Oggi è il primo Maggio e in molti Paesi il giorno viene festeggiato come "Festa del Lavoro" o "Festa dei lavoratori"che intende ricordare le lotte del movimento dei lavoratori e dei sindacati per affermare la dignità del lavoro, la dignità delle condizioni del lavoro. E serve, secondo me, a ricordare che le conquiste fatte in decenni di lotte, di sacrifici, di prezzi anche molto alti pagati, non sono un dato acquisito una volta per tutte ma debbono essere difese ogni giorno con convinzione.
Non voglio in questa sede dilungarmi più di tanto, voglio solo ricordare:
a) in Italia la festa fu istituita nel 1891, soppressa nel 1925, ripristinata nel 1945;
b) l'articolo 1 della nostra costituzione recita "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro", a sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, che il lavoro è la "centralità" intorno alla quale si svolge e si sviluppa la nostra dignità di cittadini e ci impegna tutti a difendere il "principio"con estrema convinzione e con la necessaria duttilità in relazione alla storia di ciascun Paese, alla realtà che evolve continuamente e che quindi richiede aggiustamenti,ma comunque tenendo sempre ben chiaro "il principio".
c) in questa delicatissima fase della nostra storia repubblicana, nel pieno di una crisi che morde e morderà ancora per parecchio tempo, abbassare la guardia sarebbe esiziale. Ciò non toglie che deve essere continuata con pazienza, umiltà, spirito di servizio alla Nazione, l'azione di monitoraggio e di confronto con le parti sociali per una continua manutenzione delle norme affinché possano continuare ad essere "pragmaticamente" ed "operativamente" la pietra angolare cui fare riferimento come cittadini e lavoratori.
Oggi noi andremo a Vigevano per una dovuta "visita" al cimitero dove riposa il nonno di Milena, quello che era a Livorno e che, coerentemente con le idee nelle quali aveva creduto e per affermare le quali aveva "pagato", ritenne giusto morire il primo Maggio, quello del 1978. Pur in coma da parecchi giorni, infatti, fece ricorso alle sue ultime energie per farcela e terminò la sua esperienza terrena alle 2,30 del giorno che simboleggiava e incarnava i principi in coerenza dei quali era sempre vissuto.
Inoltre il 1 Maggio è anche l'anniversario della nascita della mamma di Milena, mancata ormai da tanti anni. Coincidenza o fatalità, resta comunque il fatto che questa data è per lei particolarmente significativa; da trenta anni lo è anche per me.
Un ricordo affettuoso di tutti e due, un ricordo vivido di tutti coloro che hanno lottato nei secoli per l'affermazione della dignità del lavoro e sui luoghi di lavoro, una sollecitazione al Governo Monti e al suo ministro Fornero, alla Confindustria e ai suoi vertici, al movimento sindacale a usare saggezza ed equilibrio, equilibrio e saggezza nel confronto che li vede protagonisti in queste settimane e in questi giorni.
Nessun commento:
Posta un commento