giovedì 15 novembre 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 SETTEMBRE 2012

E' uscito il consueto bollettino mensile della Banca d'Italia con i dati sul debito pubblico aggiornati al 30 Settembre ( per chi fosse interessato a leggere il documento completo Bankitalia......statistiche...........finanza pubblica...........fabbisogno e debito). Il documento è aperto da una nota metodologica in quanto sono intervenute alcune variazioni nella metodologia  di aggregazione dei dati, variazioni  che, comunque, sono praticamente irrilevanti .
Il documento è stato per me una sorpresa poco piacevole. Nei due ultimi post dedicati all'argomento in cui commentavo i dati a fine luglio e a fine agosto affermavo che si cominciava ad intravedere una inversione di tendenza nella formazione del debito, una debole luce in fondo al tunnel,  in quanto per due mesi consecutivi il debito aveva cominciato a scendere, cifre modeste che sembravano però indicare una linea di tendenza.  Scrivevo anche che i conti andavano attentamente monitorati perché............una rondine non fa primavera.
In effetti i dati sono stati una amara sorpresa: Sono stato sempre del parere, infatti, e l'ho scritto, che il governo Monti dopo la prima fase in cui l'obbiettivo primario era quello di evitare il default, avrebbe messo in moto un circolo virtuoso che coniugasse riduzione del debito e "ripresa" del ciclo economico. Così invece sembrerebbe non essere: il debito nel solo mese di Settembre è salito di quasi 20 miliardi portandosi al nuovo record assoluto di 1.995 miliardi. E' vero che il mese di Settembre è tradizionalmente un mese pesante ma un appesantimento di tali dimensioni lascia presumere che la cura Monti non sia efficace e continuo a chiedermi sempre di più: ma dove va a finire questa enorme massa di denaro? dove sono esattamente le falle dalle quali escono somme così ingenti? Io sinceramente non lo so e non lo capisco. Io ragiono e traggo delle conclusioni, anzi degli orientamenti, ma a questo punto qualcuno ci deve dire cosa sta avvenendo.
Perché è ovvio che entro l'anno supereremo la soglia, anche psicologica, dei 2.000 miliardi addirittura superiore alle previsioni che il governo ha inviato alle autorità comunitarie in Settembre  in cui si parla di 1.975 (cfr, mio post del 1 Novembre).
Quanto al dettaglio i BTP raggiungono la cifra di 1,500 miliardi mentre il debito in mano a soggetti non residenti è pari al 35% del totale.
Un altro elemento di debolezza è il fatto che la "duration" cioè la vita media residua del debito in pochi mesi è scesa da 7,8 a 7,2 anni il che va interpretato con il fatto che la dottoressa Maria Cannata, della quale ho parlato più volte, ha dovuto offrire titoli di durata "corta" per invogliare gli investitori a sottoscriverli il che ha come conseguenza un maggior "affanno" in futuro nella gestione del debito.
Io ho sempre sostenuto pienamente il Premier Monti, che ha il merito storico di aver salvato il Paese. Da qualche mese peraltro dico che la seconda fase deve essere caratterizzata da un riequilibrio sociale e da misure atte a favorire la ripresa. Finora non vedo né l'uno né le altre. Se poi, in questo contesto, il debito continua a crescere per le cifre di cui sopra, allora il prof. Monti mi deve delle spiegazioni perché io, con la logica, non capisco.

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