martedì 15 maggio 2012

IL GOVERNO MONTI - LE MISURE A SOSTEGNO DELLA CRESCITA

Stavo raccogliendo le idee per trattare l'argomento delle misure che il Governo Monti sta prendendo e che intende prendere a sostegno della crescita, quando sono accaduti  contemporaneamente fatti che oggettivamente indeboliscono le posizioni di chi mette al centro di tutto il rigore finanziario.
La vittoria di Hollande in Francia, la sconfitta della CDU di Angela Merkel nelle parziali di domenica, l'avvitamento della situazione greca, le difficoltà di tanti paesi, in primis il nostro, a mantenere gli impegni sul pareggio di bilancio, una crescente tensione sociale in tanti Paesi del nostro Continente, fanno pendere la bilancia verso politiche più orientate alla crescita che diano respiro all'affanno di un vecchio continente che ha scoperto all'improvviso che il tenore di vita di questi ultimi decenni, lo stato sociale a fatica costruito sono a rischio.
Cosa deve fare Monti , secondo me, e tenuto conto che gli spazi sono stretti come ho cercato a più riprese di illustrare?
a)  sbloccare quanto più possibile i pagamenti arretrati che lo Stato deve fare ai suoi fornitori; sono i famosi 70 miliardi emersi solo recentemente e che stanno strozzando tante aziende;
b)  fare pressione sul sistema bancario affinché riprenda a finanziare con dovizia l'economia reale. Ho più volte ribadito che la BCE ha inondato di liquidità a basso costo(1%) il sistema bancario europeo con la prioritaria finalità di predisporre uno strumento di pronto intervento a sostegno delle emissioni pubbliche nel caso in cui il "mercato" non avesse assicurato le sottoscrizioni. Solo in subordine c'era l'obbiettivo di sostenere l'economia. Cercherò di dimostrare  nel post che dedicherò al "ruolo delle banche" perché è così difficile riaprire i rubinetti del credito e quale è il reale stato del sistema bancario europeo.
Quindi governo e sistema bancario debbono trovare le opportune sinergie per assicurare il maggior sostegno possible al sistema delle imprese;
c)  intervenire con determinazione su tutte le amministrazioni interessate affinché cessi lo " csandalo " dei mancati utilizzi dei fondi messi a disposizione dall' Unione Europea;
d)  continuare con determinazione estrema la lotta all'evasione perché solo da lì si possono recuperare risorse per poter ridurre la pressione fiscale sui ceti che la subiscono e far di conseguenza ripartire la domanda . Equitalia va forse condotta a svolgere il suo ruolo con maggiore "elasticità" e maggiore"umanità", ma convinciamoci che se lotta all'evasione deve essere fatta, deve essere fatta!
e) muoversi in tempi strettissimi  per l'elaborazione di una concreta azione di "spending review" senza guardare in faccia nessuno. Questo governo è perduto se si lascia condizionare o ricattare dalle forze politiche che lo sostengono. Ci sono margini larghissimi per ridurre il costo degli apparati, il costo della politica, e colpire la corruzione.
Prenda decisioni, le presenti in parlamento, ponga la fiducia, e poi ciascuno si prenda le sue responsabilità;
f)  il governo non deve avere paura di se stesso e non deve avere paura delle critiche che gli provengono da un personale politico completamente screditato che dovrebbe avere il buon gusto di tacere.
Salvo, ma solo parzialmente, il mio PD, IDV e la parte più concreta di SEL.Grillo è una novità che non può essere relegata nel recinto della "antipolitica" perché esprime esigenze concrete e reali-
g)  Monti deve convincerci (prima di dover convincere gli altri), che è l'unica risorsa su cui il Paese può contare in questo momento per evitare il tracollo. Lasci starnazzare le varie Santanché, Mussolini o i direttori del "Giornale" o di "Libero".  Non abbia paura di promettere "lacrime e sangue", ma non deve mai dimenticare che "lacrime e sangue" li deve chiedere innanzitutto e soprattutto ai ceti che più hanno e che meno hanno dato finora.
EQUITA', EQUITA', EQUITA' un moderno stato democratico non può e non deve essere una giungla in cui il più forte prevale, ma una comunità che cerca il "ben essere" della maggior parte dei cittadini.
Da qui parte tutto, le misure concrete sono poco più di un dettaglio. E comunque le misure per stimolare la crescita debbono essere elaborate e condivise a livello europeo, vista la stretta interconnessione tra le economie e le vicende dei singoli stati dell'Unione.                                                  

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