Il mio compleanno. ieri, ha coinciso con la scomparsa inaspettata, improvvisa, repentina, di un uomo grande, un uomo ricco di intelligenza, di umanità, di competenze, che ha profuso a piene mani nella sua attività professionale e nella sua vita privata. Silvio era nato nel '39; da giovane fu un ottimo atleta(non andò alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 come velocista - 100 metri piani e staffetta 4 x 100 - solamente perché Melbourne era lontana e la Federazione centellinò i partecipanti), da adulto è stato un grande direttore di banca, intelligentissimo, informatissimo, che ha sempre visto dietro le aziende le persone che vi lavoravano, le famiglie che da quelle aziende traevano sostentamento e nel prendere le sue decisioni non ha mai dimenticato di tenerne conto. Quando in anni lontanissimi fui trasferito a Milano, lavoravo ancora in Banca Nazionale del Lavoro, fui affiancato a lui; per tanti anni il sabato mattina sono sceso da Busto a Milano per fare due ore di doppio a tennis allo Junior Club, in genere lui e Aldo Soccol da una parte, io e Massimo Sala dall'altra. Ho lasciato BNL nel 1983 ma i colleghi amici mi hanno sempre onorato di considerarmi uno dei loro nelle riunioni conviviali che facciamo mensilmente in un ristorante di Via Fara. L'ultima volta lui non c'era - non si sentiva troppo bene - ieri non c'era più. Ma resterà sempre tra di noi anche in futuro. Penso di proporre agli amici colleghi di lasciare la sua sedia- che in genere era dall'altro lato del tavolo di fronte alla mia - vuota ma piena del suo ricordo. Mi voleva bene, gli volevo bene. Basta così
Post scriptum: nello scegliere il brano di Faurè con il quale ho accompagnato il post, ne è uscito uno con sovrapposto un messaggio sulle malattie cardiovascolari- L'ho lasciato; l'autopsia verrà fatta oggi, mi dicono.
Post scriptum: nello scegliere il brano di Faurè con il quale ho accompagnato il post, ne è uscito uno con sovrapposto un messaggio sulle malattie cardiovascolari- L'ho lasciato; l'autopsia verrà fatta oggi, mi dicono.
Anch'io ho avuto la fortuna e l'onore di lavorare con Bonetta.Ricordo ancora oggi il lontano ottobre del 1992 quando,per la prima volta, le nostre strade professionali si sono incrociate: lui affermato e quotatissimo Direttore della Sede di Milano Accursio, io giovane Responsabile dell'Agenzia di Legnano.Bonetta è stato semplicemente una persona straordinaria, un personaggio che va ad arricchire la schiera delle poche persone che non si dimenticheranno mai.Le nostre strade professionali si sono divise nel 2003,ma anche allora,dovendo assumere una decisione importante per il mio futuro professionale,volli parlarne con Lui ed andai a Torino ; tornai da quell'incontro ancora una volta arricchito dei Suoi suggerimenti, della Sua grande onestà intellettuale.Ci siamo sempre tenuti in contatto anche se su scrivanie diverse ed anche dopo il Suo pensionamento;perchè l'affetto, la stima,il rispetto non conoscono nè il passar del tempo nè la lontanza.
RispondiEliminaMi ha fatto piacere vedere che è stato ricordato e non poteva essere diversamente, se Lo meritava .
Grazie Alberto
Franco Mancuso
Caro Mancuso, quando una persona raccoglie unanimi consensi come è avvenuto a Silvio non c'è niente da aggiungere. Io sintetizzerei il giudizio su di lui con queste parole:" E' stato sempre autorevole senza essere mai stato autoritario"
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