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lunedì 27 marzo 2017

Alberto Pirani: LUCHINO VISCONTI E LA CULTURA MITTELEUROPEA

Alberto Pirani: LUCHINO VISCONTI E LA CULTURA MITTELEUROPEA: Luchino Visconti moriva il 17 Marzo 1976, quaranta anni fa. E' stato a mio avviso l'intellettuale che, partendo da radici culturali...                             In relazione al Lohengrin e alla cultura tedesca      

Alberto Pirani: LOHENGRIN

Alberto Pirani: LOHENGRIN: PRIMA ALLA SCALA 2012 - LOHENGRIN DI RICHARD WAGNERPer rivivere il clima della prima alla Scala  del 2012

MISTERI

Considerato che da quando non scrivo le visualizzazioni medie sono aumentate(ieri 278, oggi 382 al momento in cui scrivo) cosa debbo dedurne? 
- Che c'è una schiera di curiosi che si chiede: che fine ha fatto?
- Che c'è un folto numero di amici che si chiede: vediamo come sta
- che c'è qualcuno che apre per aver conferma che............però mi manca
- che nelle nuove forme di comunicazione conta poco il contenuto, poco chi il contenuto produce, conta solo il contenente
- oppure che agiamo sotto la spinta di comportamenti consolidati, di abitudini cristallizate
- che è meglio che non scriva
L'argomento potrebbe prestarsi a delle interessanti riflessioni.
Allo stato, visto che il numero dei miei lettori si è allargato progressivamente, mi pare abbia senso - in questa fase - pubblicare nuovamente, di tanto in tanto, post del passato su argomenti di interesse generale.

giovedì 16 marzo 2017

SAN BENEDETTO OGNI RONDINE AL TETTO

Quando ero proprio un ragazzino, diciamo sessanta anni fa, il detto "San Benedetto, ogni rondine al tetto" lo si viveva giorno per giorno. Dall'inizio di Marzo l'aria si faceva sempre più tiepida nelle ore centrali della giornata, mentre di mattina presto faceva ancora frescolino, più tersa ed il cielo si animava ogni giorno di più. Perché le rondini arrivavano davvero. Dopo aver svernato in Africa Settentrionale, si mettevano in movimento seguendo rotte "memorizzate"per venire da noi a passare l'estate. Il viaggio non era poi lunghissimo, penso, ma comunque impegnativo.E quando cominciavano ad arrivare il cielo si popolava di schegge nere velocissime e, soprattutto, di "stridii" che ho sempre trovato bellissimi (le rondini garriscono) perchè mettono allegria e sanno di vita. Bellissimi e rumorosissimi i voli poco prima di "andare a letto"(le rondini) sempre più intensi finchè quasi di colpo cessavano del tutto. A San Benedetto (21 Marzo) erano arrivate tutte.
L'anno che sostenni l'esame di quinta ginnasio (1962) mi ripromisi di cominciarne la preparazione il giorno di San Benedetto. Mi installai dotato di sedia a sdraio e "beverages" nel terrazzino piccolo sovrastante a quello grande che fungeva da tetto al nostro lanificio, e lì vissi tre mesi bellissimi nei quali le rondini e il loro garrire accompagnarono la preparazione delle materie. Non ho mai studiato "di sera" se non in casi eccezionali perché mi bruciano gli occhi. Il mio orario era 15,30............ritiro delle rondini. Quando cessarono le lezioni, gli ultimi quindici giorni prima degli esami li feci con questi orari: 6-9(la mattina presto è bellissimo); pausa, 10- 12 pausa pranzo - 15-ritiro delle rondini.
L'esame andò bene; mi chiedo: ma i liceali di oggi come si organizzano? E le lenticchie di Castelluccio, ne conoscono i legami con San Benedetto?
Perchè a Marzo un piatto di lenticchie di Castelluccio accompagnate da un buon formaggio pecorino fresco e da un buon bicchiere di vino, ad esempio un "lacrima di Morro d'Alba", favoriscono, tutti insieme, un giusto approccio alla vita, ai nostri rapporti con gli altri, alla natura, e rafforzano quella spinta vitale che ci sostiene nel nostro percorso. E l'aria era piena di profumi, che non ci sono più
Il tutto per esempio, in Ostra, Marca anconetana, nel Senigalliashire.
Post scriptum: gli esami di quinta ginnasio li ho fatti nel 63

mercoledì 15 marzo 2017

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio i numerosi lettori (ieri 269) che aprono il blog sebbene non scriva niente da parecchi giorni. Perchè non scrivo niente? Indovinate un po'. Eppure di materiale ce ne sarebbe ma, come dicevano i nostri progenitori, "ad impossibilia(speriamo temporanea) nemo tenetur"

sabato 4 marzo 2017

Alberto Pirani: LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO

Alberto Pirani: LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO: Nel mio post del 28 Luglio in cui prendevo in esame la situazione della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino e l'operato del suo Pres...Ripropongo questo post delll'agosto 2010

DENIS VERDINI CONDANNATO A NOVE ANNI DI RECLUSIONE PER IL FALLIMENTO DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CAMPI BISENZIO DI CUI ERA STATO PRESIDENTE

Denis Verdini è stato condannato a nove anni di reclusione per il fallimento della Banca di Credito Cooperativo di Campi Bisenzio di cui è stato per un lungo periodo Presidente. Nessun pericolo per l'uomo politico toscano che mi ostino a ritenere l'archetipo-prototipo dell'uomo politico ideale di questi decenni a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. E' una condanna in primo grado, siamo u n Paese di illustri tradizioni giuridiche, siamo garantisti, ci sarà un appello e poi la Cassazione. E anche in caso di condanna,..........siamo un Paese cattolico, un perdono non lo si nega a nessuno.
Ho scritto parecchio su Verdini in passato. Basta digitare Denis Verdini nello spazio in alto a sinistra e troverete tutti gli articolo. In questa sede mi limito a riproporre uno scritto del 15 Agosto 2010(scritto al mare sotto l'ombrellone. Era già tutto chiaro fin da allora, per chi avesse voluto vefdere.

giovedì 2 marzo 2017

L'INTERVISTA DELLA SENATRICE ERICA D'ADDA AL QUOTIDIANO "LA PREALPINA"

La senatrice Erica D'Adda ha rilasciato una intervista al quotidiano "La Prealpina" nella quale ha motivato la sua decisione di restare nel PD. Una intervista pacata, serena, esauriente, esaustiva. Considero estremamente importante che le dichiarazioni siano state rilasciate ad un organo "istituzionale", tale considero in un sistema libero un organo di stampa. La circostanza mi consente di  fare una piccola osservazione. Erica, rispondendo alla mia lettera aperta, mi aveva benevolmente fatto rilevare che lei sui social aveva già motivato ampiamente la sua decisione. In quella sede non avevo voluto replicare perchè la replica avrebbe assunto anche non volendo un tono polemico del tutto al di fuori delle mie intenzioni. Lo faccio adesso.
Io ho il massimo rispetto dei social e degli spazi che internet mettea disposizione. Bisogna però fare delle riflessioni. Ormai la politica si fa twittando, i processi si fanno in televisione e con i nostri cari comunichiamo via "whatsapp". Manca solo che Trump twitti: "ho ordinato di sganciare 10 bombe atomiche sulla Corea del Nord".
Che i processi ritornino nei tribunali, che i politici comunichino le loro scelte e le loro proposte nelle sedi deputate (saranno i mezzi di comunicazione a veicolare) magari meditando un po' di più su quello che dicono. Che in famiglia si ritorni a parlarsi guardandosi negli occhi e magari scambiandosi un sorriso.