Un documentato e, come al solito, equilibrato articolo di Marco Ricci su Cronache Maceratesi mi aggiorna su quello che sta succedendo nelle Marche. Avevo già espresso il mio giudizio in merito alla nomina di un terzo commissario, il prof.Inzitari, ed il mio parere in ordine alla globalità delle perdite consolidate di gruppo che io valuto intorno ai 2 miliardi complessivi. Il marcio è soprattutto nel bilancio della società di leasing che la vecchia gestione ha utilizzato, come sempre accade quando è necessario nascondere la verità delle cose, per trasferirvi le posizioni più pericolose.
Quello che non riesco a comprendere, o forse lo comprendo anche troppo, è la pervicacia con la quale, nelle Marche, ci si ostina ad attribuire alla Banca d'Italia la responsabilità di aver fatto emergere una situazione "disastrata" per eccessiva durezza nella valutazione dei crediti, accusa che nasconde l' "arrière pensée" di un complotto per far entrare Banca Marche nell'orbita di qualche Gruppo Bancario domestico o internazionale. E' un pensiero che hanno in molti ma mi riferisco in particolare, in questi giorni, alle dichiarazioni della senatrice Camilla Fabbri che "trova inspiegabile che il bilancio 2012 abbia fatto emergere una perdita di oltre 500 milioni dopo che la semestrale aveva chiuso in attivo" Vedrà che sorprese troverà quando verrà presentato il consolidato di Gruppo relativo al 2013 e la semestrale 2014.
Ma cara senatrice. Leggo dalla sua scheda sul sito del senato che lei, figlia di cotanto padre, ha 44 anni ed una lunga esperienza di sindacalista e di esponente politica nell'area oggi classificabile come PD in Provincia di Pesaro Lei è stata anche la parlamentare più votata nelle Marche. Allora dovrebbe esserle chiaro che se si falsificano i dati di bilancio classificando "in bonis" crediti da tempo decotti e necrotizzati (in parole povere da classificare "a sofferenze") quando poi ci si guarda dentro non si può fingere di non vedere. Piuttosto mi chiedo perché nelle Marche nessuno si è accorto di niente per anni ed ora tutti pontificano attribuendo meriti e colpe senza aver approfondito le problematiche, forse per l'incapacità di approfondirle, e senza documentare niente e senza documentarsi su niente. Proprio in questo momento la televisione accesa mi porta le parole del segretario del Partito Democratico. "Non ci sono più alibi per nessuno" afferma il "piè veloce" (come Achille) Matteo. Questo vale per tutti, per me, per lei, senatrice, per la senatrice Silvana Amati, mia compagna di liceo, per la senatrice Erica D'Adda con la quale ho condiviso una esperienza nel circolo PD di Busto Arzizio, per Enzo Cicetti, ex sindaco di Fano e mio cugino ed anche per lui, il "piè veloce" che, mi piace volerglielo ricordare, aveva dei problemi ad un tallone.
consociativismo,cordate "amicali",familismi in carriera,mariuoli e truffaldini che si arricchiscono coi soldi degli altri,organizzazione "in rete" nazionale(con partiti famelici cui i soldi non bastano mai),ma spartita democraticamente secondo le quote elettorali- La questione morale e legale NON si puo' affrontare quando i Partiti politici sono "liquidi",de-strutturati.privi degli anticorpi come erano le Sezioni territoriali,oggi ridotte a comitati elettorali,chiamate "circoli"- Ho rivisto Report-inchiesta sul Mose,fatta anni prima;tutti sapevano- Quando Renzi "completerà" la Salerno-Reggio C. -vorrà dire che la testa del serpente è stata tagliata.Gli restano 6 mesi di tempo;se non porta a casa almeno il 30% di quanto promesso,sarà omologato-
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