mercoledì 31 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - QUARTA PARTE

L'anno sta finendo e non voglio affrontare argomenti "seri", ma dal 2 Gennaio ritornerò a parlare di economia e di politica economica. Per il momento continuo il resoconto del breve soggiorno parigino. Partiamo, io ed il mio amico Leonardo, alle tre e mezzo del pomeriggio di Venerdì 19 Dicembre con un affollatissimo volo "Easyjet" in partenza da Milano Malpensa . Ottima questa compagnia: efficiente, organizzata, puntuale, pochi fronzoli e prezzi bassi. Già in aereo una prima esperienza interessante. Sono sul posto vicino all'oblò: alla mia sinistra due ragazzini, un maschio di 14/15 anni, e una femmina di 16/17. Entrambi con tratti somatici nordafricani. Dall'altro lato del corridoio i loro genitori, un uomo fine ed elegante sui 55/60 e una signora dolcissima molto "francese" cittadina del mondo. I due ragazzini studiano entrambi a Brera e allora chiedo: se fate entrambi Brera, ritengo che i vostri genitori siano artisti. Più che artisti, papà è un regista. Il nome? Baldoni. Come regista cinematografico non mi dice moltissimo ma, aprendo i cassetti della memoria, mi si apre che Baldoni è un grande sceneggiatore e regista pubblicitario. Al momento di scendere gli dico: complimenti per il suo lavoro. Lui mi risponde con un sorriso e mi chiede? Lei è milanese? No sono marchigiano, della provincia di Ancona. Ma lo sa, mi risponde, che mio padre era di Sant'Angelo in Vado? (Pesaro, ndr). Più tardi aprirò Google e saprò che Baldoni è nato ad Assisi nel '54 Vanno a trovare la nonna: solamente la signora sa che sua madre abita nel tredicesimo. Marito o compagno e figli lo ignorano.
Sbarchiamo, prendiamo la navetta fino a Porte Maillot/Arc de triomphe. Scendiamo: io salgo su un taxi e mi faccio portare nel quindicesimo Leonardo prosegue a piedi verso casa della sua "copine" Il tassista è un sikh (barba e turbante) a conferma di Parigi città cosmopolita Io arrivo al 22 di Rue Emeriau, salgo al ventisettesimo piano, suono il campanello, mi apre Solange Darmon. La serata ve la racconto nel prossimo post. Per ora inserisco un piccolo video di assaggio che ho girato dal salotto di casa.
Nota: il video non è un granché ma vi ricordo che ho il parkinson

PASSAGGIO A NORDOVEST TRA IL 2014 E IL 2015

Un auspicio mi sento di fare al passaggio tra il 2014 e il 2015 nel momento in cui il vecchio anno non è ancora terminato ed il nuovo si presenta alle porte (da Gigi Marzullo - demitiano - opera omnia); l'auspicio che il 2015 sia l'anno in cui tutti quanti cercheremo di volare più alto, con i piedi tenuti ben saldi  dalla ragione ma animati da un grande ottimismo della volontà che ci spinga a osare, a sperimentare, a ripartire in questo tanto amato ma tanto sciagurato - per sua colpa- Paese. Voliamo tutti quanti più in alto e più alto e liberiamo tutte le energie che abbiamo in noi. Il 2015 allora sì che si rivelerà migliore

giovedì 25 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - TERZA PARTE

A Parigi ero ospite della famiglia Darmon-
Ve la presento
Annie, la prima a sinistra, è una cantante eccezionale. Anche lei vi augura Buon Natale con il suo pezzo forse più significativo, il KADDISH di Ravel
Non so perchè si è invertito l'ordine di inserimento, ma non mi sembra che ciò sia molto importante.

mercoledì 24 dicembre 2014

BUON NATALE

Un messaggio di speranza per il futuro può venire solamente dalle nuove generazioni. Auguri di serenità condivisa a tutti

VOYAGE A PARIS - SECONDA PARTE

Ringrazio le persone che alle sei in punto di questa mattina stavano leggendo questo blog (36 visualizzazioni al momento in cui ho aperto) e proseguo:
CITTA' COSMOPOLITA
Secondo me per essere cosmopolita una città deve avere tre caratteristiche:
a) attirare in continuazione gente da tutto il mondo.
b) essere abitata stabilmente da persone di provenienze diverse, di diverso colore di pelle (le razze non esistono), di diversi credi (ma qui è di casa Voltaire e il principio di tolleranza) integrate tra di loro.
c) essere un laboratorio dove si sperimenta il nuovo.
Di città così ce ne sono al mondo solamente tre: New York, Londra e Parigi. Roma molto parzialmente (manca completamente l'integrazione e il "nuovo" è mosca bianca). Shanghai è il laboratorio più effervescente del mondo ma manca la pluralità di abitanti. Delle tre, Parigi la metto in testa perché - malgrado i tanti problemi - è quella che ha realizzato meglio l'integrazione e unisce ad un grande passato una visione lunga sul futuro. Del resto, come ho sopra accennato, a Parigi è nato Voltaire, a Clusone è nato Calderoli e la differenza, come dire, si vede.
Ma a Parigi si sperimenta in continuazione il nuovo. Ne volete un esempio? Il 27 Ottobre è stato inaugurato al Bois de Boulogne il palazzo della "fondazione Vuitton" che ospiterà un museo. La struttura che vedete qui sotto è stata progettata e realizzata da un architetto canadese, Frank Gheri. LA GRANDE BELLEZZA( La grande bellezza di ieri- Parigi vista dal 27° piano della Tour Evasion a Beaugrenelle)
La grande bellezza del palazzo della Fondazione Vuitton. per quest'ultima vi rimando al sito ufficiale. Le foto che ho fatto  io mal si conciliano con LA GRANDE BELLEZZA
seguehttp://maps.googleapis.com/maps/api/staticmap?zoom=10&size=250x250&markers=icon:http://www.archilovers.com/assets/images/maps/pinPoint.png%7C48.85661400,2.35222190&style=feature:all%7Celement:all%7Csaturation:-99&style=feature:water%7Celement:all%7Clightness:47%7Cgamma:1.67&style=feature:landscape.natural%7Celement:all%7Clightness:91&style=feature:poi%7Celement:geometry%7Clightness:51&style=feature:poi%7Celement:labels%7Clightness:31&style=feature:landscape.man_made%7Celement:all%7Clightness:66&style=feature:road%7Celement:geometry%7Clightness:13&style=feature:road%7Celement:all%7Clightness:60&style=feature:road%7Celement:labels%7Cvisibility:off&style=feature:transit%7Celement:geometry%7Cvisibility:off&style=feature:administrative%7Celement:all%7Clightness:30&style=feature:administrative.country%7Celement:all%7Cweight:0.3&style=feature:administrative.province%7Celement:all%7Cweight:0.3&key=AIzaSyBzbPwhFaXgM_HnibAph5-cXHzof-CI3h0

VOYAGE A PARIS - PRIMA PARTE

"Dans une ville attentive à tous ses habitants, je Souhaite que l'année 2015 soit celle  des progrès et des bonheurs partagés.
Bien à vous.

Anne Hidalgo

E' da questo biglietto firmato da Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 5 Aprile 2014 - su carta intestata della "mairie" - e che accompagnava una scatola di cioccolatini che il "comune" ha inviato a tutti gli anziani della città, che voglio partire per condividere con chi mi legge le impressioni di questo breve soggiorno parigino.
Ogni parola è stata scelta con cura ed ogni sfumatura cercata. Ho scritto in blu le parole che sottolineano i passaggi secondo me più significativi.
Innanzitutto chi è Anne Hidalgo? Una donna di origine spagnola nata nel '59 e naturalizzata francese, già vicesindaco della città, militante nel Partito Socialista, è sindaco di Parigi da meno di un anno.(Donna e non francese). Non sarà una novità assoluta ma da noi sarebbe ancora impensabile.
Il messaggio/I messaggi:
-dans une ville attentive à tous ses habitants (l'atteggiamento del sindaco e della sua amministrazione è di attenzione nei confronti di tutti gli abitanti, giovani anziani, ricchi poveri, francesi da sempre di recente immigrazione, studenti lavoratori disoccupati, lavoratori disoccupati)
 je souhaite il sindaco "auspica", non promette, ma è un auspicio accompagnato dall'attenzione, un auspicio " attivo"
 que l'année 2015 soit celle des progrés et des bonheurs partagés  (attenzione, usa il plurale non il singolare Io traduco: dei miglioramenti e delle serenità condivise; l quel "condivise" c'è il nocciolo del socialismo, l'idea di una società equilibrata, solidarista fondata su principi di equità e di giustizia sociale)
Niente da dire; la Francia si conferma un faro di civiltà, il Paese che ci ha dato "les principes", che ha"illuminato" il pianeta, che è costantemente all'avanguardia, il Paese crogiolo dove si sperimenta il nuovo. Una città cosmopolita nel senso più completo della parola.
segue 

martedì 23 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - PREFAZIONE

Per ora solamente il titolo, poi il viaggio, poi il nostos. A quest'ora la gente normale dorme.

mercoledì 17 dicembre 2014

LUIGI XIV & FRIENDS - W0NDERFULL QUIZ PLAYERS ASSOCIATED TEAM?

Il gruppo di amici, diversi per età, provenienza regionale e curriculum di studi che si ritrova abitualmente a rispondere alle domande del Dr. Why nei locali della Lombardia e del Piemonte e che solamente in occasione di eventi di particolare importanza assume la veste di unica squadra, si è incontrato ieri  nel tardo pomeriggio per lo scambio degli auguri natalizi. Location: casa dello scrivente. Foods & Beverages scelti e realizzati dalla mia consorte. Vista l'ora(intorno alle 21) è stato in effetti un "happy hour"pieno di stuzzichini intriganti, di sapori ed odori avvolgenti accompagnati da "bollicine" di produzione  rigorosamente italiana. I componenti della squadra hanno ritenuto far cosa gradita, e la hanno fatta, omaggiando la padrona di casa e lo scrivente con uno di quei cesti di leccornie quali vediamo in questi giorni nelle vetrine, belli a vedersi e che, una volta aperta la confezione, confermano sempre come il nostro Paese abbia tantissimi prodotti alimentari di eccellente qualità.
Da parte mia ho ritenuto ricambiare la cortesia scegliendo per ognuno un libro che mi era sembrato poter intercettare l'interesse del ricevente. La squadra è attualmente così composta:
- lo scrivente - Nickname LUIGI XIV
  Giuseppe Amilcare Bongarzone - Nickname: AMILCARE
- Fabrizio Cositore - Nickname: JUSTICE LIGUE
- Gloria Rimoldi - Nickname: VELVET
- Cinzia Messina - Nickname: LA CINZIA
- Stefano Cometa (new entry) ha giocato con la CARD         Guetta 883 
- player ospite:   Armando Magagna - Nickname MAIALETTO che, abitando a Biella, non sempre può aggregarsi ma quando lo fa arriva sempre benvenuto.
Passata così la prima parte della serata, unica assente non giustificata Cinzia, siamo andati al Floyd di Legnano dove ognuno ha giocato con la sua card e con i seguenti risultati:
- AMILCARE:  WINNER
- LUIGI XIV: 2° POSTO
- VELVET:18° POSTO
- JUSTICE LIGUE: 19° POSTO
- GUETTA 883 ; 20° POSTO
Visto che ci divertiamo e che otteniamo buoni risultati, proporrò la costituzione di un nuovo gruppo con una nuova CARD, da identificare come dal titolo di questo post  e da utilizzare solamente in certi specifici eventi.

domenica 14 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE, BANCA DELLE MARCHE, GLI OTTANTA ANNI DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE, LA GRANDE BELLEZZA

Cosa lega gli elementi del titolo tra di loro, potrebbe dirmi qualcuno. In un crogiolo quale è diventato, o lo è sempre stato, il nostro Paese, tutto si lega, tutto si mischia, tutto si confonde, rispondo io, in una melassa maleodorante che copre tutto e che è destinata, come l'acqua di fogna, a lasciare la sua scia disgustosa fino alla foce dove le acque si mescoleranno nuovamente, acque chiare con acque scure fino a che si perderà memoria di entrambe perchè tutto scorre, tutto passa e tutto finisce, anche questo lo dico io per il tramite di Eraclito.
In queste settimane è stata  scoperchiata la pentola romana (siamo solo a un preinizio) e i media hanno subito coniato un neologismo efficace "MAFIA CAPITALE", perché - è stato detto - ha lo stesso schema  organizzativo della mafia ma ha caratteristiche locali, romane. 
E veniamo al primo legame: qualche anno fa  i media inventarono l'espressione "la cricca" per identificare quel gruppo di dirigenti dello stato che praticamente senza alcun controllo lucravano su terremoti, inondazioni ed altre calamità tutte frutto di un assoluto malgovrno del territorio. Gli aquilani ancora aspettano che qualcuno intervenga, le macerie sono ancora tutte lì; le prime case assegnate, però, hanno già fatto registrare cadute di balconi. Ebbene se voi cliccate sul banner a sinistra della pagina del mio blog queste semplici parole: "la cricca banca delle marche" troverete una serie di miei articoli sull'argomento. Ordinateli per data e leggeteli, se vi interesa. Solamente adesso ci si accorge che era tutto marcio?
E veniamo all'altro legame: gli ottanta anni di Tarcisio Bertone.
Il segretario di Stato scelto da papa Ratzinger  e  immediatamente avvicendato dal nuovo Papa, in occasione del suo  ottantesimo compleanno ha fatto organizzare un raffinatissimo party per una quarantina di suoi ex collaboratori nel superattico di 350 metri quadrati dove vive ed opera. Non sono ruscito a trovare su internet l'elenco completo dei quaranta ma sono certo che ci fosse Marco Simeon. E chi è, mi direte. Solito clic sul banner "Marco Simeon chi era costui" e vi si aprono decine di articoli sulle vicende interne del vaticano. Se poi cliccate "IOR" ne troverete un numero ancora maggiore.
Alla fine di questa brevissima lista il bel film di Sorrentino. Cliccate e troverete quello che penso del film. Mi limito in questa sede a ribadire che il personaggio di Jep Gambardella e il mondo che gli ruota intorno sono uno spaccato fedele della Roma di oggi. In Fellini, quasi sessanta anni fa, alla fine della Dolce Vita c'era un sorriso di speranza. Nel disincantato cinismo di Servillo/Jep no.

sabato 13 dicembre 2014

MEMORIE DI ADRIANO di MARGUERITE YOURCENAR

I francesi usano una bella espressione per indicare il libro o i libri che sono più cari a ciascuno: "livre de chevet". Lo "chevet"è il capezzale, quindi i libri che si tengono sul comodino e ti accompagnano magari tutta una vita. Il mio è "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar, scritto intorno alla metà del secolo scorso. E' il bilancio di vita del grande imperatore sotto forma di lettera che Adriano invia a suo nipote Marco, il futuro MARCO AURELIO.
Divago un attimo: vado a memoria per cui posso incappare in qualche imprecisione. L'impero romano nasce con Ottaviano che esce unico vincitore da una feroce lotta per il potere e diventa AUGUSTO. Vive fino al 14 d.c.. Dopo di lui Tiberio(14-37) un imperatore un po' strano, pedofilo, che stava tutto il tempo nella sua villa di Capri. Poi Caligola (37-41) che tutti conoscono per aver fatto Apicella senatore, poi Claudio(41-54) un po' sfigato(era zoppicante, e accumulò tante di quelle corna da far invidia al castello di CHAMBORD). Poi Nerone(54-68) con il quale si esaurisce la dinastia dei CLAUDI. Periodo di turbolenza per la conquista del potere.
Subentrano i  FLAVI Vespasiano (69-79) noto per la sua invenzione, Tito (79-81) durante il breve regno del quale fu distrutto il tempio di Gerusalemme, Domiziano(81-96), assimilabile a Caligola e Nerone. Altro periodo di turbolenza e si afferma un grande imperatore di origine spagnola,Traiano (98-117) il primo degli imperatori detti adottivi perchè adottati dall'imperatore vivente per legittimarne il potere.Traiano adotta Adriano (117-138) e, a seguire, Antonino Pio (138-160)Marco Aurelio (160-180) l'imperatore filosofo e infine Commodo (180-196) Nel secondo secolo della nostra era sono questi i personaggi che hanno avuto nelle loro mani l'impero  ed è nel secondo secolo che l'impero romano raggiunge l'apice della sua potenza TELLUS STABILITA.
Ritorniamo al libro. Adriano ha poco più di sessanta anni, non sta bene, e comincia a pensare al distacco. e scrive a suo nipote. E'un libro che consiglio di leggere a quelli della mia generazione e a quelli un po' più anziani.
Ed è nel primo capitolo che si concentrano le riflessioni più profonde.
ANIMULA VAGULA BLANDULA è il titolo.
"Animula vagula blandula/hospes comesque corporis/quae nunc adibis in loca pallidula, rigida,nudula/nec ut soles  dabis iocos..........."
Che io traduco, molto liberamente, così:" Anima mia, tremante e spaurita/ ospite e nel contempo compagna del corpo/che ti appresti a raggiungere luoghi lividi,freddi, spogli/ove non potrai più, come ora, sentire il soffio della vita"
Vi cito alcuni passaggi, poi, se pensate che il libro vi possa interessare, acquistatelo o regalatelo per Natale
"E per la prima volta, stamane, m'è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro e a me noto più dell'anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone"
"Sono giunto a quella età in cui la vita è, per ogni uomo, una sconfitta accettata"
"Come il viaggiatore che naviga tra le isole dell'arcipelago vede levarsi a sera i vapori luminosi, e scopre a poco a poco la linea della costa, così io comincio a scorgere il profilo della mia morte"
"Vi sono già zone della mia vita simili alle sale spoglie d'un palazzo troppo vasto che un proprietario decaduto rinuncia ad occupare per intero"
"Di tutti i piaceri che lentamente mi abbandonano uno dei più preziosi e più comuni al tempo stesso è il sonno. Chi dorme poco e male sostenuto da molti guanciali, ha tutto l'agio per meditare su questa voluttà particolare"  
                                       °  °  °  °  °
Adriano nacque a Italica, nell'odierna Spagna, nel 76 della nostra era e morì a Baia, sua residenza estiva nel 138 ma passò la maggior parte del tempo, da imperatore, nella sua splendida villa di Tivoli  molto ben conservata che ospita bellissimi spettacoli teatrali.
Di Adriano ci rimangono molte testimonianze:
- il "Vallo Adriano" in Scozia, lungo 117 chilometri, che segna la massima espansione a nord dell'Impero
- la Villa di Tivoli
-il suo mausoleo, la MOLE ADRIANA, oggi Castelsantangelo 
il restauro del Panteon, tantissime statue e moltissime opere edili in ogni parte dell'impero 

giovedì 11 dicembre 2014

PARIGI

Vado a Parigi per un paio di giorni. Torno lunedì. Vado a trovare una persona che mi è cara e che a dispetto dei suoi 92 anni e mezzo ha una vitalità da far invidia ai ventenni. Non credo che in questi giorni scriverò; al ritorno certamente sì.
Conosco Parigi come le mie tasche, molto meglio di Milano o di Roma, ci sarò andato quaranta volte o forse più. E' la città al mondo che amo di più, dopo l'Italia. L'atmosfera di Parigi non ha uguali. Alloggerò nel quindicesimo in rue Emeriau al ventisettesimo piano di un edificio di 30 che fa parte del complesso di Beaugrenelle a poche centinaia di metri dalla Torre Eiffel e dagli "Invalides" e poco più dalla scalinata che sale al Trocaderò. 
Se non conoscete Parigi immaginatela come la rivedrò io. Se la conoscete penso che apprezzerete la fortuna che ho. La foto è stata scattata di sera; siamo in salotto e sullo sfondo si intravede la Tour Eiffel.POST SCRIPTUM: Easy Jet miha comunicato un'ora fa che a causa dello sciopero generale il  volo è stato annullato. Lo ho spostato a Venerdì 19 con rientro il 22

martedì 9 dicembre 2014

GLI INVESTIMENTI COME MOTORE DELLA RIPRESA ECONOMICA - SECONDA PARTE

SECONDA PARTE:

L'Enel ............................ha tolto il palo
Da tutto ciò si evince che:
- l'investimento è stato deciso e realizzato con estrema determinazione e in tempi brevissimi  (reperto 1)
- immediata è stata la percezione di quello che si doveva fare(reperto 2).
- lunghissimo per contro il lasso di tempo intervenuto per prendere decisioni operative (reperto 3)
la decisione presa è stata la più facile ed è una scelta che ha distrutto valore (reperto 4)
Fuori di metafora, ma voi pensate che un Paese così sgangherato e così ridotto possa salvarsi?
Adesso gli italiani si stanno innamorando di un nuovo leader di caratura internazionale, Matteo Salvini
Ma mi faccia il piacere, diceva Totò, ma mi faccia il piacere.
Post scriptum: mi sorge il dubbio che gli investimenti di cui parlano gli economisti siano altro; ma cambia qualche cosa?

GLI INVESTI MENTI COME MOTORE DELLA RIPRESA ECONOMICA

 Tutti i più noti ed ascoltati economisti sostengono che la ripresa dell'attività economica in Europa e nel nostro Paese in particolare non può prescindere da un massiccio programma di investimenti con la finalità di ridare all'area competitività soprattutto nei settori tecnologicamente più avanzati. E' stato detto che gli investimenti :" debbono essere mirati, aver chiari gli obbiettivi che si intende raggiungere e, soprattutto, debbono essere realizzati in tempi brevi visto il gap che si è creato nei confronti di Stati Uniti ed estremo oriente." Ve ne do un esempio pratico:
 Quello che vedete è il palo dell'ENEL alla rotonda di Malpensa Fiere che centrai con un frontale nel Dicembre 2010 al ritorno da una riunione conviviale con ex colleghi a Milano (reperto n.1)
Il palo resistette ma il lampione si sganciò e si conficcò sul parabrezza della mia auto (reperto n.2)
Per quattro anni il palo è rimasto senza lampione e sempre storto (reperto n.3)
Finalmente l'ENEL con una scelta strategica deliberata con procedura d'urgenza dal Consiglio di Amministrazione nei giorni scorsi ha risolto alla radice il problema 
(reperto n.4)

lunedì 8 dicembre 2014

PRIMA ALLA SCALA 2014 - FIDELIO DI LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sono anni che il giorno di Sant'Ambrogio mi metto davanti al televisore per assistere alla prima della Scala. Quest'anno il FIDELIO di Beethoven scelta, a mio avviso, perché corona e chiude l'esperienza a Milano del maestro Baremboim la cui biografia è fortemente caratterizzata da un "impegno" "morale" e "politico" a ridurre le barriere, a gettare ponti, a favorire il dialogo tra i popoli, le classi, i ceti. E a ridurre le ingiustizie.
Il Fidelio si presta bene a questo commiato perché si basa sugli stessi valori e perché "finisce bene" - finalmente - contrariamente alla maggior parte delle opere liriche.
Che quella del FIDELIO non sia la miglior musica composta da Ludwig Van, questo lo sapevo
Che il FIDELIO non sia la migliore delle opere, anche questo lo sapevo, ma quando si alza il sipario dopo l'ouverture diretta con molto vigore da Baremboim e appare uno scenario pieno di panni stesi (per i registi inglesi la quotidianità si manifesta nel fare il bucato, nel fare la pasta - l'anno scorso Alfredo ritiratosi in campagna - cominci ad allarmarti. Poi quando arriva in scena "lei" travestita da uomo, l'eroina che con il suo amore salva il marito............vestita come un trombaio( parola toscana che significa idraulico) un trombaio appunto della DDR, alta due metri e che sembra la cugina alta della Merkel, ti cadono le braccia. Io sono favorevolissimo a dare il massimo spazio ai nuovi autori, alle nuove opere, ma i "classici" cerchiamo di non stravolgerli,  Beethoven poi. L'anno scorso Alfredo che faceva la pasta, mancava in scena solamente la busta gialla della ESSELUNGA, quest'anno l'idraulico mah.
Se poi si vuole modernizzare a tutti i costi perché è stato conservato il titolo "LA TRAVIATA", espressione di una epoca che non c'è più e di schemi mentali che almeno qui in Europa dovrebbero essere superati? Perché non titolare La traviata che so: ESCORT VIOLETTA,  FINE ELEGANTE, TRE LINGUE PARLATE, BISESSUALE, FIORE PREFERITO LA CAMELIA"?
Transeat: la Scala è una delle poche cose eccellenti che ci sono rimaste, non denigriamola
In sintesi ottima direzione e ottima  orchestra, belle le voci, in particolare quella di ROCCO, della regia ho già parlato, la Scala è sempre la Scala: va bene così

domenica 7 dicembre 2014

IL MIO BLOG - RAGGIUNTE LE 150.000 VISUALIZZAZIONI

Mentre scrivo queste righe e mentre mi preparo ad assistere davanti al televisore alla "Prima" della Scala che quest'anno apre la stagione con il Fidelio di Bethoven, il blog sta raggiungendo le 150.000 visualizzazioni. Un risultato che all'inizio non avrei mai pensato di poter conseguire. I commenti sono sempre molto rari a fronte di uno zoccolo duro di visualizzazioni di ameno 100 giornaliere. So che alcune persone mi leggono regolarmente e che la lettura di quello che scrivo accompagna il loro primo caffè della giornata. Li ringrazio sentitamente perché so benissimo che un blog ha senso solamente se riesce a catturare l'interesse non saltuario dei suoi lettori. Gli argomenti che tratto sono più o meno sempre gli stessi (economia, finanza pubblica, politica soprattutto nazionale - quella locale mi interessa molto poco - attualità) ma maggiore di prima è il tempo che mi occorre per documentarmi data la complessità della situazione economica e della situazione dei conti pubblici.
Mi si dice che scrivo bene, soprattutto che scrivo "chiaro"in maniera accessibile a tutti. Non so se questo sia vero; so solamente che per "scrivere chiaro" bisogna avere le idee chiare e che per avere le idee chiare occorredocumentarsi, documentarsi e documentarsi....ed essere onesti intellettualmente. Se invece si cerca di ingannare il lettore, lo stile di scrittura si intorbida rapidamente ed evidenzia altrettanto rapidamente le sue finalità
Se continuerete a trovare interessante questo spazio, io continuerò a scrivere. Grazie per la stima e per l'attenzione che mi riservate.

sabato 6 dicembre 2014

STANDARD & POOR'S DECLASSA IL NOSTRO DEBITO SOVRANO

S&P ha declassato il nostro debito sovrano (tanto per capirci BOT, CCT, BTP) a BBBmeno, in pratica un livello appena  superiore a quello dei titoli "Junk", quelli che nei circuiti finanziari internazionali sono considerati "spazzatura". Il governo ha subito dichiarato che "non è una bocciatura". Ho già scritto in varie occasioni che è assurdo che i destini dei popoli siano affidati al giudizio di tre società di rating di origine statunitense, soggetti privati e sulla cui onestà intellettuale non scommetterei un euro, ma purtroppo il loro giudizio conta e quando c' è un declassamento c'è un aumento dei tassi sulle nuove emissioni e una perdita i valore delle emissioni in corso. Sembra di essere tornati ai tempi di Silvietto nostro. La crisi? Dove è la crisi? i ristoranti sono pieni.............. Il quale Silvietto, nella veste di Carlo VI di Francia in versione "fou", ieri ha dichiarato che per far ripartire l'economia "bisogna abbassare le tasse". A parte il fatto che quelle che lui chiama tasse sono imposte, vorrei ricordargli che lo diceva anche venti anni fa. Di tempo ne ha avuto........... Del  resto anche ad Imola, ai tempi, c'era uno che si credeva Napoleone e gli infermieri si raccomandavano : ditegli sempre di sì, dategli ragione se no si arrabbia. L'ineffabile ministro Angelino Alfano, da parte sua, ha dichiarato ieri che "Roma è una città sana" Questi o sono scemi o vogliono continuare a prenderci per i fondelli. E' vero che anche sul TITANIC l'orchestra suonava mentre la nave si inabissava, ma i passeggeri di terza classe si accorsero subito che i primi a morire sarebbero stati loro. "Intelligenti, pauca."...............dicevano duemila anni fa" E poi dicono che non serve a niente aver studiato un po' di latino.

giovedì 4 dicembre 2014

CAPITALE CORROTTA NAZIONE INFETTA

Ennio Flaiano già negli anni cinquanta così definiva il nostro Paese. Tutto è peggiorato moltiplicato per 100. Adesso capite perché ho lasciato il Partito Democratico-
POST SCRIPTUM
Mi è stato rimproverato di aver collegato alla corruzione, chepurtroppocoinvolgepartiti, associazioni, cooperative e quant'altro, la mia uscita dal PD. Tengo a precisare che non faccio di ogni erba un fascio. Ma trovo intollerabile che un partito che si richiama a valori di solidarietà e di tutela dei ceti e delle persone più deboli faccia registrare ogni giorno episodi di  malaffare, di coinvolgimento in appalti truccati, in mazzette. Così vanificando gli sforzi di chi cerca di amministrare la cosa pubblica in maniera corretta, come il sindaco di Roma Marino. Ho sempre considerato e considero la questione morale la madre di tutte le questioni. E in questo PD io non ci posso stare.

martedì 2 dicembre 2014

SINISTRI SCRICCHIOLII ANCHE SUL FRONTE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Il sistema Italia scricchiola ormai da più lati, come una struttura marcia  che comincia a collassare. Tra i tanti segnali, uno che mi riguarda personalmente. In questi giorni è difficilissimo approvvigionarsi di un farmaco che per coloro che sono affetti dalla mia stessa patologia è essenziale come e più dell'aria. Lo Stalevo, dopamina che serve a sostituire quella che il cervello non produce più o produce in misura non sufficiente. La casa produttrice è la Novartis. Senza dopamina ci si blocca in poche ore. E non è così facile sostituire il prodotto con un altro di una casa farmaceutica diversa a parte il fatto che difficoltà ci sono anche per prodotti similari. Perché ciò avvenga non è chiaro: è chiaro invece che io in questo momento sto male perché ho dovuto "arrangiare" il dosaggio, sentito il neurologo, con farmaci diversi. Mi sono accorto troppo tardi che stavo finendo la mia scorta? può darsi ma in passato bastava. Voglio solo, con questo mio intervento accendere un "warning". Sul fronte pensioni si addensano nubi scure, la scuola perde qualità in continuazione, la tutela della salute - il cuore dello Stato Sociale - comincia ad essere a rischio. E' un po' difficile avere una visione ottimistica del futuro, in questo contesto. Warning.

BANCA DELLE MARCHE.............TANTO TUONO' CHE PIOVVE................E ALLA FINE GRANDINO'

Il bravo Marco Ricci di "Cronache Maceratesi" inizia il suo articolo del 28 Novembre con le parole "Uno scenario inimmaginabile quello che emerge dalle indagini sul dissesto Banca delle Marche............." Uno scenario quello che emerge dalle indagini della Procura della Repubblica fatto di una rete a maglie strette di consulenti che tariffavano al 5% del fido ottenuto il loro intervento, di direttori di filiale che si ritagliavano la loro fetta, di dirigenti della Direzione Generale che controllavano il complesso del "business" e che a loro volta lucravano la loro parte. Un sistema capillare, invasivo, soffocante che ha trascinato a fondo con i suoi tentacoli l'economia di una intera regione, migliaia di piccole e medie imprese, i risparmi di decine di migliaia di clienti, il patrimonio delle fondazioni. E nessuno che sapesse, nessuno che parlasse, nessuno che denunciasse. Tutti buoni buoni, tutti zitti zitti perché così va il mondo. Ma le Marche fino a pochi anni fa non erano mica così; erano una regione non brillantissima, prevalentemente agricola fino agli anni sessanta, fatta di gente che aveva voglia di lavorare, una regione in cui il reato era una eccezione, nella quale i comportamenti anomali venivano sanzionati innanzitutto dal "comune sentire", dove degli episodi più eclatanti ci si ricordava a distanza di decenni. Sono certo che i marchigiani non più giovanissimi ricordino perfettamente di quando un certo Cannarozzo, nel 56 se non ricordo male, fece esplodere delle bombe all'interno della sala cinematografica METROPOLITAN di Ancona.
Ora invece, se non ci fosse da piangere sarebbe tutto una comica, i sindacati non più tardi di una settimana fa - come  riferisceRicci nel suo penultimo articolo del 24 Novembre - si dichiaravano preoccupati(alla buon ora), il governatore Spacca, nell'incontrarli, dichiarava di saperne poco delle ultimi sviluppi perché non aveva contatti con i commissari (poverino). Spacca però, con la solerzia del buon governatore di famiglia ha avuto un incontro don l'AD di FONSPA al quale è stata ribadita la richiesta del mantenimento di una "banca del territorio"(bla) la salvaguardia dell'autonomia dell'Istituto (bla, bla) la salvaguardia dei lavoratori (bla, bla, bla) e quella dell'economia regionale (bla, bla, bla, bla). Per non parlare delle cinque fondazioni interessate che, poverine, non possono più distribuire sul territorio le risorse rivenienti dai dividendi di BDM, distribuzioni sempre fatte, questo lo aggiungo io, con criteri strettamente clientelari.
Ebbene, di tutto questo "casino" nelle Marche non se ne era accorto nessuno. Eppure se ne erano accorti L'Espresso, la Gabanelli, Cronache Maceratesi, Giuliano Nardino il cui puntuale e centratissimo commento ho trovato anche sull'ultimo articolo pubblicato da Cronache Maceratesi. E se mi consentite me ne ero accorto io che su BDM ho scritto più di cento articoli. Ma quello che è più triste è che i responsabili di questo immane disastro sono tutti a piede libero, si "godono" - si fa per dire - il loro illecito arricchimento, e non sono visti per quello che sono; delle persone che hanno commesso gravi reati.
Ed è più triste ancora dover constatare che se non ci fossero stati i soggetti sopracitati, soprattutto Marco Ricci, a cercare di alzare il velo, ancora nelle Marche starebbero ancora a pensare che tutto va bene. Come diceva, ve lo ricordate, Silvio Berlusconi:" la crisi, ma quale crisi: i ristoranti sono pieni, sui voli Milano Roma non si trova un osto" anche perché in gran parte erano voli pagati con soldi pubblici. Dalla neurodeliri alla brace: così definirei l'Italia di fine 2014