giovedì 30 settembre 2010

UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO - LA SUCCESSIONE

Nei giorni  scorsi ho cercato di dare spiegazioni logiche alle motivazioni che hanno portato alla defenestrazione di Profumo e al perchè tutti i nomi fatti sulla stampa non avevano, a mio avviso, possibilità di succedere ad Alessandro Profumo alla guida della più importante banca del Paese, sia per volume di attività che per internalizzazione.
Nel post di ieri sostenevo che l'unica candidatura esterna che poteva avere possibilità di successo era quella del Dr.Pierfrancesco Saviotti ma propendevo per una soluzione interna (uno dei quattro vicedirettori generali) con Nicastro capo azienda come amministratore delegato e due direttori generali tra cui Federico Ghizzoni,  responsabile delle attività estere del gruppo.
Ritenevo infatti Nicastro con più chances per essere essere Ghizzoni l'ultimo ad essere nominato vicedirettore generale e per avere Nicastro una maggior visibilità.
E' stato scelto Ghizzoni e la scelta ha una sua logica. Unicredit è una banca internazionale con una buona quota delle sue attività all'estero, in particolare Germania e paesi dell'est europeo. Ghizzoni offre una maggiore "copertura" sulle attività estere ed è per questo è stato scelto.
Auguro al nuovo amministartore delegato di riuscire a guidare la banca  con polso fermo e con rotta sicura. Il compito è difficile, il mare procelloso, le insidie tante. E' importante, per  il bene del Paese, che ci riesca.

2 commenti:

  1. 1) Sono un po' lombrosiano e la faccia di Ghizzoni non mi piace !
    2) Promosso pochi mesi fa e superpromosso ieri, riuscirà a " comandare" sui VDG ai quali era sottoposto 150 giorni fa ?
    3) Sono sempre favorevole alle carriere interne ma quando uno arriva al vertice dopo trent'anni nello stesso Istituto avrà la forza, e soprattutto la visione, di portare aria fresca ?
    4) Quale sarà lo stato d'animo di Nicastro che, pupillo di Profumo, negli ultimi tempi aveva preso alcune distanze ed era convinto di essere il Delfino ?
    5)Certo dipenderà anche dalle deleghe che gli daranno se accetterà di essere il DG, ma troppe deleghe potrebbero essere non gradite a Ghizzoni
    6) la letterina, dieci righe, ai dipendenti nella quale afferma che va tutto bene e che continuerà nel solco, mi conferma l'idea di un amministratore di quello che ha e non di un innovatore
    7) l'auspicio poi che i VDG non se ne vadano mi sa di debolezza. Io non l'avrei mai detto !
    Speriamo bene.
    Io intanto ieri ho chiuso 40 anni di banca, e non è da tutti !
    Ciao

    Pat

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  2. Sono d'accordo tanto è vero che io vedevo Nicastro come CEO.E anche io penso che le prime mosse di Ghizzoni siano state piuttosto ingenue e denotano debolezza.
    A questo punto però la scelta è stata fatta e mi auguro che Ghizzoni si dimostri all'altezza della situazione. Il compito non è per niente facile

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