L'appuntamento elettorale di domenica è molto importante per una serie di ragioni:
a) perchè le regioni hanno competenze su molte materie e svolgono un ruolo estremamente importante nel governo della cosa pubblica
b) perchè di fatto sono un test politico che assume la funzione di una valutazione dell'operato del governo nazionale
c) perchè in questi ultimi mesi la democrazia e le istituzioni democratiche sono state messe a rischio da comportamenti del presidente del consiglio e della maggioranza che sono sotto gli occhi di tutti
d) perchè la crisi economica si è aggravata sempre di più , non è certo alle spalle, ed è destinata, ad avviso di molti autorevoli commentatori, economisti, la stessa confindustria, a mordere anche nei prossimi mesi
e) perchè il debito pubblico ha raggiunto livelli allarmanti da non ritorno ( 1.788 miliardi di euro a fine gennaio)
f) perchè molte famiglie hanno perso fonti di reddito e la situazione è destinata ad aggravarsi in quanto gli ammortizzatori sociali hanno durata limitata, la perdita di posti di lavoro è una emorrargia inarrestabile, la deindustrializzazione del paese è una linea di tendenza chiara e inequivocabile
g) perchè lo stato sociale e le coperture sociali conquistate a prezzo di dure lotte nel dopoguerra sono a rischio
h) perchè è a rischio la libertà di stampa, di informazione e di manifestazione del pensiero che sono il cardine della democrazia
i) perchè il clima politico è avvelenato dalle inaccettabili prese di posizione del premier nei confronti del capo dello stato, della magistratura, degli organi di garanzia
Per tutte queste motivazioni il voto di domenica è di una importanza vitale per il futuro democratico ed economico del Paese. Quindi l'esercizio del diritto/dovere di andare alle urne assume la valenza di un dovere morale nei confronti di noi stessi e delle future generazioni.
PERCHE' VOTO PD
Da sempre sostengo che le società in cui "si vive meglio", in cui la qualità di vita è migliore, in cui ci sono meno tensioni sociali, in cui c'è più giustizia, sono quelle che coniugano economia di mercato(sulla quale nessuna persona di buon senso può avanzare riserve), tutele sindacali e sociali, equilibrio sociale che si realizza attraverso un giusto riconoscimento dei meriti ma anche attraverso una politica fiscale improntata ad un equo principio di progressività ed a una ferma lotta all'evasione fiscale, e nelle quali vengano affermati e difesi i principi di separazione dei poteri dello stato sui quali si fondano le democrazie occidentali, i principi di tutella delle libertà fondamentali, in primis quella riconosciuta e affermata dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Vedo come modelli all'estero i paesi scandinavi (Finlandia, Norvegia, Svezia), in Italia le regioni del centro, Emilia e Toscana sopra le altre, e quelle del nord-est estremo(Trentino, Friuli).
Ebbene credo che il PD, che è la sintesi tra la visione solidaristica dell'esperienza socialista e dei cattolici progressisti, vivificato dall'apporto di quella parte di società civile che guarda avanti e guarda al mondo, sia la formazione politica che meglio risponde alle esigenze di realizzazione pratica del modello che ho delineato. Nessuno nasconde le difficoltà che il partito ha incontrato nella fase iniziale, gli errori, le difficoltà di dialogo tra le varie anime, le defezioni di chi non si riconosceva più nel progetto, ma il PD è vivo e vitale, sta rapidamente recuperando consensi perchè non nasconde le difficoltà e la "gente"comincia e rendersi conto che la politica degli annunci, delle promesse fatte e non mantenute, della tutela degli evasori fiscali, di un liberismo sfrenato e nel quale i "forti" prevaricano "deboli" sempre meno difesi e tutelati, una politica, in definitiva, da "farwest", ha condotto il Paese nelle condizioni in cui è.
PERCHE' DO LA MIA PREFERENZA A STEFANO TOSI
In un mio precedente post ho scritto che i sei candidati che il partito presenta in provincia di Varese sono tutte persone con un percorso politico e esperienze politiche documentate alle spalle( da noi non ci sono veline nè unti del signore), con competenze maturate sul campo, competenze necessarie per affrontare le complesse problematiche che il governo di una regione, soprattutto se importante come la Lombardia, comporta. La mia stima va a tutti e sei; ma la legge elettorale mi consente di esprimere una sola preferenza e la mia preferenza va a Stefano Tosi. Perchè:
a) perchè credo che il PD debba recuperare l'esperienza organizzativa e di costante e articolata presenza sul territorio che era la forza dei DS e che l'idea del "partito liquido" aveva fatto accantonare. Questa "idea di partito" è incarnata a livello nazionale dal segretario politico Bersani che caratterizza la sua azione con un linguaggio e programmi concreti, senza fronzoli e senza promesse non mantenibili, buon senso e concretezza nel governo delle cose contrapposti al "vannamarchismo" del premier. Tosi rappresenta a livello locale quella linea
b) perchè Tosi è un uomo competente e "ricco di contenuti", che non fa niente per accattivarsi il facile consenso degli elettori più superficiali, ma poi agisce in concreto proponendo e sostenendo i progetti e le iniziative che vanno realmente ad incidere positivamente sulla vita dei cittadini lombardi, perchè ha già alle spalle un mandato nel quale ha dato ampia e documentata dimostrazione di quanto sopra,
c) perchè ha l'età giusta per coprire il ruolo. Nè troppo giovane nè troppo anziano ma con la giusta esperienza alle spalle
d) perchè ha creduto nel PD fin dall'inizio e senza incertezze
e) perchè ha sempre difeso e difende il mondo del lavoro e delle imprese che agiscono correttamente sul mercato ed in questo momento i lavoratori dipendenti che corrono il rischio di perdere il posto di lavoro, i pensionati sempre più impoveriti, i lavoratori precari con le loro perenni incertezze, i giovani con il buio davanti, il mondo delle piccole e medie imprese in piena emergenza, hanno bisogno di fatti non di parole
f) per molti altri motivi. Basta andare sul suo sito su facebook per averne ampio e documentato riscontro.
Confermo la mia stima e il mio apprezzamento per gli altri cinque candidati, in particolare per l'avvocato Picco Bellazzi e per Alessandro Alfieri che conosco meglio degli altri candidati e mi auguro, per il bene del PD ma soprattutto della Regione e del Paese, che l'elettorato ci consenta di portare all'assemblea regionale due, tre, quattro candidati che possano rappresentare una inversione di tendenza rispetto ad un governo regionale caratterizzato dalle rozze logiche della Lega e dal formigonismo imperante che ha avvolto la regione sotto una cappa affaristico/clientelare che ha penalizzato le forze migliori e valorizzato solo il criterio di "appartenenza". La Lombardia non è messa bene, penso che ne siamo tutti consapevoli
Ho letto tutto.
RispondiEliminaChe posso dire, visto che concordo?
magari le riflessioni le lascio ad un altro momento, quando la corsa politica ci farà tirare il fiato.
Però posso dire di aver trovato davvero ottimo il pezzo su Tosi.
Equilibrato e di contenuto.
Complimenti!