Il sottosegretario Crosetto ha lanciato un durissimo attacco al ministro Tremonti accusando la manovra correttiva allo studio del Ministro dell'Economia di "schizofrenia". Anche Bossi ha preso le distanze dal ministro che tradizionalmente è stato il più vicino alla Lega. In definitiva l'accusa, nemmeno troppo velata, è quella di manovrare per far cadere il governo, di giocare in proprio per sostituire Berlusconi. Anche le dimissioni del Dr. Milanese, al di là delle motivazioni ufficiali, sembrano un altro tassello nella manovra di isolamento dii Tremonti. Perché?
Perchè, a mio avviso, essendo ormai ridotta la politica ad una continua "guerra per bande, avendo necessità sia Bossi che Berlusconi di recuperare consenso, essendo convinti che il miglior modo per farlo sia quello di una ulteriore "lenzuolata"di promesse, soprattutto in materia fiscale, la tattica migliore sia quella di presentare il ministro come l'affamatore del popolo e colui che si oppone, per mero capriccio, alle misure di riduzione del carico fiscale promesse dai due leaders(si fa per dire) sopracitati Del bene del Paese e dei rischi che corre la nostra credibilità internazionale e la tenuta dei conti pubblici non sembra che importi loro più di tanto.
Eppure i segnali arrivano sempre più numerosi, l'UE interviene in continuazione, le agenzie di rating hanno parlato e, soprattutto, hanno cominciato a parlare i mercati. Basta monitorare lo spread tassi tra il Bund tedesco a 10 anni e l'analogo nostro BTP, le prezzature dei CDS e le quotazioni del nostro mercato borsistico. Io sarò una Cassandra, ma non mi stancherò mai di ripetere che siamo su una polveriera e che sono a rischio risparmi, lavoro, la stessa struttura economica del Paese. Questa non è una mera difesa di Tremonti, che reputo il maggior responsabile della situazione in cui si trova il Paese; è una difesa del buon senso. Ma anche il buon senso sembra non aver troppo spazio da noi.
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