mercoledì 26 febbraio 2014

I DISCORSI DI INSEDIAMENTO DI MATTEO RENZI

I discorsi di insediamento di Matteo Renzi alla camera ed in senato non sono piaciuti. Non ho letto alcun commento positivo. E' stato accusato, il nuovo primo ministro, di infantilismo, di superficialità, di mancanza di concretezza ecc.ecc. In taluni casi si è arrivati allo sberleffo.
Io invece il discorso l'ho apprezzato, almeno nell'impianto. Cosa doveva fare Renzi?  Riempire i suoi discorsi di cifre, di obbiettivi da realizzare citando dettagliatamente fonti di copertura? No, lui ha fatto quello che doveva fare, secondo me. Ha cercato di volare alto, ha voluto presentare se stesso, i suoi principi e i suoi valori; non vogliamo sbilanciarci, diciamo le idee portanti e le linee operative di quella che sarà la sua azione di governo. Perché, questa è la mia opinione, se non vogliamo sbagliare nuovamente è necessario che noi cittadini ed il nuovo Presidente del consiglio ci fermiamo un attimo a riflettere sulle priorità, sul tipo di società che vogliamo costruire, senza paura di infilare la punta della lama  nelle purulenze della Repubblica. Renzi ha cercato di farlo e mi è sembrato proprio il bambino della favola. L'Italia (Il re)  è nuda di fronte a se stessa. Ormai non si può nascondere più niente, i nodi verranno tutti al pettine e si dovrà ricostruire dalle macerie un intero mondo di valori. Questo dovrà farlo la generazione di Renzi, pensando al futuro del Paese. Ci riuscirà? Non lo so. Lui ha cercato di volare alto e questo è apprezzabile. Certo non è nè Luther King nè Bob Kennedy ma forse ha provato  pensare , e questo da noi accade raramente, alle future generazioni, ai suoi figli e a quelli che verranno. Uso il forse perché non mi fido, ma se il suo volare alto lo percepirò veritiero gli riconoscerò i suoi meriti perché dei mesterianti della politica nessuno si ricorda, di chi ha cercato di guardare più lontano sì. Visione lunga, scrisse Padoa-Schioppa. Principio che rimane sempre valido.
Allego a questo post il video del famosissimo di scorso di Martin Luter King, quello molto meno conosciuto di Bob Kennedy sul PIL ed uno stralcio degli interventi di ieri di Renzi

2 commenti:

  1. Hai ragione Alberto, anche a me hanno dato molto fastidio tutti questi soloni paludati che hanno pontificato in questi giorni.
    Io non so chi ce lo ha messo, e penso che me lo dirai tu, pero' in questo giovane io ho trovato un soffio di aria fresca.
    Il suo compito non è facile, per tanti motivi, a cominciare dall'establishment dei vari Ministeri che sono il nemico puntuale di ogni governo, ma spero tanto, per il mio Paese, che qualche successo arrida.
    Mi è piaciuto molto invece il commento di Vittorio Zucconi che avvicina l'approccio di Renzi al mondo politico a quello che ebbe Ronald Reagan che seppe riprendere ed incarnare il malcontento del popolo USA verso la sua casta.
    E io gli auguro il memento audère semper di vatiana memoria.
    Ma ci pensi che mi toccherà votare PD ?

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  2. Mon Chèr Patriziò (ti rispondo in francese che per te ormai è la prima (pas vrai..............c'est toujours l'italien)....cominciare la giornata leggendo il tuo intervento è cominciarla bene. Che dirti? Che come al solito sono completamente d'accordo con te. Non so se ti toccherà votare PD. E' certo, invece, che l'acqua dello stagno non è più piatta, e questo è già un buon inizio.Bonne journée a toi et a ta famille

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