lunedì 23 giugno 2014

POST NUMERO 1500

Questo è il post numero 1.500 e lo dedico a me stesso. Il primo l'ho scritto il 29 Gennaio 2009 e ringrazio ancora Alessandro Berteotti per le belle parole di incoraggiamento con le quali accompagnò la mia iniziativa. Il contatore delle visualizzazioni è stato introdotto l'anno successivo  per cui le oltre centotrentamila visualizzazioni si riferiscono ad un periodo di circa 4 anni.
Lo dedico a me stesso anche per fare un piccolo bilancio di questa esperienza. Quelli grandi, di bilanci, li sto facendo in continuazione ma non è certo un blog il luogo ottimale per esternare certe riflessioni la cui condivisione deve essere limitata ad una ristretta cerchia di persone "amiche" nel senso più vasto e completo della parola . Dico di più: sono da sempre convinto che ciascuno di noi il bilancio debba farlo esclusivamente con se stesso perchè solo noi stessi sappiamo chi siamo e solo noi ci conosciamo nella nostra interezza. "Gnotzi sauton" dicevano i greci e il monito rimane pienamente valido dopo 2500 anni.
Molti, andando in pensione, parola che aborro, si sentono perduti perchè mancano loro gli abituali punti di riferimento; io le chiamerei abitudini. Perchè avendo concentrato le loro forze e le loro intelligenze sul lavoro e sulle problematiche che esso comporta, quando il tempo da utilizzare si allunga si accorgono di essere scoperti da un gran numero di lati e come  animulae vagulae blandulae si convincono molto prima del tempo che il loro sia scaduto. Io, per contro, ritengo che ogni fase della vita contenga diverse e diversificate positività e che sta a noi andarle a scovare, farle emergere, e apprezzarne il valore. Questa fase del mio percorso mi sta regalando, ad esempio, una cosa impagabile: la libertà assoluta. Non ho condizionamenti economici, non ho datori di lavoro nè budgets da raggiungere, non debbo rispondere a nessuno se non alla mia famiglia e a me stesso dei miei comportamenti, il tempo lo gestisco come voglio, frequento solo le persone con le quali mi piace stare, faccio solo le cose che mi piace fare e sono completamente libero di esprimere le mie opinioni. Ci si lamenta spesso che nelle "democrazie occidentali" la libertà è solo apparente. Questo è forse vero a livello "Paese" ma titolo individuale no. E' che "esercitare" la libertà è faticoso e non tutti ne hanno voglia. Le nuove tecnologie, poi, hanno allargato enormemente gli spazi e le possibilità di espressione. La possibilità di "tenere" un blog come questo e come ce ne sono migliaia di altri, con pochi passaggi di configurazione all'inizio e a costo zero, è conquista recentissima e le possibilità che offre la rete sono infinite. Questo che state leggendo è il "mio" giornale del quale sono proprietario, direttore, giornalista, correttore di bozze, distributore ed attraverso il blog posso comunicare e confrontarmi con il pianeta intero. Non è ancora tempo, penso e spero, di bilanci definitivi, ma già valgono, per me e per la mia generazione, le parole di uno dei più bei pezzi musicali finora composti e valgono le emozioni di una delle più belle voci che hanno dominato fin qui la scena musicale. Riascoltiamola ancora e diamoci appuntamento, se volete, al post numero 1.501. 

Post Scriptum
Il video è apparso posizionato a metà articolo. Mistero della tecnologia. Meglio così: vuol dire che i concetti espressi nel pezzo cantato da Frank Sinatra sono "centrali".  

2 commenti:

  1. Letto e sottoscritto, caro Alberto. Anche quello di ieri. Luciana

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  2. Condivido dalla prima parola all'ultima, anche di quello precedente. Luciana

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