La notizia del giorno è che Paolo Guzzanti con una lettera aperta a Silvio Berlusconi lascia Forza Italia e si iscrive al gruppo misto, nell'area del glorioso partito liberale.
Debbo confessare che non ho mai provato particolare stima ed apprezzamento nei confronti del senatore Guzzanti, che trovo arrogante, presuntuoso, con un livello di autostima eccessivo, malmostoso e facile all'ira. Ma due meriti glieli riconosco:
1) è il padre di tre eccellenti attori satirici, Corrado, Sabina e Caterina(dei tre io preferisco quest'ultima ma sono tutti e tre bravissimi)
2) ha sempre avuto una certa indipendenza di giudizio che talvolta lo ha portato ad essere fuori dalle righe ma che non l'ha fatto mai annoverare tra le anime morte del partito.
Interessantissime sono le motivazioni che hanno portato il senatore a prendere la decisione:
a) l'intima amicizia ed il totale appoggio del Premier a Vladimir Putin, visto come la peggiore e più cinica espressione del comunismo russo
b) il fatto che con l'andare del tempo il cavaliere è divenuto come Kim II Sung, lo spietato dittatore comunista della Corea del Nord, circondandosi, come lui, di una corte osannante di corifei che siedono in parlamento scelti con criteri che in alcuni casi "provocano imbarazzo e rossore" (testuali parole) ( Osservo, al riguardo, che c'è un precedente, seppur lontano, dell'imperatore Caligola che fece senatore il suo cavallo)
La conclusione, stupefacente, è che Guzzanti lascia il partito perchè ...... Berlusconi ... è comunista.
Chi avrebbe mai pensato che l'uomo che è sceso in politica oltre 15 anni fa per difendere l'Italia dai comunisti, che ha sempre minacciato il pericolo comunista, che ha continuato a dire che con i comunisti non si può dialogare, anche perchè, è provato, continuano a mangiare i bambini beh, proprio lui, ma chi l'avrebbe mai detto, si, proprio lui, è comunista
La notizia ha già fatto il giro del mondo, le principali agenzie internazionali l'hanno subito ripresa, lo stupore è grande, ma solo perchè in pochi avevano colto i segnali che pure erano evidenti; ne cito alcuni:
1) uno dei principali collaboratori del premier, il poeta Bondi è stato in passato iscritto al PCI e sindaco in lunigiana
2) l'altra colonna, Cicchitto, ha fatto parte per lunghissimo tempo della sinistra lombardiana del Psi, notoriamente più a sinistra dei comunisti,
3) una nutrita serie di transfughi, troppo lunga da elencare, è approdata negli anni alla corte di Arcore
4) Il mausoleo fatto costruire ad Arcore assomiglia in maniera evidente a quello di Mao in Piazza Tien An Men e a quello di Lenin sulla Piazza Rossa
5) Il definirsi unto del signore ha posto di fatto il cavaliere sullo stesso piano del Cristo , noto agitatore di masse e, quindi, comunista.
6) Lo stile di governo del partito assomiglia in maniera evidente a quello di Stalin soprattutto negli annni 30
7) Apicella non sarà SOSTACOVIC ma anche lui da il suo contributo
8) Fonti autorevoli affermano che di notte il cavaliere, dopo aver discusso dei destini del mondo fino a mezzanotte, dopo le due ore in discoteca fino alle due, dopo un'ora, un'ora e mezza di attività psicomotoria dalle due alle tre e mezza con qualcuna delle sue fans(ma è da crederci?), in attesa di farsi la doccia per poter affrontare fresco la giornata............. legge GRAMSCI.
Non c'era bisogno di conferme, senatore Guzzanti; che Berlusconi fosse comunista lo sapevamo già. Grazie comunque per avercelo ricordato
è vero che Guzzanti se ne va? non o perché ma me l'aspettavo.
RispondiEliminaIl resto mi dirai se è ironia o c'è qualcosa di oggettivo.
certo che se il premier leggesse gramsci, siamo finiti!
A proposito, dovrei leggerlo un pò anche io.
E' una lacuna.
Erica
dal tuo profilo ho visto che abbiamo una lettura in comune: Memorie di Adriano.
RispondiEliminaUn capolavoro