Piuttosto mi preoccuperei dell'interesse della Popolare di Vicenza , banca che mi convince poco. Accertino bene, proprietà e forze sindacali, la portata degli impegni che l'acquirente andrebbe ad assumere e le garanzie che andrebbe a dare perché si potrebbe perdere la "marchigianità" dell'Istituto senza acquistare alcunché in termini di gestione. Poi occorre che la "cordata" di imprenditori esca chiaramente allo scoperto quantificando il loro impegno. Sarebbe poco serio che "cordata" ed "acquirente esterno" fossero solo paraventi e che la maggior parte dell'impegno finanziario fosse accollato al "pubblico indistinto", dato per scontato che le Fondazioni non hanno liquidità. E poi bisogna vedere i risultati della semestrale, incrociando le dita nella speranza che non emergano ulteriori sorprese.
BLOG DI UN CITTADINO DELL'UNIONE EUROPEA, DELLA REPUBBLICA ITALIANA, DELLA REGIONE LOMBARDIA, DELLA PROVINCIA DI VARESE, DEL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO
sabato 20 luglio 2013
ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE
La situazione di Banca delle Marche evolve come era facile prevedere. Il direttore generale Goffi (il lavoro sporco lo fanno fare a lui) ha incontrato le parti sociali ed ha anticipato che il piano industriale in corso di definizione prevede la cessione di Cassa di Risparmio di Loreto (sarebbe interessata la Banca Popolare di Vicenza), la cessione di 50 sportelli e l'esternalizzazione del Centro Contabile. I sindacati hanno già preannunciato la mobilitazione e giornate di sciopero che, a mio avviso, non servono assolutamente a niente. Bisogna vigilare prima; fare la voce grossa "dopo" è un mero esercizio retorico.
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