Io ho fatto i miei studi giuridici a Bologna tra il '66 e il '70, purtroppo tanto tempo fa come ho avuto modo anche recentemente di ricordare insieme a persone che hanno condiviso quegli anni a Bologna, anni sotto certi aspetti esaltanti viste le speranze di quei giorni, il fervore, l'illusione di poter cambiare il mondo. Alla luce dei risultati sotto gli occhi di tutti direi che sarebbe stato meglio se fossimo andati al mare ma la storia, quella individuale e quella collettiva, non si fa con i se e con i ma. Qualche settimana fa ho scritto un post in cui mi chiedevo : "E' un nuovo 68? riferendomi al movimento degli studenti in agitazione contro i provvedimenti legislativi della Gelmini. E concludevo che era una cosa totalmente diversa (Cfr mio post del 26 Novembre)
Ho fatto i miei studi a Bologna, dicevo; ero anche bravino, avevo come ancora adesso una eccellente memoria, ma pur frugando nei reconditi anfratti del mio vissuto, non ricordo che alcuno dei miei professori abbia mai parlato della categoria giuridica di cui all'oggetto. Non il professor Bricola, titolare della cattedra di Diritto Penale, nè il Professor Rescigno- diritto privato- nè il professor Mancini - diritto del Lavoro - nè il Professor Nardi - Istituzioni di Diritto Romano che, tecnicamente, non può più essere in vita e che mi auguro sconti le sue colpe nella più desolata landa della Geenna. Neppure il Professor Colliva, il tenero Professor Colliva, mancato tanto tempo fa, titolare della cattedra di Storia del Diritto Italiano e direttore del Collegio Irnerio che mi ha ospitato per quattro anni.
Perchè oggi ho assistito a dichiarazioni assolutamente stupefacenti del nostro premier - p rigorosamente minuscola - il quale, nel corso della conferenza stampa congiunta a Berlino, riferendosi alla imminente sentenza della Corte Costituzionale sulla costituzionalità o meno della norma chiamata giornalisticamente Legittimo Impedimento, ha testualmente detto: virgoletto perchè lui è solito smentire e dire che lo hanno male interpretato ma, ahimè, You Tube canta e villan non dorme.
".................. Io sono totalmente indifferente al fatto che ci possa essere un fermo o meno dei processi che considero processi assolutamente ridicoli su fatti per i quali ho avuto modo di garantire giurando sui miei figli e sui miei nipoti che sono inesistenti.......... io spiegherò agli Italiani di cosa si tratta e verrà fuori quellla che è la patologia.........." e qui ha ripreso la filippica contro la magistratura. Comunque il video con l'intervista completa lo si può scaricare da You Tube e, se ci riesco, lo allego a questo post. In sintesi il pensiero di Berlusconi è questo:........ma come, io ho giurato su figli e nipoti e non vi basta? No,non ci basta, anche andando indietro nella storia del nostro Paese, che pure di periodi bui ne ha avuti parecchi, non ci è mai bastato.
In poche parole è stata creata dal premier una nuova categoria giuridica: l'assoluzione per giuramento sulla testa di figli e nipoti Nel diritto longobardo era importante e giuridicamente riconosciuta l' Ordalia o Giudizio di Dio. Cammino sui carboni ardenti e non mi brucio , guardo un telegiornale di Minzolini e sopravvivo, sono costretto a guardare una trasmissione intera di Signorini e non mi suicido: queste sono prove indubbie di innocenza ed è giusto che io venga assolto. Ma questa del giuramento , giuro (calembour) che non l'avevo mai sentita. E mi chiedo:
a) siffatta norma c'è solo in Italia o anche in qualche altro paese? Mi hanno segnalato che in Kazzakistan c'è qualcosa di simile
b) la norma riguarda solo il premier o anche altre alte cariche dello Stato? Una casalinga di Voghera può avvalersi di questo innovativo principio giuridico? Contro l'assoluzione il Pubblico Ministero può opporre appello?
c) per l'entrata in vigore della norma è necessario che essa venga promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale o entra in vigore per diritto divino?
d) è stato chiesto il parere, anche se non vincolante, di Onida e Zagrebelsky?
Come si può vedere da questo velocissimo excursus, problematiche ne solleva parecchie, la Norma (Bellini non c'entra niente).
Io mi limito ad osservare che se lo chiamo le bien-aimè, come Carlo VI di Francia, non sbaglio più di tanto. Il nostro è fuso come un poggiolo, come direbbero i miei amici di Genova e nelle teorie del professor Basaglia ci sono parecchie lacune, è evidente.
Quousque tandem ce lo dobbiamo ancora tenere tra i piedi.?
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