Le difficoltà che il Ministero dell'Economia sta cominciando ad incontrare nel collocamento dei titoli di Stato sono confermate dai risultati delle ultime aste.
Il 29 Novembre si è tenuta un'asta marginale che ha dato i seguenti esiti.
CCT SETTENNALI 15/10/2010-15/10/2017
Importo offerto 1.339.342.000
Importo richiesto 1.848.342.000
Importo assegnato 1.339.342.000
Rendimento lordo 2,30 % (+ 0,52 % rispetto alla precedente aggiudicazione)
BTP TRIENNALI 2,25% 01/11/2010 - 01/11/2013
Importo offerto 2.500.000.000
Importo richiesto 3.449.603.000
Importo assegnato 2.500.000.000
Rendimento lordo 2,86% ( + 0,55 rispetto alla precedente aggiudicazione)
BTP DECENNALI 3,75% 01/09/2010 - 01/03/2021
Importo offerto 2.998.040.000
Importo richiesto 3.815.540.000
Importo assegnato 2.998.040.000
Rendimento lordo 4,43% ( + 0,54% rispetto alla precedente aggiudicazione)
Il giorno successivo un'asta supplementare riservata agli operatori specialisti è andata deserta (venivano offerti titoli per complessivi 700 milioni).
Da tutto ciò si evince:
a) che l'appeal del nostro debito sovrano continua a calare (sempre minor differenza tra l'importo offerto dallo Stato e l'importo richiesto dagli operatori)
b) che i rendimenti sono saliti di oltre lo 0,50% (rammento al riguardo che con un debito pubblico di 1.844 mld ogni punto di interessi in più comporta un aggravio della spesa per interessi di oltre 18 miliardi annui)
Questa è la fotografia a fine novembre dei collocamenti. Ho l'impressione che nei prossimi mesi la dottoressa Maria Cannata (cfr mio post dei giorni scorsi) avrà un compito sempre più difficile e sempre più ingrato.
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