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lunedì 27 febbraio 2017

PARTITO DEMOCRATICO CHI RESTA E CHI ESCE

Ritorno al tema evocato dal titolo del post per registrare che Matteo Renzi ieri sera ospite di Fabio Fazio ha dichiarato che la scissione è stata voluta, organizzata e diretta da Massimo D'Alema. In replica, Roberto Speranza ha dichiarato che Renzi ha distrutto il PD.
Ora, con tutta la buona volontà, come si possa pensare che il progetto PD come disegnato dai Padri fondatori dell'ulivo abbia una qualche possibilità di rinascere, mi sembra difficile sostenerlo. E allora che fare? per coloro che hanno condiviso il progetto "da sinistra"?
Non si può che uscire, a mio avviso, perchè all'interno del PD gli spazi sono stati tutti azzerati. Ti capisco,Erica, in linea teorica sono pienamente convinto che le battaglie si combattono all'interno, ma in questo contesto................Uscire per andare dove? Con Bersani e con D'Alema, a dar vita all'ennesimo "rassemblement de gauche" insieme agli orfani di SEL, a Fassina e a tutte le anime sparse e perse dell'area? E con supporti ideologici datati?
Restare non si può, uscire  come sopradescritto non conduce da nessuna parte e fa anzi correre al Paese il rischio di perdere altro tempo a discutere se chiamarsi "Democratici Progressisti" o "Articolo uno."o a perdersi in questioni di procedura
E allora "vhat we have to do"? "Imagination au pouvoir", come si disse in certi anni
Concepire un progetto - il contenitore politico sarà conseguente - che abbia le sue chiavi di volta nell'"etica" e nella "razionalità" e che superi l'approccio ideologico e nel contempo quello utopico alla risoluzione dei problemi.
Operazione elitaria e velleitaria mi  si obbietterà. Obbiezioni pienamente giustificate. Ma visto che da 2000 anni il Cristianesimo predica pace e tolleranza con risultati sotto gli occhi di tutti, che il marxismo utopico ha fallito dovunque, che siamo addirittura chiamati a "difenderci" dall'islamismo ancorato a conoscenze e valori ancestrali cui si contrappone necessariamente un "populismo"semplice, semplicistico e semplificante, proviamo a volare alto che più alto non si può. Vuoi vedere che KANT + VOLTAIRE  non siano la "meno peggio delle soluzioni?
Approfondirò

 

domenica 26 febbraio 2017

PARTITO DEMOCRATICO CHI RESTA E CHI ESCE

La mia lettera aperta alla senatrice del Partito Democratico Erica D'Adda, il suo conseguente intervento, hanno avuto un discreto riscontro e suscitato un certo interesse su "Face Book", l'unico "social" che frequento. Ovviamente l'interesse ha trovato principale alimento dalla notorietà di cui Erica gode in città ed in provincia per la lunga attività sul territorio e per il ruolo istituzionale ricoperto. E perché i problemi sollevati vengono "sentiti" dai cittadini/elettori/lettori come cruciali per il futuro del Paese.
Ritengo pertanto non inutile riprendere i temi in discussione approfondendo alcune riflessioni. Ponendoci alcune domande:
A) Cosa significa essere di sinistra oggi in Italia, e allargo, in Europa
Non ho cambiato opinione al riguardo: significa, come sempre, essere sostenitori di una società il più possibile equilibrata, nella quale una equa politica redistributiva assicuri anche ai soggetti più deboli un livello di welfare soddisfacente in relazione al livello medio del Paese. Una società così è anche e soprattutto una società più serena, una società nella quale - egoisticamente - si vive meglio. E qui finisce. Perchè dobbiamo convincerci una volta per tutte che se, in primis, non si è capaci di produrre PIL, non c'è politica redistributiva che possa assicurare un tenore di vita soddisfacente ai cittadini. In Italia in questo momento il problema economico centrale non è "il lavoro" ma il regresso nella capacità di produrre merci, beni e servizi competitivi sul mercato interno e sui mercati internazionali. La mancanza di lavoro è la conseguenza, non la causa.  Se ci riflettiamo, siamo usciti completamente dal novero dei "produttori" in molti, troppi, settori. 
Nel settore automobilistico c'era il Gruppo Fiat; non c'è più. Le gomme le forniva la Pirelli; non c'è più e comunque è passata in mani straniere. Il Gruppo Pesenti, che ha  fornito all'Italia del boom il cemento per costruire strad, autostrade, edilizia pubblica e privata, è stato rilevato da capitali tedeschi  La Olivetti ha fornito macchine da scrivere e le prime macchine prodromiche ai PC a tutta Italia e a tutta Europa, non c'è più. Il settore farmaceutico ci vede quasi completamente assenti. L'elettronica di consumo ci vede completamente assenti. Non parliamo dei settori elettronici di ricerca e di innovazione nei quali le nostra presenza è di nicchia in alcuni comparti e finisce lì. Le partecipazioni statali non esistono più con conseguente eliminazione di numeri altissimi di posti di lavoro in settori portanti come il settore cantieristico, siderurgico, petrolchimico, meccanico.
La grande distribuzione è tutta non italiana con uniche eccezioni ESSELUNGA e COOP. Le acque minerali parlano francese o una delle lingue che si parlano in svizzere, PARMALAT è francese. La gran parte dei marchi della moda è in mano a capitali esteri. Persino INTER e MILAN sono diventate "asiatiche".
Cosa voglio dire: che essere di sinistra significa centrare il focus sulla necessità assoluta di una politica industriale che abbia obbiettivi realistici e chiari. Cantare BELLA CIAO alle manifestazioni è molto bello ma non serve a niente. Gli 80 euro di Renzi servono a nascondere un po' di polvere sotto il tappeto ma non risolvono alcun nodo. 
VEDOCHE IL DISCORSO STA PRENDENDO UNA PIEGA COMPLETAMENTE DIVERSA DALLA MIA INTENZIONE ORIGINARIA. PERO MI INTRIGA. PERCIO' PUBBLICO E SPEZZO IL DISCORSO. 

sabato 25 febbraio 2017

LETTERA APERTA ALLA SENATRICE DEL PARTITO DEMOCRATICO ERICA D'ADDA

Conosco Erica D'Adda ormai da tempo. E ritengo di conoscerla abbastanza bene sia per una certa affinità di carattere(entrambi, a mio avviso, abbastanza spigolosi, con un ego certamente non ipotrofico e una visione delle cose del mondo con molti punti in comune) sia perché abbiamo avuto modo di frequentarci assiduamente nella fase in cui lei era segretaria di circolo del PD di Busto ed io facevo parte della Segreteria.
Erica si è sempre riconosciuta nelle posizioni dei DS e del Segretario Bersani.
Mi meraviglia pertanto che il suo nome non compaia tra quelli dei senatori che lasciano il PD.
Le motivazioni possono essere:
a) preso atto che insieme a Speranza, Bersani e D'Alema si va verso il nulla (è questa la mia opinione, perlomeno) non è il seguirli la strada per poter continuare a propugnare i propri valori
b) visto che il progetto PD potrebbe non essere definitivamente superato, si preferisce restare nella propria casa per operare dall'interno per la difesa del progetto e per non rompere l'unità di partito.
c) si è verificata una improvvisa e inaspettata conversione sulla via di Damasco.
Qualunque sia l'ipotesi corretta, magari ce ne è una quarta, cara Erica, devi spiegarlo ai tuoi elettori e a chi ha condiviso con te progetto e valori. Il silenzio, in questi casi, non viene mai giudicato positivamente, soprattutto se si prolunga.
Con stima ed affetto
Alberto 

mercoledì 22 febbraio 2017

PARTITO DEMOCRATICO - SCISMA FACTUM EST

Quello che doveva compiersi, si è compiuto. La sinistra PD non poteva più restare nel contenitore PD del quale solamente Renzi ha la chiave di accesso. E con mille tentennamenti gli ex DS hanno tratto il dado. Tutti tranne Emiliano il quale forse ha fatto accordi, sicuramente ha fatto calcoli, ma è rimasto. Così Renzi può dire di non essere monarca assoluto e di avere un avversario democraticamente contrapposto. Meglio che essere rimasto solo.
Il nostro potrà dedicarsi senza rallentamenti nè ostacoli nè pesi alla costruzione del Partito della Nazione che darà legittimità democratica al suo potere.
Abbiamo un nuovo Napoleone, come andrà al Paese è difficile dire. Lo incoroneranno a Palazzo Giustiniani in perfetta continuità ideale con Crispi, Cossiga, Ciampi, Napolitano per la serie "nulla cambia" in Danimarca dove continua ad esserci del marcio

martedì 21 febbraio 2017

DA GELLI A RENZI (PASSANDO PER BERLUSCONI)

In queste ore frenetiche per i politici PD, si susseguono a ritmo sempre più incalzante gli appelli all'unità, a "non rompere"il contenitore politico di un progetto che era parso a molti, anche a me di primo approccio, lo strumento migliore per sviluppare sinergie dalle culture politiche sulle quali il PD poggiava.
Ho già segnalato un interessante libro scritto dal Prof.Aldo Giannuli dal titolo "Da Gelli a Renzi(passando per Berlusconi). Il PD è stato "occupato" da Renzi nel contesto dell'attuazione di un programma sostanzialmente eversivo concepito dalla Massoneria e realizzato inizialmente da Gelli, gestito poi con efficacia da Berlusconi forte del consenso elettorale che per molto tempo lo ha accompagnato, passato infine nelle mani di Renzi quando il "bienaimé" ha dato chiari segni di squilibrio. A cosa serve il PD ad una classe politica che si considera "di sinistra" - in qualche caso a ragione -  che non si è mai accorta di quello che succedeva e di chi tirava le fila? Restare significherebbe per Bersani & C. rimanere ulteriormente prigionieri e di fatto complici di quel progetto antidemocratico e li esporrebbe ulteriormente agli sberleffi degli osservatori.
Che escano, gli esponenti della cosiddetta minoranza, e si ritirino a vita privata perché - tranne pochissime eccezioni - non sono capaci di interpretare i segni dei tempi. Gli altri creino un nuovo contenitore e lascino a Renzi il contenitore vecchio tutto per lui. E si convincano che non è stato Renzi a rottamarli, ma si sono rottamati da soli. 
Quanto al "paraculino" di Firenze - come l'ho chiamato con espressione non finissima ma efficace fin dal primo giorno in cui ha preso il potere - giochi pure da solo con il suo giocattolo che a quel punto sarà completamente depotenziato. Occorre tanta intelligenza per capire ciò? A me non sembra. Il potere è lo stesso da sempre; sono i tempi e i modi che cambiano ma i meccanismi sono sempre gli stessi.

lunedì 20 febbraio 2017

IL PARTITO DEMOCRATICO FA LA SCISSIONE A RATE................


Il Partito Democratico fa la scissione a rate. Così titola "Il Fatto Quotidiano" di oggi.
Ed in effetti la minoranza PD  si sta muovendo in maniera talmente ondivaga, talmente incerta, talmente tormentata che i cittadini-elettori maturano l'impressione di trovarsi di fronte a dirigenti politici di scarso peso, di incerto carattere, balbettanti nel momento in cui sono chamati a prendere decisioni. E più tentenna, la minoranza, più si incarta dando l'impressione che in definitiva è un problema di sole poltrone, cosa non vera.
Prendete atto che il PD, ammesso che sia nato, non c'è più, che Renzi è altrove e pensa a coagulare intorno a sè uno schieramento variegato, e uscite senza star lì a pensare di chi è la colpa. Renzi sta facendo il suo mestiere, voi fate il vostro. 

domenica 19 febbraio 2017

PARTITO DEMOCRATICO ASSEMBLEA

Sta per iniziare l'assemblea del PD. Come finirà? Ci sarà la scissione?
MATTEO RENZI: non può cedere alle richieste della minoranza. Sarebbe un atto di debolezza che potrebbe essergli rinfacciato in futuro in ogni occasione e ne pregiudicherebbe le ambizioni di "leadership carismatica con risvolti napoleonici
LA MINORANZA PD: davanti ad un no secco e nei fatti sprezzante, D'Alema, Bersani e la pattuglia di deputati e senatori PD di provenienza DS non possono che uscire. Emiliano e Rossi troveranno una linea da equilibristi per restare.
CHI VINCE CHI PERDE
Vince Renzi che si libera dell'unico grosso ostacolo, interno, al progetto del partito della nazione. Renzi andrà ad occupare gli spazi lasciati liberi da Forza Italia, Alleanza Nazionale e da altre aree di centrodestra. Il Partitodella Nazione sarà una versione aggiornata della Democrazia Cristiana in chiave meno confessionale ma decisamente interclassista
LA MINORANZA 
Non può che uscire, altrimenti perderebbe completramente la faccia. Per andare ................verso il nulla. Per due ordini di motivi: perchè si tratta di persone (D'Alema, Bersani, Cuperlo ecc.) di personalità non dirompente e di modesto carisma. E perchè la base sociale sulla quale i DS - ultima evoluzione di un processo - poggiavano il loro consenso elettorale,.............non c'è più. La classe operaia è sostanzialmente evaporata, il sindacato destinato ad una rapida pratica estinzione ed una società sempre più liquida non può trovare punti di riferimento in chi non sa leggere le modifiche antropologiche della società italiana negli ultimi trenta anni.
Vedremo a fine giornata.

sabato 18 febbraio 2017

Alberto Pirani: LA MIA LETTERA AL SEGRETARIO CITTADINO DEL PARTITO...

Alberto Pirani: LA MIA LETTERA AL SEGRETARIO CITTADINO DEL PARTITO...: A Salvatore Vita                                                         Segretario  del Circolo di Busto Arsizio     In queste ore il Partito Democratico si stagiocando mission e futuro. Molte coscenze sono lacerate in queste ore da dubbi e rovelli. Altre coscenze vivono il momento come fase acuta della guerra per bande in atto. Ritengo non inutile un mio seppur piccolo contributo al dibattito in corso pubblicando nuovamente la lettera che inviai nel Maggio 2013 al Circolo di Busto Arsizio con la quale motivavo la mia uscita dal Partito.              ...

venerdì 17 febbraio 2017

IL DECRETO COSì DETTO "SALVA BANCHE"E' LEGGE DELLO STATO - FACCIAMO IL PUNTO

Con l'approvazione anche da parte della camera dei deputati ( 246 voti favorevoli, 147 contrari, 22 astenuti, il senato si era pronunciato precedentemente) il decreto così detto "salva banche" è legge dello Stato. Comunque si voglia giudicare il provvedimento, si tratta di un passaggio importante in quanto mette un punto fermo su problematiche importanti, dalle molteplici sfaccettature, che toccano punti nevralgici dell'economia, del risparmio, del credito. Inoltre riapre l'iter di richiesta di rimborsi per i sottoscrittori di obbligazioni subordinate delle 4 banche "risolte". Per questi ultimi è stato prorogato al 31 Maggio p.v. il termine per chiedere i rimborsi forfettari. Il ristoro è esteso ai coniugi, ai conviventi more uxorio e ai parenti di secondo grado di chi ha sottoscritto le obbligazioni
Vediamo le misure che la legge prevede
a) la Legge mette a disposizione un fondo di 20 miliardi di euro per consentire allo Stato di supportare le banche in carenza di liquidità o che abbiano necessità di essere ricapitalizzate
Il fondo può essere utilizzato, come detto,  per rimborsare i sottoscrittori di obbligazioni subordinate delle quattro banche risolte, e sono previste nuove regole per ottenere i rimborsi di "subordinate" per le banche che chiederanno in seguito l'aiuto di Stato; la più immediata il MPS-
Non è stato a invece introdotta nella legge la richiesta avanzata dal Presidente dell'ABI di pubblicare la lista dei maggiori debitori insolventi nel caso di richiesta di intervento dello Stato.
Sono assolutamente in disaccordo. Visto che si chiede l'intervento di tutti noi contribuenti per far fronte ad errori di gestione di soggetti privati, intervento che trova giustificazione solamente nella necessità di tutelare al massimo livello "il risparmio", come del resto anche la Costituzione prevede, mi sembra il minimo che si debba sapere quali siano i soggetti insolventi; perchè se è vero che le responsabilità maggiori sono degli organi deliberanti e di gestione degli Istituti di credito, in numerose occasioni si sono evidenziati comportamenti anomali da parte dei soggetti "prenditori" che comunque, siano o non siano responsabili di irregolarità, debbono essere identificati per necessità di trasparenza e di completezza di informazione.
Dico di più; visto che le banche svolgono attività di interesse pubblico e che utilizzano il risparmio dei cittadini per erogare credito alle imprese, agli enti pubblici, ai privati, dovrebbe secondo me essere obbligatorio  che i bilanci degli Istituti di credito contengano l'elenco dei primi 50/100 prenditori e delle più rilevanti (25/50?) posizioni in contenzioso.
In sintesi il provvedimento finalmente diventato legge è importante perchè pone fine alla fase di incertezza e riapre le prospettive di rimborso per i sottoscrittori  di obbligazioni subordinate delle quattro banche risolte (cioè fallite) delle quali la a me particolarmente cara BANCA DELLE MARCHE.
 

domenica 12 febbraio 2017

DUE PAROLE A FIORELLA MANNOIA

Ti ricordi Fiorella quando sorridendo mi chiedesti: "e Lei non lo vuole l'autografo? Ed io rispondendo al tuo sorriso: "no grazie, ma continui a darmi emozioni".
Due giorni dopo il tuo agente mi fece avere un tuo CD con una tua breve dedica. Era il 1991. Di emozioni, da allora,tante.

sabato 11 febbraio 2017

FESTIVAL DI SANREMO 2017

Scrivo queste due righe intorno alle 22,30. Il mio voto va:
1) FIORELLA MANNOIA
2) FABRIZIO MORO 
Intorno alle o,30, completate le esibizioni, in attesa dei risultati, la mia classifica è la seguente:
1) Fiorella Mannoia
2) Fabrizio Moro
3) Ermal  

giovedì 9 febbraio 2017

HUMANI GENERIS ENCICLICA DI PAPA PIO XII DEL 12 AGOSTO 1950

Tempo fa pubblicai un post dal titolo "Perchè non sono credente" che destò un certo interesse. Ora, prendendo spunto dallo spazio dedicato a Giordano Bruno, sottopongo alla vostra attenzione il testo della Enciclica "Humani generis" di papa Pio XII pubblicata il 12 Agosto 1950, meno di settanta anni fa. Vi invito a leggerla e a fare le vostre riflessioni evitando di influenzarle con mie valutazioni.
2.vatican.va/content/pius-xii/it/.../hf_p-xii_enc_12081950_humani-generis.htmlHu

Alberto Pirani: GIORDANO BRUNO 17 FEBBRAIO 1600 - 17 FEBBRAIO 200...

Alberto Pirani: GIORDANO BRUNO 17 FEBBRAIO 1600 - 17 FEBBRAIO 200...: Oggi 17 febbraio ricorre il 409 anniversario della morte di Giordano Bruno, mandato al rogo per eresia su sentenza dellTTTra qualche giorno, il 17, ricorre l'anniversario della morte di Giordano Bruno, frate domenicano mandato al rogo per eresia il 17 Febbraio 1600. Rogo in Campo dei Fiori a Roma. Da qualche tempo, quando voglio ricordare un evento o un personaggio, lo faccio qualche giorno prima. Così, mi dico, chi vuole documentarsi o approfondire, può farlo.
Con Giordano Bruno si chiude un'epoca e se ne apre un'altra. Nel 1600 la Chiesa ha ancora la forza di mandare a morte i propri avversari. Qualche anno dopo Galileo è costretto ad una umiliante abiura ma salva la vita. Ancora qualche anno e in Olanda un certo Baruch Spinoza apre definitivamente le porte al pensiero moderno, fondato sulla ragione e sul metodo scientifico. Sulla strada aperta da Spinoza il pensiero illuminista elabora principi e valori che sono quelli che ispirano le COSTITUZIONI della maggior parte degli Stati europei.
Sono da sempre convinto che occorra tener viva la memoria del percorso attraverso il quale siamo giunti fino ad oggi, le fatiche sostenute, i lutti e le sofferenze di tanti. E' per questo che ricordo ogni anno il sacrificio di Giordano Bruno. Ed è per questo che ritengo difficile un dialogo con l'ISLAM ancora fermo a categorie di pensiero che nel nostro mondo occidentale sono state superate da tempo.
Per la verità sono piuttosto diffidente anche nei confronti della Chiesa Cattolica che non più tardi di qualche decennio fa, con l'enciclica "Humani generis"                   di papa PIO XII dell'Agosto 1950, prendeva posizione di netto rifiuto dell'evoluzionismo, contro ogni evidenza ed ogni ragionevolezza.
ESTOTE PARATI non abbassiamo la vigilanza. Le conquiste vanno difese, attivamente e consapevolmente.  

mercoledì 8 febbraio 2017

FIORELLA MANNOIA UNA DONNA UNA ARTISTA

Che Fiorella Mannoia vinca o non vinca il festival, poco importa. Fiorella ha confermato ieri sera la sua grande sensibilità di donna e di artista. Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente e conservo tra i più cari un suo CD con una sua breve dedica. Grazie ancora, Fiorella, per le emozioni che ci sai dare. Cura ut valeas.... ci sei necessaria più dell'aria che respiriamo.


Il primo video che avevo caricato è stato rimosso dall'utente, il secondo è la sola base musicale, speriamo nbel terzo

Alberto Pirani: BALDUCCI ANEMONE E BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: BALDUCCI ANEMONE E BANCA DELLE MARCHE: Io sono marchigiano e amo la mia terra sebbene l'abbia lasciata oltre 40 anni fa e ci torni raramente. Ma quella è la mia terra e lì son...PUBBLICO NUOVAMENTE QUESTO VECCHIO POST .............DEL FEBBRAIO 2010.........SONO PASSATI 7 ANNI: MI VENGONO I BRIVIDI

BANCA DELLE MARCHE- ECCO I PRINCIPALI DEBITORI INSOLVENTI

Mentre il governo sta letteralmente "ciurlando nel manico"nel provvedimento legislativo in corso di elaborazione che disciplina l'intervento dello Stato nel salvataggio delle banche in crisi, provvedimento che autorizzerebbe solamente la pubblicazione dei profili di rischio (informazione che non serve a niente e a nessuno) e non degli elenchi dei principali debitori insolventi delle banche in crisi,(da salvare con soldi pubblici, va risottolineato) il giornalismo serio fa il suo mestiere. Il TG della 7 ha mandato in onda ieri sera il servizio che allego con l'elenco. Come si può rilevare si  tratta in gran parte di operatori del settore immobiliare e chi conosce la realtà marchigiana ci trova tutti i più noti "palazzinari" della regione. Mi limito a sottolinearne uno, quello del Gruppo "romano" Anemone. E allora mi pare opportuno pubblicare nuovamente un vecchio post............ di tanto tempo fa. Possibile che solamente chi scrive si  fosse accorto, da lontano,tg.la7.it/economia/le-liste-vanno-rese-note-qui-cè-banca-marche-07-02-2017-112606 di cosa stesse succedendo nella Regione?
Nota linguistica, scherzosa: nella prima pubblicazione mi erano usciti due "fa" accentati. Per fortuna me ne sono accorto rileggendo l'articolo pubblicato, altrimenti la prof che ho in casa me l'avrebbe rinfacciato per mesi. In effetti la regola la conosco, anche perché mi ha fatto una testa così, ma evidentemente di tanto in tanto riemergono ricordi ancestrali e, scrivendo di fretta, riappaiono "mostri" che stentano a sparire per sempre.

lunedì 6 febbraio 2017

L'AUMENTO DI CAPITALE DA 13 MILIARDI DI EURO DI UNICREDIT

Parte oggi in borsa l'aumento di capitale di Unicredit. Vengono chiesti al mercato 13 miliardi di euro per ridare un minimo di equilibrio ad un bilancio da bancarotta. Contestualmente è stato raggiunto un accordo con i sindacati per ulteriori 3.900 esuberi che si aggiungono ai 6.000 già concordati. Ci sono 2.000 assunzioni, è vero, ma sono il minimo per assicurare alla struttura un minimo di equilibrio generazionale.
13 miliardi non erano mai stati richiesti sul mercato; tra un mese sapremo in che mani sarà finita la banca. A mio avviso nelle mani di fondi sovrani e di investitori internazionali. Dubito che i piccoli investitori possano avere una parte di rilievo.Un altro pezzo di Paese avrà preso un'altra direzione e se si pensa che Unicredit è il principale azionista di Mediobanca e che Mediobanca ha in pancia una quota dilevante di GENERALI, si fa presto a fare i conti.
UNICREDIT sconta grossi errori di gestione ma sconta soprattutto l'assorbimento di Capitalia nella quale erano stati nascosti i cadaveri di 50 anni e più di gestione BANCO DI ROMA e le macerie della gestione Geronzi di BANCA DI ROMA. Geronzi, che rimane la mente più raffinata del panorama finanziario del nostro Paese negli ultimi decenni, non ha più parlato da quando fu pubblicato il famoso libro intervista con il giornalista Massimo Mucchetti del Corriere della Sera, ora senatore PD. CONFITEOR il titolo dato al libro, emblematico e irriverente. Continuerà a non parlare, il Presidente. Sono cose ormai lontane e la memoria degli uomini è corta.
Un riconoscimento sincero da parte mia, Presidente, alla Sua superiore intelligenza e alla sua capacità di visione. Minore l'apprezzamento per il taglio etico del suo operare. Ma in fin dei conti l'etica è per gl uomini comuni, e Lei non lo è mai stato. E, devo ammetterlo, ricordo con un pizzico di nostalgia il periodo, breve, in cui mi era sembrato avesse bisogno di me. E un po', è vero, che abbia avuto bisogno di me.

giovedì 2 febbraio 2017

DE SENECTUTE

Alberto Pirani: RIFLESSIONI: Poco meno di un mese fa, un sabato mattina, abbiamo visto levarsi un fumo denso e acre da un appartamento al primo piano di un condominio d..



"Senectus ipsa morbus" , dicevano i nostri progenitori. Ed avevano ragione