domenica 3 luglio 2011

A FACE AS THE ASS

Il politico imperiese Claudio Scajola ogni tanto é costretto a sedersi in panchina per vicende di un qual certo cattivo gusto che lo coinvolgono con cadenze regolari.
Ma, essendo un politico di razza, dopo un po'scalpita, quando gli succede, e non vede l'ora di tornare in campo per mettere al servizio del Paese le sue indubbie doti di "civil servant".
I questo momenti, ad esempio, scalpita. Ha dichiarato non più tardi di ieri che non farà la fronda al neo segretario Alfano (il quale da parte sua all'atto del suo insediamento ha dichiarato che vuole un partito onesto e di onesti; del resto fa parte anche lui del folto gruppo di politici di cui al titolo del post e  deve aver ascoltato  - prima di fare la dichiarazione - colui che lo ha lanciato in politica, quel sant'uomo di Calogero Mannino). Tornando a Scajola, non farà la fronda ma si attende da Alfano una maglia da titolare.
E allora vediamo chi é Claudio Scajola.
Nasce ad Imperia nel'48, figlio di Ferdinando Scajola, fondatore della DC ad Imperia, segretario provinciale e sindaco di Imperia. E fratello di Alsessandro Scajola, anch'egli sindaco di Imperia e deputato DC.
Il nostro viene battezzato avendo come madrina la figlia di De Gasperi mentre alla cresima il suo padrino é Taviani, potentissimo politico genovese, ovviamente DC.
Da grandicello si iscrive a Giurisprudenza a Genova ma non si laurea perché ha già mille incarichi. Si laureerà nel 2000.
Nel 1980 diventa consigliere comunale ad Imperia e nel 1982 sindaco.
Del resto con simili padrini il successo non poteva che essere rapido e travolgente.
Tre sindaci Scajola in poco tempo, Sorvolo sul fatto che il padre Ferdinando era stato costretto a lasciare l'incarico per aver favorito il cognato per la nomina a primario. Del resto, che sarà mai.
Anche il nostro, poco dopo la nomina, é costretto a dimettersi perché accusato di concussione in relazione a tangenti per l'aggiudicazione del casinò di Sanremo Viene arrestato nel Dicembre 1983 e resta a San Vittore 71 giorni. Per amor di verità, verrà assolto nell'88 perchè pur essendosi accertato che lo Scajola aveva partecipato a incontri con il sindaco di Sanremo e con una delle parti in causa, il Conte Borletti, non si riuscì a provare che avesse preso m mazzette. Conseguentemente dal 90 al '95 fa nuovamente il sindaco di Imperia
Implosa la DC, nel 1995 aderisce a Forza Italia. Viene eletto deputato nel 1996 e viene riconfermato nel 2001. Dal '96 al 2001 é cordinatore nazionale di Forza Italia.
Nel Giugno 2001 viene nominato Ministro dell'interno. Subito deve affrontare il G8 di Genova, lui ligure e ministro. La mia opinione è chiara; a Genova nel 2001 furono fatte  prove generali di fascismo Ne ero talmente sicuro che in quei giorni di Luglio 2001 io che lavoravo a 30 metri dal palazzo ducale dove si tenevano le riunioni e che ero stato dotato di pass per entrare nella zona rossa nei giorni precedenti il summit..............me ne andai con mia moglie alle Maldive per essere il più lontano possibile dal teatro degli eventi.
A Scajola uscì detto che aveva dato ordine di sparare nel caso i manifestanti fossero entrati nella zona rossa; poi smentì, disse che era stato capito male ma io resto convinto che Berlusconi, Fini (anche lui), Scajola cercassero a Genova la  prova di forza. I fatti della caserma di Bolzaneto, gli scontri violenti cercati dalle forze dell'ordine, il ragazzo ucciso in piazza Alimonta, si inseriscono, a mio avviso, in questo contesto
Nel 2002 il fatto disgustoso delle dichiarazioni su Marco Biagi. Il professor Marco Biagi, consulente del governo, viene assassinato dalle Brigate Rosse, Gli era stata tolta la scorta, da Scajola, malgrado le reiterate richieste di ripristino del professore che si sentiva in pericolo: il Ministro commentò in una conversazione con alcuni giornalisti nel corso di una visita ufficiale a Cipro, che  "Biagi era un rompicoglioni". Scajola si dimette da ministro  il 4 Luglio 2002
Comunque ritorna subito in auge e nel corso della stessa legislatura fa prima il ministro per l'attuazione del programma e poi il ministro delle attività produttive.
Tralascio di raccontare della linea aerea Fiumicino-Albenga, in pratica una linea per le esigenze personali dell' esponente ligure.
Dopo la parentesi del governo Prodi, dal 2008 Scajola rientra al governo come ministro dello Sviluppo Economico ma anche qui un nuovo infortunio (ma cosa volete che sia): emerge che la casa acquistata a Roma per 1.500.000 di euro é stata pagata per 600.000 euro "in bianco" dal ministro e per euro 900.000 in nero da ignoti benefattori a sua insaputa. In realtà la cricca Anemone-Balducci.
E così il 4 Maggio 2010 nuove dimissioni.
Ora é un anno e più che il nostro é in panchina e giustamente reclama, meritandosi a pieno titolo il "titolo" di questo post.

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