domenica 21 aprile 2013

IL QUADRO POLITICO ISTITUZIONALE

Non c'è che dire. Ci azzecco quasi sempre anche se talvolta mi faccio prendere dal "cuore" e non "dalla ragione" per cui vado incontro a forti delusioni, l'ultima delle quali maturata negli ultimi giorni (mancata elezione di Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica). Ma sarà l'ultima.
Il giorno 8 Aprile ho pubblicato un post dallo stesso titolo di quello che state leggendo; in precedenza avevo lanciato parecchi allarmi rossi per allertare sul pericolo di un "inciucio" colossale che si configurava in un governo di larghe intese a trazione PD/PDL con Massimo D'Alema alla Presidenza della Repubblica. Ho sbagliato nell'individuare l'inquilino del Colle solo perché le menti fini del PD, in sintonia e comunità di intenti con le menti fini del PDL, hanno tirato troppo la corda e dopo aver bruciato Marini e soprattutto Prodi  - al quale è stata tesa una trappola perfettamente studiata a tavolino e caratterizzata anche dallo sberleffo ( un voto a Vittorio Prodi , un altro a Massuimo Prodi, surreale) non potevano presentare D'Alema come candidato (la congiura sarebbe stata troppo evidente); e anche Berlusconi era giunto alla conclusione che con tutti i casini e gli acciacchi che ha anche per lui l'obbiettivo "colle" era diventato irraggiungibile.
E allora che si fa?
a) si elegge Napolitano Presidente della Repubblica. Soluzione di emergenza per prendere tempo (poi magari tra un anno o due Napolitano si dimette). Io ho stima nel complesso nei confronti del Presidente Napolitano ma così, oggettivamente, è diventato garante dell'inciucio e non ci fa una gran figura. Del resto ho l'impressione che da sempre Napolitano sia convinto che questo sgangherato Paese allo sfascio possa essere governato soltanto "inciuciando". Non condivido ma capisco.
b) si fa un bel governo "di larghe intese" che evita il ricorso anticipato alle urne e garantisce 5 anni di governo "equo e solidale" (mi auguro venga colta l'ironia dell'espressione) con tutte le componenti rappresentate.
Giuliano Amato premier, l'archetipo prototipo dell' inciucio. Platone ha pensato a lui quando doveva decidere chi mettere nell'iperuranio a rappresentare l'idea. In subordine Enrico Letta che per fare un inciucio non deve nemmeno uscir di casa.
Massimo D'Alema ministro degli esteri; lo ha già fatto e poi in questi anni ha fatto corsi di inglese a non finire.
Mario Monti all'economia, lo conoscono tutti a livello internazionale, la Germania lo adora, il Bildenberg group ha espresso la sua soddisfazione.
Sallusti al MINCULPOP con Belpietro viceministro
Mara Carfagna alle pari opportunità
Brunetta al MINISTERO DELLA PACIFICAZIONE NAZIONALE
Roberto Maroni ministro per le riforme (tanto non si fanno)
c) il porcellum non si tocca. E' così comodo. Sei a me fedele? ottavo in lista. Non ti voglio far eleggere? Dodicesimo. Siamo tornati al feudalesimo senza nemmeno accorgercene.
d) una mano lava l'altra. Voi non rompete le scatole sul Montepaschi e noi non rompiamo sui vari processi del signor B. Ognuno ha le mani libere nella gestione degli appalti e delle commesse dello Stato e degli enti pubblici territoriali secondo criteri ripartitori equi e solidali  ( Cencelli's theory)
Di quello che pensa la gente e, soprattutto, di come andrà a finire non ci preoccupiamo più di tanto.
Grande rispetto, per contro, per la gerarchia di Santa Romana Chiesa che tutto capisce, tutto accoglie e tutto perdona.
Una ultima notazione. La base PD ha mandato centinaia di migliaia  di messaggi attraverso Facebook, Twitter ecc.  chiedendo: 
Perché Rodotà non andava bene?
Ve lo debbo spiegare di nuovo?
Tutto si incastra, tutto si tiene, tutto si comprende, se si guarda con freddezza e senza alcuna indulgenza alle ragioni del cuore. Io quello che debbo fare lo so benissimo, l'ho già detto e l'ho già scritto. Lo farò.
GOD BLESS ITALY che della protezione divina ha estremo bisogno.

1 commento:

  1. ti invito a "rivedere " le ultime tre inquadrature del "il caimano" di Nanni Moretti,che definisco novello Nostradamus- Questo "genio del cinema" bisogna esorcizzarlo..

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