sabato 21 dicembre 2013

CORSO DI EGIZIANO GEROGLIFICO

Gli amici sono uno dei beni più preziosi della vita, ne siamo tutti convinti, ma talvolta pur restando "preziosi" rischiano di diventare "pericolosi" per la salute psicofisica.
Mi spiego: Peppo Ducoli è di poche settimane più giovane di me, è stato dirigente in seno al Gruppo Pirelli, abita a Castellanza ed è un egittologo non professionista ma con conoscenze della materia molto approfondite. Ci siamo conosciuti nel contesto della Università della terza età di Castellanza dove ha avuto la bontà di seguire qualche mio intervento. Non ci possiamo definire "amici stretti" perché ci conosciamo da poco tempo e ci vediamo saltuariamente, ma c'è feeling sia in campo politico, sia nei comuni riferimenti culturali, che nella concezione della vita.
Qualche giorno fa ha scritto su facebook che per Natale si era autoregalato il "Corso di egiziano geroglifico"(autori Pierre Grandet e Bernard Mathieu) ..............845 pagine di sofferenza ha precisato.
Dopo aver messo un "mi piace" ho scritto:
"Peppo, se mi dici dove posso trovarlo, me lo autoregalo anche io, Io che sono il diretto discendente dell'Immagine vivente di Amon" (l'unica cosa che so  è che Tutankhamon significa "l'immagine vivente - ank - di Amon" Poi ho aggiunto: "se per te saranno 845 pagine di sofferenza, per me saranno  almeno 1.690"
Perché, mi ha risposto : ne vuoi comperare due copie? No - ho replicato - è che tu in materia ne sai almeno il doppio di me"
Mi ha indicato il sito internet dove potevo trovarlo, l'ho ordinato e lo aspetto per lunedì.
Certo è che un corso di geroglifici di 845 pagine o lo leggi prima dei vent'anni, e magari diventi un egittologo professionista, o lo affronti libero da impegni di lavoro. In mezzo è praticamente impossibile.
Il mondo degli Egizi mi ha sempre affascinato; la loro cosmogonia, le tecniche costruttive, il livello delle loro conoscenze, i colori vivi delle loro pitture murali, tutto suscita la curiosità e l'interesse. Premesso che il personaggio che più mi ha intrigato è AMENOFI IV, il quale prese il nome di AKHENATON dopo aver imposto il culto di una sola divinità, il disco solare, ATON. Analogie evidenti con il Dio unico degli ebrei.
Durò diciassette anni, non poteva che finire visto gli interessi che aveva leso - la classe sacerdotale delle tante divinità che popolavano il panteon egizio - ma fu un tentativo coraggioso e solitario. Accanto a lui ebbe NEFERTITI, bellissima ci appare dalla delicatissima e finissima testa che ci è pervenuta e che è esposta a Berlino.
Ho l'impressione che questo blog ha trovato un altro argomento su cui riflettere. Del resto è o non è uno zibaldone?                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

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