domenica 18 dicembre 2011

CESARE GERONZI E L'INTERVISTA DI ADO CAZZULLO - TERZA PARTE

Proseguo con il commento all'intervista - terza ed ultima parte

DOMANDA: fu lei a salvare Berlusconi dai debiti, portando Mediaset in borsa nel 1996 e rifinanziandola ancora prima di collocarne le azioni
RISPOSTA: Guardi, come Presidente della Banca di Roma e membro del CDA di Mediobanca più volte avevo sostenuto con l'imprenditore (sottigliezza) Berlusconi che la soluzione dei suoi problemi  era il collocamento in borsa. O la faceva l'IMI, o Mediobanca, o la Banca di Roma. Andammo ad Arcore in tre: Cuccia, Maranghi ed io. Berlusconi ci spiegò l'operazione in modo sintetico e preciso. Ma appena la nostra macchina uscì dal cacello, Cuccia disse a me, che ero seduto dietro accanto a lui:" Questa operazione non si può fare". E perchè, gli chiesi? "Perchè i bilanci sono falsi." Maranghi, che era seduto davanti, si voltò di scatto e rimase per tutto il viaggio di ritorno a Milano con il busto girato verso Cuccia, che proseguì: "Le cifre di Berlusconi non sono vere ma virtuali. Quanto vale un'antenna? Un'antenna non è un opificio" Lascio a lei valutare a che punto fosse l'evoluzione del pensiero in Mediobanca attorno allo sviluppo di un settore dell'industria che ha avuto ed ha ancora grande successo.
Qui i messaggi sono molteplici: A) Cuccia e Maranghi erano "obsoleti" nella loro visione delle cose, giudizio sul quale anche io concordo.   B) Io, Geronzi, sarei o sarei stato un Presidente Amministratore delegato perfetto per la Mediobanca del futuro. C) Messaggio per Berlusconi: ricordati che eri nei guai ed io ti ho salvato D)  messagio per Intesa San Paolo e Mediobanca: potevate farla voi, l'ho fatta io.
Osservo che nè Cuccia nè Maranghi sono in grado di smentire
Prosegue Geronzi: Ciò naturalmente nulla toglie al giudizio storico sulla grandezza di Enrico Cuccia, sulla sua opera che ha salvato l'asfittico capitalismo italiano. (bla, bla, bla) Forse se ne è ritardata l'evoluzione (giudizio buttato lì) ma senza quell'opera avremmo rischiato di essere una colonia economica
DOMANDA: E' sicuro che le tv commerciali avranno ancora grande successo, ora che lui non è più a Palazzo Chigi?
RISPOSTA: Sì, le Tv commerciali non mi sembrano affatto finite. Guardi la corsa a comperare la 7. Comunque alla fine Mediaset fu portata in borsa da IMI e Banca di Roma.Fu un affare per l'azienda (sicuramente)  ma fu un affare anche per noi (sicuramente) La quota di garanzia della bancafu di 300 miliardi, con le azioni a 7.000 lire. Quando furono ricollocate, 4 o 5 mesi dopo, valevano tra le 18 e le 21 mila lire. (meno buono l' affare per il "parco buoi" che le ha comperate magari a 20.000 lire e se le ritrova ai prezzi di ora, intorno ai 2 euro.)
DOMANDA: I partiti sono stati clienti altrettanto buoni? Compresi quelli della sinistra?
RISPOSTA: l'idea che io sia stato un banchiere politico  è una leggenda metropolitana. Nessun politico mi ha mai chiesto o ha mai ottenuto alcunchè. Io ho fatto il banchiere ed ho rigorosamente tutelato l'interesse della banca, dei risparmiattori e dei prenditori di credito (Presidente non le spari grosse. In effetti Lei è stato un banchiere "ecumenico" ma tutti sono passati da Lei)
DOMANDA: e' una leggenda metropolitana piuttosto diffusa.
RISPOSTA: è un luogo comune originato da una delle dodici o tredici fusioni che ho curato dal 1989. A Roma c'erano due delle banche dell' IRI, il Banco di Roma e il Banco di S.Spirito, che l'IRI doveva ricapitalizzare ad anni alterni, tante erano le perdite. Tra i clienti finanziati da entrambe le banche c'erano per esempio (guarda là) il Pci e l'unità (clienti ed indebitate da prima che arrivassi io, sottolinea implicitamente Geronzi). Dovetti farmi carico (che fatica, per puro spirito di servizio) dell'operazione di salvataggio dei crediti (messaggio all'attuale PD: ricordatevi sempre che vi ho salvati io)
DOMANDA: quali furono i suoi interlocutori e come si comportarono?
RISPOSTA.: furono D'Alema e Fassino con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto (messaggio: ricordatevene sempre, neh, che vi ho salvati io voi che di finanza non capivate un granchè. "Abbiamo una banca" Fassino ma che ingenuità)Ripeto: non sono stato mai un banchiere politico (ci insiste pure, ma tanto non ci crede nessuno) e non sono neppure mai stato un uomo di centrodestra (Presidente, Lei deve la sua ascesa, oltrechè alle sue qualita, al rapporto con Andreotti e Banca di Roma aveva due sponsor: De Mita rappresentato da Pellegrino Capaldo e Andreotti rappresentato da Lei). da giovane votavo repubblicano (appunto, da giovane)
DOMANDA: non votava DC?
RISPOSTA: No (povero Andreotti, nemmeno lo votava) Vorrei ricordare che Capitalia, nata da tutte queste fusioni, fece l'ultima in un momento che si intravedeva straordinariamente pericoloso, nel Luglio 2007. E la fusione con Unicredito creò valore per tutti  gli azionisti (No, Presidente, l'operazione fu un "bidone"che Lei rifilò, con il consenso della Banca d'Italia, a Profumo, una "polpetta avvelenata"e a  tirar su il valore del titolo era stato Arpe)
DOMANDA: oggi Unicredit non se la passa così bene
RISPOSTA: i problemi di Unicredit non derivano dalla fusione con Capitalia (no, manco un po') derivano forse dal contesto in cui è avvenuta la cacciata di Profumo. L'unica colpa che gli si può fare è di aver comprato troppo in fretta ( e troppo caro, aggiungo io, sia Capitalia in Italia che all'estero). Ma Profumo è un banchiere eccellente che conosce a fondo il proprio mestiere (prima lo ammazza e poi gli rende l'onore delle armi)
DOMANDA: da Profumo vi divise la linea su RCS. Lui intendeva uscire. Lei voleva restare.
RISPOSTA: Unicredit non ha mai posseduto un'azione RCS (certo, le possiede Mediobanca di cui Unicredit è il principale azionista) Capitalia acquisì una quota quando Romiti lasciò e i soci del patto avrebbero dovutorilevare le sue azioni. Mediobanca, per bocca del suo Presidente Galateri, disse di non essere interessata (Geronzi e Galateri sono amici per la pelle, ndr) Chiesi una verifica e sulla decisione di crescere in RCS ci fu in Mediobanca l'unanimità. Grazie al mio rapporto stretto con Giovanni Bazoli abbiamo superato questo ed altri momenti durissimi (messaggio: nei passaggi duri, in quelli che contano, io  e Bazoli siamo sempre uno affianco all'altro. Rammento che RCS possiede il Corriere della Sera, tra l'altro)
DOMANDA: che giudizio dà di Tremonti
RISPOSTA: E' definito da tutti intelligente, geniale, uomo quindi capace di tutto(anche di falsificare i conti dello Stato?). Per questo meno adatto a gestire istituzioni pubbliche (una coltellata a freddo, un "de profundis")
DOMANDA: quanto conta il Vaticano nella finanza?
RISPOSTA: Poco o niente
(Presidente, Presidente, vada a rileggersi "Vaticano spa" di Nuzzi. Ci sono dei riferimenti interessanti anche su di Lei. E poi sappiamo tutti che Berlusconi ha lasciato il campo per l'intervento forte e pesante, tra gli altri, del cardinal Bagnasco e della CEI)
DOMANDA: Conterà almeno l'Opus Dei dalle cui file viene Gotti Tedeschi, il presidente dello Ior
RISPOSTA: non è certo quella finanziaria l'attitudine principale che si richiede alla Chiesa (ipocrita) sia per il mandato divino (ipocrita) sia per la sua opera pastorale evangelica. Molto ordine è stato fatto da un po' di tempo nell'economia e nelle Finanze vaticane ( Marcinkus è morto,  Monsignor De Bonis è morto, Monsignor Dardozzi è morto). Quanto ad Ettore Gotti tedeschi, che è stato anche consulente di Tremonti (perfido) è un personaggio ritenuto preparato, che si è particolarmente esercitato nella demografia (perfido due volte, Gotti Tedeschi ha cinque figli e, a giudizio di Geronzi, si è espresso al meglio in tale campo. Distrutto, povero Gotti Tedeschi)
ULTIMA DOMANDA: e la massoneria?
RISPOSTA: La massoneria invece conta, forse conta molto, ed  è spesso segnalata come protagonista di snodi più importanti di settori politici e finanziari.
(se lo dice Lei, Presidente, le crediamo sulla parola)
MORALE E SINTESI DI TUTTA L'INTERVISTA: il Presidente, malgrado le sentenze di condanna e le sconfitte sul campo, è tutt'altro che morto ed è  pronto a scendere di nuovo in campo quando il mandato di Monti sarà esaurito, Messaggi ne ha mandati a tutti e, ultima chicca, la massoneria conta, altro se conta. Del resto si può essere cattolici e massoni. Iscritti alla P2 decine di cardinali e monsignori.
Chi vivrà, vedrà.

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