sabato 18 ottobre 2014

LA PRESSIONE FISCALE PERIFERICA - UN CASO CONCRETO - TERZA PARTE

Un amico al telefono mi ha chiesto: ma cosa volevi dimostrare pubblicando il tuo carico fiscale sugli immobili? Elementare,Watson; volevo dimostrare semplicemente questo:
a) che l'ente comune ha dovuto aumentare - e di parecchio - la "sua" pressione fiscale sui proprietari di immobili per far fronte ai sensibili minor trasferimenti dallo Stato. Sì ci sono margini per ridurre sprechi e ridurre il peso della corruzione ma il quadro è questo; IMU e TASI sono due patrimoniali, che non ce la vengano a raccontare
b) Renzi si fa bello con il dire che lo Stato non ha aumentato le imposte e che la "finanziaria" riduce il cuneo fiscale(dedicherò alla "Finanziaria" un post a parte sotto il titolo "Tutto sbagliato, tutto da rifare.") Renzi è di Firenze ed ho scritto in passato che i fiorentini sono nettamente i "più paraculi" dell'orbe terracqueo (la parola che sembra volgare è presente in tutti i dizionari) ed è abilissimo nel gioco delle tre carte( più bravo di Silvietto nostro di cui costituisce la prosecuzione perfetta e lineare -cfr miei post sotto l'etichetta "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia" - ) ma, anche se parla bene ed è preso da giovanile ardore per il potere, non è che qui siamo tutti con l'anello al naso.
c) mia moglie ed io, oltre alle imposte sulla casa, abbiamo lasciato  al fisco io 20.141 euro e mia moglie 3.887 di Imposta sulle persone fisiche ed avuto un rimborso di 2.271 per spese mediche e lavori di ristrutturazione. Voglio dimostrare che chi ha ritenute alla fonte paga tutto e paga tanto; non vedo invece un impegno vero nella lotta all'evasione Non parlo nemmeno di quanto abbiamo pagato di IVA incorporata nei prezzi, di imposta sulle rendite finanziarie e quant'altro.
d) mentre i governi centrali affermavano che "mai avrebbero messo le mani nelle tasche degli italiani" (ma ci prendete in giro?) e che erano tutti concentrati per ridurre il debito pubblico e ridurre sprechi e quant'altro il debito pubblico continuava a salire a ritmi sostenuti. A fine 2011 era di 1.897 miliardi; l'ultima rilevazione - all'Agosto 2014 lo segnala a 2.148 miliardi con una riduzione, va segnalato, di 20 miliardi rispetto al mese precedente. Vedremo se è una rondine che non fa primavera, come penso, o se è una riduzione strutturale
La prima domanda che dovrebbe porsi Renzi è la seguente:
- se è vero come è vero che i tassi sono bassi ormai da anni, se è vero come è vero che il debito in soli 2 anni e 8 mesi è salito di 251 miliardi (in lire fa più effetto: 251 x 1936,27 = 486.004 miliardi di lire), se è vero come è vero che i minori trasferimenti agli enti territoriali sono in atto da tempo e che non è stato fatto alcun investimento in infrastrutture, perché non si chiede dove è finita tutta questa enorme massa di denaro?
In sintesi il problema dei problemi, la questione morale ed il fatto che in Italia chiude uno stabilimento al giorno per non parlare degli esercizi commerciali e delle piccole aziende -non sono  minimamente affrontati "seriamente". Se Renzi pensa che con le misure prese si possa invertire la rotta e far ripartire la produzione o è "scemo" o è un "paraculo. La seconda ma con buona influenza anche della prima. Ad maiora.

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