Stamattina salgo con il mio amico Leonardo all'Aprica. E' da tanto che non ci vado dopo averci tenuto casa per vent'anni. Non mi fido a sciare e allora............"occhio non vede, cuore non duole".
Ho cominciato a sciare tardi, a poco meno di vent'anni, e quindi mi sono sempre trascinato difetti di impostazione. Però ero arrivato ad un livello che mi consentiva di andare dappertutto e di divertirmi. E poi i miei amici e le mie amiche mi hanno sempre riconosciuto coraggio ai limiti dell'incoscienza. Il problema nasceva dal fatto che, non sapendo impostare le curve come "il faut,"tendevo ad andar dritto e quindi ad acquistare velocità. Una volta ho piegato uno sci che mi era rimbalzato in testa dopo una caduta in velocità. La testa, dura, aveva riportato una grossa lacerazione con parecchio sangue che ne usciva ( ma era bastato metterci su un po' di neve compressa a mo di palle di neve e l'emorragia si era subito fermata.), lo sci ne era uscito malconcio.
Oggi il tempo è brutto ma domani è previsto bello. Pregusto già il piacere di prendere il sole a quota 2000 e poi scendere a farci un piatto di pizzoccheri. E la sera andare dal nostro comune amico Adriano a dire puttanate e a berci una grappa o un whiskey di ottima qualità
Ho una "comanda" di cose da comperare: burro, lardo, pane ai semi di girasole, funghi porcini ne abbiamo, marmellata ai mirtilli .
Vado a preparare le cose da portarmi.
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