martedì 19 novembre 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

So bene che alcuni dei miei amici più stretti hanno l'orticaria al solo vedere il titolo ma, se mi volete bene, pazientate: non leggeteli, gli articoli su Banca delle Marche, ma capitemi.
In uno dei miei ultimi post avevo scritto che molto era emerso su Banca delle Marche ma che molto di più doveva ancora emergere..................ed infatti. Cominciamo dai peccati veniali, che però in altre nazioni verrebbero considerati gravi e mortali.
LA AUDI 5 di Massimo Bianconi
Tra i tanti "fringe benefits" di cui poteva usufruire il direttore generale c'era anche l'utilizzo di una AUDI 5 presa in leasing dalla banca con un canone mensile di 1.500 euro. Niente di male; l'auto di servizio è di norma nei contratti con la dirigenza, sia nel settore bancario che nel settore industriale. L'anomalia, invece, risiede nel fatto che la lussuosa vettura non veniva utilizzata quasi mai nelle Marche, dove il direttore generale operava, bensì a Rapallo, Cortina, in Versilia o in altre località dove la famiglia ha degli interessi. Scendeva invece immancabilmente nelle Marche, la vettura, quando c'era da montare le gomme invernali o da fare il tagliando o una revisione.
Allora domanda sorge spontanea: ma chi guidava quella vettura mentre il DG era al lavoro? Voi che ne dite? Io un'idea ce l'ho ma mi sembra impossibile una simile caduta di stile da parte di uno come Bianconi. Mah, speriamo di no.
LE LIQUIDAZIONI DI BIANCONI
E passiamo ad aspetti di maggiore sostanza. 
Bianconi ha preso 2 liquidazioni:
- la prima di 1,5 milioni di euro nel luglio 2011 in concomitanza con la "finta" interruzione del rapporto di lavoro di cui ho già parlato.
- la seconda di 2,3 milioni nel 2012 al momento della definitiva uscita dall'Istituto nel settembre 2012
La Banca d'Italia, nel verbale di fine ispezione contesta al CDA la prima erogazione in quanto la finta interruzione del rapporto di lavoro è stata "concordata" tra il direttore generale e il CDA proprio per eludere la norma, entrata in vigore il 1 Agosto 2011, che impone di legare le remunerazioni dei massimi dirigenti degli Istituti di credito ai rischi assunti. Visto quello che è emerso dopo quel milione e mezzo di euro non avrebbe dovuto essere erogato. Che può essere successo? che Bianconi, vedendo addensarsi nerissimi nuvoloni all'orizzonte, abbia parlato con il Presidente per "uscire" in fretta portando a casa una bella sommetta. Presidente era a quel tempo Michele Ambrosini, espressione della componente pesarese. Perché Ambrosini porta in CDA una proposta così chiaramente individuabile come un favore fatto al DG visto che contestualmente lo stesso veniva riassunto con un buco temporale di soli venti giorni? Delle due l'una: o Ambrosini non si è reso conto di ciò che comportava quel contratto o................se ne era accorto fin troppo bene.
Nel 2012 è Presidente Lauro Costa e Bianconi concorda una ulteriore  buonuscita di 2,3 milioni(in totale quindi 3,8) in vigenza delle norme entrate in vigore il 1 Agosto 2011 che legano le buonuscite ai rischi assunti, il cui rispetto è tantopiù necessario in presenza di una risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. E, aggiunge Bankitalia :" senza tenere in alcun conto degli esiti di pregressi interventi ispettivi nè dell'intervento della vigilanza del Giugno 2012 - quindi solo alcune settimane prima - sull'operato del predetto dirigente" Anche qui, perché Costa fa questo accordo e lo fa passare in Consiglio? E perché il consiglio non tiene in alcun conto le osservazioni dei consiglieri Cesarini e Grassano, uomini che avevano ricoperto ruoli apicali nel sistema bancario nazionale e che erano entrati solamente da pochi mesi in CDA.? E' vero che Bianconi aveva presentato una semestrale con 42 milioni di utile, ma un po' di prudenza non avrebbe guastato, visto anche quello che aveva evidenziato Bankitalia. Io stesso, che spesso sono un ingenuo, in un articolo del 29 Luglio 2012, scritto a Senigallia, che commentava l'uscita di scena di Bianconi,  chiudevo l'articolo, con un filo di sarcasmo, con queste testuali parole:
" mi auguro soltanto che il bilancio di Banca delle Marche non nasconda sorprese. Talvolta capita"
"Intelligenti, pauca" dicevano i nostri progenitori.

Post scriptum:
ma cosa si aspetta a sospendere la compravendita di azioni della banca? Ovviamente i corsi vanno sempre più giù e possono indurre qualcuno a vendere "per disperazione" a prezzi vicini allo zero. Si congeli la situazione.

1 commento:

  1. Ma dai, chi si dice stufo di questa storia? È molto meglio di un romanzo di Dan Brown. Non mi perdo una puntata.
    Ciao grande Alberto!
    Carlo

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