domenica 8 aprile 2012

IL CERCHIO MAGICO SI E ROTTO A BUSTO ARSIZIO

Busto Arsizio è un strana città. Un passato di florido centro industriale (la chiamavano la Manchester di Italia), un presente fatto di tante industrie medie e medio-piccole, di terziario avanzato, di professioni. Una città conservatrice, non c'è dubbio, che in passato ha trovato nella Democrazia Cristiana il suo punto di riferimento non discusso (il senatore Rossi è stato sindaco innumerevoli volte ed è rientrato in Consiglio Comunale ultraottantenne  per porre un argine - dal suo punto di vista -  al degrado della politica cittadina che, dopo la fine della prima Repubblica, ha trovato i suoi  punti di riferimento nel PDL e nella LEGA. Alle ultime amministrative il Pdl ha preso il 30,27%.e la Lega il.22,88% Ora io capisco, ma fino a un certo punto, il PDL che va bene a chi vuole mani libere, scarsi controlli, e piena libertà di agire e agli imprenditori che riconoscono in Berlusconi un loro sodale, ma la LEGA come ha potuto attecchire in una città industriale?
La Lega è un partito di militanti di base teneri come il burro ed ingenui come gli asini di paese ma assolutamente incapaci di esprimere valutazioni minimamente articolate. Pecoroni che sono stati condotti dal pifferaio  Bossi con il concorso operativo di Silvio Berlusconi                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           come zombi a credere alla favola della Padania (che non esiste) al mantra di Roma ladrona ( che esiste ma la Lega dove governa è peggio), che sono stati aizzati ad atteggiamenti biechi contro i"terroni" ( le Marche non hanno ancora capito dove si trovano) contro gli "stranieri", verso tutti coloro che non comprendono il dialetto locale e verso lo Stato.
Il farabuttismo di Berlusconi e il provincialismo di Bossi, condito di analoga quantità di farabuttismo, hanno fatto perdere 20 anni al Paese, venti anni decisivi nel corso dei quali il mondo è cambiato radicalmente.e al termine dei quali il Paese si ritrova con un debito pubblico enorme, un sistema industriale in forte difficoltà, infrastrutture invecchiate, sprofondato in una nauseante palude di corruzione che ammorba l'aria.e con la malavita organizzata che controlla economia e territorio.
Non l'avevano capito gli elettori della Lega che mentre loro andavano alle sorgenti del Po con le ampolle, l'Umberto andava in Svizzera?
Non gli era bastata Banca CredieuroNord?
Non gli erano bastati i voltafaccia nei rapporti con Silvio?
Ritenevano possibile che una come Rosy Mauro potesse fare il vicepresidente del Senato?
Non hanno guardato in faccia il tesoriere Belsito ora avvicendato?
Non si erano accorti che il Trota aveva l'intelligenza di una ameba?
Non si vergognavano ad applaudire uno come Borghezio?
Capisco nelle valli ma a Busto, suvvia.
Perché a Busto la Lega ha largo seguito e all'interno della Lega a Busto prevale l'anima più "integralista", diciamo così, e il cerchio magico ( ma chi l'ha inventata questa definizione?) cioè quel cordone sanitario (un firewall lo direi) che si è costituito come guardia pretoriana a difesa di un Umberto Bossi sempre più provato dalla malattia è largamente rappresentato:
- MARCO REGUZZONI, deputato nazionale e Capogruppo del partito alla camera
- FRANCESCO SPERONI,  suocero del Marco, deputato europeo,Capogruppo della Lega in consiglio comunale. e fino alla scorsa legislatura Presidente del Consiglio stesso
- PAOLA REGUZZONI = sorella del Marco, amministratore Delegato di AGESP SERVIZI, la in house providing nella quale sono concentrate le partecipazioni e le attività del Comune in settori di primaria importanza.
In sintesi , Busto è stata finora nelle mani del terzetto sopramenzionato, un gruppo familiare che ha ridotto il ruolo del sindaco alle attività di pura rappresentanza, come ieri sera al palazzetto dove ha sostenuto con il solito impegno e con la consueta indubbia visibilità la squadra, e poco più
Ma il cerchio magico è alla frutta:
la signora Manuela chiuderà la scuola bosina e farà da badante al marito
il Trota non c'nemmeno bisogno che si sprechi tempo a farlo fuori, fa tutto da solo; l'altro fratello Riccardo si era appena affacciato sulla scena politica ed esce subito dalla porta di servizio
la Rosy Mauro, detta la nera, ha talmente rotto le scatole a tutti che verrà espulsa con ignominia e verrà mandata al rogo Probabilmente tornerà a San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi dove è nata nel 1962 e magari farà da segretaria organizzativa per il suo compagno, il noto cantautore Piero Moscagiuro (sic)
- il tesoriere Belsito è già stato fatto fuori
Rimangono i tre bustocchi sui quali l'asse Maroni/Giorgetti avrà modo di concentrare il tiro con calma ma il loro destino è segnato.
A questo punto potrebbero esserci le condizioni  per una alternanza da parte del Centrosinista rispetto all'asse che ha sempre governato la città.
Occorrerà però che le forze di Centro Sinistra, e il PD in particolare, creino le condizioni perché ciò avvenga. Ma questo è un altro discorso che riprenderemo.

2 commenti:

  1. Soldi, sesso e secessione:
    "C'è qualcosa di nuovo oggi nell'aria...anzi d'antico" (Pascoli): soldi per Renzo, Riccardo e Manuela, sesso per Rosy, secessione per il 'popolo di Narnia'.
    Fine della barzeletta.

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  2. Mi ha incuriosito l'intervento dell'anonimo di cui sopra. Una persona di buon livello culturale, ironico, spiritoso ma non ho capito come la pensa, Quel riferimento al popolo di Narnia (mia moglie mi ha fatto una lezione a tutto campo) può essere interpretato in più modi e quel finale"fine della barzelletta" come lo devo vedere? Perchè non mi chiarisce il dubbio, signor anonimo? Restando anonimo se vuole.

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