giovedì 31 maggio 2012

MASSIMO PONZELLINI

Oggi dedico il post al Dr. Massimo Ponzellini di cui è stato disposto due giorni fa l'arresto con le accuse di associazione a delinquere e corruzione. Il "caso" Ponzellini è secondo me emblematico dello stato di "notte dell'etica" che caratterizza il nostro Paese in questi bui anni di inizio millennio.
Una premessa e la spiegazione.
La premessa: non mi hanno meravigliato più di tanto i provvedimenti presi dai giudici milanesi. Ponzellini è uno dei banchieri più conosciuti del nostro Paese e da tempo lo avevo visto  allontanarsi dai sentieri virtuosi dei primi anni della sua carriera per imboccarne altri pieni di insidie e di pericoli.
La spiegazione:   Traccerò la biografia di  Massimo Ponzellini per poi  enunciare il mio pensiero al riguardo. Il nostro nasce nel 1950 a Bologna: è figlio di Giulio Ponzellini, Cavaliere del Lavoro e imprenditore di successo che è stato  per anni e anni nel consiglio superiore della Banca d'Italia e di una Castelli, nota famiglia di imprenditori del settore mobili per ufficio. Nato bene e nato ricco si è sposato meglio, come lui stesso amava prendersi in giro, visto che sua moglie è Maria Segafredo dell'omonima azienda produttrice e distributrice di caffè . Ottimi studi, ottima testa, ottime entrature, si laurea a Bologna e diventa assistente di Romano Prodi. (lo avrei fatto volentieri io). E' tra i fondatori di Nomisma di cui nel 1981 diviene direttore generale. Prodi se lo porta all'IRI dove rimane dal 1983 al 1990 in ruoli di vertice. Intraprende quindi una carriera internazionale partecipando alla costituzione della BERS della quale è direttore. Nel 1994 entra in BEI (Banca Europea degli Investimenti), l'istituzione bancaria più prestigiosa dell'Unione Europea, come Vice-President e Amministratore Delegato e vi rimane fino al 2003.
Fin qui nulla da eccepire, skill di assoluto primordine, lingue parlate perfettamente, carisma che gli deriva dalle sue origini borghesi, dalla ricchezza sua e della sua famiglia originaria ed acquisita, dalla indubbia preparazione, dal prestigio degli incarichi ricoperti e non ultimo dalla.........sua altezza (Ponzellini è altissimo). Io lo incrociai un paio di volte nel corso di convegni del periodo in cui lavorava in BEI
A questo punto qualcosa si guasta, o forse si era guastato prima, non lo so.
Si avvicina sempre di più alla politica, lui che fino ad allora era stato molto ecumenico e pluripartisan. Si avvicina alla Lega, in particolare a Giorgetti, e a Tremonti; Bossi con il suo solito "esprit de finesse" ha detto di lui in anni più recenti: ce lo abbiamo messo noi in BPM.
Perchè, e qui arriviamo ai nostri giorni, dopo aver coperto la carica di Presidente di Impregilo, indicato da Marcellino Gavio (mamma mia), da Ligresti (mamma mia tre volte) e da Benetton (mia madre mi diceva sempre: se frequenti cattive compagnie, poi diventi come loro),nel 2009 diventa Presidente di Banca Popolare di Milano, sembra per una convergenza di interessi - così scrive il quotidiano "La Repubblica"- tra Tremonti  (mamma mia 5 volte) e Geronzi (mamma mia 5 alla enne volte)
Alla BPM cosa fa il Ponzellini; premesso che in BPM i voti in assemblea vengono calcolati per "capita"e non per numero di azioni possedute, "governance" che hanno studiato anche nel Botswana e nel Burundi senza riuscire ad arrivare a tanto e che in BPM sono i sindacati interni (si fanno chiamare "amici della BPM") a fare il bello ed il cattivo tempo in materia di carriere, promozioni, emolumenti e quant'altro, lui lascia al sindacato tutto questo vasto campo d'azione, ed in contropartita ottiene carta bianca in materia di fidi e di operazioni "border line", in pratica fa una banca nella banca (come Monsignor de Bonis  nello IOR ai tempi di Marcinkus), ben coadiuvato dal Direttore generale Chiesa dando fidi e appoggio a personaggi come Francesco Corallo, finora incensurato e da ieri latitante, nato a Catania (.......azz; glielo dico sempre a mia moglie..............possibile che i siciliani ci sono sempre e dappertutto in queste vicende?) nel 1960. Il Francesco Corallo ha un padre un po' ingombrante, Gaetano, un tempo vicino ai Santapaoloa ed ora ritiratosi dagli affari, e si occupa di "gioco d'azzardo" legale (sapete quelle macchinette che si trovano ormai in tutti i bar e quelle sale gioco anche esse parecchio diffuse) facendo a lui capo una società che controlla il 30% del mercato italiano. Politicamente il Corallo è vicino al PDL sottoarea Alleanza Nazionale(Fini e Laboccetta) ma va d'accordo con tutti gli appartenenti all'area.
E l'Atlantis (la società di Corallo che gestisce il "bussiness") riceve  dalla BPM un finanziamento di 148 milioni di euro (sono tanti, credete a me)  pur essendoci parecchie zone d'ombra nella sua attività, in primis la compagine sociale estero vestita e per il disturbo Ponzellini si fa versare un milione di euro accompagnati dalla promessa di  altri 3,5 milioni  di sterline, 100.000 al mese)
Inoltre Ponzellini, che si avvale della stretta collaborazione di un consulente di fiducia della BPM, Antonio Cannalire (un nome, un programma), tiene buoni contatti con Marco Milanese ex chiacchierato braccio destro di Tremonti, e con esponenti di spicco del mondo politico che spesso sollecitano afffidamenti diciamo un po' spinti in favore di iniziative economiche amiche: Ignazio Larussa (quello che parla benissimo inglese, tanto per capirci), Paolo Romani, ex ministro dello sviluppo economico nel governo  Berlusconi, Marco Dell'Utri, figlio di Marcello (toh chi si rivede) Paolo Berlusconi, che ha sempre avuto bisogno dell'aiutino, per non parlare di Ligresti (sempre in mezzo questi qua) e, dulcis in fundo , la Daniela Santanchè, che è una imprenditrice di successo e.............vuoi negare un fido alla sua "Visibilia"(anche qui un nome un programma)
Conseguenza di tutto: da due giorni Ponzellini è ai domiciliari (poteva andargli peggio)con un pesante carico di accuse
Morale della favola, secundum Pirani:
Se anche uno come Ponzellini, nato ricco, sposato ricchissimo, che guadagna un sacco di soldi, non resiste alla tentazione della "mazzetta" (anche quelle grosse si chiamano così) e delle frequentazioni pericolose, a chi dobbiamo chiedere comportamenti etici in questo Paese: alle casalinghe di Voghera? Che pena infliggere a Ponzellini: non spetta a me indicarla, spetta alla magistratura. Da parte mia mi limiterò a fare una telefonata a Saint-Just che mi sta sempre più simpatico e che è morto, diciamo così, giovane. La telefonata, per chi non lo avesse capito, è virtuale
Dalle terrazze di Cunardo 31 Maggio 2012 ore 5,30 (mi sono appena svegliato, l'ho scritto ieri sera)

2 commenti:

  1. se non erro,hai "trascurato" un particolare;se non erro- Il Corallo ha "vinto",per il territorio italiano, una finta gara d'appalto per il gioco d'azzardo on line ,assegnatogli dal Governo TremontiBerlusconi.Il Corallo fa parte della cosidetta mafia pulita,che investe in cose legali di Cosa Nostra,cioè la mafia dei colletti bianchi e delle finanza internaz.
    Sui suoi superscafi,nei mari dei caraibi e persino in quelli mediterranei,sono passati diversi pezzi da novanta del pdl- Quello ke mi fa specie pero',è che nel cda di BPM siedono quei" sindacati" che dovrebbero......-Sic!!!!

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  2. Mi meraviglia, caro Nino, che ti faccia specie ciò che ti fa specie.

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