venerdì 21 agosto 2009

A CHE PUNTO E' LA CRISI

Le vacanze estive stanno terminando e si avvicina il mese di settembre che, tradizionalmente, segna la piena ripresa delle attività. La Presidente di Confindustria, Emma Marcecaglia, ha rilasciato una intervista che più chiara non si può: si corre un concreto e serio rischio che tra poco più di dieci giorni un numero elevato di imprese non riapra i battenti poichè il calo di fatturato e di ordini è stato talmente violento e pesante che molte aziende letteralmente non ce la fanno a "rimanere in piedi". Ma perchè ciò si è verificato? E' colpa della crisi internazionale o c'è dell'altro? Io sostengo da sempre che la principale responsabilità dei governi Berlusconi sia stata quella di aver favorito un trasferimento selvaggio di ricchezza dai ceti che i prezzi li subiscono ai ceti che i prezzi li determinano e di aver favorito una massiccia evasione fiscale. Si sono prodotti due effetti: da un lato l'impoverimento di larghi ceti ha determinato un forte calo nei consumi, dall'altro la massiccia evasione fiscale ha fatto mancare risorse ai conti pubblici che si sono fortemente deteriorati. Il tutto in un contesto in cui corruzione e cattiva amministrazione hanno determinato uno scadimento nella qualità della spesa e il sistema delle imprese ha mostrato sempre più difficoltà a reggere il confronto internazionale. La Marcecaglia ha detto giustamente che occorre ridurre la pressione fiscale sui percettori di redditi fissi per rilanciare i consumi e rifinanziare gli ammortizzatori sociali per evitare una prevedibile "macelleria sociale" ma visto lo stato delle finanze pubbliche( a fine anno il deficit sul Pil sarà ampiamente superiore al 120%) dove si pensa si possano trovare le risorse se non in una sitematica e convinta lotta all'evasione fiscale? Ed è coerente con questo obbiettivo una misura come lo scudo fiscale che è invece un segnale di impunità agli evasori e che serve solamente a fare un pò di cassa? Al riguardo, visto che il debito pubblico nei primi sei mesi dell'anno è aumentato di oltre 500 milioni al giorno, ci si rende conto che tale immorale misura, che dovrebbe portare un gettito di 4 miliardi, copre al massimo una settimana di maggior fabbisogno? Il ministro Scaiola, presentando una misura di sostegno alle PMI che produrrà i suoi effetti ,se li produrrà, in tempi lunghi, ha affermato ieri che l'Italia uscirà dalla crisi più forte di prima. A me sembre l'ennesima conferma di una politica degli annunci e dell'ottimismo fine a se stesso che caratterizza da sempre l'operato del premier e dei suoi ministri. No invidio il ministro Tremonti: le vacanze sono finite e i nodi stanno venendo al pettine. Sono curioso di vedere come la fantasia del responsabile dell'economia si manifesterà questa volta. Il sentiero è stretto, signor ministro. Ha voluto la bicicletta?............Pedali

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