 19 un 21 e tutti gi altri..............Entro verso le 19. Stanza buia: intuisco il prof Nardi seduto dietro un bel tavolo sul davanti del quale c'è una sedia vuota. Mi siedo. Un faro tipo GESTAPO mi illumina in pieno il volto. Non è una interrogazione: è un interrogatorio. Alla mia sinistra intuisco la presenza dell'assistente. L'esame dura un ora circa (quelli che erano stati invitati a ripresentarsi se l'erano cavata in molto meno). Alla fine il prof. sentenzia:
Bell'esame: 22
Mi si gela il sangue: con il 22 perdo il presalario. Trovo la forza della disperazione di replicare: "professore la ringrazio, ma con 22 io perdo il presalario e debbo troncare gli studi: mi serve un 23.
Il professore si torce in una smorfia di dolore, sorpresa, strabuzza gli occhi non credendo che si potesse arrivare a tanta temerarietà. Va bene: 23,  si arrende  incredutolo lui stesso.
Rientro all'Irnerio per la cena. Arrivo in sala pranzo gridando come un pazzo 23, 23, 23 
I miei compagni mi prendono effettivamente per pazzo. 

domenica 1 gennaio 2017

BREAKIING NEWS - ANTICIPAZIONI SUL PROSSIMO SCANDALO BANCARIO

Comiciamo l'anno con un piccolo giochino.
Domanda: Quale sarà il prossimo scandalo bancario?
Vi vedo incerti, titubanti.......Avete bisogno di un aiutino, come dicono i conduttori di telequiz.
La sede è una importante città del sud.............che se Parigi avesse lu mere.....sarebbe............
Popolare -popolare
Di più non posso aiutarvi............beh se proprio volete portarvi avanti andate su google e cliccate.............Vincenzo de Bustis