domenica 2 febbraio 2014

JOHANN PACHELBEL OPERE PER ORGANO

Ieri ci siamo trovati nell'ora d'aria post prandiale autogestita in quattro più o meno coetanei: tre anche ed io. Parlando del più e del meno cosa vado a scoprire? Che una delle tre anche (persone che hanno fatto un intervento chirurgico all'anca e sono qui per la riabilitazione motoria), un signore mio coetaneo dal sorriso aperto e cordiale, ha fatto un "mestiere" a mio avviso bellissimo. Ha passato la vita a "costruire organi", a ripararli, a "restaurarli" ove necessario.
E quando mai ti capita di conoscere uno che costruisce organi, o uno che restauri degli "Stradivari" o dei "Guarnieri del Gesù".
Subito ho pensato alla Chiesa dei Servi di Bologna dove alla fine degli anni sessanta assistetti ad un "memorabile" Messia di Handel (conosce la Chiesa e l'organo, uno dei migliori del nostro Paese), poi ho pensato alla Chiesa dei Frati di Busto e al Maestro Paolini - bustocco doc ed uno dei migliori organisti italiani se non il migliore - che vi suona spesso (conosce ovviamente sia la Chiesa che l'organo che Paolini); poi il pensiero mi è andato ad una messa di una domenica mattina di tanti anni fa nella Cattedrale di Innsbruck di cui ci è rimasta impressa nella memoria la bellissima omelia del celebrante, il vescovo, un signore abbastanza avanti negli anni, piccolo di statura e con una leggera zoppia, e....con un sorriso largo e accattivante che riusciva a rendere non ostico ad orecchie latine il suo tedesco.  Per farla breve non capimmo niente della omelia ma fummo completamente d'accordo con lui. Per contro capimmo perfettamente e fin da subito il linguaggio del grande organo che correda la Cattedrale (conosce anche quell'organo).
Domani riprenderemo il discorso. Nel frattempo ho rovistato nella mia mente per far emergere quali musiche per organo ho- Ne ho parecchie, ne riparleremo. Per il momento vi propongo due composizioni di Johann Pachelbel(Norimberga 1653 - Norimberga 1706) che è stato un grande compositore di musiche per questo strumento.. Una sola generazione dopo il genio di Bach (1685-1750). Ne riparleremo

4 commenti:

  1. Patrizio, Luxembourg3 febbraio 2014 alle ore 13:53

    Nell'ora d'aria ? Ma sei al 41bis ?

    RispondiElimina
  2. Patrizio, Luxembourg3 febbraio 2014 alle ore 13:54

    Non era un anonimo !
    Dicevo, sei al 41bis ? Sei rientrato in uno scambio durante la TRATTATIVA ?

    RispondiElimina
  3. Carissimo Alberto
    visto che hai avuto la fortuna di conoscere una persona che di organi ne sa senz'altro più di noi due messi assieme e moltiplicati per cento, ti chiedo un favore. Premesso che non sono un musicista e non conosco affatto gli organi, chiedo scusa in anticipo delle imprecisioni che appariranno macroscopiche nella mia domanda.
    Qualche mese fa ho assistito nella chesa dei Frati di Busto ad un concerto per organo con esecuzione di brani di autori vari. Era presente anche una telecamera che trasmetteva in diretta le immagini su uno schermo posto davanti all'altare. Logicamente la telecamera era puntata sulle due tastiere di cui è dotato l'organo in questione (con varie incursioni sulla visione della pedaliera) e qui ho notato una cosa per me stranissima: quando veniva suonato un SOL diesis, credo centrale, sulla tastiera inferiore, si abbassava anche il tasto SOL diesis corrispondente sulla tastiera superiore senza che nessuno lo toccasse. Curioso come sono, al termine ho chiesto al concertista il perché ma il poveretto (si fa per dire) parlava solo tedesco e russo e quindi, data la mia ignoranza anche in questo caso, sono rimasto con la mia curiosità. Ho interpellato anche la persona addetta a girare le pagine dello spartito (come si chiama tecnicamente?) ma, evidentemenete, anche lui non ne sapeva molto perché mi ha risposto, in modo molto evasivo, che "probabilmente è una caratteristica dello strumento".
    Visto che hai a disposizione un esperto in materia, ti spiace sentire il suo parere, ringraziandolo naturalmente da parte mia per la sua cortesia?
    Grazie e a presto.
    Carlo

    RispondiElimina
  4. @ per Patrizio: qua è peggio che al 41 bis. Qualche giorno fa mi hanno pescato al cancello del passo carraio che da accesso al parcheggio (ero dentro la struttura e stavo accompagnando Milena) e quasi mi incriminavano per tentata evasione . Fuori di scherzo, esco martedì ed osservo che mentre io il mio 41 bis me lo son fatto tutto, qualcun altro che dovrebbe essere ai domiciliari o ai servizi sociali se ne va in giro tutto ringalluzzito a sparar cazzate. Mi hanno detto che è una democrazia di tipo avanzato che stanno sperimentando proprio adesso. La chiamano, se ho ben capito: FACES AS ASSES - A BIPARTISAN THEORY OF GOUVERNEMENT
    @ Per Carlo: chiederò

    RispondiElimina