venerdì 16 dicembre 2011

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 OTTOBRE 2011

Di ritorno da un mordi e fuggi in Sicilia (partiti in mattinata con un volo delle 7,30 e rientrati con un volo delle 20,45 da Catania atterrato a Malpensa alle 22,45), ho aperto subito il sito della Bankitalia perchè sapevo che vi avrei trovato l'ultimo supplemento al bollettino mensile con i dati di finanza pubblica al 31 Ottobre. E ero curioso di vedere se il debito pubbblico fosse diminuito per il terzo mese consecutivo o, come pensavo, avrrebbe fatto registrare una inversione per riportarsi verso i più elevati livelli fatti registrare nei mesi estivi. Purtroppo avevo ragione. Il debito  è risalito in un solo mese di oltre 25 miliardi riportandosi a 1.909 miliardi, molto vicino al record assoluto di 1.911 registratosi in luglio. Conferma delle mie valutazioni secondo le quali un aumento mensile consistente è "strutturale"nella dinamica dei flussi  dei nostri conti pubblici. E continuo a chiedermi senza trovare risposta dove vada a finire tutto questo denaro visti i tagli effettuati nei singoli ministeri e nei trasferimenti agli enti pubblici territoriali e in totale assenza di spese per investimento in infrastrutture.
Altro dato estremamente negativo il calo di 25 miliardi in un solo mese dei titoli detenuti da "non residenti"(da 823 di fine luglio ai 798 di fine agosto -  cfr tavola 5) a conferma del proseguimento della fase di disimpegno degli investitori esteri iniziato in giugno. Rammento che i dati  circa i detentori esteri sono sempre sfasati di due mesi in quanto bankitalia deve raccogliere dati da tutto il mondo e assemblarli.
Altro dato preoccuante il calo della "duration"sceso a 6,7 anni contro i 7,6 di Agosto. Cosa vuol dire? che  la dottoressa Cannata, responsabile della gestione del debito pubblico, sarà costretta ad andare più spesso sul mercato con nuove emissioni. E' il rischio più grosso che corre il nostro Paese. Nel primo quadrimestre del 2012 scadono 200 miliardi di titoli(in gran parte BTP);
se prosegue la tendenza al disimpegno degli investitori esteri si creano le condizioni per il default.
Ecco perchè è vitale che il Prof. Monti non fallisca. Non è vero infatti che la manovra che ha fatto poteva farla anche Berlusconi. Il fatto è che se l'avesse fatta Barlusconi non sarebbe stata nè credibile nè creduta, mentre se la fa Monti è credibile e creduta. La differenza nel sentiment è  abissale e su questo elemento si gioca il futuro del nostro Paese.
Come si può rilevare c'è una linea d tendenza chiara e preoccupante. Per questo è vitale che il Prof. Monti non fallisca. Ne va del futuro del Paese e di quello delle nuove generazioni
Come si può vedere dal supplemento al bollettino mensile Bankitalia si possono ricavare dati estremamente utili dai quali, se letti correttamente, si possono fare previsioni attendibili di ciò che il futuro ci riserva.

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