lunedì 27 febbraio 2012

IL NUOVO INNO DEL PDL - GENTE DELLA LIBERTA'

Nei giorni scorsi, in concomitanza con il festival di Sanremo, il cavaliere ha anticipato il nuovo inno del PDL, composto - dice lui - in tre ore e mezzo da lui medesimo. che si chiama GENTE DELLA LIBERTA' e che accompagnerà la prossima campagna elettorale per le amministrative.
E' subito scoppiata una polemica con gli articolo 31 che hanno accusato di plagio il nuovo parto. La diatriba è, secondo me, di secondaria importanza. Quello che mi sembra più importante e inquietante è che il cavaliere ci riprovi con le stesse modalità e le stesse tecniche comunicative a distanza di quasi venti anni. I temi sono sempre gli stessi: il sogno, la libertà, il quanto ci vogliamo bene tra di noi, la mancanza di invidia, i giovani. Non voglio fare un commento analitico anche perchè l'inno è stato solo presentato, ha una veste provvisoria e sicuramente sarà "limato", soprattutto nella componente visiva, da esperti del settore.
Io mi limito a sottolineare che il nostro, ringalluzzito dalla sentenza di non luogo a procedere nel processo Mills (che grosso peso dal quale si è liberato), a conferma del detto "il lupo perde il pelo ma non il vizio", ci sta riprovando questa volta con obbiettivo "Il Quirinale". Supremo garante delle istituzioni e della democrazia. Il barone di Montesquieu ha già avuto alcuni sobbalzi nella dimora in cui si trova, Emanuele Kant ha avuto un collasso, Seneca si è già stracciato le vesti. ma poco potranno di fronte all'ineluttabilità della storia.

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