mercoledì 21 maggio 2014

L'EUROPA

Sono da sempre un europeista convinto; non per niente ho chiamato il mio blog: "blog di un cittadino dell'Unione Europea............"
Lo sono da sempre per molti motivi. 
Il primo e principale è il fatto che l'Unione Europea garantisce al nostro continente "la pace". Questo continente, non dimentichiamolo, ha visto nel corso della sua storia migliaia di conflitti, con milioni di morti; l'ultimo ha fatto 44 milioni di vittime. Tedeschi contro francesi, francesi contro inglesi, russi contro francesi, guerre di religione, guerre di espansione, non c'è stato un attimo di tregua. Ora sono già settanta anni che non ci sono conflitti e non mi pare che ci siano grossi pericoli che ne scoppino nel breve periodo. In questo periodo i popoli d'Europa hanno vissuto decenni di continua espansione economica che ha garantito loro un impensabile miglioramento delle condizioni di vita, la cui durata media si è notevolmente allungata, un allargamento degli orizzonti culturali, e, genericamente, una qualità di vita migliore.
Il secondo motivo è che ho fatto sempre molta fatica a comprendere come il popolo che ha dato all'umanità Cartesio e Voltaire abbia potuto scannarsi per secoli con quello da cui sono usciti Kant e Marx, che un popolo che ha "partorito" Leonardo e Michelangelo si sia contrapposto a quello che ci ha dato Shakespeare e Newton
Il terzo che in una economia irreversibilmente globalizzata se l'Europa si presenta divisa, i singoli paesi non sono in grado di reggere all'urto della forza commerciale di alcuni dei Paesi ormai non più emergenti ma "emersi".
Il quarto che solo una europa unita può evitare di essere schiacciata tra USA da un lato e CINA dall'altro con la Russia che ha una posizione egemone nella fornitura di energia (gas principalmente e petrolio) 
Il quinto che, malgrado la molteplicità delle lingue ed il diverso livello di sviluppo economico, il continente trova radici comuni nel pensiero greco, in quello latino portato da "Roma" ovunque durante i secoli della sua egemonia, nel pensiero giudaico-cristiano e nel pensiero che da tre secoli ispira visione del mondo e principi morali che è quello illuminista.
Ed è sulla base di queste valutazioni che ho sempre visto con particolare favore i valori e i comportamenti di chi sosteneva iniziative che andassero nella direzione di una Europa sempre più integrata. Il primo riferimento il "Manifesto di Ventotene" redatto e sottoscritto nel 1944 da tre intellettuali al confino a Ventotene. Tre nomi ormai quasi dimenticati: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, che prefigurava una Unione Europea su impianto federale, con una moneta comune, un esercito comune, una politica estera comune
Questo è uno dei tanti settori dove l'Italia ha visto prima e più lontano  degli altri. Non dobbiamo dimenticarlo quando facciamo le nostre scelte.

SEGUE

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