Come ogni anno mi piace ricordare a chi mi legge la figura di Giordano Bruno, mandato al rogo in Campo dei Fiori a Roma il 17 Febbraio 1600.
Il primo articolo l'ho scritto il 17 Febbraio 2009, l'ultimo lo scorso anno. Mi permetto rimandare ad essi chi fosse interessato alla mia opinione sulle vicende del monaco di Nola. In questa sede mi limito a sottolineare con forza il "valore della memoria". Non si possono e non si debbono dimenticare coloro che in qualche misura hanno contribuito a farci essere quelli che siamo, perché l'oggi è frutto dello ieri e il domani sarà frutto dell'oggi e dello ieri. La storia della presenza dell'uomo su questo pianeta è come un fiume che scorre all'infinito; non si nuota mai nella stessa acqua ma è l'acqua che da senso al tutto
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