lunedì 16 settembre 2019

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare attraverso il mio spazio tutti coloro che, e sono stati tanti, hanno voluto parteciparmi, in vari modi e con vari strumenti, il loro augurio per il mio compleanno. 
Un ringraziamento sincero e sentito, il mio, come sentite e sincere  mi sono giunte al cuore e alla mente le espressioni di tutti; con varie sfumature, tutti hanno manifestato empatia, condivisione, stima e affetto. Sono cose che fanno bene al cuore. Spesso si  lamenta che i  "social"altererebbero i rapporti interpersonali rendendoli solamente virtuali. Personalmente tendo invece a sottolineare che essi sono determinanti per tenere in vita rapporti  che altrimenti andrebbero perduti, se non altro per ragioni di lontananza, permettono di recuperare rapporti perduti e consentono di fare nuove conoscenze, di allargare gli orizzonti eil confronto con una platea più vasta.  E' necessario, è vero, utilizzare regole di prudenza nel loro utilizzo ma questo vale per tutti gli aspetti della vita. Non cesserò inoltre di tessere le lodi dello strumento del blog che consente ad ognuno, senza vincoli e gratuitamente, di avere un proprio spazio espressivo- Sul mio ho pubblicato 2.360 post. Non sono pochi.
Le testimonianze di ieri mi hanno fatto fare alcune riflessioni. Avevo sostanzialmente deciso di chiudere il blog tenere il quale è più impegnativo di quanto possa sembrare. Perchè il blog abbia un senso è necessario che le pubblicazioni siano praticamente giornaliere altrimenti si perde il filo con i lettori, per scrivere con cognizione di causa è necessario aver letto, essersi documentati, con forte impegno di forze e di tempo; stare al computer costa fatica e dispendio di energie. Tutti aspetti che consiglierebbero un ripiegamento. Ma - ho concluso il dialogo com me stesso - non è ancora tempo di andare, come avrebbe detto Socrate, e perciò vado avanti nella piena consapevolezza che se sono arrivato alla bella età di 72 anni e se trovo ogni mattina le energie per cominciare una nuova giornata, lo debbo esclusivamente a chi mi sta vicino e mi accudisce con sacrificio, abnegazione e il senso di un legame che ha attraversato la vita di entrambi. Un grazie esplicito mi sembrerebbe riduttivo. e poco adatto ad esprimere il tutto. Così io vedo e così io sento.

domenica 8 settembre 2019

8 SETTEMBRE 1943 - 8 SETTEMBRE 2019

Oggi ricorre l'anniversario dell'armistizio firmato a Cassibile, poco a sud di Siracusa, dal Generale Castellano e dal generale Smith per le forze alleate. Una data importante. Dopo che l'ordine del giorno Grandi del 25 Luglio aveva sfiduciato Benito Mussolini, si erano accelerate le trattative con gli anglo americani che portarono alla firma  della "resa incondizionata" firmata dal governo  Badoglio il 3 Settembre. Ma Badoglio si vergognava, poverino, ad ammettere la resa e allora gli angloamericani tra il 3 e il 7 Settembre credettero opportuno convincerlo bombardando a tappeto varie  importanti città (Civitavecchia, Viterbo, Napoli. l'armistizio fu reso pubblico l'8 Settembre ma Badoglio era ancora titubante tanto che il comunicato fu letto a radio Algeri dal Generale Eisenhower alle 18,30. Badoglio lesse il suo da radio EIAR un'ora dopo Una pagina poco gloriosa della nostra storia anchè perchè il re Vittorio Emanuele III, la corte, i vertici militari, Badoglio, credettero opportuno lasciare Roma e ripiegare (scappare) a Brindisi, proclamando il "Regno del Sud", lasciando le forze armate in un vuoto allucinante di indicazioni e disposizioni ed il Paese nelle mani delle forze armate naziste. Una pagina poco gloriosa ma importante
Ebbene, l'anniversario è caduto nel più assordante silenzio di organi di stampa, reti televisive, "socials"e mi chiedo: le nuove generazioni che memoria conserveranno della storia e del passato del loro Paese e chi ricorderà più che in conseguenza della condotta di monarchia e Governo Badoglio a Cefalonia, isola greca del mar Ionio, tra il 21 e il 26 Settembre furono catturati e passati per le armi dai tedeschi gran parte dei nostri militari presenti sull'isola appartenenti alla Divisione Acqui. In totale 11.500 "uomini", 11.500 persone.!?!?
La storia va conosciuta, tutta, la memoria va coltivata, tutta e sempre, sono gli unici baluardi contro la barbarie che si affaccia continuamente nelle vicende della specie "homo sapiens" sul pianeta terra. Specie che ha dato ampie dimostrazioni che di "sapiens" ha poco.

giovedì 5 settembre 2019

IL SECONDO GOVERNO CONTE

Abbiamo il nuovo governo. La crisi, aperta l'8 Agosto con l'iniziativa del leader della Lega Salvini di togliere l'appoggio politico al governo Conte, per capitalizzare ricorrendo alle urne - come lo stesso Salvini aveva rappresentato al Presidente -  il forte incremento di consensi che i sondaggi gli attribuivano, si è chiusa in tempi relativamente brevi con il giuramento del secondo governo Conte sostenuto da una alleanza politica tra Partito Democratico, Movimento 5 stelle ed esponenti di gruppi minori.
La Lega ha gridato al ribaltone ma sa benissimo che la Costituzione impone al Presidente della Repubblica di verificare se in seno al Parlamento ci sono "maggioranze" possibili prima di sciogliere le camere. Certo non è elegantissimo vedere che una forza -- il movimento 5 stelle - cui è venuto meno l'appoggio dell'alleato con il quale aveva sottoscritto un contratto di governo per la durata della legislatura, accetti l'accordo politico con il PD con il quale era stata esclusa a più riprese qualsiasi collaborazione. Certo non è elegantissimo che il PD, il quale aveva respinto ed escluso l'alleanza con i pentastellati dopo l'ultima tornata elettorale per le politiche, abbia cambiato totalmente l'orientamento. Certo non è un bel vedere che Salvini - dopo aver aperto "a freddo" - si fa per dire - la crisi, accortosi di aver sbagliato "tempi e metodi", abbia proposto a Di Maio di sostenerlo come Presidente del Consiglio in pectore pur di rientrare in gioco. Certo è stato eclatante, senza precedenti e a mio avviso anche discutibile l'intervento alla Camera del Presidente sfiduciato che ha coperto di giudizi pesanti un Salvini a 50 centimetri di distanza da lui con il quale pure aveva governato per 14 mesi. Non si possono utlizzare le istituzioni per "lavare" contrasti personali e politici.
Comunque la crisi si è chiusa "bene". Andare alle elezioni anticipate per il disegno di una sola parte politica avrebbe comportato rischi non marginali per i riflessi sui mercati e per gli impegni della legge di bilancio. E si è chiusa nel modo più logico: con una alleanza PD - 5 stelle - che è molto più "comprensibile" dell'alleanza 5 stelle- Lega. Resta incomprensibile, invece, perchè l'alleanza non abbia potuto perfezionarsi all'inizio della legislatura.
Chi ha perso e chi ha vinto nella gestione della crisi.
Il perdente è stato senza alcun dubbio Matteo Salvini che nella fase finale le ha sbagliate proprio tutte: ha confuso i sondaggi con i risultati usciti dale urne, ha creduto che bastasse fare la voce grossa, con i migranti, con l'Unione Europea, con il mondo intero per acquisire un consenso che avrebbe poi utilizzato in chiave di "governo forte", di regime in fieri. E' stato avvilente e controproducente per lui il richiamo strumentale a simboli religiosi. L'opinione pubblica ha cominciato a diffidare e lui è rimasto intrappolato nel suo stesso disegno. Ma a perdere è stato anche Luigi Di Maio che ha confermato la sua inadeguatezza a coprire ruoli apicali. Con il nuovo governo è stato dirottato al Ministero degli Affari Esteri; la politica estera la farà direttamente Conte per cui la capacità di "far danni" di Di Maio sarà limitata.
Due sono i grandi vincitori: il Presidente Mattarella che ha pilotato la crisi  esattamente come la Costituzione prevede: un ruolo attivo, il suo, esercitato strettamente entro i limiti previsti dalla Carta Costituzionale. Ma il grande vincitore è stato il Presidente COnte che, sconosciuto ai più quando ha assunto l'incarico, ha saputo conquistare la fiducia e la stima degli ambienti internazionali e il consenso dei cittadini che vedono in lui, se non altro, una persona di lunga esperienza professionale, equilibrata, che li rappresenta in maniera adeguata.
Ora il governo c'è e deve governare.
Mi auguro che lo faccia in maniera diversa dai governi del  più recente passato. Proposte di misure adottabili dopo averne valutato la sostenibilità e non libri dei sogni, centralità dei problemi del lavoro e dell'economia, una visione di mediolungo periodo. Ce la farà?
Il Partito Democratico ha sbagliato quasi tutto negli ultimi anni, il movimento 5 stelle ha dato ampie prove di avere una classe dirigente ancora non del tutto matura. Dal governo giallorosso  o nasce un Italia diversa o sarà un altra delusione da registrare. Ci corre l'obbligo di far leva sull'ottimismo della volontà.