martedì 15 gennaio 2013

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 NOVEMBRE 2012

E' uscito il consueto supplemento al bollettino della Banca d'Italia con i dati di finanza pubblica aggiornati a fine Novembre.
Chi segue questo blog e chi mi conosce sa che ho visto con estremo favore l'avvicendamento tra Berlusconi e il professore. A Novembre del 2011 il nostro Paese era   in default e solo il prestigio di Monti ha evitato la catastrofe. Approvo inoltre praticamente in toto la politica di Monti fino all'estate anche se alcune grosse incrinature si cominciavano ad intravedere. Mi riferisco in partic olare agli errori della Fornero, grossi errori in materia di riforma pensioni, esodati e articolo 18.
Rimaneva estremamente positivo il miglioramento dell'immagine internazionale dell'Italia, le minori tensioni sul nostro debito sovrano, la netta diminuzione dello spread che rimane la "misura" della credibilità di un Paese sotto il profilo del "sentiment" ed ha una rilevanza pratica di grande  importanza; rammento che con un debito di 2.000 e passa di miliardi, ogni punto in meno significa risparmiare 20 miliardi l'anno
Fate questa premesse, iniziato un monitoraggio accurato sulle spese dello Stato e degli enti pubblici territoriali attraverso la cosiddetta "Spending Rewiew" affidata ad uomo esperto ed onesto come Bondi, ci si aspettava che i conti pubblici cominciassero a registrare  miglioramenti progressivi e sempre più significativi.
Invece no: il bollettino evidenzia una cifra complessiva di Stock di debito che si colloca a 2.020 miliardi, nuovo record assoluto, e con un aumento nel solo mese di Novembre di ben 5.975 milioni.                                                                        Mese  di Novembre nel quale di solito si registra una riduzione rispetto al mese di Ottobre ( nel 2011 la riduzione fu di 4 miliardi) in quanto a Novembre si pagano i conguagli fiscali. Monti ha preso in mano il Paese a Novembre 2011; il debito pubblico era allora (dati a fine Settembre) di 1.891 miliardi. Dopo 14 mesi il debito è a 2.020 con un incremento in termini assoluti di 129 miliardi.
Il tutto in costanza di una politica che non ha concesso nulla in termini sostegno ai ceti più disagiati, di sostegno alle imprese, di redistribuzione del reddito.
Da tempo mi sto chiedendo dove "va a finire" tutta questa massa di denaro, quali siano i centri di spesa che incidono di più, se ci sono centri di spesa occulti Io seguo la logica che mi porta a certe conclusioni e..............non capisco

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